Votes given by .Dario.

view post Posted: 15/8/2023, 00:20 by: Massimiliano-Masala     +1Usare l'intelligenza artificiale per studiare da un libro di testo - Studiare, apprendere e diventare più intelligenti con l'intelligenza artificiale
Usare l'intelligenza artificiale per studiare da un libro di testo





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L'intelligenza artificiale è in grado di trasformare un libro di testo in un pacchetto multiutilità per l'apprendimento del testo. Può riassumerlo e comprendere meglio di un essere umano quello che è veramente importante nel testo a un altissimo livello. È in grado di creare delle domande che potete usare e delle risposte anche qui ad un altissimo livello.

Puoi chiedergli di farti delle schede, o carte visualizzabili in una pagina html, in questo modo dal tuo smartphone puoi fare dei test con domande e risposte in modo semplice e veloce. Stessa cosa con il computer. Ma questo è solo un assaggino.

Può suggerirti come studiare al meglio la tua materia dopo che gli hai spiegato come studi. Le cose che può fare l'intelligenza artificiale attuale per uno studente di qualsiasi età, sono realmente sorprendenti. Io stesso che la sto usando da parecchi mesi credo di conoscere ancora troppo poco il suo incredibile potenziale.

Può simulare il vostro esame e può trasformarsi in un esaminatore molto severo o più morbido. Secondo come gli chiedete di essere.

Letto così sembra tutto molto bello e interessante. Il solo fatto che ci sia uno strumento in grado di leggere e riassumere a un livello professionale ogni testo che gli diamo, dovrebbe già stuzzicare l'attenzione. L'intelligenza artificiale sarà la tua personale assistente didattica e potrai condividere con lei tutti i tuoi pensieri e il tuo lavoro in formato testo. È in grado di leggere anche diagrammi e altri tipi di file.

C'è solo un piccolo particolare, il livello di intelligenza artificiale attuale ha bisogno ancora di un'attenzione particolare da parte di chi la usa. Ci sono conoscenze che nessuno vi può spiegare di come si comporta l'IA quando interagite con lei, nemmeno gli sviluppatori possono prevedere i comportamenti che l'intelligenza artificiale avrà. Fategli dieci volte la stessa domanda e nessuna delle dieci volte il testo sarà speculare.

Se siete afferrati in qualcosa, o in una materia dove la creatività è ben accettata, l'IA può spingere la vostra creatività e darvi spunti su cui lavorare e migliorare ma vi indica più dei percorsi e in ogni percorso che scegliete cercherà di guidarvi solo perché il suo scopo è aiutare.

Se fai parte di coloro che pensano che quest'intelligenza artificiale può spaventare, fai bene a pensarlo e se lo pensi forse è meglio che ti dai da fare per rimanere al passo con i tempi, specialmente in un paese come l'Italia dove l'analfabetismo informatico è ancora a dei livelli spaventosi e dove chi è cinque minuti più avanti di conoscenze si fa pagare profumatamente per i suoi servizi. Quindi vedila anche come un'opportunità di poter partire e avere anche due o tre anni di vantaggio sui nostri connazionali


Riassunto sviluppato dall'intelligenza artificiale

L'intelligenza artificiale (IA) ha il potere di rivoluzionare l'approccio all'apprendimento. Può analizzare e riassumere testi meglio degli esseri umani, identificando le parti cruciali. Inoltre, l'IA può creare domande e risposte di alta qualità, trasformare le informazioni in schede visualizzabili su smartphone o computer, e simulare esami personalizzando la difficoltà. Può anche consigliare metodi di studio personalizzati e stimolare la creatività degli utenti. Tuttavia, è importante utilizzare l'IA con consapevolezza, poiché il suo comportamento non è sempre prevedibile. Nonostante il suo potenziale, c'è la necessità di rimanere critici e aggiornati, specialmente in paesi come l'Italia, dove l'analfabetismo informatico è elevato e dove le competenze avanzate sono altamente remunerate. L'IA può rappresentare un'opportunità per guadagnare un vantaggio competitivo.


Ecco le parole chiave e concetti chiave del testo originale:

Intelligenza artificiale (IA)
Apprendimento
Riassumere
Domande e risposte
Schede
Smartphone
Computer
Esame
Metodo di studio
Creatività
Comportamento
Analfabetismo informatico
Italia
Opportunità
Vantaggio competitivo



**Domande:**

1. Qual è il ruolo principale dell'intelligenza artificiale (IA) nel contesto dell'apprendimento, secondo il testo?
2. Come può l'IA aiutare uno studente nella preparazione di un esame?
3. In che modo l'IA può stimolare la creatività di un individuo?
4. Perché è importante utilizzare l'IA con consapevolezza e critica?
5. Qual è la situazione dell'analfabetismo informatico in Italia, come descritto nel testo?
6. Secondo il testo, quali sono i potenziali vantaggi di essere avvantaggiati nell'uso dell'IA in un contesto come quello italiano?

**Risposte:**

1. Il ruolo principale dell'IA nel contesto dell'apprendimento, secondo il testo, è analizzare e riassumere testi, identificando le parti cruciali. Può anche creare domande e risposte di alta qualità e suggerire metodi di studio personalizzati.

2. L'IA può aiutare uno studente nella preparazione di un esame creando domande e risposte di alta qualità, trasformando le informazioni in schede visualizzabili e simulando esami con vari livelli di difficoltà.

3. L'IA può stimolare la creatività di un individuo offrendo spunti e indicando percorsi di approfondimento. Cerca di guidare l'utente in ogni percorso scelto con l'obiettivo di aiutare.

4. È importante utilizzare l'IA con consapevolezza perché il suo comportamento non è sempre prevedibile e può variare in risposta alle stesse domande. È essenziale rimanere critici e informati.

5. La situazione dell'analfabetismo informatico in Italia è descritta come elevata, con persone che possiedono competenze avanzate che sono altamente remunerate per i loro servizi.

6. I potenziali vantaggi di essere avvantaggiati nell'uso dell'IA in un contesto italiano sono l'opportunità di guadagnare un vantaggio competitivo e di rimanere al passo con i tempi in un paese dove l'innovazione è fondamentale.


E adesso provate il test delle schede con domanda e risposta.


.....rimanete sintonizzati.....

max

Edited by Massimiliano-Masala - 15/8/2023, 02:18
view post Posted: 6/12/2022, 17:24 by: Massimiliano-Masala     +1Comprendere la durata della memorizzazione - Corso gratuito tecniche di memoria livello zero 2011
Corso tecniche di memoria livello zero anno 2011


Comprendere la durata di una memorizzazione



Quanto durano i ricordi nella nostra memoria?
Come dimenticare con il tempo



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Quando associamo le parole di una lista alle immagini del nostro schedario visivo (prima costruito nella nostra memoria a lungo termine), le informazioni rimangono disponibili per un determinato periodo.

Un qualcosa di simile capita in modo naturale in ogni giorno che viviamo. Se cerchiamo di ricordare quello che abbiamo fatto oggi, sarà molto facile. Se cerchiamo di ricordarci quello che abbiamo fatto ieri potrebbero volerci diversi sforzi mentali per ricordare più particolari possibili, se poi andiamo all’altro ieri, o peggio ancora a tre giorni fa è facile rendersi conto che è in pratica impossibile ricordarci quella giornata bene come ricordiamo quello che abbiamo fatto oggi.

Quando memorizziamo informazioni con la tecnica di memoria dello schedario visivo, i ricordi potrebbero rimanere in parte lo stesso tempo come qualsiasi ricordo della nostra giornata. Come per i ricordi reali che abbiamo vissuto, con la tecnica dello schedario visivo, possiamo andare avanti e indietro con il nostro pensiero, proprio come se dovessimo ricordare quello che abbiamo fatto un’ora prima, cinque ore prima, o dieci minuti fa. E' sufficiente riflettere su come ricordiamo gli avvenimenti della giornata per comprendere come funziona il nostro meccanismo che richiama i ricordi attraverso il nostro sforzo cosciente.

Questa tecnica di memoria permette di conservare le informazioni per diverse ore, anche per un giorno intero, con una bassissima probabilità di dimenticare.

Le associazioni create per memorizzare la lista hanno una durata limitata, nella maggior parte dei casi se non si ripete entro ventiquattro ore tutto lo sforzo che abbiamo fatto, andrà a sgretolarsi sino a scomparire. E' normale poiché fa parte di un processo biologico e inconscio.
Ovviamente scomparirà la lista memorizzata, ma lo schedario rimarrà e sarà come svuotato, pronto per associare altre nuove informazioni.

Riferito all'esempio di prima è' un po’ come ricordare quello che abbiamo fatto oggi. Domani potremmo ancora ricordarcelo ma dopo domani? O fra tre o quattro giorni? Ci ricorderemo la giornata che abbiamo vissuto oggi?

I ricordi per sopravvivere hanno bisogno di "energia" che può essere ottenuta tramite l'emotività, oppure tramite la ripetizione. Capire quali sono i nostri tempi di "cancellazione" o di "rimozione", può aiutarci a capire come equilibrare i tempi di ripasso per ricordare più a lungo e con meno sforzo. Evitando lo spreco di tempo. Questo nel caso dobbiamo necessariamente ricordare informazioni importanti.

In sintesi. La durata di ciò che memorizziamo e variabile da soggetto a soggetto, è può essere misurata con il tempo; se scopriamo quali sono i nostri ritmi di cancellazione, o rimozione, avremo la possibilità di controllare molto più facilmente i nostri ricordi memorizzati volontariamente.



Prossimo articolo

Indice del corso







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Edited by Massimiliano-Masala - 6/12/2022, 19:30
view post Posted: 7/11/2022, 12:24 by: Massimiliano-Masala     +1Nuovo Regolamento e argomenti trattati nel forum - Regolamento dal 2024, presentazione dei visitatori e argomenti trattati
Benvenuti in questo forum!

REGOLAMENTO IN POCHI SECONDI


Presentatevi al forum, descrivete la vostra esperienza con la memoria, l'apprendimento, il vostro metodo per ricordare e apprendere, le vostre esperienze formative; è irrilevante se lo ritenete poco pratico o inadeguato, questo forum raccoglie e condivide esperienze cercando soluzioni per chi crede o presume che i suoi problemi di memoria e di apprendimento siano dovuti all'età, o perchè si ha l'errata tendenza nel credere che il proprio cervello sia meno efficiente per studiare di quando eravamo molto più giovani.

Tranne per cause di problemi e traumi fisici o psicologici, l'età quasi mai è il motivo del perchè la nostra memoria zoppica.

Puoi creare la tua presentazione direttamente da questo link:

PRESENTATI AL FORUM

Cliccando su "Presentati al forum" si creerà automaticamente una pagina per la tua presentazione. Ricordati di salvare alla fine.


QUALCHE RIGA DI STORIA DI QUESTO FORUM!

Quando il nostro forum vide la luce nell'agosto del 2010, uno degli obiettivi chiave era raccogliere il maggior numero possibile di esperienze dirette, principalmente da studenti, interessati a imparare tecniche di memoria e, soprattutto, a perfezionare il proprio metodo di studio. La stragrande maggioranza delle testimonianze che abbiamo raccolto proviene, come già menzionato, da studenti delle scuole superiori e universitari.

Avevo circa 36 anni quando iniziai questa ricerca; ho lanciato il forum a 38 e ora ne ho quasi 51. Nel corso degli anni, molti aspetti della mia vita hanno subito cambiamenti, così come il mondo del web.

Chi non è proprio più giovane o giovanissimo, può facilmente notare, ripensando anche solo a un decennio fa, quanto il mondo occidentale abbia accelerato notevolmente verso il progresso tecnologico, in particolare per quanto riguarda le tecnologie mobili.

Gli studenti di oggi, a differenza di quelli di un decennio fa, hanno a disposizione molti più strumenti per ottimizzare il proprio studio: video, podcast, testi e software dedicati al miglioramento della memoria e dell'apprendimento, molti dei quali gratuiti e disponibili sia per PC che, soprattutto, per smartphone. Inoltre, negli ultimi cinque anni sono emersi nuovi esperti in questi campi, alcuni dei quali considero davvero competenti, anche se personalmente li trovo un po' costosi. Forse è arrivato il momento per il nostro forum di iniziare a raccogliere e condividere esperienze dirette anche da persone over 40 (anche se chi ha qualche anno in meno è comunque benvenuto).



PS:
Tutte le sezioni del forum di Imparare a Ricordare, o meglio tutto il forum come è sempre stato visibile al pubblico sino ad oggi, sarà disponibile nello stesso modo nello stesso ordine nella sezione:

Forum dal 2010 al 2024


Edited by Massimiliano-Masala - 27/2/2024, 23:42
view post Posted: 6/1/2022, 02:49 by: Massimiliano-Masala     +12022 - Ultime discussioni, articoli più letti, richieste

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Buon 2022 a tutti!

Purtroppo per miei gravi problemi familiari e due lutti (di cui uno del tutto inaspettato), dal 2017 a oggi l'attività di questo forum è scesa di parecchio rispetto agli anni passati nonostante abbia tentato di fare qualcosa per portare un po' di novità purtroppo mi è mancato il tempo e a dir la verità ero anche poco motivato. In questo arco di tempo inoltre sono "saltati fuori" dei nuovi personaggi, o meglio formatori di tecniche di memoria e metodi di apprendimento di cui ci sarebbe molto da discutere ma "diciamo" che sarebbe più una perdita di tempo che qualcosa di utile per questo forum.

Ho creato questa community che avevo 38 anni (iniziato come progetto in un gruppo di Yahoo chiamato Memorforum a fine 2009), con il web che era molto diverso da oggi; ora ne ho 50 e credo che sia il momento di dedicare molto più tempo a quelle generazioni che partono dai 40 anni in su, sino ad oltre 99 anni. Lasciamo i problemi dei giovani studenti ai giovani e costosissimi formatori emergenti presenti su Youtube.


"Possiamo dire" che ripartiamo da capo per un altro "viaggio" nel mondo della memoria e dell'apprendimento per i più che adulti, un qualcosa che i "giovani" formatori del momento per quanto possono essere bravi, difficilmente potranno comprendere quali sono le reali esigenze per chi è molto più grande di loro. E' il fatto di essere dei super campioni di memoria, dei super formatori o degli Youtuber con oltre centomila iscritti, questo automaticamente non farà di loro degli esperti di memoria e di apprendimento per quelle generazioni più vecchie di loro e di cui ancora sanno poco e niente per quanto riguarda l'esperienza diretta.

In sintesi tutti i giovani formatori tra i venti e i trentacinque anni, possono essere anche dei super campione di memoria, leggere libri e impararli a memoria in poco tempo, dimostrare di essere un fenomeno da circo nei teatri, e di avere anche tre lauree ma ciò che gli mancherà sarà sempre è proprio l'età che gli serve per capire quali sono le reali esigenze di un adulto over 40, 50, 60.

Sinceramente nemmeno io al momento so da dove iniziare esattamente, più di dieci anni fa possedevo già un ricco bagaglio di conoscenze teoriche sulle tecniche di memoria, sulla lettura veloce e sull'apprendimento finalizzato soprattutto nello studio, diciamo che è stato molto più facile rispetto a oggi. Ma sono anche riuscito a dimostrare nel tempo e documentando tutto in questo forum, che era possibile anche dopo i 40 anni diventare un campione di memoria partendo da zero e conquistare altri podi agonistici in competizioni sportive della memoria.

Per il momento è tutto. Spero di trovare nuove idee interessanti per questo nuovo percorso e ovviamente spero di poter contare su chi è già parte di questo forum da anni e su chi ancora deve approdare su questo forum che può essere considerato una vera miniera di informazioni interessanti e soprattutto di esperienze dirette.


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Edited by Massimiliano-Masala - 6/1/2022, 03:43
view post Posted: 26/10/2020, 23:21 by: Muriel.     +1Tecnica dei loci, come "crearne di nuovi"? - Un esperto risponde
CITAZIONE
Mi consigli di creare interamente delle case con mobili e arredamento oppure mi basta la planimetria? (Dario)

Ciao Dario.
Un loco senza niente non è un loco “vivo”.
Se un angolo è vuoto, ti consiglio sempre di inserire un oggetto, un qualcosa che per te abbia un qualche significato .

Giordano Bruno, in merito, introduce il concetto di “loco con funzione attributiva”: elementi che si possono aggiungere nei luoghi mnemonici, che possono essere mossi, alterati e utilizzati in modi sempre vari e diversi, come più conviene alla natura delle immagini di volta in volta rappresentate.

Sono oggetti posti nei loci che aiutano a ricordare le immagini e le loro posizioni proprio grazie all'azione di queste ultime rispetto ad essi.

Se utilizzi la strutturazione degli spazi alla "Dean Vaughn", in corrispondenza di ogni angolo, parete ecc. c’è sempre un oggetto che è lì presente e che di fatto “vivifica” tali luoghi.
Per ricordare il punto 2 della stanza è sufficiente con l’occhio della mente guardare alla parete di sinistra, dove vedere istantaneamente il televisore da sempre li' localizzato.

Se guardo l’angolo in alto a sinistra, compare l’immagine del caminetto e così via.
Ad ogni loco, che ha una sua connotazione numerica ben definita , corrisponde un oggetto ivi presente, saldamente ancorato nella memoria a m/l.

<<…aggiungi dunque un berretto in quell’angolo e disponi anche negli altri luoghi mnemonici altri utensili e simili strumenti.. In uno degli angoli viene malmenato Roberto: vedi che il berretto è usato a mo’ di scudo. Ecco invece Iris che dipinge: il berretto serve in questo caso a contenere i colori . Ecco un contadino che zappa: adesso il berretto viene colpito dalla zappa; così di seguito, mentre nuovi personaggi si susseguono con opere e azioni sempre diverse, il berretto interverrà continuamente nelle operazioni con funzioni sempre diverse. Grazie a questo artifizio, qualora non ti sovvenga il ricordo di quanto è stato posto in un determinato loco, sarà lo stesso loco attributivo a comunicarti, quasi fosse un informatore degno di fede, cosa è stato posto in quel luogo >> ( Canto Circeo – 1582- Giordano Bruno).


CITAZIONE
A parte ciò, mi hai introdotto moltissime tecniche e consigli che non avevo mai preso in considerazione (come il quaderno dei loci o il fattore ghiaccio) Dario

Mi ero scordato un link :
www.ludism.org/mentat/SemCubed


CITAZIONE
Grazie mille per i tuoi consigli e per il tempo messo a disposizione per me e per il forum (Dario)

Quando il tempo ed il lavoro me lo consentono, lo faccio sempre molto volentieri.

“Non fare nulla per gli altri è la rovina di noi stessi” (Horace Mann)


Viva
view post Posted: 21/10/2020, 22:17 by: Muriel.     +1Tecnica dei loci, come "crearne di nuovi"? - Un esperto risponde
CITAZIONE
Quindi che consigli potete darmi? È possibile creare dei locus? magari osservando case su internet, e di conseguenza crearli dal nulla? Se si, quanto sono affidabili? (Dario)

Ciao Dario
Il campione americano Scott Hagwood utilizzava riviste di arredamento per collezionare stanze della memoria da utilizzare come Memory Palace per le diverse discipline dei campionati.

Ti consiglio un ottimo sito per costruirti e salvarti “infiniti” Memory Palace
www.houzz.com/professionals

Mi sono creato con quel sito una villa da sogno: ingresso faraonico, diversi soggiorni e stanze, taverna con sala bowling, piscina interna, piscine esterne, molteplici bagni e camere, giardino esterno , "depandance" , garage, sala feste, sala giochi ecc. L'ho progettata prima sulla carta e poi l'ho realizzata.

In tale sistema di loci ho memorizzato 33 modelli di management:

Griglia Prodotto Mercato di Ansoff; la matrice BCG; La strategia Oceano Blu; Analisi competitiva: le 5 forze di Porter; Il modello di sviluppo di Greiner; Off Shoring/outsourcing; Pianificazione dello scenario; Dialogo Strategico; L'analisi Swot; La catena del valore; La metodologia VBM; Le discipline del valore di Treacy e Wiersema; Il modello delle 7 S; Il benchmarking; Le sette abitudini di Covey per le persone di successso; La piramide di Curry: customer marketing e relationship management; L'analisi du Pont; Il modello House of purchasing and supply; Il cerchio dell'innovazione; Le 4 P del marketing di Kotler; L'analisi MABA; L'analisi OVA; Il modello di eccellenza EFQM; Il modello balance scorecard; Kaizen /Gemba; L'analisi del rapporto risk reward; Il ciclo di Deming; I sei cappelli pensanti di de Bono.


Ho applicato l'approccio utilizzato da Kevin Vost nel suo libro “Memorize the Faith”: foto delle piantine di stanze e chiese con locus numerati, utilizzati per memorizzare amplissimo materiale.
In questo caso le piscine /stanze/giardini/abitazioni sono state scelte personalmente in base alla loro bellezza e quindi attrattività

[IMG]villa3[/IMG]

Dopo avere individuato la sequenza di loci ed aver rivisto la stessa normalmente, backward, random, dall'inizio a metà e da metà alla fine , ti suggerisco un sistema molto efficace per “scolpire nella pietra” tale sequenza : devi memorizzarci subito sopra qualcosa, una lista, una serie di numeri, un mazzo di carte, qualunque cosa.
Tali loci diventeranno “vivi” . La rivisitazione dall'inizio alla metà e dalla metà alla fine è per ovviare al “Regency effect” o effetto seriale: i primi ed ultimi termini di una serie si ricordano meglio di quelli di mezzo.

I loci artificiali (intesi come loci non esistenti in natura) non mi fanno impazzire ma è una mia preferenza personale



https://




Mi catturano invece i Prowalk Tours: tour virtuali di luoghi reali , dove sembra veramente di camminare sul posto vivendo realmente l'esperienza.
Ti allego un tour nella splendida Capri (il viaggio effettivo inizia dopo 1 min e 18 sec.)

https://


In tema di loci artificiali/ virtuali ci sono molte opzioni tra tour virtuali, design software, games:

360cities.net;
Tourdeforce360.com;
Prowalk tours;
Google Street View;
Matterport.com: (visita di edifici, monumenti e mostre famosi in tutto il mondo, tutti questi spazi sono stati catturati utilizzando fotocamere 3D e sferiche o iPhone e riuniti utilizzando Matterport)

Houzz.Com (foto di interni e case);
Jared Owen's You Tube Channel;

Sketchup (Software di progettazione 3 D);
Autodesk Homestyler (piattaforma per progettazione e modellamento di interni);
Home Design 3d (strumento per progettazione e modellamento delle case);
Planner 5 D (strumento per progettazione d'interni);

Memory Palace da video games ecc.

Massimiliano Masala, in modo magistrale, ha così sintetizzato :
“L'affidabilità di un ricordo dipende da diversi fattori, la maggior parte sono ignorati completamente.
Se il percorso per trovare i tuoi "locus" è reale e lo conosci bene, ovviamente, le memorie saranno più affidabili perchè in quel contesto visivo hai coinvolto inconsapevolmente anche gli altri sensi e potrebbero esistere altre memorie collegate a quel percorso”
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Giordano Bruno:
“Cosa impedisce all'immaginazione di far svanire i subiecta vecchi e sostituirli con altri costruiti da se? Tuttavia questi non vengono posseduti con la medesima facilità con cui vengono formati: ad essi infatti bisogna applicarsi con il pensiero tanto da farli diventare così consueti da non differire in nulla da quelli veri“


CITAZIONE
Per esempio quando memorizzo i paragrafi di un libro, li inserisco rispettivamente in ogni stanza di una casa x, ed all'interno di ogni stanza (paragrafo) aggiungo negli angoli le mie parole chiave che mi aiutano a richiamare tutti i concenti precedentemente compresi e studiati. Tale "struttura" ben organizzata (anche grazia all'ausilio dell'impaginatore) non riesco ad ottenerla utilizzando le strade o più in generale un percorso (Dario)

Hai mai provato ad utilizzare Memory Palace misti, ossia composti sia da stanze e luoghi interni che da ambienti esterni, oppure altri tipi di costruzioni quali Alberghi, ristoranti, centri commerciali…?

CITAZIONE
Ho anche letto di una tecnica citata da Muriel in cui parlava di aggiungere uno sfondo diverso ad un locus di nostra conoscenza (come per esempio uno sfondo ghiacciato), ma è un qualcosa che onestamente non ho ben compreso, motivo per cui non ho provato neanche ad applicarla (Dario)

E' il concetto che sta alla base del Sem3 di Tony Buzan. Per moltiplicare i peg, ossia gli elementi dello schedario 00-99 , immagini gli stessi ganci con ambientazioni di sfondo diverso: il quadro associativo cambia completamente.

Tale sistema sfrutta il principio del cosiddetto “fattore ghiaccio”, in modo definito e strutturato , per conservare e recuperare una notevole quantità di informazioni .

Le immagini schedario che ognuno si è personalmente costruito con la conversione fonetica vengono utilizzate in 100 modi diversi, raggruppate per omogenee categorie, cercando di coinvolgere tutti e 5 i sensi , utilizzando i principi della conversione fonetica.

L’ambientazione dello stesso personaggio/figura chiave in scenari e contesti diversi creerà sempre quadri associativi differenziati ; immaginare Belen ad esempio, espressione del nr 12 (d, n= donna) in un blocco di ghiaccio è ben diverso che immaginare la stessa Belen nella lava incandescente od in uno stagno melmoso o con in sottofondo il suono di un tamburo assordante.

Il risultato è la possibilità di avere qualcosa come 10.000 ganci mnemonici, definiti , strutturati , nel loro perfetto ordine, a cui attribuire diverse aree del sapere.

Mutuando l'approccio ai Memory Palace, immagina il tuo soggiorno e definisci 5 loci, uno al centro e 4 agli angoli.
Memorizzaci qualcosa. Il giorno dopo, immagina gli stessi 5 loci , ma completamente in fiamme e nell'olio bollente: memorizza del materiale, vedrai che non ci saranno interferenze : gli ambienti sono i medesimi ma i loci sono visti dall'occhio della mente come diversi, stante appunto il diverso sfondo.

Un risultato simile puoi ottenerlo percorrendo la tua stessa stanza in senso contrario rispetto all'usuale, scegliendo altri loci oppure gli stessi, ma visti da una angolatura nuova: di fatto avrai una diversa struttura mnemonica .

Nello spoiler un esempio per la costruzione di 10.000 peg potenziali con le considerazioni sopra delineate



La logica di raggruppamento in categorie omogenee, utilizzata in passato da Giordano Bruno per molti suoi espedienti, ha trovato pratica applicazione in tempi moderni nel Sem3 Tony Buzan

CITAZIONE
Adesso mi sto approcciando nello studio di un'altra materia Y, propedeutica a quella X (motivo per cui continuo settimanalmente ad organizzare dei ripassi). Ma per collocare tutte le immagini dalla materia X, ho terminato tutti i locus (solitamente uso case di mia conoscenza, visto che non mi trovo particolarmente a mio agio ad utilizzare percorsi stradali) e non mi rimangono più locus per collare le immagini e impaginare la materia Y. (Dario)

Alex Mullen, campione di memoria e studente di Medicina, non riusa mai i propri Memory Palace per l'apprendimento: ha la continua esigenza di crearne di nuovi.
Non vi è l'esigenza di un loro ricordo perfettamente dettagliato, è importante avere chiara la loro struttura spaziale e d'ordine, finalizzata all' accoglimento delle immagini mentali.
Alex Mullen suggerisce 5 strategie per la creazione di nuovi Memory Palace

1) CASE, APPARTAMENTI
Dell'infanzia, della gioventù, nostre, dei nostri familiari, di parenti ed amici

2) SCUOLE
Elementari, medie, superiori, Università (nostre, di familiari, parenti, amici)

3) LUOGHI DI LAVORO
Da quando abbiamo iniziato a lavorare ad oggi (di familiari, parenti ed amici)

4) LUOGHI DEI WEEK END

Parchi, Ristoranti, Palestre, Librerie, Cinema, Teatri, Centri commerciali, Bar, Gelaterie, Pizzerie, Supermercati, Negozi ...

5) PERCORSI / STAZIONI
Percorsi per andare a scuola, al lavoro, per andare a correre, camminare ecc..
Stazioni di Treni, Autobus, Metrò, Tram.
Aeroporti, Porti...


Sulla base di questo elenco , non esaustivo, rimarrai sorpreso da quanti Memory Palace e quindi loci hai già nella memoria a m/l, senza averne tuttavia la consapevolezza.

Uno strumento estremamente efficace, da me personalmente utilizzato per la costruzione e dilatazione dei miei Memory Palace è il QUADERNO dei LOCI

Pensa in piccolo e punta a piccoli obiettivi, “small goals”. Tanti piccoli obiettivi portano a raggiungere grandi risultati.

Alla fine di ogni giornata pensa a cosa hai fatto e dove sei andato.
Sei stato in piscina? Rivedi con l'occhio della mente dove sei fisicamente passato e selezione 10 loci (non 50 o 100), lasciando all'occhio della mente di fare il lavoro: rotonda, parcheggio, ingresso, reception, sala d'attesa, bar piscina, vetrata, vascone, spogliatoio, distributore ciabatte, docce, bagno, uscita…

Come vedi ne individuerai sempre ben più di dieci e senza fatica.

Annota il nome del Memory Palace /percorso ed i loci nel quaderno; fai un semplice schizzo della visuale dall'alto, per definire e fissare ulteriormente la distribuzione spaziale del percorso/palazzo .

Rivedi i loci selezionati, dal primo all'ultimo, dall'ultimo al primo, da quello centrale a quello finale, da quello iniziale a quello centrale (Regency Effect).

Memorizzaci sopra qualcosa , rivedi le immagini che interagiscono con i loci spontaneamente selezionati dalla tua memoria.
Il giorno dopo ripercorri con l'occhio della mente il tuo Memory Palace, troverai i loci nitidi, nella loro giusta sequenza.

L'annotazione di Memory Palace/percorsi , la loro rivisitazione diventerà una abitudine giornaliera e divertente. Poco tempo al giorno, anche 1 minuto per rivedere semplicemente una sequenza di loci.

Senza accorgertene, otterrai una progressiva dilatazione del numero dei tuoi Palazzi.
La verità è che nella memoria a m/l abbiamo già migliaia di loci , non ne siamo tuttavia consapevoli.

Nel 2017, quando ho preparato la gara del Pi greco, ho sfruttato proprio questo meccanismo: selezionare senza sforzo i loci che la memoria naturale spontaneamente mi faceva recuperare, essendo già un ricordo inconsapevolmente registrato e sedimentato.

Sono partito dal portone di casa ed ho attraversato strade, ponti, paesi, ristoranti, giardini, bar, filiali, aziende ...
I loci sono stati scelti progressivamente, “along the way”: posizionato od arrivato in un punto, partivo/ripartivo nel “viaggio”: l'occhio della mente mi individuava e selezionava spontaneamente delle cose: ciò che la mia memoria aveva già, per un qualche motivo, registrato nel m/l : potenti loci su cui memorizzare subito dei numeri, per “scalfire nella roccia” la sequenza definita.

Torniamo al Quaderno dei loci.
Ogni Memory Palace inizia con una lettera: Casa = C, Pizzeria = P e così via

Dobbiamo memorizzare 20 cose: utilizziamo i 10 loci della casa ed i 10 loci della pizzeria.
La scansione alfabetica dei Memory Palace ci ricorda che la C viene prima della P, conferendo un ordinamento preciso tra le due strutture di loci, la casa e la pizzeria.
L'utilizzo dell'alfabeto è un sistema efficace per far apparire d’incanto nuovi possibili Memory Palace .

Quali altre cose iniziano con la C?
Sicuramente sarai andato in un Cinema, dove avrai parcheggiato la macchina, aperto la porta di ingresso, entrato in biglietteria, comprato i pop corn, andato in bagno, entrato nella zona sale, seduto su una poltrona del cinema, visto lo schermo gigante, uscito in piazzale, entrato a mangiare un panino finito il film...

Sono dieci loci anche qui, senza muovere un dito ( sicuramente presenti nella tua memoria a m/l ).
Siamo già a trenta loci.

Prendiamo altre lettere dell’alfabeto: ad esempio la B; potremmo avere banca (la Filiale dove abbiamo il conto), bar ( bar di Carlo, bar delle ragazze, bar dell’Università…); poi barbiere, benzinaio, birreria…

Con la A: Aeroporto, Albergo dove ho trascorso un week end romantico, Albergo dove sono andato in vacanza…

F : farmacia, fruttivendolo, fornaio

A B C D E F G H I L M….
La scansione alfabetica può diventare l’ordinatrice dei tuoi Palazzi, ma non solo

All’interno della stessa lettera, sarà lo stesso ordine alfabetico che ti dirà quale percorso/Memory Palace viene prima e quale viene dopo , nel caso tu abbia la necessità di utilizzarne diversi in abbinata per le cose da memorizzare (Farmacia = fa viene prima di Fornaio = fo e di Fruttivendolo = fr).

Col tempo, costruendo i tuoi percorsi /Memory Palace , con gradualità ( memorizzandoci sopra delle cose), scoprirai che alcuni funzionano meglio di altri, che per certi tipi di memorizzazioni vanno meglio gli spazi aperti, per altri tipi di memorizzazioni meglio i percorsi misti ( costituiti sia da ambienti interni che da ambienti esterni ), per altri ancora magari noterai che l’ordinamento dei loci delle stanze può dare maggiore stabilità alle informazioni ecc..
Cose da scoprire nel tempo attraverso personali step di apprendimento progressivi


Con questo semplice ma efficace sistema riuscirai a costruirti nel tempo un “network”, una rete di Memory Palace, ordinati ed interconnessi tra di loro, con una marea di loci a tua disposizione.


Scegli sempre dei loci diversi gli uni dagli altri e viaggia sempre in un senso (orario od antiorario come preferisci) senza ritornare mai sui tuoi passi, mantenendo quella sequenza del percorso.

Fai interagire le immagini con il loco, non appoggiarle semplicemente : sfonda, gratta le cose, schiacciale, graffiale, trapassale ecc.

Ad esempio l’anguria che devi comprare ha sfondato il letto (non l’hai semplicemente appoggiata sopra); visualizza questa scena nitidamente con gli occhi della mente; così facendo l’immagine si “incollerà” letteralmente al loco stesso e non “evaporerà”;

Un altro semplice stratagemma è aumentare le dimensioni degli oggetti.
Immagina quella stessa anguria larga due metri che sfonda il letto, non dimenticherai facilmente quell’immagine.

Se il loco è grande (come potrebbe essere la cucina) , devi focalizzare l’attenzione su un particolare del luogo o su un oggetto con cui farai interagire la cosa da memorizzare.

In cucina ad esempio immagina la banana da comprare che trapassi il tavolo fuori per fuori. Se appoggi semplicemente la banana da qualche parte, potresti dimenticare l’immagine in sede di richiamo.

Non ritornare mai sui tuoi passi nella sequenza, che deve rimanere immutata

Rivedi periodicamente quel percorso/Memory Palace , ti porterà via pochissimo, “volerai letteralmente alla velocità del pensiero tra le mura di casa tua”.

Per quanto concerne un efficiente utilizzo dei loci, oltre all'utilizzo dell'impaginatore (cosiddetta logica LOCI LOCI) , puoi sfruttare la logica LOCI LINK e LOCi PEG, che consente di economizzare il numero dei loci stessi.

Supponiamo che un capitolo sia ambientato in una stanza con 5 loci: al centro, dove inserire l'immagine del capitolo, visualizzabile da qualunque punto, e i 4 angoli.

Nel primo angolo , per il primo paragrafo, utilizziamo l'impaginatore , che rimandando a qualche struttura di loci subordinata, ci consente di strutturare il contenuto esteso del paragrafo diviso in sezioni, sottosezioni ecc., con il massimo grado di analiticità e profondità.

Nel secondo loco abbiamo il secondo paragrafo, che presenta una classificazione di 12 elementi da ricordare. Invece dell'impaginatore usiamo la logica LOCI PEG

Facciamo interagire l'immagine del paragrafo con quella del peg nr 12 (costruito con la conversione fonetica, con il Dominic System, con il metodo dei colori, in modo arbitrario).
Con la conversione fonetica 12 = d, n, che diventa donna = Belen, prorompente ed in minigonna , che interagisce in qualche modo con l'immagine del paragrafo

La logica LOCI PEG ci indicherà che ci sono 12 sottopunti informativi, pari al numero del peg (donna); non dobbiamoi ricorrere ad altri loci, semplicemente utilizziamo i ganci dello schedario fonetico dal nr. 1 al nr 12, associandoli in sequenza , alle classificazioni contenute in quel paragrafo .

Nel terzo loco utilizziamo invece la logica LOCI LINK;
Dopo aver studiato il paragrafo con la memoria naturale (ipotizziamo che non richieda particolari strutturazioni), estrapoliamo 10 parole chiave.
Colleghiamo le 10 parole chiave tra di loro con il metodo della storia (o con il link di tipo fisico o con la tecnica di sostituzione).
Memoria naturale + link consentono di richiamare perfettamente il contenuto di quel paragrafo.
Nel terzo loco, associamo l'immagine del paragrafo con la prima immagine della sequenza della storia.
STOP

L'occhio della mente, arrivando al terzo loco, vedrà tale associazione; il primo elemento della storia consentirà poi di recuperare in sequenza , con il meccanismo del collegamento, le 10 parole chiave, espressive del contenuto del paragrafo, preventivamente studiato con la memoria naturale

Il secondo e terzo loco , con la logica LOCI PEG e LOCI LINK inglobano un set informativo che avrebbe richiesto altrimenti 22 loci sequenziali non strutturati .

L'utilizzo combinato dell'impaginatore con il loci link e loci peg, conferirà ulteriore efficienza a tutto il processo di strutturazione organizzata delle informazioni


Diventa strategico :

***concepire gli spazi ed i loci a tutto tondo, vederli in una visione di insieme e come partizione dettagliata, dove c’è sempre un sopra, un sotto, un davanti, un dietro, una destra ed una sinistra ed uno sfondo;

*** costruire le architetture mnemoniche replicando la struttura del materiale da memorizzare , avendo sempre una visione di insieme che consenta, da qualunque angolazione, di accedere dal generale al particolare e viceversa;

*** collegare spazi non adiacenti, rendendo vicine cose che nella realtà non lo sono, consentendo in questo modo la costruzione di strutture mnemoniche ad hoc (espediente dell’impaginatore, animato ed inanimato, da me più volte citato)

***“vivificare” gli spazi con figure attributive, animate o meno, fisse o mobili, creando segni mnemonici negli spazi - loci, quale veicolo per altre informazioni


*** creare immagini indice, aventi una ulteriore organizzazione interna di tipo gerarchico; da un’immagine principale susseguono altre immagini subordinate; vedendo la figura di un personaggio rappresentativo di altre figure, siamo ricondotti in automatico alla visione delle figure “sottoposte”. Applicazione di questo concetto sono ad es. i loci verbali descritti nell'ultima parte del mio post sulle metodologie applicate ad una evoluta concezione dei loci


*** stratificare uno spazio su più livelli: con un sistema combinatorio sottostante, vengono ad animarsi diversi costrutti mnemonici, che di fatto attuano una moltiplicazione del loco in n quadri informativi, sempre strutturati e con un ordinamento preciso.

E' l'innovativo concetto di LOCO A STRATI: è come avere una cipolla da sbucciare, che dischiude diversi livelli di informazione, localizzati nel medesimo loco ma su piani al tempo stesso separati.

Un modo nuovo di percepire e vedere il loco , in cui la vera fonte di innovazione è rappresentata dal sistema combinatorio , utilizzato sempre in modi diversi : è come una potente calamita che, attivando determinati codici , attira informazioni codificate e apparentemente invisibili.

*** la segmentazione dei loci per dilatare ulteriormente gli spazi mnemonici e la parametrizzazione, sia in senso estensivo (cosa ci vieta di collocare un elefante su una saponetta? Nulla, basta dilatare le dimensioni della saponetta per contenere l'elefante) che in senso restrittivo (viceversa, cosa ci impedisce di rimpicciolire le immagini di un elefante adattandole a quella di una saponetta ?)

Due suggerimenti:
1) dalla rete scarica “il sunto della Rethorica ad Herennium”, la Bibbia della memoria artificiale, dove sono descritte le regole base per buoni loci e immagini mnemoniche, il fulcro quindi della memoria artificiale

2) Non scordare Anki, uno Space Repetition Software, che si presenta su diverse piattaforme , utile per revisionare e fissare ogni tipo di argomento, sfruttando i ritmi della memoria naturale .
Anki può davvero migliorare in modo esponenziale l'efficacia dell' apprendimento, riducendone i tempi ma con importante incremento della ritenzione delle informazioni.

Tecnologia , memoria naturale e memoria artificiale: un connubio dalle enormi potenzialità!



Viva
view post Posted: 20/10/2020, 13:55 by: Lije     +1Metodo di studio - Metodo di studio senza classificazione
Ciao, non ci si sente da un po'!
Volevo segnalare, qualora non fosse stato già fatto, un corso universitario gratuito sulla psicologia dell'apprendimento molto utile per vedere quali - allo stato dell'arte - sono le migliori strategie di studio.

Il corso è "Learning How to Learn: Powerful mental tools to help you master tough subjects", si trova su Coursera (una piattaforma MOOC riconosciuta a livello internazionale) ed è tenuto dai professori Barb Oakley e Terry Sejnowski della, rispettivamente, McMaster University e University of California San Diego.

Il corso è integralmente in inglese, ma ha i sottotitoli in italiano.
Lascio qui il link
^_^
view post Posted: 16/10/2020, 19:07 by: Massimiliano-Masala     +1Tecnica dei loci, come "crearne di nuovi"? - Un esperto risponde
I loci che puoi ricavare sfruttando il mondo reale, o il mondo digitale (videogames), sono innumerevoli. La rottura secondo me è mettersi li nel "puntellinare" ogni singolo loco e fare in modo di non dimenticarlo mai.
Un qualcosa che puoi ottenere solamente quando rivedi, o rivivi un percorso visivo-spaziale, centinaia e centinaia di volte. E' come dover ricordare ogni singola fermata di un autobus di città, o una metrò.
view post Posted: 28/9/2020, 20:45 by: Massimiliano-Masala     +1La mia tecnica per studiare - Metodo di studio senza classificazione
CITAZIONE
Ultima cosa, è vero che è una comodità, però non dimentichiamo che quello che fai con il software puoi anche farlo tranquillamente con un quaderno.

Mi raccomando, ricordati sempre di fare il rabbocco quando scendi sotto la metà.

cuisine-et-service-de-table-set-de-table-plume-et-encrier-2260732-nouveau-54-89209_570x0
view post Posted: 26/9/2020, 15:18 by: Muriel.     +1Presentazione - Presentazioni 2019-2020-2021
CITAZIONE
Ciao Muriel, piacere di fare anche la tua conoscenza (Dario)

Piacere

CITAZIONE
Inoltre ho notato che hai citato diversi autori e tecniche …..quindi mi sorge spontaneo chiederti se nel forum vi sono topics in cui vengono spiegate una per una nel dettaglio (Dario)

Il punto di partenza, a livello mnemonico, sono le associazioni: dalle tecniche più semplici a quelle più avanzate, tutto si basa sulla capacità di creare valide associazioni per ottenere immagini mnemonicamente efficaci.

In materia ti segnalo il post Come memorizzare le parole: tecniche e strategie

https://impararearicordare.forumfree.it/?t=75550172



Nel post La tecnica di sostituzione - https://impararearicordare.forumfree.it/?t=75040223
viene spiegata nel dettaglio una particolare modalità nel creare associazioni e quindi link tra termini diversi, a due a due. Consiste in sintesi estrema nell'utilizzare un termine al posto dell'altro nell'atto di creare un'associazione.

Es.: chiodo/fiore.
Nel muro martello un fiore al posto del chiodo.
Salami/stelle.
Enormi salami brillano nel cielo al posto delle stelle

Semplice da imparare, efficace nella creazione di associazioni paradossali, a livello mnemonico è a mio avviso una delle cose più divertenti


La logica Peg o degli appigli: semplici ma funzionali “ganci mnemonici”, di immediato utilizzo per la creazione di schedari senza l'ausilio della conversione fonetica.

La trovi sviluppata in un post che apparentemente non c'entra nulla, Memorizzare le formule

https://impararearicordare.forumfree.it/?t=77593987 :

sistema della forma con numero
sitema della rima con numero
sistema simbolico
sistema alfabetico
sistema peg animali
sistema della forma della lettera



Questi appigli possono essere utilizzati singolarmente, in abbinata tra loro o come marcatori numerici degli spazi all'interno di Memory Palace.

Un concreto esempio di utilizzo dei loci per lo studio è Come si può utilizzare la tecnica dei loci per lo studio universitario
https://impararearicordare.forumfree.it/?t=74995354



CITAZIONE
Inoltre ho notato che hai citato diversi autori (Dario)

Ti segnalo:

“Usiamo la memoria per ricordare quasi tutto “ di Tony Buzan, (acquistabile ora solo in formato Kindle) è un must per un inquadramento generale delle tecniche di memoria
Il mio percorso in campo mnemonico è iniziato proprio con questo libro, in cui troverai illustrato anche il famoso SEM 3

[IMG]usiamo-la-memoria[/IMG]


"Memory Book “ di Harry Lorrayne, maestro nel creare Immagini divertenti e mnemonicamente efficaci.
Lorrayne non utilizza i loci ma la logica peg ed il link, principalmente con la tecnica di sostituzione abbinata ad azione, esagerazione delle cose, sia come numero che come dimensione
“It's the clarity ot the picture that's important, not how long you see it”

[IMG]memory-book[/IMG]


“How to remember anything” di Dean Vaughn, autore che richiamo spesso per il suo efficace sistema di strutturazione dei loci e di elaborazione progressiva delle informazioni con utilizzo in abbinata di più tecniche.
Nelle sue opere l'autore americano usa una particolare modalità di collegamento che ho coniato con il termine “link di tipo fisico”: semplicemente viene creata una inusuale interazione fisica tra gli elementi che dobbiamo ricordare, che vengono sempre istantaneamente ingigantiti e resi di dimensioni surreali: avremo quindi cose che si incastrano, che si conficcano l'una nell'altra, che si avvolgono, che si scontrano, si impilano l'una sull'altra creando dei quadri visivi paradossali, mnemonicamente efficaci


[IMG]how-to-remember-anything[/IMG]



[IMG]nuovo-dean-per-sito[/IMG]


Una modalità simile di organizzazione dei loci è sviluppata in “Memory Power “ del campione americano “Scott Hagwood”.
Famoso “divoratore “di riviste di arredo e architettura, che utilizza per collocare i suoi percorsi /Memory Palace per le competizioni dei campionati di memoria


[IMG]memory-power[/IMG]



“How to develop a perfect memory” di Dominic O' Brien, ('8 volte campione mondiale) scaricabile gratuitamente dalla rete, una pietra miliare nel mio percorso mnemonico.
Ha un taglio pratico e mi ha consentito di fare davvero un salto di qualità nell'applicazione delle diverse tecniche

[IMG]how-to-develop-a[/IMG]



In tema di loci, unico nel suo genere è “Remember Remember “di Ed Cooke , completamente deiverso da tutti gli altri libri di memoria che ho letto. Utilizza immagini folli e surreali lungo un percorso , creando una storia che collega personaggi e luoghi che diventano così un tutt'uno cemetando ulteriormente il ricordo

[IMG]remember-remember[/IMG]



Spunti interessanti in tema di loci, con utilizzo di loci “non convenzionali” (alberi, treni, autobus, aerei, auto) si trovano in “Unlimited Memory “ di Kevin Horsley.


[IMG]unlimited-memoruy[/IMG]



Per pratici esempi di memorizzazione in loci immaginari ( immagini di piante di stanze di una casa e di una chiesa con loci numerati) ti segnalo “Memorize the Faith” di Kevin Vost , in cui riprende in toto gli insegnamenti di Tommaso d'Aquino: creazione di immagini mentali, posizionamento delle stesse in un sistema di loci (l'ordine dei luoghi preserva l'ordine delle cose), focalizzazione, revisione periodica delle informazioni (“Repetition is the mother of memory”)

[IMG]memorize-the-faith[/IMG]


"How to Learn and Remember the Periodic Table": uno dei miei libri preferiti .
Dean Vaugh , in maniere magistrale, mostra come elaborare progressivamente le informazioni, utilizzando in abbinata i loci ed il link (loci link) con il collegamento di tipo fisico:

In poco tempo si memorizzano:
gli elementi, richiamabili in sequenza , all'incontrario, random, con istantanea attribuzione numerica; il numero atomico;il simbolo; il periodo;il gruppo; il blocco ed il peso atomico

Un “must” davvero per gli studenti della chimica. Non ho trovato una modalità memorizzativa che ne eguagli la velocità, semplicità , profondità informativa e efficaci nella strutturazione delle informazioni


[IMG]how-to-learn-and-remember-the-periodic[/IMG]


"How to Master the Art of Public Speaking" di Dean Vaughn: utilizzo della tecnica dei loci per imparare verbatim – parola per parola -un discorso
Nel libro viene dimostrato come applicare nel concreto la tecnica dei loci per memorizzare parola per parola un discorso articolato

Alla fine del libro si raggiunge concretamente il risultato . Davvero un bel libro, dal taglio pratico





“How to learn and memorize English vocabulary"
Un approccio interessante è poi quello di Anthony Metivier nella creazione di una rete di Memory Palace per la memorizzazione del vocabolario di un lingua straniera.

Per ogni lettera dell'alfabeto viene creato un Memory Palace (es. F= casa di Fabio; S= supermercato; T= casa di Tiziano ecc.) utilizzando la scansione alfabetica come criterio ordinativo degli spazi.
All'interno di ogni Memory Palace verranno poi posizionate le immagini delle parole straniere che iniziano con la medesima lettera. Verrà creata poi una associazione tra l'immagine della pronuncia del suono della parola straniera con l'immagine del significato in madre lingua, facendo interagire il tutto nei diversi loci , applicando le usuali regole per creare efficaci associazione (movimento, esagerazione delle dimensioni ecc.)
All'aumentare poi del vocabolario i palazzi vengono estesi (al palazzo A, si aggiungono loci ad esso riferibili oppure si crea il palazzo A1, A2 … ecc.)
Come evidenziato dall'autore, l'acquisizione del vocabolario è solo una parte del globale processo di apprendimento di una lingua che coinvolge a 360 l'ascoltare, il parlare, il leggere , guardare, memorizzare, il vivere esperienze dirette .


[IMG]how-to-learn-and-memorize-english[/IMG]



In questa lista non poteva mancare Giordano Bruno, con la sua innovativa concezione dei loci e degli spazi mnemonici, fautore dell'arte combinatoria.

De Umbris Idearum;
Explicatio triginta sigillorum
Canto Circeo
De Imaginum Compositione


Il nolano è ideatore di espedienti incredibili, enunciati sotto forma di sigilli da scoprire, da usare singolarmente od in modo combinato, con possibilità di sempre nuove applicazioni ed utilizzi

Sono libri davvero di livello avanzato , dove molte soluzioni sono solo abbozzate lasciando all'intuito , strategie ed e elaborazioni personali del lettore, stimolato a cercare sempre nuove vie e soluzioni.


Nel post “Il sistema combinatorio delle 5 ruote di Giordano Bruno” ho spiegato nel dettaglio come ho implementato tale sistema.
https://impararearicordare.forumfree.it/?t=75627131

In merito ai sistemi combinatori, trovi alcuni passaggi anche nella parte finale del mio post “Come memorizzare le date: approcci e metodologie applicate ad una evoluta concezione dei loci. Parte 2
https://impararearicordare.forumfree.it/?t=77081531


Una concreta applicazione di un sistema combinatorio per la memorizzazione di IPA

[IMG]ipanuovai[/IMG]

è contenuta anche nel mio post La tecnica della ruota del Vasaio

https://impararearicordare.forumfree.it/?t=75463580

Con questa tecnica, a prima lettura poco comprensibile, viene creata una prima forma di organizzazione dei luoghi – che possiamo definire orizzontale perché li configura secondo un continuo ed unico percorso; verrà poi creata una seconda forma di organizzazione che si innesterà sulla prima e che ne estende la struttura in verticale, volendo anche su “n” livelli.



CITAZIONE
….queste nuove concezioni dei loci, dato che mi piacerebbe approfondirle (Dario)

Come memorizzare le date: approcci e metodologie applicate ad una evoluta concezione dei loci parte 1 e parte 2

https://impararearicordare.forumfree.it/?t=77067965

https://impararearicordare.forumfree.it/?t=77081531


Questi contributi sono il frutto di intuizioni, sperimentazioni ed approcci personali sviluppati nel corso del tempo.

Nell'ultima parte in particolare, troverai spiegate delle particolari metodologie per la moltiplicazione dei loci:

L'impaginatore, animato o inanimato , replicabile n volte con la possibilità di creazione di sotto indici visivi;

la ripercorrenza in senso inverso di un medesimo percorso/Memory Palace;

Il fattore ghiaccio : variare lo sfondo di ambientazione delle scene immaginando gli stessi ambienti inseriti nel ghiaccio, nell'olio bollente, nel fuoco ecc modifica ed amplifica quindi i quadri associativi;

L'acro loco;

Sintetizzatori di “Strutture subordinate: quadri, foto, tv, scene di cartoon o film, Gryd System ecc.

La logica “loci peg” e loci link;

Loci verbali: con la parola SAPONE ad esempio puoi memorizzare un capitolo intero di un libro con il l massimo grado di analiticità;

Loci virtuali e artificiali, utilizzando la fantasia o la moderna tecnologia

La struttura a “strati”:
visibile (strutturazione di Dean Vaughn o strutturazione di Gregor Von Veinagle)
visibile parzialmente (con l' applicazione di diversi tecniche di Giordano Bruno)

Sistemi combinatori: conferiscono ordine e struttura a tutte quelle informazioni non facilmente schematizzabili con le usuali forme architettoniche. Metabolizzato il funzionamento del sistema delle 5 ruote ed i suo i “quadri visivi”, con particolari metodologie arrivi ad una impressionate dilatazione dei loci (oltre 75.000)


La via maestra è sempre una sola: la sperimentazione pratica sul campo, in coerenza con le proprie attitudini e preferenze personali, imparando dagli errori e cercando sempre di esplorare nuove vie


Spero di averti dato qualche utile spunto



Viva

Edited by Muriel. - 26/9/2020, 16:57
view post Posted: 19/9/2020, 15:44 by: Muriel.     +1Presentazione - Presentazioni 2019-2020-2021
CITAZIONE
I loci, le mnemotecniche in generale puoi giusto utilizzarle come un serbatoio temporaneo per tenere a mente le informazioni per poi consolidarle nel modo classico. E' una sciocchezza quando qualcuno afferma che con la tecnica dei loci, il palazzo della memoria, ecc.. sia possibile ricordare grandi quantità di informazioni per molto tempo, o addirittura per sempre. Più una mnemotecnica è estesa più la mnemotecnica ha bisogno di continui ripassi, se poi in questa mnemotecnica ci sono anche informazioni del linguaggio verbale (che sono convertite in immagini, visto che ciò che è astratto viene velocemente dimenticato in una memorizzazione visiva), tutto diventa molto più complicato e molto dispendioso a livello di tempo. (Massimiliano Masala)

In merito ai loci, a mio modo di vedere, devono essere fatte delle precisazioni, soprattutto di carattere metodologico.

Il punto di partenza è che le mnemotecniche in generale sono un ausilio ed un “innesco” per la memoria naturale , non viceversa.

Qualunque tecnica, se non applicata con il giusto approccio o metodologia, può essere limitata nella sua efficacia.
La conversione fonetica, per fare un esempio banale, se non utilizzata con i giusti accorgimenti/sistemi vede imbrigliate le sue elevate potenzialità.

L'utilizzo dell'”approccio tradizionale nella memoria spaziale”, ossia la concezione di loci/Memory Palace unicamente come meri punti di partenza, fa perdere le notevoli potenzialità che possono derivare da un evoluto utilizzo degli stessi.

Il loci vengono adattati e strutturati, in una visione evoluta, a ciò che deve essere memorizzato e non viceversa.I loci non sono più strutture visive formate indipendentemente da quanto dovranno contenere; la loro organizzazione interna viene quindi “architettata” in modo da riflettere articolazione, ordine e numero delle informazioni.

Gli scenari della memoria diventano sistemi complessi e strutturati su molteplici livelli dentro i quali le informazioni mnemoniche sono aggregate e si includono a vicenda, regolate da precisi ordini e schemi organizzativi.
La nozione di luogo mnemonico , mi piace ricordarlo, è sinonimo di disposizione e struttura d'ordine. Tutto ciò che ha a che fare con il contesto, la posizione e la sequenza delle informazioni puo' dirsi luogo.

Il processo di organizzazione strutturata delle informazioni (che richiede abilità da acquisire) si snoda lungo una serie di step, strettamente interconnessi ed influenzantisi a vicenda.

Il dominus, la guida, è rappresentata sempre dalla memoria naturale.
Una volta individuata la struttura di base che replica visivamente l'articolazione del set informativo da memorizzare, la dilatazione degli spazi avviene in modo progressivo, in parallelo con il progredire dello studio del materiale.

I loci, l'impaginatore, il loci link, i sistemi combinatori, sono tecnicalità che consentono di dilatare a piacimento i livelli di dettaglio e profondità, sulla base di quanto emerso progressivamente con lo studio con l'ausilio della memoria naturale.
Il tutto viene cementato sfruttando i “ritmi della memoria” ed i processi di revisione scadenziata delle informazioni.

Memoria natura e memoria artificiale vanno pertanto utilizzati in abbinata, in un processo di potenziamento e rafforzamento reciproco, dalle interessanti e sorprendenti potenzialità.

La struttura dei loci e l'articolazione delle immagini andrà infatti ad attivare ed innescare l'originario processo di memorizzazione posto in essere con l'ausilio della memoria naturale, con conseguente possibilità di recupero di ampio materiale informativo

Esempi di come appropriate tecniche e metodologie dischiudano elevate potenzialità sono certamente:

***Pietro da Ravenna, ideatore dell'espediente dell'impaginatore , che con i suoi 100 mila loci aveva strutturato una cultura enciclopedica in materia di legge e diritto;

***Giordano Bruno, con le sue magistrali dimostrazioni mnemoniche all'Università di Parigi, sviluppatore di una nuova concezione dei loci e degli spazi mnemonici, fautore dell'arte combinatoria (ad es: loci fissi con personaggi mobili che transitano e interagiscono negli stessi sistema di luoghi o in altre strutture di pari livello o ad esse subordinate, con gli stessi oggetti o con oggetti differenziati, creano strutturazioni informative su molteplici livelli) per conferire ordine e struttura anche a tutte quelle informazioni non facilmente schematizzabili con le usuali forme architettoniche.

Allego due video

Il primo è un esempio di memorizzazione, parola per parola, di un intero capitolo del libro “Moby Dick”, utilzzando la tecnica dei loci, in questo caso nella versione tradizionale , ossia come meri punti di partenza.

Nei campionati americani di memoria esiste ancora (non più invece nel campionato mondiale ) questa temutissima prova: ricordare parola per parola i versi di una lunga composizione , punteggiatura compresa , che viene gestita con l'utilizzo tradizionale dei palazzi della memoria



Nel secondo video c'è infine il dr Yip Swee Chooi, che ha memorizzato l'intero dizionario inglese- cinese – 1774 pagine con circa 57.000 parole.

Da un indice visivo c'è un rimando ad una struttura di loci più ampia in cui di fatto, con i meccanismi dell'impaginatore e del “loci link” viene costruito tutto lo sterminato set informativo da ricordare (un intero dizionario cinese-inglese)



E' l'utilizzo della memoria naturale e di quella artificiale, in stretta simbiosi, che dispiega importanti effetti positivi: profonda comprensione delle informazioni, della loro struttura, delle loro correlazioni, precisione chirurgica nel recupero dei dati.
Tutto il processo di apprendimento ne trae beneficio.

Ma tutto questo , parafrasando Giordano Bruno , avviene per “Scientia e non per arte”


Viva
view post Posted: 10/4/2020, 17:32 by: Massimiliano-Masala     +1Studio al PC: esperienze? - Un esperto risponde
CITAZIONE
Secondo me, anche a livello mentale, è meglio il digitale. Se pensi a un libro di 900 in formato cartaceo ti viene il mal di pancia, con il digitale non fai caso alle 900 pagine.

Ho letto e ascoltato (sopratutto ascoltato), libri con un "volume" di pagine da "mal di pancia", alcuni veramente pallosi, noiosi e ripetitivi, altri veramente poveri di contenuti. Ci sono stati libri sotto le 200 pagine che mi hanno impegnato più di un libro da mille. Se studi un tot al chilo per fare prima è solamente studiare per passatempo, o tanto per ottenere un voto o una mostrina. In questo caso si può parlare di pagine. Chi invece studia per arrivare all'essenza del contenuto ignora pagine, tempo, difficoltà, numero di volte che lo si riascolta, o lo si rilegge.
view post Posted: 24/10/2019, 16:35 by: Muriel.     +1Come memorizzare le date: approcci e metodologie applicate ad una evoluta concezione dei loci - prima parte. - Laboratorio e sviluppo tecniche di memoria e metodi di studio
Il presente contributo si presenta molto esteso e articolato , ricco di esempi pratici.
Si divide idealmente in 2 parti: nella prima vengono illustrate tutte le metodologie per la memorizzazione delle date, estese anche ad una evoluta concezione dei loci.
Nella seconda parte viene fornito un esempio concreto di strutturazione per la memorizzazione di un libro universitario applicando tale approccio evoluto.
Seguono le riflessioni finali, a conclusione di una trattazione che va letta nel suo ordine e nella sua interezza, per una sua compiuta e attenta comprensione


Per memorizzare efficacemente una data, il processo è il seguente:
si individua una parola chiave (o + qualora sia necessario) atta a rappresentare l'evento da memorizzare;
si converte tale parola/e in una immagine;
si traduce la data (che è un numero) in un'immagine;
si crea una associazione tra le due immagini.

Se la finalità della memorizzazione di una data o di un evento passato- futuro, è una semplice gara mnemonica, lo step finisce qui, vista la necessità di memorizzare la maggior quantità possibile di date in soli 5 minuti.

L'elemento vincente, in questo caso, è la presenza di un sistema che comprima al massimo il set informativo rappresentato dai numeri, al fine di limitare il numero di associazioni e quindi velocizzare il processo memorizzativo delle date.

La presenza di un 3 digit sistem consente , ad esempio, con un'unica associazione di memorizzare l'immagine dell'evento con quella della data.
Il numero infatti, tralasciando la prima cifra (che nella maggior parte dei casi è un uno), è convertito in un' unica immagine
Es. 1945 = 945 = (b,r,l)= barella;
Es. 1439 = 439= (r,m,b)= Rambo

Cosa succede se la data è nel secolo 2000?
Se abbiamo una data del 21° secolo, possono essere adottate diverse soluzioni.
a) inserire nell'immagine della data il dato informativo del nr. 2.
Es. 2945= barella gialla (2= giallo con il metodo dei colori).
Una barella trainata da un bue (2= bue con il sistema della rima con numero).

b) utilizzare un sistema di loci dove posizionare solo le immagini che cominciano per 2.
Le immagini delle date di tale secolo vengono collocate in un percorso di loci preventivamente definito (es. all'interno di un centro commerciale o dove pare opportuno).
Quindi l'immagine 2945 rimane una semplice barella, posizionata nel loco nr. 1 del percorso scelto (ad. es. all'interno del centro commerciale, dove ovviamente ci sarà anche l'interazione con l'immagine dell' evento che si vuole memorizzare).
Se deve essere memorizzata la data 2731, collocheremo l'immagine del numero 731 (k,m t) all' interno del secondo loco, dove avrei appunto una cometa (731) che interagisce con l'immagine dell'evento e con il loco nr. 2.

c) utilizzare la logica Sem 3, dove nell'associazione creata tra evento e numero rappresentativo della data, viene inserita un ambientazione ad hoc; ad esempio nel ghiaccio, nell'olio bollente ecc identificativa di tale cifra.

Chi non dispone di un 3 digit system, può utilizzare altre logiche, come ad esempio il P.A.
1945 diventa l'immagine del personaggio 19 (costruito con la conversione fonetica, con il Dominic System o in modo arbitrario) che fa l'azione corrispondente al nr. 19.

L'alternativa (tralasciando il primo numero) , è usare una interazione tra l'immagine del 94 e quella del 5 , in questo caso alternando, per l'ultima cifra, il sistema della forma del numero, il sistema della rima con numero, il metodo simbolico, il metodo dei colori, per evitare ridondanze.

Oltre ala logica P.A., può anche essere usato un 2 digit system, alla portata di tutti, facendo interagire le coppie di numeri in cui è scomponibile la data.
Chi possiede un semplice schedario fonetico 00-99 ha quindi tutto ciò che serve.
La tecnica di sostituzione od il link alla Dean Vaughn possono velocizzare tutto il processo, conferendo memorabilità ai quadri associativi creati.

Vediamo alcuni esempi di eventi da memorizzare di date, tratti direttamente dalle prove del World Memory Championship.
Una volta scaduto il tempo di memorizzazione, compariranno solo gli eventi, mescolati completamente , e lo spazio vuoto relativo alla data corrispondente da inserire

1) 1755 Il Presidente balla il tip tap;
2) 1863 Rapunzel si tinge i capelli;
3) 1838 Caldo tropicale si diffonde ovunque sulla terra;
4) 1629 Comparsa del primo uomo su Marte;
5) 1444 Zebra pericolosa fugge dallo zoo.

1) Parola chiave= Presidente = immagine di Mattarella
1755 = 755 – g, l, l, = Galileo = Binocolo
Immagino Mattarella con un enorme binocolo al posto degli occhi

2) Rapunzel non so chi sia , è comunque un nome non immediatamente visualizzabile
Scelgo quindi l'immagine dei capelli.
1863= 8, 6, 3 = Fujihama (vulcano)
Il vulcano erutta milioni di capelli al posto dei lapilli.

3) Caldo tropicale = vento caldo
1838 = 838 = fmf = fiammifero
Il vento è talmente caldo che accende migliaia di fiammiferi.

4) Marte = immagine di Marte , pianeta rosso
1629 = 629 = g, n, p = ginepro.
Marte è ricoperto interamente da bacche di ginepro, diventando viola.

5) Zebra= zebra
1444 = 444 = r,r,r,= roar, roar, roar = immagine di Saetta McQueen
Una zebra al volante di Saetta McQuenn sfreccia sulla strada

Nel foglio di richiamo, compariranno tutti gli eventi, anche quelli non memorizzati, in ordine modificato.
Il ricordo di un termine memorizzato farà ricordare l'associazione e quindi la data.

_______ Asteroide colpisce navicella spaziale
_______ Scoperta l'isola dei dinosauri
_______ Vulcano distrugge Venezuela
_______ Zebra pericolosa fugge da zoo
_______ Nuove elezioni in Svezia
_______ Il presidente balla il tip tap

Le prime due righe non ricordano nessuna associazione creata.
Nella terza riga c'è il termine vulcano.
Vulcano richiama l'immagine di Fujihama che erutta milioni di capelli.
Nella riga c'è però Vulcano distrugge Venezuela. Non è quindi l'evento memorizzato, quindi non viene scritto nulla.
Nella quarta riga compare il termine zebra, la cui immagine fa ricordare Saetta McQueen, ossia roar, roar, roar.
La data quindi è il 1444.
La quarta riga non ha termini memorizzati quindi non viene scritto nulla
Nella quinta riga compare il termine Presidente.
L'immagine di Mattarella con un binocolo al posto degli occhi consentirà di richiamare la data del 1755

Quando invece la memorizzazione delle date è legata all' apprendimento a m/l, il sistema forse più efficace è combinare il processo sopra descritto con un sistema di loci.
Si possono presentare diverse possibilità, a seconda del grado di analiticità e profondità informativa desiderata.

Quando la finalità è il mero ricordo di alcune date importanti, può essere utilizzato un semplice percorso, con pochi loci , senza strutturazioni ad hoc, secondo una visione classica.

Esempio
Decidiamo di memorizzare la principale data di ogni secolo a partire dal 1500, utilizzando l'ambientazione in una città storica .
I punti di partenza sono: 1) fermata autobus; 2) strisce pedonali; 3) edicola giornali; 4) semaforo; 5) rotonda.
Elementi da memorizzare:
Data 1): Martin Lutero nel 1517 affigge il testo delle sue 95 tesi;
Data 2): 1648: pace di Vestfalia;
Data 3) 1789: rivoluzione francese;
Data 4) 1861: proclamazione del Regno d'Italia;
Data 5) 1 settembre 1939: scoppio della seconda guerra mondiale

Ecco le possibili associazioni
Alla fermata del Bus un utero gigantesco (Martin Lutero) è incollato con l'attack (l,t,k, = 517 = 1517) alla mia tesi di laurea (che è del' 95= 95 tesi);

Una giraffa (g,r,f = 648= 1648) in vestalia (pace di Vestfalia) attraversa lentamente le strisce pedonali;

Una ghigliottina (rivoluzione francese) trancia in due un coffe break ( k,f, b= 789= 1789), sporcando di marrone tutti i giornali;

Sul semaforo un enorme ragno tricolore (Regno d'Italia) piange (vagito= v,g,t,= 861=1861) perché la luce è solo lampeggiante.

Hitler (immagine per la seconda guerra mondiale) pompa (p,m, p, = 939 = 1939) la ruota bucata del furgone Dis-pe (1 settembre = 1/09 = 109 = d, s, p = Dis-pe), bloccando il traffico alla rotonda

Da un un punto di vista metodologico, nulla vieta di limitarsi all'associazione evento/data, senza ricorso ai loci.
E' un approccio che personalmente non preferisco, per evitare le immagini “ fluttuanti“ nella mente.

Qualora le date da memorizzare siano molte per ogni secolo, diventa “strategico” costruire un sistema di loci strutturati, su misura.

Possiamo decidere in primis che in un edificio - esempio casa mia - vengano “collocate” tutte le date del 1800; nella casa di mio fratello tutte le date del 1900, nell'appartamento al mare tutte le date del 2.000 e così via.
In questa prima versione, la scelta dei loci all'interno delle abitazioni sarà flessibile e soggettiva.

Viene subito raggiunto un risultato: se ambiento una data del 1800 a casa mia, non devo memorizzare il secolo , ossia le prime due cifre, in quanto la codifica per i primi due numeri è fornita dall'edificio stesso, portatore di un valore informativo specifico, il secolo 18.

A seconda del numero delle date da memorizzare, è possibile affinare ulteriormente la strutturazione degli spazi.

Il passaggio successivo è di riservare spazi omogenei a periodi omogenei all'interno di una struttura architettonica
Ad esempio potrei individuare 10 stanze ; nella prima sono contenute le date dei primi 10 anni del secolo, nella seconda le date della successiva decade del secolo e così via, sino a ricoprire tutti gli anni del secolo.

L'importante effetto operativo è che in tali stanze è sufficiente memorizzare solo l'ultima cifra della data, in quanto il valore informativo del secolo e della decina è incorporato nella struttura dei luoghi creata.

La mia casa fornisce la codifica del secolo – 18 -, la prima stanza rappresenta tutti gli eventi dall'anno 0 all' anno 9 .

Si può memorizzare solo l'ultima cifra della data, in quanto le prime tre cifre sono determinate in automatico dalle coordinate spaziali -18 = casa - 0 =numero della stanza.

Nella stanza successiva ci sono tutte le principali date dal 1810 al 1819.
La memorizzazione della battaglia di Waterloo, 1815, avrebbe pertanto già 3 valori predeterminati: è la strutturazione creata dello spazio che fa recuperare tale dato.

In un loco della stanza 1, avrei pertanto l'immagine di un enorme water azzurro (water = Waterloo; 5= azzurro con il metodo dei colori);
oppure, sfruttando il metodo delle rima con numero, che prevede per il cinque l'immagine “lingue”- potrei avere l'immagine di un water con delle lingue viscide che fuoriescono dallo stesso. Immagine riluttante ma per questo mnemonicamente efficace.
Applicando il sistema simbolico , che associa al 5 una mano, potrei immaginare lo stesso water da cui esce una mano lurida
Usando il sistema della forma del numero, potrei “vedere” il water che balla con un cembalo.
Utilizzando la conversione fonetica, potrei immaginare il water su cui è seduto il mio amico Leo (l=5) mentre fa i suoi bisogni.

In tali stanze è sufficiente dunque memorizzare solo l'ultima cifra della data, in quanto il valore informativo del secolo e della decina è incorporato nella struttura dei luoghi creata.

Per il secolo 19 avrei lo stesso schema
secolo 19= casa di mio fratello
la stanza 0 accoglierà tutte le date dal 1900 al 1909;
la stanza 1 accoglierà tutte le date dal 1910 al 1919
la stanza 2 accoglierà tutte le date dal 1920 al 1929 e così via

Si può arrivare ad un ulteriore e raffinato livello di strutturazione, che consente di memorizzare solo l'evento da ricordare: tutte le altre informazioni sono espresse dai loci, portatori a loro volta di segni informativi.

Per ottenere tale importante semplificazione, è necessario conoscere e padroneggiare una organizzata strutturazione degli spazi, che diventano bussole informative, dalla precisione chirurgica.

I loci non sono più variabili come disposizione all'interno delle stanze (nei casi precedenti i sotto loci all'interno delle stanze erano individuati liberamente), ma codificati nella loro disposizione.
La disposizione dei loci , speculare in ogni stanza, consentirà la creazione di un codice numerico per i loci , che si tramutano di fatto in “loci peg”.
Loci istantaneamente richiamabili, random, in sequenza, backword, alla guisa di uno schedario numerico, costruito con qualsivoglia logica.

In ogni stanza c'è un lampadario, ci sono 4 angoli, 4 muri ed il pavimento.
Si parte dalla posizione del lampadario, che è la codifica del valore 0
La stanza viene visualizzata in questo modo: entrando, ho il primo angolo sempre a sinistra
La posizione del primo angolo è la codifica del valore 1; la parete a sx è la codifica del valore numerico 2; il primo angolo in alto a sx= 3; la parete frontale = 4; primo angolo in alto a dx= 5; la parete a dx = 6; ultimo angolo a destra = 7; Parete alle spalle rispetto all'ingresso =8
Pavimento in posizione centrale della stanza = 9.

[IMG]nuovo-dean-per-sito[/IMG]




Questo tipo di organizzazione va ben metabolizzata, con il tempo che serve.
I numeri dispari sono sempre gli angoli 1, 3, 5, 7 e la posizione centrale
I numeri pari sono sempre la pareti 2, 4, 6, 8, ed il lampadario 0

La stessa struttura si ripete in ogni stanza. Cambia solo il valore numerico della decina, che corrisponde al numero della stanza.

Nella stanza 1 l'angolo a sinistra decodifica il nr. 11; nella stanza 2 l'angolo a sinistra decodifica il numero 21; nella stanza 4 l'angolo a sx decodifica il valore 41, nella stanza 9 l'angolo a sx decodifica il valore 91 ; nella stanza 1 la prima parete a sx decodifica il nr. 12, nella stanza 2 decodifica il nr. 22; nella stanza 3 la prima parete a sx decodifica il nr 32 è così' via.
Il lampadario nella stanza 1 decodifica il valore 10; nella stanza 2 il valore 20 , nella stanza 3 il valore 30 ecc.
Ripetendo più volte la sequenza, dalla prima posizione all'ultima, backword, random, l'automatismo posizione numero diventerà automatico.

In ogni luogo, inoltre, c'è sempre un oggetto che è già incorporato nella memoria a medio lungo di ognuno, non richiedendo quindi alcun tipo di memorizzazione, essendo già un potente ricordo sedimentato.
Nella stanza uno potrebbe esserci ,nell'angolo a sx, l'impianto elettrico.
Quando devo posizionarmi in tale spazio, il binomio spazio - oggetto , ossia 11 =impianto elettrico, diventa istantaneo

Se in un determinato punto non c'è nulla, ad esempio al centro di una parete, posso inserire un oggetto o un personaggio, che diventa l'anima di quello spazio.
Col tempo quell'oggetto o quel personaggio verrà visto dall'occhio della mente come se fosse sempre stato presente, diventando appunto un'anima, animata o inanimata, di tale luogo

Ecco che quindi la memorizzazione di un avvenimento storico intercorso nel 1811, ha già le precise coordinate spaziali di decodifica

Secolo 18: vuol dire che siamo a casa mia
11 viene scomposto in: 1 (= nr. della stanza) , 1 (primo angolo a sx = 1, in cui c'è qualche oggetto o personaggio )

In tale parete verrà memorizzato il semplice evento

La struttura dei luoghi creati ex ante sarà deputata all'accoglimento di date storiche
Basterà posizionarsi con l'occhio della mente nella prima stanza, 1° angolo a sx posteriore, dove troverò posizionata l'immagine dell'evento storico da memorizzare
L'informazione numerica della data è decodificata dalla struttura spaziale in cui l'immagine dell'evento è inserita.

1815: disfatta di Waterloo
Un enorme Water sta citofonando (il citofono è l'oggetto presente in tale loco, l'angolo in alto a dx, indelebile ricordo a medio lungo termine).

La tecnica per determinare il preciso giorno della settimana di una qualunque data , illustrata nel mio precedente post, consente di arricchire di ulteriori specificazioni informative tale evento storico, se ne viene ravvisata l'opportunità (in genere la conoscenza dell'anno di una data è più che sufficiente)

18/06/1815: dal post precedente , diventa:
Primo step
18 = è maggiore di 7 , quindi sottraggo i suoi multipli
18 -( 7*2=14); 18-14=4;

Secondo Step
giugno = seno delle ragazze =mi rimanda al nr. 3;
4+3=7
7-7=0

Terzo Step
secolo 18 = codice 3
0+3=3

Quarto Step
15 = telo su cui un sub è attaccato a testa in giù (scena ambientata nello studio, ossia la stanza nr 4 con codice 4)
3+4= 7
7-7= 0
La battaglia di Waterloo si è svolta nel giorno 0, che corrisponde a domenica

18 giugno = 18/6 = 186 = tv show con la conversione fonetica
domenica= l'immagine del mio prete
Nella stanza 1 della casa, potrei avere quindi l'immagine di un water che citofona, mentre al suo interno si svolge un incredibile tv show condotto dal mio prete.

Tale immagine è quindi la decodifica dell'evento storico BATTAGLIA DI WATERLOO, svoltasi il giorno 18 giugno dell'anno 1815, che era una domenica.

L'anno 1815 non è associato a nessuna immagine. E' la presenza dell'associazione in tale loco (stanza 1 angolo in alto a dx) che fornirà in automatico tale informazione

Entrando mentalmente nella stanza 5 di casa mia, nella parete a sx (coordinata 52 , 5= nr stanza, 2= parete a sx) potrei “vedere la scena “ di enormi cannoni , che, spuntando dalla parete, sparano crema (Guerra di Crimea); la posizione fornisce in automatico la data , ossia l'anno 1852. (18 =casa; 5 =stanza 5; 2 = parete 2)

Entrando nella stanza 7, nell'angolo in basso a sx ,la presenza di un enorme Colosseo con bandiere tricolori , mi indicherà che Roma è diventata capitale d'Italia nel 1871(18= casa ; 7= nr. della stanza; 1= primo angolo a sx)

Percorrendo il soggiorno della casa di mio fratello (dove sono ambientati gli eventi del secolo 19°), nell'angolo in basso a destra (stanza nr. 1) mi trovo una gigantesca falce e martello conficcati nel portaombrelli (oggetto ivi presente): Rivoluzione Russa del 1917. (19 = casa di mio fratello; 1 è la stanza nr. 1; 7 è l'angolo in basso a dx secondo la strutturazione alla Dean Vaughn).

In camera sua (stanza nr 4) sul lampadario dondola il cane Pluto (Plutone) : nel 1940 è stato scoperto Plutone (19 casa di mio fratello; 4= numero della stanza; 0= posizione del lampadario)
Anno decodificato in automatico in base alla semplice posizione spaziale in cui è ambientata l'assurda immagine

Col tempo è possibile costruire gradualmente importanti banche dati storiche, a cui consiglio di dedicare spazi unici (ossia non utilizzati per altre memorizzazioni) .

Cosa succede se in un decennio gli eventi da memorizzare superano le 10 unità?
Si mantiene la sopracitata struttura spaziale, “allargandola in senso orizzontale” ad altra stanza od edificio a cui sono proiettato con l'ormai noto espediente dell'impaginatore, mantenendo lo stesso grado gerarchico e senza vincoli di subordinazione.
La stanza aggiuntiva avrà le medesime coordinate spaziali e, nella visione dall'alto, sarà uno spazio mnemonico adiacente . Tale edificio è presente nella realtà, ma la struttura creata è invece artificiale.
Se le date da ricordare in una decade fossero trenta, collegherei un'altra stanza ancora , esistente nella realtà, ma artificialmente connessa.

Nulla vieta poi di costruire completamente con la fantasia stanze immaginarie:.. “Cosa impedisce all'immaginazione di far svanire i loci vecchi e sostituirli con quelli nuovi? Questi “loci fittizi “ tuttavia non vengono posseduti con la stessa facilità con cui sono formati; ad essi bisogna applicarsi con il pensiero, tanto da farli diventare così consueti da non differire in nulla da quelli veri “ (Giordano Bruno)

Si possono in alternativa utilizzare altre raffinate tecniche di dilatazione o moltiplicazione dei loci, sfruttando precise dinamiche spaziali, nonché particolare tecniche combinatorie , di cui tratterò nella seconda parte.

Logiche similari a quanto illustrato consentono la memorizzazione della tavola periodica con 118 elementi, senza di fatto memorizzare il numero di ogni elemento, richiamabile tuttavia con immediatezza, in sequenza, random, all'inverso, in virtù delle coordinate spaziali di riferimento.
Con una particolare modalità di utilizzo degli spazi e del link, è possibile memorizzare in dodici stanze, con una padronanza, efficacia e precisione “chirurgica”:
l'elemento chimico;
il numero atomico;
il simbolo chimico;
il periodo;
il gruppo;
il blocco;
il peso atomico.

Il richiamo numerico è istantaneo, alla guisa della logica peg, ma con i vantaggi e la maggiore duttilità garantita dai loci.

Una straordinaria dimostrazione pratica di questa metodologia è contenuta nel libro “How to Learn and Remember the Periodic Table with the remarkable Vaughn Cube Methodology”, dell'americano Dean Vaughn, dove è applicato, in modo magistrale, l'utilizzo congiunto del link e dei loci, con ulteriori particolarità nell'utilizzo degli spazi.

Logiche similari possono essere applicate anche per la memorizzazione di una mappa mentale.
Le stanze di un edificio diventano la rappresentazione dei rami principali della mappa.
Muovendosi con l'occhio della mente nelle stanze, si ha sempre punti di riferimenti precisi, il contesto generale ed il contesto specifico.

All'interno di un ramo principale , è quindi di ogni stanza, è possibile memorizzare qualunque numero di sotto rami, mantenendo sempre la perfetta comprensione della struttura gerarchica e dei gradi di subordinazione avendo anche il preciso riferimento numerico di ogni sottopunto.

L'applicazione di una impostazione tradizionale dei loci, intesi come semplici sequenze di luoghi , non consentirebbe una facile comprensione della struttura del materiale da ricordare, non essendo “visibile “ la gerarchia ed i vincoli di subordinazione delle informazioni, che si susseguono semplicemente da un luogo ad un altro.

Tale mappa , per rigore metodologico, potrebbe essere memorizzata anche senza i loci, semplicemente dividendo la stessa in 4 quadranti ideali al cui interno visualizzare le cose presenti, ricostruibili grazie alla memoria visiva (nei rami vi sono infatti immagini - se stiamo parlando di una vera mappa mentale e non di una pseudo mappa o di un ibrido).

Le modalità sopra evidenziate di strutturazione dei loci per la memorizzazione delle date sono comunque una delle possibilità operative.

Una città, tanto per fare un altro esempio, può essere divisa in zone da strade, ponti, ferrovie, fiumi, metrò a cui parallelamente far corrispondere periodi storici omogenei.
La presenza di isolati, con all'interno quartieri, dentro i quali vi sono edifici, consente di creare ulteriori tipi di subordinazioni, comunque del tutto soggettive, sfruttando anche la scansione alfabetica; in un determinato quartiere potrebbe esserci un Cinema, un ' Erboristeria, una Farmacia, ossia luoghi ben noti e messi in grado di subordinazione , oltre che dalla loro disposizione e sequenza spaziale , anche in virtù della loro scansione alfabetica che ne identifica ulteriormente la sequenza ed il grado di gerarchia; tutto ciò che è in C (cinema) viene prima di quello che è in E (erboristeria), di quello che è in F (farmacia) e via dicendo. All'interno poi di ogni edificio potrei applicare le strategie ritenute più efficaci.

Potremmo anche riservare ad una determinata città, ben conosciuta, gli eventi di un determinato periodo, come il secolo 1800; ad un' altra città, con lettera alfabetica successiva, gli eventi del 1900, con altre suddivisioni create al suo interno e così via.

Nulla impedisce di creare città artificiali, partendo da porzioni di città reali ben conosciute: PA. LO. MA. NA potrebbe essere quindi una città artificiale risultante dalla fusione di 4 distretti reali, visitati e conosciuti, oppure semplicemente interiorizzati con Google Street View.
Isolati di Parigi, Londra, Madrid, Napoli , “cuciti insieme “ e al cui interno riservare il set informativo voluto.

Raggruppare le date in spazi comuni, quali marcatori fisici dei diversi periodi storici , conferisce versatilità ed efficacia all'intero processo memorizzativo,

Come direbbe Giordano Bruno, ognuno deve sperimentare ed utilizzare le logiche operative meglio funzionanti , spesso soggettive e non sempre efficaci ed immediate per un altra persona.

Per puntualizzare nel dettaglio l'importante concetto di strutturazione dei loci sulla base del materiale da memorizzare, fornirò un esempio pratico, molto dettagliato e ricco di associazioni, considerata la rilevanza dell'argomento, che sarà sviluppato nella seconda parte, decisamente estesa, del presente contributo, unitamente alla "fascinosa tematica" della moltiplicazione dei loci e degli spazi mnemonici.

Viva
view post Posted: 26/10/2017, 21:15 by: Muriel1     +1Come si può usare la Tecnica dei loci per lo studio universitario?? - Le vostre esperienze di studio
Citazione:
Per l’Università come si può usare la tecnica dei loci? (Vincenzo94)

Ciao Vincenzo.
Mi sono laureato anni fa nella facoltà di Scienze Economiche e Bancarie.
Ho utilizzato per anni in modo inconsapevole la tecnica dei loci e del link sino a quando, un giorno, mi sono imbattuto casualmente nel libro di Tony Buzan “Usiamo la memoria per ricordare quasi tutto” : da lì è partito il mio percorso in campo mnemonico.
Farò un esempio molto concreto per risponderti, tarato su una materia che ho studiato, ma estensibile tranquillamente ad altre discipline.
Faccio una importante premessa: nell’esempio che segue illustrerò quelle che sono le mie associazioni, molto soggettive, che magari ti possono lasciare indifferente .
Ognuno deve sempre usare le proprie associazioni ed immagini, in modo spontaneo ed immediato, utilizzando generalmente la prima cosa che gli viene in mente, che è generalmente l’immagine più efficace e duratura . Come ho già avuto modo di sottolineare in altri post, non è la durata della visualizzazione che crea una immagine ed associazione durevole, ma la sua chiarezza e nitidezza. “It’s the clarity of the Image that’ s important, not how long you see it . So see It, clearly, for just a second“ (Harry Lorrayne, “The Memory Book”).
Ai soli fini esplicativi della metodologia che ti illustro, considera quindi le mie associazioni unicamente per capire il procedimento. E’ inoltre molto importante che tu legga questo post nella sua interezza e sequenza, senza salti, altrimenti perderai alcuni passaggi fondamentali. E’ un esempio lungo ma ho volutamente evidenziare molti dettagli. Alla prima lettura non coglierai tutte le sfumature, quindi ti sarà sicuramente utile rileggerlo
Ipotizziamo che l’esame da superare sia quello di Organizzazione e strategia aziendale e che vi sia da studiare il libro: “IL VANTAGGIO COMPETITIVO” DI Michael Porter.
Vediamo concretamente come poter utilizzare la tecnica dei loci per strutturare le informazioni del libro
Supponiamo che il libro si componga di 4 capitoli , suddivisi in paragrafi e sotto paragrafi, così schematizzati:
CAPITOLO 1: LA STRATEGIA COMPETITIVA
Paragrafo 1 Settore industriale e bisogni degli acquirenti
Paragrafo 2: Le 3 Strategie competitive di base
Sottoparagrafi:
2a Leadership di costo
2b Focalizzazione
2c Differenziazione
CAPITOLO 2: LA CATENA DEL VALORE ED IL VANTAGGIO COMPETITIVO
Paragrafo 1 Definizione e concetti
Paragrafo 2:Ambito competitivo
Paragrafo 3: Struttura organizzativa
Paragrafo 4 Definizione del business aziendale

CAPITOLO 3: TECNOLOGIA E VANTAGGIO COMPETITIVO
Paragrafo 1:Tecnologia e concorrenza
Paragrafo 2:Strategia della tecnologia
Paragrafo 3 Formulazione della strategia

CAPITOLO 4: MODELLI STRATEGICI
Paragrafi:
1 Griglia Prodotto Mercato
2 Matrice Boston Consulting Group (BCG)
3 Strategia Oceano Blu
4 Il modello delle sette S
5 La piramide di Curry
6 Balance Scorecard
7 I sei cappelli pensanti di De Bono
8 L’analisi Du Pont
9 L’analisi Swot
10 Le 4 P del Marketing
11 L’analisi di Pareto
Il libro da studiare presenta pertanto una articolazione abbastanza ampia, che richiede la creazione di una struttura mnemonica ad hoc., su quattro livelli: capitoli – 1° livello; paragrafi – 2° livello; sotto paragrafi – 3° livello _ ; contenuto da me memorizzare – 4° livello.
Tale struttura di loci che vado a creare, come ha insegnato Giordano Bruno, deve replicare la struttura del materiale da memorizzare, garantendomi sempre una visione sia dell’insieme che del particolare, al livello di profondità che si rende necessario . Devo creare un qualcosa che con un colpo d’occhio mi rappresenti il contenuto generale del libro, il contenuto dei capitoli e successivamente dei paragrafi , sotto paragrafi con il loro contenuto. Vediamo come.
Creaiamo immediatamente la struttura mnemonica di primo livello
Il libro si intitola: “Il vantaggio Competitivo “– l’autore è Michael Porter (il guru della strategia) e si compone di 4 capitoli; devo creare pertanto delle immagini per il titolo, per l’autore e successivamente per i capitoli, con una corretta determinazione dei gradi di subordinazione delle informazioni.
Creo quindi un indice figurato e strutturato ambientato nello studio di casa mia nel seguente modo:
al centro dello studio “piazzo” la prima immagine (titolo ed autore): Un enorme Fanta (assonanza con vanta ggio ) ghiacciata ed un biscotto Petit Delser (assonanza con com petit ivo) sono incastonati in un’ enorme porta (Porter) di legno massiccio al centro del mio studio ; questa immagine mi fissa il contenuto del libro e dell’autore- IL VANTAGGIO COMPETITIVO DI M. PORTER
Il libro è composto da 4 capitoli, utilizzerò allora i 4 angoli dello studio , a partire dal primo in basso a sx, andando in senso orario, come ricettacoli delle immagini relative al titolo dei singoli capitoli, creando successivamente un meccanismo di ulteriore strutturazione dei loci che mi rimandi ai paragrafi, sotto paragrafi e contenuto degli stessi.
Se il libro avesse avuto 9 capitoli, avrei utilizzato anche le pareti ed il soffitto della stanza, usando la metodologia usata da Dean Vaughn che tu conosci avendo acquistato un suo libro
Creiamo in successione le immagini dei capitoli, che rappresentano il primo livello della mia struttura mnemonica:
1° angolo in basso sx (entrando nella stanza): lì si presenta l’immagine di una strega (a me richiama sempre il concetto di strate gia) con un enorme biscotto petit in mano che infila in bocca a mio papà. La scena simboleggia la Strategia competitiva (titolo del 1° capitolo). Il papà , a cui sono molto legato (coinvolgimento emotivo), diventa l’impaginatore, ossia colui che collegherà luoghi ad altri luoghi consentendomi di dare una strutturazione gerarchica alle informazioni del primo capitolo.
2° angolo in alto a sx: creo l’immagine di una enorme catena d’oro (catena del valore), che sembra quasi un serpente, che avvolge un enorme bottiglia di fanta (vanta ggio ) ripiena di biscotti petit (com petit ivo) delser . L’immagine mi richiama appunto il capitolo: Catena del valore e vantaggio competitivo . Nell’angolo è presente anche mio fratello Giovanni, che in tutti i modi cerca di afferrare la catena, ma ha difficoltà perché pesa tonnellate ed ha sfondato di fatto il pavimento.
Giovanni è il mio segnale, che mi allerta che tale punto informativo – ossia il capitolo- avrà una ulteriore ripartizione informativa subordinata e che andrà ad utilizzare i loci che mi richiama Giovanni.
Nel terzo angolo in alto a dx del mio studio c’ è l’immagine di un enorme Ipad (tecnologia) che beve una bottiglia di Fanta (vantaggio) schizzando completamente l’abito bianco di Ivo, il mio amico contadino
L’immagine paradossale mi rappresenta TECNOLOGIA E VANTAGGIO COMPETITIVO, il terzo capitolo del libro. Ivo è l’impaginatore per la strutturazione dei loci subordinati del terzo capitolo
Nel quarto angolo in basso a dx c’è l’immagine di Naomi Campbell e Claudia Schiffer (modelli) con enormi cappelli da strega (strategici) in testa , che coprono loro gli occhi , facendole inciampare sulla cornice della foto della squadra di calcio dove gioco
La scena mi rappresenta I MODELLI STRATEGICI , il 4° capitolo del libro. La foto sarà l’impaginatore, questa volta inanimato, del capitolo 4.
Nello studio, con un semplice colpo d’occhio, posso richiamare quindi tutto il contenuto generale del libro. Al centro ho l’immagine della fanta ghiacciata col biscotto petit incastonati nella porta di legno massiccio (Vantaggio competitivo di Porter), nell’angolo a sx ho la strega con l’enorme biscotto infilato in bocca al papà (Strategia competitiva), nel primo angolo in alto a sx ho la catena d’oro che avvolge il biscotto petit vicino a Giovanni (catena del valore e vantaggio competitivo). Nell’angolo in alto a dx ho l’immagine dell’ l’ipad che beve una fanta sporcando Ivo (tecnologia e vantaggio competitivo) ; Naomi Campbell e Claudia Schiffer, nell’ultimo angolo a dx, con un cappello da strega che copre loro gli occhi inciampano sui piedi della foto della squadra di calcio (Modelli strategici).
Con lo sguardo della mente ho la visione di tutti i 4 capitoli.
Rivedo le immagini dalla prima all’ ultima, poi a ritroso dall’ ultima alla prima, poi in ordine sparso a caso
A questo punto la struttura mnemonica di PRIMO LIVELLO è ben definita nella mia mente (logicamente tutta la struttura mnemonica dovrà avere dei ripassi programmati e ben scadenziati)
Posso ora proseguire con la costruzione dei successivi livelli - principio di elaborazione progressiva delle informazioni .
Parto dal primo angolo a sx, dove la strega infila il biscotto Petit al Papà, l’impaginatore del primo capitolo.
Visualizzando il papà, vengo immediatamente proiettato nella sua casa , dove ho vissuto per quasi trent’anni e dove conosco ogni centimetro di quegli spazi; quella casa fungerà da sistema di loci subordinati al primo capitolo
Il primo capitolo del libro è formato da soli due paragrafi, quindi userò due spazi speculari per replicare a livello di struttura mnemonica la struttura del libro stesso ; utilizzerò in questo caso il salotto , che è la prima stanza a sx rispetto all’ ingresso della casa del papà, e la cucina , subito alla dx dell’atrio di ingresso (sistema di loci subordinati all’angolo sx dello studio di casa mia).
Pensando al papà, ho quindi subito l’immagine della porta di ingresso della sua casa e quella delle porte di ingresso del salotto e della cucina, rispettivamente alla sx e alla destra della porta di ingresso
All’entrata del salotto c’è l’immagine di Gianni Agnelli (= industriale) con un orologio Sector d’oro (settore) , seduto sul Wc (bisogni);l’immagine mi richiama il titolo del paragrafo :Settore industriale e bisogni.
A questo punto entro nel soggiorno, e posso inserire le informazioni fondamentali di quel paragrafo , che logicamente devo prima aver studiato, ricavando le parole chiave dello stesso ; creo quindi un link con tali parole inserendo il primo termine come immagine centrale della stanza. Vedendo tale termine al centro del salotto, automaticamente la mia mente collegherà le altre parole chiave del collegamento, consentendomi di parlare di quel paragrafo in modo dettagliato. Se durante l’esame mi si chiedesse di parlare del Settore industriale e dei suoi bisogni, l’immagine si Agnelli con l’orologio al polso Sector seduto sul Wc, ambientata sulla porta di ingresso del salotto, mi farebbe entrare immediatamente con la mente in tale stanza per recuperare il set informativo che mi serve per la risposta
Potrei memorizzare le 10 parole chiave del paragrafo Settore industriale e bisogni, in alternativa al link, replicando nel soggiorno la tipica struttura di loci utilizzata da Dean Vaughn e da me illustrata nel dettaglio nel mio ultimo post; posso quindi usare gli angoli e le pareti di quella stanza come ricettacolo delle immagini delle parole chiave del primo paragrafo del primo capitolo del libro. Percorrendo la stanza con lo sguardo della mente, l’ordine numerato dei loci mi richiama le immagini delle parole chiave ivi apposte e quindi riesco ad accedere al contenuto del paragrafo 1.
Per avere ulteriore bussole informative, che mi consentano sempre di capire in quale contesto sono, potrei avere inserito in precedenza un segnale anche sulla porta di ingresso della casa del papà: la faccia ad esempio di una brutta strega che tenta di mordere un biscotto petit quando apro la porta. Se pertanto mi chiedono di parlare del settore industriale e dei suoi bisogni, mi verrà in mente l’immagine ridicola di Agnelli. Guardano con l’occhio della mente l’ingresso della casa, la faccia della strega mi ricorderà e segnalerà che quello di cui sto parlando è relativo al capitolo della strategia competitiva

Completato il “viaggio” nel salotto, primo paragrafo del primo capitolo, passo in cucina, teatro del contenuto del secondo paragrafo del primo capitolo.
Sulla porta d’ingresso della cucina vi sono tre brutte streghe (strategia) che suonano la batteria (base) in modo assordante; l’immagine mi ricorda il titolo:” Le tre strategie di base”. Entro in cucina e al centro della stanza vedo un enorme albero con tante foglie , con le radici che hanno sfondato le piastrelle del pavimento.
Le radici dell’albero avvolgono Berlusconi (leadership) che sta mangiando tantissime coste (costo) di agnello (leadership di costi- primo sotto paragrafo) attaccate ad una borsa della standa (standa mi rimanda al concetto di standardizzazione; è il primo elemento di un link che con il meccanismo del loci link mi richiamerà il contenuto di quel sotto paragrafo);
Nel tronco dell’albero spunta una foca -= focalizzazione – secondo sotto paragrafo, a sua volta il primo termini di un collegamento precedentemente formato e che mi richiama il contenuto di tale sotto paragrafo;
Nella chioma dell’albero c’è la mia amica Renza che sta baciando mio zio (alto un metro e novanta); Renza sta per differenza, zio , essendo un omone, sta per zione, quindi ho differenziazione - terzo sotto paragrafo. In questo caso per parlare di differenziazione, che è un concetto molto esteso e trattato con molte specificazioni nel libro, non potrò accontentarmi del loci link (utilizzo il link in genere per un numero non elevato di parole chiave), ma utilizzerò il loci loci , detto anche impaginatore , ossia la struttura di loci riferita a mio zio, cioè casa sua, che conosco bene, e che andrà a ricreare la ripartizione informativa presente in quel paragrafo;
l’occhio della mente mi ricorda che lo zio è sull’albero, quindi le specificazioni di cui sto parlando si riferiscono al concetto di differenziazione, che a sua volta è uno dei tre sotto paragrafi (visualizzabili nella struttura dell’albero) del paragrafo 2 (il cui nome si ricava nella porta di ingresso della cucina). La strega all’ingresso della casa mi ricorda sempre che quel paragrafo e quel sotto paragrafo sono elementi subordinati del capitolo 1- Strategia competitiva
Il sotto paragrafo sulla differenziazione contiene una classificazione di 6 tipologie; utilizzo la struttura dei loci della casa di mio zio -in questo caso ho un impaginatore di un loco subordinato- per creare la struttura: nel giardino di ingresso (1° loco) ambienterò l’immagine della prima tipologia di differenziazione; se poi devo inserire dei commenti sulla stessa, posso applicare il loci link anche in tale ambiente subordinato ; nel garage dello zio (2° loco) ambiento la seconda differenziazione e così via sino alla sesta;
tutti gli ambienti dello zio sono luoghi subordinati e di dettaglio riferiti al sotto paragrafo c del paragrafo 2 del primo capitolo; la struttura del paragrafo è visivamente chiara, avendo ben presente la cucina con l’albero sulla cui cima c’è appunto lo zio ; in questo modo l’ordine gerarchico delle informazioni viene sempre preservato.
Devo a questo punto strutturare il secondo capitolo del libro, quindi ritorno al mio indice visivo generale, ossia il secondo angolo dello studio di casa mia, dove rivedo l’immagine di una enorme catena d’oro che avvolge una bottiglia di fanta piena di biscotti petit - Catena del valore e vantaggio competitivo . Nell’angolo è presente anche mio fratello Giovanni, che in tutti i modi cerca di afferrare la catena, ma ha difficoltà perché pesa tonnellate ed ha sfondato di fatto il pavimento.
Giovanni è il mio segnale che mi allerta che tale punto informativo – ossia il capitolo- avrà una ulteriore ripartizione informativa subordinata e che andrà ad utilizzare i loci che mi richiama Giovanni.
Nel caso specifico, Giovanni viene sempre a correre con me, facciamo spesso un percorso in campagna che si snoda per diversi chilometri. Recupero 4 loci sequenziali :
1) guado sul fiume;
2) rettilineo alberato;
3) vigneto;
4) ponte;
Sfruttiamo questa ambientazione in spazi aperti per strutturare comunque nel dettaglio le informazioni.
Utilizzo un sistema per numerare i loci del percorso, richiamabili poi in qualunque ordine: sequenziale, all’inverso, in modo casuale.
Uso il sistema della forma del numero per “vivificare” e rafforzare ulteriormente l’ordinamento di tali loci:
1 = palo (il palo ricorda la forma del numero 1)
2 = cigno (la sagoma del cigno è simile al numero 2)
3= seno di donna (un corpetto aperto ricorda tale forma)
4= barca a vela (la barca a vela ha una forma simile).
Se i paragrafi fossero stati 10, avrei numerato anche gli ulteriori loci del percorso all’aria aperta, sempre con il sistema della forma del numero
5= cembalo
6= proboscide di elefante
7= boomerang
8= pupazzo di neve
9= palloncino
10= Stanlio e Ollio (uno è grasso e l’altro è magro)
Visualizzo i 4 loci del percorso, con gli elementi caratterizzanti, che sono rappresentativi dei paragrafi del secondo capitolo
1) Un palo enorme e grosso è situato al centro del guado, lambito dalle acque del torrente;
2) Un cigno rosa gigante è appollaiato sugli alberi del viale alberato;
3) Migliaia di seni di donna spuntano al posto degli acini di uva nel vigneto;
4) Un barca a vela enorme è sulla strada asfaltata, in mezzo al ponte e nel traffico
Questi loci numerati sono quindi il luogo di ambientazione delle ulteriori sotto informazioni del capitolo.
Rivedo mentalmente le associazioni per fissarne il contenuto.
Se dico 3 immediatamente rivedo i seni di donna al posto degli acini di uva, e la mia mente è proiettata nel loco vigneto, se dico 1 immediatamente sono proiettato nel guado dove i sono troneggia l’immagine di un palo gigante.
Anche quindi in percorsi esterni posso sempre strutturare l’informazione in modo rigoroso, come fossi in una stanza.
Ritornando al nostro esempio:
nel guado (1° paragrafo) c’ è un delfino (definizione) a cavallo del quale cè’ mia zia Concetta (Definizione e concetti); posso quindi utilizzare mia zia concetta per la creazione di nuovi loci, in questo caso subordinati al paragrafo 1, con il meccanismo dell’impaginatore già illustrato in precedenza;
Nel rettilineo alberato dove c’è il cigno rosa (2° paragrafo) c’e’ il mio amico Cristiano che trascina sulla schiena un enorme biscotto Petit largo come tutta la strada; Cristiano quando parla usa spesso la parola ambito; in questo modo dall’immagine di Cristiano con il biscotto petit ricavo il nome del paragrafo ambito competitivo .
In questo caso ho utilizzato una delle trenta indicazioni fornite da Giordano Bruno per la creazione delle immagini, nello specifico la 21^ regola , contenuta nel canto Circeo, che così recita :“Dall’immagine di chi è solito ripetere qualcosa si ricorda quella determinata parola e frase “.
3) Nel vigneto, dove ci sono tanti seni al posto degli acini (il seno mi ricorda che sono al terzo paragrafo; i vigneti li percorro di corsa con mio fratello Giovanni andando a correre. Giovanni però è presente nel secondo angolo del mio studio, quindi so sempre che quello che è riferito al loco dei vigneti è un qualcosa legato al secondo capitolo , in modo subordinato.
Nel vigneto è presente un enorme organo, ricoperto di strutto (struttura) viscoso; quindi struttura organizzativa = terzo paragrafo. L’organo è suonato dalla mia macchina polo
Questa è una immagine assurda e non plausibile, quindi sicuramente colpirà la mia mente e la ricorderò facilmente.
Il contenuto del terzo paragrafo verrà affidato ai loci della mia macchina, in modo strutturato: senza entrare nel dettaglio di questa ulteriore metodologia , le ruote ad esempio corrispondono sempre al nr . 4 (le ruote infatti in una macchina sono 4 e me lo ricorderò facilmente) e quindi nelle ruote ambienterò il mio eventuale quarto sotto elemento informativo del paragrafo 3; le porte della macchina , che sono appunto , corrispondono a tale numero e vi ambienterò l’eventuale quinto sotto elemento informativo del terzo paragrafo del secondo capitolo; i vetri, che sono 6 , corrisponderanno all’ambientazione del sesto eventuale sottopunto informativo del paragrafo 3 e così via.
Come vedi, i loci non sono solo le classiche stanze e percorsi e possono sempre essere ben strutturati
4) Nel ponte, una barca a vela (mi segnala che sono al 4 paragrafo del capitolo riferito a Giovanni, quindi al secondo) va a cozzare contro un bus (business) in cui c’e il mio direttore generale (aziendale). L’immagine mi richiama quindi il concetto di business aziendale. Le parole chiave del paragrafo verranno memorizzate questa volta utilizzando lo “skeleton file” riferito al mio direttore generale, sempre in modo strutturato, similmente a quanto ho fatto con la macchina.
Nel mio sistema , partendo dal basso verso l’alto ho sempre : piede (1), ginocchio (2) , coscia (3), girovita (4), stomaco (5), mano sinistra (6), mano destra (7), bocca (8), naso (9), capelli (10).
Supponiamo che nel quarto paragrafo si parli di 10 caratteristiche che deve avere un buon business aziendale, e mi si chieda quale è la seconda di queste caratteristiche, immediatamente recupererò l’informazione nel “loco ginocchio” (2) del mio direttore generale
L’espediente di utilizzare il corpo umano non è per molti di facile utilizzo, visto gli spazi ravvicinati e ristretti. Si può tuttavia usare sempre il principio della parametrizzazione, ossia di adeguare le dimensioni dell’immagine da memorizzare al loco di riferimento, rendendo anche per questo paradossale l’associazione stessa.

Chi mi impedisce di memorizzare un elefante su una saponetta? Anzi, memorizzare un elefante delle dimensioni di una saponetta rende l’immagine assurda e quindi facilmente recuperabile in sede di richiamo. Un maestro in questo tecnicalità è il tedesco Boris Konrad
A questo punto abbiamo delineato la struttura dei primi due capitoli.
Ipotizziamo che i successivi due capitoli non siano stati studiati. Posso comunque strutturare le informazioni dei capitoli, dei paragrafi e sotto paragrafi. Le immagini del contenuto saranno create in un secondo momento quando avrò studiato. Quando mi approccerò allo studio di quei capitoli e paragrafi, avrò però molta facilità nel cogliere le informazioni in quanto avrò già in testa la struttura del materiale da memorizzare , sapendo perfettamente in che punto della trattazione mi trovo ed in quale ambito informativo sono.
Strutturiamo quindi il capitolo 3, composto da 3 paragrafi (il cui contenuto non mi è noto, non avendo ancora studiato).
Nel terzo angolo in alto a dx del mio studio c’ è l’immagine di un enorme Ipad (tecnologia) che beve una bottiglia di Fanta (vantaggio) ghiacciata schizzando completamente l’abito di Ivo, il mio amico contadino
Istantaneamente il contenuto del terzo capitolo, Tecnologia e Vantaggio competitivo, sarà ambientato nell’azienda di Ivo, imprenditore agricolo, nonché impaginatore del terzo capitolo
All’ingresso del primo loco (deposito di trattori) della sua azienda agricola, c’ e un Ipad gigante che corre = Tecnologia e concorrenza1° paragrafo;
All’ingresso del secondo loco (stalla) c’è una strega altissima che balla la musica tecno con le mucche = Strategia della tecnologia – 2° paragrafo;
All’ingresso del terzo loco ( fienile) cè una macchina di formula uno (formulazione) guidata da una strega (strategia)= formulazione della strategia – terzo paragrafo;
Gli spazi per strutturare ulteriormente le informazioni dei paragrafi, che devo ancora studiare, mi consentiranno qualunque grado di dettaglio, con una struttura del contesto sempre chiara
Arrivati a questo punto , dobbiamo creare la struttura mnemonica del 4° capitolo
Vado con l’occhio della mente all’indice visivo del capitolo, ossia nel quarto angolo in basso a dx del mio studio dove ci sono Naomi Campbell e Claudia Schiffer (modelli) con un enorme capello da strega (strategici) in testa , che coprendo loro parzialmente gli occhi, le fa inciampare sulla cornice della foto della mia squadra di calcio
Il capitolo sui modelli strategici è molto corposo è prevede ben 11 paragrafi, che “affiderò” all’ impaginatore inanimato – la foto della squadra –che istantaneamente mi riconduce agli undici membri della squadra di calcio in cui gioco e che conosco da una vita. Ogni settimana, a turno, ci vediamo infatti a casa di uno e poi a casa di un altro. Co a faccio quindi ?
Applicherò l’immagine di ogni paragrafo all’ingresso della loro casa, i cui spazi sono già nella mia memoria a m/l da molto tempo.
Non sapendo il contenuto di ogni singolo paragrafo, ho comunque la certezza di poter strutturare a mio piacimento il set informativo relativo utilizzando i loci delle case dei componenti della squadra
Andrea, il portiere della squadra, rappresenta il primo paragrafo del capitolo.
Nel giardino di ingresso della sua villa c’è una griglia enorme dove il mio dottore sta cucinando i wurstel . L’immagine mi rappresenta GRIGLIA PRODOTTO MERCATO, il primo paragrafo, il cui contenuto, quando avrò studiato il capitolo, sarà ambientato nella villa di Andrea
A Marco, il terzino destro della squadra, è quindi associato il secondo paragrafo del quarto capitolo. Nella siepe all’ingresso di casa sua c’e un giocatore dei Boston Celtics che sta giocando a basket con un piatto di amatriciana in luogo del pallone – MATRICE BOSTON CONSULTING GROUP.
A Stefano, il terzino sinistro, è associato il terzo paragrafo. Nell’atrio del condominio dove vive è tutto allagato, un onda gigante dell’oceano ha travolto tutto, e nell’atrio galleggiano delle scatole di Risiko – STRATEGIA OCEANO BLU.
A Michele, il mediano, è assegnato il 4° paragrafo. Nel cortile di casa sua c’è Gabriel Garko che gioca con un boomerang che spacca uno specchio. IL MODELLO DELLE 7 S
A Franco, lo stopper, è affidato il 5 °paragrafo. Nel distributore fronte casa sua sorge una piramide gigantesca ricoperta di polvere arancione- LA PIRAMIDE DI KERRY.
A Renato, il libero, è assegnato il 6° paragrafo. Nel vialetto fronte casa vi è una bilancia gigantesca su cui corrono danzano delle carte da poker. BALANCE SCORECARD.
A Federico, l’ala destra, è affidato il 7° paragrafo del 4° capitolo. Nel cancello di casa sua c’è un elefante , su cui Bono degli U2 canta ricoperto da cappelli colorati. I SEI CAPPELLI PENSANTI DI DE BONO.
A Giovanni, mezz’ala destra, è affidato l’8° paragrafo. Nel campo fronte casa sua c’è un ponte ricoperto di formule matematiche. ANALISI DU PONT
A Carlo, il ns centravanti, è affidato il 9° paragrafo del 4° capitolo. All’ingresso di casa sua uno sconosciuto ha svuotato un sacco di siringhe sporche di sangue. ANALISI SWOT
A Cristiano, la ns mezzala sinistra, è assegnato il 10° paragrafo del capitolo 4. Sulla sua macchina, parcheggiata sempre all’ingresso della casa, c’è una barca a vela guidata da Gabriel Garko, con al posto delle vele un enorme prosciutto crudo. IL MODELLO DELLE 4 P del marketing
A Walter, ns ala sinistra, compete l’ultimo paragrafo del capitolo del libro. Nella discesa che porta a casa sua c’è un portiere di calcio che sta parando dei libri di matematica. ANALISI DI PARETO
Quando poi studierò i diversi paragrafi, ambienterò le informazioni nei loci riferiti ai singoli calciatori
Potrei in alternativa a questo espediente, qualora i concetti per ogni paragrafo non siano molti, usare anche un altro stratagemma: abbinare gli elementi informativi secondo un criterio associativo predefinito a priori , identico per ogni calciatore. Ad esempio posso decidere di abbinare ad ogni singolo calciatore al max cinque immagini secondo questo criterio: la prima immagine, riferita al titolo del paragrafo, va associata alla macchina del calciatore; la seconda immagine a qualcosa legato al suo mestiere; la terza a qualcosa legato al suo hobby preferito, la quarta ad una sua caratteristica fisica, la quinta ad una caratteristica della sua abitazione.
Questo espediente si avvicina per certi versi al sigillo del centurione che così recita:.
tale generi di sostrati per le cose da rappresentare- non sfuggendomi mai il loro ordine – configurati e posti ora qui e ora la secondo questa e quella disposizione, moto, atto , caratteristiche e circostanze, li utilizzavo allo scopo di dilatare, amplificare, distribuire e moltiplicare un argomento “ (Explicatio Triginta Sigillorum – il sigillo del centurione- Giordano Bruno)
A questo punto ho terminato la costruzione mnemonica, strutturata su diversi livelli, con una gerarchia delle informazioni sempre chiara. Nello studio, con un semplice colpo d’occhio , posso richiamare tutto il contenuto del libro nelle linee generali.
Voglio andare in profondità? Guardando le immagini nello studio, vedo che ad ogni angolo c’è un personaggio/oggetto che mi guiderà nel dettagliare le informazioni . Nel primo angolo c’è il papà, e senza alcuno sforzo mi ritornano in mente il soggiorno e la cucina (2 paragrafi) di casa sua. Se non voglio vedere altro , mi fermo e proseguo verso il secondo angolo, dove c’è Giovanni che senza alcuno sforzo mi ricondurrà ai 4 loci del percorso di corsa.
Voglio rivedere il paragrafo 3 di quel capitolo? 3 = seni al posto degli acini di uva ed immediatamente sono proiettato nel vigneto dove posso accedere alle immagini ivi deposte.
Nell’angolo in alto a dx c’è Ivo che mi condurrà nell’esplorazione dei loci subordinati della sua azienda agricola. Nell’ultimo angolo la foto della squadra di calcio crea un meccanismo associativo diretto con i compagni di squadra, per una strutturazione in 11 parti del materiale informativo legato a quel capitolo
Comunque mi muova con l’occhio della mente, so sempre quale è il punto di partenza ed il punto di arrivo, quando mi muovo nei loci ho comunque creato dei segnali che mi aiutano a ricordarmi sempre la posizione, ossia in quale parte del materiale informativo sono in quel momento,.
Con un po’ di esercizio, la visione della struttura del libro , nelle sue parti generali e specifiche, diventa immediata; questo consente inoltre di poter cogliere eventuali interrelazioni tra i singoli sotto elementi altrimenti mai sviscerabili.
Memorizzare un libro per un esame, come hai potuto notare, diventa un qualcosa di estremamente intrigante, con risultati sbalorditivi.
Un grande del passato, Pietro da Ravenna ,aveva oltre 100.000 loci a disposizione e ricordava a memoria molteplici libri, trattati, codici , leggi ecc.; il celebre maestro mnemonico ravennate rivendicava come propria l’idea di moltiplicare la disponibilità dei luoghi unendo e collegando tra loro differenti scenari anche se, nella realtà, questi spazi non erano affatto contigui; è lui quindi l’ideatore dell’artificio dell’impaginatore cui sono ricorso spesso nel mio esercizio di memorizzazione del libro.
Ti accorgerai che una delle cose che non mancano agli uomini sono proprio i loci, probabilmente non ne siamo consapevoli -; nella memoria a m/l avrai sicuramente migliaia di loci senza saperlo. Un esempio?
Se ti dico Pizzeria e Bar, senza sforzo avrai in mente più locali dove vai a mangiare la pizza o a bere un drink, cui attribuire con facilità diversi loci ad ognuno di essi. Se uso poi le lettere per classificare i Palazzi della Memoria , con sorpresa scoprirai che i loci spuntano come funghi. Esempio: luoghi che iniziano con la lettera C: Cinema, casa di Carlo, casa di Cristina, chiesa, campo da calcio ecc….
C’è poi tutta la tematica dei loci artificiali, dei viaggi virtuali (oggi la tecnologia consente cose inimagginabili sino a poco tempo fa) e delle tecniche combinatorie per creare nuovi spazi associativi, ma esulano dal contenuto di questo post.
Chiudo con un ultima considerazione che mi sta particolarmente a cuore. Non dobbiamo mai dimenticarci che la memoria artificiale, costituita da immagini e luoghi, è sempre un qualcosa al servizio della memoria naturale, per rafforzarla, non per sostituirla. E’ opportuno quindi usare sia la memoria naturale che la memoria artificiale
Questo è stato affermato tanto tempo fa , nel 90 A.C, nell’ Ad Herennium, la “Bibbia” delle memoria artificiale:“..ma questa raffigurazione di immagini allora varrà se con tale figurazione avremo eccitato la memoria naturale, onde, fissato il verso, noi per prima cosa ci ripetiamo quel verso due o tre volte, quindi allora rendiamo le parole con le immagini. A questo modo con la disciplina si sopperirà alla natura, perché l’una separata dall’altra sarà meno valida, ma in maniera che vi sia molto piu’ sussidio nella dottrina e nell’arte”.”.

Spero di aver dato a te e a tutti gli studenti universitari degli utili spunti , concretamente applicabili
Viva
17 replies since 13/9/2020