La Tecnica della Ruota del Vasaio

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view post Posted on 11/3/2018, 23:15     +1   -1

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CITAZIONE
<< Non riesce a venirmi un’idea sul come far confluire i 3 elementi : luogo, modo di articolazione e il simbolo fonetico nei vari locus del palazzo della memoria>> (Antonio, 01.03.2018)

Ciao Antonio, la tua domanda non è banale come può sembrare in un primo momento

Richiede una soluzione simile a quella utilizzabile per quesiti quali , ad esempio : come faccio a memorizzare tutte le costellazioni dello zodiaco, ma anche tutti i possibili significati derivabili dagli aspetti e dalla posizione dei pianeti nelle diverse costellazioni?

Quesiti a primo acchito di non semplice ed efficace soluzione anche per chi ha già un’ottima padronanza delle tecniche mnemoniche
Ti fornirò una possibile soluzione, non la soluzione, partendo prima da un fondamento teorico, da una sua spiegazione, seguita poi da un esempio concreto calato sul tuo caso specifico.

Dovrai leggere questo post diverse volte e provare materialmente a visualizzare tutte le scene , altrimenti certi passaggi non verranno colti.

[IMG]ipa[/IMG]

La memorizzazione della tabella da te fornita richiede l’utilizzo congiunto di tre diverse variabili: luogo di articolazione, modo di articolazione, fonema, che si combinano tra loro in diversi modi.

L’utilizzo di un approccio combinatorio diventa determinante per una efficace risoluzione del problema.

Maestro dell’arte combinatoria è indiscutibilmente Giordano Bruno che circa 600 anni fa aveva creato il sigillo “LA RUOTA DEL VASAIO”, espediente da utilizzare per approcciare in modo efficace simili questioni

..<<se a partire da cento uomini si passeranno in rassegna, una ad una, cento stanze tutte diverse tra loro, non ti daranno modo di avere a disposizione diecimila concetti? E se li vorrai raddoppiare, non basterà poi la sola aggiunta di altre stanze o la moltiplicazioni degli uomini? E analogamente al modo in cui alcuni argomenti sono subordinati ad altri, non sarai forse capace di subordinare , in questi stessi sostrati, a uomini altri uomini, oppure con simili relazioni case a case, atrii ad atrii? Forse che anche queste ultime strutture percepite e visualizzate secondo un certo ordine corrispondente e sottoposto a varie circostanze, non saranno in grado di fornirti una materia tanto fertile per l’analisi, l’invenzione e la memorizzazione ?>> (Explicatio Triginta Sigillorum - Giordano Bruno).

Con questo espediente, a prima lettura volutamente poco comprensibile, così come del resto tutti i sigilli od espedienti di Giordano Bruno, viene creata una prima forma di organizzazione dei luoghi – che possiamo definire orizzontale perché li configura secondo un continuo ed unico percorso; verrà poi creata una seconda forma di organizzazione che si innesterà sulla prima e che ne estende la struttura in verticale, volendo anche su “n” livelli

Personaggi, figure mobili, percorrono una determinata sequenza di luoghi comuni, si relazionano con altre immagini - immagini accessorie ai loci - dando vita a scene diverse, che servono a riferire ad esse i segni mnemonici da ricordare ; personaggi mobili che si combinano con tutto ciò che trovano lungo il loro cammino -arte di costruire segni a partire da altri segni e combinare le immagini con lo scopo di rappresentare qualsiasi cosa secondo i dettami della combinazione fantastica, creando anche griglie di spazi ed indici visivi

Le immagini accessorie sono esse stesse luoghi, cioè riferimenti per altre immagini. Le immagini accessorie diventano quindi portatrici di significati
Tutti questi personaggi, percorrendo successivamente la medesima via ovvero procedendo divisi lungo vie diverse permetteranno di ricordare immediatamente l’ordine di tutti i vari accidenti sottesi all’ordine dei soggetti della storia. Aggiungendo ulteriori figure sottoposte alle prime o creando percorsi di luoghi subordinati ai principali, si può aumentare a proprio piacimento l’ampiezza e complessità dell’intero scenario.

La metafora del vasaio che plasma la creta riassume il senso di questo espediente: la ruota è il supporto in cui avviene la modellazione, è il simbolo del sistema dei luoghi in cui avviene l’organizzazione dei segni mnemonici; questi ultimi rappresentano la creta, ossia la materia prima che assumerà diverse forme sotto le mani/fantasia del plasmatore memorizzatore.

Rappresenta l’arte di variare e trasformare le immagini combinando tra loro luoghi e segni della memoria per rendere ancora più versatile l’espressione dei contenuti, è quindi l’arte di costruire segni a partire da altri segni

Andiamo sul pratico
1° step : devo creare una struttura di loci rappresentativa del luogo di articolazione ; devo metabolizzare bene la struttura, che deve avere un ordine sempre ben definito

2° step: converto in immagini tutti i fonemi; premetto che di questa materia so ben poco; utilizzerò delle immagini che per me possono avere una qualche valenza ma che magari per te non diranno nulla; mi interessa tuttavia passarti il ragionamento; bisogna consolidare bene tutte le immagini;

3° step: inserisco tutti i possibili fonemi nei diversi luoghi di articolazione; adotterò per questo passaggio una particolare modalità di strutturazione dei loci . Le immagini dei fonemi diventeranno figure accessorie ai loci con cui si interfacceranno i diversi personaggi per la creazione dei segni mnemonici da ricordare

4° step: creo una serie di personaggi itineranti rappresentativi dei modi di articolazione: questa “struttura mobile” andrà a combinarsi con le altre due variabili: fonema e luogo di articolazione

Il sistema che illustrerò di seguito porterà, in modo preciso, ad avere sempre una immediata e distinta visione di tutte le possibile combinazioni di informazioni che devo memorizzare

1° step.

Stanza n° 1 –<< Bilabiali>>
Ambientazione: salotto di casa mia.
Sulla porta di ingresso esce un enorme palo di legno , che ha due enormi labbra che fanno il doppio labiale di una parolaccia (bilabiali)
Palo di legno, secondo il sistema dell’appiglio della forma del numero, sta per numero 1, ossia l’identificazione del loco stanza.

Stanza n° 2 <<labiondentali>>
Ambientazione: cucina
Sulla porta di ingresso della cucina c’è un enorme cigno piumato (corrisponde al nr. 2 con il sistema della forma del numero) cavalcato da una bionda con i denti di dracula (labiodentali)

Stanza n°3 << Dentali>>
Ambientazione: camera di mio figlio
Sulla porta di ingresso spunta un seno prosperoso (immagine per il n° 3 con il sistema della forma del numero) che sorride mostrando tutti i denti (Dentali)

Stanza n° 4 <<alveolari>>
Ambientazione: studio
Sulla porta di ingresso c’è il poster di luna rossa , la splendida barca a vela (4 nel sistema della forma del numero) con migliaia di alveari di api che ricoprono interamente le vele (Alveolari – per assonanza)

Stanza n° 5 <<postalveolari>>
Ambientazione: 1° bagno
Nella porta del bagno è incastonato un enorme cembalo (immagine per il numero 5) , con appoggiata una cassetta della posta piena di alveari (postalveolari , sempre per assonanza)

Stanza n° 6 <<retroflessi>>
Ambientazione: camera padronale
All’ingresso c’è un elefante sulla cui proboscide (immagine per il numero 6) un uomo sta facendo delle flessioni all’indietro (retroflessioni)

Stanza n° 7 <<palatali>>
Ambientazione: 2° bagno
All’ingresso un enorme boomerang (immagine per il n° 7) incastonato in una grossa pala (palatali)

Stanza n° 8 <<velari>>
Ambientazione: cantina
All’ingresso un grosso pupazzo di neve (immagine per il nr. 8 ) ha la faccia ricoperta da veli colorati (velari)

Stanza n° 9 <<uvulari>>
Ambientazione: garage
Sul portone c’è un palloncino colorato (immagine per il n° 9) che sta mangiando dei grappoli d’uva (uvulari) di fronte a mio Fratello Giovanni.
Giovanni è l’impaginatore che istantaneamente mi proietta all’ingresso della sua casa, per sfruttarne i suoi loci

Stanza n° 10: <<faringali>>
Ambientazione: prima sala della casa di mio fratello
Sulla porta di ingresso della cucina appeso un poster di Stanlio ed Ollio (uno grasso e l’altro magro, sono l’immagine del nr 10 secondo il mio sistema della forma del numero) che sono tutti ricoperti di farina

Stanza n° 11: << Glottali>>
Ambientazione: soggiorno della casa di mio fratello
All’ingresso ci sono delle bandierine da calcio (immagine per il n° 11) sotto le quali ci sono due uomini che fanno la lotta (glottali).

Ho quindi costruito la struttura di primo livello , che devo consolidare rivedendo con l’occhio della mente tutta la sequenza di immagini , partendo dalla prima all’ ultima; poi parto dall’ultima stanza e ritorno alla prima.

L’ordine delle stanze è dato sia dalla disposizione spaziale delle stesse, ancorate saldamente nella mia memoria a m/l essendo dei luoghi ben conosciuti e vissuti, sia dalla marcatura conferita dal sistema della forma del numero.
Tale sistema mi consente sempre di andare con immediatezza al nr. corrispondente della stanza ed al suo contenuto senza fatica.
Ad esempio se dico 6, la mente mi porterà immediatamente all’ingresso della mia camera dove c’e un elefante su cui un uomo sta facendo delle flessioni all’indietro (retroflessi)

Step nr. 2 e step 3

Converto i fonemi in immagini ed ambiento i fonemi nelle singole stanze.
Devo usare una logica combinatoria, quindi in ogni stanza devo inserire tutti i possibili oggetti, corrispondenti ai fonemi che deriveranno dalle combinazioni tra luogo di articolazione -rappresentato da ogni stanza- e tra modo di articolazione -rappresentato dai personaggi itineranti.
Per ottimizzare gli spazi ed avere al loro interno anche una coordinata numerica, utilizzo per la prima stanza il metodo di strutturazione dei loci di Dean Vaughn, di cui ho parlato già in diversi post.

[IMG]nuovo-dean-per-sito[/IMG]

STANZA 1 <<bilabiali>>

P = lampione

b= mazza da golf

m= gabbiano

B= un reggiseno

ɸ= un mappamondo

B=una donna incinta

Il passo successivo è inserire questi elementi accessori o caratterizzanti nella stanza 1 – Bilabiali- (un palo che fa un doppio labiale di una parolaccia). Gli spazi della stanza sono saldamente ancorati nella memoria a m/l, trattandosi di luoghi in cui vivo ogni giorno.

Entrando nella prima stanza, nell’angolo a sinistro spunta un lampione (P ) alto due metri che illumina tutto. Nella parete centrale a sx, in mezzo alle tazzine del caffè c’è una enorme mazza da golf (b) da usare per mescolare lo zucchero nelle tazzine.
Nell’angolo in alto a sx (m) un grosso gabbiano (m) sta beccando dei pezzi di legno dal caminetto
Nella parete centrale frontale, sopra il cactus , c’è un enorme reggiseno (B) al posto della tenda
Nell’angolo in alto a destra un gigantesco mappamondo (ɸ) sta girando su se stesso creando una sorta di vento molto forte nella stanza
All’altezza della parete centrale, una donna incinta (B) è seduta sul divano per riposarsi

Ingrandire gli oggetti , farli ruotare ed interagire anche fisicamente con ciò che è presente negli angoli, nelle pareti della stanza , nel pavimento centrale e nel soffitto, ancoreranno ulteriormente tali immagini.

Una volta inseriti questi elementi caratterizzanti, dovrò averne la perfetta padronanza: visualizzo gli stessi in senso orario, poi in senso antiorario, poi in modo casuale sino a che diventano un tutt’uno con gli ambienti reali.
Devo avere il tempo di sedimentare queste immagini, che vanno assunte a piccole dosi (le “abbuffate mnemoniche” non servono)


STANZA DUE << LABIODENTALI>>

ɱ= gabbiano azzoppato e senza un ala

ɤ = rondini

f = fucile Whinchester

v = valigia

u = tazzina caffè

Nella stanza due, la cucina, è presente al centro della stessa la grande statua del bronzo di Riace.
Sulla schiena della statua un gabbiano ), azzoppato , becca la schiena come un picchio facendo un rumore assordante.
Tra i capelli è presente un nido di rondini ( ɤ), che mangiano i capelli della statua.
La statua, sulla spalla ha un fucile (f) Winchester automatico pronto a sparare ai gabbiani ed alle rondini
Nella mano destra la statua tiene una enorme valigia (V) rossa di pelle ; nella mano sinistra afferra una tazzina bollente di caffè (u)
Rivedo bene queste immagini per averne una perfetta padronanza

STANZA 3 <<dentali>>

ϴ = pastiglia

= sacco immondizie nero
Nella stanza tre , tutte le possibili combinazioni sono ridotte unicamente a due fonemi che memorizzo sfruttando unicamente lo spazio centrale
Nella stanza tre, entrando, vedo infatti una enorme pastiglia bianca e blu al posto del lampadario che lampeggia come il lampeggiante della polizia.
Sotto la pastiglia-lampadario vi è un sacco delle immondizie nero pieno di immondizie

STANZA 4<<alveolari>>

Tutte le combinazioni possibili generano in questa stanza 11 fonemi, che codifichiamo.

ʈ = un largo tamburo

ɖ = un’ arpa

n= una fontana

r= una picozza appuntita

ɾ = il bastone di Charlie Chaplin

s= un serpente viscido giallo e nero

z = un metro di legno

ɬ= una corda con nodo

ɮ = bici del giocoliere

ɹ = un fermaporte

˥ = un palo di legno

In questo caso utilizzo nuovamente la strutturazione dei loci di Dean Vaughn ,con una variante ,per memorizzare 11 fonemi

Nell’angolo a sinistra, dietro la porta d’ingresso , è incastonato un grande tamburo (ʈ) che suona ogni volta che apro la porta; sulla parete a sx, c’è un arpa (ɖ ) che spunta dal muro, inclinata a 45 gradi.

Nell’angolo in alto a sx, vicino alla stampante del pc vi è una fontana (n) gorgogliante di acqua che bagna i fogli di carta

Nella parete centrale della stanza, all’altezza della finestra, una picozza appuntita (r ) è infilzata pericolosamente nel vetro della finestra con la punta sporgente verso l’interno.

Nell’angolo in alto a dx, sul ripiano dell’asciugatrice, c’è il bastone di Charlie Chaplin (ɾ ) ancora tutto bagnato

Dalla parete centrale a destra, in prossimità della libreria, sbuca dai libri un serpente (s ) viscido giallo e nero che sta leggendo un articolo

Nell’angolo in basso a destra un metro di legno (z ) è incastrato nella sedia

Nella parete inferiore centrale una corda (ɬ ) avvolge il divanetto come un pacco regalo

Al centro della stanza è posizionata la bici del giocoliere (ɮ)

Il lampadario non oscilla in quanto un fermaporte (ɹ ) incollato al soffitto ne impedisce ogni movimento

A questo punto , come variante, “apriamo una botola nel soffitto” (creazione di loco artificiale) e con grossa sorpresa vediamo spuntare un pericoloso e lungo palo di legno (˥).

Rivedo tutte queste associazioni, in senso orario, in senso antiorario, in modo casuale, fino a che non sono ben salde nella memoria.
A questo punto il meccanismo con cui abbinare i fonemi ai luoghi di articolazione dovrebbe essere chiaro e non mi sembrano necessari ulteriori dettagli sulla variabile luogo di articolazione

4° Step – creazione dei personaggi itineranti rappresentativi dei modi di articolazione

I personaggi da creare sono 8. Con il loro movimento andranno a determinare tutte le possibili combinazioni con il luogo di articolazione generando diversi e distinti fonemi

Occlusive = oculista; immagino il mio oculista con i suoi immancabili occhiali ed una bacchetta nella mano sinistra

Nasali= Pinocchio; immagino pinocchio con un sacco di mangime sulle spalle ed un secchio vuoto in mano

Polivibranti = l’allenatore della Fiorentina Pioli, con una motosega accesa in mano ed un martello nell’altra

Mono vibranti= per questo personaggio mi è sufficiente memorizzare il termine mono; mono non mi richiama per assonanza niente di interessante; sfrutto allora il sistema combinatorio delle ruote di Giordano Bruno di cui ho ampiamente parlato in altri post per rendere visibili termini astratti. Mono corrisponde a Morandi (il cantante) con dei bigliettoni di dollari verdi in mano

Fricative= Ric (il comico del duo Ric & Gian - sfrutto la parte iniziale della parola per assonanza), con un lampadina nella mano sinistra e la cassetta del pronto soccorso nella destra

Fricative laterali = Paolo il guardialinee (=laterali) di quando giocavo a calcio nelle squadre giovanili, con dei birilli in una mano ed un regalo nell’altra.

Approssimanti = il mio amico Marco, che è sempre approssimativo nelle cose che fa, con un cacciavite rosso in tasca

Approssimanti laterali= Fabrizio, quello che mi vende il latte (laterali), con degli scarponi chiodati

Devo memorizzare molto bene questi personaggi, rappresentativi della variabile <<modo di articolazione>>, con tutte le loro diverse caratterizzazioni.
A questo punto abbiamo ultimato il sistema a “ruote ferme”.

L’elemento essenziale è questo: devo avere una perfetta padronanza delle tre variabili: i luoghi di articolazioni – rappresentati dalle stanze in ordinata successione (la successione sequenziale degli spazi, familiari, la coordinata numerica del sistema della forma del numero consentono di ben padroneggiare questa variabile), i fonemi, rappresentati da oggetti che caratterizzano gli spazi delle stanze, i modi di articolazione, rappresentati dal set di personaggi .

Il sistema combinatorio si innesta nel momento in cui i personaggi si mettono in movimento. Con il loro cammino, l’interazione con gli spazi e con gli oggetti creerà dei segni mnemonici rappresentativi delle cose che devo ricordare

Muoviamo la ruota (le altre due in realtà rimangono fisse) rappresentata dai modi di articolazione
Il mio oculista, di cui ho ben memorizzato le caratterizzazioni, è sull’ingresso della prima stanza e viene insultato dal palo che gli fa un doppio labiale. Entra nel soggiorno e sulla sinistra è accecato dalla luce del lampione ma per fortuna i suoi occhiali sono polivalenti con lenti che cambiano colore a seconda della luce. Di fatto si trasformano in occhiali da sole perfettamente resistenti alla luce del lampione.
E’ ancora furibondo per gli insulti ricevuti , vedendo la mazza da golf in prossimità della parte laterale sinistra, con la stessa spacca in mille pezzi tutte le tazzine di caffè ivi presenti.
Ancora arrabbiato, decide di cambiare stanza
Rivedo mentalmente, con gli occhi della mente, questa scena finchè è ben scolpita nella memoria
Il mio oculista nella prima stanza mi segnala che sto parlando della combinazione <<occlusive>> e <<bilabiali>>.
La scena che si è svolta – l’oculista abbagliato dal riflesso dei lampioni ma con occhiali polivalenti e la mazza da gol che frantuma le tazzine, mi riconducono immediatamente ai fonemi P ( lampione) e b (mazza da golf).
Con le ripetizioni scadenziate della scena, l’associazione occlusive – bilabiali – P, b diverrà istantanea

L’oculista per calmarsi sorpassa le successive due stanze e si sofferma alla vista di luna rossa , con le vele ricoperte di alveari di api. Stiamo parlando della stanza quattro (vela per il sistema della forma del numero).
Entra , nell’angolo a sinistra c’è l’ enorme tamburo. Avendo ancora un po’ di rabbia , sferra un pugno facendo rimbombare il tamburo. Calmatosi, vede l’arpa incastonata alla parete sx e la suona a mo’ di violino, rompendone però le fragili corde
La seconda scena mi rimanda alla combinazione <<occlusive>> <<alveolari>>. Le azioni del personaggio itinerante mi richiamano alla mente i fonemi (ʈ) (tamburo) e ɖ (arpa), che sono il materiale mnemonico che devo ricordare.

Passiamo ora al secondo personaggio, Pinocchio, che sappiamo avere un sacco di mangime sulle spalle ed un secchio vuoto in mano.
Entra nella prima stanza e vede il gabbiano che sta mangiano dei pezzettini di legno nell’angolo in alto a sx. Prende allora il mangime dal sacco e ne lancia enormi manate che sporcano tutto il pavimento.
Contento di aver fatto il suo dovere, esce.

La combinazione << nasali>> (pinocchio) - bilabiali (prima stanza) genera il fonema m (scena del mangime al gabbiano)
Pinocchio , contento dell’opera buona fatta, è attratto da cigno cavalcato dalla bionda con i denti di dracula (stanza nr. 2, <<labiodentali>> ) ed entra in quella stanza.
Si trova di fronte il bronzo di Riace sulla cui schiena cè un gabbiano azzoppato che sta beccando la statua.
Lancia ancora del mangime ed il gabbiano, strisciando per terra e a grande fatica, riesce a salire e ad appoggiarsi come un pappagallo sul naso di pinocchio
Quindi la combinazione << nasali> (pinocchio) – labiodentali (stanza nr. 2) genera il fonema (ɱ), rappresentato dal gabbiano azzoppato e dalle sue azioni.

I rumori nelle prime due stanze hanno messo in subbuglio tutti gli alveari posizionati sulle vele di Luna Rossa.
Pinocchio accorre quindi nella stanza nr. 4 <<alveolari>>, vede la fontana sul lato in alto a sx, riempie il secchio che aveva con sé e lancia una marea di secchiate sulle vele all’ingresso della stanza per annientare tutte le api .
La combinazione <<nasali>> - <<alveolari>> genera il fonema (n) , richiamato alla mente dalla scena delle fontana. Pinocchio e la sua presenza nella stanza n. 4 (barca a vela luna rossa) mi ricorderanno sempre che sto parlando della combinazione nasali-alveolari

Il quarto personaggio è Gianni Morandi, con nelle mani tantissimi bigliettoni verdi (dollari).
Gianni Morandi è sempre molto affamato , a causa dei suoi concerti , la sua unica preoccupazione è mangiare.
Entra quindi in cucina (stanza nr. 2- <<labiodentali>>). Le rondini ) , che stanno già mangiando i capelli del bronzo di Riace, sono attratte dal colore verde dei dollari e si precipitano sopra i soldi divorandoli , lasciando per terra mille pezzettini come coriandoli
La combinazione <<monovibranti>> - <<labiodentali>> genera il fonema (ɤ)

Morandi sente una voce che chiama aiuto nella 4^ stanza. Si precipita e vede delle api giganti, sono ancora vive .Guarda il bastone di Charlie Chaplin (ɾ ) sopra l’asciugatrice, l’afferra , e schiaccia una ad una le api giganti con una rapidità ed abilità straordinarie
Il fonema (ɾ) verrà richiamato dall’azione di Gianni Morandi ( <<monovibranti>>) all’interno della quarta stanza (<<alveolari)

Il 5° personaggio è il famoso comico Ric del duo “Ric e Gian”.
Entra nella prima stanza (bilabiali) e vede sulla destra il grande mappamondo rotante (ɸ). Lo ferma, lo apre in due, vi infila la lampadina che aveva con se e lo richiude. Adesso il mappamondo, oltre a ruotare, emette una bellissima luce fluorescente che invade tutta la stanza.
Girandosi a destra, Ric vede una donna incinta (B) , seduta sul divano, che non si sente bene: apre allora la sua cassetta dei medicinali , che lascia alla donna e da cui estrae un termometro per misurare la febbre alla donna incinta.

Ric decide quindi di andare in cucina, ma entra senza bussare. Il bronzo di Riace gli punta allora minacciosamente il fucile Winchester (f) e Ric impaurito alza le mani . Riesce con uno scatto felino a recuperare la valigia rossa che usa come scudo per uscire rapidamente dalla stanza.

Arriva all’ingresso della terza stanza (<<dentali>>), sulla cui porta un seno prosperoso gli sorride.
Entra , tutte quelle emozioni lo hanno fatto stare male. Vede per fortuna una grande pastiglia blu ) appesa al posto del lampadario . La ingurgita , ma un senso di nausea lo assale e presto vomita nel sacco dell’immondizie (∂) posto al centro della stanza

Esce lentamente ed arriva nella quarta stanza. Si appoggia alla libreria ed il serpente giallo nero (s ) lo avvolge nel tronco. Ric vede nell’angolo a dx in basso un metro di legno (z ) incastonato nella sedia. Riesce a afferrarlo e ad usarlo come ascia per squartare in due il serpente viscido
La combinazione << fricative>>- <<alveolari>> genera i fonemi (s), (z ) .

Il sesto personaggio è il guardialinee (<<fricative laterali>>) Paolo, grande amante del mare.

Il richiamo delle vele sulla porta nr. 4 è troppo forte per lui. Entra nello studio , luogo delle combinazioni in cui c’è la variabile <<alveolari>>.
Nella parete di mezzo inferiore, una corda enorme (ɬ ) avvolge il divanetto ivi presente. Paolo la sfila e la usa per fare un enorme fiocco nel suo pacco regalo.
Vede poi la bici di giocoliere ɮ) , vi sale sopra pedalando e lanciano in aria i birilli che aveva con se
Paolo rappresenta la variabile <<fricative Laterali>>, che combinandosi con la variabile <<alveolari >>genera i fonemi (ɬ ) e ɮ).

Il settimo personaggio itinerante è Marco, espressione della variabile <<approssimante>>

Marco è mezzo addormentato, ha bisogno di svegliarsi. Entra in cucina, stanza nr. 2 (rappresentativa della variabile <<labiodentali>> ) ed afferra la tazzina del caffè (u) dalla mano sinistra del bronzo di Riace. Purtroppo è vuota, per la delusione la scaraventa per terra frantumandola in mille pezzi
Labiondentali- Approsimante - genera il fonema (u)

Anche Marco è attirato dai rumori provenienti dalla stanza nr. 4 (<<alveolari>>).
Entra e vede che il lampadario è bloccato da un fermaporte ). Prende il cacciavite e svita i bulloni che lo bloccano. Il lampadario però incomincia a muoversi pericolosamente come un pendolo. Marco, per prudenza, decide di uscire.
La combinazione approssimante- alveolari genera il fonema (ɹ ).

L’ultimo personaggio è Fabrizio, il venditore di latte , con degli scarponi chiodati, e rappresentativo della variabile << approssimanti laterali>>.

Fabrizio entra nella stanza nr 4 <<alveolari>>. Vede il pericoloso palo di legno (˥) spuntare dalla botola. Con gli scarponi chiodati dà un enorme calcio al palo che viene rinchiuso dentro la botola
La combinazione approssimanti laterali – alveolari genere il fonema (˥).

Con la Tecnica della ruota del Vasaio illustrata nell’esempio proposto ho quindi memorizzato tutte le possibili combinazioni tra modi di articolazione, luoghi di articolazione (per esigenze di trattazione sino ad alveolari), fonemi.
Se penso casualmente alla combinazione nasali – alveolari, la scena di Pinocchio che prende a secchiate d’acqua le api mi ricondurrà velocemente all’immagine della fontana, ossia al fonema (n)
La struttura mnemonica creata mi consente quindi di padroneggiare tutte le combinazioni delle variabili.

Questa struttura mnemonica deve essere consolidata in fasi successive, gradualmente , a piccole dosi . Le ripetizioni scadenziate delle singole parti ne fisseranno il contenuto nella memoria a m/l.
Personalmente io utilizzo il seguente schema: memorizzazione oggi ossia al tempo t, il giorno dopo (t+1), dopo una settimana (t+7), dopo due settimane (t+14) e dopo un mese (t+30). Poi quando serve, a seconda del materiale.
La ritengo una tecnica di tipo avanzato, presuppone una buona padronanza dei loci e la capacità di strutturazione degli stessi.

Riflette un precetto fondamentale ed innovativo di Giordano Bruno, ossia che la struttura mnemonica che vado a costruire deve replicare la struttura del materiale da memorizzare .
Le architetture mnemoniche che vado a costruire non sono mai fisse, ma variabili e componibili secondo diverse configurazioni, a seconda sempre di quello che devo memorizzare

Se devo ricordare tutti i segni zodiacali/costellazioni e le diverse caratterizzazioni di tutti i pianeti all’interno dei diversi segni zodiacali, posso utilizzare nuovamente l’approccio combinatorio della ruota del vasaio.

La struttura di primo livello, rappresentata dalle diverse costellazioni e segni zodiacali, può essere ad esempio costituita da una serie di negozi disposti a semi cerchio in un centro commerciale, che ricreano la struttura della volta celeste.
I diversi pianeti , rappresentati da diversi e distinti personaggi itineranti, passeranno a turno nelle diverse case astrologiche ( i negozi) ed andranno ad interagire con tutti gli elementi accessori che avrò preventivamente creato, per rappresentare tutte le possibili caratterizzazioni che mi possono servire (ad esempio: cosa succede quando Marte, Saturno , Giove ecc. entrano in Gemelli? Quali sono gli effetti che dovrebbero portare, quali caratteristiche delle persone esaltare ? E via dicendo per tutti i pianeti e per tutte le loro combinazioni con le diverse costellazioni/segni zodiacali)

Un ‘evoluzione della tecnica della ruota del vasaio, o meglio un suo potenziamento , è poi rappresentato dal sigillo del pellegrino, che estende su molteplici livelli il meccanismo combinatorio.
Usando le parole di Giordano Bruno , con l’espediente del “pellegrino” ..<< i giuristi potranno a loro volta collocare sotto i libri i titoli, sotto i titoli le leggi, sotto le leggi i paragrafi, sotto questi persino il contenuto delle singole righe. Sotto la serie dei libri, delle sezioni e delle articolazioni i medici potranno disporre i capitoli, le parti dei capitoli, gli aforismi con tutti i loro contenuti, in un ordine non meno rigoroso di quello che si trova nel libro stesso….Non diversamente, qualunque altro studioso, potrà adattare il nostro procedimento alle materie specifiche della sua professione>> (Giordano Bruno, De Umbris Idearum).

Ma questo è un altro argomento ancora.

Viva

Edited by Muriel. - 17/5/2020, 08:40
 
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