Tecnica dei loci, come "crearne di nuovi"?

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view post Posted on 15/10/2020, 16:19     +1   -1

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Buonasera a tutti, oggi vorrei porvi una domanda sulla scelta dei "loci" a seguito ad alcuni dubbi che mi hanno assalito a causa di alcune esperienze.
Tendenzialmente si consiglia di utilizzare dei locus come casa propria, quelle dei parenti o di alcuni amici stretti, poiché sono i luoghi che la nostra mente ricorda meglio. A rigor di logica le immagini se create e strutturate chiaramente dovrebbero essere stabilmente allocato in tali locus (ovviamente previo ripasso schedato). Ciò è esattamente quello che ho fatto, ho utilizzato ogni singolo locus a mia disposizione (utilizzando anche un impaginatore) per inserire la struttura dell'indice di una materia X universitaria con le relative parole chiave.
Ecco quindi la mia perplessità:
Adesso mi sto approcciando nello studio di un'altra materia Y, propedeutica a quella X (motivo per cui continuo settimanalmente ad organizzare dei ripassi). Ma per collocare tutte le immagini dalla materia X, ho terminato tutti i locus (solitamente uso case di mia conoscenza, visto che non mi trovo particolarmente a mio agio ad utilizzare percorsi stradali) e non mi rimangono più locus per collare le immagini e impaginare la materia Y.
Quindi che consigli potete darmi? È possibile creare dei locus? magari osservando case su internet, e di conseguenza crearli dal nulla? Se si, quanto sono affidabili?

Grazie a tutti in anticipo :)
 
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view post Posted on 15/10/2020, 18:09     +1   -1
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CITAZIONE
Quindi che consigli potete darmi? È possibile creare dei locus? magari osservando case su internet, e di conseguenza crearli dal nulla?

Dal nulla non crei proprio niente. Direi che è solo un assemblaggio di informazioni che il cervello immagazzina con l'osservazione. Che poi sia la realtà, o una proiezione visiva di essa (come una foto o un video), cambia poco. Se hai percorso una strada per dieci anni con negozi da entrambe i lati, questo non significa che dopo dieci anni sarai in grado di descrivere in ogni dettaglio il tuo percorso.
Prendiamo ad esempio questa strada della mia città:

jpg

Se dovessi costruire una mnemotecnica cercherei tre punti di partenza, quelli che tu chiami locus.

jpg

Come vedi ho ricavato dei punti di partenza, il numero tre non si vede ma c'è una specie di cannocchiale dove metti i soldi per vedere in lontananza. Li ho cerchiati di rosso e ho inserito il numero di "locus". Continuando nello scorrere della strada utilizzando Google maps posso ricavare altri punti di partenza, cercando un riferimento di partenza che sia facile e immediato da ricordare. Anche un insignificante pezzo di carta per terra può essere un ottimo punto di partenza del percorso mnemonico che stiamo costruendo.
Se fosse una strada che non conosco e mai ho percorso in vita mai dovrò percorrerla mentalmente qualche centinaio di volte, o utilizzarla per memorizzare informazioni in modo da consolidarla.

CITAZIONE
Se si, quanto sono affidabili?

L'affidabilità di un ricordo dipende da diversi fattori, la maggior parte sono ignorati completamente.
Se il percorso per trovare i tuoi "locus" è reale e lo conosci bene, ovviamente, le memorie saranno più affidabili perchè in quel contesto visivo hai coinvolto inconsapevolmente anche gli altri sensi e potrebbero esistere altre memorie collegate collegate a quel percorso.
Se il percorso per trovare i tuoi "locus" è preso da Google maps (ad esempio), ed hai scelto una strada famosissima di una città che però non hai mai visitato, avrà un impatto sulla memoria meno potente rispetto ad un percorso che hai fatto fisicamente, ma questo "limite" è solo all'inizio della costruzione e consolidamento di una nuova tecnica di memoria.
 
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view post Posted on 16/10/2020, 09:29     +1   -1

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Ciao Massimiliano e grazie per la tua gentile risposta.
Ho apprezzato molto l'esempio con i numeri, ed è un qualcosa che ho già avuto modo di utilizzare, ma per informazioni semplici e poco durature. Non mi sono mai trovato a mio agio ad utilizzare una strada come locus per collocare le mie immagini, soprattutto se devono mantenere una certa struttura; mi spiego meglio. Per esempio quando memorizzo i paragrafi di un libro, li inserisco rispettivamente in ogni stanza di una casa x, ed all'interno di ogni stanza (paragrafo) aggiungo negli angoli le mie parole chiave che mi aiutano a richiamare tutti i concenti precedentemente compresi e studiati. Tale "struttura" ben organizzata (anche grazia all'ausilio dell'impaginatore) non riesco ad ottenerla utilizzando le strade o più in generale un percorso.

CITAZIONE
Dal nulla non crei proprio niente.

Probabilmente mi sono espresso male, ma ho avuto modo di leggere qui nel forum ed anche su internet, modi alternativi per "creare locus". Per esempio utilizzando case e percorsi visti chiaramente all'interno di un videogioco o di un film. Oppure osservando riviste di case di lusso strutturate a più piani.
Ho anche letto di una tecnica citata da Muriel. in cui parlava di aggiungere uno sfondo diverso ad un locus di nostra conoscenza (come per esempio uno sfondo ghiacciato), ma è un qualcosa che onestamente non ho ben compreso, motivo per cui non ho provato neanche ad applicarla.

Quindi la mia domanda consisterebbe nel sapere se una volta terminate le case di propria conoscenza, fosse possibile aumentarne il numero senza visitarle fisicamente (magari attraverso le tecniche già citate)
 
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view post Posted on 16/10/2020, 16:59     +1   -1
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CITAZIONE
Quindi la mia domanda consisterebbe nel sapere se una volta terminate le case di propria conoscenza, fosse possibile aumentarne il numero senza visitarle fisicamente (magari attraverso le tecniche già citate)

Per me questa domanda non ha molto senso. E come se chiedessi se fosse possibile visualizzare quello che faremo domani, nonostante ancora non l abbiamo vissuto.
Non è chiaro il fine di questa tua curiosità.

CITAZIONE
Quindi la mia domanda consisterebbe nel sapere se una volta terminate le case di propria conoscenza, fosse possibile aumentarne il numero senza visitarle fisicamente (magari attraverso le tecniche già citate)
 
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view post Posted on 16/10/2020, 17:33     +1   -1

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Basta prendere come riferimento una serie di videogiocatori iscritti agli eSport, i quali hanno la capacità di destreggiarsi in luoghi (mi riferisco alle mappe di gioco) in cui fisicamente non sono mai stati, poiché sono dei luoghi immaginari che i videogiocatori hanno percorso solo in via digitale. Nonostante ciò, la scienza ha dimostrato come tali videogiocatori fossero in grado di saper rappresentare la perimetria di tali luoghi con particolare accuratezza, addirittura meglio dei percorsi che percorrevano nella vita reale per fare altro.

Se non avessi reso l'idea, immagina di percorrere con un personaggio il percorso di una mappa di gioco, il tutto per diversi mesi. Arriverai alla conclusione che la nostra memoria la ricorderà come se fosse un normale luogo percorso fisicamente.

Allontanandoci dai videogiocatori iscritti ai tornei mondiali, poiché credo che non sia questo il nostro caso, prendo come esempio un esperienza vissuta e constatata da mio padre, il quale da giovane giocò al primo Resident Evil. Nonostante i giochi fossero ancora a 16bit ( ^U^ ) si appassionò davvero molto ed a distanza di 30 anni ancora ricorda quasi alla perfezione la villa di cui è composto il gioco.

La possibilità di percorrere un luogo in via del tutto digitale non era un qualcosa che potesse fare un Giordano Bruno o un Cicerone, quindi attraverso l'evoluzione della tecnologia e la capacità di memorizzare con la stessa intensità i luoghi non fisicamente visitabili, perché non sfruttare tale possibilità per poter aggiungere nuovi locus nel proprio bagaglio?
Mi viene anche da pensare che vi sono molti programmi di architettura che permettono di visitare in prima persone molte case già arredate.
 
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view post Posted on 16/10/2020, 19:07     +1   +1   -1
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I loci che puoi ricavare sfruttando il mondo reale, o il mondo digitale (videogames), sono innumerevoli. La rottura secondo me è mettersi li nel "puntellinare" ogni singolo loco e fare in modo di non dimenticarlo mai.
Un qualcosa che puoi ottenere solamente quando rivedi, o rivivi un percorso visivo-spaziale, centinaia e centinaia di volte. E' come dover ricordare ogni singola fermata di un autobus di città, o una metrò.
 
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view post Posted on 21/10/2020, 22:17     +2   +1   -1

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CITAZIONE
Quindi che consigli potete darmi? È possibile creare dei locus? magari osservando case su internet, e di conseguenza crearli dal nulla? Se si, quanto sono affidabili? (Dario)

Ciao Dario
Il campione americano Scott Hagwood utilizzava riviste di arredamento per collezionare stanze della memoria da utilizzare come Memory Palace per le diverse discipline dei campionati.

Ti consiglio un ottimo sito per costruirti e salvarti “infiniti” Memory Palace
www.houzz.com/professionals

Mi sono creato con quel sito una villa da sogno: ingresso faraonico, diversi soggiorni e stanze, taverna con sala bowling, piscina interna, piscine esterne, molteplici bagni e camere, giardino esterno , "depandance" , garage, sala feste, sala giochi ecc. L'ho progettata prima sulla carta e poi l'ho realizzata.

In tale sistema di loci ho memorizzato 33 modelli di management:

Griglia Prodotto Mercato di Ansoff; la matrice BCG; La strategia Oceano Blu; Analisi competitiva: le 5 forze di Porter; Il modello di sviluppo di Greiner; Off Shoring/outsourcing; Pianificazione dello scenario; Dialogo Strategico; L'analisi Swot; La catena del valore; La metodologia VBM; Le discipline del valore di Treacy e Wiersema; Il modello delle 7 S; Il benchmarking; Le sette abitudini di Covey per le persone di successso; La piramide di Curry: customer marketing e relationship management; L'analisi du Pont; Il modello House of purchasing and supply; Il cerchio dell'innovazione; Le 4 P del marketing di Kotler; L'analisi MABA; L'analisi OVA; Il modello di eccellenza EFQM; Il modello balance scorecard; Kaizen /Gemba; L'analisi del rapporto risk reward; Il ciclo di Deming; I sei cappelli pensanti di de Bono.


Ho applicato l'approccio utilizzato da Kevin Vost nel suo libro “Memorize the Faith”: foto delle piantine di stanze e chiese con locus numerati, utilizzati per memorizzare amplissimo materiale.
In questo caso le piscine /stanze/giardini/abitazioni sono state scelte personalmente in base alla loro bellezza e quindi attrattività

[IMG]villa3[/IMG]

Dopo avere individuato la sequenza di loci ed aver rivisto la stessa normalmente, backward, random, dall'inizio a metà e da metà alla fine , ti suggerisco un sistema molto efficace per “scolpire nella pietra” tale sequenza : devi memorizzarci subito sopra qualcosa, una lista, una serie di numeri, un mazzo di carte, qualunque cosa.
Tali loci diventeranno “vivi” . La rivisitazione dall'inizio alla metà e dalla metà alla fine è per ovviare al “Regency effect” o effetto seriale: i primi ed ultimi termini di una serie si ricordano meglio di quelli di mezzo.

I loci artificiali (intesi come loci non esistenti in natura) non mi fanno impazzire ma è una mia preferenza personale



https://




Mi catturano invece i Prowalk Tours: tour virtuali di luoghi reali , dove sembra veramente di camminare sul posto vivendo realmente l'esperienza.
Ti allego un tour nella splendida Capri (il viaggio effettivo inizia dopo 1 min e 18 sec.)

https://


In tema di loci artificiali/ virtuali ci sono molte opzioni tra tour virtuali, design software, games:

360cities.net;
Tourdeforce360.com;
Prowalk tours;
Google Street View;
Matterport.com: (visita di edifici, monumenti e mostre famosi in tutto il mondo, tutti questi spazi sono stati catturati utilizzando fotocamere 3D e sferiche o iPhone e riuniti utilizzando Matterport)

Houzz.Com (foto di interni e case);
Jared Owen's You Tube Channel;

Sketchup (Software di progettazione 3 D);
Autodesk Homestyler (piattaforma per progettazione e modellamento di interni);
Home Design 3d (strumento per progettazione e modellamento delle case);
Planner 5 D (strumento per progettazione d'interni);

Memory Palace da video games ecc.

Massimiliano Masala, in modo magistrale, ha così sintetizzato :
“L'affidabilità di un ricordo dipende da diversi fattori, la maggior parte sono ignorati completamente.
Se il percorso per trovare i tuoi "locus" è reale e lo conosci bene, ovviamente, le memorie saranno più affidabili perchè in quel contesto visivo hai coinvolto inconsapevolmente anche gli altri sensi e potrebbero esistere altre memorie collegate a quel percorso”
.

Giordano Bruno:
“Cosa impedisce all'immaginazione di far svanire i subiecta vecchi e sostituirli con altri costruiti da se? Tuttavia questi non vengono posseduti con la medesima facilità con cui vengono formati: ad essi infatti bisogna applicarsi con il pensiero tanto da farli diventare così consueti da non differire in nulla da quelli veri“


CITAZIONE
Per esempio quando memorizzo i paragrafi di un libro, li inserisco rispettivamente in ogni stanza di una casa x, ed all'interno di ogni stanza (paragrafo) aggiungo negli angoli le mie parole chiave che mi aiutano a richiamare tutti i concenti precedentemente compresi e studiati. Tale "struttura" ben organizzata (anche grazia all'ausilio dell'impaginatore) non riesco ad ottenerla utilizzando le strade o più in generale un percorso (Dario)

Hai mai provato ad utilizzare Memory Palace misti, ossia composti sia da stanze e luoghi interni che da ambienti esterni, oppure altri tipi di costruzioni quali Alberghi, ristoranti, centri commerciali…?

CITAZIONE
Ho anche letto di una tecnica citata da Muriel in cui parlava di aggiungere uno sfondo diverso ad un locus di nostra conoscenza (come per esempio uno sfondo ghiacciato), ma è un qualcosa che onestamente non ho ben compreso, motivo per cui non ho provato neanche ad applicarla (Dario)

E' il concetto che sta alla base del Sem3 di Tony Buzan. Per moltiplicare i peg, ossia gli elementi dello schedario 00-99 , immagini gli stessi ganci con ambientazioni di sfondo diverso: il quadro associativo cambia completamente.

Tale sistema sfrutta il principio del cosiddetto “fattore ghiaccio”, in modo definito e strutturato , per conservare e recuperare una notevole quantità di informazioni .

Le immagini schedario che ognuno si è personalmente costruito con la conversione fonetica vengono utilizzate in 100 modi diversi, raggruppate per omogenee categorie, cercando di coinvolgere tutti e 5 i sensi , utilizzando i principi della conversione fonetica.

L’ambientazione dello stesso personaggio/figura chiave in scenari e contesti diversi creerà sempre quadri associativi differenziati ; immaginare Belen ad esempio, espressione del nr 12 (d, n= donna) in un blocco di ghiaccio è ben diverso che immaginare la stessa Belen nella lava incandescente od in uno stagno melmoso o con in sottofondo il suono di un tamburo assordante.

Il risultato è la possibilità di avere qualcosa come 10.000 ganci mnemonici, definiti , strutturati , nel loro perfetto ordine, a cui attribuire diverse aree del sapere.

Mutuando l'approccio ai Memory Palace, immagina il tuo soggiorno e definisci 5 loci, uno al centro e 4 agli angoli.
Memorizzaci qualcosa. Il giorno dopo, immagina gli stessi 5 loci , ma completamente in fiamme e nell'olio bollente: memorizza del materiale, vedrai che non ci saranno interferenze : gli ambienti sono i medesimi ma i loci sono visti dall'occhio della mente come diversi, stante appunto il diverso sfondo.

Un risultato simile puoi ottenerlo percorrendo la tua stessa stanza in senso contrario rispetto all'usuale, scegliendo altri loci oppure gli stessi, ma visti da una angolatura nuova: di fatto avrai una diversa struttura mnemonica .

Nello spoiler un esempio per la costruzione di 10.000 peg potenziali con le considerazioni sopra delineate



La logica di raggruppamento in categorie omogenee, utilizzata in passato da Giordano Bruno per molti suoi espedienti, ha trovato pratica applicazione in tempi moderni nel Sem3 Tony Buzan

CITAZIONE
Adesso mi sto approcciando nello studio di un'altra materia Y, propedeutica a quella X (motivo per cui continuo settimanalmente ad organizzare dei ripassi). Ma per collocare tutte le immagini dalla materia X, ho terminato tutti i locus (solitamente uso case di mia conoscenza, visto che non mi trovo particolarmente a mio agio ad utilizzare percorsi stradali) e non mi rimangono più locus per collare le immagini e impaginare la materia Y. (Dario)

Alex Mullen, campione di memoria e studente di Medicina, non riusa mai i propri Memory Palace per l'apprendimento: ha la continua esigenza di crearne di nuovi.
Non vi è l'esigenza di un loro ricordo perfettamente dettagliato, è importante avere chiara la loro struttura spaziale e d'ordine, finalizzata all' accoglimento delle immagini mentali.
Alex Mullen suggerisce 5 strategie per la creazione di nuovi Memory Palace

1) CASE, APPARTAMENTI
Dell'infanzia, della gioventù, nostre, dei nostri familiari, di parenti ed amici

2) SCUOLE
Elementari, medie, superiori, Università (nostre, di familiari, parenti, amici)

3) LUOGHI DI LAVORO
Da quando abbiamo iniziato a lavorare ad oggi (di familiari, parenti ed amici)

4) LUOGHI DEI WEEK END

Parchi, Ristoranti, Palestre, Librerie, Cinema, Teatri, Centri commerciali, Bar, Gelaterie, Pizzerie, Supermercati, Negozi ...

5) PERCORSI / STAZIONI
Percorsi per andare a scuola, al lavoro, per andare a correre, camminare ecc..
Stazioni di Treni, Autobus, Metrò, Tram.
Aeroporti, Porti...


Sulla base di questo elenco , non esaustivo, rimarrai sorpreso da quanti Memory Palace e quindi loci hai già nella memoria a m/l, senza averne tuttavia la consapevolezza.

Uno strumento estremamente efficace, da me personalmente utilizzato per la costruzione e dilatazione dei miei Memory Palace è il QUADERNO dei LOCI

Pensa in piccolo e punta a piccoli obiettivi, “small goals”. Tanti piccoli obiettivi portano a raggiungere grandi risultati.

Alla fine di ogni giornata pensa a cosa hai fatto e dove sei andato.
Sei stato in piscina? Rivedi con l'occhio della mente dove sei fisicamente passato e selezione 10 loci (non 50 o 100), lasciando all'occhio della mente di fare il lavoro: rotonda, parcheggio, ingresso, reception, sala d'attesa, bar piscina, vetrata, vascone, spogliatoio, distributore ciabatte, docce, bagno, uscita…

Come vedi ne individuerai sempre ben più di dieci e senza fatica.

Annota il nome del Memory Palace /percorso ed i loci nel quaderno; fai un semplice schizzo della visuale dall'alto, per definire e fissare ulteriormente la distribuzione spaziale del percorso/palazzo .

Rivedi i loci selezionati, dal primo all'ultimo, dall'ultimo al primo, da quello centrale a quello finale, da quello iniziale a quello centrale (Regency Effect).

Memorizzaci sopra qualcosa , rivedi le immagini che interagiscono con i loci spontaneamente selezionati dalla tua memoria.
Il giorno dopo ripercorri con l'occhio della mente il tuo Memory Palace, troverai i loci nitidi, nella loro giusta sequenza.

L'annotazione di Memory Palace/percorsi , la loro rivisitazione diventerà una abitudine giornaliera e divertente. Poco tempo al giorno, anche 1 minuto per rivedere semplicemente una sequenza di loci.

Senza accorgertene, otterrai una progressiva dilatazione del numero dei tuoi Palazzi.
La verità è che nella memoria a m/l abbiamo già migliaia di loci , non ne siamo tuttavia consapevoli.

Nel 2017, quando ho preparato la gara del Pi greco, ho sfruttato proprio questo meccanismo: selezionare senza sforzo i loci che la memoria naturale spontaneamente mi faceva recuperare, essendo già un ricordo inconsapevolmente registrato e sedimentato.

Sono partito dal portone di casa ed ho attraversato strade, ponti, paesi, ristoranti, giardini, bar, filiali, aziende ...
I loci sono stati scelti progressivamente, “along the way”: posizionato od arrivato in un punto, partivo/ripartivo nel “viaggio”: l'occhio della mente mi individuava e selezionava spontaneamente delle cose: ciò che la mia memoria aveva già, per un qualche motivo, registrato nel m/l : potenti loci su cui memorizzare subito dei numeri, per “scalfire nella roccia” la sequenza definita.

Torniamo al Quaderno dei loci.
Ogni Memory Palace inizia con una lettera: Casa = C, Pizzeria = P e così via

Dobbiamo memorizzare 20 cose: utilizziamo i 10 loci della casa ed i 10 loci della pizzeria.
La scansione alfabetica dei Memory Palace ci ricorda che la C viene prima della P, conferendo un ordinamento preciso tra le due strutture di loci, la casa e la pizzeria.
L'utilizzo dell'alfabeto è un sistema efficace per far apparire d’incanto nuovi possibili Memory Palace .

Quali altre cose iniziano con la C?
Sicuramente sarai andato in un Cinema, dove avrai parcheggiato la macchina, aperto la porta di ingresso, entrato in biglietteria, comprato i pop corn, andato in bagno, entrato nella zona sale, seduto su una poltrona del cinema, visto lo schermo gigante, uscito in piazzale, entrato a mangiare un panino finito il film...

Sono dieci loci anche qui, senza muovere un dito ( sicuramente presenti nella tua memoria a m/l ).
Siamo già a trenta loci.

Prendiamo altre lettere dell’alfabeto: ad esempio la B; potremmo avere banca (la Filiale dove abbiamo il conto), bar ( bar di Carlo, bar delle ragazze, bar dell’Università…); poi barbiere, benzinaio, birreria…

Con la A: Aeroporto, Albergo dove ho trascorso un week end romantico, Albergo dove sono andato in vacanza…

F : farmacia, fruttivendolo, fornaio

A B C D E F G H I L M….
La scansione alfabetica può diventare l’ordinatrice dei tuoi Palazzi, ma non solo

All’interno della stessa lettera, sarà lo stesso ordine alfabetico che ti dirà quale percorso/Memory Palace viene prima e quale viene dopo , nel caso tu abbia la necessità di utilizzarne diversi in abbinata per le cose da memorizzare (Farmacia = fa viene prima di Fornaio = fo e di Fruttivendolo = fr).

Col tempo, costruendo i tuoi percorsi /Memory Palace , con gradualità ( memorizzandoci sopra delle cose), scoprirai che alcuni funzionano meglio di altri, che per certi tipi di memorizzazioni vanno meglio gli spazi aperti, per altri tipi di memorizzazioni meglio i percorsi misti ( costituiti sia da ambienti interni che da ambienti esterni ), per altri ancora magari noterai che l’ordinamento dei loci delle stanze può dare maggiore stabilità alle informazioni ecc..
Cose da scoprire nel tempo attraverso personali step di apprendimento progressivi


Con questo semplice ma efficace sistema riuscirai a costruirti nel tempo un “network”, una rete di Memory Palace, ordinati ed interconnessi tra di loro, con una marea di loci a tua disposizione.


Scegli sempre dei loci diversi gli uni dagli altri e viaggia sempre in un senso (orario od antiorario come preferisci) senza ritornare mai sui tuoi passi, mantenendo quella sequenza del percorso.

Fai interagire le immagini con il loco, non appoggiarle semplicemente : sfonda, gratta le cose, schiacciale, graffiale, trapassale ecc.

Ad esempio l’anguria che devi comprare ha sfondato il letto (non l’hai semplicemente appoggiata sopra); visualizza questa scena nitidamente con gli occhi della mente; così facendo l’immagine si “incollerà” letteralmente al loco stesso e non “evaporerà”;

Un altro semplice stratagemma è aumentare le dimensioni degli oggetti.
Immagina quella stessa anguria larga due metri che sfonda il letto, non dimenticherai facilmente quell’immagine.

Se il loco è grande (come potrebbe essere la cucina) , devi focalizzare l’attenzione su un particolare del luogo o su un oggetto con cui farai interagire la cosa da memorizzare.

In cucina ad esempio immagina la banana da comprare che trapassi il tavolo fuori per fuori. Se appoggi semplicemente la banana da qualche parte, potresti dimenticare l’immagine in sede di richiamo.

Non ritornare mai sui tuoi passi nella sequenza, che deve rimanere immutata

Rivedi periodicamente quel percorso/Memory Palace , ti porterà via pochissimo, “volerai letteralmente alla velocità del pensiero tra le mura di casa tua”.

Per quanto concerne un efficiente utilizzo dei loci, oltre all'utilizzo dell'impaginatore (cosiddetta logica LOCI LOCI) , puoi sfruttare la logica LOCI LINK e LOCi PEG, che consente di economizzare il numero dei loci stessi.

Supponiamo che un capitolo sia ambientato in una stanza con 5 loci: al centro, dove inserire l'immagine del capitolo, visualizzabile da qualunque punto, e i 4 angoli.

Nel primo angolo , per il primo paragrafo, utilizziamo l'impaginatore , che rimandando a qualche struttura di loci subordinata, ci consente di strutturare il contenuto esteso del paragrafo diviso in sezioni, sottosezioni ecc., con il massimo grado di analiticità e profondità.

Nel secondo loco abbiamo il secondo paragrafo, che presenta una classificazione di 12 elementi da ricordare. Invece dell'impaginatore usiamo la logica LOCI PEG

Facciamo interagire l'immagine del paragrafo con quella del peg nr 12 (costruito con la conversione fonetica, con il Dominic System, con il metodo dei colori, in modo arbitrario).
Con la conversione fonetica 12 = d, n, che diventa donna = Belen, prorompente ed in minigonna , che interagisce in qualche modo con l'immagine del paragrafo

La logica LOCI PEG ci indicherà che ci sono 12 sottopunti informativi, pari al numero del peg (donna); non dobbiamoi ricorrere ad altri loci, semplicemente utilizziamo i ganci dello schedario fonetico dal nr. 1 al nr 12, associandoli in sequenza , alle classificazioni contenute in quel paragrafo .

Nel terzo loco utilizziamo invece la logica LOCI LINK;
Dopo aver studiato il paragrafo con la memoria naturale (ipotizziamo che non richieda particolari strutturazioni), estrapoliamo 10 parole chiave.
Colleghiamo le 10 parole chiave tra di loro con il metodo della storia (o con il link di tipo fisico o con la tecnica di sostituzione).
Memoria naturale + link consentono di richiamare perfettamente il contenuto di quel paragrafo.
Nel terzo loco, associamo l'immagine del paragrafo con la prima immagine della sequenza della storia.
STOP

L'occhio della mente, arrivando al terzo loco, vedrà tale associazione; il primo elemento della storia consentirà poi di recuperare in sequenza , con il meccanismo del collegamento, le 10 parole chiave, espressive del contenuto del paragrafo, preventivamente studiato con la memoria naturale

Il secondo e terzo loco , con la logica LOCI PEG e LOCI LINK inglobano un set informativo che avrebbe richiesto altrimenti 22 loci sequenziali non strutturati .

L'utilizzo combinato dell'impaginatore con il loci link e loci peg, conferirà ulteriore efficienza a tutto il processo di strutturazione organizzata delle informazioni


Diventa strategico :

***concepire gli spazi ed i loci a tutto tondo, vederli in una visione di insieme e come partizione dettagliata, dove c’è sempre un sopra, un sotto, un davanti, un dietro, una destra ed una sinistra ed uno sfondo;

*** costruire le architetture mnemoniche replicando la struttura del materiale da memorizzare , avendo sempre una visione di insieme che consenta, da qualunque angolazione, di accedere dal generale al particolare e viceversa;

*** collegare spazi non adiacenti, rendendo vicine cose che nella realtà non lo sono, consentendo in questo modo la costruzione di strutture mnemoniche ad hoc (espediente dell’impaginatore, animato ed inanimato, da me più volte citato)

***“vivificare” gli spazi con figure attributive, animate o meno, fisse o mobili, creando segni mnemonici negli spazi - loci, quale veicolo per altre informazioni


*** creare immagini indice, aventi una ulteriore organizzazione interna di tipo gerarchico; da un’immagine principale susseguono altre immagini subordinate; vedendo la figura di un personaggio rappresentativo di altre figure, siamo ricondotti in automatico alla visione delle figure “sottoposte”. Applicazione di questo concetto sono ad es. i loci verbali descritti nell'ultima parte del mio post sulle metodologie applicate ad una evoluta concezione dei loci


*** stratificare uno spazio su più livelli: con un sistema combinatorio sottostante, vengono ad animarsi diversi costrutti mnemonici, che di fatto attuano una moltiplicazione del loco in n quadri informativi, sempre strutturati e con un ordinamento preciso.

E' l'innovativo concetto di LOCO A STRATI: è come avere una cipolla da sbucciare, che dischiude diversi livelli di informazione, localizzati nel medesimo loco ma su piani al tempo stesso separati.

Un modo nuovo di percepire e vedere il loco , in cui la vera fonte di innovazione è rappresentata dal sistema combinatorio , utilizzato sempre in modi diversi : è come una potente calamita che, attivando determinati codici , attira informazioni codificate e apparentemente invisibili.

*** la segmentazione dei loci per dilatare ulteriormente gli spazi mnemonici e la parametrizzazione, sia in senso estensivo (cosa ci vieta di collocare un elefante su una saponetta? Nulla, basta dilatare le dimensioni della saponetta per contenere l'elefante) che in senso restrittivo (viceversa, cosa ci impedisce di rimpicciolire le immagini di un elefante adattandole a quella di una saponetta ?)

Due suggerimenti:
1) dalla rete scarica “il sunto della Rethorica ad Herennium”, la Bibbia della memoria artificiale, dove sono descritte le regole base per buoni loci e immagini mnemoniche, il fulcro quindi della memoria artificiale

2) Non scordare Anki, uno Space Repetition Software, che si presenta su diverse piattaforme , utile per revisionare e fissare ogni tipo di argomento, sfruttando i ritmi della memoria naturale .
Anki può davvero migliorare in modo esponenziale l'efficacia dell' apprendimento, riducendone i tempi ma con importante incremento della ritenzione delle informazioni.

Tecnologia , memoria naturale e memoria artificiale: un connubio dalle enormi potenzialità!



Viva
 
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view post Posted on 25/10/2020, 19:38     +1   -1

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Ciao Muriel,

CITAZIONE
Ti consiglio un ottimo sito per costruirti e salvarti “infiniti” Memory Palace

Mi consigli di creare interamente delle case con mobili e arredamento oppure mi basta la planimetria?

CITAZIONE
Hai mai provato ad utilizzare Memory Palace misti, ossia composti sia da stanze e luoghi interni che da ambienti esterni, oppure altri tipi di costruzioni quali Alberghi, ristoranti, centri commerciali…?

No. Solitamente preferisco usare case di mia conoscenza, solo perché riesco a ricavarne un'ottima struttura per poter studiare. Considera che in ogni stanza metto un sotto-paragrafo con le relative informazioni e la casa in sé rappresenterebbe il Capitolo. Ciò mi aiuta ad avere una visione strutturata gerarchicamente della materia, motivo per cui non amo utilizzare percorsi stradali.

CITAZIONE
Non scordare Anki

Lo conosco già e probabilmente è uno di quei software che utilizzerò per il resto della mia vita ^U^

A parte ciò, mi hai introdotto moltissime tecniche e consigli che non avevo mai preso in considerazione (come il quaderno dei loci o il fattore ghiaccio), i quali cercherò immediatamente di farli miei ed applicarli.

Grazie mille per i tuoi consigli e per il tempo messo a disposizione per me e per il forum :D
 
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view post Posted on 26/10/2020, 23:21     +2   +1   -1

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Mi consigli di creare interamente delle case con mobili e arredamento oppure mi basta la planimetria? (Dario)

Ciao Dario.
Un loco senza niente non è un loco “vivo”.
Se un angolo è vuoto, ti consiglio sempre di inserire un oggetto, un qualcosa che per te abbia un qualche significato .

Giordano Bruno, in merito, introduce il concetto di “loco con funzione attributiva”: elementi che si possono aggiungere nei luoghi mnemonici, che possono essere mossi, alterati e utilizzati in modi sempre vari e diversi, come più conviene alla natura delle immagini di volta in volta rappresentate.

Sono oggetti posti nei loci che aiutano a ricordare le immagini e le loro posizioni proprio grazie all'azione di queste ultime rispetto ad essi.

Se utilizzi la strutturazione degli spazi alla "Dean Vaughn", in corrispondenza di ogni angolo, parete ecc. c’è sempre un oggetto che è lì presente e che di fatto “vivifica” tali luoghi.
Per ricordare il punto 2 della stanza è sufficiente con l’occhio della mente guardare alla parete di sinistra, dove vedere istantaneamente il televisore da sempre li' localizzato.

Se guardo l’angolo in alto a sinistra, compare l’immagine del caminetto e così via.
Ad ogni loco, che ha una sua connotazione numerica ben definita , corrisponde un oggetto ivi presente, saldamente ancorato nella memoria a m/l.

<<…aggiungi dunque un berretto in quell’angolo e disponi anche negli altri luoghi mnemonici altri utensili e simili strumenti.. In uno degli angoli viene malmenato Roberto: vedi che il berretto è usato a mo’ di scudo. Ecco invece Iris che dipinge: il berretto serve in questo caso a contenere i colori . Ecco un contadino che zappa: adesso il berretto viene colpito dalla zappa; così di seguito, mentre nuovi personaggi si susseguono con opere e azioni sempre diverse, il berretto interverrà continuamente nelle operazioni con funzioni sempre diverse. Grazie a questo artifizio, qualora non ti sovvenga il ricordo di quanto è stato posto in un determinato loco, sarà lo stesso loco attributivo a comunicarti, quasi fosse un informatore degno di fede, cosa è stato posto in quel luogo >> ( Canto Circeo – 1582- Giordano Bruno).


CITAZIONE
A parte ciò, mi hai introdotto moltissime tecniche e consigli che non avevo mai preso in considerazione (come il quaderno dei loci o il fattore ghiaccio) Dario

Mi ero scordato un link :
www.ludism.org/mentat/SemCubed


CITAZIONE
Grazie mille per i tuoi consigli e per il tempo messo a disposizione per me e per il forum (Dario)

Quando il tempo ed il lavoro me lo consentono, lo faccio sempre molto volentieri.

“Non fare nulla per gli altri è la rovina di noi stessi” (Horace Mann)


Viva
 
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view post Posted on 29/10/2020, 10:02     +1   -1

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Utilizzando la strutturazione degli spazi alla "Dean Vaughn" mi può capitare di non ricordare perfettamente se a dx di una stanza vi è un televisore o un armadio (parallelamente mi può capitare seguendo un percorso stradale di non ricordare se nella via di dx c'è prima il panificio o il tabacchino). In questi casi di perplessità come mi suggeriresti agire?

Inoltre parlando della citazione di Cicerone (Canto Circeo – 1582- Giordano Bruno) se utilizzo il berretto dandogli una funzione per aiutarmi a solidificare meglio una immagine, non c'è il rischio che si possa entrare in confusione se tale berretto magari viene utilizzato più di una volta?

Mi rendo sempre più conto di aver sfruttato male, o comunque solo parzialmente, le possibilità messe a disposizione dalla "Memoria Artificiale". D:
 
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view post Posted on 31/10/2020, 16:31     +1   -1

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CITAZIONE
Utilizzando la strutturazione degli spazi alla "Dean Vaughn" mi può capitare di non ricordare perfettamente se a dx di una stanza vi è un televisore o un armadio (parallelamente mi può capitare seguendo un percorso stradale di non ricordare se nella via di dx c'è prima il panificio o il tabacchino). In questi casi di perplessità come mi suggeriresti agire? (Dario)

A mio modo di vedere dipende tutto da come scegli i loci.

Normalmente quando devo creare un percorso/Memory Palace e vado in un posto nuovo , osservo attentamente le cose , ma non faccio nient'altro.

Non scelgo sul luogo preventivamente i loci, perché altrimenti “razionalizzerei” un processo che in realtà sarà la mia mente ed il mio subconscio a fare, innescato da variabili che spesso non conosciamo.

Quando ritorno a casa , nel mio quaderno dei loci , per ricavare almeno 15 punti:
chiudo gli occhi e lascio la mente muoversi : verrò condotto in punti, in loci che l'occhio della mente ha selezionato per un qualche motivo, scegliendo spesso delle cose a cui razionalmente non avrei dato invece particolare peso.

Può essere che il panificio o il tabaccaio siano stati da te scelti solo “razionalmente” o senza una caratteristica di distintività, o che tale sequenza non sia stata adeguatamente consolidata ; magari il panificio o il tabaccaio sono troppo simili tra di loro , come posizionamento o come struttura, ricalcando sequenze spaziali similari che, indirettamente, possono generare i c.d. “vuoti o blanks”.

Il rimedio più semplice è spesso dare un taglio netto, cambiando radicalmente il loco.

Un'altra soluzione sfrutta il loco immediatamente precedente.
In tale luogo inseriamo un segnale (al loco o all'immagine in formazione) che in automatico ci condurrà al panificio, senza alcun indugio.
Il loco antecedente– ad esempio un' edicola – viene vista ricca di panini accanto alle riviste.
L'occhio della mente, arrivando in tale punto della sequenza, ci condurrà istantaneamente al panificio , senza alcuna esitazione.

Vi è poi un'ulteriore tecnica, che si utilizza efficacemente in caso di costruzione di particolari architetture mnemoniche: collegare i loci tra di loro, per il tramite dell'oggetto attributivo presente in ogni punto della struttura mnemonica.

Giordano Bruno, in alcuni espedienti sofisticati, creava molteplici strutture mnemoniche, con sequenze degli spazi non lineari e cementate tra di loro con il meccanismo della catena o link .

[IMG]Imaginum1[/IMG]








In ambito competitivo, uno dei segreti dei campioni Andrea Muzii e Ben Pridmore, per le memorizzazioni in velocità (sia di carte che di numeri) – è il collegamento dei loci tra di loro; le immagini formate nel loco precedente vengono proiettate e messe in relazione , in qualche modo, con quelle del loco successivo creando di fatto una unica catena, che avvolge e rafforza ulteriormente il sistema dei loci.

In caso di “strutturazione alla Dean Vaughn” in abitazioni con del vissuto, è difficile non ricordare cosa sia realmente presente in ogni specifico loco.

Per “sigillare” ogni oggetto con la sua posizione c'è l'espediente dello spolverino (così nominato dal suo ideatore Scott Hagwood): usare uno straccio/panno in ogni loco della struttura mnemonica .
E' utile per fissare dettagli o caratteristiche peculiari.

Scoprirai segni, particolari che aiuteranno a fissare la caratteristica unica di ogni oggetto rappresentativo di una determinata “location” di tale stanza.

Interagendo con l'oggetto lo trasformi in un contenuto esperenziale , attivando quindi una più vasta area cerebrale nel processo di fissazione e decodifica del ricordo.

Ripeti le sequenze normalmente, backward, random. L'associazione numero /oggetto e oggetto numero/ diventerà automatica, sarà cementata dal memorizzarci subito qualcosa sopra.

I loci naturalmente devono mantenere le note caratteristiche citate nell'Ars Memoria classica e rinascimentale:

devono essere sensibili, naturali, artificiali o misti, di adeguata estensione e visibilità, proporzionali per numero alle cose da memorizzare, differenti per forma e per natura, contrassegnati, ubicati in posti poco frequentati, capaci di conservare una disposizione adatta alla ricezione delle immagini che si devono apporre ad essi, adeguatamente illuminati

Le immagini parimenti, per stimolare la memoria devono essere:

insolite, grandi, Indecenti, ripugnanti, d’effetto, bruttissime o bellissime, abbellite, adornate, insanguinate, sporche , ridicole, sulle quali ci si è esercitati abitualmente.



CITAZIONE
Inoltre parlando della citazione Giordano Bruno , Canto Circeo, se utilizzo il berretto dandogli una funzione per aiutarmi a solidificare meglio una immagine, non c'è il rischio che si possa entrare in confusione se tale berretto magari viene utilizzato più di una volta? (Dario)

Le immagini accessorie sono esse stesse luoghi, cioè riferimenti per altre immagini e quindi portatrici di significati.

Immagina per un attimo il berretto posizionato nel primo angolo a sinistra del tuo soggiorno.
Irrompono i seguenti personaggi in sequenza


Totti con una mazza da baseball gigantesca Abbatte il berretto riducendolo in poltiglia. Si accanisce davvero sminuzzandolo completamente.


Fazio (il presentatore) con un dito gigantesco e pulsante Benedice il berretto umido. Lo benedice ripetutamente.

Un puma feroce con la Pimpa Corre sul berretto, rotante come un "tapis roulant". Più corrono e più ritornano indietro.

Degli Osti romani in “toulle” Divorano il morbido berretto, non mangiano da giorni. Lo divorano digrignando i denti. Aho!!

Un marziano (Et) con l'arco fa Esplodere il berretto . Un' esplosione terrificante ed assordante!

Tarricone e l'avv. Prisco (interista) Frustano il berretto, insanguinato dal dolore. Frustano il berretto senza pietà!

Un servo in “toulle” Griglia il berretto, arrostito a puntino dalla fiamma scoppiettante .

Tarricone e Superman fanno Hello con il cappello colorato. Fanno “hello” con tutti, fermateli!!



Le figure di personaggi itineranti interagiscono con il berretto per rappresentare dei ricordi, che sono recuperati nel loro perfetto ordine proprio grazie alla scansione alfabetica delle singole azioni che si susseguono.

Abbattere, Benedire, Correre, Divorare, Esplodere, Frustare, Grigliare, Hello
A, B, C, D, E, F, G, H

Ecco che il berretto, quale loco attributivo, richiamerà diverse informazioni, ordinate e recuperate grazie alla scansione alfabetica.

L'’interazione personaggi /oggetti/spazi creerà dei segni mnemonici rappresentativi delle cose che devo ricordare

Guardo il Berretto
A….Abbattere = Totti = Romolo
B...Benedire = Fazio con il Dito = Tito Fazio
C...Correre = un puma feroce con la Pimpa = Numa Pompilio
D...Divorare = Osti romani in “Toulle”= Tullio Ostilio
E...Espandere = un marziano con l'arco = Anco Marzio
F...Frustare = Tarricone e avv. Prisco = Tarquinio Prisco
G...Grigliare = un servo in “toulle” = Servio Tullio
H... Hello = Tarricone e Superman = Tarquinio il Superbo


Il berretto è il riferimento per altre immagini , portatrici di significati, in questo caso I RE DI ROMA , memorizzati anche nel loro ordine cronologico

Al berretto sono state date caratterizzazioni diverse - umido, rotante, morbido, arrostito, colorato - per distinguerlo ulteriormente, qualora ce ne fosse stato bisogno


Potremmo poi strutturare ulteriormente le informazioni, stabilendo che nella stanza successiva, in cui sono presenti altri loci attributivi, transiti solo Totti = Romolo, che interagendo con gli oggetti fisserà tutte le cose che devo ricordare e riferite al Re Romolo

Nella terza stanza transiterà solo Fazio con il Ditone = Tito Fazio, che interagirà con gli oggetti ivi presenti per fissare le informazioni ad esso riferibili.

<<se a partire da cento uomini si passeranno in rassegna, una ad una, cento stanze tutte diverse tra loro, non ti daranno modo di avere a disposizione diecimila concetti? E se li vorrai raddoppiare, non basterà poi la sola aggiunta di altre stanze o la moltiplicazioni degli uomini? E analogamente al modo in cui alcuni argomenti sono subordinati ad altri, non sarai forse capace di subordinare , in questi stessi sostrati, a uomini altri uomini, oppure con simili relazioni case a case, atrii ad atrii?
Forse che anche queste ultime strutture percepite e visualizzate secondo un certo ordine corrispondente e sottoposto a varie circostanze, non saranno in grado di fornirti una materia tanto fertile per l’analisi, l’invenzione e la memorizzazione ?>>

(Explicatio Triginta Sigillorum - Giordano Bruno).


Se dobbiamo ricordare tutti i <b>segni zodiacali/costellazioni e le diverse caratterizzazioni di tutti i pianeti
all’interno dei diversi segni zodiacali, possiamo utilizzare nuovamente un simile approccio che logicamente non può sfruttare un sistema di organizzazione ordinario delle informazioni.

La struttura di primo livello, rappresentata dalle diverse costellazioni e segni zodiacali, può essere ad esempio costituita da una serie di negozi disposti a semi cerchio in un centro commerciale, che ricreano la forma della volta celeste.

I diversi pianeti , rappresentati da diversi e distinti personaggi itineranti, passeranno a turno nelle diverse case astrologiche - i negozi - ed andranno ad interagire con tutti gli elementi accessori che avremo preventivamente creato, per rappresentare tutte le possibili caratterizzazioni che ci possono servire.

Cosa succede quando Marte, Saturno , Giove ecc. entrano in Gemelli?
Quali sono gli effetti che dovrebbero portare, quali caratteristiche delle persone esaltare ? E via dicendo per tutti i pianeti e per tutte le loro combinazioni con le diverse costellazioni/segni zodiacali

Un ‘evoluzione e potenziamento di questo approccio è rappresentato dal Sigillo del Pellegrino, che estende su molteplici livelli il meccanismo combinatorio.

In un sistema di luoghi sono individuati degli spazi riempiti con oggetti vari.
Vengono fatte passare in successione figure agenti subordinate tra di loro per animarli con raffigurazioni atte a rappresentare i dati mnemonici da ricordare.

Viene quindi creata una struttura gerarchizzata di immagini mobili da applicare ad uno specifico luogo o a luoghi diversi, moltiplicandone quindi la profondità informativa.

Una prima schiera di personaggi passa per rappresentare informazioni di carattere generale di un libro.

Una seconda serie di personaggi (subordinati ai primi con un qualche criterio) entreranno in scena per i medesimi luoghi od altri successivi, rappresentando il secondo grado di raffigurazioni -i capitoli- del libro.

Una terza schiera di personaggi subordinati transiterà nel medesimo o in un nuovo percorso, andando a raffigurare un terzo livello di partizione , i paragrafi.

Continuando ad aggiungere personaggi, spazi ed oggetti, si potranno rappresentare i contenuti dei paragrafi e tutti di gradi di suddivisione e partizione del materiale mnemonico, fino a raggiungere il livello di definizione desiderato.


<< i giuristi potranno a loro volta collocare sotto i libri i titoli, sotto i titoli le leggi, sotto le leggi i paragrafi, sotto questi persino il contenuto delle singole righe. Sotto la serie dei libri, delle sezioni e delle articolazioni i medici potranno disporre i capitoli, le parti dei capitoli, gli aforismi con tutti i loro contenuti, in un ordine non meno rigoroso di quello che si trova nel libro stesso….Non diversamente, qualunque altro studioso, potrà adattare il nostro procedimento alle materie specifiche della sua professione>>
(Giordano Bruno, De Umbris Idearum).


Aristotele percorre il primo atrio
A. B.C.D.E.F.G.H.I.K.

A. stesso è condotto lungo il secondo atrio
a.b.c.d.e.f.g.h.i.k.

Poi a. si diffonde per il terzo atrio
I. II. III. IV. V. VI. VII. VIII. IX. X.

I. infine, passa per il quarto atrio
1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8.9.10.


Poichè ogni volta che ciascun personaggio, o nella medesima serie di luoghi o in atri successivi, compie un proprio percorso, creando figure e segni esclusivi, di fatto vengono a crearsi tante ruote quanti sono i personaggi livello.

L’arte di variare e trasformare le immagini combinando tra loro luoghi e segni della memoria per rendere ancora più versatile l’espressione dei contenuti, quindi l’arte di costruire segni a partire da altri segni


CITAZIONE
Mi rendo sempre più conto di aver sfruttato male, o comunque solo parzialmente, le possibilità messe a disposizione dalla "Memoria Artificiale". (Dario)

In campo mnemonico una tecnica efficace per una persona non necessariamente è performante per un'altra, c'è molta soggettività, legata a molti fattori tra cui il proprio vissuto e le proprie propensioni ed attitudini personali.

Dagli errori o dalla comprensione di errati automatismi o tecnicalità, si imparano davvero tante cose.

Questo meccanismo di “prova ed errore”, di sperimentazione e continua ricerca di nuove soluzioni ed approcci dovrebbe essere la nostra bussola, come direbbe Giordano Bruno, per guidare la nostra crescita in campo mnemonico.

Memorizzando carte e numeri mi è capitato, in corrispondenza di un determinato loco, di dimenticare spesso ciò che vi memorizzavo . Al ripetersi del “vuoto”, ho cercato le possibili cause.

Ho capito che tale loco alla fine ricreava un tipo di sequenza similare ad un altro percorso.
Non era il loco in se' simile ad un altro, era la sequenza spaziale in successione di due loci che generava interferenze.
La visuale inoltre non era ottimale in quanto eccessivamente angolata e troppo obliqua

.. lo sguardo diretto è massimamente e con massima evidenza superiore allo sguardo obliquo….è opportuno ricorrere alla visione che si compie come a partire da un oggetto che è direttamente e diametralmente contrapposto, cosicchè anche l'oggetto visibile sia colto dalla potenza conoscitiva in modo non obliquo, ma diretto”
(Francoforte – 1591 - Giordano Bruno; La composizione delle immagini, dei segni e delle idee. Per ogni genere di invenzione, disposizione, memoria)

Ho semplicemente cambiato loco.

Molte risposte tardano ad arrivare, va comunque mantenuto un approccio “scientifico” nell' analisi dei problemi e delle diverse situazioni.
Annotati perché quel tipo di associazione spesso non funziona, perché non ricordi mai quel numero o quella carta, perché quel ricordo non si fissa nella memoria e via del genere.

Potresti allora accorgerti di non aver visualizzato realmente l'immagine con l'occhio della mente (“for a split of second “ come direbbe Harry Lorayne ) oppure di non aver inserito movimento, esagerazione o la giusta interazione tra le immagini ed il loco stesso o altre cause ancora


“...non cadere in errore credendo di aver collocato l'immagine quando non l'hai collocata, e non credere di averla fissata ad un sostrato quando non l'hai fissata.

In molti casi ti può pertanto capitare – o per aver posto una connessione fragile o per aver poco inteso il concetto – di affidare alla memoria naturale quel contenuto che credi invece di aver affidato a un luogo mnemonico, vale a dire quando impedisci all'immagine di fissarsi su un sostrato, quasi disperdendo nell'aria l'immagine composta con il pensiero

Contro questo inganno adotta il rimedio che segue.
Abituati ad avere sempre presenti davanti agli occhi la vera forma del luogo e una forma affine all'immagine che vi devi collocare, di modo che tu possa scorgere in un vecchio i capelli bianchi, il busto curvo, le mani tremolanti e altre caratteristiche simili; e con tutti questi elementi definirai l'associazione dell'immagine al luogo e la disposizione del luogo rispetto all'immagine, quasi tu dica:
ecco dove può situarsi un simile uomo, ecco che cosa può essere accolto da un simile luogo>>

(Giordano Bruno, Canto Circeo)


In virtù della tua dichiarata preferenza per le case, per le stanze e per gli spazi interni, sperando di fare cosa gradita, ti allego un tour che per me è davvero mozzafiato.


https://



Viva

Edited by Muriel. - 1/11/2020, 14:19
 
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