Le forze oppositrici all'apprendimento - seconda parte

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view post Posted on 8/5/2013, 13:44     +1   -1
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Imparare a ricordare

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articolo precedente:
Le forze invisibili che si oppongono all'apprendimento - prima parte


Le forze invisibili che si oppongono all'apprendimento - seconda parte
Scegliere e comprendere che tipo di memoria stiamo utilizzando.

Nel precedente articolo abbiamo descritto come sia possibile identificare, o meglio, dare una qualche forma di "volto", alle difficoltà che possiamo incontrare durante l'apprendimento delle tecniche di memoria.
L'esempio per dare concretezza a ciò che ignoriamo continuamente, è nel provare ad utilizzare la mano opposta a quella che utilizziamo di solito, OSSERVANDO ATTENTAMENTE, quale differenza c'è tra usare, ad esempio, il mouse con la mano sinistra (o destra per i mancini), e usarlo con la mano destra.
Stesse osservazioni possono essere fatte quando proviamo a lavarci i denti con la mano opposta.

Cosa succede? Perchè si è impacciati? Perchè la sinistra non riesce a lavorare bene come la destra? Perchè ci viene la voglia di utilizzare l'altra mano?

Qualcosa di molto simile succede quando iniziamo il percorso per apprendere le mnemotecniche.
Iniziamo a lavorare con una "abilità mentale" quasi sempre gestita in modo autonoma dall'incoscio, ossia, quella si occupa di fornire le immagini alla coscienza quando le richiamiamo per qualche motivo.
L'esempio, più classico è quello di ricordarci quello che abbiamo vissuto durante la giornata.
Se in questo momento cerchiamo di visualizzare quello che abbiamo fatto un ora fa, ad esempio, possiamo facilmente "riprodurre mentalmente" l'ambiente dove eravamo, quello che stavamo facendo, le persone che abbiamo visto (se ne abbiamo incontrate).
Nell'apprendimento delle tecniche di memoria abbiamo la possibilità di fare la stessa cosa, ma in modo volontario, consapevole, ordinato e organizzato. E' un nuovo modo di pensare, o meglio, un modo migliore per organizzare ciò che vogliamo ricordare affinché possano essere utilizzate facilmente e senza il pericolo di dimenticarle.

L'arte del ricordare, le tecniche di memoria, sono semplicemente un modo di pensare alternativo per ricordare.
E' un altra forma di comunicazione con la nostra intelligenza a livello cosciente.

Se devo memorizzare questa lista della spesa:

- pane
- latte
- uova
- nasello
- fazzoletti di carta
- detersivo piatti
- cioccolata

utilizzando il modello di ripetizione classico detto a "pappagallo":

dovrò ripetere la lista un pò di volte prima di ricordarla perfettamente. Potrei inziare a ripetere a nastro:
pane, latte, uova, nasello,....., pane, latte, uova, nasello, ...., pane, latte, uova, nasello, .....

successivamente provo a memorizzare il secondo pezzo nella stessa maniera provando a unirlo, nella speranza di non aver dimenticato la prima parte.
Oppure posso iniziare a pappagallare la lista, pane, latte, uova, nasello,.... e dopo un tot aggiungere un altro elemento della lista in modo progressivo, sino alla completa memorizzazione.

Con una tecnica di memoria che sfrutta ricordi visivi, invece, è possibile memorizzare facilmente questa lista in meno di un minuto, questo perchè nel momento che convertiamo le parole in immagini, le possiamo raggruppare come se fossero disposte su un tavolo. Più o meno in questo modo:



- pane
- latte
- uova
- nasello
- fazzoletti
- detersivo piatti
- cioccolata


Non è necessario essere dei maghi della memorizzazione per memorizzare questa semplice lista della spesa ma il fine di questo post è mostrare, VISIVAMENTE, la diversità che c'è tra il ricordare liste di parole e ricordare gruppi di immagini in modo sequenziale che corrispondano alla stessa identica sequenza ordinata di informazioni.

Il fatto di trasformare informazioni "scritte" o "pronunciate", in informazioni visive, non significa che automaticamente verranno ricordate nell'originale sequenza ma sicuramente la capacità di trattenere le informazioni "in testa", sarà notevolmente superiore rispetto al comune linguaggio scritto.

E' un ovvietà che può essere intuita da chiunque (si spera!), ma nonostante l'ovvietà la maggior parte di noi fa appello sempre ad un altro tipo di memoria per ricordare che quasi mai, è quella visiva.

Se ci si è chiesto "perchè dimentico le cose", perchè ho poca memoria, perchè ho poca memoria a breve termine (frase sentita spesso e letta), sicuramente uno dei motivi principali è perchè, come già accennato, utilizziamo la memoria sbagliata e ci fidiamo troppo di essa quando la chiamiamo in causa.


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