In questo post illustrerò il modo in cui ho cercato di adattare il sistema di conversione fonetica(SCF)
concepito dal Grande Maestro di Memoria Ben Pridmore(
DISCUSSIONE SU BEN PRIDMORE).
Esso, nelle sue specifiche declinazioni, può essere utilizzato per codificare numeri decimali, binari e carte.
Qui mi occuperò della sola codifica dei numeri decimali.
Premetto che si tratta di una tecnica avanzata, pertanto non adatta a chi si affaccia al mondo delle memotecniche.Veniamo al sistema
Trattasi di "Millennium System" ovvero di un sistema che permette la codifica/decodifica di numeri a tre cifre (000-999) attraverso uno schedario di 1000 peg(immagini "gancio").
Mi direte che anche con il sistema di conversione classico ciò è possibile.
La risposta è sì e anch'io ho percorso questa strada per qualche tempo.
Il sistema classico, però, diventa abbastanza farraginoso con numeri composti da più di due cifre.
Per esempio, il numero 651, nel mio vecchio schedario, improntava il peg: “Gilda” attraverso la struttura di conversione [g + vocale + l + t/d + vocale].
Il problema è che l’innesco “glt”/”gld”, possedendo parecchi gradi di libertà di codifica(“gelato”, “gelido”, “galata”, “gladio” etc.), non si presta a un utilizzo fluido e immediato.
Con il mio adattamento del Ben System, 651 diventa “gato”( per il peg: “gatto” l’innesco del peg è molto più agevole, no? L’innesco è sempre univocamente determinato, in quanto l’impianto genera anche le vocali.
Passiamo a come è strutturato questo sistema di conversione.
In prima battuta illustrerò il sistema Originale(valido per le lingue fonemiche come l’inglese) e in seguito il mio adattamento alla lingua italiana.
*** BEN SYSTEM ORIGINALE ***Un numero a tre cifre viene disarticolato(da sinistra a destra) nelle singole cifre, che, per comodità definiremo 1C, 2C e 3C.
[Esempio: 701 -> 1C-2C-3C -> 7-0-1]
1C e 3 C sono codificate con la conversione fonetica classica(che genera consonanti):
0 = s
1 = t
2 = n
3 = m
4 = r
5 = l
6 = gj
7 = k
8 = f/th
9 = b
La 2C - cifra centrale – rappresenterà una vocale inferita attraverso il seg. SCF:
1 = `a' come nella pronuncia di ‘cat’
2 = 'e' come nella pronuncia di 'pet'
3 = 'i' come nella pronuncia di 'kitten'
4 = 'o' come nella pronuncia di 'tom'
5 = 'u' come nella pronuncia di 'puss'
6 = `A' come nella pronuncia di `hay'
7 = `E' come nella pronuncia di `bee'
8 = `I' come nella pronuncia di `high'
9 = `O' come nella pronuncia di `low'
10 = `oo' come nella pronuncia di `you'
Applicando entrambi gli SCF al numero 701 otteniamo la terna “c-a-t”.
Essa potrebbe definire il peg “gatto”(cat).
Il sistema è efficace, ma come avete avuto modo di notare è cucito sulle modalità fonemiche della
lingua inglese con ben dieci distinti fonemi per le vocali.
Ahinoi, a livello pratico, in italiano non esiste una distinzione fonemica tra vocali lunghe e corte.
Abbiamo solo cinque vocali.
Il Ben System “nativo” è quindi inapplicabile.
Che facciamo: desistiamo?
No: penso di aver individuato un workaround per adattarlo alla nostra lingua.
*** BEN SYSTEM ADATTATO ALLA LINGUA ITALIANA ***L’impianto è molto semplice:
Per la 1C e la 3C si utilizza una versione leggermente modificata del SCF classico.
0 = s
1 = t
2 = n
3 = m
4 = r
5 = l
6 = g
7 = c
8 = f
9 = p
Per le vocali, invece, vale questo schema:
0 = ‘O’ + il suffisso ‘A’ dopo la 3C
1 = ‘A’ + il suffisso ‘A’ dopo la 3C
2 = ‘E’ + il suffisso ‘A’ dopo la 3C
3 = ‘I’ + il suffisso ‘A’ dopo la 3C
4 = ‘U’ + il suffisso ‘A’ dopo la 3C
5 = ‘A’ + il suffisso ‘O’ dopo la 3C
6 = ‘E’ + il suffisso ‘O’ dopo la 3C
7 = ‘I’ + il suffisso ‘O’ dopo la 3C
8 =’O’ + il suffisso ‘O’ dopo la 3C
9 = ‘U’ + il suffisso ‘O’ dopo la 3C
Le posizioni della ‘O’ sono stati definiti in base a questo semplice aiuto mnemonico:
- 0=’0’ -> la ‘O’ assomiglia allo zero
- 8=’O’ -> “[O]tto”
Con una pratica costante la codifica è velocissima.
In pseudocodice, l’algoritmo da applicare alla cifra centrale è il seguente:
IF CIFRA_CENTRALE < 5 THEN
'*** primo set di vocali ***
O=0;A=1;E=2;I=3;U=4
suffisso = 'a'
ELSE
'*** secondo set di vocali ***
A=5;E=6;I=7;O=8;U=9
suffisso = 'o'
ENDIF Esempio.
Numero 651
- Primo step: 1C=6 applico il SCF per le consonanti -> “G”
- Secondo step: 2C=5 applico il SCF per le vocali -> “A” e dato che la cifra è superiore a 4(secondo set di vocali) inferisco il suffisso ‘O’
- Terzo step: 3C=1 applico il SCF per le consonanti –>”T”
- Quarto step: aggiungo il suttisso precedentemente individuato ->”O”
Risultato: “GATO” che, per esempio, potrebbe generare il peg “Gat(t)o” o anche “Gato-rade”.
Questa codifica ha anche un’altro vantaggio.
In genere, in italiano, i nomi che finiscono per ‘O’ sono maschili e quelli in ‘A’ femminili.
Ciò facilita la creazione dello schedario e la decodifica dei numeri.
Es. 651, come abbiamo illustrato, può codificare “gatto”.
Mutiamo il suffisso in “a” e abbiamo “gatta”.
Gatta-> 611
Due piccioni - o, meglio, gatti - con una sola fava!
L’approccio di genere è molto efficace:
Es. 052 ->”sano”; 012 -> “sana”
Potete agganciarli all’immagine di un uomo/donna sani per antonomasia.
Alcuni numeri generati con questo algoritmo possono risultarvi un un po’ scabrosetti(795, 837),
ma se ci pensate, si conformano perfettamente con i precetti dell’”Ad Herennium”.
Non esistono rose senza spine, però.
Certi numeri sono difficili da codificare.
Es: 006 -> “soga”
Per trovare un peg decente ho dovuto ravanare in www.
Risultato:”Soga”-> famoso clan giapponese.
La mia immagine è un Samurai.
Concludendo, nonostante questi “nei” imho penso che il sistema sia fattivo.
Non ho ancora completato il mio schedario (sono giunto ai 2/3).
In allegato troverete la lista dei 1000 fonemi generati con il Ben system Modificato.Un salutone,
Stolcius
P.S.
ho notato che in nomi più difficili da abbinare a un'immagine sono in larga parte nomi di calciatori.
Purtroppo il calcio non è nelle mie corde...
Edited by StolciusVonStolcenberg - 3/2/2013, 18:16