Studente di medicina in crisi

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decoyoctopus
view post Posted on 11/1/2012, 18:41     +1   -1




Salve a tutti ho 22 anni e sono uno studente in crisi al 3 anno di medicina. Ho frequentato il liceo scientifico e parlo del metodo di studio che seguivo allora.
Premetto che fin da bambino ho sempre tenuto a cuore la mia "carriera scolastica" e avere voti alti ha sempre rappresentato per me la cosa più importante. Nonostante questo devo ammettere che leggo e leggevo molto poco ho sempre avuto difficoltà con le materie umanistiche e con le parole in generale(sono molto timido e silenzioso). Fin dalle medie ( ma soprattutto nelle superiori) ho potuto constatare che mi riusciva non solo molto più faticoso ma soprattutto molto più difficile e frustrante studiare un capitolo di letteratura piena di parole e di nomi piuttosto che risolvere problemi di matematica o chimica complicati che magari nessuno nella classe riusciva a risolvere.
Ho sempre preferito molto di più gli scritti (soprattutto i quiz) agli orali.
Sono sempre stato rigido e preciso nello Studio che io ho sempre considerato qualcosa di "sacro" da prendere molto seriamente e per il quale ho rinunciato spesso a molte cose (sport, hobby, serate con amici)
Il mio "motto" è sempre stato: "studia tutto e bene".
Al liceo il mio "metodo di studio" è sempre stato questo (per ogni materia): -lettura di un paragrafo (che a volte può essere anche una sola riga) -ripeto paragrafo -lettura altro paragrafo -ripeto questo altro paragrafo -ripeto 3 o 4 paragrafi e così via fino a che non finisco la pagina e ripeto tutta la pagina . Poi dopo un certo numero di pagine (4-5 di solito) ripeto tutto. "La pagina" è sempre stata per me l'unità fondamentale e per programmare una verifica/esame quasi sempre ho studiato "x numero di pagine" e non per argomento ( capisco che sia sbagliato e limitante ma faceva parte di questo schema rigido) . Una pagina = 20/30 min( a seconda della materia): quindi 20/30 min * num di pagine = ore di studio; mantenevo questo schema molto rigidamente.
A parte questo non ero e non sono mai stato molto organizzato: spesso mi riducevo a studiare tutto all'ultimo momento (caratteristica che non ho perso),
studiavo spesso la notte perché rendo di più in fase di assimilazione anche se poi ho notato che magari ho ricordi più confusi nei giorni successivi, ho sempre studiato in posizioni strambe e scomode evitando divano o poltrona perché non mi conciliassero il sonno.
Di questo "metodo" avevo (e ho) notato: 1) molto faticoso e dispendioso in termini di tempo: studiare con quei ritmi era possibile x uno o 2 giorni consecutivi non di più
2) riconosco che fosse un metodo molto rudimentale ma tutto sommato ho sempre avuto ottimi risultati al liceo: ha sempre "funzionato" (mi sono diplomato con 100/100) anche perché avevo professori con i quali mi sentivo apprezzato (soprattutto nelle materie scientifiche) perché erano molto rigidi e precisi( e per questo erano odiati dalla maggior parte dei miei compagni). In altre materie mi accorgevo di "esagerare" (soprattutto quelle umanistiche) e di imparare spesso un po' troppo a memoria.
3) mentre per molti compagni studiare un capitolo di chimica o fisica era molto più ostico rispetto a un capitolo di letteratura o filosofia x me una pagina di chimica o di filosofia erano sostanzialmente uguali. Quindi se la spiegazione di un teorema complicatissimo era di 2 pagine e la descrizione di un'opera di Michelangelo era di 5, io preferivo molto di più la 1. Per me tante pagine = tanti problemi.
Inoltre non ho sviluppato senso critico nel senso che non riesco a distinguere le cose fondamentali dai particolari anche perché non voglio rinunciare a sapere tutti i dettagli.
4) se non ripeto continuamente non ricordo nulla,anche le cose fondamentali; ripetere è sempre stata parte integrante dello studio penso mi permetta anche di avere una comprensione maggiore facendo il discorso "a parole mie" (ricordo delle volte in cui il professore faceva leggere articoli in classe per poi discuterne subito dopo, io non ricordavo nulla di quello che avevo letto perché in classe non potevo ripetere); inoltre ripetere mi permetteva di confrontare tra di loro i diversi argomenti : affrontare un esame (soprattutto se orale) senza essermi ripetuto a voce tutto il programma per me è impensabile.
Molti miei compagni di corso invece vanno a fare l'esame senza aver mai ripetuto una parola, limitandosi magari a scriversi dei riassunti. Inoltre ogni volta che studio sono molto ansioso e al contrario di quello che si possa pensare (ho letto vari libri e articoli in cui viene consigliato di rilassarsi per aumentare concentrazione e memoria) questo mi è molto utile perché altrimenti mi annoio e mi distraggo facilmente


Ora all'università mi ritrovo sulla scrivania testi di più 1000 pagine e non ho proprio idea da dove iniziare. Ogni volta il solo pensiero di dover "ricordare tutto il libro" mi uccide e passo le settimane prima dell'esame senza chiudere occhio e senza uscire di casa (escluso natale sono mesi che non esco più la sera, lo so, sono uno sfigato) Inizialmente ho provato a mantenere i vecchi metodi del liceo ma mi ritrovavo sempre indietro e sinceramente non riesco a mantenere ritmi elevati per così tanti giorni prima o poi crollo e mi ritrovo a dover fare tutto da capo.
Ho provato ad abbandonare i miei vecchi rigidi schemi del liceo studiando come molti miei compagni di corso: leggere senza ripetere, facendo magari dei riassunti scritti e rinunciando a qualche dettaglio. Ho anche letto vari libri su metodi di studio , mappe mentali , mnemotecniche, tecniche di rilassamento. In tutti i casi sono state un completo disastro forse non le ho utilizzate nella giusta maniera o forse non si concilia con i miei criteri. Le mappe mentali le trovo inutili rispetto a magari un semplice elenco di parole chiave scritte in colonna allo stesso modo non ho trovato benefici dalle mnemotecniche nello studio.
Non sono finora mai e dico mai riuscito a fare un esame potendo dire :"sono preparato" e spesso soprattutto ultimamente mi trovo a fare l'esame conoscendo (peraltro male) poco più della metà del programma. La scena tipica è questa: inizio
a studiare un mese prima dell'esame, studio intensamente, dopo pochi giorni mi accorgo di non ricordare già niente, preso dalla frustrazione lascio passare giorni senza studiare, e poi quando ormai è tardi riprendo tutto il programma e non riuscendolo a finire. Il mio più grande problema è che non riesco più a programmare i tempi di studio: prima 20 pag = circa 10 ore di studio ora non so più che criteri usare.
Inoltre non mi sento apprezzato molta gente che io reputo impreparata prende voti molto alti, dipende dai professori certo ma in generale spesso si preferisce "la parlantina" rispetto alla precisione del discorso: questo di certo non mi stimola a studiare di più.
Ora mi trovo al terzo anno con una media molto inferiore rispetto ai miei ex compagni che al liceo combattevano per una sufficienza risicata e sono arrivato al punto in cui passo le giornate prima dell'esame a non far nulla perché non so quello che devo fare e ogni esame mi travolge.
La mia situazione è molto grave, mi sento davvero frustrato sono debole in quella che ho sempre reputato la componente fondamentale della mia vita e sto anche pensando di lasciare l'università.

Spero che mi possiate dare una mano grazie



 
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egineg
view post Posted on 11/1/2012, 23:09     +1   -1




Ciao Decoy, complimenti per l'esaustiva descrizione del tuo metodo di studio che merita una risposta altrettanto esaustiva e dettagliata. Io ho 38 anni e sono un medico per cui quello che ti dico è frutto di esperienza diretta. Sei arrivato alla fatidica crisi del terzo anno, credo sia un momento che accomuni praticamente tutti gli studenti di medicina. A questo punto si rischia di confondere due problemi diversi, la scelta esistenziale della professione e le difficoltà nel superare gli esami, per cui cerca di fare chiarezza dentro di te, l'unica cosa che devi capire è se l'idea di fare il medico ti piaccia oppure no. Questa è veramente l'unica cosa che conta, le altre difficoltà le supererai, stai tranquillo.
Questo discorso vale tanto più perchè stai per superare il punto in cui gli esami verteranno su argomenti prettamente medici mentre quelli che hai superato fino ad ora erano le basi scientifiche su cui costruirai le tue conoscenze cliniche.

Il punto cruciale è che nessuno insegna a studiare, tu sei chiaramente un ragazzo dotato, visti i tuoi precedenti del liceo, solo che al liceo le tue capacità supplivano alla mancanza di metodo, ora l'impegno è tale che i risultati possono essere molto diversi. In altri termini tu sei uno scattista mentre gli esami universitari sono più da maratoneti, non so se rendo l'idea. La laurea in medicina non richiede un'intelligenza eccelsa, non c'è niente di veramente difficile da comprendere ma c'è veramente molto da sapere.

CITAZIONE
Al liceo il mio "metodo di studio" è sempre stato questo (per ogni materia): -lettura di un paragrafo (che a volte può essere anche una sola riga) -ripeto paragrafo -lettura altro paragrafo -ripeto questo altro paragrafo -ripeto 3 o 4 paragrafi e così via fino a che non finisco la pagina e ripeto tutta la pagina . Poi dopo un certo numero di pagine (4-5 di solito) ripeto tutto. "

Questo metodo che problemi comporta? L'avrai capito anche tu, alla fine della pagina avrai ripetuto il primo paragrafo almeno 4 o 5 volte, l'ultimo solo 1 o 2 volte e ti sembrerà di ricordarlo bene solo perchè è quello che hai memorizzato più recentemente.
Il metodo del gambero, come lo chiamo io :) , è dettato dalla paura di dimenticare e compromette la tua capacità di distribuire al meglio le tue risorse, sia in termini di energie sia in termini di tempo. "You can't start the next chapter of your life if you keep re-reading the last one!"
La ripetizione in se non è un errore, anche perchè praticamente tutti gli esami comportano una prova orale ed è importante acquisire dimestichezza con l'esposizione della materia, ma ritornare sui propri passi così spesso è sicuramente un problema.
Ancora prima di parlare di memotecniche è necessario imparare una strategia di apprendimento più razionale e aggressiva. Quando ero nei tuoi panni non utilizzavo molto le memotecniche pur conoscendole ma mi poggiavo su una strategia che si è sempre dimostrata vincente. Ne ho già parlato in un altro post dedicato, guarda caso, ad una colleghina, anche lei studentessa di medicina con problemi molto simili ai tuoi #entry483311762 ma per praticità faccio anche quà un copia e incolla

.... da quello che scrivi riconosco le trappole più comuni in cui si incorre e che puoi provare ad evitare a prescindere dall'uso delle mnemotecniche. Cerca di fare una programmazione di massima, non troppo particolareggiata anche perchè altrimenti rischi di non riuscire a rispettarla e cerca di non farti prendere dal panico da esame. Dividi il tempo a disposizione in 3 grosse fasce, la prima ti serve per una lettura attenta di tutto il materiale e per la ricerca di eventuali altre fonti oltre al libro e agli appunti, in questa fase fatti un'idea di quali sono le parti più ostiche e quelle che ti richiederanno maggiore impegno.
In questa fase non provare neanche a fare il gambero , anche se non ricordi vai avanti col giusto ritmo fino alla fine del programma.
La seconda parte è quella più consistente, il vero e proprio studio, qua ti dovrai soffermare maggiormente sulle parti più impegnative che avrai precedentemente individuato, tienile ben presenti perchè spesso per insicurezza si torna in dietro per cercare di fissare delle parti relativamente semplici rubando tempo a quelle più problematiche, cerca di non farlo, anche se non ti senti sicura dedica il tempo previsto per ciascuna parte e vai avanti, meglio finire tutto un pò prima e tornare sulle parti in cui non ti senti sicura in un secondo tempo.
Spesso abbiamo la sensazione di non aver memorizzato invece le informazioni sono li, si stanno assestando e riaffiorano dopo con un veloce ripasso.
La terza parte è proprio questo, il ripassone finale E' fondamentale riservare fin dall'inizio un certo tempo per questa fase, può bastare una settimana, per un esame grosso come anatomia patologica ne possono servire due. In questa fase si fanno riaffiorare alla memoria le cose precedentemente studiate, è qua che ciò che sembrava perso può essere ripescato e messo al giusto posto. Attenzione, è inutile riservare troppo tempo al ripasso finale perchè deve essere adeguatamente concentrato in modo da rivedere tutto il programma in poco tempo. Solo così si riesce ad avere tutto il materiale relativamente "fresco" il giorno dell'esame.

CITAZIONE
A parte questo non ero e non sono mai stato molto organizzato: spesso mi riducevo a studiare tutto all'ultimo momento (caratteristica che non ho perso),
studiavo spesso la notte perché rendo di più in fase di assimilazione

Niente delle esperienze precedenti va buttato, la capacità di studiare per molte ore di seguito mantenendo un buon livello di attenzione è molto preziosa se usata nel modo giusto. La puoi impiegare con buon profitto negli ultimi 2-3 giorni prima dell'esame per ottimizzare al massimo il ripasso finale, a patto che tu abbia lavorato bene prima, nelle precedenti fasi dello studio come le ho descritte sopra.



CITAZIONE
4) se non ripeto continuamente non ricordo nulla,anche le cose fondamentali;

Vedi sopra, ti assicuro che non è così, non hai perso quelle informazioni solo che non si sono ancora cristallizzate in una memoria organizzata, non serve tornarci sopra in continuazione, se organizzi bene i tempi e i ripassi tutto andrà a posto a tempo debito.

CITAZIONE
ripetere è sempre stata parte integrante dello studio penso mi permetta anche di avere una comprensione maggiore facendo il discorso "a parole mie" (ricordo delle volte in cui il professore faceva leggere articoli in classe per poi discuterne subito dopo, io non ricordavo nulla di quello che avevo letto perché in classe non potevo ripetere); inoltre ripetere mi permetteva di confrontare tra di loro i diversi argomenti : affrontare un esame (soprattutto se orale) senza essermi ripetuto a voce tutto il programma per me è impensabile.

Anchè qua non tutto è da buttare, come dicevo la ripetizione ti permette di allenarti nell'esposizione orale, il problema è che ne stai facendo un rifugio per la tua insicurezza. Se riesci a strutturare una buona strategia complessiva puoi limitare la ripetizione alle parti del programma che sono veramente problematiche, acquisendo un pò di sicurezza in più imparerai a fidarti delle tue capacità di improvvisare un discorso per le parti meno complesse, risparmiando molto tempo da incanalare dove serve.

CITAZIONE
Inoltre ogni volta che studio sono molto ansioso e al contrario di quello che si possa pensare (ho letto vari libri e articoli in cui viene consigliato di rilassarsi per aumentare concentrazione e memoria) questo mi è molto utile perché altrimenti mi annoio e mi distraggo facilmente.

L'ansia non è per forza una condizione negativa, lo stato di allerta potenzia le nostre capacità, l'importante è che non sia patologica, cioè che non provochi il classico effetto "scena muta" all'esame e che abbia una giusta progressione. Se devi dare l'esame tra un mese e sei già ansioso in partenza ti bruci le energie troppo presto. Ricordo che alcuni esami avevano un programma così tranquillo che non riuscivo proprio ad attaccare il sedere alla sedia, per cui aspettavo l'ultima settimana per sfruttare l'effetto ansia come spinta per studiare. Ovviamente è una pratica sconsigliabile perchè se si fa un errore di valutazione può finire male :)


CITAZIONE
Ora all'università mi ritrovo sulla scrivania testi di più 1000 pagine e non ho proprio idea da dove iniziare. Ogni volta il solo pensiero di dover "ricordare tutto il libro" mi uccide e passo le settimane prima dell'esame senza chiudere occhio e senza uscire di casa (escluso natale sono mesi che non esco più la sera, lo so, sono uno sfigato).

Aggiungo un consiglio strategico, studiati a memoria l'indice del libro, non è uno scherzo, ti tornerà immensamente utile. Ripercorrendolo mentalmente ti renderai conto delle cose che ricordi e di quelle che devi invece rivedere, sarà una specie di mappa in cui muoverti per organizzare lo studio e attenuerà quel panico del non sapere da dove iniziare. Studiare l'indice di un volume di 1000 pagine non è uno scherzo se non si usa nessuna tecnica, se seguirai il forum vedrai che già nel corso livello zero troverai degli strumenti che ti semplificheranno moltissimo il compito.


CITAZIONE
Ho anche letto vari libri su metodi di studio , mappe mentali , mnemotecniche, tecniche di rilassamento. In tutti i casi sono state un completo disastro forse non le ho utilizzate nella giusta maniera o forse non si concilia con i miei criteri. Le mappe mentali le trovo inutili rispetto a magari un semplice elenco di parole chiave scritte in colonna allo stesso modo non ho trovato benefici dalle mnemotecniche nello studio.

La risposta l'hai trovata da solo, non le hai applicate nel modo giusto, se non le integri in una strategia di studio complessiva perdono di efficacia. Le mappe mentali non piacciono neanche a me, le parole chiave bisogna imparare a selezionarle e scremarle in modo efficace e poi memorizzarle seguendo uno schema logico che ti garantisca un vantaggio. Insomma devi andare un pò oltre le memotecniche di base ed arrivare ad un sistema misurato sulle tue necessità.

CITAZIONE
Non sono finora mai e dico mai riuscito a fare un esame potendo dire :"sono preparato" e spesso soprattutto ultimamente mi trovo a fare l'esame conoscendo (peraltro male) poco più della metà del programma.

Bhe, vedila così, hai tutte le carte in regola per arrivare ad un esame conoscendo tutto il programma ufficiale più un buon numero di approfondimenti extra presi da altre fonti, la paura e la sensazione di "non essere preparato" ti accompagnerà comunque perchè saprai sempre che avresti potuto fare di più. Spero che questa spiacevole sensazione continui ad accompagnarti per tutta la vita perchè solo così sarai un buon medico.

CITAZIONE
Inoltre non mi sento apprezzato molta gente che io reputo impreparata prende voti molto alti, dipende dai professori certo ma in generale spesso si preferisce "la parlantina" rispetto alla precisione del discorso: questo di certo non mi stimola a studiare di più.

Su questo c'è poco da dire, l'arte di arrampicarsi agli specchi ha i suoi vantaggi ma davanti al paziente che sta male, beh, serve a poco :)

CITAZIONE
Ora mi trovo al terzo anno con una media molto inferiore rispetto ai miei ex compagni che al liceo combattevano per una sufficienza risicata e sono arrivato al punto in cui passo le giornate prima dell'esame a non far nulla perché non so quello che devo fare e ogni esame mi travolge.
La mia situazione è molto grave, mi sento davvero frustrato sono debole in quella che ho sempre reputato la componente fondamentale della mia vita e sto anche pensando di lasciare l'università.

Non dire cazzate! :)
Il bello deve ancora venire, gli esami clinici saranno quelli su cui costruirai il cuore delle tue conoscenze mediche e quelli dai quali capirai quale strada seguire in futuro per cui hai davanti a te la parte più importante degli studi.

CITAZIONE (decoyoctopus @ 11/1/2012, 18:41) 
Sono sempre stato rigido e preciso nello Studio che io ho sempre considerato qualcosa di "sacro" da prendere molto seriamente e per il quale ho rinunciato spesso a molte cose (sport, hobby, serate con amici)
Il mio "motto" è sempre stato: "studia tutto e bene".

Qua sbagli, questi che verranno sono lunghi anni di studio che nessuno ti restituirà, passerai la tua esistenza nel tentativo di difendere la vita, tu per primo devi averne una degna di essere amata.
Scusa se mi dilungo in questo discorso filosofico che non ha niente a che fare col problema di studio vero e proprio ma ritengo che ne valga la pena.
Non pensare che il tempo speso in uno sport, negli hobby e nelle serate con gli amici sia tempo perso.
Questo esula dai consigli sulla memorizzazione, ricordati che fare il medico si basa su 3 pilastri che devono essere tutti egualmente solidi, SAPERE, SAPER FARE E SAPER ESSERE.

Beh, saper fare è una cosa che probabilmente non imparerai durante il corso di studi ma solo successivamente, frequentando i reparti e guardando in faccia i pazienti.

Sapere è quello a cui stai lavorando ora, le tue preoccupazioni mi dicono che le tue intenzioni per costruire una cultura solida sono più che buone, non ti scoraggiare, devi solo trovare il modo giusto e ora ne vedi chiaramente la necessità.

Saper essere, questa è una cosa che in troppi sottovalutano, quello che ti appresti a fare è un mestiere che ha un disperato bisogno di persone che SAPPIANO ESSERE. Bisogna essere umili, sapere che le nostre possibilità sono molto limitate, saper ammettere quando un compito è al di fuori delle nostre possibilità. Non è facile avere la capacità di capire quando è il caso di chiedere aiuto. Ancora più difficile ammettere, prima di tutto con se stessi, quando si sbaglia. Troppi non sono in grado di farlo e cercano di mascherare i propri errori pur di non ammetterli facendo di solito molto danno. (In genere questi sono quelli che agli esami erano bravissimi ad arrampicarsi sugli specchi, una razza pericolosa.)
Durante il tuo lavoro avrai davanti a te persone che hanno paura, che soffrono, che ti guarderanno cercando nei tuoi occhi la speranza e verso le quali bisogna prima di tutto essere onesti e leali. La tua capacità di entrare in empatia con i pazienti è quello che farà la differenza tra te è un enciclopedia medica ambulante. Condividerai con i pazienti quello che è forse il momento più sacro e intimo di una persona, la sua fine, e per poterlo fare degnamente divi imparare a conoscere le persone perchè ognuno ha esigenze e richieste differenti, non ti estraniare dal mondo perchè è nel tuo tempo libero che imparerai a conoscere la gente.
Cosa non meno importante, come pensi di smaltire tutto questo carico emotivo se non coltivi il tuo amore per la vita mantenendo vive le tue passioni?
Il fatto che tu ti ponga tanti problemi è un buon segnale, vuol dire che hai a cuore il SAPER ESSERE, non buttarti giù e trova un modo più aggressivo di affrontare lo studio.
Per quello che possiamo cercheremo di aiutarti a risolvere qualche problema di memorizzazione, per ora dai uno sguardo al corso livello zero e all'abbondante materiale presente sul forum. Buona lettura :)

Edited by egineg - 11/1/2012, 23:54
 
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decoyoctopus
view post Posted on 28/1/2012, 08:39     +1   -1




Salve, volevo fare delle precisazioni riguardo al mio metodo di studio di cui avevo discusso tempo fa. Innanzitutto grazie per le risposte, soprattutto a egineg sono molto felice di aver trovato un medico tra i membri del forum: complimenti dell'ottimo lavoro svolto! ho letto qua e là e l'ho trovato molto interessante. Come ho già detto nella presentazione ho abbandonato e ho sottovalutato le tecniche di memoria soprattutto perché gli unici contesti che mi hanno permesso di conoscerle (ho partecipato alla presentazione di corsi che richiedevano quasi 1000€ per spiegare le stesse materie trattate in questo sito) mi sono sembrate molto simili all'atteggiamento di alcune televendite trasmesse nelle reti locali ( del tipo "addominali scolpiti con 5 min al giorno" o le pillole dimagranti "perdi 10 kg in un mese" ) e come ho già detto qui mi sembra molto diverso, viene presa a cuore con passione vera la ricerca e l'esplorazione di nuovi metodi.

Parlo del mio metodo di studio sempre al passato perché come già detto quello che seguo ora non è proprio possibile chiamarlo "metodo", è un misto di residui del mio vecchio metodo del liceo e di disperazione presame.
Mi riconosco molto nell'affermazione di studente scattista un po meno nel definirmi uno studente a gambero(dopo spiegherò perché) anche se è comunque un'affermazione vera.
Nell' affrontare lo studio di una pagina procedevo così, paragrafo dopo paragrafo:
- leggevo 5/7 informazioni(concetti, parole, numeri, formule, date cercando di applicare la teoria secondo cui il cervello non puo immagazzinare piu di 7 informazioni x volta) quindi solitamente 2/3 righe---> ripetere
lettura altre 7 info
un'altra lettura e poi ripetevo il tutto.
Organizzavo e contavo tutte le informazioni ("qui dice 3 cose: prima questo, poi quest'altro,terzo quest'altro "): se non contavo e organizzavo non ricordavo nulla.
Non ho mai scritto nessun schema, riassunto ecc. su un quaderno/foglio a parte, ripetevo sempre tutto a voce alta.
Di norma non leggevo mai una frase più di una volta, nella fase di ripetizione al max ridavo un occhiata, quindi di norma non rileggevo mai la stessa frase/pagina per più di una, massimo 2 volte, al massimo uno sguardo velocissimo, quello che bastava per ricordare cose che magari mi ero dimenticato nella fase di ripasso (che come sempre consisteva nella ripetizione a voce alta). Facevo sempre un ripassone totale a voce alta di tutto il programma il giorno prima di ogni verifica o interrogazione.
Per quanto riguarda il consiglio di egineg sul suddividere lo studio in 3 fasce, devo dire che già al liceo avevo notato che molti miei compagni (solo i più intraprendenti ovviamente XD) per preparare una interrogazione facevano prima una lettura piuttosto veloce di tutto il programma con cui si facevano un'idea generale, poi passavano allo studio vero e proprio in cui capivano e memorizzavano i vari dettagli per poi finire con un ripasso finale. Io invece studiavo (e continuo a studiare) tutto 1 sola volta pagina dopo pagina, se una pagina era stata fatta dovevo saperla e quindi essere in grado di ripeterla ( sono in generale un fan del "tutto o nulla"). Ebbene già allora avevo provato a fare come consigliato sopra ma sinceramente non ho mai trovato alcun beneficio da quella che dovrebbe essere la 1 lettura di esplorazione del materiale se non magari un modo per "familiarizzare" più che altro diciamo con la disposizione grafica del testo e altre banalità ma senza capire e memorizzare nulla e la tentazione di ripetere ad ogni paragrafo era troppa. Per questo l'ho considerata sempre una perdita di tempo, mentre cercavo di farlo interrompevo puntualmente poco dopo.
D'altro canto questo mio metodo del "tutto o nulla" mi portava spesso ad impantanarmi in un singolo capitolo, problema che risolvevo cambiando argomento per poi tornarci in un secondo momento; un grosso problema era (ed è) che spesso mi impantanavo anche nel nuovo capitolo e così via.
In questo modo ero magari preparatissimo delle prime pagine di ogni capitolo e delle ultime sapevo quel poco che avevo studiato magari la notte prima.
Anche nelle interrogazioni o verifiche per me non è mai esistito :"un attimo prof che ci penso":una cosa o la sapevo o non la sapevo.

Ho sempre studiato solo dagli appunti: in un libro di norma uno stesso argomento viene trattato con più pagine, magari meglio, con figure esplicative ma per me "meno pagine = meno problemi". All'università sono stato costretto a studiare dai libri e questo mi ha creato non pochi problemi, come ho già detto non riesco più ad organizzare lo studio.
Spesso studiavo a memoria le frasi ripetendole più volte ma non perché non capissi il concetto, non mi definirei uno che studia "a pappagallo": avevo paura di fare disastri durante l'esposizione orale senza essermi preparato per filo e per segno tutto il discorso e poi credo che spesso bisogni effettivamente ricordare il verbo o l'aggettivo apparentemente inutile per esporre nella maniera corretta (e poi alla fine ai professori piace sempre vengano ripetute le loro parole).
Non ho mai avuto problemi a memorizzare i numeri, soprattutto per le date ma anche formule o valori di altro genere (il che è un paradosso visto che molti seguono i corsi di memoria proprio per imparare a memorizzare i numeri e formule).
Dopo aver studiato una pagina ne mantenevo in memoria l'immagine fotografica. Spesso ricordavo un particolare concetto semplicemente perché sotto quella figura o perché a metà pagina o alla fine della pagina Non mi ritengo una persona dotata di una grande memoria fotografica in generale non mi piacciono i colori, riesco a visualizzare nelle immagini quasi solo chiaro e scuro ma se proprio devo inserirmi in una delle 3 categorie in cui alcuni psicologi (secondo me un po riduttive) suddividono la memoria e cioè visiva , uditiva , cinestetica, sicuramente appartengo alla 1 categoria.

La mia più grande preoccupazione nello studio è sempre stata quella di ricordarmi tutte le cose da dire di un particolare argomento: la prova di questo è il fatto che in genere vado benissimo nei quiz, o cmq nelle domande molto dirette mentre faccio fatica a esporre un discorso in cui devo dire e quindi ricordarmi tutto ciò che c'è da dire anche se lo so!( soprattutto per questo spero nell'aiuto delle mnemotecniche)

Contrariamente a quello che si può pensare i miei metodi di studio erano si rigidi ma mi permettevano uno studio molto dinamico: ripetendo partecipavo attivamente e ricollegavo tutto con cose già studiate o conosciute. Mi dicevo: STUDIA POCO RAGIONA TANTO. Immaginavo qualsiasi domanda che mi potesse fare il professore, cercavo di guardare l'argomento da qualsiasi prospettiva possibile.
Come già detto non ho mai amato la lettura (in qualsiasi forma), l'ho sempre trovata un'attività passiva e noiosa, leggevo molto velocemente quindi leggevo o meglio guardavo il paragrafo quel poco che bastava da permettermi di rielaborarlo a parole mie e ripeterlo. Quindi "il ripetere" è stata sempre un'attività integrante e fondamentale dello studio stesso non solo del ripasso. Quindi se il ripasso della pagina/paragrafo era effettivamente un tornare indietro per ripassare (comportandomi da gambero), le prima ripetizione con la lettura del paragrafo a fresco era una fase indispensabile per lo studio, la comprensione, e memorizzazione. Qundi diciamo lettura= pala-------ripetizione=betoniera.
Molta gente nel mio corso preferisce rileggere tutto il programma anche 5-6 volte ma non ne ripetono mai neanche una frase. Addirittura mio cugino (e posso assicurarlo perché l'ho osservato mentre studiava) va a fare gli esami avendo letto il libro solo una volta senza mai ripetere niente! Per me è un qualcosa da extraterrestre!
D'altronde anche io mi sono sempre ritenuto strano nel mio metodo di studio ( e non a torto lo so) soprattutto per il fatto che non riesco a "studiare leggendo" come fanno tutti gli altri. Come già detto però al liceo i risultati erano in fin dei conti ottimi, ad ogni verifica sapevo praticamente tutto il programma con tutti i minimi dettagli.




All'università come ho già detto mi sono accorto fin da subito che qualcosa non andava: già dal primo esame che ho fatto in fisica, per cui io avevo studiato un mese chiuso in casa studiando tutte le formule e vari passaggi a memoria presi 28 mentre un mio amico, uno di quelli che definisco "con la parlantina" che aveva un'idea veramente solo sommaria di tutto il programma prese 30! Mi è cascato un mondo!
Dopo quello ( e purtroppo altri episodi) ho cercato di riorganizzarmi.
Ho cercato di rinunciare a ripetere sempre tutto leggendo di più ma come ho già detto se non ripeto non ricordo: è stato un disastro. Ho provato con la doppia lettura di metà/ 2/3 pag. + ripasso e devo dire che in molti casi è stato molto utile anche se piuttosto dispendioso in energie e tempo.
X disperazione presame intendo leggere cose mai viste 2 gg prima dell'esame, studiando giorno e notte e leggendo una volta sola centinaia e centinaia di pag. alla max concentrazione x ricordarsi tutto il possibile sperando che rimanga impresso nelle poche ore che precedono l'esame. Non è proprio il massimo.
Un grande difetto che credo di avere inoltre è quello di non effettuare ripassi mirati indispensabili nella preparazione di tutti gli esami in genere ma vitali x esami grossi come anatomia o fisiologia.
Ho letto altrove che la cosa migliore sarebbe di ripassare tutto quello che viene fatto durante la giornata entro 24 ore e poi ogni 4 giorni un ripassone di tutto, correggetemi se sbaglio. In ogni caso anche se lo so questa regola nn l'ho mai applicata, ho sempre paura di rimanere indietro, vado avanti, dimentico puntualmente tutto e poi ritorno con grande fatica negli ultimi gg prima dell'esame.


Come ho già detto nella presentazione trovo difficile coniugare le mnemotecniche con lo studio. Premetto che mi sto esercitando con il livello 0, qualcosa del livello 1 e ho solo sbirciato qua e là per il forum x altri argomenti, quindi so di essere ben lontano dal potermi definire l'uomo con più memoria al mondo (…….)
In particolare volevo chiedere come coniugare i diversi tipi di tecniche e come sfruttarle al meglio in un testo (soprattutto scientifico) dove secondo me a diversi livelli di importanza dovranno corrispondere tecniche diverse(es. loci per cose fondamentali, poi schedari e associazioni a catena per cose meno importanti)
So di essermi dilungato troppo e forse ho scritto cose che non c'entrano con questa sezione , se ho sbagliato ditemi sono ancora relativamente nuovo al forum non vorrei fare altre figuracce come non essermi presentato subito.

Grazie
A presto
 
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view post Posted on 28/1/2012, 12:41     +1   -1
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Imparare a ricordare

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Ottimo post! Grazie per aver condiviso cosi dettagliatamente la tua esperienza di studio. ;)
Hai mai riflettuto sul fatto che il problema sta proprio nella metodologia di studio?
Hai letto le altre esperienze di studio di altri studenti? Cosa ne hai dedotto? Ti sei chiesto come loro sono arrivati a quel metodo?

CITAZIONE
ho partecipato alla presentazione di corsi che richiedevano quasi 1000€ per spiegare le stesse materie trattate in questo sito) mi sono sembrate molto simili all'atteggiamento di alcune televendite trasmesse nelle reti locali ( del tipo "addominali scolpiti con 5 min al giorno" o le pillole dimagranti "perdi 10 kg in un mese" )

Ma come! non dici il nome della concorrenza? :D . Comunque il prezzo che hai scritto è un prezzo di mercato di questo settore, ho visto che quelli del metodo xxxxx stanno promuovendo un corso sugli stessi argomenti trattati in questo forum a 1500 euro; un utente di questo forum(studente di una ventina di anni) mi ha scritto di aver speso 1000 euro per un corso dal vivo di due giorni, fatto da hi-colsunting(Roma). Questo corso comprendeva anche un mese di tutoraggio online e le dispense didattiche.
Quello che mi incuriosisce è: che tipo di dimostrazione facevano per riuscire a vendere i loro corsi dove sei andato tu?

CITAZIONE
All'università come ho già detto mi sono accorto fin da subito che qualcosa non andava: già dal primo esame che ho fatto in fisica, per cui io avevo studiato un mese chiuso in casa studiando tutte le formule e vari passaggi a memoria presi 28 mentre un mio amico, uno di quelli che definisco "con la parlantina" che aveva un'idea veramente solo sommaria di tutto il programma prese 30! Mi è cascato un mondo!

Forse perchè l'esaminatore pesava il voto anche in base alla sicurezza e alla fluidita dell'esposizione, o forse perchè quello che ha preso 30 ha incontrato tutti gli argomenti che sapeva meglio.

CITAZIONE
Ho letto altrove che la cosa migliore sarebbe di ripassare tutto quello che viene fatto durante la giornata entro 24 ore e poi ogni 4 giorni un ripassone di tutto, correggetemi se sbaglio. In ogni caso anche se lo so questa regola nn l'ho mai applicata, ho sempre paura di rimanere indietro, vado avanti, dimentico puntualmente tutto e poi ritorno con grande fatica negli ultimi gg prima dell'esame.

Sono stati fatti degli studi per quanto riguarda i tempi di ritenzione delle informazioni, la tabella dei ripassi dovrebbe seguire questo schema:

primo ripasso entro 24 ore
secondo ripasso dopo 48 ore
terzo ripasso dopo 4 giorni
..........

Sono però dell'idea che ognuno abbia dei propri tempi soggettivi che deve scoprire da se, questi tempi soggettivi tendono a diminuire se si genera insicurezza e paura di dimenticare. Meno ci fidiamo della nostra memoria, più si accorceranno i tempi per i ripassi mirati.


CITAZIONE
Come ho già detto nella presentazione trovo difficile coniugare le mnemotecniche con lo studio

Quello che tu stai dicendo è una cosa che succede a chiunque debba imparare a fare qualcosa di "nuovo", soprattutto quando si possiede una metodologia di studio che ha origine dalle scuole elementari.
Un esempio che faccio spesso, è quello di provare per un giorno intero di usare la mano sinistra (destra per i mancini), per fare tutte le cose che facciamo abitualmente, lavarsi i denti con la sinistra, mangiare con la sinitra, scrivere con la mano sinistra, ecc..
E' impossibile non avvertire un senso del rifiuto e anche di disagio nell'utilizzare la mano opposta a quella che usiamo di solito.
La stessa reazione spontanea l'abbiamo a livello mentale quando cerchiamo di cambiare modo di pensare. Le mnemotecniche coinvolgono molte più risorse mentali e un notevole utilizzo della memoria visiva. O ci si stanca, o ci si annoia o si arriva a pensare che il vecchio metodo (quello del pappagallo) e meglio di quello nuovo. Questo fenomeno è noto ed è il motivo perchè il 99,9% di chi si avvicina alle tecniche di memoria e alle metodologie di studio, alla fine rinuncia e si rassegna ad utilizzare il vecchio metodo che persevera ormai tra gli studenti da millenni.

CITAZIONE
Premetto che mi sto esercitando con il livello 0, qualcosa del livello 1 e ho solo sbirciato qua e là per il forum x altri argomenti, quindi so di essere ben lontano dal potermi definire l'uomo con più memoria al mondo (…….)

Se non l'hai gia letto, puoi leggere questo recentissimo post di una tua collega universitaria:

https://impararearicordare.forumfree.it/?t=59949413

CITAZIONE
In particolare volevo chiedere come coniugare i diversi tipi di tecniche e come sfruttarle al meglio in un testo (soprattutto scientifico) dove secondo me a diversi livelli di importanza dovranno corrispondere tecniche diverse(es. loci per cose fondamentali, poi schedari e associazioni a catena per cose meno importanti)

Il primo passo è quello di incominciare a pensare anche per immagini, partendo dalla tecnica più elementare, quella associativa.
Il corso di tecniche di memoria livello zero ha proprio questo fine mentre, il livello uno si occupa di affilare il nuovo modo di pensare per immagini.


CITAZIONE
So di essermi dilungato troppo e forse ho scritto cose che non c'entrano con questa sezione , se ho sbagliato ditemi sono ancora relativamente nuovo al forum non vorrei fare altre figuracce come non essermi presentato subito.

Scrivi sino a che ne hai voglia e ricordati che tutto ciò che esponi può tornare utile ad altri studenti che cercano risposte attraverso il web.

Edited by Massimiliano-Masala - 27/11/2015, 04:24
 
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decoyoctopus
view post Posted on 28/1/2012, 17:39     +1   -1




Bene! grazie della risposta. Allora io ho partecipato alla presentazione di un corso yourmagister del gruppo yourtrainers ci sono tantissimi ragazzi a Pavia, Milano, Torino penso anche Genova che si appostano all'ingresso delle università e cercano di convincerti di partecipare gratuitamente alla presentazione del corso consegandoti i volantini. Già lì è tutto studiato: mettono tutte ragazze carine ti chiedono un numero di 10 cifre e poi lo ripetono a memoria, molti dicono che la loro vita è cambiata da quando hanno conosciuto queste tecniche. A me in realtà non hanno mai ispirato granché sono stato obbligato ad andarci perché mia sorella voleva che l'accompagnassi.

La presentazione del corso si teneva nella hall del più lussuoso hotel della città.
Appena sono entrato mi sono subito reso conto di trovarmi in un'ambiente studiato al minimo dettaglio per fare il lavaggio del cervello: tutti carini , sorridenti e rassicuranti, vestiti in modo elegante, tutto molto ordinato.
Appena hanno iniziato la presentazione sono partiti col dire le solite cose: voi usate il 10% del vostro cervello, studiate male, vorreste imparare a memoria tutti numeri di telefono della rubrica?, con i nostri metodi riuscirete a studiare in molto meno tempo così avrete molto più tempo x uscire, andare con gli amici ecc. non vi piacerebbe?
Poi hanno iniziato con l'elencare la solita lista di 18 parole(trottola-pancia-lama-lava ecc.) per vedere quante riuscissimo a ricordarle ovviamente in ordine: io ne ricordai 5. E poi la ragazza ha iniziato a spiegare come ricordarli sfruttando le associazioni a catena descrivendoci la storiella della trottola che va sbattere contro la pancia di un uomo grasso che poi per il dolore si opera con una lama ecc. ecc. : di questa in particolare ho già visto mille video di youtube tutti uguali in cui vengono dette le stesse medesime cose, vengono usate da tutti le stesse identiche 18 parole e la stessa identica storiella per ricordarla! Questo a conferma di quanto sia tutto preparato a tavolino.
Poi sono passati ad un'altro "giochetto di prestigio"( non voglio sminuire le mnemotecniche ma fatto da loro sembrava così): chiedevano ad ogni partecipante di di dire una parola che non fosse collegata con le altre per un totale di 19 mi sembra (memorizzate utilizzando palesemente gli schedari), più un numero lunghissimo finale. Poi ad ogni partecipante veniva data la possibilità di chiedere un numero o una parola e veniva poi svelata dai dimostranti (bendati) la parola/numero corrispondente anche dicendo se era stata stata già detta o no: volete avere una memoria come questa? seguite il corso.
Infine veniva data la possibilità di interrogare un dimostrante su 30 pag. del national geographic uscito 2 giorni prima per il cui studio affermava di aver impiegato 2 ore e mezza . Fra tutte questa è stata la dimostrazione più interessante anche perché quella che mi interessava di più. Sicuramente riconosco che uno come lui ad un'esame avrebbe preso un voto molto alto, sapeva descrivere le immagini delle pagine ( mi ricordo che ricordasse perfino il numero di mappamondi che c'erano in una foto che erano più di una 50), sapeva descrivere bene i concetti di ciascuna pagina semplicemente dicendogli il numero; cmq avevo notato un metodo di studio basato sul ricordare a memoria i concetti chiave della pagina per poi estrapolare da essi tutto il discorso a parole sue (ogni tanto si impappinava ma niente di grave) non credo che avesse capito bene di cosa stesse parlando e poi quell'articolo sinceramente non era così concettualmente difficile né cs pieno di dettagli.
Ogni dimostrazione era intervallata da bei discorsetti sull'efficacia del metodo , assicuriamo mi sembra il 70% di incremento nelle vostre capacità di apprendimento e memoria ecc scrivendo tutto sulla lavagna a fare il confronto "Prima e
Dopo"; il 90% dei nostri partecipanti ottengono risultati superiori a quelli assicurati ecc.


Mi ricordo che questa presentazione era stata molto estenuante della durata di 3 ore non veniva mai lasciato il tempo di pensare e riflettere su cosa stessero facendo, come già detto tutto studiato a tavolino.


Il finale è stato ciò che ha confermato tutte le mie incertezze:
il costo del corso era di 1150 o 1250 € (non ricordo bene) per un solo weekend di corso vero e proprio con la possibilità poi di ripetere i colloqui, di avere libri e cd ecc. ma difatto restava un solo week-end di corso. Il problema non era il prezzo in se (spesso cose inutili costano di più) ma come veniva presentato (anche questo tutto a tavolino): quanto paghereste per avere questa capacità con cui potrete cambiare le vostre vite , studiare in brevissimo tempo, avere più tempo libero ecc.? 1250 non sono tanti sono un "investimento" sono solo 1 € al giorno per 3 anni io rinuncerei a un caffè al giorno per avere queste straordinarie capacità. Ma vogliamo fare di più: solo per oggi il corso costa 970 € (qlcs del genere) invece che 1250€- proprio da televendita delle reti locali!- Inoltre veniva data la possibilità di rimborso dopo il 1 giorno di corso, cosa che dicevano essere successa una sola volta.
Alla fine ad ogni gruppetto di 3 partecipanti (io volevo andarmene dopo 3 ore di "spettacolo", ero esausto) veniva assegnato un dimostrante( molte ragazze carine) che chiedeva se ci fosse piaciuta la presentazione, come avremmo pensato di utilizzare le tecniche ecc. in pratica cercavano di convincere a fare subito il corso : affrettati perché oggi costa solo 970 € e poi soprattuto se hai esami vicini puoi iniziarle ad usare subito dopo il weekend del nostro corso: Affrettati!
In effetti vidi molti ragazzi entusiasti che firmavano già tutte le carte per la partecipazione al corso, quelli che non accettavano come me e mia sorella venivano obbligati a dare il numero di telefono. Un paio di giorni dopo la ragazza ha telefonato mia sorella e lei ha dovuto richiuderle il telefono in faccia dopo mezz'ora di chiamata in cui cercava di convincerci a partecipare.


La cosa triste è che molti dei partecipanti siano diventati degli "invasati" dei loro metodi tecniche di memoria, pnl ecc. i partecipanti venivano invitati a lasciare commenti positivi su facebook o su dei forum, andate a sbirciare sulla loro bacheca sembra un mondo bello e perfetto! la cosa peggiore è che spesso i partecipanti sono invitati a tenere loro stessi quei corsi, ovviamente da volontari quindi senza essere pagati. Tutti i ragazzi appostati agli ingressi delle università sono ex partecipanti sfruttati. So di una ragazza, ma come lei tante, che era in crisi con lo studio non riusciva ad andare avanti e fare gli esami, ha partecipato ad uno di questi corsi e da quel momento ha perso la testa: si è presa in ritardo la laurea triennale poi ha abbandonato l'università per tenere questi corsi! Cosa paradossale visto che lei aveva partecipato ai corsi proprio per andare avanti con gli studi!

Dopo questa esperienza sono rimasto sicuramente schifato per l'atteggiamento
ma devo riconoscere che sotto sotto anche con me ha avuto un certo effetto: da allora ho sempre pensato di avere un metodo di studio sbagliato ( cosa di cui non avevo mai dubitato prima) e in ogni periodo di crisi nello studio penso a quel ragazzo che riusciva a studiare 30 pag. in 2 ore e mezza.
In ogni caso è da quel momento che hanno realmente iniziato ad affascinarmi le tecniche di memoria e di apprendimento.
Purtroppo però non mi sono mai applicato con convinzione nelle tecniche di memoria, come ho già detto principalmente trovo difficile coniugarle con lo studio, motivo principale per cui mi sono iscritto al forum :)


Grazie
A presto


PS. colgo l'occasione per saper di un problema riscontrato nel forum: in molte sezioni mi dice "permesso negato" anche se sono iscritto. é un problema mio o del sito? grazie
 
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egineg
view post Posted on 28/1/2012, 19:13     +1   -1




Decoy che dire, mi hai fatto sorridere ma a tratti mi è venuta la pelle d'oca !
Avrei tante cose da dire ma non sono un pò incasinato e non ho molto tempo, per ora voglio mettere l'accento solo su qualche argomento che hai toccato.
Innanzi tutto ricordiamoci che ognuno di noi ha avuto uno sviluppo cognitivo differente per cui sbaglierei se ti propugnassi il mio metodo come migliore rispetto al tuo, più che altro ognuno dovrebbe lavorare sul metodo che gli sembra più congeniale andando a modificarne i punti deboli e a rafforzare i punti di forza.
Riguardo alla prima lettura tu dici
CITAZIONE
Ebbene già allora avevo provato a fare come consigliato sopra ma sinceramente non ho mai trovato alcun beneficio da quella che dovrebbe essere la 1 lettura di esplorazione del materiale se non magari un modo per "familiarizzare" più che altro diciamo con la disposizione grafica del testo e altre banalità ma senza capire e memorizzare nulla

Ti capisco, il fatto è che la lettura in se è un procedimento passivo, un pò come guardare un film, per cui è difficile mantenere l'attenzione attiva e trarne qualche utilità. Le cose cambiano un pò se quella lettura inizia a giocare un ruolo strategico.
Se mentre leggi ti poni delle domande: " questa parte è esaustiva?", "E' abbastanza chiara?", Oppure "questa parte non si capisce, devo annotarmi di cercare altrove altrove lo stesso argomento spiegato meglio".
Inoltre se approfondirai le conoscenze sulle mnemotecniche avrai a disposizione diversi strumenti, ognuno più o meno adatto ai diversi argomenti, ad esempio alcuni sono più utili per liste ed elenchi, altri per numeri e formule, altri ancora per parti da ricordare parola per parola e infine serve una tecnica per tenere insieme il tutto, che ad esempio potrebbe essere quella del palazzo della memoria. Durante la prima lettura si può decidere come applicare le mnemotecniche, magari prendendo rapidamente nota di cosa si intende usare per ogni parte del programma.
Insomma, un atteggiamento attivo può fare la differenza.

E ora la scoperta dell'acqua calda! Le mnemotecniche di per se sono estremamente facili da apprendere anche da autodidatti, ci vuole solo un pò di costanza, il vero problema è metterle insieme e imparare ad utilizzarle in un metodo di studio ben strutturato. In genere i corsi riescono a mala pena a insegnare le principali mnemotecniche ma come applicarle nella circostanza specifa è tutt'altra cosa. E' molto probabile che tutti i partecipanti riescano a fare i famosi giochetti da circo ma poi, passato l'entusiasmo iniziale e non trovandone benefici nello studio come dice Max
CITAZIONE
ci si stanca, o ci si annoia o si arriva a pensare che il vecchio metodo (quello del pappagallo) e meglio di quello nuovo. Questo fenomeno è noto ed è il motivo perchè il 99,9% di chi si avvicina alle tecniche di memoria e alle metodologie di studio, alla fine rinuncia e si rassegna ad utilizzare il vecchio metodo che persevera ormai tra gli studenti da millenni.

Verissimo! E da qua ne deduciamo che il 99.9% di chi fa i corsi spende circa 1000 euro per imparare una lista di 20 parole casuali o qualche numero di telefono. Che affarone!

Anche io in realtà ho fatto lo stesso, avevo seguito un corso in fascicoli, forse il migliore che abbiano mai fatto e non sono il solo a dirlo, ma trovando difficoltà ad applicarlo praticamente nello studio di tutti i giorni l'avevo praticamente abbandonato. Qua invece cerchiamo di risolvere i problemi pratici e di trovare il modo più adatto per ogni argomento di studio, semplicemente per curiosità intellettuale, passione per l'argomento e divertimento nel farlo.
Poi ci divertiamo anche con i giochetti da circo :) che sono sicuramente un buon modo per mantenersi in esercizio e mantenere la mente sveglia ma di sicuro non sono tutto, anzi!
Non è che su questo forum si facciano miracoli, c'è una buona probabilità che anche tu, dopo la curiosità iniziale abbandonerai questi argomenti ma mettila così, se hai voglia di dedicarci un pò di tempo è come se avessi guadagnato 1000 euro :) Poi se il gioco ti diverte magari ne trarrai qualcosa di utile.

Riguardo a questo
CITAZIONE
Infine veniva data la possibilità di interrogare un dimostrante su 30 pag. del national geographic uscito 2 giorni prima per il cui studio affermava di aver impiegato 2 ore e mezza . Fra tutte questa è stata la dimostrazione più interessante anche perché quella che mi interessava di più. Sicuramente riconosco che uno come lui ad un'esame avrebbe preso un voto molto alto, sapeva descrivere le immagini delle pagine ( mi ricordo che ricordasse perfino il numero di mappamondi che c'erano in una foto che erano più di una 50), sapeva descrivere bene i concetti di ciascuna pagina semplicemente dicendogli il numero;

Sinceramente non la trovo una prestazione stupefacente, conosco la rivista e la densità di dati da ricordare non è di certo paragonabile ad un libro di medicina.
Due ore e mezza (sempre che non stesse barando) per 30 pagine di quel tipo sono un ritmo abbastanza tranquillo se sai già come organizzare la memorizzazione.
Questo:
CITAZIONE
La cosa triste è che molti dei partecipanti siano diventati degli "invasati" dei loro metodi tecniche di memoria, pnl ecc. i partecipanti venivano invitati a lasciare commenti positivi su facebook o su dei forum, andate a sbirciare sulla loro bacheca sembra un mondo bello e perfetto! la cosa peggiore è che spesso i partecipanti sono invitati a tenere loro stessi quei corsi, ovviamente da volontari quindi senza essere pagati. Tutti i ragazzi appostati agli ingressi delle università sono ex partecipanti sfruttati. So di una ragazza, ma come lei tante, che era in crisi con lo studio non riusciva ad andare avanti e fare gli esami, ha partecipato ad uno di questi corsi e da quel momento ha perso la testa: si è presa in ritardo la laurea triennale poi ha abbandonato l'università per tenere questi corsi! Cosa paradossale visto che lei aveva partecipato ai corsi proprio per andare avanti con gli studi!

è quello che mi fa paura e che mi fa venire la pelle d'oca.
Questi sono i motivi per cui mi schiero contro le tecniche di PNL! Uno strumento che di per se può essere utile e di beneficio ma che nelle mani sbagliate è un arma pericolosa, un vero e proprio lavaggio del cervello dai risultati agghiaccianti.
Quello che succede in genere è che un 10-20% delle persone sentendosi manipolate si allontanano cautamente, tutti gli altri rimangono imbambolati e vengono truffati bellamente. Grazie per la tua testimonianza.

P.s.: alcune sezioni del corso on-line sono accessibili, naturalmente in maniera totalmente gratuita, solo dopo richiesta di partecipazione. Per ulteriori dettagli chiedi direttamente a Max.

Edited by egineg - 28/1/2012, 19:57
 
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view post Posted on 28/1/2012, 22:39     +1   -1
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Imparare a ricordare

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decoyoctopus, credo che il tuo racconto sia routine quotidiana in questo settore ed è una storia molto triste, in uno scenario evidente di speculazione sulle debolezze degli studenti, sulle loro poca conoscenza delle loro potenzialità mnemoniche, e ovviamente, sul loro essere "persone facilmente suggestionabili".

CITAZIONE
Alla fine ad ogni gruppetto di 3 partecipanti (io volevo andarmene dopo 3 ore di "spettacolo", ero esausto) veniva assegnato un dimostrante( molte ragazze carine) che chiedeva se ci fosse piaciuta la presentazione, come avremmo pensato di utilizzare le tecniche ecc. in pratica cercavano di convincere a fare subito il corso : affrettati perché oggi costa solo 970 € e poi soprattuto se hai esami vicini puoi iniziarle ad usare subito dopo il weekend del nostro corso: Affrettati!

C'erano anche dei ragazzi molto carini? perchè da questo racconto sembra che puntino più al sesso maschile.
Tu come hai resistito tre ore in quel posto???

CITAZIONE
con i nostri metodi riuscirete a studiare in molto meno tempo così avrete molto più tempo x uscire, andare con gli amici ecc. non vi piacerebbe?
Poi hanno iniziato con l'elencare la solita lista di 18 parole(trottola-pancia-lama-lava ecc.) per vedere quante riuscissimo a ricordarle ovviamente in ordine: io ne ricordai 5. E poi la ragazza ha iniziato a spiegare come ricordarli sfruttando le associazioni a catena descrivendoci la storiella della trottola che va sbattere contro la pancia di un uomo grasso che poi per il dolore si opera con una lama ecc. ecc. : di questa in particolare ho già visto mille video di youtube tutti uguali in cui vengono dette le stesse medesime cose, vengono usate da tutti le stesse identiche 18 parole e la stessa identica storiella per ricordarla! Questo a conferma di quanto sia tutto preparato a tavolino.
Poi sono passati ad un'altro "giochetto di prestigio"( non voglio sminuire le mnemotecniche ma fatto da loro sembrava così): chiedevano ad ogni partecipante di di dire una parola che non fosse collegata con le altre per un totale di 19 mi sembra (memorizzate utilizzando palesemente gli schedari), più un numero lunghissimo finale. Poi ad ogni partecipante veniva data la possibilità di chiedere un numero o una parola e veniva poi svelata dai dimostranti (bendati) la parola/numero corrispondente anche dicendo se era stata stata già detta o no: volete avere una memoria come questa? seguite il corso.

Memorizzare una ventina di parole è un test di livello elementare, quanto tempo hanno impiegato, o meglio quanto tempo hanno avuto da quando iniziavano a conoscere la parola?
Nel web ci sono delle dimostrazioni ridicole di queste prove, buffi personaggi con gli occhi chiusi che si concentrano per memorizzare in un sacco di tempo 20 stupide parole.
Hanno fatto qualcosa di simile?

CITAZIONE
Infine veniva data la possibilità di interrogare un dimostrante su 30 pag. del national geographic uscito 2 giorni prima per il cui studio affermava di aver impiegato 2 ore e mezza . Fra tutte questa è stata la dimostrazione più interessante anche perché quella che mi interessava di più. Sicuramente riconosco che uno come lui ad un'esame avrebbe preso un voto molto alto, sapeva descrivere le immagini delle pagine ( mi ricordo che ricordasse perfino il numero di mappamondi che c'erano in una foto che erano più di una 50), sapeva descrivere bene i concetti di ciascuna pagina semplicemente dicendogli il numero; cmq avevo notato un metodo di studio basato sul ricordare a memoria i concetti chiave della pagina per poi estrapolare da essi tutto il discorso a parole sue (ogni tanto si impappinava ma niente di grave) non credo che avesse capito bene di cosa stesse parlando e poi quell'articolo sinceramente non era così concettualmente difficile né cs pieno di dettagli.

Rimango incredulo a quello che scrivi, non riesco a credere che si possano fare delle dimostrazioni simili di banalità e soprattutto che riescono ad attirare l'attenzione di studenti con un argomento di una trentina di pagine.
Se fanno una dimostrazione simile sanno che ci saranno sempre dei pesci che abboccheranno, a questa patetica esibizione.
Possibile che non ci sia stato qualcuno che abbia messo in discussione il loro operato?
Spero di riuscire ad essere testimone, prima o poi, in una di queste patetiche dimostrazioni nella mia città, l'anno scorso me ne sono persa una e ho sofferto parecchio di questa grande opportunità di riuscire a svegliare delle coscienze, di fronte a queste persone che utilizzano tecniche di persuasione per vendere delle conoscenze che sono ormai di dominio pubblico da quando esiste internet.

CITAZIONE
In ogni caso è da quel momento che hanno realmente iniziato ad affascinarmi le tecniche di memoria e di apprendimento.
Purtroppo però non mi sono mai applicato con convinzione nelle tecniche di memoria, come ho già detto principalmente trovo difficile coniugarle con lo studio, motivo principale per cui mi sono iscritto al forum :)

Sappi che oltre a risparmiare mille euro potrai confrontare la tua esperienza diretta con altri.
Questo forum più che insegnare come ricordare meglio, cerca di orientare gli studenti(giovani e vecchi), a trovare loro stessi la strada più semplice per scoprire le potenzialità della propria memoria. Le mnemotecniche sono solamente una piccola porticina che apre ad un nuovo modo di pensare, creando nuovi schemi di apprendimento e di organizzazione dei propri ricordi.

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CITAZIONE
è quello che mi fa paura e che mi fa venire la pelle d'oca.
Questi sono i motivi per cui mi schiero contro le tecniche di PNL! Uno strumento che di per se può essere utile e di beneficio ma che nelle mani sbagliate è un arma pericolosa, un vero e proprio lavaggio del cervello dai risultati agghiaccianti.
Quello che succede in genere è che un 10-20% delle persone sentendosi manipolate si allontanano cautamente, tutti gli altri rimangono imbambolati e vengono truffati bellamente. Grazie per la tua testimonianza.

Sono sei mesi che sto approfondendo gli studi sulla pnl e sui personaggi più noti che la praticano. C'è chi ci crede veramente nella PNL e ne fa proprio una filosofia di vita, per alcuni funziona per altri è uno strumento di persuasione per ottenere profitto.
Quello di cui sono convinto che le tecniche di persuasione e i teatrini che montano questi subdoli personaggi, sono molto efficaci su persone facilmente suggestionabili.
Le persone suggestionabili hanno un cartello in fronte con scritto "SONO SUGGESTIONABILE", che diventa sempre più marcato ogni volta che si presta attenzione alle assurdità che professano questi venditori di illusioni.
Le prede più facili sono le matricole universitarie, ogni anno ne arrivano a migliaia, carne fresca, menti spaesate su come si studia all'università. Gli studenti universitari sono la fetta più grossa del mercato delle mnemotecniche.

CITAZIONE
alcune sezioni del corso on-line sono accessibili, naturalmente in maniera totalmente gratuita, solo dopo richiesta di partecipazione. Per ulteriori dettagli chiedi direttamente a Max.

Le sezioni a cui non puoi accedere sono riservate a seconda dell'argomento o del corso.

 
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decoyoctopus
view post Posted on 30/1/2012, 01:29     +1   -1




Da quello che ho capito ,documentandomi un po', il gruppo nasce più che altro come corso di "formazione", "crescita personale", "motivazione" e "marketing". Il suo fondatore sembra essere una copia mal riuscita dei motivatori americani, alla Anthony Robbins per intenderci . Quindi il corso di tecniche di memoria è solo una parte del progetto.

CITAZIONE
C'erano anche dei ragazzi molto carini? perchè da questo racconto sembra che puntino più al sesso maschile.
Tu come hai resistito tre ore in quel posto???

escluso il ragazzo da interrogare sul national geographic tutte le altre dimostranti erano ragazze sui 25/30 anni. Per "carine" intendo più l'essere piacevoli e gentili piuttosto che l'aspetto fisico: sorridenti, cercavano di mettere ciascuno a proprio agio, molto persuasive in generale. La dimostrazione veniva esposta in maniera molto interattiva, con frequenti domande penso per stimolare l'attenzione e l'interesse ( vi è mai capitato di studiare e non ricordare niente già il giorno dopo? avere la sensazione di fare 100 e ricevere 10?) il tutto con gestualità studiata. C'è da dire cmq, non so se è un caso, che la ragazza scelta per andare a distribuire i volantini e cercare di convincere alla partecipazione al corso era quella fisicamente più attraente.


CITAZIONE
Memorizzare una ventina di parole è un test di livello elementare, quanto tempo hanno impiegato, o meglio quanto tempo hanno avuto da quando iniziavano a conoscere la parola?
Nel web ci sono delle dimostrazioni ridicole di queste prove, buffi personaggi con gli occhi chiusi che si concentrano per memorizzare in un sacco di tempo 20 stupide parole.
Hanno fatto qualcosa di simile?

Proprio così! ci sono una marea di video su internet in cui fanno dimostrazioni dello stesso identico tipo. Sinceramente non ho misurato il tempo esatto impiegato per memorizzare ciascuna parola, ricordo che dopo che il partecipante di turno diceva la sua, una ragazza la scriveva alla lavagna piuttosto lentamente e ripetendola ad alta voce; quindi credo una 15 di secondi. Il numero finale era di una 20 di cifre mi sembra ma cmq più di 10: ad ogni partecipante veniva chiesto di dire un numero a 2 cifre e anche in questo caso veniva ripetuto e scritto lentamente sulla lavagna.

Ho imparato a fare il quote finalmente XD
 
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view post Posted on 30/1/2012, 11:02     +1   -1
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Proprio così! ci sono una marea di video su internet in cui fanno dimostrazioni dello stesso identico tipo. Sinceramente non ho misurato il tempo esatto impiegato per memorizzare ciascuna parola, ricordo che dopo che il partecipante di turno diceva la sua, una ragazza la scriveva alla lavagna piuttosto lentamente e ripetendola ad alta voce; quindi credo una 15 di secondi. Il numero finale era di una 20 di cifre mi sembra ma cmq più di 10: ad ogni partecipante veniva chiesto di dire un numero a 2 cifre e anche in questo caso veniva ripetuto e scritto lentamente sulla lavagna.

Mi chiedo, ogni volta che leggo e vedo queste cose, come sia possibile che alcune persone si lascino abbindolare da queste insulse dimostrazioni e insulse persone.
E' evidente che in questo paese c'è una grande ignoranza su questi argomenti, sopratutto tra gli studenti ma anche tra i professionisti. Ho visto anche degli imprenditori e dei vecchietti di essere molto soddisfatti di aver buttato via mille euro per un corso di memoria che può essere appreso spendendo una 50 ina di euro in libreria (esagerando).

Bisognerebbe creare un pubblicazione che spieghi alle persone interessate a queste cose come non farsi abbindolare da questi buffoni consapevoli che su un campione di 100 persone come minimo una decina di pesci cade nella loro rete.
E comunque quando si tratta di studenti chi paga alla fine sono sempre i genitori ancora più ingenui dei loro figli.

 
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8 replies since 11/1/2012, 18:41   40527 views
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