Posts written by Antonio V.

view post Posted: 12/5/2019, 06:06     Le mappe mentali - Le mappe mentali
CITAZIONE (Massimiliano-Masala @ 12/5/2019, 02:26) 
CITAZIONE
Ho scoperto oggi che il 13 aprile 2019, il divulgatore delle mappe ci ha lasciato.

Nel web italiano non ho trovato niente della notizia su di lui. Ho scritto anche la keyword in in lingua inglese e ne parlano solo siti del settore in inglese. Da quanto ho letto sembra che sia caduto mentre si trovava a casa ma non ci sono dettagli sul decesso. Il suo allievo certificato nel suo sito non ne parla.

Io personalmente non è che fossi un suo grandi ammiratore.

Un altro importante personaggio nel campo della crescita personale, Stephen Covey, è morto prematuramente cadendo in bicicletta. Nelle mnemotecniche sono importanti le associazioni, ora tocca fare questo pensiero che li accomuna: strano il loro destino comune di morire così,da un momento all'altro, traumaticamente.

Andiamo avanti nei nostri obiettivi di memoria. Stringiamo i tempi, andiamo fino in fondo, realizzandoli, considerando sempre che il tempo non è illimitato.

(Mi pongo il dubbio se sia lecito ed appropriato in questo forum, parlare della vita, -come facciamo ora- il contesto in cui si muove una nostra passione, la memoria)
view post Posted: 11/5/2019, 09:36     Le mappe mentali - Le mappe mentali
CITAZIONE (Andtom @ 9/5/2019, 15:02) 
Ho scoperto oggi che il 13 aprile 2019, il divulgatore delle mappe ci ha lasciato.

Condoglianze. :( :(

E nel finale sveliamo il mistero.
Abbiamo parlato di
https://it.m.wikipedia.org/wiki/Tony_Buzan
view post Posted: 30/4/2019, 15:01     Le mappe mentali - Le mappe mentali
Le mappe mentali non servono per memorizzare, ma per riassumere, schematizzare e vedere le relazioni tra le parole chiave di un argomento.
Per un argomento è più facile capirci qualcosa osservando una mappa mentale (fatta di parole chiave, immagini, colori, relazioni tra parole chiave ed immagini ad esse ispirate) che osservare appunti presi senza strutturarli, senza schemi, senza immagini e senza colori.... che è come normalmente prendiamo appunti a scuola o nello studio.
Poi, come fatto collaterale è più facile il processo di memorizzazione (con mnemotecniche) se alle parole chiave (che sono poche, condensate, rispetto a tutte le parole degli appunti o dette o scritte su quell'argomento in una lezione) ordinate in modo strutturato nel formato ad albero o neurone di una mappa mentale... abbiniamo immagini e colori e facciamo associazioni tra le immagini che affiancano e danno una veste visuale alle parole chiave.

Usare la carta per fare le mappe purtroppo credo che non funzioni per il troppo tempo che serve. I software invece consentono di maneggiare le parole chiave e sistemarle nella mappa mentale alla Velocità della luce.
Ma non tutti i software sono realmente efficaci. Li ho sperimentati tutti. Solo uno è davvero un aiuto insostituibile. È a pagamento. E' quello proposto da chi scrive di avere inventato le mappe mentali... ma egli spiega (oltre a riconoscere che le mappe sono già usate da duemila anni dalle persone più intelligenti) che le ha sviluppate per introdurle nelle scuole, per prendere appunti o per ragionare su un argomento o per organizzare le cose da fare per un progetto.

Ho l'idea di sviluppare e sperimentare una mappa mentale standard e precompilata e pre memorizzata da usare per prendere appunti e per lo studio nelle scuole.
La mappa avrà 10 rami principali colorati. Ogni ramo principale avrà 10 rami subordinati. Quindi 10 argomenti e per ognuno 10 sotto argomenti.
In totale ci saranno 110 "loci" astratti.
Non ne creo ulteriori per non esagerare nei sottoargomenti.
Viene in mente qualcosa? A me lo schedario di conversione numerica.
Così riempirò i rami della mappa con le parole che corrispondono ai numeri dei rami.... E dovrò impararle bene.
Avrò quindi una mappa con già dei contenuti che consentono di ripetere a memoria la struttura della mappa.
Nel momento in cui studierò un argomento collocherò le parole chiave dell'argomento (e le immagini che richiamano) ordinate secondo la loro struttura logica, sui rami della mappa mentale.
Associerò le parole chiave da studiare (accompagnate dalle immagini che richiameranno) alle immagini di conversione numerica già collocate suo vari rami e così il tutto dovrebbe essere una base utile alla memorizzazione schematizzata di un argomento.
view post Posted: 11/7/2018, 21:43     ALLE SCUOLE MEDIE COME SI POSSONO PRENDERE APPUNTI AL VOLO DI UNA LEZIONE DI STORIA? - Un esperto risponde
CITAZIONE
Sino a che vedrai le mnemotecniche come uno strumento solo per studiare, non ne ricaverai nessun vantaggio.

Cosa intendi?
Massimiliano, mi pare di intuire che intendi dire (per altre cose che hai scritto), che le mnemotecniche debbano aiutarti a capire come ragiona\funzionaa\elabora le informazioni in particolare la propria mente, nella sua originale unicità. Posso immaginare che quando lo si capisce allora la mente diventa naturalmente "apprendente" (neologismo), volta\portata all'apprendimento, e favorisce il processo di apprendimento. Invece se si apprendono dei contenuti usando solo ed esclusivamente una tecnica di memoria e non osservando la propria mente e le sue peculiarità, l'uso delle mnemotecniche diventa un corpo estraneo, poco naturale, poco amichevole, e poi alla fine si usa poco e male, perché non la si è adattata alla propria particolare mente con il suo particolare modo di elaborare e trattenere le informazioni.
Ho capito male?
view post Posted: 11/7/2018, 13:05     ALLE SCUOLE MEDIE COME SI POSSONO PRENDERE APPUNTI AL VOLO DI UNA LEZIONE DI STORIA? - Un esperto risponde
IRAMIAN ECCO IL MIO RIASSUNTO DEL BRANO DA TE PROPOSTO CON CONCETTI E PAROLE CHIAVE

BRANO
Questo libro è nato dalla sensazione che stiamo entrando in una
nuova fase di una storia che è di straordinaria importanza: la storia del co-
noscere, che dovrebbe descrivere il modo in cui sicreano e si elaborano
le nostre conoscenze, le nostre idee e le nostre informazioni. Non mi pare
che, tra le tante storie che si scrivono, ce ne sia una dedicata a un tema
così importante, ed è un peccato, specialmente perché siamo nel mezzo
di cambiamenti di cui non abbiamo forse un’immagine del tutto chiara.
Infatti, sono convinto per molti motivi che ci troviamo in una ‘Terza
Fase’ (spiegherò più avanti quali sono la Prima e la Seconda) della storia
del modo in cui si formano le conoscenze della specie umana e si alimen-
ta il patrimonio del suo sapere. Per sapere non intendo naturalmente solo
quello degli studiosi e degli scienziati; intendo, più in generale,
tutte le forme di conoscenza di cui disponiamo, e che adoperiamo anche nella vita
quotidiana irriflessa. Per questo, una modificazione profonda nel modo di
formarsi delle conoscenze non è un tema accademico,
ma una questione che tocca la vita di tutti
(per esempio perché influenza le opinioni e le de-
cisioni che ognuno di noi prende).
Non è la prima volta che nella storia dell’uomo si realizza un cam-
biamento importante nel modo di formarsi delle conoscenze. Prima di og-
gi, in questo campo si sono susseguite almeno due Grandi Fasi. La Prima
Fase coincise con l’invenzione della scrittura, che
permise di fissare con
segni scritti le informazioni su un supporto stabile, liberando la memoria
individuale e collettiva dal peso di un’enorme quantità di dati che, prima di
allora, dovevano essere registrati nella mente. La
consapevolezza dell’importanza di quel cambiamento dovette essere
drammatica, se l’inizio di quella fase stimolò addirittura le analisi di Platone,
che nel Fedro dedicò dettagliate considerazioni ai vantaggi e agli svantaggi della scrittu-
ra. (Ne vedremo alcuni aspetti nel cap. 5.)
La Seconda Fase si aprì venti secoli dopo con l’invenzione della
stampa, la ‘rivoluzione inavvertita’ (come l’ha chiamata Elizabeth Eisen-
stein in un suo famoso lavoro: Eisenstein [1979] 1986), che di colpo fece
del libro, fino allora costosissimo e non riproducibile, un bene a basso
prezzo e quasi popolare, che permetteva a un pubblico vastissimo di ac-
costarsi a testi che fin allora poteva soltanto sentir raccontare a voce.
Questa scoperta modificò in profondità diversi aspetti della vita culturale e
sociale, come Eisenstein ha dettagliatamente dimostrato. Data
l’importanza rivoluzionaria che assunse, il libro è stato per più secoli ed è
ancora una sorta di simbolo del sapere e della cultura.

CONCETTI E PAROLE CHIAVE del brano

Come si creano e si elaborano le nostre CONOCENZE, IDEE, INFORMAZIONI ACCADEMICHE E DI TUTTI I GIORNI?

Il modo in cui si elaborano le conoscenze influenza OPINIONI E DECISIONI.

Nella storia dell’uomo si INIZIA DALLA CULTURA ORALE che si appoggia sulla memoria individuale.
Poi si susseguono tre fasi:
Prima: SCRITTURA che LIBERA LA MEMORIA INDIVIDUALE
Seconda: STAMPA: UN BENE A BASSO PREZZO CHE CONSENTE A TUTTI DI ACCOSTARSI ALLA CONOSCENZA.
Terza: ?? (quella proposta dal testo dello spoiler)
view post Posted: 11/7/2018, 11:08     ALLE SCUOLE MEDIE COME SI POSSONO PRENDERE APPUNTI AL VOLO DI UNA LEZIONE DI STORIA? - Un esperto risponde
Grazie IRAMIAN della risposta. Ne abbiamo bisogno.
La ragazzina andrà questa estate in due occasioni in montagna a fare un campus con i suoi coetanei, e forse al mare.
La ragione per questo obiettivo estivo di apprendere le mnemotecniche è che ne ha bisogno. E' intelligente ma dislessica. Ha lentezza nell'elaborare le informazioni per le difficoltà di lettura. Allora l'idea è che una volta letto a fatica il materiale, e impiegando molto più tempo dei coetanei, il processo di memorizzazione debba essere velocizzato al massimo, con le mnemotecniche. La ragazzina ha di suo facilità a pensare attraverso storie e personaggi, e nei primi tentativi fatti non ha avuto rigetto.
Ha imparato, finora due serie di loci per un totale di 50 ganci. Ne farà un'altra serie. Ha iniziato ad imparare a fare storie per ricordare date, con la conversione fonetica, che ha appreso senza ritrosie.
E' motivata perché consapevole che senza un aiuto rispetto a quanto nelle sue risorse attuali, il prossimo anno scolastico sarebbe troppo difficile, perché servirà leggere molto di più di quanto fatto nella prima media, dove ha già dato fondo a tutte le sue risorse.
Quest'anno per evitare di rileggere il materiale di studio ha preparato mamme mentali (disegni schematici) delle materie di storia e geografia. Ma anche queste mappe richiedono tempo per farle, troppo, ed è proprio quello che manca, il pomeriggio a casa, dopo aver fatto i compiti e stanca per le ore del mattino fatte a scuola.
Usando la tecnica dei loci adattata un po' è riuscita ad imparare un capitolo di storia, e questo senza dover preparare mappe, risparmiando quindi tempo, il suo bisogno.

Il tempo per lo studio la ragazza lo impiega, non lo evita, e si da sufficientemente pena, citando la tua citazione. Tuttavia non basta. Le serve in aggiunta qualche strumento che immagino possano essere le mnemotecniche.

Sul prendere appunti a scuola al volo o con carta e penna, l'esperienza pratica di questi giorni ci ha detto (a me ed alla ragazza), che al volto è troppo difficile utilizzare una mnemotecnica. Quindi prenderà qualche appunto, come riuscirà, che è comunque un miglioramento assoluto e notevolissimo rispetto ad oggi, poiché ancora non prendeva appunti. Prenderà quindi qualche appunto a scuola, e a casa lavorerà anche a partire dall'orientamento dato dagli appunti.

Si, hai ragione, Iramian, perfetto, definitivo e finito nello studio non esistono, lo stiamo scoprendo, anche per programma teorico. Intendo dire, che proprio perché vogliamo evitare inutili perfezionismi, e fare se possibili nel tempo, relazioni sociali, e non solo studio, proveremo ad utilizzare il metodo di Pareto dell'80/20 che sostiene che il massimo dei risultati (80%) si ha con il minimo di sforzi (20%) e che il restante risultato (20%) da ottenere per raggiungere l'eccellenza si ha con il restante (80%) degli sforzi. In pratica nello studio si tollereranno imperfezioni, ricordi incompleti, consapevoli che comunque, con i loci, la memoria è comunque potenziata. Per fare un esempio di come non cercheremo la perfezione, abbiamo pensato che non necessariamente deve ricordare a memoria tutte le 100 parole/oggetto della conversione fonetica per riuscire a ricordare le date della storia. Basterà che abbia l'elenco in un foglio. Ricaverà dal foglio le parole per esprimere le date, farà il collegamento fra loro e con il gancio rappresentato dal loco oltre che con l'immagine del concetto da ricordare legato a quella data, e poi in fase di recupero dell'informazione ricostruirà il numero dalle parole/immagine/storia che avrà legato al loco. Insomma, niente memorizzazione (mi riferisco all'elenco delle parole che rappresentano i primi 100 numeri) che non sia necessaria obbligatoriamente.

La memoria naturale della ragazzina in un elenco di 14 parole da ricordare è nella norma inferiore. Assumendo che la memoria naturale a breve termine è di 7+/- 2 elementi che vengono ricordati, lei ne ricorda 5 di parole e non in modo consolidato a lungo termine. Con i loci, senza sforzo, e con solo una ripetizione, ne ricorda 30, anche a distanza di 4 giorni, con al massimo due dimenticanze.... anche queste dimenticanze vengono tollerate e previste, non cercheremo la perfezione. Proveremo ad usare tutti e 50 i loci, ma abbiamo appena iniziato. E poi proveremo con un numero maggiore. Ma senza esagerare. Ogni loco avrà spazio per diversi concetti da ricordare, quindi non ne useremo tantissimi. Intendo dire che useremo i loci per memorizzare i concetti contenuti nei titoli e sottotitoli del capitolo da studiare, e poi i contenuti presenti nel desto dei vari sottotitoli, andranno ad inserirsi, modificandole ed arricchendole, le immagini create con solo titoli e sottotitoli. Anche qui non si cercherà il ricordo assoluto e completo richiesto da una gara di ricordo delle cifre di pi greco, si cercherà di prendere il bersaglio grosso, il grosso delle informazioni, e se poi si ricorderanno anche dei particolari minimi, meglio, altrimenti va bene solo il grosso delle informazioni.

Infine Iramian concordo sul fatto che dopo tante ore a scuola non si dovrebbe dover studiare a casa, e fare compiti. Tuttavia si deve studiare e fare compiti a casa, non è una opzione, non è una cosa da poter evitare.

La ragazzina ed io continueremo a provarci a studiare alcune materie con le mnemotecniche, e lo dobbiamo fare questa estate, perché non sarebbe saggio imparare ad usare le mnemotecniche per studiare materie come storia o geografia ad anno scolastico già iniziato.

Daremo qualche riscontro sul forum su come procederemo e su quello che scopriremo in questo tentativo.

Iramian, grazie ancora del tuo parere e grazie anche a tutti quelli che abbiamo già ricevuti.

Edited by Antonio V. - 11/7/2018, 13:08
view post Posted: 29/6/2018, 09:32     ALLE SCUOLE MEDIE COME SI POSSONO PRENDERE APPUNTI AL VOLO DI UNA LEZIONE DI STORIA? - Un esperto risponde
Massimiliano, spiegami come ti prefiggi di agire con tuo figlio che, se non ho capito male, deve andare in prima media. Hai scritto che conosce il metodo dei colori ed ha saputo esporre in classe alle elementari le prime 60 cifre del pi greco. Come potrà, in virtù dei tuoi insegnamenti, riuscire a studiare in modo efficiente per esempio la storia, la geografia, le scienze?
O, in altre parole, nel tuo progetto di andare nelle scuole ad insegnare ciò che hai appreso sulla memoria, cosa andresti a dire? Cosa andresti a mostrare di utile alla loro vita concreta (lezioni al mattino e compiti e studio al pomeriggio) agli studenti delle medie?
Grazie.
view post Posted: 28/6/2018, 21:46     ALLE SCUOLE MEDIE COME SI POSSONO PRENDERE APPUNTI AL VOLO DI UNA LEZIONE DI STORIA? - Un esperto risponde
CITAZIONE
Non ci riescono quelli delle scuole superiori e sopratutto gli studenti universitari, figuriamoci se ci riesce un ragazzino/a delle scuole medie.
Per me i bambini e i ragazzi delle scuole elementari e medie non andrebbero stressati troppo per quanto riguarda "stare attenti" e "studiare".

Se è così, siccome l'impegno e la concentrazione sono richiesti per l'utilizzo di una tecnica di memoria (e lo sono anche se non la si usa e si va a scuola normalmente e poi si fanno i compiti e si studia normalmente a casa) sono da escludere le tecniche di memoria in classe alle medie? O si può fare qualcosa solo a casa, fuori dalla classe, nel pomeriggio, durante lo studio?
view post Posted: 28/6/2018, 17:20     ALLE SCUOLE MEDIE COME SI POSSONO PRENDERE APPUNTI AL VOLO DI UNA LEZIONE DI STORIA? - Un esperto risponde
CITAZIONE
Non ho idea se in altre città sia diverso ma nella scuola media di mio figlio che va in prima media, sono sei ore al giorno di lezione per cinque giorni. Dalle 8 alle 14, chissà che noia questi poveri ragazzi in una scuola antiquata come quella italiana

Poi al pomeriggio, compiti e studio. Massacrante. Per questo ho chiesto se si può (e come?) immaginare di poter studiare e fissare i ricordi (o abbozzare il processo) con le mnemotecniche già dalla lezione a scuola.

CITAZIONE
Ho letto che alle scuole medie non bocciano più!

Bocciano dalle nostre parti. Ma se anche non lo facessero, quanto tempo dedicare nel pomeriggio allo studio ed ai compiti dopo 6 ore di classe?. E se viene da dire 0 (zero) mi é venuto da chiedere se si può già studiare ed iniziare memorizzare al momento delle lezioni a scuola con le mnemotecniche, per ridurre il lavoro a casa?

Edited by Antonio V. - 28/6/2018, 22:33
view post Posted: 28/6/2018, 06:21     ALLE SCUOLE MEDIE COME SI POSSONO PRENDERE APPUNTI AL VOLO DI UNA LEZIONE DI STORIA? - Un esperto risponde
Grazie della risposta iramian.
Queste domande le sto facendo perché vorrei riuscire con mia figlia (che andrà in seconda media) a farle applicare la memorizzazione con le tecniche di memoria artificiale già a partire dalla lezione in classe. Vorrei partire dal prossimo settembre. Ora stiamo lavorando in questi mesi estivi sui loci e valutiamo le peg, lo schedario alfabetico per immagini, lo schedario numerico per immagini. Il metodo dei colori. Le possibili combinazioni dei vari schedari con i loci.

CITAZIONE
meglio comprendere prima e poi magari passare alla memorizzazione

Io suppongo che se la professoressa spiega e lo studente individua un concetto/parola chiave, allora ha compreso, o può non essere così?. Se ha compreso, per evitare un po' di lavoro a casa, e per mantenere viva l'attenzione (cosa che accade facilmente), chiedo al forum se sia possibile partire subito durante la lezione con il processo di formazione della associazione del con i loci o le peg (gli elementi di uno schedario). Se è possibile si risparmia del tempo di lavoro a casa e, ripeto, si rende meno passivo l'ascolto della lezione dello studente, che impegnato a fare associazioni contrasta le distrazioni e la non comprensione per il non ascolto di quanto viene detto.
Lo scopo ultimo di quello che chiedo in questo post é di recuperare tempo a casa durante i processi di fare i compiti e studiare. In altre parole vorrei (iniziando il processo di memorizzazione a scuola) poter riuscire a spendere meno tempo a casa per studiare e imparare.
Il tempo, prezioso, manca a casa per fare i compiti e studiare, o è eccessivo quello richiesto. Da questa constatazione la mia richiesta di chiedere se é
possibile contrarre, partendo subito dalla lezione, i tempi dello studio.

CITAZIONE
Perchè quest'avversione nel prendere appunti?

Perché se fosse possibile fare tutto al volo, a mente, ed in modo definitivo, perfetto, finito, allora lo studente potrebbe dedicarsi solo a capire ed a fare le associazioni con loci peg, ... altrimenti, prendendo appunti, si aggiunge una operazione in più che suppongo appesantirebbe e rallenterebbe il processo mentale di capire cosa sta dicendo il professore. O no?

CITAZIONE
Beh, in quel caso, a casa si tratta solo di ripeterli.

Si, infatti, e se è possibile già partire col processo di collegare concetti a loci o peg a scuola, dal mio punto di vista sarebbe un enorme successo, un risparmio di tempo a casa. Ore di studio risparmiate. Risultato notevolissimo. Ma é possibile sperare di riuscirci?

CITAZIONE
Comunque, per una memorizzazione al volo mediante ganci, questi ultimi bisognerebbe già conoscerli e questo renderebbe superfluo i fogli; viceversa, se non ricordi i ganci, come speri di usarli per memorizzare, anche se li hai sui fogli?

Si, io ipotizzo che il ragazzo li abbia già fissati i loci o le peg. Deve averli già consolidati. Ho il dubbio che forse però non sia superfluo avere comunque appunti sui fogli (già preparati con stampati loci o peg), perché ci vuole un po' di tempo ad associare bene un concetto o parola chiave ad un loco o peg, ma il tempo non c'è se nel frattempo la professoressa procede con la lezione e presenta altri concetti da dover memorizzare. A casa, una associazione abbozzata, non fissata bene, perché fatta in fretta, potrà essere completata e consolidata.

Edited by Antonio V. - 28/6/2018, 08:01
view post Posted: 22/6/2018, 19:20     ALLE SCUOLE MEDIE COME SI POSSONO PRENDERE APPUNTI AL VOLO DI UNA LEZIONE DI STORIA? - Un esperto risponde
Alle scuole medie è possibile arrivare a fissare al volo le parole chiave o i concetti chiave espressi in una lezione di storia?
Come?
Quali metodi sono indicati?

Se non è possibile, cosa è consigliabile?

Se non è consigliabile o non è possibile memorizzare tutto al volo e senza prendere appunti su carta, si può per esempio immaginare che il ragazzo abbia fogli con i ganci di memoria prestampati (che possono essere ad esempio i termini/oggetti/personaggi della conversione fonetica o i luoghi di un percorso di loci) e che a questi ganci si appuntino date fatti personaggi, che poi a casa, con più tempo si amalgameranno e fisseranno meglio ai ganci mnemonici (i loci per esempio)?
Grazie
view post Posted: 22/6/2018, 10:56     +1I migliori libri - Un esperto risponde
CITAZIONE
E' questo l'errore più comune di tutti quelli che cercano (alcuni da decine di anni: visto che me lo confidano via email) di migliorare la propria memoria. Continuare a cercare in libri che promettono che sia possibile migliorare qualcosa che non può essere assolutamente migliorato attraverso un libro.

Intendi dire che la memoria si migliora solo APPLICANDO quanto si è letto e non continuando a leggere?
Grazie
view post Posted: 3/6/2018, 17:42     SINESTESIA COMPLETA NELLE TECNICHE DI MEMORIA? - Un esperto risponde
CITAZIONE
Non capisco cosa intendi esattamente, la "sinestesia artificiale" o "sinestesia indotta" volontariamente si mette in "moto" nell'istante che inizi a combinare informazioni di due o più sensi

Intendo dire che domando se si possono usare tutti i sensi per le immagini create: nell'immagine che hai creata per
investitura
c'è l'uso della vista, se vuoi dell'udito, ma non ci sono riferimenti a olfatto (toro che puzza, odore di sangue) gusto (sapore di sangue) tatto (colpo dell'impatto avvertito nel corpo).... Sarebbero utili se ci fossero o sarebbero eccessivi? E se fossero utili, c'è una teoria per aiutare a crearli?
view post Posted: 3/6/2018, 14:05     SINESTESIA COMPLETA NELLE TECNICHE DI MEMORIA? - Un esperto risponde
Grazie Massimiliano.
Per mela ok, si può avere una attività sinestesica della mente.
Ma per parole come libertà, potere, Clemente, diventa difficile. E un conto è cimentarsi con oggetti che favoriscono il processo sinestesico, mentre un problema è farlo con termini astratti.
Il mio interrogativo è se sia ipotizzabile produrre un metodo che aiuti inesorabilmente (come?) a fare di termini o concetti come libertà o potere o Clemente o elemento o investitura, un oggetto sinestesico?.
I concetti molto astratti possono diventare sempre e comunque tutti sinestesici? O perlopiù possono solo essere trasformati in immagini (usando perlopiù il senso della vista) scindendoli e trasformando in oggetti le parti ottenute o associandoli a termini simili per suono?
Oppure ci si deve limitare a dire "usate la sinestesia se potete, se riuscite" come si suggerisce nei metodi mnemonici.... mentre invece "il mnemonista" (sinestesico) la usa sempre e per ogni esperienza della vita.
Grazie
21 replies since 20/5/2018