SINESTESIA COMPLETA NELLE TECNICHE DI MEMORIA?

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view post Posted on 3/6/2018, 11:26     +1   -1
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La sinestesia è un fenomeno sensoriale/percettivo, che indica una "contaminazione" dei sensi nella percezione. Il fenomeno neurologico della sinestesia si realizza quando stimolazioni provenienti da una via sensoriale o cognitiva inducono esperienze, automatiche e involontarie, in un secondo percorso sensoriale o cognitivo. (DEFINIZIONE DA WIKIPEDIA).

La mia domanda è questa: è stato tentato di inserire nelle tecniche di memoria il deliberato, intenzionale, l'utilizzo della sinestesia nei ganci di memoria?. Più precisamente, si è mai tentato di costruire un elemento da memorizzare in modo che tutti i sensi vengano attivati. Conosco che per esempio nella tecnica dei loci si invita a fare immagini che possono essere colorate, in movimento, .... ma questo rimanda alla vista sola o al massimo all'udito. Domando se sia stato ideato un modo strutturato per arrivare a stimolare sistematicamente, non casualmente, il coinvolgimento di tutti gli altri sensi (gusto, tatto e olfatto). Esiste quindi un metodo che abbia tentato di costruire il gancio di memoria e poi la cosa da ricordare in modo che vista, udito, gusto, tatto e olfatto siano tutti attivati nella nostra mente?


In letteratura si conosce (Aleksandr R. Lurija, Viaggio nella mente di un uomo che non dimenticava nulla, Armando Editore) di una persona che... "In lui non esiste la comune separazione, presente in ciascuno di noi, tra tatto, vista, udito e gusto. Egli sembra infatti in grado di “vedere i colori delle voci, sentiva i sapori dei colori, percepiva il senso di una parola in base alla sua struttura fonetica”. Questa sua caratteristica "anormale" pare fosse legata alla sua dote di poter ricordare tutto.

Da qui l'idea di riprodurre artificialmente una "anormalità" come quella studiata da Lurija, al fine di favorire la memoria, delle persone con un cervello normalmente poco sinestesico.

Questa impresa sembrerebbe possibile teoricamente visto che già sono stati miracoli per utilizzare la vista e l'udito ... anche per i numeri (conversione fonetica in cui il suono fonetico viene usato per creare immagini)

Grazie
 
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view post Posted on 3/6/2018, 13:11     +1   -1
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CITAZIONE
La sinestesia è un fenomeno sensoriale/percettivo, che indica una "contaminazione" dei sensi nella percezione. Il fenomeno neurologico della sinestesia si realizza quando stimolazioni provenienti da una via sensoriale o cognitiva inducono esperienze, automatiche e involontarie, in un secondo percorso sensoriale o cognitivo. (DEFINIZIONE DA WIKIPEDIA).

Ottima discussione, dovremmo crearne di più di questo tipo. ;)

CITAZIONE
La mia domanda è questa: è stato tentato di inserire nelle tecniche di memoria il deliberato, intenzionale, l'utilizzo della sinestesia nei ganci di memoria?. Più precisamente, si è mai tentato di costruire un elemento da memorizzare in modo che tutti i sensi vengano attivati.

Credo di si e pure da parecchio tempo, già dall'opera Memoria e Metodo della Fabbri editori, ricordo molto bene che invitava il lettore a far uso di tutti i sensi per potenziare la memorizzazione. Io personalmente invito (ogni tanto) a utilizzare tutti i sensi ma dobbiamo anche ricordare che il senso della vista attinge ad oltre l'ottanta per cento della memoria totale che possediamo, quindi già un enorme e vasto potenziale.

CITAZIONE
Esiste quindi un metodo che abbia tentato di costruire il gancio di memoria e poi la cosa da ricordare in modo che vista, udito, gusto, tatto e olfatto siano tutti attivati nella nostra mente?

E' una qualcosa che il nostro cervello già fa da quando siamo piccoli in modo naturale. Prendi una semplice mela, come credi che sia registrata nella nostra memoria: vista, udito, gusto, olfatto, tatto.
Quando pensi ad una mela su cosa ci soffermiamo, qual'è l'ordine sensoriale che evochiamo mentalmente. Partiamo dall'immagine, dal suono del morso, dal gusto, dal rumore che fa una mela quando cade per terra? Riesci ad immaginare di spappolare un pezzo di mela sbucciata stringendo il pezzo nel tuo pugno? ....

CITAZIONE
In letteratura si conosce (Aleksandr R. Lurija, Viaggio nella mente di un uomo che non dimenticava nulla, Armando Editore) di una persona che..

Ho visto il film "Il mnemonista" (ita 2000) che è stato dedicato alle sue abilità più che alla sua vita. Se lo trovi in rete, o da qualche altra parte ti suggerisco di guardarlo.
Video

CITAZIONE
Da qui l'idea di riprodurre artificialmente una "anormalità" come quella studiata da Lurija, al fine di favorire la memoria, delle persone con un cervello normalmente poco sinestesico.

E' già un bel po di anni che "parlo" di sinestesia artificiale, indotta a livello cosciente.
Ho conosciuto un paio di persone che avevano questo "dono" ma per loro sembrava essere più una seccatura che un'abilità, in quanto non ne avevano il controllo completo e gli portava parecchi problemi, peggio invece per un'altra persona che ho conosciuto di grande spessore culturale ma con il problema di avere una memoria ipertrofica che lo "disturbava" anche nei sogni.
La conversione fonetica, come altre mnemotecniche sono una forma di sinestesia artificiale: suoni- immagini, mentre la tecnica dei colori è un'altra forma di sinestesia: immagini-suoni (che non è la stessa cosa della conversione fonetica).
 
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view post Posted on 3/6/2018, 14:05     +1   -1
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Grazie Massimiliano.
Per mela ok, si può avere una attività sinestesica della mente.
Ma per parole come libertà, potere, Clemente, diventa difficile. E un conto è cimentarsi con oggetti che favoriscono il processo sinestesico, mentre un problema è farlo con termini astratti.
Il mio interrogativo è se sia ipotizzabile produrre un metodo che aiuti inesorabilmente (come?) a fare di termini o concetti come libertà o potere o Clemente o elemento o investitura, un oggetto sinestesico?.
I concetti molto astratti possono diventare sempre e comunque tutti sinestesici? O perlopiù possono solo essere trasformati in immagini (usando perlopiù il senso della vista) scindendoli e trasformando in oggetti le parti ottenute o associandoli a termini simili per suono?
Oppure ci si deve limitare a dire "usate la sinestesia se potete, se riuscite" come si suggerisce nei metodi mnemonici.... mentre invece "il mnemonista" (sinestesico) la usa sempre e per ogni esperienza della vita.
Grazie
 
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view post Posted on 3/6/2018, 15:51     +1   -1
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CITAZIONE
Ma per parole come libertà, potere, Clemente, diventa difficile. E un conto è cimentarsi con oggetti che favoriscono il processo sinestesico, mentre un problema è farlo con termini astratti.

E' normale se si ha poca praticità nella conversione di parole in immagini. La capacità di convertire velocemente un informazione di altri sensi in informazioni visiva, è un'abilità che può essere considerata procedurale, ciò significa che quando l'apprendi non la dimentichi ma è necessario raggiungere un livello minimo di memorizzazione per comprendere questa cosa.

CITAZIONE
Il mio interrogativo è se sia ipotizzabile produrre un metodo che aiuti inesorabilmente (come?) a fare di termini o concetti come libertà o potere o Clemente o elemento o investitura, un oggetto sinestesico?.

Non capisco cosa intendi esattamente, la "sinestesia artificiale" o "sinestesia indotta" volontariamente si mette in "moto" nell'istante che inizi a combinare informazioni di due o più sensi.
La prima immagine che mi viene in mente quando leggo libertà, è la statua della libertà USA. Per Clemente mi viene in mente il film "Mani di fata"(1983), dove c'è Pozzetto vestito da cardinale che diventerà papa Clemente. Ma potrei usare anche l'immagine di un amico d'infanzia che di cognome si chiamava Clemente, o anche l'immagine di tante clementine (i frutti) agli ordini del loro e grande Re Clemente.
Per "elemento" mi viene in mente: gli elementi di una batteria, "Il quinto elemento" (film 1997), un qualsiasi elemento della tabella periodica degli elementi, ......
Per investitura mi viene in mente la più banale immagine di un cavallerie che viene investito del titolo dal suo re o dalla sua regina, se volessi uscire poi completamente dagli schemi di utilizzare una forte specularità per la conversione, "investitura potrebbe essere convertita nell'immagine di un automobile che investe un toro". Nell'ultimo esempio però ci troviamo davanti ad un tipo di memorizzazione un po più impegnativa ma ugualmente efficacie in quanto facilmente intuibile e autorinforzante ogni volta che lo dimentichiamo e lo ripassiamo.

CITAZIONE
Oppure ci si deve limitare a dire "usate la sinestesia se potete, se riuscite" come si suggerisce nei metodi mnemonici....

Simulare la sinestesia è un abilità che va sviluppata, come altre abilità mentali che possediamo e che non sono trasmesse alla nascita ma durante l'istruzione.

CITAZIONE
mentre invece "il mnemonista" (sinestesico) la usa sempre e per ogni esperienza della vita

La "definizione ufficiale" di mnemonista è più indirizzata alle persone che utilizzano le mnemotecniche per aumentare esponenzialmente la capacità di memorizzazione, chi è dotato di sinestesia naturale e involontaria nella vita di tutti i giorni deve convivere con un qualcosa che può essere un vantaggio ma anche un grosso svantaggio, considerato che tutto ciò che avviene involontariamente in modo continuato e estremamente difficile da controllare.
 
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view post Posted on 3/6/2018, 17:42     +1   -1
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CITAZIONE
Non capisco cosa intendi esattamente, la "sinestesia artificiale" o "sinestesia indotta" volontariamente si mette in "moto" nell'istante che inizi a combinare informazioni di due o più sensi

Intendo dire che domando se si possono usare tutti i sensi per le immagini create: nell'immagine che hai creata per
investitura
c'è l'uso della vista, se vuoi dell'udito, ma non ci sono riferimenti a olfatto (toro che puzza, odore di sangue) gusto (sapore di sangue) tatto (colpo dell'impatto avvertito nel corpo).... Sarebbero utili se ci fossero o sarebbero eccessivi? E se fossero utili, c'è una teoria per aiutare a crearli?
 
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view post Posted on 3/6/2018, 21:05     +1   -1
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CITAZIONE
Intendo dire che domando se si possono usare tutti i sensi per le immagini create: nell'immagine creata per "investitura"

Si certo, perchè no! Non ho mai letto ne sentito che qualcuno abbia mai affermato il contrario.

CITAZIONE
c'è l'uso della vista, se vuoi dell'udito, ma non ci sono riferimenti a olfatto gusto tatto.... Sarebbero utili o eccessivi? E se fossero utili, c'è una teoria per aiutare a crearli?

Scusami ma mo difficoltà a comprendere il fine di questa domanda. Io personalmente non credo che possano esistere dei limiti in una memorizzazione, quindi se una persona è in grado di "assemblare" un ricordo a livello cosciente utilizzando memorie di sensi diversi, meglio per lui, ma non è un qualcosa di facile da eseguire a livello mentale.
Io personalmente mi limito alla sola memoria visiva in una memorizzazione e dalla memoria visiva poi risalgo alle informazioni chiavi che devo ricordare.
Comunque dipende da persona a persona e sopratutto dalle sue abitudini a pensare in un determinato modo per ricordare.
 
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view post Posted on 28/6/2019, 10:59     +1   -1

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Ritengo anch’io che sia possibile e anzi utile integrare il ricordo visivo con sensazioni legate ad altri sensi. Nel caso non fosse immediato, si potrebbe rimandare l’aggiunta di tale sensazione magari in un secondo momento? In quello del ripasso ad esempio, se noto una carenza.

La mia idea sarebbe quella di creare uno schema fisso relativo a ciò, un qualcosa ad esempio da integrare con la tecnica dei colori. Un linguaggio a parte utile a fornire ulteriore caratterizzazione all’immagine visualizzata.
 
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view post Posted on 29/6/2019, 18:18     +1   -1

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Massimiliano-Masala

CITAZIONE
. Gli occhi, fin quando sono impegnati nella lettura su carta, su monitor o su qualsiasi altra superficie, sono in grado di percepire i colori reali, ma non appena distolgo lo sguardo e visualizzo il testo a mente (magari per ricordare una determinata frase) questo lo vedo colorato.
E’ come se avessi due occhi esterni e due occhi interni.
C’è da considerare, inoltre, che l’atto di leggere in sé mi rende particolarmente concentrata, il che mi permette di leggerlo con i colori reali del testo senza troppe contaminazioni sinestetiche. Tuttavia, non appena mi distraggo, allentando mano a mano la concentrazione, l’aspetto reale delle lettere con cui è scritto il testo mi appare come se cambiasse colore ad intermittenza, mentre i colori sinestetici visualizzati nella mente rimangono sempre inalterati a prescindere dalle mie condizioni mentali (affaticamento, distrazione, ecc…).

Leggevo online sulla sinestesia. E’ una forzatura/inesattezza quanto vi è scritto oppure riescono davvero ad avere il testo visualizzato nella mente?

Non dovrebbe essere al limite la figura associativa visualizzata? Chiedo a te che sei informato sulla materia.
 
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view post Posted on 30/6/2019, 01:27     +1   -1
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Leggevo online sulla sinestesia

Questa è la definizione più semplice della sinestesia sensoriale:

Con il termine "sinestesia" si fa riferimento a quelle situazioni in cui una stimolazione uditiva, olfattiva, tattile o visiva è percepita come due eventi sensoriali distinti ma conviventi

CITAZIONE
E’ una forzatura/inesattezza quanto vi è scritto oppure riescono davvero ad avere il testo visualizzato nella mente?

Se hai il dono (che solitamente comporta sempre problemi a chi lo ha) di riuscire a visualizzare il testo nella mente, forse puoi visualizzare il testo della mente ma ho dubbi a riguardo dopo quello che hai scritto da quando sei approdato su questo forum. Puoi giusto visualizzare una parola semplice come Mela, Drago. Stessa cosa per la visualizzazione mentale di numeri, puoi giusto riuscire a visualizzare un codice pin.

Il linguaggio è la descrizione visiva della memoria uditiva. Quindi quando visualizzi e combini numeri, o parole, stai "abbozzando" una forma di sinestesia sensoriale. Poi c'è gente come Danile Tammet che lo fa in modo naturale. La tecnica dei colori è la cosa che più si avvicina alla sinestesia in modo semplice ma anche la conversione fonetica se andiamo a "vedere" si può considerare benissimo una forma di sinestesia artificiale.

CITAZIONE
Non dovrebbe essere al limite la figura associativa visualizzata?

Non capisco cosa intendi?

CITAZIONE
Chiedo a te che sei informato sulla materia.

Non ho tutte le risposte, se le avessi sarei già a lavorare per il Pentagono o come consulente alla Casa Bianca :D :D :D
 
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view post Posted on 2/7/2019, 17:49     +1   -1

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Leggevo online sulla sinestesia. E’ una forzatura/inesattezza quanto vi è scritto oppure riescono davvero ad avere il testo visualizzato nella mente?

Che vedano le lettere colorate nella testa è possibile, altrimenti non sarebbero sinestetici grafema-colore.
Però la tua domanda è: riescono a vedere nella mente tutto il testo parola per parola?
Che poi sarebbe quello che vorresti fare.
No, non è possibile; a meno che non siano fenomeni paranormali, ma non è questo il caso.

CITAZIONE
Non dovrebbe essere al limite la figura associativa visualizzata?

Che intendi.
 
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view post Posted on 2/7/2019, 21:02     +1   -1

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Non dovrebbe essere al limite la figura associativa visualizzata?.

Penso di aver travisato. Nel senso che queste persone non so se visualizzino le immagini come io provo a fare o come fate voi più esperti in materia. Magari visualizzano le prime lettere e a mo di rebus risalgono al resto. Ma prima di scrivere altre castronerie mi stoppo.
 
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view post Posted on 4/7/2019, 02:39     +1   -1

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[QUOTE=Phoenix!,2/7/2019, 22:02 ?t=75702779&st=0#entry632720437]
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Penso di aver travisato. Nel senso che queste persone non so se visualizzino le immagini come io provo a fare o come fate voi più esperti in materia. Magari visualizzano le prime lettere e a mo di rebus risalgono al resto. Ma prima di scrivere altre castronerie mi stoppo.

Si, hai travisato.

Capiamoci:

Io, tu, Max e qualsiasi persona normale leggiamo una frase con caratteri neri su sfondo bianco.

Se chiudiamo gli occhi e proviamo a ricordare la frase, probabilmente vedremo i caratteri delle parole neri e lo sfondo bianco.

I sinesteti invece vedono quelle lettere colorate a caso.


Credo di aver capito cosa intendi per figura associativa: intendi l'immagine che ti formi nella testa quando per esempio leggi 'cavallo'.
Beh, non tutte le parole evocano immagini ed alcune volte non ne siamo coscienti.
Tra l'altro non è una necessità immaginare ogni cosa mentre si legge.

Ma non centra con il fenomeno sinestetico.
 
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view post Posted on 5/7/2019, 13:15     +1   -1
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Io, tu, Max e qualsiasi persona normale leggiamo una frase con caratteri neri su sfondo bianco.

Anche io uso la parola "normale" ma dovremmo definire che significa "normale". Tecnicamente ognuno di noi lo è e non lo è.

CITAZIONE
Devo dire che mi piacerebbe risentire anche i 'vecchi' tipo nemastè, engineg, tarsio, cynical...

Ti scrivo qui perchè ultimamente ho la memoria a scoppio ritardato, però se lascio qualcosa in sospeso poi c'è qualcos'altro che me lo ricorda il giorno dopo.

Nemastè ogni tanto ci scriviamo ma raramente, siamo amici su facebook e follower su Istangram. Idem con Engineg che vedo che è sempre a farsi delle grandi pedalate in bicicletta e in più guida pure l'areoplano, è fuori dal circuito di forumfree da un po, gli altri non ho idea. Tarsio è sparito, gli ho scritto tempo fa (non ricordo nemmeno quando) e non mi ha mai risposto. Cynical, boh!!!
 
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view post Posted on 8/7/2019, 14:28     +1   -1

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Eccomi! Non sono scomparso e non ho abbandonato l’impresa, per chiarezza :D

Sono stati giorni un po’ pesanti ma l’importante è sforzarsi di uscirne. Stavo appuntandomi un qualcosa sul come talvolta attribuisco nomignoli alle persone, per esportare ciò alla memorizzazione. E mi è venuto un flash, ci vorrebbe una sezione dedicata ad altri rami visto lo sconfinamento...
Ma ripeto come un flash l’ho accostato al meccanismo di sinestesia...

Avrà un suo nome, sarà tutt’altra cosa ma vi riporto la mia esperienza. E’ un qualcosa a cui non pensavo da parecchio, ma anni fa ricordo di aver pensato qualcosa in merito.
Come se percepissi un alone di negatività attorno a certi soggetti. Non che nell’istante in cui li avevo davanti avessero la sagoma contornata di nero, ma avevo questa percezione di negatività. E ho potuto constatare poi come fossero, almeno per me, dei soggetti negativi.

Ora se io li abbia bollati preventivamente, un vero e proprio pregiudizio questo non lo so dire con certezza, potrebbe anche starci.
Ma chissà che non ci sia dietro un qualcosa di anche lontanamente assimilabile a quanto in oggetto in questa discussione, di percezioni si parla.
 
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view post Posted on 9/7/2019, 01:54     +1   -1
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E mi è venuto un flash, ci vorrebbe una sezione dedicata ad altri rami visto lo sconfinamento..

Il problema è il tempo!

CITAZIONE
Come se percepissi un alone di negatività attorno a certi soggetti. Non che nell’istante in cui li avevo davanti avessero la sagoma contornata di nero, ma avevo questa percezione di negatività. E ho potuto constatare poi come fossero, almeno per me, dei soggetti negativi.

Ora se io li abbia bollati preventivamente, un vero e proprio pregiudizio questo non lo so dire con certezza, potrebbe anche starci.
Ma chissà che non ci sia dietro un qualcosa di anche lontanamente assimilabile a quanto in oggetto in questa discussione, di percezioni si parla.

Comprendere se alcuni segnali di "allarme", "pericolo", ecc..., sono un qualcosa che proviene dalla nostra sensibilità o da pregiudizi infondati , è un qualcosa di positivo secondo me. Il "dubbio" è un modo per mettere in moto il proprio cervello, per stimolarlo a crescere.
Poi dipende sempre da cosa intendi come persone negative e perché ti sembrano negative. Qual'è il tuo standard di persona negativa?

Hai toccato un argomento che è probabilmente più vasto della mnemonica.
 
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