Quando ci si rende conto che si è più smemorati rispetto al passato?

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view post Posted on 1/12/2021, 12:43     +1   +1   -1
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Imparare a ricordare

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Quando ero molto giovane (ma anche per molto tempo dopo) la smemoratezza era una compagna quotidiana con cui convivevo. Ciò che dimenticavo spesso era il posto dove avevo messo le chiavi di casa o della macchina, portafoglio o altri oggetti che portavo sempre dietro con me. Capitava che appoggiavo uno di questi miei oggetti da qualche parte e poi quando mi servivano, vuoto mentale completo.

Da giovane studente invece, mi succedeva di arrivare bello convinto e preparato ad un interrogazione o ad un esame e poi avere dei inaspettati vuoti mentali da rimanere quasi in lacrime anche se bene o male da giovanissimi si ha una marcia in più a livello creativo e si è anche più presuntuosi e sfacciati, almeno cosi ero io da studente sbarbato ma anche per molti anni dopo che studente regolarmente iscritto all'università, non lo ero più.

Tralascio i problemi che ho avuto a scuola quando ero giovanissimo perchè la stessa identica mia esperienza, è descritta da altre persone che sono approdate in questo forum e hanno raccontato i loro affanni nello studio e i loro problemi di memoria sempre riferiti allo studio.
Nell'arco di un trentennio ho capito che i problemi che il sottoscritto aveva nello studio dagli inizi degli anni novanta e per anni dopo, sono gli stessi che ritroviamo oggi negli studenti di questi anni venti. Il percorso di questo forum nell'arco di oltre un decennio mostra chiaramente quanto uno giovane studente può rispecchiarsi in quelle esperienze di questo forum (appunto).

Dopo tantissimi anni dedicati a capire come migliorare la memoria (e soprattutto l'apprendimento), credo che questo "inciampare" con la memoria, a qualsiasi età, dipende nella maggior parte dei casi da quanto abbiamo il controllo della nostra concentrazione in un determinato momento e soprattutto, da quanto la nostra emotività sta ostacolando la ricerca nella nostra memoria. Utilizzando un esempio visivo l'emotività è come un cavallo che può ignorare le nostre richieste e decide di prendere altre direzioni o fermarsi completamente. E' un'esperienza che tutti hanno provato, chi invece non la mai provata probabilmente proviene da un altro pianeta, o dimensione spazio-tempo.

Che poi.....abbiamo un'idea quando cerchiamo qualcosa nella nostra memoria di come questo avvenga? Ossia, se ad esempio siamo in casa e dobbiamo uscire e in quel momento ci rendiamo conto di non trovare le chiavi, il portafoglio, o qualcos'altro che portiamo spesso con noi, esattamente, dove cerchiamo nella nostra memoria? Andiamo avanti e indietro per la casa o l'ufficio nella speranza di trovare quello che abbiamo perso?
Qual'è concretramente il percorso che facciamo per tentare di ricordare ciò che abbiamo smarrito nella realtà (l'oggetto perso in casa, ad esempio), o ciò che abbiamo smarrito nella nostra memoria, ad esempio, il nome e il cognome di una persona che conosciamo da anni. Qual'è la spiegazione più sensata?
Rimanendo nell'esempio precedente, perchè ricordiamo bene una faccia ma non ci viene in mente il nome? Sarà perchè per noi ha poca importanza e quindi inconsciamente abbiamo economizzato sul ricordo, eliminando la parte linguistica (il nome e cognome)?
Sarà perchè sappiamo bene che è normale se ci dimentichiamo il nome di una persona che consciamo, pur sapendo benissimo chi e quindi accettiamo la cosa e va bene così?
Cosa è meglio fare in una situazione dove una persona si rende conto che noi ci siamo dimenticati di quale sia il suo nome, o peggio ancora che sappiamo benissimo chi sia ma zero altre informazioni al momento?
Uno sguardo vagante nel nulla è quello che vede la persona davanti a noi quando siamo vittime inconsapevoli della nostra smemoratezza. Quindi credo che sia meglio subito confessare la nostra smemoratezza. :D :D :D


E' solo un banale esempio di amnesie comuni che capitano a giovani e meno giovani ma quando queste amnesie o smemoratezze sono più frequenti dopo una certa età, la quasi totalità delle volte si da proprio la colpa all'età mentre invece la ragione del perchè dimentichiamo ha sempre una risposta, solo che quasi a nessuno interessa cercarla. Con il tempo poi la maggior parte delle persone imparerà a convivere con le proprie amnesie e smemoratezze, sino a quando arriverà il giorno che dirà: "non ho più la memoria di quand'ero giovane!!!".

Quando ci si lamenta di avere poca memoria e di non avere memoria per qualche cosa, si afferma solamente che della propria memoria si conosce solo il significato generico della parola.

Ho iniziato a prendere sul serio il problema "memoria" e "smemoratezza" dopo i 35 anni di età perchè lavorando nel settore informatico mi sono reso conto che non riuscivo a stare più dietro a tutto quello che c era da sapere sui: computer, sull'hardware, sul software, sulle reti, sui sistemi operativi esistenti, il web, lo sviluppo, la sicurezza informatica, ecc., ecc., ecc.
Oggi all'età di quasi 51 anni tutti questi problemi che mi facevo in passato li ho superati, sono inesistenti in quanto ho compreso quali sono i miei limiti e sono ben consapevole che se, ad esempio, devo imparare qualcosa da zero o quasi, il tempo che impiegherò per apprendere dipendera da una serie di fattori e non da quanto sono abile a memorizzare o quante ore dedicherò nello studio, o quanto tempo mi servirà per imparare qualcosa a livello pratico.

Nella vita mai ho incontrato qualcuno che avesse la minima percezione di quante ore abbia dedicato nel conoscere o imparare qualcosa che poi ripeteva o sapeve fare molto bene. Sono dati veramente difficili da reperibili, più rare dei diamanti anche se non frega praticamente a nessuno della cosa. E' un pò come quando si impara ad andare in bicicletta, a nuotare, ad andare in macchina, sugli sci, sui pattini, ecc.., una volta che si è capito come mantenere un certo equilibrio nel movimento procediamo in automatico e i ricordi del percorso di apprendimento che abbiamo fatto, saranno dimenticati nel tempo, o rimarrà giusto qualche frammento nella memoria se c'è qualche ragione inconscia.

Di cosa parleremo in questo nuovo forum?


Inizialmente "parleremo" di memoria e di apprendimento riferito alla vita ordinaria di tutti i giorni perchè è in questo contesto che bisogna lavorare su se stessi se si vuole migliorare le proprie abilità mentali e raggiungere una consapevolezza superiore di quanto forse abbiamo sottovalutavo (e spesso anche sopravvalutato) le nostre capacità di apprendere.

laureato-a-96-anni-con-110-e-lode

Laureato a 96 anni con 110 e lode: la storia di Giuseppe Paternò
Una vita dedicata al lavoro, negli anni della pensione ha coltivato il suo desiderio. Si è laureato in Storia e Filosofia all'Università di Palermo






max

Edited by Massimiliano-Masala - 4/12/2022, 20:51
 
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