Studente in difficoltà (forse da sempre)

Benvenuto.


E' solamente una linea guida da cui potresti determinare delle proporzioni di tempo-studio, ripassi e riposi ma nel testo ci sono anche altri fattori che entrano in gioco molto importanti e quasi sempre ignorati, come ad esempio le dispersioni di tempo, le distrazioni e la poca conoscenza di quanto tempo sopravvive lo studio nella propria memoria.



Due mesi sono 60 giorni, tre mesi sono 90, è un bel po di tempo di differenza e comunque il tempo che hai indicato è estremamente generico.


Dimezzare? Mi sembra un obbiettivo molto ambizioso.
Puoi fare un esperimento, qual'è la tua parte dominante del corpo, sei destro o sei sinistro? Prova per un giorno intero a usare la mano opposta per fare tutto quello che fai di solito con la mano dominante. Nonostante sia un qualcosa di apparentemente semplice da mettere in pratica, non lo è per le tue abitudini di cui ignori completamente il controllo che hanno su di te.
Provaci!!! E' il modo più semplice per avere almeno una vaga idea di cosa significa dimezzare i propri tempi di studio.


Anche io mi reputo una persona insicura, in quanto sono ancora molte le cose che non conosco e moltissime le cose che devo imparare, ma conosco i miei limiti e quindi, ad esempio, se avessi da sostenere un esame per un concorso pubblico, dove il libro da studiare è di mille pagine, i mesi sono due e il mio "limite fisico" è 20 pagine al giorno, significa che dovrò pianificare il mio studio adottando strategie di sfoltitura di argomenti e "stringere" dove è possibile stringere. Metaforicamente parlando se la mia macchina deve percorrere mille chilometri e la velocità massima tollerabile è 100 Km/h, non posso pretendere di spingere la macchina oltre questa velocità senza delle conseguenze e comunque durante il percorso, potrebbe pure piovere e di conseguenza, sarò costretto a ridurre la velocità.

Sei stato un po troppo generico, oltre che stringato nel tuo post. E' difficile trovare soluzioni a problemi generici.

Mi spiace non credo che sia possibile in un tempo inferiore ai dieci anni, a meno che tu non decida di fare un percorso formativo di tipo monastico in qualche tempio sperduto chissà dove. Forse due o tre anni potrebbero essere sufficienti. Forse ......


La formula è molto semplice, ovvia, scontata ma c'è sempre anche la realtà quotidiana con cui confrontarsi, è necessario credere in quello che si fa anche se altri o peggio ancora da dentro se stessi arrivano "voci scoraggianti".
Ne ho parlato in un altro post recente. La difficoltà principale, l'Everest da scalare, è il riuscire a modificare le proprie routine e mantenerle per il tempo necessario che si automatizzano.
Il tempo è un qualcosa che non si conosce purtroppo e (parlo solo per esperienza personale), in un percorso di miglioramento delle proprie abilità mentali, le cose possono cambiare pur rimanendo sempre le stesse dal nostro "punto di vista soggettivo".
Personalmente credo che sia possibile vedere i progressi di un percorso per incrementare la propria memoria e la capacità di apprendere, in un arco di tempo che non può essere inferiore ad un anno.
Ovviamente deve esserci un minimo di continuità sennò le intuizioni rimarranno sempre a dormire e tu dovrai sempre pedalare con le rotelle (metaforicamente parlando)

Edited by Massimiliano-Masala - 6/12/2017, 21:25

Non ne ho la più pallida idea, inoltre bisogna considerare di che tipo di studio stiamo "parlando", un conto è studiare un libro di storia, un conto un libro di matematica, un'altro di fisica, ecc.., a seconda dell'argomento da studiare ovviamente il tempo sarà diverso, stessa cosa per la "digestione" delle informazioni. Non è possibile generalizzare, ne ipotizzare perché proprio i fattori oggetti e soggettivi possono influenzare positivamente o negativamente lo studio. Se si ignorano queste cose, lo studio che si può applicare è solamente quello classico: leggere, ripetere, leggere, ripetere sino a che non ci si annoia, o ci si stanca. Poi c'è da considerare durante il sonno che cosa il nostro cervello decide di consolidare di quello che hai studiato.
Se una persona studia solo per passare l'esame è superato finito il problema, è inutile darsi tanto da fare per scervellarsi sul tempo e sui metodi: leggi, ripeti, leggi, ripeti, leggi, ripeti, sino a raggiungere il grado di sicurezza che ti fa ritenere di essere preparato sufficientemente per sostenere un esame; questa è la via tradizionale che segue il 99,9...% degli studenti.


Anche qui troppo generico. Io comunque utilizzo il metodo dell'ascolto perchè è più diretto e personalmente credo che ascoltare sia più efficacie di leggere, ci si stanca assolutamente di meno.
Inoltre puoi determinare con precisione quanto tempo ti occorre per "ascoltare" un libro.
Rispetto a poco tempo fa, oggi utilizzo software di lettura che mi fanno risparmiare un sacco di tempo rispetto al passato che dovevo "sbobinarmi" ogni libro.

Fai quest'esperimento. Trova un libro in PDF nel web, c'è ne sono moltissimi gratuiti, non particolarmente difficile. Prova a leggere una decina di pagine di un capitolo preso a caso e successivamente prova a fare un riassunto, aspetta il giorno dopo; fai leggere al programma dieci pagine, ascoltale e successivamente anche qui prova a fare un riassunto. Leggere e ascoltare sono due attività mentali differenti, prova a capire se "ascoltare" può essere più vantaggioso ed economico per quanto riguarda il tempo. Fallo però a distanza di un giorno.