ordinare immagini di un palazzo della memoria con schedario numerico

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view post Posted on 4/7/2016, 21:46     +1   -1
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Imparare a ricordare

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non è un obbligo aiutare gli altri

No non lo è ma io personalmente credo che se tutti quanti ci adoperiamo per aiutare a migliorare in qualche modo la società anche in cose piccole, con perseveranza e sopratutto con infinità pazienza, le soddisfazioni arrivano. Poi dipende se la soddisfazione significa "money a volontà", o qualcos'altro.
Prima di aprire questo forum frequentavo un gruppo su Yahoo (2006) dove si discuteva di tecniche di memoria e sviluppo di abilità mentali, dove si parlava dei vari "formatori cazzari di mnemotecniche" e dove già ai tempi io e pochissimi altri (tra cui alcuni speedcuber) mettevamo in discussione chi sai tu :D e nonostante avevamo prove certe ci hanno insultato pesantemente, minacciati, ecc..ecc... Purtroppo ai tempi non avevo il titolo di "campione di memoria" da sventolare per farli stare zitti e non possedevo ancora le abilità che possiedo in questo presente. In dicembre del 2009 con altri iscritti creiamo un altro gruppo su Yahoo (circa una quarantina di persone) per trattare gli stessi argomenti ma non fu un successo, eravamo invisibili nel web. Da 40 persone siamo rimasti in tre e nell'agosto 2010 decidiamo di aprire questo forum. Rimango praticamente da solo agli inizi del 2011 e nonostante tutti puntassero contro di me alla fine sono arrivato dove sono arrivato. Un riconoscimento pubblico dell'ex rettore e attualmente sindaco di Udine (a cui sono molto grato) e quattro libri pubblicati (tra un paio di mesi ne uscirà un altro e entro la fine dell'anno, l'ultima edizione per quanto riguarda le mnemotecniche). Di certo non ho fatto i milioni come quello ma il mio fine era un altro e sono andato ben oltre le mie aspettative. Mai avrei immaginato di salire due volte su un podio in una competizione mnemonica con altri campioni di memoria italiani, ne tanto meno immaginavo di riuscire a scrivere sei libri (due sono in revisione di bozze). Sono partito pensando al prossimo e non ho ancora smesso.

Questa è un po la mia storia e quella di questo forum che si racconta da sola e non solo sotto l'aspetto delle tecniche di memoria, forse le mnemotecniche sono la parte meno importante di questo forum.
CITAZIONE
era qualcosa di straordinario, poi il suddetto ciarlatano scriveva di conoscere a memoria 256 libri (tra cui la divina commedia) parola per parola e di saperli ripetere dall'inizio alla fine e viceversa.

Non ho mai creduto a questa cosa, perchè era impossibile. Solo un savant è in grado di raggiungere questi livelli mnemonici e chi possiede tale abilità purtroppo è chi è affetto da forme di autismo. Gli sciocchi che gli hanno creduto, nella maggior parte dei casi, sono accademici, politici, "scienziati", ecc. Ma lui non è stato l'unico, in questo forum si è parlato molto di altri facendo anche nomi e cognomi. Ti assicuro che c'è uno che è arrivato a chiedere anche 2500 euro per un corso di memoria ed era tra quelli che insultavano pesantemente "lui" e dichiarava che per insegnare le mnemotecniche era necessario avere una laurea in psicologia, o scienze della formazione. E' stata addirittura fatta un interrogazione parlamentare dall'onorevole Scilipoti con il fine di sanzionare anche chi promuoveva corsi di mnemotecniche senza averne titolo, oltre ai corsi motivazionali, di PNL, ecc.., in causa sono stati chiamate la your trainers group e high consulting.
C'era la Gelmini come ministro dell'istruzione che giustamente ha risposto che non era loro intenzione promuovere una campagna pubblica contro queste cose.

Questo è giusto per farti capire quanto conosca l'argomento anche dietro le quinte meglio di chiunque altro a 360 gradi. Quindi se tu sei disgustato, io ho dovuto per anni essere testimone della mediocrità che cercava di emergere e far fuori la concorrenza.
CITAZIONE
Noi non cerchiamo studenti che vogliano aiutare gli altri, ma gente coscienziosa che voglia fare il proprio lavoro, e anche quella è difficile da trovare.

Mah, credo che gli studenti di oggi si dovrebbero adoperare per migliorare la società, sennò con questo modo di pensare attuale, l'unica cosa che si svilupperà è solamente l'egoismo e l'apatia verso il prossimo e questo per me è un male.

CITAZIONE
Questa storia degli ebook è una vergogna, sono anni che se ne parla, ma per me non c'è ancora nemmeno la tecnologia adeguata, almeno a prezzi accessibili. Ebook Reader adatti esistono solo in bianco e nero e costano un migliaio di euro, invece i tablet a causa della luminosità (che nessuno abbassa) causano disturbi alla vista,

Ho iniziato ad usare il PC quando c'erano ancora i monitor a fosfori verdi
Honeywell_3285-screen
prima ancora usavo la TV a tubo catodico per collegare i PC dei miei tempi, quelli che potevo permettermi. Quindi sono più di trent'anni che leggo da schermi e la vista mi si è indebolita di un decimo dall'occhio sinistro.
Personalmente credo che le tecnologie attuali, tablet, smartphone, schermi utlima generazione PC non rovinano la vista, la vista si rovina per altre cose, forse in passato ma oggi proprio non credo. Un tablet da un centinaio di euro può sostituire egregiamente i libri e quei ebook reader sono solo prodotti per far credere alle persone che non rovinano la vista. Io preferisco leggere da uno schermo a colori che da un libro di carta stampata, primo perché vai molto più veloce e secondo perché puoi avere un intera biblioteca in una memoria. Poi ovviamente ci sono i nostalgici e quelli che affermano che leggere da un libro di carta stampata è molto meglio, l'importante però che non promuovano campagne contro il progresso perchè in questo caso sarebbero solo dei decadenti.

CITAZIONE
Son d'accordo sia sul fatto che molti insegnanti ti fan passare la voglia di studiare, sia che l'università costa troppo. Ma non è solo la retta o i libri (anche se è illegale, quasi tutti usano libri fotocopiati), ma incidono anche i mezzi di trasporto o eventualmente le stanze. Anche per un fatto di costi per stanze/trasporti (e comunque il tempo che perderei viaggiando è enorme) non frequento l'università.

Lo so, sono stato anch'io uno studente universitario vecchio ordinamento, quando non esistevano le lauree brevi. Non ho terminato gli studi perchè non ne avevo più voglia e ho preferito lavorare e dedicarmi alle cose che mi piacevano. Alla fine se vai a vedere che opportunità hanno i laureati oggi. Conosco ingegneri, architetti, avvocati, veterinari, ecc.., laureati con voti altissimi che sono ancora disoccupati, o svolgono lavori tutt'altro che attinenti per quello che hanno studiato.

Se non hai genitori, o parenti con attività imprenditoriali, o professionali già avviate, conoscenze che ti danno la spintarella per entrare da qualche parte, spinte politiche, o un paparino con la fabbrichetta, ad esempio, difficilmente un laureato trova lavoro, soprattutto in Italia. Ho amici con lauree e master con i "contro ca..." che sono andati a lavorare all'estero e ci rimangono perchè sanno che in Italia guadagnerebbero poco.

L'unico settore che non conosce crisi è il web, soprattutto in Italia, un settore ancora in fase embrionale, ci sono moltissimi settori che ancora non sono emersi e su cui si potrebbe investire.

Scusa la prolissità ma hai toccato argomenti molto sensibili e importati secondo me.
 
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view post Posted on 5/7/2016, 13:12     +1   -1

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CITAZIONE (Massimiliano-Masala @ 4/7/2016, 22:46) 
L'unico settore che non conosce crisi è il web, soprattutto in Italia, un settore ancora in fase embrionale, ci sono moltissimi settori che ancora non sono emersi e su cui si potrebbe investire.

Per esempio?
 
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view post Posted on 5/7/2016, 15:14     +1   +1   -1
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dovresti leggerti i rapporti della Casaleggio Associati (non sono un attivista cinque stelle) per farti una cultura su come è cresciuto il web in questi anni e di come sia ancora lenta la crescita rispetto a paesi come gli USA (siamo più di un decennio indietro rispetto a loro).
www.casaleggio.it/studi-ricerche/

Per investire nel web sono necessario ovviamente delle competenze minime che non ti insegnano nelle scuole e sopratutto nelle università) ed è la mia prossima missione.

Parentesi: pensa che anche G.G. sembra che l'abbia capito, infatti tempo fa ho visto un video dove lui spiegava come diventare degli imprenditori nel web, dicendo che ha studiato dieci anni negli USA, poi non so cosa faccia ora e se sta portando avanti questo progetto.
 
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view post Posted on 6/7/2016, 05:28     +1   +1   -1




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tutto ciò avverrebbe attraverso una persuasione sottile, che modifica il carattere e le abitudini dell'individuo, come: dormire poco, avere sempre meno tempo per la vita privata, abbandonare le amicizie, distaccarsi

Sono anni che lo penso, il tempo libero è il sogno di ogni studente, se qualcuno te lo promette, diventi cieco e sordo a qualsiasi cosa, è come un giocatore d'azzardo patologico che inizia a vincere qualcosa e pregusta grandi vincite.
Fanno leva su tutti questi desideri per fare soldi.

CITAZIONE
l'unica cosa che si svilupperà è solamente l'egoismo e l'apatia verso il prossimo e questo per me è un male.

D'accordissimo, però c'è anche un altro aspetto che non ho trattato in precedenza; non c'è solo egoismo o cattiveria alla base del desiderio di sfruttare materiali altrui, rubandoli o facendo male il proprio lavoro per avere quello degli altri, o anche evitando di partecipare a questi progetti comuni. Spesso il motivo è anche una competitività che fa male alla salute, oggi non basta la laurea, devi laurearti in tempo, o almeno molto presto, con voti straordinari, e forse riuscirai a passare i test per entrare nelle specialistiche, poi non ne parliamo per superare i concorsi per ottenere un posto di lavoro. In queste difficoltà viene fuori l'essenza dell'uomo, homo homini lupus.


Riguardo gli schermi per leggere, volevo spiegare meglio la mia posizione che è frutto di ricerche su internet abbastanza approfondite. Non mi ritengo un esperto, per niente, però qualcosa penso di aver capito.
Ovviamente non è ancora ben chiaro cosa rovini la vista, ma pare che sia molto importante la risoluzione, più alta è la risoluzione, minore è l'affaticamento visivo. Chiaramente oggi gli schermi hanno risoluzioni importanti, ma la risoluzione non basta, deve essere rapportata alla grandezza (quindi il valore più adatto è il ppi oppure il dpi). La carta stampata ha di solito 300 dpi, quindi per avere una qualità pari alla carta stampata, i dispositivi devono essere piccolini. Gli ebook reader moderni con 300 dpi di risoluzione non sono molti e costano dai 130 euro in sù. Poi un'altra cosa da valutare sarebbe la distanza a cui si tengono i dispositivi, perché più li tieni vicino agli occhi maggiore deve essere la risoluzione.

Prendendo un tablet ed un ebook reader a pari risoluzione, vanno bene entrambi, ma ognuno ha pro e contro. L'ebook reader lo puoi usare al sole senza avere riflessi, come fosse un vero libro, consuma molta meno batteria (ahimè, tasto dolente dei tablet); di contro i tablet permettono molto più facilmente di aumentare diminuire lo zoom, sono molto più reattivi e hanno i colori.

Anche io preferisco la carta stampata, ma per praticità uso sempre il digitale se posso.

Tornando poi ad un altro punto del confronto, i tablet emettono luce, e pare che la luce blu faccia male, per problemi di sonno, ma a parte quello, pare alcuni studi pare che non ci siano differenze di affaticamento visivo tra tablet e ebook reader, secondo altri qualche leggera differenza c'è ma dipende anche dalla luminosità.

Se cerchi su internet, tablet, soprattutto di grandi dimensioni che raggiungano almeno i 300 ppi sono pochi e molto costosi, quindi ancora deve passare un po' di tempo prima che le tecnologie siano mature.

Se ti va, potremmo insieme cercare materiale e studiare la questione sull'affaticamento visivo e gli e-reader, soprattutto in italiano, non ci sono guide su come scegliere un buon schermo o risposte esaurienti sulla bontà o meno della lettura su tablet.

Hai ragione, riguardo l'università, però io ho fatto anche una scelta pensando al fatto che dopo la mia laurea potrei fare un mestiere che mi piacerebbe fare, poi se non troverò lavoro, pazienza, ma almeno ho tentato di fare ciò che mi piace fare.
 
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view post Posted on 6/7/2016, 09:53     +1   -1
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Se ti va, potremmo insieme cercare materiale e studiare la questione sull'affaticamento visivo e gli e-reader, soprattutto in italiano, non ci sono guide su come scegliere un buon schermo o risposte esaurienti sulla bontà o meno della lettura su tablet.

Credo che sia un argomento interessante, considerando i tempi attuali dove ormai i dispositivi mobili, sopratutto smartphone hanno avuto un impennata delle vendite negli ultimi tre anni, un mercato destinato ancora a crescere. Chi oltre a noi, sta affrontando la questione dell'affaticamento visivo dovuto alla tossico dipendenza da tecnologie portatili? :D
Ci sono studi affermati a riguardo? Io credo che ormai nell'era che siamo ci siamo abituati, o comunque abbiamo sviluppato un altro modo di osservare da determinate distanze.
Mi hai messo comunque curiosità e appena riesco vorrei fare un test, ad esempio, leggere per un tot di tempo (ad esempio un ora) dal classico libro di carta stampata, poi un ora da un tablet e un ora da uno schermo del PC. Per quanto riguarda la lettura da uno smartphone sinceramente non lo so perchè raramente lo uso per leggere qualcosa, solitamente lo utilizzo solo per ricevere e fare telefonate e mandare degli sms. Ovviamente il test dovrebbe essere fatto in giorni diversi, ad un orario simile e con le giuste ore di riposo. Ho notato che se perdo qualche ora di riposo anche solo un paio, la stanchezza visiva l'avverto molto di più, un po come quando devi fare degli sforzi fisici e ti senti già stanco.

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Hai ragione, riguardo l'università, però io ho fatto anche una scelta pensando al fatto che dopo la mia laurea potrei fare un mestiere che mi piacerebbe fare, poi se non troverò lavoro, pazienza, ma almeno ho tentato di fare ciò che mi piace fare.

Credo che sia giusto quello che hai scritto, bisogna seguire le proprie aspirazioni sino a che si ha la possibilità per non rimpiangere in futuro, il non avere almeno tentato. Io credo però che molto dipenda dalla perseveranza più che dalla motivazione, un modo di agire che al giorno d'oggi sembra essere visto come una fatica più che come un opportunità concreta per il futuro. Poi ovviamente la possibilità di fallire fa parte della vita ma come dice in un video Arnold Schwarzenegger: "Non puoi salire la scala del successo con le mani in tasca".


Non ho capito però esattamente che università frequenti e quello che nella vita vorresti fare.
 
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Suikoden2
view post Posted on 7/7/2016, 06:34     +1   -1




Fare un test da solo non basta, servirebbe un campione più numeroso; quanto però dipende dai test statistici che vuoi utilizzare e quindi dalla differenza che vorresti cogliere (piccole differenze sono affidabili sono in campioni grandi).
Per quanto riguarda la lettura dal cellulare, io utilizzo uno smartphone da 5 pollici e mi trovo benissimo; ha una densità di pixel di circa 441 ppi e tenendolo a breve distanza dagli occhi, si legge davvero bene senza affaticare la vista.
Ovviamente devi utilizzare degli epub o formati similari (io leggo dall'app kindle) perché ottimizzano il font per la lettura in base al tuo schermo. I pdf sono un po' meno leggibili ma comunque si leggono.

Per fare questi test dovresti standardizzare le condizioni, e non solo dovresti cercare di essere riposato uguale, ma anche cercare un tablet con la stessa risoluzione della carta stampata. Una differenza di risoluzione (in negativo) potrebbe causare maggiore affaticamento visivo indipendentemente dal mezzo utilizzato per leggere.

Ti consiglio di iniziare a leggere questo articolo :
www.ubergizmo.com/what-is/ppi-pixels-per-inch/

Successivamente questo che introduce anche la distanza da ciò che dobbiamo vedere/leggere :
http://wolfcrow.com/blog/notes-by-dr-optog...-the-human-eye/

Un articolo comunque più o meno attinente :
www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/25479995

Un articolo a favore della lettura da tablet :
www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/22762257


Attenzione però, se cerchi troverai anche ricerche che dicono il contrario ! Non fermarti solo all'ultimo link.

--------------------------- Edit--------------
Mi son messo a cercare anche ulteriori link :

1) questo articolo confronta semplicemente le abitudini di lettura (tipo fissazioni, o regressioni) e dice che più o meno leggiamo nello stesso modo
www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/22882151

2) questo articolo invece afferma che CI SONO differenze tra tablet/schermi LCD e carta o Eink (contrariamente all'articolo precedente)
www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3873942/

Leggendo questo articolo, vedrai che vengono citate numerose fonti tra cui altri studi a riguardo. Facendo attenzione a quest'ultimo articolo, si capisce come anche gli studiosi credano che il possibile fastidio agli occhi potrebbe essere dovuto alla luminosità del dispositivo che era molto alta (come impostata solitamente da quasi tutti gli utilizzatori di smartphone e tablet).

Buona lettura e continuiamo la ricerca

Edited by Suikoden2 - 9/7/2016, 07:37
 
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Suikoden2
view post Posted on 9/7/2016, 17:41     +1   +1   -1




Nuovi articoli ! Sento la necessità di un nuovo post perché il tema è leggermente diverso; in questo caso si prende anche in considerazione l'apprendimento.

1) Questo è il miglior articolo in cui mi sia imbattuto; nelle note/citazioni a volte c'è anche il link agli articoli a cui si fa riferimento :
http://insights.uksg.org/articles/10.1629/uksg.236/

2) altro articolo con fonti sull'apprendimento tramite lettura su carta ed e-reader
http://www.pri.org/stories/2014-09-18/your...rent-same-thing

3) https://www.theguardian.com/books/2014/aug...er-digitisation

4) www.wired.com/2014/05/reading-on-screen-versus-paper/

5) www.scientificamerican.com/article/reading-paper-screens/

6) questo è il secondo/terzo articolo meglio fatto
http://er.educause.edu/articles/2015/9/pap...d-comprehension


Come si evince da questi articoli, pare che il problema sia che devi zoomare o rimpicciolire, o scorrere lungo la pagina con un tablet, invece nella pagina hai tutto lì. Queste operazioni, anche se veloci distraggono, invece se hai tutta la pagina lì, pare non importi se sia un foglio o un dispositivo elettronico
 
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view post Posted on 10/7/2016, 19:52     +1   -1
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Io ho un tablet che ha una funzione (credo che sia comune a tutti i tablet) che fa scorrere lo schermo ad una velocità costante in modo che il tablet non lo tocchi nemmeno e leggi senza muoverti, in questo modo ottieni il massimo rendimento della lettura.
Stessa cosa ho visto che lo puoi fare con il PC premendo il tasto "scrolling", regolando cosi la velocità di scorrimento della pagina.
 
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Suikoden2
view post Posted on 11/7/2016, 05:52     +1   -1




Non so se poi questo creerebbe altri problemi, perché poi ti devi focalizzare sempre su "pagine nuove", perché ogni volta che c'è un piccolo scroll, è come se dovessi "ricaricare" l'attenzione. Gli articoli, non so se tu li abbia letti, dicono che probabilmente la pagina ha già tutto lì, quindi è anche la dimensione del foglio che fa la differenza rispetto al tablet, quindi forse con lo scroll comunque avresti problemi, perché devi rifocalizzare l'attenzione.

Ma a parte questo, il nostro intento non è di verificare l'apprendimento a seguito della lettura, ma capire se leggere da tablet faccia male agli occhi, e quindi dovremmo capire se con bassa luminosità (ed eventualmente filtri contro la luce blu se leggiamo di sera) ed alta risoluzione, potremmo leggere senza problemi
 
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view post Posted on 9/8/2016, 20:16     +1   -1




CITAZIONE (Massimiliano-Masala @ 30/6/2016, 17:16) 
Personalmente io vedo un qualcosa di difficilmente realizzabile e molto macchinoso.

Nessuno ti può dare la risposta tranne te stesso quando svolgi la parte pratica. Inoltre se non sei capace a memorizzare (e soprattutto a gestire) una struttura come quella che hai descritto e meglio lasciare perdere.

Ciao Max :) rispolvero questo post per chiedere il parere di un esperto. Alla fine questa struttura difficile la sto iniziando a realizzare con discreti risultati.

Le informazioni "pure" sono nomi di farmaci (quindi nomi strani e scollegati da altre informazioni), e la struttura consiste nelle varie classi e sottoclassi.

Per ora ho imparato i primi 300 farmaci (su poco meno di 800) con ovviamente le varie classi e sottoclassi, ed ho notato questo :

- come ho sempre letto, alla fine non serve nemmeno più rivedere le immagini mentali, le informazioni saranno immediate, però dipende da quanto bene tu abbia imparato le informazioni, altrimenti serve comunque rivedere le cose
- durante la concatenazione fra farmaci (che mi è necessaria in questo palazzo della memoria), indipendentemente dalle azioni che compiono le immagini mentali tra loro, la cosa che mi fa ricordare meglio, è dare un senso ed una logica alle immagini mentali, ad esempio :
Ho un'immagine mentale di un personaggio che non sta bene con la testa
Ho un'immagine mentale dello stesso personaggio che ha la febbre
Ricordo benissimo la sequenza perché penso che il personaggio non sta bene con la testa, cioè è pazzo, infatti è malato (rappresentato dalla febbre), invece qualunque interazione tra immagini, anche se stramba, non mi da mai la stessa efficacia di memorizzazione

I problemi invece che mi ritrovo ad affrontare, sono :
A parte la fatica di memorizzare 50 farmaci (più la struttura) ogni giorno, a volte li ricordo bene, altri male dopo le ripetizioni. Ci sono sessioni di studio così proficue, in cui la ripetizione la sera, quella del giorno dopo, e quella della settimana dopo, le ho fatte praticamente senza errori, ed altre in cui già il giorno dopo facevo qualche errore, e la settimana dopo (capitato oggi), gli errori erano tantissimi, quindi ho praticamente ristudiato (anche se andando molto molto spedito).

Considerando che le informazioni vorrei rimanessero almeno per 6 mesi, dove sto sbagliando? Sto eseguendo anche ripetizioni multiple, e non so se sia un problema delle immagini, perché quando son fresche, mi permettono di tenere bene le informazioni in memoria.

Un altro problema, è che a volte capita che uno stesso farmaco, me lo ritrovi in più categorie, e dovrei ricordare velocemente le varie categorie a cui appartiene. Inoltre un altro problema è che le informazioni non sono così salde in memoria. Se mi chiedi un farmaco a caso, ricostruisco dal nome l'immagine mentale utilizzata di solito, ma non ricordo bene a che categoria appartiene, o ci metto davvero tantissimo tempo.

Aspetto un parere, grazie in anticipo :)
 
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view post Posted on 11/8/2016, 17:22     +1   -1
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A parte la fatica di memorizzare 50 farmaci (più la struttura) ogni giorno

Fatica? Più che fatica ci vuole pazienza e purtroppo memorizzare utilizzando la memoria visiva per molti è come dover scrivere con la mano che non usa mai per tenere una penna, o anche una semplice posata in mano.
Se senti "fatica" significa che ti pesa quello che fai, forse ti annoia e se succede è solo perchè non sei abituato a pensare in quel modo per memorizzare.

CITAZIONE
Per ora ho imparato i primi 300 farmaci

Significa che sei in grado di ripetere a memoria una lista di 300 farmaci?

CITAZIONE
A parte la fatica di memorizzare 50 farmaci (più la struttura) ogni giorno, a volte li ricordo bene, altri male dopo le ripetizioni. Ci sono sessioni di studio così proficue, in cui la ripetizione la sera, quella del giorno dopo, e quella della settimana dopo, le ho fatte praticamente senza errori, ed altre in cui già il giorno dopo facevo qualche errore, e la settimana dopo (capitato oggi), gli errori erano tantissimi, quindi ho praticamente ristudiato (anche se andando molto molto spedito).

Se oggi io dovessi memorizzare 50 farmaci con nomi strani, credo che mezz'ora sarebbe più che sufficiente per ripeterla perfettamente. Da pigro potrei decidere anche di memorizzarne dieci alla volta a di stanza di un ora per ogni decina di farmaci da ricordare. Ho notato che così è ancora meglio rispetto a memorizzare tutti e 50 in una volta. Una persona che tratta l'argomento potrebbe metterci meno di me con l utilizzo di una strategia di memoria mirata.

CITAZIONE
Considerando che le informazioni vorrei rimanessero almeno per 6 mesi, dove sto sbagliando?

Quando si memorizza utilizzando una mnemotecnica, il destino di quella memorizzazione è frammentarsi nel tempo, proprio come i ricordi di tutti i giorni che dimentichiamo in breve tempo. Ricordare con una mnemotecnica è un opportunità per riuscire a tenere "vivi" i ricordi per un tempo maggiore, rispetto al tentare di ricordare con strategie di ripetizione, senza usare la memoria visiva.
Se dimentichi una parte delle informazioni memorizzate con una mnemotecnica, solitamente il problema è l'aver utilizzato una strategia associativa di immagini non adeguata, o con troppa logica.
Se usi una mnemotecnica per ricordare determinate informazioni, non ti serve ripassare tutti i giorni, il primo lo fai dopo 24 ore, il secondo dopo 48, poi 96. Ogni volta che poi noti che hai dimenticato qualcosa e lo "risistemi", la volta successiva ti potresti ricordare anche dove avevi sbagliato.

CITAZIONE
Se mi chiedi un farmaco a caso, ricostruisco dal nome l'immagine mentale utilizzata di solito, ma non ricordo bene a che categoria appartiene, o ci metto davvero tantissimo tempo.

Potresti creare una nuova mnemotecnica mettendo in ordine sequenziale le categorie. Se dovessi farlo io, sceglierei dei loci ci assocerei un personaggio e poi di li inizio a "lavorare" per creare e associare memorie visive.
Io seguo questo metodo perchè lo ritengo il più efficace visto che l ho insegnato anche a mio figlio all'età di sei anni. Il problema però sembra essere sempre quello di vedere 1000 informazioni come se si dovesse arrivare in cima all'Everest a piedi scalzi. :D
Le strategie di memorizzazione che hai usato non seguono nessuno schema ordinato, ne tanto meno sequenziale. Se per necessità è necessario conoscere a memoria mille farmaci e le loro caratteristiche, non si può pensare di memorizzarle senza pianificare e organizzare la memorizzazione. Più che altro per determinare più o meno quanto tempo ci serve per memorizzarla tutta.

Se dimentichi qualcosa, se perdi pezzi di informazioni che hai memorizzato con una mnemotecnica, c'è sempre un motivo e c'è sempre una soluzione.
 
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view post Posted on 12/8/2016, 10:04     +1   -1




CITAZIONE (Massimiliano-Masala @ 11/8/2016, 18:22) 
Fatica? Più che fatica ci vuole pazienza e purtroppo memorizzare utilizzando la memoria visiva per molti è come dover scrivere con la mano che non usa mai per tenere una penna, o anche una semplice posata in mano.
Se senti "fatica" significa che ti pesa quello che fai, forse ti annoia e se succede è solo perchè non sei abituato a pensare in quel modo per memorizzare.

Sicuramente ci vuole tanta pazienza, e memorizzare tramite immagini non è una cosa a cui sono ancora abituato, però è vero che mi pesa quello che faccio, magari è un po' di noia, ma penso che sia anche perché il mio cervello si stanca molto; è come se dovessi essere molto più concentrato del normale, e questo porta anche a stancarmi più velocemente.

Non ti so dire se sia in grado di ripetere la lista di 300 farmaci, perché studiandoli a pezzi, anche le ripetizioni sono a pezzi, quindi ad esempio un giorno ripeto gli antibiotici agenti sulla parete cellulare, un giorno gli antivirali, e se il ricordo degli uni è forte, perché magari li ho ripetuti da poco, il ricordo degli altri inizia a svanire perché è passato molto più tempo. Se li ripetessi tutti assieme, sicuramente poi il giorno dopo saprei ripetere tutti e 300 più la loro struttura.

CITAZIONE
Se oggi io dovessi memorizzare 50 farmaci con nomi strani, credo che mezz'ora sarebbe più che sufficiente per ripeterla perfettamente. Da pigro potrei decidere anche di memorizzarne dieci alla volta a di stanza di un ora per ogni decina di farmaci da ricordare. Ho notato che così è ancora meglio rispetto a memorizzare tutti e 50 in una volta. Una persona che tratta l'argomento potrebbe metterci meno di me con l utilizzo di una strategia di memoria mirata.

Mezz'oretta è un tempo fattibile, anche se di solito ci metto almeno un'ora perché ho bisogno di staccare un po' e non studiare tutto di fila senza fermarmi. Io credo che una strategia di memoria mirata, sia utile per attaccare quante più informazioni, ma per ora, studiando solo nomi e classi/sottoclassi di appartenenza, non penso che la mia sia tanto male, alla fine è la tecnica dei loci, in cui segmento alcuni loci e poi faccio partire delle concatenazioni.


CITAZIONE
Se dimentichi una parte delle informazioni memorizzate con una mnemotecnica, solitamente il problema è l'aver utilizzato una strategia associativa di immagini non adeguata, o con troppa logica.
Se usi una mnemotecnica per ricordare determinate informazioni, non ti serve ripassare tutti i giorni, il primo lo fai dopo 24 ore, il secondo dopo 48, poi 96. Ogni volta che poi noti che hai dimenticato qualcosa e lo "risistemi", la volta successiva ti potresti ricordare anche dove avevi sbagliato.

Ma io non ripeto assolutamente tutti i giorni, di solito faccio così : studio, poi ripeto dopo un'ora o la sera, poi dopo dopo 24 ore, poi dopo 7 giorni, poi dopo due settimane. Prima cerco di fare una ripetizione attiva (richiamando alla memoria senza alcuna ripetizione solo quello che ricordo), se salto qualcosa, o non mi ricordo, vado un farmaco alla volta finché non riprendo, poi dopo "rivedo tutta la sequenza" visivamente, e rinforzo le immagini che avevo sbagliato. Avevo letto da varie ricerche, che la ripetizione dilazionata andrebbe fatta quando stai dimenticando le informazioni, e per ricordarle a lungo termine è meglio ripetizioni molto dilazionate nel tempo, che ravvicinate. Però è la prima volta che uso le tecniche di memoria assieme alla ripetizione dilazionata, e non so se mi stia comportando nel modo giusto.

CITAZIONE
Potresti creare una nuova mnemotecnica mettendo in ordine sequenziale le categorie. Se dovessi farlo io, sceglierei dei loci ci assocerei un personaggio e poi di li inizio a "lavorare" per creare e associare memorie visive.
Io seguo questo metodo perchè lo ritengo il più efficace visto che l ho insegnato anche a mio figlio all'età di sei anni. Il problema però sembra essere sempre quello di vedere 1000 informazioni come se si dovesse arrivare in cima all'Everest a piedi scalzi. :D
Le strategie di memorizzazione che hai usato non seguono nessuno schema ordinato, ne tanto meno sequenziale. Se per necessità è necessario conoscere a memoria mille farmaci e le loro caratteristiche, non si può pensare di memorizzarle senza pianificare e organizzare la memorizzazione. Più che altro per determinare più o meno quanto tempo ci serve per memorizzarla tutta.

Se dimentichi qualcosa, se perdi pezzi di informazioni che hai memorizzato con una mnemotecnica, c'è sempre un motivo e c'è sempre una soluzione.

Invece è tutto sequenziale, forse non ho spiegato bene il mio modo di memorizzare.
Ora cerco di dare qualche esempio pratico :
- Come stanza associata alla ChemioAntibioticoTerapia ho usato camera mia,
- Gli antibiotici agenti sulla parete cellulare sono una sottocategoria della ChemioAntibioticoTerapia, ed ho usato una grossa lampada
- Per ogni sottoclasse degli antibiotici agenti sulla parete cellulare, ho usato una parte della lampada, ad esempio per le Betalattamine ho usato la lampadina
- Per ogni successiva sottoclasse ho usato un'immagine di fantasia attaccata, ma sempre seguendo lo stesso modo gerarchico
- Arrivati all'ultima sottoclasse, poi ci attacco i nomi dei farmaci con una concatenazione di immagini: il problema è che come detto in precedenza, più farmaci si trovano in più categorie. Ad esempio la Rifampicina fa parte delle Rifamicine (antibiotici agenti sulla sintesi proteica), ma ad esempio si ritrova anche in sottoclassi degli Antimicobatterici; i Macrolidi sono una sottoclasse dei farmaci agenti sulla sintesi proteica, ma vengono utilizzati anche in molte altre sottoclassi, come negli antimicobatterici (esempio, farmaci agenti contro il Mycobacterium Avium Complex).

Ora non so se il problema di risalire dal farmaco alla categoria mi dia problemi perché memorizzo male, o semplicemente, ancora non ho fissato bene con le ripetizioni i farmaci in memoria, quindi non richiamando velocemente le informazioni, ho difficoltà a ricordare la categoria di appartenenza (mentre invece con una memoria più veloce, rifarei i collegamenti, o la catena di immagini all'indietro talmente velocemente, da ricordare subito il primo anello della catena e quindi la categoria di appartenenza).

Dovrei aggiungere un segno distintivo della sottoclasse per ogni farmaco, aumentando ancora la complessità delle immagini?
 
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view post Posted on 12/8/2016, 17:27     +1   -1
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Imparare a ricordare

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Sicuramente ci vuole tanta pazienza

Più che altro ci vuole pazienza con se stessi e sopratutto essere consapevoli di quali siano i propri limiti di memorizzazione.
CITAZIONE
- Come stanza associata alla ChemioAntibioticoTerapia ho usato camera mia,
- Gli antibiotici agenti sulla parete cellulare sono una sottocategoria della ChemioAntibioticoTerapia, ed ho usato una grossa lampada
.......

Dovrei aggiungere un segno distintivo della sottoclasse per ogni farmaco, aumentando ancora la complessità delle immagini?

Dovresti aggiungere dei personaggi ad ogni loco e utilizzare il personaggio per concatenare le immagini che hai utilizzato per ricordare un farmaco e la sua categoria e la sotto categoria.

CITAZIONE
aumentando ancora la complessità delle immagini?

questa frase è un pregiudizio basato su un ragionamento logico, molto probabilmente "pesando" o "misurando" le immagini come "pesi" e "misuri" il numero delle parole, o le pagine di un libro.

Se vuoi ottenere più controllo sulle tue memorizzazioni devi strutturarle in modo che se ti perdi hai più strade per recuperare l'informazione che ti serve. Se ti dimentichi più volte la o le stesse informazioni, devi puntare sul potenziare quelle sino a che ti dimentichi di avere avuto il problema.

Le mnemotecniche devono essere viste come un blocco per gli appunti ma dentro la propria memoria, punti di partenza da cui è possibile risalire ad altre informazioni. Oltre all'abilità di memorizzare attraverso immagini, è necessario sviluppare anche l'abilità di cercare informazioni visive nella nostra memoria, più si cerca (non importa cosa ma basta cercare), più si diventa veloci successivamente per recuperare informazioni.

Quindi visto che ormai quella è la tua tecnica posso solo consigliarti di aggiungere un personaggio ai tuoi loci, assegnandogli anche un numero che potrebbe servirti come coordinata per muoverti più velocemente in un ricordo che ha dei limiti predefiniti ma facilmente estendibili.

CITAZIONE
Dovrei aggiungere un segno distintivo della sottoclasse

cioè?
 
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Suikoden2
view post Posted on 13/8/2016, 09:04     +1   -1




CITAZIONE (Massimiliano-Masala @ 12/8/2016, 18:27) 
Dovresti aggiungere dei personaggi ad ogni loco e utilizzare il personaggio per concatenare le immagini che hai utilizzato per ricordare un farmaco e la sua categoria e la sotto categoria.

Non ho capito bene questo punto, perché io ho già un'immagine per ogni locus, per esempio gli "oligonucleotidi antisenso" si trovano nell'angolo in alto a sinistra dello schermo del pc, e come immagine hanno un mio amico che beve acqua OLIGOminerale mentre va in bicicletta CONTROSENSO, devo aggiungere ulteriori immagini? Inoltre io già lego, immagini come questa ai singoli farmaci, il problema è che col velocizzare della memorizzazione e del richiamo, tanti aspetti di un'immagine mentale, non vengono richiamati, anche se poi il ricordo è più immediato, e spesso è questa concatenazione tra immagine che rappresenta la categoria e il singolo farmaco che viene meno. Magari è solo questione di allenamento e ripetizioni, anche perché la lista singola più grande avrà 15, massimo 20 elementi, ma di solito son molto più brevi.
CITAZIONE
questa frase è un pregiudizio basato su un ragionamento logico, molto probabilmente "pesando" o "misurando" le immagini come "pesi" e "misuri" il numero delle parole, o le pagine di un libro.

Se vuoi ottenere più controllo sulle tue memorizzazioni devi strutturarle in modo che se ti perdi hai più strade per recuperare l'informazione che ti serve. Se ti dimentichi più volte la o le stesse informazioni, devi puntare sul potenziare quelle sino a che ti dimentichi di avere avuto il problema.

Più che altro deriva dall'esperienza (anche se poca) che ho fatto fino ad ora; più immagini e personaggi inserisco, più probabilità c'è che nelle successive ripetizioni, che saranno più veloci, tante immagini e personaggi mi sfuggiranno, e rimarranno quelle "essenziali", ma che col tempo potrebbero essere insufficienti per richiamare bene ed in modo completo le immagini in memoria. Ho notato che son proprio le immagini mentali unite ad una "logica" anche se stramba, sono le più funzionali per me. Ad esempio, se devo associare l'immagine di un arabo che rappresenta una sottoclasse di farmaci, al primo farmaco della categoria, rappresentato da una persona a me vicina, viene più facile ricordando che questa persona, con la carnagione abbronzata, viene chiamato "musulmano". Pure se non lo visualizzo vestito da musulmano, mi viene facile ricordare che dopo quest'arabo, viene lui, ed è un'associazione basata su logica, molto più forte delle altre semplici immagini.

Sul fatto di avere più strade per recuperare l'informazione, sono d'accordo, infatti a volte cerco di sforzarmi di ricordare cosa viene dopo, per avere un'idea di cosa ho saltato prima, ma a volte non basta. Infatti il lavoro di ripetizione, oltre a ristudiare/rivedere le immagini dopo tanto tempo, mi serve anche a capire quali immagini siano più deboli e modificarle/aggiustarle per renderle più forti

CITAZIONE
Le mnemotecniche devono essere viste come un blocco per gli appunti ma dentro la propria memoria, punti di partenza da cui è possibile risalire ad altre informazioni. Oltre all'abilità di memorizzare attraverso immagini, è necessario sviluppare anche l'abilità di cercare informazioni visive nella nostra memoria, più si cerca (non importa cosa ma basta cercare), più si diventa veloci successivamente per recuperare informazioni.

Alla fine è il modo in cui funzionano le mnemotecniche, non fanno altro che legare qualcosa di conosciuto a qualcosa di sconosciuto, offrendo un appiglio alla memoria per recuperare le informazioni. Ma cosa intendi per cercare informazioni visive nella memoria? Ripercorrere i ricordi e visualizzarli?

CITAZIONE
Quindi visto che ormai quella è la tua tecnica posso solo consigliarti di aggiungere un personaggio ai tuoi loci, assegnandogli anche un numero che potrebbe servirti come coordinata per muoverti più velocemente in un ricordo che ha dei limiti predefiniti ma facilmente estendibili.

è quello che ho chiesto quando ho scritto "devo aggiungere un segno distintivo ad ogni sottoclasse?", intendevo dire un'ulteriore immagine oltre a quelle che già ho inserito. Ad esempio, tornando all'esempio degli oligonucleotidi antisenso, oltre al ragazzo che beve acqua e va controsenso, affiancare un'altra immagine mentale, ed associarle entrambe ai singoli farmaci. Anche se nuove immagini, non credo siano la soluzione, perché le varie classi e sottoclassi le ricordo bene, e le liste di farmaci non sono molto lunghe, però devo essere in grado, se qualcuno mi chiede un farmaco a caso, dal nome a risalire all'immagine mentale, e questo non è un problema, e da lì percorrere indietro velocemente la catena di immagini, e ricordare la sottoclasse, anche se quando lo stesso farmaco si trova in più categorie, diventa un problema.
 
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view post Posted on 15/8/2016, 16:34     +1   +1   -1
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Imparare a ricordare

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Non ho capito bene questo punto, perché io ho già un'immagine per ogni locus, per esempio gli "oligonucleotidi antisenso" si trovano nell'angolo in alto a sinistra dello schermo del pc, e come immagine hanno un mio amico che beve acqua OLIGOminerale mentre va in bicicletta CONTROSENSO, devo aggiungere ulteriori immagini?

Per semplificare la memorizzazione è conveniente partire sempre da luogo dove c'è un personaggio residente, o meglio, luogo è personaggio sono la stessa identica cosa e corrispondono a un preciso numero. Si parte visualizzando il luogo poi il personaggio (che avviene istantaneamente) e successivamente si inizia a muovere quel personaggio. Se la parola da memorizzare è: oligonucleotidi antisenso, io (descrivo come lo farei io) dividerei la parola oligo-nucleo-ti/di, con le immagini di una bottiglia di acqua nota e che lo mena sempre con la parola "oligo .....", per nucleo mi viene in mente il nucleo dell'atomo e per ti/di mi viene in mente la regola della conversione fonetica ti/di per convertire il numero uno, quindi in questo contesto posso utilizzare una tazza di te con dei dadi all'interno. Bottiglia d'acqua nucleo atomo, tazza di te con dei dadi dentro. Quindi inizio visualizzando il personaggio uno che beve l'acqua e mentre la beve sente una voce dalla bottiglia che dice: "bevi l'acqua OLIGO minerale che ti fa bene". Ad un certo punto un colpo alla bottiglia, il personaggio fa un passo indietro e vede davanti a se un grosso atomo con un NUCLEO sfavillante e intermittente. Con un colpo di taglio della mano il personaggio uno taglia in due il NUCLEO dell'atomo e all'interno ci trova una tazza di Te con dei Dadi dentro. Per quanto riguarda la parola "antisenso" alla fine basta immaginare che il personaggio sale su una macchina e inizia a percorrere un tratto di autostrada contromano.
CITAZIONE
per esempio gli "oligonucleotidi antisenso" si trovano nell'angolo in alto a sinistra dello schermo del pc, e come immagine hanno un mio amico che beve acqua OLIGOminerale mentre va in bicicletta CONTROSENSO, devo aggiungere ulteriori immagini?

Metti a confronto la strategia che hai utilizzato tu e quella che ho utilizzato io.
La mia strategia viene descritta in un centinaio di parole ma alla fine occorrono due o tre secondi per visualizzare tutte le immagini in sequenza per poter pronunciare la parola “Oligonucleotidi antisenso”.
La fase successiva è l’intuitività della parola da pronunciare, se non arrivi a questo livello non puoi avanzare con la memorizzazione perché sennò finisce che ti “perderai” per strada.

Se memorizzare utilizzando una mnemotecnica ti mette in difficoltà, devi capire che “aspetto” hanno queste difficoltà.
CITAZIONE
Più che altro deriva dall'esperienza (anche se poca) che ho fatto fino ad ora

Ok ma ho difficolta nel comprendere come sei arrivato a utilizzare il metodo che utilizzi per memorizzare.

CITAZIONE
Infatti il lavoro di ripetizione, oltre a ristudiare/rivedere le immagini dopo tanto tempo, mi serve anche a capire quali immagini siano più deboli e modificarle/aggiustarle per renderle più forti

Questa è una parte a cui bisogna prestare molta attenzione, basta un giorno o due senza dare una rapida occhiata a quello che vogliamo tenere bene in memoria e si rischia di vedere sparire la maggior parte delle informazioni che avevamo memorizzato con una mnemotecnica.
Comunque sino ad ora ho visto che una memorizzazione “lunga” dieci minuti a parole (immagina di parlare per dieci minuti di seguito senza mai fermarti (tranne che per respirare), memorizzata con le immagini può sopravvivere anche per un mese intero con una perdita al massimo del 5%-10% del totale memorizzato.
Quindi se la memorizzazione tiene non mi devo più preoccupare di ripassare quella cosa sino al momento che so che potrebbe iniziare a frammentarsi.

CITAZIONE
Alla fine è il modo in cui funzionano le mnemotecniche, non fanno altro che legare qualcosa di conosciuto a qualcosa di sconosciuto, offrendo un appiglio alla memoria per recuperare le informazioni.

E’ un qualcosa che avevano già capito più di duemila anni fa, usare ricordi che si conoscevano bene per associarli a informazioni tendenzialmente precarie (quelle del linguaggio).

CITAZIONE
Ma cosa intendi per cercare informazioni visive nella memoria? Ripercorrere i ricordi e visualizzarli?

Beh, direi che è la parte più importante da sviluppare se vuoi avere l’opportunità di creare una collaborazione continua tra il tuo richiedere informazioni e il soddisfare le richieste da parte del tuo inconscio perché se ci pensi non lo sappiamo precisamente da dove arrivano le informazioni che “chiediamo”.
Quanto il tuo pensare stimola la tua memoria visiva in modo attivo (ossia, tu che tenti di ricordare qualcosa volontariamente)?

CITAZIONE
e da lì percorrere indietro velocemente la catena di immagini, e ricordare la sottoclasse, anche se quando lo stesso farmaco si trova in più categorie, diventa un problema.

Questo perché la tua tecnica non ha una struttura adeguata per questo tipo di memorizzazione, da come l hai descritta non mi sembra un mnemotecnica molto affidabile.
 
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36 replies since 29/6/2016, 17:04   4960 views
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