CITAZIONE
In fondo memorizzare una lista di parole o numeri non è che mi serva poi molto.
Non lo so sono confusa, vorrei ottimizzare gli sforzi e non perdere tempo con qualcosa che poi non userò mai.
Dopo tanti anni che mi interesso al "mondo delle mnemotecniche", posso dire con estrema certezza che è necessaria una certa "iniziazione mnemonica" per comprendere il reale potenziale dell'utilizzo delle mnemotecniche. Questa "iniziazione" non può essere trasmessa ne da me ne da altri "formatori" che trattano lo stesso argomento ma viene acquisita nel momento che si comprendere quanto potenziale mnemonico si può ottenere articolando il pensiero visivo in un certo modo e sfruttando ricordi a lungo termini che già possediamo e che sono stati organizzati in un certo modo. Si diventa "iniziati" (metaforicamente parlando), quando ci si rende conto che memorizzare (o ricordare con uno sforzo volontario), è un qualcosa che non ha un vero limite tranne quello che gli assegnano noi.
"Tecnicamente" non è necessario costruirsi uno schedario visivo per superare esponenzialmente i comuni limiti di memorizzazione ma se si vuole raggiungere una certa "consapevolezza mentale" credo che sia il percorso che porta sicuramente a dei risultati concreti.
Ovviamente il pensiero: "ma anche se riesco a memorizzare una lista di 30-50-100 parole, o 100 numeri" a cosa mi serve all'atto pratico?". Beh, in effetti: "a che mi serve imparare le consonanti e le vocali se poi non devo leggere quando posso comprendere solo ascoltando"
CITAZIONE
Non lo so sono confusa, vorrei ottimizzare gli sforzi e non perdere tempo con qualcosa che poi non userò mai
Questo tipo di ragionamento è molto simile ad altri ragionamenti di studenti tipo: "a che mi è servita prendere una laurea in filosofia, in veterinaria, in storia, in diritto, economia, ecc..., se poi alla fine il mio impiego è lavorare in un call-centre?"
Poi dipende tutto da te se rimanere limitata al ricordare nel solito modo, oppure cercare alternative del pensare per ricordare.