Come viene considerata la memoria

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iramian1
view post Posted on 27/7/2015, 15:22     +1   -1




DA un po' di tempo mi domando una cosa :

il mondo scientifico ha sicuramente riconosciuto la validità delle mnemotecniche,
sia nello studio, sia a come pratica quotidiana per esercitare il cervello.
Da alcuni studi si è evinto persino che imparare a memoria ( il pappagallo, giusto
per dire) si è dimostrato utile per la conservazione e per l'interpretazione
logica di ciò che si impara.
Ciò che non mi spiego è il perchè , per imparare e per studiare, si consigli sempre
una strada alternativa fatta di sottolineature, a volte di parole chiave e di interpretare
ciò che si ricorda invece di ripetere.
 
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view post Posted on 28/7/2015, 01:11     +1   -1
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CITAZIONE
il mondo scientifico ha sicuramente riconosciuto la validità delle mnemotecniche

Scientificamente parlando :D , il mondo della scienza sta troppo a sinistra per riconoscere la validità delle mnemotecniche e purtroppo non riesce a cogliere la bellezza del pensiero trasversale irrazionale, fuso con quello razionale.
In sintesi, lo può riconoscere ma non riesce a comprenderlo.

CITAZIONE
Da alcuni studi si è evinto persino che imparare a memoria ( il pappagallo, giusto
per dire) si è dimostrato utile per la conservazione e per l'interpretazione
logica di ciò che si impara.

L'ho letto anche io da qual che parte ma sono di un parere diametralmente opposto, questo modo di utilizzare esclusivamente la memoria semantica è come studiare in mono invece che in stereo.
Personalmente credo che l'unica scienza che abbia la possibilità di comprendere quanto potenziale esiste a livello mnemonico nel cervello umano, soprattutto nella memoria a lungo termine, è la neuro-scienza.

CITAZIONE
Ciò che non mi spiego è il perchè , per imparare e per studiare, si consigli sempre
una strada alternativa fatta di sottolineature, a volte di parole chiave e di interpretare
ciò che si ricorda invece di ripetere.

Metaforicamente parlando, per queste persone la Terra è ancora piatta ed è il centro dell'universo.

Dopo tanti anni e migliaia di ore dedicate a capire come incrementare le performance mnemoniche negli esseri umani :D, ho capito che le persone hanno difficoltà sia nel comprendere che nel praticarle le tecniche di memoria, solamente per una questione di specializzazione dell'emisfero sinistro che avviene durante l'educazione scolastica (o destro per i mancini).
Per arrivare al mio livello attuale che ritengo ancora "niente di speciale" rispetto a quello che potrei ottenere, mi c'è voluto moltissimo tempo, non tanto per quanto riguarda l'esercizio che ho sempre ritenuto un qualcosa di estremamente noioso(non immagini quanto sia molto pigro :D) ma per raggiungere un certo equilibrio mentale nel pensare in un certo modo, invece che in un altro.
Non è facile pensare per immagini perchè le "redini" della memoria visiva sono al 99%, nelle "mani" del nostro inconscio.
Pochi inoltre sanno che la zona del cervello dove vediamo la realtà, è la stessa dove creiamo immagini mentali per memorizzare, o anche solo fantasticare.

Conosciamo così poco della nostra memoria, l'universo che abbiamo davanti è un qualcosa che abbiamo iniziato a esplorare seriamente da quando esiste la PET.
 
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iramian1
view post Posted on 3/8/2015, 16:05     +1   -1




[QUOTE=max_memory,28/7/2015, 02:11 ?t=71163430&st=0#entry577459340]
CITAZIONE
Scientificamente parlando :D , il mondo della scienza sta troppo a sinistra per riconoscere la validità delle mnemotecniche e purtroppo non riesce a cogliere la bellezza del pensiero trasversale irrazionale, fuso con quello razionale.

Non saprei sinceramente, cerco ancora di capire i motivi e le cose.
C'è qualcosa che mi sfugge...

CITAZIONE
L'ho letto anche io da qual che parte ma sono di un parere diametralmente opposto, questo modo di utilizzare esclusivamente la memoria semantica è come studiare in mono invece che in stereo.
Personalmente credo che l'unica scienza che abbia la possibilità di comprendere quanto potenziale esiste a livello mnemonico nel cervello umano, soprattutto nella memoria a lungo termine, è la neuro-scienza.

Aspetta, qui c'è un errore.
La memoria del pappagallo, ovvero la memoria che permette di leggere e ricordare quanto c'è scritto(letteralmente), è la memoria
lessicale non la memoria semantica.
La memoria semantica è quella che ti permette di concettualizzare, di creare connessioni,
di capire ed è quella che ti permette di fare associazioni.
Senza la memoria semantica le mnemotecniche non funzionerebbero.

CITAZIONE
Dopo tanti anni e migliaia di ore dedicate a capire come incrementare le performance mnemoniche negli esseri umani :D, ho capito che le persone hanno difficoltà sia nel comprendere che nel praticarle le tecniche di memoria, solamente per una questione di specializzazione dell'emisfero sinistro che avviene durante l'educazione scolastica (o destro per i mancini).

Sono titubante su questo punto, è vero che l'allenamento porta ad usare meglio
l'immaginazione però non riesco a trovare tutta questa difficoltà. Mi sfugge qualcosa?

CITAZIONE
Non è facile pensare per immagini perchè le "redini" della memoria visiva sono al 99%, nelle "mani" del nostro inconscio.

Pochi inoltre sanno che la zona del cervello dove vediamo la realtà, è la stessa dove creiamo immagini mentali per memorizzare, o anche solo fantasticare.

Questo lo sapevo, io per esempio ho sempre pensato per immagini e mi sembra strano
fare senza; solo che per essere corretti si parla di doppia codifica, in pratica le immagini
hanno valore solo se vengono coadiuvate dalla memoria semantica per i concetti.
Un insieme di immagini in realtà non serve praticamente a nulla.

CITAZIONE
Conosciamo così poco della nostra memoria, l'universo che abbiamo davanti è un qualcosa che abbiamo iniziato a esplorare seriamente da quando esiste la PET.

Vero, e tanto rimane da scoprire, secondo le ricerche però, ci siamo sopravvalutati
parecchio.

Ah, Max, secondo te, ci sono concrete possibilità di lavoro nelle neuroscienze?
 
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view post Posted on 3/8/2015, 17:55     +1   -1
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Iramian tu sei studente in medicina?
CITAZIONE
Aspetta, qui c'è un errore.
La memoria del pappagallo, ovvero la memoria che permette di leggere e ricordare quanto c'è scritto(letteralmente), è la memoria
lessicale non la memoria semantica.

Hai dimenticato di mettere una fonte per spiegare nel dettaglio la diffenza e soprattutto il posizionamento delle "due memorie" nel cervello.
La memoria semantica rispetto alla memoria lessicale dove si trova esattamente?

La memoria semantica ha a che fare con il linguaggio, la memoria lessicale potrebbe essere considerata una sottocategoria delle memoria semantica, in tutti i casi il pappagallo umano utilizza la memoria del linguaggio (semantica o lessicale che sia), che è prerogativa dell'emisfero sinistro (destro per i mancini). Per scrivere queste righe che memoria sto utilizzando semantica o lessicale? Non vedo poi tutta questa differenza. Comunque potresti anche aver ragione la chiamerò: "la memoria del linguaggio".

CITAZIONE
Senza la memoria semantica le mnemotecniche non funzionerebbero.

Per parlare di mnemotecniche è necessario avere una conoscenza approfondita sull'argomento, soprattutto dal punto di visto pragmatico più che teorico. Le mnemotecniche sono il risultato della fusione tra memoria visive e le memorie del liguaggio. Il problema principale è che le due memorie sono più o meno come l'acqua e l'olio, per questo motivo quasi nessuno riesce a superare i livelli minimi di memorizzazione. Credo che sia più per una questione biologica più che psicologica, metaforicamente parlando.
CITAZIONE
Sono titubante su questo punto, è vero che l'allenamento porta ad usare meglio
l'immaginazione però non riesco a trovare tutta questa difficoltà. Mi sfugge qualcosa?

Non ho capito: "non riesco a trovare tutta questa difficoltà", cosa significa?

CITAZIONE
Senza la memoria semantica le mnemotecniche non funzionerebbero.

Mah, ho qualche dubbio su quest'affermazione.

CITAZIONE
Questo lo sapevo, io per esempio ho sempre pensato per immagini e mi sembra strano
fare senza; solo che per essere corretti si parla di doppia codifica, in pratica le immagini
hanno valore solo se vengono coadiuvate dalla memoria semantica per i concetti.
Un insieme di immagini in realtà non serve praticamente a nulla.

Un conto è vedere qualcosa al microscopio, un altro è essere quel qualcosa che il microscopio sta guardando.
Credo che dovresti rivedere questo modo di teorizzare sulle mnemotecniche.

CITAZIONE
solo che per essere corretti si parla di doppia codifica, in pratica le immagini
hanno valore solo se vengono coadiuvate dalla memoria semantica per i concetti.
Un insieme di immagini in realtà non serve praticamente a nulla.

Non posso contraddirti anche se mi piacerebbe :D , ci vorrebbe una PET per affermare quello che dici. Io personalmente credo che una mnemotecnica strutturata, ossia, una tecnica di memoria finalizzata a trattenere informazioni tendenzialmente precarie, sia la fusione di due tipi di memoria, quella visiva e quella del linguaggio (semantica o lessicale). Memorie che solitamente lavorano in "reparti" diversi.
La tecnica dei colori è un semplice esempio base di fusione tra due tipi di memoria elementari e antiche, un colore e un numero. A differenza dello schedario fonetico che è il risultato della combinazione di numeri, suoni fonetici, immagini ricavate dai suoni fonetici.
CITAZIONE
Vero, e tanto rimane da scoprire, secondo le ricerche però, ci siamo sopravvalutati
parecchio.

Dipende da cosa intendi per "ci siamo sopravvalutati" e soprattutto a chi ti stai riferendo.

CITAZIONE
Ah, Max, secondo te, ci sono concrete possibilità di lavoro nelle neuroscience?

Non ne ho la più pallida idea, inoltre le neuroscienze abbracciano discipline sia scientifiche che filosofiche.
Sinceramente non mi sono mai posto il problema di trovare un posto di lavoro come neuroscienziato :D . Ho un obbiettimo molto più modesto, ossia quello di trovare la chiave (o quello che sia) che permette di fare il "salto quantico" dell'apprendimento. E' un qualcosa che nella vita abbiamo compiuto spesso ma lo ignoriamo continuamente. Ci sono però molto vicino. Il 2015 è l'anno del nuovo inizio verso una nuova direzione per questo forum. Forse non lo sai ma l'uno di agosto questo forum ha compiuto cinque anni.

Edited by max_memory - 3/8/2015, 19:24
 
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iramian1
view post Posted on 5/8/2015, 16:59     +1   -1




[QUOTE]
Iramian tu sei studente in medicina?
[QUOTE]
No, non studio medicina però mi sarebbe piaciuto, non lo nascondo.

CITAZIONE
Hai dimenticato di mettere una fonte per spiegare nel dettaglio la diffenza e soprattutto il posizionamento delle "due memorie" nel cervello.
La memoria semantica rispetto alla memoria lessicale dove si trova esattamente?

Il posizionamento non è che abbia tutta questa importanza ma il funzionamento si, eccome.

CITAZIONE
La memoria semantica ha a che fare con il linguaggio, la memoria lessicale potrebbe essere considerata una sottocategoria delle memoria semantica, in tutti i casi il pappagallo umano utilizza la memoria del linguaggio (semantica o lessicale che sia), che è prerogativa dell'emisfero sinistro (destro per i mancini).

In apparenza potrebbe sembrare così ma ciò che in realtà cambia è la funzione.
La memoria lessicale ci permette di avere un lessico (peraltro anche la memoria lessicale
si divide in più memorie) di leggere e riconoscere le parole, ma non ne capiremmo il
significato. Sarebbero solo simboli.
La memoria semantica ci permette di capire il concetto di quello che leggiamo ma non
ci permette di ricordare parola per parola quello che abbiamo letto.
Sono due cose assolutamente differenti.

Quando parliamo di pappagallo, cioè di leggere senza averci capito una mazza, di partire
come un fax e replicare un documento senza sapere cosa sia allora parliamo di memoria
lessicale. Quando invece elaboriamo i concetti, le idee parliamo di semantica.

CITAZIONE
Per scrivere queste righe che memoria sto utilizzando semantica o lessicale? Non vedo poi tutta questa differenza. Comunque potresti anche aver ragione la chiamerò: "la memoria del linguaggio".

Per scrivere le righe stai usando una memoria procedurale(per il battere dei tasti), la memoria lessicale (per i costrutti del linguaggio, sintassi ecc), la memoria semantica(per l'organizzazione dei concetti), inoltre la memoria iconica e forse anche episodica stimolata dalla memoria semantica. NOn è così semplice!

[QUOTE]
Per parlare di mnemotecniche è necessario avere una conoscenza approfondita sull'argomento, soprattutto dal punto di visto pragmatico più che teorico. Le mnemotecniche sono il risultato della fusione tra memoria visive e le memorie del liguaggio. Il problema principale è che le due memorie sono più o meno come l'acqua e l'olio, per questo motivo quasi nessuno riesce a superare i livelli minimi di memorizzazione. Credo che sia più per una questione biologica più che psicologica, metaforicamente parlando.
[QUOTE]
Concordo ,adesso, che pochi superino certi limiti di 'attivazione'.

CITAZIONE
Non ho capito: "non riesco a trovare tutta questa difficoltà", cosa significa?

Diciamo nell'attivazione di certe funzionalità nell'uso delle mnemotecniche.
Io non lo trovo così difficile a parte l'uso dei loci per le strade (che credo sia dovuto ad
un disagio psicologico) che non riesco a ricordare, posso però usare la roman room
al volo senza averla mai ripassata in vita mia.
Lo so perchè l'ho sperimentato.

CITAZIONE
Mah, ho qualche dubbio su quest'affermazione.

Ti assicuro che è così.

CITAZIONE
Un conto è vedere qualcosa al microscopio, un altro è essere quel qualcosa che il microscopio sta guardando.
Credo che dovresti rivedere questo modo di teorizzare sulle mnemotecniche.

Qui sono in disaccordo con te. Bisogna si avere anche un approccio pratico ma quello
teorico, delle neuroscienze è essenziale.
Se sei il qualcosa che il microscopio sta guardando potrai arrivare solo fino ad un certo
punto e fermarti li, non puoi vedere cosa ha visto il microscopio perchè non sai nemmeno
che esiste.

CITAZIONE
Non posso contraddirti anche se mi piacerebbe :D , ci vorrebbe una PET per affermare quello che dici.

Se vuoi te lo posso dimostrare anche senza una pet.
Ti è mai capitato di avere memorizzato una lista di parole relative a dei concetti e poi
dopo averla ripetuta, senza ripetere anche i concetti, aver dimenticato a cosa quelle
immagini portavano o rappresentavano?
Altro test:
Pensa ad una mela verde.
Poi pensa che in 3 immagini diventi rossa.
Ok?
A questo punto potresti pensare che hai fatto un'operazione prettamente visiva,
giusto?
Bene, come fai a poter cambiare il colore se non conosci il concetto di colore e
nemmeno quello dell'oggetto mela ; pernchè non hai immaginato una mela che
sta sulla credenza vista 2 minuti fa: hai immaginato il concetto di una mela verde
generica. Pensa : non hai cambiato nemmeno la forma della mela quando è diventata
rossa perchè sappiamo che la mela smith è diversa da una mela a nurca. Giusto?
Le mnemotecniche funzionano perchè alla base c'è la possibilità di organizzare e
associare della memoria semantica.

CITAZIONE
Io personalmente credo che una mnemotecnica strutturata, ossia, una tecnica di memoria finalizzata a trattenere informazioni tendenzialmente precarie, sia la fusione di due tipi di memoria, quella visiva e quella del linguaggio (semantica o lessicale). Memorie che solitamente lavorano in "reparti" diversi.
La tecnica dei colori è un semplice esempio base di fusione tra due tipi di memoria elementari e antiche, un colore e un numero. A differenza dello schedario fonetico che è il risultato della combinazione di numeri, suoni fonetici, immagini ricavate dai suoni fonetici.

Personalmente ritengo che sia la fusione di 3 memorie.

CITAZIONE
Dipende da cosa intendi per "ci siamo sopravvalutati" e soprattutto a chi ti stai riferendo.

Giusto. Nell'800 comparivano manifesti pubblicitari che parlavano di memoria prodigiosa
tramite le mnemotecniche. Altri cercavano il modo di non dimenticare più e pensavano di
averlo trovato. Altri ancora affermano una memoria fotografica.

CITAZIONE
Non ne ho la più pallida idea, inoltre le neuroscienze abbracciano discipline sia scientifiche che filosofiche.
Sinceramente non mi sono mai posto il problema di trovare un posto di lavoro come neuroscienziato :D . Ho un obbiettimo molto più modesto, ossia quello di trovare la chiave (o quello che sia) che permette di fare il "salto quantico" dell'apprendimento. E' un qualcosa che nella vita abbiamo compiuto spesso ma lo ignoriamo continuamente. Ci sono però molto vicino. Il 2015 è l'anno del nuovo inizio verso una nuova direzione per questo forum. Forse non lo sai ma l'uno di agosto questo forum ha compiuto cinque anni.

BEato te, a me sembar di essere sempre al punto di inizio e non concludere mai niente.

Ahaha tanti auguri allora! :colori.gif: :colori.gif:
 
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view post Posted on 5/8/2015, 17:32     +1   -1
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Grande Iramian!!!! Vedi di non sparire da questo forum perchè mi fa piacere che ogni tanto ci sia qualcuno che la pensa diversamente da me.
Comunque a differenza di te le teorie, i training mentali che ho svolto in questo forum hanno trovato un riconoscimento ufficiale con un risultato preannunciato molto tempo prima. Comunque sia quello che importa è l'aspetto pratico che conta più che le chiacchere ufficiali e le teorie scentifiche che possono essere sempre messe in discussione. Prima degli anni 90 si pensava che i neuroni del cervello erano un tot, statici, morivano e poi non venivano sostituiti come le normali cellule del corpo.
Le teorie scientifiche anche accompagnate da un qualcosa che assomiglia all'evidenza empirica sono sempre discutibili quando si tratta di dare spiegazioni alla "mente" umana.

Io la chiamo memoria semantica per riferirmi al linguaggio comunque visto che potrebbero esserci altre persone puntigliose come te (senza offesa perchè non è questa la mia intenzione, anzi dovrei ringraziarti per le tue osservazioni), la chiamerò memoria del linguaggio o dei segni grafici, tanto per i profani di queste non fa molta differenza. Comunque non so quali sono le tue conoscenze ma la descrizione della memoria semantica come la intendo io è presa dai testi di Alberto Oliverio. Per sicurezza rileggerò quelli relativi alla memoria.

CITAZIONE
Personalmente ritengo che sia la fusione di 3 memorie

Ok, ammettiamo che sia proprio così. Prendiamo la tecnica dei colori: abbiamo un colore, un numero e una somma di suoni.
La memoria visiva sta a destra, la memoria del linguaggio sta a sinistra quindi secondo te nel momento che fondiamo queste memorie dove si crea la nuova memoria che contiene sia colore, sia numero, sia fonetica?

CITAZIONE
BEato te, a me sembar di essere sempre al punto di inizio e non concludere mai niente

Si vede dalle tue risposte!!! :D :D :D

Ho provato la tua stessa sensazione per anni poi quando passi da profano ad iniziato (metaforicamente parlando), la visione delle conoscenze che possiedi fuse all'esperienza e ai frutti dell'intuito, ti mostrano una "visione" diverse.
Io per il momento mi sento di essere appena arrivato sulla riva di un continente, a differenza di prima che il continente lo vedevo da lontano.
 
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iramian1
view post Posted on 6/8/2015, 02:27     +1   -1




CITAZIONE
Grande Iramian!!!! Vedi di non sparire da questo forum perchè mi fa piacere che ogni tanto ci sia qualcuno che la pensa diversamente da me.

Meno male, a volte penso che ti stia istigando e che prima o poi mi prenderai
a randellate sui denti.
Comunque, grazie troppo buono ed anche tu, per la flessibilità mentale. :)

CITAZIONE
Comunque a differenza di te le teorie, i training mentali che ho svolto in questo forum hanno trovato un riconoscimento ufficiale con un risultato preannunciato molto tempo prima.

Vero e ti feci anche i complimenti per quello.
Io non potrei mai fare una cosa del genere.

CITAZIONE
Comunque sia quello che importa è l'aspetto pratico che conta più che le chiacchere ufficiali e le teorie scentifiche che possono essere sempre messe in discussione. Prima degli anni 90 si pensava che i neuroni del cervello erano un tot, statici, morivano e poi non venivano sostituiti come le normali cellule del corpo.
Le teorie scientifiche anche accompagnate da un qualcosa che assomiglia all'evidenza empirica sono sempre discutibili quando si tratta di dare spiegazioni alla "mente" umana.

DI tutto questo però si può dire che le teorie scientifiche sono l'unica cosa che cerca
di avvicinarsi alla verità e ai fatti. Non abbiamo altro per il momento e quindi è un bene
che possano venire confutate o confermate. La scienza è in evoluzione, come la mente.

CITAZIONE
Io la chiamo memoria semantica per riferirmi al linguaggio

Lo posso accettare, il fatto è che le memorie si coinvolgono l'una con l'altra e questo
rende difficile scoprire chi faccia cosa e dove sia; ma soprattutto come faccia quel qualcosa!

CITAZIONE
Comunque non so quali sono le tue conoscenze ma la descrizione della memoria semantica come la intendo io è presa dai testi di Alberto Oliverio. Per sicurezza rileggerò quelli relativi alla memoria.

Il fatto è che lui a volte semplifica riferendosi alla semantica come l'insieme delle memorie
del linguaggio. Nell'arte di ricordare lui dice semplicemente che è più divisa di quanto si ritenesse ma non specifica molto.


CITAZIONE
Ok, ammettiamo che sia proprio così. Prendiamo la tecnica dei colori: abbiamo un colore, un numero e una somma di suoni.
La memoria visiva sta a destra, la memoria del linguaggio sta a sinistra quindi secondo te nel momento che fondiamo queste memorie dove si crea la nuova memoria che contiene sia colore, sia numero, sia fonetica?

Per somma di suoni intendi il fonema 'uno' giusto?
Ok.
COminciamo dai colori.
Per poter pensare di usare i colori devo sapere cosa sia un colore.
Cos'è un colore? Possiamo definire la proprietà colore solo perchè l'abbiamo osservata
innumerevoli volte ricavandone un concetto, diversi episodi e possiamo ricostruirla
nella memoria iconica. Abbiamo quindi l'immagine, il concetto e una serie di ricordi.

Cos'è invece un numero?
Un concetto astratto e, nella memoria lessicale dei fonemi e dei segni grafici.
Quindi abbiamo di nuovo lessico, concetto, immagine del numero.

Abbiamo anche un'altra cosa, una serie logica di cose. I numeri sono una serie logica,
immagazzinata in una categoria o associate insieme.
Lo stesso hai fatto con i colori.
Hai quindi due serie logiche di appigli.

A questo punto non fondi assolutamente nulla, hai due appigli (le serie logiche) e quindi
crei associazioni tra queste e il materiale che vuoi ricordare creando dei legami tra le cose. Un interscambio di flussi elettrici se vogliamo metterla così codificati in più
punti della testa. Hai creato un segnalibro, un link ad un altro ricordo. Infatti se il
ricordo non è in memoria, il link non ti serve a niente.

Tieni presente che queste sono mie teorie, frutto di quello che ho letto e non è detto
che siano corrette al 100%

CITAZIONE
Si vede dalle tue risposte!!! :D :D :D

Ho provato la tua stessa sensazione per anni poi quando passi da profano ad iniziato (metaforicamente parlando), la visione delle conoscenze che possiedi fuse all'esperienza e ai frutti dell'intuito, ti mostrano una "visione" diverse.
Io per il momento mi sento di essere appena arrivato sulla riva di un continente, a differenza di prima che il continente lo vedevo da lontano.

Io mi sento che gli squali si stanno mangiando la mia barchetta e tutti i marinai stanno
abbandonando la nave. XD
 
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view post Posted on 6/8/2015, 12:24     +1   -1
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CITAZIONE
Comunque, grazie troppo buono ed anche tu, per la flessibilità mentale. :)

Grazie a te perché mi hai illuminato sul fatto che devo utilizzare un linguaggio ancora più semplice quando devo spiegare la memoria e le sue "categorie". Molto probabilmente potrei dare cose per scontate quando invece non lo sono, un qualcosa che mi capita anche quando spiego qualcosa a livello informatico. Solamente che per quanto riguarda la formazione informatica, ho la percezione che la persona si sia persa perché la vedo in faccia oppure perché telefonicamente avverto delle macro pause sospette.
Quindi i tuoi interventi sono costruttivi e saranno certamente produttivi.

CITAZIONE
Vero e ti feci anche i complimenti per quello.
Io non potrei mai fare una cosa del genere.

L'ho dimenticato! :D Ma ricordo che quando scrissi di conoscere le prime 600 cifre qualcuno mi disse di non fare lo "sborone", ma non ricordo se fossi tu o un altro. Associo ipoteticamente a te perché sei uno degli ottusangoli di questo forum. :D (tranquillo c'è chi ti supera :D )

Come fai a dire una cosa simile, io l'abilità cognitiva l'ho acquisita a tempo perso e senza sottopormi ad allenamenti stile Rocky.
Comunque è mia intenzione raddoppiare alla prossima competizione del Pigreco. Tra l'altro, visto che mi sembra che tu sia abbastanza documentato a livello scientifico (chissà forse anche più di me nei dettagli), ti posso dire che ho cercato di mantenere i ricordi che contengono le 2000 cifre del Pi greco e la cosa interessante, a distanza di circa un anno e mezzo dall'evento, è che ho notato come lavora l'inconscio, o l'intuito nel consolidamento, mentre ripassavo le tutte le decine del pi greco che conoscevo.
Diciamo che il "cervello" cerca di creare delle associazioni in modo spontaneo tra sequenze simili o strane.
Un esempio, lo possiamo trovare nella seconda e terza decina: 89-79-32-38-46 | 26-43-38-32-79, dove puoi notare sei cifre della seconda decina che si specchiano nella terza. Ovviamente prendendo le sequenze a coppie (come io lo memorizzate) ma quando noto cose simili avverto proprio qualcosa che si muove per indicarmi la relazione. Immagina moltiplicato per 200 decine nell'arco di un anno e mezzo di ripassi anche se blandi.
Io personalmente nel Pi greco avverto una qualche strana "armonia" anche se sono certo che Tarsio o Cynical dall'Olimpo della matematica mi incenerirebbero con un fulmine per aver scritto questa cosa ma come ti ho detto precedentemente, un conto è osservare, un conto è essere dentro.
La struttura che ho creato per memorizzare il Pi greco tende a sfuggirmi visivamente e sta diventando proprio come quando studi qualcosa e ripeti a pappagallo. Devo ancora comprendere bene come funziona questi meccanismi che ho scoperto perchè a differenza di ricordare un discorso, ricordare migliaia di numeri tutti in blocco ti permette di vedere come si muove l'apprendimento e come le associazioni si creino da sole per dirti: "hei, guarda che quella decina ha tre coppie di numeri uguali a quella successiva".
Poi ci sarebbe da capire se si potrebbe ipotizzare qualcosa sul lavoro dell'ippocampo, visto che utilizzo la memoria spazio-temporale e percorsi reali dove ho memorizzato i numeri che mi capita di percorrere anche fisicamente nella realtà.
Un altra cosa interessante che ho notato che se mi trovo nella strada del Pi greco di giorno ho la percezione dei numeri anche minima mentre di notte, o quando è buio devo necessariamente concentrarmi un minimo.
Credo che tu potresti aiutarmi a teorizzare per poi verificare nel tempo eventuali risvolti pratici di potenziamento cosciente di un costrutto mentale a lungo termine creato proprio "ad hoc". Non credo che si stato fatto uno studio simile e la mia intenzione è arrivare a 5000 cifre ma non ovviamente per sventolare un merito ufficiale come da pavone ho fatto prima. :D

CITAZIONE
La scienza è in evoluzione, come la mente.

La scienza tende a complicare un po troppo a parer mio ma credo che sia una caratteristica dell'emisfero sinistro quello di trovare il pelo nell'uovo mentre una mente meno razionale ha una visione d'insieme molto più ampia: vede l'uovo e il pelo. :D

CITAZIONE
CITAZIONE
CITAZIONE
Comunque non so quali sono le tue conoscenze ma la descrizione della memoria semantica come la intendo io è presa dai testi di Alberto Oliverio. Per sicurezza rileggerò quelli relativi alla memoria.

Il fatto è che lui a volte semplifica riferendosi alla semantica come l'insieme delle memorie
del linguaggio. Nell'arte di ricordare lui dice semplicemente che è più divisa di quanto si ritenesse ma non specifica molto.

Credo di possedere oltre dieci libri scritti da lui, sono riuscito anche a trovare un romanzo scritto moltissimi anni fa ma ho li ho ancora tutti negli scatoloni da tirare fuori. Alberto Oliverio è stata praticamente la mia guida per le neuroscienze anche se l'ho sentito pronunciarci in modo ironico (per me negativo) sia sulle mnemotecniche, sia sulla lettura veloce mettendo in "allerta" alcuni suoi studenti su questi corsi che "vede" quasi come un qualcosa su cui speculare e che secondo lui sembrano non servire. Ovviamente si sbaglia perchè non conosce l'argomento "l'arte del ricordare" a livello pratico. Mi fa piacere leggere che qualcuno lo conosce perchè, a parte questa cosa su cui si è pronunciato senza conoscere l'argomento, per il resto è veramente un maestro per quanto riguarda le conoscenze sull'universo della mente e del cervello.

CITAZIONE
Tieni presente che queste sono mie teorie, frutto di quello che ho letto e non è detto
che siano corrette al 100%

Anch'io quello che hai scritto l'ho ipotizzato ma vorrei però verificare, non so come, se effettivamente può avvenire la fusione di ricordi visivi e linguistici come se fosse un unico ricordo che si posiziona in un punto diverso della memoria, invece che il richiamo da diverse "fonti" e la loro rappresentazione in un unico "schermo".
Forse un giorno quando sarà possibile avere una PET casalinga mi divertirò a vedere le aree illuminarsi quando cerco di richiamare quello che nominiamo "fusione di ricordi".

CITAZIONE
Io mi sento che gli squali si stanno mangiando la mia barchetta e tutti i marinai stanno
abbandonando la nave. XD

Beh, i marinai lasciali mangiare agli squali tu invece spicca il volo e raggiungi la riva del continente che stai cercando. :D
 
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iramian1
view post Posted on 6/8/2015, 16:47     +1   -1




CITAZIONE
Grazie a te perché mi hai illuminato sul fatto che devo utilizzare un linguaggio ancora più semplice quando devo spiegare la memoria e le sue "categorie".

Beh qualcosa dovrò pur fare qua. XD

CITAZIONE
Solamente che per quanto riguarda la formazione informatica, ho la percezione che la persona si sia persa perché la vedo in faccia oppure perché telefonicamente avverto delle macro pause sospette.

Mi piacerebbe proprio sapere che cavolo di lavoro fai.

CITAZIONE
di non fare lo "sborone", ma non ricordo se fossi tu o un altro. Associo ipoteticamente a te perché sei uno degli ottusangoli di questo forum. :D (tranquillo c'è chi ti supera :D )

Molto probabilmente te l'avrò scritto io, ma era un modo per scherzare.
Sapevo e so che è possibile arrivare a tali cifre, il mio era solo un modo per canzonare
un po' , non volevo certo offenderti.

CITAZIONE
Come fai a dire una cosa simile, io l'abilità cognitiva l'ho acquisita a tempo perso e senza sottopormi ad allenamenti stile Rocky.

Semplice, perchè non voglio farlo.
Potrei, non lo trovo difficilissima come cosa però non mi va di dedicarmi ad
associare cifre e dopo un pò di mesi di allenamento lasciar stare perchè
mi sono stufato.
E poi non riesco a vederne l'utilità per me, mi piacerebbe di più saper fare integrali
e regole matematiche a memoria. Sarebbe molto più interessante.

CITAZIONE
Tra l'altro, visto che mi sembra che tu sia abbastanza documentato a livello scientifico

Diciamo che il "cervello" cerca di creare delle associazioni in modo spontaneo tra sequenze simili o strane.

Un esempio, lo possiamo trovare nella seconda e terza decina: 89-79-32-38-46 | 26-43-38-32-79, dove puoi notare sei cifre della seconda decina che si specchiano nella terza. Ovviamente prendendo le sequenze a coppie (come io lo memorizzate) ma quando noto cose simili avverto proprio qualcosa che si muove per indicarmi la relazione.

Immagina moltiplicato per 200 decine nell'arco di un anno e mezzo di ripassi anche se blandi.

Credo si possa trattare del principio di generalizzazione.
In pratica il cervello tende a generalizzare gli eventi; forma da più episodi un unico
sapere.
In questo caso cerca associazioni per organizzare meglio il sapere, attento che tenderà a
buttare quello che è in eccesso.
Per questo ti servono i ripassi.
Questo principio è molto vicino, indovina un pò, alla memoria semantica. :)

CITAZIONE
Io personalmente nel Pi greco avverto una qualche strana "armonia" anche se sono certo che Tarsio o Cynical dall'Olimpo della matematica mi incenerirebbero con un fulmine per aver scritto questa cosa ma come ti ho detto precedentemente, un conto è osservare, un conto è essere dentro.

Tranquillo non sei il solo ad avere queste sensazioni riguardo questo numero. :)

CITAZIONE
La struttura che ho creato per memorizzare il Pi greco tende a sfuggirmi visivamente e sta diventando proprio come quando studi qualcosa e ripeti a pappagallo. Devo ancora comprendere bene come funziona questi meccanismi che ho scoperto perchè a differenza di ricordare un discorso, ricordare migliaia di numeri tutti in blocco ti permette di vedere come si muove l'apprendimento e come le associazioni si creino da sole per dirti: "hei, guarda che quella decina ha tre coppie di numeri uguali a quella successiva".

Appunto, come detto prima.

CITAZIONE
Un altra cosa interessante che ho notato che se mi trovo nella strada del Pi greco di giorno ho la percezione dei numeri anche minima mentre di notte, o quando è buio devo necessariamente concentrarmi un minimo.

Interessante, questo potrebbe succedere per via della memoria iconica.
Ma è una mia teoria su cui non ho dati per cui potrei dire un sacco di scemenze.

CITAZIONE
Credo che tu potresti aiutarmi a teorizzare per poi verificare nel tempo eventuali risvolti pratici di potenziamento cosciente di un costrutto mentale a lungo termine creato proprio "ad hoc".

Certo.

CITAZIONE
Non credo che si stato fatto uno studio simile e la mia intenzione è arrivare a 5000 cifre ma non ovviamente per sventolare un merito ufficiale come da pavone ho fatto prima. :D

Non lo sò, studi ce ne sono molti ma come si fa a controllarli tutti?

CITAZIONE
La scienza tende a complicare un po troppo a parer mio ma credo che sia una caratteristica dell'emisfero sinistro quello di trovare il pelo nell'uovo mentre una mente meno razionale ha una visione d'insieme molto più ampia: vede l'uovo e il pelo. :D

Sono necessarie entrambe, ma la scienza è rigida e per raggiungere delle 'verità'
c'è bisogno di regole e a volte di errori.

CITAZIONE
Credo di possedere oltre dieci libri scritti da lui, sono riuscito anche a trovare un romanzo scritto moltissimi anni fa ma ho li ho ancora tutti negli scatoloni da tirare fuori. Alberto Oliverio è stata praticamente la mia guida per le neuroscienze anche se l'ho sentito pronunciarci in modo ironico (per me negativo) sia sulle mnemotecniche,

Ahahaha un fan, lo apprezzo anch'io anche se non ho tutti i suoi libri.

CITAZIONE
sia sulla lettura veloce mettendo in "allerta" alcuni suoi studenti su questi corsi che "vede" quasi come un qualcosa su cui speculare e che secondo lui sembrano non servire.

Scientificamente parlando, la lettura veloce è impossibile. Mi spiace.

CITAZIONE
Ovviamente si sbaglia perchè non conosce l'argomento "l'arte del ricordare" a livello pratico.

Ma conosce gli studi a cui noi non possiamo accedere e per di più sa come
tirare conclusioni da essi, che è la cosa più importante.

CITAZIONE
effettivamente può avvenire la fusione di ricordi visivi e linguistici come se fosse un unico ricordo che si posiziona in un punto diverso della memoria, invece che il richiamo da diverse "fonti" e la loro rappresentazione in un unico "schermo".

Purtroppo è proprio così, non puoi fondere nulla, per farlo dovresti sradicare i neuroni
da una parte del cervello e metterli da un'altra parte oppure che il contenuto venga passato
da un'altra parte. Ma siccome sappiamo che un ricordo si forma nel neurone e che la
sua informazione è passata attraevrso i dendriti e le sinapsi, difficilmente credo che
avvenga uno spostamento del genere.
Poi, tutto è possibile in natura...

CITAZIONE
Forse un giorno quando sarà possibile avere una PET casalinga mi divertirò a vedere le aree illuminarsi quando cerco di richiamare quello che nominiamo "fusione di ricordi".

Se te la compri ci fai igocare pure me? :wub:

CITAZIONE
Beh, i marinai lasciali mangiare agli squali tu invece spicca il volo e raggiungi la riva del continente che stai cercando. :D

Magari, grazie Max. :)
 
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view post Posted on 6/8/2015, 20:12     +1   -1
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Mi piacerebbe proprio sapere che cavolo di lavoro fai.

Mi occupo di imprenditoria web a livello locale e mi capita di fare spesso anche il "Salvatore Aranzulla" via telefono. Sviluppo anche siti web ma nella mia città le piccole e medie imprese hanno le braccine corte con tendenza anche a farsi fregare da "esperti informatici" e pseudo sviluppatori di siti web che lavorano con solo Wordpress facendo prezzi al ribasso, altri invece degenerano con i prezzi perchè c'è un ignoranza nel mondo informatico incredibile. Molto peggio del mondo delle mnemotecniche.
Comunque io lavoro con la partita iva è dal 2007 che ho deciso che il lavoro da dipendente non fa per me.
CITAZIONE
Potrei, non lo trovo difficilissima come cosa però non mi va di dedicarmi ad
associare cifre e dopo un pò di mesi di allenamento lasciar stare perchè
mi sono stufato.
E poi non riesco a vederne l'utilità per me, mi piacerebbe di più saper fare integrali
e regole matematiche a memoria. Sarebbe molto più interessante.

Beh, io del Pi greco ne ho fatto un tecnica e i numeri che ricordo sono la tecnica e non una semplice memorizzazione che verrà dimenticata nel tempo. La mia tecnica del Pi greco è in grado di contenere i tuoi " integrali
e regole matematiche", come può contenere tranquillamente anche un migliaio di carte da gioco (al minimo dell'utilizzo della tecnica).
Dovresti vedere il potenziale di una tecnica a questo livello e non avere una visione distorta di un semplice ripetere dei numeri come un "idiot savant".

CITAZIONE
Molto probabilmente te l'avrò scritto io, ma era un modo per scherzare.
Sapevo e so che è possibile arrivare a tali cifre, il mio era solo un modo per canzonare
un po' , non volevo certo offenderti.

Non mi sono offeso anzi è stato uno stimolo in più per triplicare la cifra. ;)

CITAZIONE
Credo si possa trattare del principio di generalizzazione.
In pratica il cervello tende a generalizzare gli eventi; forma da più episodi un unico
sapere.
In questo caso cerca associazioni per organizzare meglio il sapere, attento che tenderà a
buttare quello che è in eccesso.
Per questo ti servono i ripassi.
Questo principio è molto vicino, indovina un pò, alla memoria semantica. :)

Ma io non vedo numeri e questo lavoro inconscio, o intuitivo che ho notato e che noto è puramente visivo. La memoria semantica la uso solo per scrivere i numeri o per pronunciarli.
Hai presente la java virtual machine? Praticamene ne ho installata una simile nel cervello. :D

CITAZIONE
Tranquillo non sei il solo ad avere queste sensazioni riguardo questo numero. :)

Meno male!

CITAZIONE
Ahahaha un fan, lo apprezzo anch'io anche se non ho tutti i suoi libri.

Non proprio un fan anche se ho molti suoi libri che poi alla fine hanno moltissimo in comune, gli ultimi poi sembrano fatti con pezzi degli altri. Alla fine dice più o meno sempre le stesse cose. Dopo un po diventa ripetitivo ma la cosa che più mi affascina è senz'altro quando racconta dei casi clinici anche centenari.

CITAZIONE
Scientificamente parlando, la lettura veloce è impossibile. Mi spiace.

Dipende a cosa e soprattutto a chi ti riferisci per la lettura veloce. Se ti riferisci a quei cialtroni che dicono che sia possibile arrivare a leggere una pagina al secondo allora hai ragione ma aumentare la velocità di lettura è un qualcosa di fattibile, nell'opera che ho pubblicato infatti descrivo come raddoppiarla grazie all'ampliamento del campo visivo che è molto limitato per una questione d'istruzione e soprattutto faccio leva sui difetti e gli errori nella lettura che penalizzano pesantemente la velocità e la comprensione.

Ho inserito anche un file audio a diverse velocità in quest'opera per far comprendere a chi è interessato alla lettura veloce che se il nostro cervello è abituato ad una certa velocità di decodifica, non si può credere di poter raggiungere le mille parole al minuto solo perchè qualcuno dice che sia possibile.
Purtroppo ho avuto delle pesanti discussioni con qualcuno che la pensa diversamente nonostante non possa provare quello che afferma ma continua ad insistere e riesce a vendere corsi di lettura veloce dal vivo. Evidentemente ci sono persona a cui piace credere nella cialtroneria.
Hai presente quel ometto che diceva di conoscere 261 libri a memoria e quando gli si chiedeva di dare una dimostrazione, in qualche modo riusciva sempre a trovare delle scuse?
Quindi dovresti rivedere la tua frase: "Scientificamente parlando, la lettura veloce è impossibile".Qui la scienza non centra nulla è solo una questione di abituarsi a cambiare lo stile di lettura e ampliare il campo visivo. Tecnicamente la velocità di lettura raggiunge il suo apice alle fine delle scuole medie e aumenta sensibilmente nelle scuole superiori.
Hai mai fatto un test per misurare la tua velocità media di lettura?

CITAZIONE
Purtroppo è proprio così, non puoi fondere nulla, per farlo dovresti sradicare i neuroni
da una parte del cervello e metterli da un'altra parte oppure che il contenuto venga passato
da un'altra parte. Ma siccome sappiamo che un ricordo si forma nel neurone e che la
sua informazione è passata attraevrso i dendriti e le sinapsi, difficilmente credo che
avvenga uno spostamento del genere.
Poi, tutto è possibile in natura...

e
La mia idea è la formazione di un nuovo ricordo che contenga, ad esempio, sia il numero, sia il colore, sia l'immagine, tutto in un insieme e non il richiamo di tutte queste memorie e riunite quando richieste.
Ad esempio, prendiamo la tecnica dei colori:il rosso e il numero uno sono la stessa identica cosa. Ogni oggetto di colore rosso è sempre il numero uno. Puoi considerarla una nuova macro categoria costruita a livello cosciente al sistema metrico decimale.
Se devo memorizzare il numero 111 posso utilizzare tre oggetti di colore rosso per rappresentare questo numero senza contorte elaborazioni mentali come la conversione fonetica. Se devo memorizzare il numero 792 non impiegherò molto a trovare un qualcosa di colore marrone per rappresentare il sette, un qualcosa di colore nero per rappresentare il nove e un qualcosa di colore arancione per rappresentare il due.
Qui ci vorrebbe un PET per vedere le aree più attive nell'esecuzione della tecnica dei colori e per vedere cosa succede quando qualcuno utilizza la conversione fonetica.

CITAZIONE
Se te la compri ci fai giocare pure me? :wub:

Io non credo che siamo così lontani nel poter utilizzare un apparecchiatura in grado di determinare le zone dove c'è più attività cerebrale. Magari tra vent'anni ci sarà un caschetto con dei sensori che lo potrai attaccare ad una porta tipo quella USB di oggi.


CITAZIONE
Magari, grazie Max. :)

Prego anch'io ho avuto un periodo pieno di mattoni di pessimismo blocca potenziale, vedrai che tra qualche anni mi darai ragione. :D
 
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view post Posted on 7/8/2015, 14:51     +1   -1

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CITAZIONE
Comunque io lavoro con la partita iva è dal 2007 che ho deciso che il lavoro da dipendente non fa per me.

Come faccio a darti torto? Il lavoro da dipendente fa veramente schifo.
Il problema è che la crisi sta mangianod tutti i settori in Italia ed è difficile
tirare a campare; le aziende con le braccine corte sono solo un esempio di
quello che succede in giro.

CITAZIONE
Beh, io del Pi greco ne ho fatto un tecnica e i numeri che ricordo sono la tecnica e non una semplice memorizzazione che verrà dimenticata nel tempo.

Si, creod di capire, in genere io faccio la medesima cosa.

CITAZIONE
La mia tecnica del Pi greco è in grado di contenere i tuoi " integrali
e regole matematiche", come può contenere tranquillamente anche un migliaio di carte da gioco (al minimo dell'utilizzo della tecnica).
Dovresti vedere il potenziale di una tecnica a questo livello e non avere una visione distorta di un semplice ripetere dei numeri come un "idiot savant".

Credo di essermi spiegato male : io intendevo riuscire a farli a mente, senza passaggi,
vedere la formula e -tac- averlo risolto. QUello sarebbe interessante davvero.
C'è poi da dire che anche se hai in mente la regola non è detto che tu li sappia risolvere.
Un altro punto sulla questione è che la regola memorizzata dovrebbe servire per
risolvere un'equazione, ma puoi risolvere un'equazione agevolmente solo se hai capito
cosa stai facendo ed hai trascorso un certo tempo nel risolverle altrimenti ti troveresti
ad affrontare un calcolo come se fosse sempre la prima volta.
Siccome l'esperienza e la pratica ci fanno imparare, a che serve memorizzare una regola
se con l'uso la impari lo stesso e meglio?


CITAZIONE
Ma io non vedo numeri e questo lavoro inconscio, o intuitivo che ho notato e che noto è puramente visivo. La memoria semantica la uso solo per scrivere i numeri o per pronunciarli.

A te sembra di usarla solo per quello ma non è così.
È un lavoro sottile e quasi inconscio di cui non ci si rende nemmeno conto.
Le memorie sono collegate! PEr questo è stato così difficile trovare dove
si ubichino nel cervello.

CITAZIONE
Hai presente la java virtual machine? Praticamene ne ho installata una simile nel cervello. :D

Non mi è chiara la similitudine. :huh:

CITAZIONE
Dopo un po diventa ripetitivo ma la cosa che più mi affascina è senz'altro quando racconta dei casi clinici anche centenari.

Quoto.

CITAZIONE
Dipende a cosa e soprattutto a chi ti riferisci per la lettura veloce. Se ti riferisci a quei cialtroni che dicono che sia possibile arrivare a leggere una pagina al secondo allora hai ragione ma aumentare la velocità di lettura è un qualcosa di fattibile, nell'opera che ho pubblicato infatti descrivo come raddoppiarla grazie all'ampliamento del campo visivo che è molto limitato per una questione d'istruzione e soprattutto faccio leva sui difetti e gli errori nella lettura che penalizzano pesantemente la velocità e la comprensione.

Io avevo il link in anteprima. XD Solo che a tutt'oggi non ho ancora letto il libro. :cry:
Mi è capitato ora di leggere un post di un ragazzo che legge un libro di 300 pagine
in 30 minuti...Dovrei approfondire la cosa.
Dovrei approfondire di più la cosa perchè ho letto solo superficialmente delle ricerche
che portavano a queste conclusioni. Il fatto è che si basavano sul principio di una
fotografia della pagina, cosa che non è possibile. Invece sono titubante sul fatto che
si possa collegare concetti leggendo a colpo d'occhio una frase anzichè una parola.
Dovrei studiare meglio la cosa.

CITAZIONE
Ho inserito anche un file audio a diverse velocità in quest'opera per far comprendere a chi è interessato alla lettura veloce che se il nostro cervello è abituato ad una certa velocità di decodifica, non si può credere di poter raggiungere le mille parole al minuto solo perchè qualcuno dice che sia possibile.
Purtroppo ho avuto delle pesanti discussioni con qualcuno che la pensa diversamente nonostante non possa provare quello che afferma ma continua ad insistere e riesce a vendere corsi di lettura veloce dal vivo. Evidentemente ci sono persona a cui piace credere nella cialtroneria.

Per dire un esperimento che hanno fatto su questi cialtroni : in pratica gli hanno dato
due pagine dicendo che si trattava di un unico argomento; invece erano prese da due
cose diverse. Il tipo ha letto, diceva di aver capito tutto, e non si era nemmeno accorto
che l'argomento era cambiato. Mah...

CITAZIONE
Quindi dovresti rivedere la tua frase: "Scientificamente parlando, la lettura veloce è impossibile".Qui la scienza non centra nulla è solo una questione di abituarsi a cambiare lo stile di lettura e ampliare il campo visivo. Tecnicamente la velocità di lettura raggiunge il suo apice alle fine delle scuole medie e aumenta sensibilmente nelle scuole superiori.
Hai mai fatto un test per misurare la tua velocità media di lettura?

Mi riserbo di approfondire un po' di più l'argomento per poter esprimermi meglio.
Ho misurato il mio pam ed ho usato anche software per la lettura veloce con aumento
del campo visivo e della velocità di lettura.
Da quello che ho testato la comprensione cala oltre un certo limite(nel mio caso il limite era di poco superiore alla mia velocità normale ).

A mio avviso si può aumentare la velocità di lettura e dico subito come: leggendo.
Se tu hai una certa familiarità con un dato argomento, riuscirai a scremare il testo
dato che molti passaggi per te che leggi ti saranno subito chiari questo fa in modo
che puoi aumentare la velocità in quei punti. Ma solo questo, niente formule magiche.

CITAZIONE
La mia idea è la formazione di un nuovo ricordo che contenga, ad esempio, sia il numero, sia il colore, sia l'immagine, tutto in un insieme e non il richiamo di tutte queste memorie e riunite quando richieste.

Non è possibile farlo, primo perchè sono aree di attivazione diverse (es. memoria iconica
e memoria fonetica) ; secondo : perchè il cervello dovrebbe prendersi la briga di
spostare qualcosa di già memorizzato in un punto con notevole dispendio di risorse? ;
terzo, sembra non sia possibile memorizzare più cose ad uno stesso neurone.

CITAZIONE
Ad esempio, prendiamo la tecnica dei colori:il rosso e il numero uno sono la stessa identica cosa. Ogni oggetto di colore rosso è sempre il numero uno. Puoi considerarla una nuova macro categoria costruita a livello cosciente al sistema metrico decimale.

Puoi costruire una nuova categoria, ma la nuova categoria indirizza sempre i
ricordi già immagazzinati, stai creando delle associazioni; sicuramente terranno
meglio il ricordo (più numerosi gli appigli) ma sempre associazioni sono.

CITAZIONE
senza contorte elaborazioni mentali come la conversione fonetica.

Mi credi che io la trovo di un'estrema semplicità invece?
Mi pento di non aver approfondito invece la rielaborazione proposta da Stolcius,
a mio avviso geniale.


CITAZIONE
Magari tra vent'anni ci sarà un caschetto con dei sensori che lo potrai attaccare ad una porta tipo quella USB di oggi.

O magari una macchinetta per mettere falsi ricordi nella testa. XD

CITAZIONE
Prego anch'io ho avuto un periodo pieno di mattoni di pessimismo blocca potenziale, vedrai che tra qualche anni mi darai ragione. :D

:P E se poi la dessi tu a me?
 
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view post Posted on 7/8/2015, 16:38     +1   -1
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Il problema è che la crisi sta mangiando tutti i settori in Italia

Ci sono sempre settori emergenti, il problema è saperli riconoscerli ed essere flessibili al cambiamento.


CITAZIONE
Siccome l'esperienza e la pratica ci fanno imparare, a che serve memorizzare una regola
se con l'uso la impari lo stesso e meglio?

Personalmente credo che la memoria possa essere vista come un serbatoio di una macchina, più è grosso il serbatoio è meno saranno le volte che ti dovrai fermare per far rifornimento. Poi ovviamente anche chi si ferma più spesso per far rifornimento arriverà ugualmente a destinazione, ma quanto tempo avrà sprecato in più?

CITAZIONE
A te sembra di usarla solo per quello ma non è così.

Quello che è importante è che l'abilità funzioni nello stesso modo come siamo in grado di stare in equilibrio, o semplicemente come il scendere delle scale senza minimamente essere consapevoli di come questo avviene.
Metaforicamente parlando a livello mnemonico, diciamo che sono in grado di andare in bicicletta e pedalare ma ancora ho bisogno delle rotelle. Arriverà sicuramente il giorno che riuscirò a stare in equilibrio senza aver bisogno delle rotelle. A quel punto distruggerò tutti i record mondiali di memorizzazione. Poi forse deciderò di scegliere una vita monastica per arrivare a diventare pura energia. :D :D :D
CITAZIONE
CITAZIONE
Hai presente la java virtual machine? Praticamene ne ho installata una simile nel cervello. :D

Non mi è chiara la similitudine. :huh:

Ok ma sai cos'è e soprattutto come funziona la java virtual machine?

CITAZIONE
Mi è capitato ora di leggere un post di un ragazzo che legge un libro di 300 pagine
in 30 minuti...Dovrei approfondire la cosa.

Si certo!!! Poi quando chiedi di fare una dimostrazione pratica ad una di queste persone trovano sempre scuse.
Io tratto la lettura veloce in maniera molto diversa, ho tolto completamente il parametro della capacità di comprensione perché la capacità di comprensione varia a seconda di molti fattori e soprattutto, dalle conoscenze preesistenti che già si possiedo. Ma viviamo in un mondo di ingenui che non conoscono minimamente quali siano i limiti umani per quanto riguarda l'apprendimento della conoscenza attraverso il linguaggio. Il peggio del peggio che addirittura molti di loro difendono la cialtroneria come se fosse verità.
A questo che legge un libro in 30 minuti dagli un testo di informatica da leggere, o di matematica, o di chimica, ecc..


CITAZIONE
Il fatto è che si basavano sul principio di una
fotografia della pagina, cosa che non è possibile. Invece sono titubante sul fatto che
si possa collegare concetti leggendo a colpo d'occhio una frase anzichè una parola.
Dovrei studiare meglio la cosa.

Se hai tempo da buttare!

CITAZIONE
A mio avviso si può aumentare la velocità di lettura e dico subito come: leggendo.

Non è la strada giusta perchè lo stile di lettura è una routine consolidata in moltissimi anni di vita. Il campo visivo è limitato a focalizzare un tot di parole e a far scattare un tot di volte gli occhi per riga. E' molto semplice verificarlo. punta la webcam sul viso in modo da inquadrare gli occhi e poi leggi. Ti renderai conto da solo perchè le persone sono cosi lente nel leggere.

CITAZIONE
perchè il cervello dovrebbe prendersi la briga di
spostare qualcosa di già memorizzato in un punto con notevole dispendio di risorse?

Hai troppo la testa condizionata dalle conoscenze scientifiche che hai letto, anche se abbiamo fatto passi da gigante per quanto riguarda la conoscenza del cervello negli ultimi 30 anni ancora ci sono molte cose da capire. La PET potrebbe solamente "vedere" solo una parte di quello che succede nel cervello quando c'è attività cerebrale.
Quindi tutto può essere messo in discussione anche le teorie più affermate.
Io non parlo di spostare ricordi ma di crearne di nuovi più potenti a livello cosciente. Non esisto studi a riguardo, quindi tutto potrebbe essere possibile come la fisica teorica. :D


CITAZIONE
Puoi costruire una nuova categoria, ma la nuova categoria indirizza sempre i
ricordi già immagazzinati, stai creando delle associazioni; sicuramente terranno
meglio il ricordo (più numerosi gli appigli) ma sempre associazioni sono.

Ci deve essere per forza un livello di memoria superiore di cui nessuno di noi, ne tanto meno gli scienziati riescono ancora a concepire.
Qualcuno è stato in grado di spiegare la coscienza dove si trova esattamente? Dov'è sta l'io?
Dipendi troppo dalle tue conoscenze!

CITAZIONE
Mi credi che io la trovo di un'estrema semplicità invece?
Mi pento di non aver approfondito invece la rielaborazione proposta da Stolcius,
a mio avviso geniale.

boh, magari è un eccezione ma se un bambino delle scuole elementari riesce a mettere in pratica un mnemotecnica superando di parecchio il livello comune di memorizzazione di un adulto, per il bambino di prima elementare è più facile articolare il pensiero in un certo modo? Allora gli adulti hanno dei limitatori mentali che incrementano i loro "lucchetti" con l'aumentare dell'istruzione.

CITAZIONE
O magari una macchinetta per mettere falsi ricordi nella testa. XD

Per quello non serve una macchinetta te lo assicuro!

CITAZIONE
:P E se poi la dessi tu a me?

Chi lo sa, speriamo che tu possa illuminarmi un giorno su cose che magari ora ignoro.
Tutti hanno sempre qualcosa da insegnare.
 
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view post Posted on 8/8/2015, 02:17     +1   -1

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Ci sono sempre settori emergenti, il problema è saperli riconoscerli ed essere flessibili al cambiamento.

Concordo, a saperlo come si fa...

CITAZIONE
Personalmente credo che la memoria possa essere vista come un serbatoio di una macchina, più è grosso il serbatoio è meno saranno le volte che ti dovrai fermare per far rifornimento. Poi ovviamente anche chi si ferma più spesso per far rifornimento arriverà ugualmente a destinazione, ma quanto tempo avrà sprecato in più?

Con un serbatoio grosso e carico consumerai più benzina ed andrai più piano perchè
il peso si farà sentire. Invece fermate programmate ti daranno il giusto riposo,
rifornimento e, non ultimo, ti godrai meglio il percorso.
Studi hanno dimostrato che apprendere molte nozioni in modo disordinato rallenta
l'apprendimento e lo rende meno duraturo. :)

CITAZIONE
Quello che è importante è che l'abilità funzioni nello stesso modo come siamo in grado di stare in equilibrio, o semplicemente come il scendere delle scale senza minimamente essere consapevoli di come questo avviene.

A me invece interessa sapere come questo avviene perchè lo trovo interessante.

CITAZIONE
Metaforicamente parlando a livello mnemonico, diciamo che sono in grado di andare in bicicletta e pedalare ma ancora ho bisogno delle rotelle. Arriverà sicuramente il giorno che riuscirò a stare in equilibrio senza aver bisogno delle rotelle. A quel punto distruggerò tutti i record mondiali di memorizzazione. Poi forse deciderò di scegliere una vita monastica per arrivare a diventare pura energia. :D :D :D

Non è che poi mi apparirai in sogno?
Se si voglio la promessa che mi darai dei numeri buoni! :lol:

CITAZIONE
Ok ma sai cos'è e soprattutto come funziona la java virtual machine?

Si, so cos'è e come funziona. So anche che chi programma in c la odia. :D


CITAZIONE
Si certo!!! Poi quando chiedi di fare una dimostrazione pratica ad una di queste persone trovano sempre scuse.

CITAZIONE
Io tratto la lettura veloce in maniera molto diversa, ho tolto completamente il parametro della capacità di comprensione perché la capacità di comprensione varia a seconda di molti fattori e soprattutto, dalle conoscenze preesistenti che già si possiedo. Ma viviamo in un mondo di ingenui che non conoscono minimamente quali siano i limiti umani per quanto riguarda l'apprendimento della conoscenza attraverso il linguaggio. Il peggio del peggio che addirittura molti di loro difendono la cialtroneria come se fosse verità.
A questo che legge un libro in 30 minuti dagli un testo di informatica da leggere, o di matematica, o di chimica, ecc..

Sarebbe interessante.


CITAZIONE
Invece sono titubante sul fatto che
si possa collegare concetti leggendo a colpo d'occhio una frase anzichè una parola.
Dovrei studiare meglio la cosa.

Se hai tempo da buttare!

Non so se sia tempo buttato se è un argomento che ti interessa.
Quello che tu affermi sull'ampliamento del campo visivo e quello detto da me più
sopra sono la stessa cosa.

CITAZIONE
Non è la strada giusta perchè lo stile di lettura è una routine consolidata in moltissimi anni di vita.

Vero ma una routine è sempre migliorabile e forse, senza rendersene conto ci si può
migliorare. Bisognerebbe approfondire. Ti faccio due esempi però.
Io ho fatto un test ad una mia amica perchè avevo notato che leggeva molto velocemente.
Risultato: velocità 750 parole al minuto. O__O Ti lascio immaginare dove sia finita
la mia mandibola. Il bello è che al test di comprensione se l'è cavata quasi con il
100%. -.- Una mia ex invece era una specie di missile nel leggere. Aveva letto l'ultimo
libro di harry Potter in 4 ore...Non ho idea di quanto potesse essere il pam ma era a 3
zeri. Entrambe le persone non hanno mai fatto corsi di lettura, semplicemente gli piace
leggere e lo fanno da piccole. Col tempo sono diventate così veloci.
Magari è possibile aumentare questa capacità.

CITAZIONE
Il campo visivo è limitato a focalizzare un tot di parole e a far scattare un tot di volte gli occhi per riga. E' molto semplice verificarlo. punta la webcam sul viso in modo da inquadrare gli occhi e poi leggi. Ti renderai conto da solo perchè le persone sono cosi lente nel leggere.

Ok, allora posso dirti che a quanto ne so non è possibile aumentare il campo visivo.
La colpa è dell'acuità dell'occhio che non può focalizzare più di una parola per volta.
Il fatto di rimandare gli occhi indietro, e questo è stato provato, è un modo che ha il
cervello di imparare ed immagazzinare meglio le parole.

CITAZIONE
Hai troppo la testa condizionata dalle conoscenze scientifiche che hai letto, anche se abbiamo fatto passi da gigante per quanto riguarda la conoscenza del cervello negli ultimi 30 anni ancora ci sono molte cose da capire. La PET potrebbe solamente "vedere" solo una parte di quello che succede nel cervello quando c'è attività cerebrale.
Quindi tutto può essere messo in discussione anche le teorie più affermate.
Io non parlo di spostare ricordi ma di crearne di nuovi più potenti a livello cosciente. Non esisto studi a riguardo, quindi tutto potrebbe essere possibile come la fisica teorica. :D

Mah, tutto sommato si, ma tra il tutto potrebbe essere possibile e gli esperimenti fatti
e confermati, propendo per gli esperimenti. Poi magari avrò torto.

CITAZIONE
Ci deve essere per forza un livello di memoria superiore di cui nessuno di noi, ne tanto meno gli scienziati riescono ancora a concepire.
Qualcuno è stato in grado di spiegare la coscienza dove si trova esattamente? Dov'è sta l'io?
Dipendi troppo dalle tue conoscenze!

Si diceva anche che il cervello usava solo una piccola parte delle sue potenzialità ma
anche questo è stato smontato.

CITAZIONE
boh, magari è un eccezione ma se un bambino delle scuole elementari riesce a mettere in pratica un mnemotecnica superando di parecchio il livello comune di memorizzazione di un adulto, per il bambino di prima elementare è più facile articolare il pensiero in un certo modo? Allora gli adulti hanno dei limitatori mentali che incrementano i loro "lucchetti" con l'aumentare dell'istruzione.

Magari sono solo meno flessibili.

CITAZIONE
Per quello non serve una macchinetta te lo assicuro!

Lo so, ma una macchinetta sarebbe divertente.

CITAZIONE
Chi lo sa, speriamo che tu possa illuminarmi un giorno su cose che magari ora ignoro.
Tutti hanno sempre qualcosa da insegnare.

Vero.
 
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Ok, allora posso dirti che a quanto ne so non è possibile aumentare il campo visivo
La colpa è dell'acuità dell'occhio che non può focalizzare più di una parola per volta.

Qui sei in errore e potrei dimostrarlo empiricamente, nell'opera ho trattato quest'argomento.
E' il cervello che decodifica le parole e non l'occhio. Il limite di una parola alla volta è solo un limite dovuto all'istruzione.
Se sei in grado di riconoscere su un tavolo, una mela, una pera, un arancio e un mouse in un colpo solo, sei anche in grado di interpretare quattro parole in blocco, cosi come sei in grado di contare quattro, o cinque finestre in una volta disposte orizzontalmente in un piano di un palazzo o di una casa. Esiste un campo visivo mentale che può essere "allargato" per poter acquisire più informazione. E' normale che poi la maggior parte delle persone che hanno acquisito uno stile di lettura ordinario siano limitate nel leggere.

CITAZIONE
Il fatto di rimandare gli occhi indietro, e questo è stato provato, è un modo che ha il
cervello di imparare ed immagazzinare meglio le parole.

Anche su questo c'è un paragrafo riferito ad un ricercatore finlandese che ha fatto dei test su un gruppo di studenti anche se un campione molto limitato che contrasta la teoria che tornare indietro nella lettura sia un segno di insicurezza, o peggio un difetto (la cosiddetta regressione).

CITAZIONE
Si diceva anche che il cervello usava solo una piccola parte delle sue potenzialità ma
anche questo è stato smontato.

Ormai questa cosa è un mito, la maggior parte crede sempre che usiamo il cervello al 10 o 20% perchè questa diceria ormai è "voce" di popolo. Come, ad esempio, il principio di Pareto che personalmente lo ritengo un qualcosa non applicabile nel nostro tempo anche se ci sono una marea di piennellari e derivati che la citano in continuazione come se fosse una verità assoluta.
Io mi riferivo al fatto che gli occhi della scienza per il momento vedono solamente qualche pixel in più rispetto al passato ma siamo ancora lontani dal vedere tutto lo schermo. Metaforicamente parlando.

CITAZIONE
Magari sono solo meno flessibili

E' la conseguenza della specializzazione dell'emisfero sinistro, con gli anni scolastici quasi tutti gli scolari tendono a perdere la capacità di elaborare i pensieri attraverso le immagini perchè imparano a pensare più con il linguaggio e con la logica.
Prova a prendere un mancino da piccolo, impediscigli di utilizzare la mano sinistra per anni e perderà la predisposizione all'utilizzo di quella mano per scrivere.
 
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view post Posted on 11/8/2015, 16:38     +1   -1

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CITAZIONE
Qui sei in errore e potrei dimostrarlo empiricamente, nell'opera ho trattato quest'argomento.
E' il cervello che decodifica le parole e non l'occhio. Il limite di una parola alla volta è solo un limite dovuto all'istruzione.
Se sei in grado di riconoscere su un tavolo, una mela, una pera, un arancio e un mouse in un colpo solo, sei anche in grado di interpretare quattro parole in blocco, cosi come sei in grado di contare quattro, o cinque finestre in una volta disposte orizzontalmente in un piano di un palazzo o di una casa.

Guarda che sei in errore tu.
La parte del cervello che riconosce le parole non è la stessa che riconosce un arancio,
un mouse o altro. Secondo, prova a mettere su di un tavolo delle forme strane e
vedi se le riconosci tutte in un colpo d'occhio che deve durare ( limiti della memoria
iconica) 1/4 di secondo. Sbircia un insieme di oggetti a te sconosciuti e poi prova a
ricordarli, vedrai che non ci riesci, saranno solo forme strane e poco distinte.

CITAZIONE
Esiste un campo visivo mentale che può essere "allargato" per poter acquisire più informazione.

Non saprei su questo ma ne dubito fortemente.

CITAZIONE
E' normale che poi la maggior parte delle persone che hanno acquisito uno stile di lettura ordinario siano limitate nel leggere.

Un pò come la subvocalizzazione.
Pensa un po' hanno scoperto che anche i lettori più rapidi subvocalizzino e,
dagli studi, si evince che non è possibile toglierla. :)

Mi viene in mente quelli che promuovevano il photoreading.
A quanto sembra alla nasa si sono presi la briga di vedere se funziova.
Indovina un po' qual è il risultato.

CITAZIONE
Anche su questo c'è un paragrafo riferito ad un ricercatore finlandese che ha fatto dei test su un gruppo di studenti anche se un campione molto limitato che contrasta la teoria che tornare indietro nella lettura sia un segno di insicurezza, o peggio un difetto (la cosiddetta regressione).

Mi dai il link? Non sono riuscito a trovarlo.
Poi ti do i link che affermano l'esatto contrario.
Ti dirò di più, la regressione indica proprio che il cervello sta lavorando e
aiuta la comprensione. Perchè si legge per comprendere no?

CITAZIONE
Come, ad esempio, il principio di Pareto che personalmente lo ritengo un qualcosa non applicabile nel nostro tempo anche se ci sono una marea di piennellari e derivati che la citano in continuazione come se fosse una verità assoluta.
Io mi riferivo al fatto che gli occhi della scienza per il momento vedono solamente qualche pixel in più rispetto al passato ma siamo ancora lontani dal vedere tutto lo schermo. Metaforicamente parlando.

Il principio di pareto è ascrivibile ad alcune cose.
Probabilmente la scienza ha tanto da scoprire ma attualmente è la
nostra unica arma per non cadere in quei fastidiosi bias cognitivi che
ci accompagnano da migliaia di anni.

CITAZIONE
E' la conseguenza della specializzazione dell'emisfero sinistro, con gli anni scolastici quasi tutti gli scolari tendono a perdere la capacità di elaborare i pensieri attraverso le immagini perchè imparano a pensare più con il linguaggio e con la logica.
Prova a prendere un mancino da piccolo, impediscigli di utilizzare la mano sinistra per anni e perderà la predisposizione all'utilizzo di quella mano per scrivere.

Io a sta cosa non ci ho mai creduto. Alcuni scienziati ritengono che tutti utilizzino le
immagini solo non ne sono consci.
HO un mancino in casa a cui per anni è stata impedita di usare la mano sinistra per
fare le cose, attualmente usa la sinistra per scrivere. Io che sono destrimane uso la
sinistra per parecchie cose in cui non mi trovo con la destra.

Alla fine qualche consiglio per migliorare la lettura :

Se avete fretta usato lo skimming, che poi sarebbe ciò che fa la lettura rapida;
ma soprattutto, leggete piano e godetevi quello che leggete. :)
 
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