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Per quel che riguarda il resto, posso dire che fu Lurja a pensare che Shereshevsky agisse mediante sinestesie, nessuno ci dice che ciò sia vero. Certo è il parere di uno storico luminare, ma che comunque non risolve l'enigma della memoria prodigioso. Riguardo alla fine di S. nessuna paura! Visse una vita abbastanza normale: prima da giornalista, poi da mnemonista di professione e quando si fu rotto le scatole andò a fare il tassista, come un qualunque altro cristiano.
Più o meno è quello che fa intuire il film, tanta memoria ma scarsissime capacità organizzative e forse non possedeva nemmeno capacità di apprendimento per sfruttare il suo potenziale mnemonico.
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Per Einstein il concetto è di gran lunga differente: egli incentra in sé il modello del genio.
Già, modello di genio ingenuo e responsabile di migliaia e migliaia di morti per non essere stato in grado di prevedere, o calcolare, con la sua "genialità", il numero di morti che avrebbe provocato con la sua scoperta.
Non ho ben capito, a livello pratico quale sia stato il contributo di Eistein all'evoluzione dell'essere umano, essendo un evoluzionista per quanto ne posso sapere tra 100 anni le teorie di Eistein potrebbero essere superate, come possono essere superate altre teorie scientifiche che sono ritenute "ufficiali", nonostante ci siano altri scienziati che la pensino diversamente.
Personalmente credo che l'unico modo per scoprire la verità sia attraverso il metodo osservativo e non quello teorico incentrato su supposizioni.
La parola "Genio", dovrebbe essere ridefinita, perchè nella storia e nel presente sono stati chiamati geni persone che non meritavano tale titolo. Idem con i santi.
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Di fatto noi non potremo mai arrivare a quei livelli, neppure se uno di quei meccanismi di associazione diventasse inconscio/automatico (e magari ci diventasse) per il semplice fatto che seppure c'è una certe variabilità cerebrale in quanto a connessioni a numero di neuroni (qualcuno dice che addirittura potremmo formare nuove cellule neuronali), il nostro cervello rimarrebbe sempre e comunque lo stesso -anatomicamente parlando. Ed anzi, vuoi l'età, vuoi la mancanza di pratica tutto questo nostro potenziale svanirebbe svelto.
Non ho idea di quali siano le tue conoscenza ma sono affermazioni che non possono essere dimostrate. E' come se affermassi che il nostro cervello possedesse una struttura rigida e immodificabile. Forse tra 10 anni potresti pensarla diversamente.
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il nostro cervello rimarrebbe sempre e comunque lo stesso -anatomicamente parlando. Ed anzi, vuoi l'età, vuoi la mancanza di pratica tutto questo nostro potenziale svanirebbe svelto.
Io la penso in maniera totalmente opposta (ognuno ha il suo punto di vista)e non ho mai dato un peso rilevante alle teorie scientifiche. fino al millennio scorso si pensava che i neuroni avessero un ciclo vitale ad invecchiamento progressivo, dopo di che defunti.
A differenza delle altre cellule del corpo che si rinnovano continuamente nell'arco di una vita.
Gli "scienziati", o la scienza ufficiale considerava l'uomo quasi come un rettile, ossia, che i suoi schemi comportamentali e genetici erano immutabili, già programmati dalla nascita, una volta adeguati all'ambiente dove vivevano rimanevano sempre gli stessi.
C'è voluta Rita Levi di Montalcini per dare la morte a queste teorie paragonabili a quando gli uomini pensavano che la Terra fosse piatta. Anche se sono convinto che il pianeta sia stracolma di gente con mentalità simile.
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vuoi l'età, vuoi la mancanza di pratica tutto questo nostro potenziale svanirebbe svelto
Se svanisce significa che alla fine dei conti non era classificabile come potenziale.
Può svanire la capacità di camminare, o di guidare, di andare in bicicletta, di respirare, .....
Se il potenziale diventa parte della routine quotidiana, non può sparire e se sparisce significa che non c'è mai stato nessun potenziale.
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Pensiamoci: la codifica di simboli e la sua trasformazione in suoni, altrimenti detta lettura, è una forzatura, che ci viene fatta da piccoli (quando siamo ancora più deboli), ma questo né ci fa impazzire, né ci ha fatto diventare supereroi perché è considerata una cosa normalissima. Lo stesso dovrebbe accadere per l,e tecniche di memoria.
Condivido questo tue affermazioni. Le tecniche di memoria sono alla fine sempre un altra forma di linguaggio ma per comunicare solo con se stessi.
Ovviamente tutto ciò che ho scritto è solo il mio modesto punto di vista.