La Divina Commedia a memoria

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boscdelahi
view post Posted on 5/12/2012, 00:12     +1   -1




Questo è quello che ho trovato sulla Divina Commedia... è un po' lungo da leggere

Voi che vivete ogne cagion recate
pur suso al cielo, pur come se tutto
movesse seco di necessitate.
Se così fosse, in voi fora distrutto
libero arbitrio, e non fora giustizia
per ben letizia, e per male aver lutto.
Lo cielo i vostri movimenti inizia;
non dico tutti, ma, posto ch'i' 'l dica,
lume v'è dato a bene e a malizia,
e libero voler; che, se fatica
ne le prime battaglie col ciel dura,
poi vince tutto, se ben si notrica.


N.B. Tra Parentesi vengono riportati oltre al testo originale a cui si riferiscono le Immagini Mnemoniche, fuori parentesi , il Principio di Creazione dell'Immagine Mentale utilizzato.

Sulla prima Parete della Stanza, da Sinistra verso Destra
Due Neonati (Voi che vivete per Caratteristica), sollevati dal famoso tennista John McEnroe (Per Assonanza fonetica John ha il medesimo suono di Gion),
che si trova dentro una Gabbia (Cage in lingua inglese e quindi Cage+Gion= Cagione sulla base del Principio dello Scomporre) ed è impegnato a dare grandi Leccate (Recate per Assonanza fonetica da cui Voi che vivete ogne cagion recate) ad una gigantesca Susina che sale magicamente al cielo (Al cielo e quindi Pur suso al cielo), sino a finire in bocca ad un Angelo (Puro per Identità) con le Ali a forma di Gomme (Come per Assonanza fonetica) d'automobile , il quale tiene in mano un bellissimo Trenino (Un Tutù, da cui ricordo Tutto per Assonanza fonetica), che comincia a muoversi su di un tracciato ad S (Muovesse grazie alla combinazione tra il Principio dello Scomporre e dell'Assonanza fonetica), fino a raggiungere un Deserto (Che è un luogo Secco da cui per Assonanza fonetica ricordo la parola Seco), dove si trovano Bambini affamati (Di necessitate per Caratteristica e quindi Pur come se tutto movesse seco di necessitate).
Tra i Bambini possiamo notare immediatamente la presenza del mio amico Sergio (Se, sulla base del Principio dell'Inizio del termine), il quale è finito dentro una profonda Fossa (Fosse per Assonanza fonetica da cui Se così fosse), mentre tiene in mano un telefono Voip (In Voi), sul quale sta facendo un grande Foro (Fora) con un enorme trapano sino a che non è completamente Distrutto (Distrutto per Omonimia e quindi Se così fosse, in voi fora distrutto). A questo punto il mio amico Sergio getta via il telefono che finisce per colpire alla testa il povero nonno Libero (Libero per Omonimia) che indossa l'uniforme da Arbitro (Arbitrio per Assonanza fonetica e quindi Libero Arbitrio) che litiga furiosamente con mio Nonno (Non), il quale ha in mano delle vignette disegnate dal celebre FORAttini (Fora), ed indossa la toga da Giudice (Giustizia e quindi E Non Fora Giustizia) al cui fianco balla, seminuda, la bellissima Belene Rodriguez (Pur ben delizia), che a causa del grande sforzo fisico viene colpita da un malore e muore all'istante (E per male aver lutto).

Sulla seconda Parete della Stanza, da Sinistra verso Destra:
Il celebre ballerino di danza classica Rudolf Nureyev indossa un abito tutto ricoperto di Stelle (Lo cielo per Identità), ed insegna agli allievi la sua arte (I vostri movimenti inizia per Azione).
Per evitare di rivelare tutti i suoi segreti, Nureyev ad un certo punto decide di mettersi un grosso Bavaglio in bocca (Non dico tutti ) e per vincere ogni altra tentazione,
finisce per mettere al suo Posto (Ma posto per Omonimia) un peso da bilancia pari ad un Kilo (Ch'i' 'l per Assonanza fonetica) che viene sollevato con la mano destra dal famoso attore
cinematografico Leonardo DICAprio (Dica in base al Principio dell'Inizio, quindi Ma posto ch'i' 'l dica), mentre nella mano sinistra ha un grosso Lume (Lume per Identità),
che subito offre a Padre Pio (V'è dato a bene per Caratteristica), il quale è impegnato a farsi spruzzare addosso una grande quantità di profumo Malizia (E a malizia per Identità,
da cui Lume v'è dato a bene e a malizia) da un carcerato, il quale ha ai polsi ed alle caviglie delle Catene spezzate (Libero per Simbolo), che dopo aver terminato l'operazione sale su di un caccia da combattimento ed inizia a Volare (Voler per Assonanza fonetica), sudando però in modo copioso a causa della grandissima Fatica (Che, se fatica per Identità) dovuta al pilotaggio, mentre comincia ad abbattere gli aerei avversari (Ne le prime battaglie per Azione), sino a schiantarsi nel Cielo (Cielo per Identità) contro una Dura (Dura per Identità) parete di cemento sospesa nel vuoto (Ne le prime battaglie col ciel dura). Nonostante il suo aereo sia irrimediabilmente danneggiato, riesce a Vincere Tutti i suoi rivali (Poi vince tutto per Identità), per atterrare infine, direttamente sul celebre Big Ben (Se ben per Omonimia), di Londra, dove come premio, si beve interi Otri di vino, che gli vengono offerti dal leggendario ICAro (OTRi+ ICAro, mi fa ricordare facilmente OTRICA grazie al Principio dello Scomporre, da cui NOTRICA grazie all'Assonanza fonetica e quindi l'intero verso Se ben si notrica).

 
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egineg
view post Posted on 5/12/2012, 00:23     +1   -1




Ciao, procedimento simile a quello che ho usato io che puoi trovare in questo post #entry484879071
Non sono andato oltre perchè sostanzialmente è una faticaccia e richiede una buona motivazione, la mia unica motivazione era sperimentare per cui si è esaurita presto.
 
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view post Posted on 5/12/2012, 12:30     +1   -1
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Grazie boscdelahi per il tuo post.

Nel film il "mnemonista", che consiglio di vedere assolutamente(io lo visto più di tre volte), il protagonista fa un esempo di come memorizza una parte della divina commedia, l'esempio è tra l'altro è spiegato visivamente con scene.

Personalmente credo che per quanto ci possiamo sforzare di mostrare come memorizzare in modo efficacie un testo scritto, il risultato che si ottiene (attraverso altre parole), tende a scoraggiare il lettore che ha la "tentazione" di voler ricordare interi periodi di un testo. Sono certo che chi si trova davanti a questa tecnica si ponga la domanda: "ma così devo ricordare molte più cose!".
E' una tecnica efficacie ma molto scoraggiante per il tempo che occorre.

CITAZIONE
Non sono andato oltre perchè sostanzialmente è una faticaccia e richiede una buona motivazione, la mia unica motivazione era sperimentare per cui si è esaurita presto.

Egineg ha perfettamente ragione e mette in evidenza una "sacrosanta verità" tra le righe: se viene a mancare la motivazione, viene anche a mancare la ripetizione che deve essere necessariamente eseguita ogni tot di tempo.

Ho sentito, o forse letto, che Roberto Benigni conosce la divina commedia a memoria e personalmente ho qualche dubbia che riesca a mantenere i ricordi in modo permanenti senza ripassi mirati.
C'è qualcuno che ha info a riguardo su quest'attore di cui si è detta questa cosa e a cui credo relativamente?
 
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egineg
view post Posted on 9/12/2012, 12:27     +1   -1




CITAZIONE (max_memory @ 5/12/2012, 12:30) 
Nel film il "mnemonista", che consiglio di vedere assolutamente(io lo visto più di tre volte), il protagonista fa un esempo di come memorizza una parte della divina commedia, l'esempio è tra l'altro è spiegato visivamente con scene.

Visto il film, molto interessante per chi è appassionato dei meccanismi della memoria.
 
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sebaldar
view post Posted on 10/12/2012, 16:07     +1   -1




Pensavo che il film si riferisse a Solomon Shereshevsky, un giornalista russo dalla memoria prodigiosa su cui il suo psicanalista ha scritto la biografia che diventò in seguito un famoso mnemonista,
Quando lessi di lui mi colpì un aneddoto. Raccontò che in una esibizione gli capitò di sbagliare due parole di un lungo elenco, la prima era una penna a biro e la seconda un uovo, ma che fu in grado in seguito di spiegare perfettamente l'origine dell'errore, che non dipese dalla sua prodigiosa memoria.
Egli era uso posizionare gli oggetti che doveva ricordare lungo un percorso, come normalmente si fa, e mise la penna a biro lungo una staccionata e l'uovo a fianco a un muretto bianco. In questo caso entrambi gli oggetti si confusero con lo sfondo, la biro con la staccionata e l'uovo, bianco, con il muretto. Superò questo problema ingrandendo a dismisura gli oggetti che doveva ricordare.
Con molta probabilità Solomon era un sinesteta. Come forse sapete la nella sinestesia le prime terminazioni nervose dei sensi si intrecciano, non a livello della rielaborazione ma proprio a livello primario. Un classico è il fonema che può eccitare anche le terminazioni che si occupano del colore, così ché queste persone quando sentono un numero vedono anche un colore. C'era un famoso caso di sinestesia in cui la paziente parlando di un frutto affermava di amare specialmente il sapore rosso della polpa vicino al nocciolo.
 
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boscdelahi
view post Posted on 10/12/2012, 18:28     +1   -1




CITAZIONE
Pensavo che il film si riferisse a Solomon Shereshevsky

Pensavi bene...Paolo Rosa, regista del film Il Mnemonista, prende spunto proprio dalla vicenda di Solomon Shereshevsky
 
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view post Posted on 11/12/2012, 11:31     +1   -1
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Quali erano le capacità intellettive di Solomon Shereshevsky? Era considerato un genio? ha scritto o ha fatto qualcosa di veramente straordinario per la società? O era solamente una semplice persona di normale intelligenza ma capace di immagazzinare molti più ricordi rispetto ad una persona normale?
Bisognerebbe riuscire a comprendere seriamente se ci può essere una relazione tra memoria e intelligenza, sennò chi intraprende il percorso per apprendere le tecniche di memoria rischia di credere in un illusione.

Ma nella realtà Solomon Shereshevsky è diventato schizzofrenico a causa della sua memoria?






 
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view post Posted on 12/12/2012, 01:23     +1   -1

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A quanto ne so,dalle letture fatte in rete (no parere specialistico),ricordare tutto e' una DISABILITA' e non permette di condurre una vita "normale", ne dovrebbe essere qualcosa connesso con l'intelligenza (ho letto pero' che il solito Einsten "vedeva" i numeri). Questo passo che ho trovato a questo link riassume un po le cose che ho letto:

https://slimson.wordpress.com/tag/solomon-shereshevsky/

CITAZIONE
La cosa interessante è che, come Daniel Tammet, sosteneva di riuscire a ricordare quel che ricordava grazie alla sinestesia, alla sua capacità di vedere i numeri e collegare le cose attraverso i sensi. Per esempio, vedeva nel numero 1 un uomo forte e coraggioso, nel 3 una persona malinconica, nel 7 un uomo dai grandi baffi a mustacchio. La cosa interessante è però che Shereshevsky apparì del tutto normale nei quiz per testarne l’intelligenza. Ciò, nonostante la sua memoria straordinaria che, peraltro, poteva causargli qualche problema. La sua tendenza ad associare i dati, i numeri e le informazioni con le immagini, infatti, poteva portarlo ad avere difficoltà ad astrarre, o a riconoscere i volti delle persone (cosa ripetuta anche da Tammet) perché in essi vedeva troppi dettagli, troppi cambiamenti…

Ancora, anche per il mestiere di mnemomista che poi intraprese con successo, riempì la sua mente di informazioni, e tale carico gli pesava, perché non era in grado di dimenticarle. Si dice che poi abbia fatto una singolare scoperta: gli bastava immaginare i dati di cui voleva liberarsi su una lavagna, e poi cancellarli per poterli consegnare all’oblio.

Questo mi fa pensare che se anche fosse possibile rendere le mnemotecniche "inconsce" cio' potrebbe rivelarsi controproducente; devono essere sempre qualcosa da richiamare a comando,o al limite, richiamate da determinate routines innescate da situazioni ecc

ps. nel libro "Memo memoria e metodo" si afferma che Shereshevsky imparo' le mnemotecniche fin da piccolo.
 
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sebaldar
view post Posted on 12/12/2012, 09:36     +1   -1




CITAZIONE (kilabet @ 12/12/2012, 01:23) 
... qualcosa connesso con l'intelligenza (ho letto pero' che il solito Einsten "vedeva" i numeri).

la sinestesia è un intreccio che interessa le connessioni sensoriali primarie ed è per questo che una sensazione auditiva può scatenare in queste persone sensazioni visive o tattili o altre.
Tuttavia penso che un simile intreccio in tali persone ci sia anche in altre connessioni neuronali adibite ad alte funzioni superiori, e che quindi molto probabilmente abbiano la capacità di fare associazioni tra concetti e cose più lontane tra loro, cosa questa che è alla base del pensiero creativo. Potrebbe essere quindi che le persone con un certo grado di sinestesia possano essere anche più creativi, ed Einstein era forse più creativo che intelligente.
 
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view post Posted on 14/12/2012, 10:59     +1   -1
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CITAZIONE
"Come faceva a vivere con quella mente così affollata,
senza un angolo vuoto, in quelle strade piene di ricordi.
Qualche volta, visitando le caverne incalcolabili della
memoria, rischio di perdersi negli antri della follia!

Alexsandr R.Lurija

CITAZIONE
Questo mi fa pensare che se anche fosse possibile rendere le mnemotecniche "inconsce" cio' potrebbe rivelarsi controproducente; devono essere sempre qualcosa da richiamare a comando,o al limite, richiamate da determinate routines innescate da situazioni ecc

Credo proprio che la questione assuma un aspetto differente in normali casi, ossia, casi come i nostri. Persone che partono da zero e mattone dopo mattone creano strutture di memoria, imparando a gestire i propri ricordi.
Il personaggio del film si è ritrovato con quest "abilità" che riusciva a gestire con difficoltà sino a diventare schizofrenico. Ad un certo punto la mente cosciente non riusciva a distinguere la realtà dall'immaginazione. Questo perché i meccanismi di filtro dell'area dove vengono visualizzate le immagini sono saltati, o temporaneamente disabilitati per la troppa emotività che il personaggio provava per la sua situazione anomala che ha completamente cambiato la sua vita.
E' bastato il modificarsi di un ricordo in modo permanente a livello inconscio (una determinata nota musicale), per mandarlo in "crisi"

Chi inizia, o ha iniziato da zero, costruisce la struttura di memoria, "l'arreda", perde molto tempo per "giocarci", coinvolge continuamente atti volontari. I meccanismi che vengono messi in moto sono avviati da uno sforzo volontario e consapevole, impariamo a "mettere mano" nella nostra memoria. Possiamo controllarli come controlliamo i movimenti del corpo.

Se la memoria fosse un auto, il personaggio del film sarebbe seduto dietro come passeggero.
Nel nostro caso, come mnemonisti dilettanti (almeno io tutti quelli che si sentono ancora così), siamo noi a guidare l'auto anche se impacciati e maldestri nel controllare i comandi.

CITAZIONE
Potrebbe essere quindi che le persone con un certo grado di sinestesia possano essere anche più creativi, ed Einstein era forse più creativo che intelligente.

Eistein era un personaggio che ha avuto tutto il tempo materiale per sviluppare capacità mentali intellettive e creative. Non è stato un "intelligente" dalla nascita, ha iniziato a parlare dopo i quattro anni ed è stato anche bocciato alle scuole medie, tra l'altro ho letto (sempre che le informazioni siano corrette), che andava male anche di matematica.

Dovremmo riflettere sul fatto di cosa può sviluppare e produrre un interesse portato avanti per oltre 15 anni, dedicando molto tempo all'osservazione e analisi. Forse se tra più di dieci anni saremo tutti qui potremmo pensarla completamente in maniera differente su Eistein.

CITAZIONE
Einstein era forse più creativo che intelligente.

Se tra centanni le teorie di Eistein saranno superate forse il fattore creativo era quello predominante.
Se invece rimarranno quello che sono significherà che la sua intelligenza era più di duecento anni in avanti.
Ovviamente è solo un ipotesi creativa. :-)
 
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southbassthard
view post Posted on 17/12/2012, 01:19     +1   -1




Io conosco tutto il primo canto, ma ti assicuro, la tecnica associativa (la solita inutile mistura di cose da fare con le cervella) all'epoca non sapevo neppure cosa fosse.
Se non mi fosse interessata, l'avrei imparata nel modo in cui l'hai imparata tu. Ma se la motivazione è forte, ti assicuro, non c'è bisogno di tecniche.
Inoltre il metodo di cui sopra è stremante in quanto bisogna analizzare/convertire ogni singola parola. Questo è un poema trecentesco, come puoi pensare di avere immagini chiare per ogni parola? ;)
 
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southbassthard
view post Posted on 17/12/2012, 01:51     +1   -1




Per quel che riguarda il resto, posso dire che fu Lurja a pensare che Shereshevsky agisse mediante sinestesie, nessuno ci dice che ciò sia vero. Certo è il parere di uno storico luminare, ma che comunque non risolve l'enigma della memoria prodigioso. Riguardo alla fine di S. nessuna paura! Visse una vita abbastanza normale: prima da giornalista, poi da mnemonista di professione e quando si fu rotto le scatole andò a fare il tassista, come un qualunque altro cristiano. ;)
Per Einstein il concetto è di gran lunga differente: egli incentra in sé il modello del genio. E come ben si sa, gli eroi, sono contornati di leggenda. Einstein in particolare di quella per cui la sua abilità di calcolo fosse superiore dell'invece "costipata" anatomicamente capacità verbale. Insomma una sorta di dislessico con un ottimo diversivo. E quindi non centra nulla con la memoria: se un matematico scorda il tal valore, impiega un attimo per ricalcolarlo, specie uno con un cervello simile.
Di fatto noi non potremo mai arrivare a quei livelli, neppure se uno di quei meccanismi di associazione diventasse inconscio/automatico (e magari ci diventasse) per il semplice fatto che seppure c'è una certe variabilità cerebrale in quanto a connessioni a numero di neuroni (qualcuno dice che addirittura potremmo formare nuove cellule neuronali), il nostro cervello rimarrebbe sempre e comunque lo stesso -anatomicamente parlando. Ed anzi, vuoi l'età, vuoi la mancanza di pratica tutto questo nostro potenziale svanirebbe svelto.
Pensiamoci: la codifica di simboli e la sua trasformazione in suoni, altrimenti detta lettura, è una forzatura, che ci viene fatta da piccoli (quando siamo ancora più deboli), ma questo né ci fa impazzire, né ci ha fatto diventare supereroi perché è considerata una cosa normalissima. Lo stesso dovrebbe accadere per l,e tecniche di memoria.
 
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view post Posted on 17/12/2012, 13:43     +1   -1
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Per quel che riguarda il resto, posso dire che fu Lurja a pensare che Shereshevsky agisse mediante sinestesie, nessuno ci dice che ciò sia vero. Certo è il parere di uno storico luminare, ma che comunque non risolve l'enigma della memoria prodigioso. Riguardo alla fine di S. nessuna paura! Visse una vita abbastanza normale: prima da giornalista, poi da mnemonista di professione e quando si fu rotto le scatole andò a fare il tassista, come un qualunque altro cristiano.

Più o meno è quello che fa intuire il film, tanta memoria ma scarsissime capacità organizzative e forse non possedeva nemmeno capacità di apprendimento per sfruttare il suo potenziale mnemonico.

CITAZIONE
Per Einstein il concetto è di gran lunga differente: egli incentra in sé il modello del genio.

Già, modello di genio ingenuo e responsabile di migliaia e migliaia di morti per non essere stato in grado di prevedere, o calcolare, con la sua "genialità", il numero di morti che avrebbe provocato con la sua scoperta.
Non ho ben capito, a livello pratico quale sia stato il contributo di Eistein all'evoluzione dell'essere umano, essendo un evoluzionista per quanto ne posso sapere tra 100 anni le teorie di Eistein potrebbero essere superate, come possono essere superate altre teorie scientifiche che sono ritenute "ufficiali", nonostante ci siano altri scienziati che la pensino diversamente.
Personalmente credo che l'unico modo per scoprire la verità sia attraverso il metodo osservativo e non quello teorico incentrato su supposizioni.
La parola "Genio", dovrebbe essere ridefinita, perchè nella storia e nel presente sono stati chiamati geni persone che non meritavano tale titolo. Idem con i santi.

CITAZIONE
Di fatto noi non potremo mai arrivare a quei livelli, neppure se uno di quei meccanismi di associazione diventasse inconscio/automatico (e magari ci diventasse) per il semplice fatto che seppure c'è una certe variabilità cerebrale in quanto a connessioni a numero di neuroni (qualcuno dice che addirittura potremmo formare nuove cellule neuronali), il nostro cervello rimarrebbe sempre e comunque lo stesso -anatomicamente parlando. Ed anzi, vuoi l'età, vuoi la mancanza di pratica tutto questo nostro potenziale svanirebbe svelto.

Non ho idea di quali siano le tue conoscenza ma sono affermazioni che non possono essere dimostrate. E' come se affermassi che il nostro cervello possedesse una struttura rigida e immodificabile. Forse tra 10 anni potresti pensarla diversamente.
CITAZIONE
il nostro cervello rimarrebbe sempre e comunque lo stesso -anatomicamente parlando. Ed anzi, vuoi l'età, vuoi la mancanza di pratica tutto questo nostro potenziale svanirebbe svelto.

Io la penso in maniera totalmente opposta (ognuno ha il suo punto di vista)e non ho mai dato un peso rilevante alle teorie scientifiche. fino al millennio scorso si pensava che i neuroni avessero un ciclo vitale ad invecchiamento progressivo, dopo di che defunti.
A differenza delle altre cellule del corpo che si rinnovano continuamente nell'arco di una vita.
Gli "scienziati", o la scienza ufficiale considerava l'uomo quasi come un rettile, ossia, che i suoi schemi comportamentali e genetici erano immutabili, già programmati dalla nascita, una volta adeguati all'ambiente dove vivevano rimanevano sempre gli stessi.
C'è voluta Rita Levi di Montalcini per dare la morte a queste teorie paragonabili a quando gli uomini pensavano che la Terra fosse piatta. Anche se sono convinto che il pianeta sia stracolma di gente con mentalità simile.

CITAZIONE
vuoi l'età, vuoi la mancanza di pratica tutto questo nostro potenziale svanirebbe svelto

Se svanisce significa che alla fine dei conti non era classificabile come potenziale.
Può svanire la capacità di camminare, o di guidare, di andare in bicicletta, di respirare, .....
Se il potenziale diventa parte della routine quotidiana, non può sparire e se sparisce significa che non c'è mai stato nessun potenziale.

CITAZIONE
Pensiamoci: la codifica di simboli e la sua trasformazione in suoni, altrimenti detta lettura, è una forzatura, che ci viene fatta da piccoli (quando siamo ancora più deboli), ma questo né ci fa impazzire, né ci ha fatto diventare supereroi perché è considerata una cosa normalissima. Lo stesso dovrebbe accadere per l,e tecniche di memoria.

Condivido questo tue affermazioni. Le tecniche di memoria sono alla fine sempre un altra forma di linguaggio ma per comunicare solo con se stessi.

Ovviamente tutto ciò che ho scritto è solo il mio modesto punto di vista.
 
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southbassthard
view post Posted on 17/12/2012, 19:45     +1   -1




E menomale amico mio che qualcuno ne ha di punti di vista :)

Evito di quotarti per non appesantire troppo la discussione, mi ricordo (!:) ) le cose che hai scritto e rispondo direttamente.
Ottimo che tu su Einstein la veda come me, l'idea di genio e la sua redifinizione. E aggiungo cosa scrisse Primo Levi (che forse accompagnava la coscienza alla scienza più di ogni altro, genio?); agli altri scienziati disse: "non innamoratevi di problemi sospetti"! E Einstein l'ha fatto invece.

Le mie conoscenze riguardo la questione del dinamismo dei neuroni nel corso della vita non sono di livello medico, ma ho letto molto a riguardo. Mi piacerebbe un giorno diventare neurologo, d'altronde. Io non ho detto che non ci sia una certa variabilità cerebrale, non dico che non si possa apprendere, anche oltre il tempo della giovinezza e dell'infanzia capacità geniali. Dico solo che non si può più cambiare l'anatomia del cervello. Cosicché chi nasce con compensazioni (come quella di Einstein) o trasferimenti come quelli delle persone malate di sindorme di Savant (trasferimento delle funzioni di una parte del cervello ad un altra) o doti innate legate, senz'altro, ad una differenza strutturale (com'è da ipotizzarsi quella di Shere...) non saranno mai raggiungibile - nè auspicabili - da noi persone normali. Nessuno di noi vorrebbe cambiare il proprio cervello. Ma certamente ciò non toglie che queste capacità siano raggiungibili.

A proposito della lettura: il procedimento è perfettamente identico. Da piccoli si leggono dei simboli e li si trasforma in parole che si associano a suoni che ci accompagnano per tutta la vita e non è possibile (qualcuno lo fa) eliminarle. La cosìdetta subvocalizzazione.

A noi tocca fare una cosa più semplice e già fatta per metà: dare lucidità a quelle sporadiche immagini che compaiono nella nostra mente, crearne di nuove in base all'utilità, e al limite legarle l'una all'altra. Sempre che ci serva.
 
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view post Posted on 17/12/2012, 22:19     +1   -1
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Imparare a ricordare

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Dico solo che non si può più cambiare l'anatomia del cervello.

Nemmeno se ti morde un vampiro e ti trasforma? :D
:vampiresmile.gif:

CITAZIONE
A noi tocca fare una cosa più semplice e già fatta per metà: dare lucidità a quelle sporadiche immagini che compaiono nella nostra mente, crearne di nuove in base all'utilità, e al limite legarle l'una all'altra. Sempre che ci serva.

Non capisco cosa intendi dare lucidità alle sporadiche immagini.

CITAZIONE
Sempre che ci serva.

Puoi sempre "vederlo" come un fitness mentale.
 
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