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| Si può imparare a dimenticare?
CITAZIONE Autore: Cicerone Apud Graecos incredibilis consilii atque ingenii fuisse Themistocles Atheniensis dicitur.De quo mihi venit in mentem praeclarae illius vocis qua respondit,cum olim ad eum accessisset homo quidam,magna quidem doctrina sed magna etiam animi levitate,qui ei artem memoriae,quae in Graecia tum plurimi existimabatur,pollicitus est.Cum Themistocles quaesivisset quid utilitatis illa ars afferre posset,respondit ille doctor eam efficere ut homines,qui eam consecuti essent,omnia semper meminisse possent.Tunc ei respondit Themistocles:<<multo mihi gratius facies,si me docueris oblivisci potius quam meminisse ea quae recordari non velim>>.Quantum sapientiae in his verbis!Quam acris ingenii fuit ille homo!Arbitrabatur enim multas esse vel iniurias vel contumelias,quarum oblivisci utilius homini esset,multasque etiam res adversas quarum reminisci pergrave est.Pluris enim a sapiente existimatur iniuriarum et rerum adversarum oblivio quam memoria,neque utilius interest <<infendum renovare dolorem>> veterum casuum,ut ait Vergilius poeta.
Presso i Greci (visse) Temistocle, l' ateniese, (che) a quanto si dice, ebbe incredibile buon senso ed intelligenza. Riguardo quest'uomo mi sovviene alla memoria quella risposta , rimasta molto famosa, ch'egli diede una volta, ad un tizio che - molto colto ma anche piuttosto banale [magna quidem doctrina sed magna etiam animi levitate] - presentatosi gli promise (di erudirlo nella) l'arte della memoria, che a quel tempo , in Grecia, godeva di un grande prestigio . Quando Temistocle (lo) interrogò sull'utilità ricavabile da tale arte, quel maestro di sapienza (gli) rispose che quella (arte)] rendeva coloro che l'avessero seguita abili a ricordare ogni cosa, e in ogni momento. Al che Temistocle gli ribatté: "Mi faresti un piacere di gran lunga maggiore, se mi insegnassi a dimenticare, piuttosto che a ricordare, ciò che desidererei non ricordare". Che profondità di giudizio si celava in queste parole! Di quanto acuto ingegno fu dotato quell'uomo! Riteneva che molti sono gli oltraggi e i torti, che sarebbe più utile all'uomo dimenticare, e che inoltre molti sono gli affronti, il ricordare i quali è cosa molto gravosa. Il sapiente preferisce la dimenticanza degli oltraggi e delle offese, piuttosto che il ricordo, e che non porta alcuna utilità "rinnovare l'ineffabile dolore", come dice il poeta Virgilio link di riferimento dell'articoloSe ricordare può essere difficile, dimenticare lo è ancora di più. E' possibile dimenticare in modo volontario utilizzando delle strategie per rimuovere i ricordi senza dover ricorre a farmaci altri strumenti che risiedono al di fuori della nostra memoria? Il problema del dimenticare me lo sono posto quando mi sono reso conto che non mi era possibile riutilizzare per due volte di seguito la stessa tecnica dei loci, o dello schedario mentale. Chi ha imparato ad utilizzare le tecniche di memoria ha certamente compreso che più si ripete la sequenza memorizzata, più questa si consolida. Nel caso del testo antico citato, il personaggio vuole imparare a dimenticare l'esperienza, gli stati emotivi, un qualcosa di molto, ma molto più difficile. Imparare a dimenticare è un argomento scarsamente trattato, questo forum ne parla nel corso tecniche di memoria livello uno. Credo che l'arte del dimenticare sia qualcosa fuori dalle nostre capacità intellettive, fuori dal nostro controllo cosciente. Se qualcuno ha qualche idea come praticare "quest'arte", potrebbe rispondere a Temistocle che forse attende risposta da oltre un paio di millenni.
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