CITAZIONE
In un precedente post hai scritto che le mnemotecniche possono essere in sé tutte valide, si tratta piuttosto di trovare quelle o quella che vanno bene agli specifici bisogni soggettivi. Rifacendomi, a quanto hai scritto, mi sono accorto che una vera e propria "città della memoria" mi metteva ansia, lo sentivo come qualcosa di difficile da dominare. Una città senza esseri viventi, ma soltanto con immagini mi richiamava alla mente una città-fantasma sul tipo di quella dell'Ultimo Uomo sulla Terra con Vincent Price o il recente I Am Legend con Will Smith.
Ho avuto qualche anno fa lo stesso identico problema, poi ho scoperto che cosa mancava e ho iniziato a creare nuove strutture mnemoniche dove la mia coscienza poteva sentirsi a casa sua.
Personalmente credo che la tecnica di memoria perfetta deve essere simile alla "tecnica" che usiamo inconsciamente per ricordarci il nostro vissuto.
Se in questo momento ti chiedessi di descrivermi quello che hai fatto da questa mattina sino ad ora molto probabilmente saresti in grado di ricordare moltissime cose in ordine di tempo senza problemi. E' un elaborazione mentale che chiunque riesce a fare, anche i più "smemorati".
La differenza che c'è tra il ricordarsi una giornata vissuta e un libro letto è che il libro deve essere "riscritto" visivamente per essere ricordato come un comune ricordo reale.
CITAZIONE
Ho ripiegato quindi su un Teatro della Memoria sul tipo di quello creato da Camillo, alchimista ed ermetista del Rinascimento. Ogni palco è associato ad una figura che richiama alla mente l'argomento all'interno. Con una tastiera richiamo il nome dell'autore che voglio ricordare. Per restare sul nostro tema: sul palco M si trova la Mano della Famiglia Adams. All'interno del palco, batto sul computer la parola "Turchi" (storico delle religioni della scuola di Roma) e ritrovo l'associazione che ho descritto sopra. Due aiutanti mentali: Satanik (emisfero dx), Dalai Lama (emisfero sx). Ciao
Io sono dell'idea che le strutture migliori per memorizzare i propri ricordi sono quelle basate sulla realtà ma ovviamente è più facile da dire che da mettere in pratica.
Ti faccio un esempio: prendi il percorso che fai più spesso, poi crea una lista di personaggi storici che ami (ad esempio) mettendoli in ordine di nascita, o di secolo. Successivamente trova loro una posizione nel percorso di cui ti ho parlato prima e fai in modo di immaginarli sempre li a tua disposizione.
Tu sei il Dio della tua memoria e dei tuoi ricordi e quello che crei dentro di te in modo cosciente è sempre al tuo servizio.
I nostri limiti, i nostri freni alla memoria sono solamente i nostri pregiudizi o i nostri preconcetti che spesso nemmeno ci accorgiamo di possedere.
Questa è la base di una tecnica di memoria tra le più potenti in assoluto, sei riesci a comprendere l'essenza di questa tecnica riuscirai a comprendere quanta memoria passiva lasciamo inutilizzata.
Riferendomi al tuo primo post di questo topic credo che tu possa fare appello ad un enorme quantità di informazioni filosofiche e storiche che possono trovare una collocazione visiva in una grande città della memoria. Limitarla a dei palchi di teatro mi sembra proprio un grande spreco di spazio, o meglio di memoria.