Qualche dubbio sparso

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Massimiliano-Masala
view post Posted on 18/3/2022, 13:31 by: Massimiliano-Masala     +1   -1
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Imparare a ricordare

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Scusa se ti rispondo in ritardo ma il mese scorso ho avuto dei gravi problemi di salute e mi hanno dimesso il 28 di febbraio dall’ospedale e sono spesso in giro per visite mediche, soprattutto questa settimana che ne ho avuto da lunedì sino a questa mattina. Sono ancora in convalescenza e ne ho ancora per un po, comunque rispetto a un mese fa sto meglio ma non sono in bolla tutti i giorni.

CITAZIONE
Se non impazzirò, nella mia testa sarà tale quale. È un luogo che ho frequentato quotidianamente fino ai 19 anni, poi uno o due giorni ogni due mesi fino ai miei 24/25 anni, dopodiché due, tre volte l'anno fino ad ora. Nonostante quindi l'abbia visitato sempre più raramente si è fissato nel mio cervello in un certo modo e non credo cambierà. Nel mondo fisico non lo so: sicuramente qualche locus verrà spostato o eliminato... qualcuno è già adesso un po' diverso da come l'ho vissuto nell'infanzia, ma io lo ricordo (e lo ricorderò per tanto tempo) così com'era quando ero piccolo.

Spesso sopravvalutiamo e sottovalutiamo la nostra memoria. Sia sul breve, sul medio e soprattutto su lungo termine. Questo è un limite che abbiamo tutti, sottoscritto compreso ovviamente!

CITAZIONE
Provo a spiegarti come ho inteso la tua descrizione: nel palazzo devo avere un punto di partenza (può essere l'ingresso, ma anche il tetto o altro) e lo devo numerare come 1. Nel mio palazzo è il salotto: da lí parte il mio percorso.

Ma stando alle tue risposte in vari post, sembra ci siano PIÚ punti di partenza...e di questo invece non trovo informazioni nel corso. Quindi non riesco bene a comprendere cosa siano. Il mio palazzo ha UN SOLO punto di partenza: l'inizio. E basta...

Il tuo palazzo non può avere un punto di partenza, semmai quello che hai indicato è il primo punto di partenza. Se il tuo palazzo ha dieci locus, o luoghi, ogni luogo è indipendente dall’altro, nel senso che l’unica relazione che hanno è che si trovano all’interno di un qualcosa di più grande (il palazzo, o nel caso della tecnica dei loci: il percorso che va dal loco uno al loco 10: se la tecnica fosse di dieci loci).
Quello che associ nel locus1(luogo), puoi ricordarlo solo se ripercorri il locus1(luogo). Non puoi ricordare quello che hai associato nel locus7, rivedendo il locus3. Questo è quello che intendo. Ogni luogo è indipendente e va considerato come un punto di partenza.
Sembra molto difficile da comprendere, o meglio da accettare ma è cosi.

CITAZIONE
Quindi il personaggio dà solo ("solo" non per sminuire, ma per indicare che è l'unica sua funzione) "colore", con la sua dinamicità, alla stanza, rafforzando la memorizzazione? Dirige insomma? Non è un locus in più esso stesso, non ha altri compiti?

Il personaggio è semplicemente l’abitante residente di uno dei luoghi della mnemotecnica, è una variante della tecnica dei loci che ho creato io anni fa ed è funzionale.
Se davanti a casa tua c’è un bar, o un altra attività commerciale e la usi come luogo della tua mnemotecnica, se ci aggiungi un personaggio ad esempio Paperino (e gli fai mettere la residenza fissa), quando poi memorizzerai una o più informazioni, il luogo è il punto di partenza, il personaggio è il sotto punto di partenza con cui puoi creare delle nuove interazioni. Se devo memorizzare la parola: “Fazzoletto”, risulta più potente immaginare il luogo dove c’è Paperino che si soffia il naso con un fazzoletto, che immaginare il fazzoletto “buttato” da qualche parte nel luogo o associato a chissà cosa. Il personaggio ha un impatto sulla memoria notevolmente superiore inserito nel luogo, rispetto ad un luogo senza nulla, o con immagini “statiche”.

CITAZIONE
Molto interessante. Dovrei rifletterci. Forse però avrei bisogno di qualche delucidazione in più sulla domanda. Mi stai chiedendo di capire se le immagini (ricordi precari) che piazzo nel palazzo (ricordi a lungo termine) 1) diventano parte del palazzo (parte che poi svanirà) o 2) mi limito ad associare i loci del palazzo a immagini?

Quando si crea e si consolida una mnemotecnica, si è creato un ricordo a lungo termine in “laboratorio”, è un ricordo “non ordinario” che ha delle caratteristiche molto differenti dagli altri ricordi a lungo termine che possediamo, soprattutto di carattere visivo.
Anche le mnemotecniche sono soggette a deterioramento nel tempo come tutti i ricordi che possediamo ma se sono state utilizzate e ricordate per qualche anno, la loro durata è di gran lunga superiore rispetto ad altri ricordi a lungo termine.
Quando memorizziamo qualcosa in una mnemotecnica stiamo apportando delle modifiche alla mnemotecnica o stiamo creando un nuovo ricordo che ha come base la mnemotecnica?
Sinceramente ancora ci sto riflettendo su questo. Perchè se oggi memorizzo una lista di 50 parole, o 50 cifre nella mia mnemotecnica e smetto di pensarci per due o tre giorni, quando poi tra qualche giorno vado a “vedere” cos’è rimasto, solitamente non c’è più nulla di quello che avevo memorizzato, forse è rimasto qualcosa ma non posso avere la certezza che quello che credo di ricordare era della memorizzazione di qualche giorno prima.
Ovviamente se poi andassi a prendere la lista o le cifre che avevo memorizzato, scritte da qualche parte, molti ricordi potrebbero riaffiorare ma la domanda principale è. Dov’è finito il contenuto della memorizzazione nella “mia” mnemotecnica???
Personalmente credo che se non ci sono dei ripassi (che variano in modo soggettivo), la mnemotecnica che abbiamo riutilizzato torni al suo stato originale. Perchè questo fa parte delle nostre routine del dimenticare.
E’ un qualcosa su cui bisognerebbe riflettere se si è veramente interessati a comprendere la mnemonica e come si comporta la memoria nel tempo, sennò imparare le mnemotecnica va bene per fare show o per un temporaneo autocompiacimento.

CITAZIONE
Facciamo un esempio, così puoi valutare anche se uso il palazzo correttamente: devo ricordare una lista che inizia con "costanza". Il mio primo locus è il tavolo rotondo del salotto. Immagino Maurizio Costanzo con la gonna e col rossetto, sdraiato sul fianco, sul tavolo.
Quando decido di ripetere la lista mi trovo mentalmente nel salotto, parto da lì e inizio, come d'abitudine, a guardare il tavolo.
Dettagli:
-per quanto riguarda invece tutto il resto della stanza, è come se avessi una visione sfocata (proprio come ce l'hai di tutto ciò che ti circonda quando guardi un oggetto nel mondo fisico), con cui intravedo il contesto creato dagli altri loci, ma NON le altre immagini della lista che ci ho messo sopra (questo va a favore della ipotesi 2)
-vedendo Maurizio Costanzo vestito da donna, non mi limito ad associarlo al tavolo del salotto, ma lo vedo proprio lì sopra,che mandare baci e tamburellare con le dita sul legno. È proprio lì, nel mio salotto sul tavolo (questo va a favore della ipotesi 1)

Io non posso valutare proprio niente: né io, né nessun altro. L’efficacia di una memorizzazione la si osserva esclusivamente nella prima ripetizione. Se memorizzi una lista di 50 parole, o un numero di 50 cifre, nella prima ripetizione ti renderai conto da te dove sei stato un fallimento e dove la “memorizzazione” è stata un successo. Durante la memorizzazione puoi fare associazioni alla “cazzo” che potrebbero essere state più efficaci di memorizzazioni di cui eri convinto andavano bene mentre invece nella prima ripetizione le hai dimenticate.
Memorizzare informazioni e verificare nella prima ripetizione la percentuale di successo. Da qui ti rendi conto se il tuo modo di memorizzare va bene e soprattutto puoi comprendere dove sbagli nella memorizzazione, ovviamente se ci rifletti sopra come si deve.

Io personalmente sono soddisfatto di raggiungere il 100% già alla seconda ripetizione in quanto ho perso l’interesse per le memorizzazione in velocità da parecchi anni (anche perché l’età ha un peso rilevante sulle memorizzazioni in velocità). Comunque sono nell’idea che è nella prima ripetizione che puoi renderti conto dove hai sbagliato nel memorizzare. Imparare a memorizzare come si deve (relativamente al tempo che impieghi nella memorizzazione), è un’abilità che si affina nel tempo, non so dirti quanto. Potresti impararla in qualche mese, o in anni, non lo so ma gli errori di memorizzazione sono l’unica opportunità che hai nel capire dove stai sbagliando.

Forse c’è chi la pensa diversamente ma per me, quando si tratta di capire come migliorare nel memorizzare, l’unica fonte affidabile siamo noi stessi e gli errori che commettiamo.
 
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3 replies since 13/3/2022, 22:21   77 views
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