Tecnica dei loci, come "crearne di nuovi"?

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Muriel.
view post Posted on 31/10/2020, 16:31 by: Muriel.     +1   -1

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CITAZIONE
Utilizzando la strutturazione degli spazi alla "Dean Vaughn" mi può capitare di non ricordare perfettamente se a dx di una stanza vi è un televisore o un armadio (parallelamente mi può capitare seguendo un percorso stradale di non ricordare se nella via di dx c'è prima il panificio o il tabacchino). In questi casi di perplessità come mi suggeriresti agire? (Dario)

A mio modo di vedere dipende tutto da come scegli i loci.

Normalmente quando devo creare un percorso/Memory Palace e vado in un posto nuovo , osservo attentamente le cose , ma non faccio nient'altro.

Non scelgo sul luogo preventivamente i loci, perché altrimenti “razionalizzerei” un processo che in realtà sarà la mia mente ed il mio subconscio a fare, innescato da variabili che spesso non conosciamo.

Quando ritorno a casa , nel mio quaderno dei loci , per ricavare almeno 15 punti:
chiudo gli occhi e lascio la mente muoversi : verrò condotto in punti, in loci che l'occhio della mente ha selezionato per un qualche motivo, scegliendo spesso delle cose a cui razionalmente non avrei dato invece particolare peso.

Può essere che il panificio o il tabaccaio siano stati da te scelti solo “razionalmente” o senza una caratteristica di distintività, o che tale sequenza non sia stata adeguatamente consolidata ; magari il panificio o il tabaccaio sono troppo simili tra di loro , come posizionamento o come struttura, ricalcando sequenze spaziali similari che, indirettamente, possono generare i c.d. “vuoti o blanks”.

Il rimedio più semplice è spesso dare un taglio netto, cambiando radicalmente il loco.

Un'altra soluzione sfrutta il loco immediatamente precedente.
In tale luogo inseriamo un segnale (al loco o all'immagine in formazione) che in automatico ci condurrà al panificio, senza alcun indugio.
Il loco antecedente– ad esempio un' edicola – viene vista ricca di panini accanto alle riviste.
L'occhio della mente, arrivando in tale punto della sequenza, ci condurrà istantaneamente al panificio , senza alcuna esitazione.

Vi è poi un'ulteriore tecnica, che si utilizza efficacemente in caso di costruzione di particolari architetture mnemoniche: collegare i loci tra di loro, per il tramite dell'oggetto attributivo presente in ogni punto della struttura mnemonica.

Giordano Bruno, in alcuni espedienti sofisticati, creava molteplici strutture mnemoniche, con sequenze degli spazi non lineari e cementate tra di loro con il meccanismo della catena o link .

[IMG]Imaginum1[/IMG]








In ambito competitivo, uno dei segreti dei campioni Andrea Muzii e Ben Pridmore, per le memorizzazioni in velocità (sia di carte che di numeri) – è il collegamento dei loci tra di loro; le immagini formate nel loco precedente vengono proiettate e messe in relazione , in qualche modo, con quelle del loco successivo creando di fatto una unica catena, che avvolge e rafforza ulteriormente il sistema dei loci.

In caso di “strutturazione alla Dean Vaughn” in abitazioni con del vissuto, è difficile non ricordare cosa sia realmente presente in ogni specifico loco.

Per “sigillare” ogni oggetto con la sua posizione c'è l'espediente dello spolverino (così nominato dal suo ideatore Scott Hagwood): usare uno straccio/panno in ogni loco della struttura mnemonica .
E' utile per fissare dettagli o caratteristiche peculiari.

Scoprirai segni, particolari che aiuteranno a fissare la caratteristica unica di ogni oggetto rappresentativo di una determinata “location” di tale stanza.

Interagendo con l'oggetto lo trasformi in un contenuto esperenziale , attivando quindi una più vasta area cerebrale nel processo di fissazione e decodifica del ricordo.

Ripeti le sequenze normalmente, backward, random. L'associazione numero /oggetto e oggetto numero/ diventerà automatica, sarà cementata dal memorizzarci subito qualcosa sopra.

I loci naturalmente devono mantenere le note caratteristiche citate nell'Ars Memoria classica e rinascimentale:

devono essere sensibili, naturali, artificiali o misti, di adeguata estensione e visibilità, proporzionali per numero alle cose da memorizzare, differenti per forma e per natura, contrassegnati, ubicati in posti poco frequentati, capaci di conservare una disposizione adatta alla ricezione delle immagini che si devono apporre ad essi, adeguatamente illuminati

Le immagini parimenti, per stimolare la memoria devono essere:

insolite, grandi, Indecenti, ripugnanti, d’effetto, bruttissime o bellissime, abbellite, adornate, insanguinate, sporche , ridicole, sulle quali ci si è esercitati abitualmente.



CITAZIONE
Inoltre parlando della citazione Giordano Bruno , Canto Circeo, se utilizzo il berretto dandogli una funzione per aiutarmi a solidificare meglio una immagine, non c'è il rischio che si possa entrare in confusione se tale berretto magari viene utilizzato più di una volta? (Dario)

Le immagini accessorie sono esse stesse luoghi, cioè riferimenti per altre immagini e quindi portatrici di significati.

Immagina per un attimo il berretto posizionato nel primo angolo a sinistra del tuo soggiorno.
Irrompono i seguenti personaggi in sequenza


Totti con una mazza da baseball gigantesca Abbatte il berretto riducendolo in poltiglia. Si accanisce davvero sminuzzandolo completamente.


Fazio (il presentatore) con un dito gigantesco e pulsante Benedice il berretto umido. Lo benedice ripetutamente.

Un puma feroce con la Pimpa Corre sul berretto, rotante come un "tapis roulant". Più corrono e più ritornano indietro.

Degli Osti romani in “toulle” Divorano il morbido berretto, non mangiano da giorni. Lo divorano digrignando i denti. Aho!!

Un marziano (Et) con l'arco fa Esplodere il berretto . Un' esplosione terrificante ed assordante!

Tarricone e l'avv. Prisco (interista) Frustano il berretto, insanguinato dal dolore. Frustano il berretto senza pietà!

Un servo in “toulle” Griglia il berretto, arrostito a puntino dalla fiamma scoppiettante .

Tarricone e Superman fanno Hello con il cappello colorato. Fanno “hello” con tutti, fermateli!!



Le figure di personaggi itineranti interagiscono con il berretto per rappresentare dei ricordi, che sono recuperati nel loro perfetto ordine proprio grazie alla scansione alfabetica delle singole azioni che si susseguono.

Abbattere, Benedire, Correre, Divorare, Esplodere, Frustare, Grigliare, Hello
A, B, C, D, E, F, G, H

Ecco che il berretto, quale loco attributivo, richiamerà diverse informazioni, ordinate e recuperate grazie alla scansione alfabetica.

L'’interazione personaggi /oggetti/spazi creerà dei segni mnemonici rappresentativi delle cose che devo ricordare

Guardo il Berretto
A….Abbattere = Totti = Romolo
B...Benedire = Fazio con il Dito = Tito Fazio
C...Correre = un puma feroce con la Pimpa = Numa Pompilio
D...Divorare = Osti romani in “Toulle”= Tullio Ostilio
E...Espandere = un marziano con l'arco = Anco Marzio
F...Frustare = Tarricone e avv. Prisco = Tarquinio Prisco
G...Grigliare = un servo in “toulle” = Servio Tullio
H... Hello = Tarricone e Superman = Tarquinio il Superbo


Il berretto è il riferimento per altre immagini , portatrici di significati, in questo caso I RE DI ROMA , memorizzati anche nel loro ordine cronologico

Al berretto sono state date caratterizzazioni diverse - umido, rotante, morbido, arrostito, colorato - per distinguerlo ulteriormente, qualora ce ne fosse stato bisogno


Potremmo poi strutturare ulteriormente le informazioni, stabilendo che nella stanza successiva, in cui sono presenti altri loci attributivi, transiti solo Totti = Romolo, che interagendo con gli oggetti fisserà tutte le cose che devo ricordare e riferite al Re Romolo

Nella terza stanza transiterà solo Fazio con il Ditone = Tito Fazio, che interagirà con gli oggetti ivi presenti per fissare le informazioni ad esso riferibili.

<<se a partire da cento uomini si passeranno in rassegna, una ad una, cento stanze tutte diverse tra loro, non ti daranno modo di avere a disposizione diecimila concetti? E se li vorrai raddoppiare, non basterà poi la sola aggiunta di altre stanze o la moltiplicazioni degli uomini? E analogamente al modo in cui alcuni argomenti sono subordinati ad altri, non sarai forse capace di subordinare , in questi stessi sostrati, a uomini altri uomini, oppure con simili relazioni case a case, atrii ad atrii?
Forse che anche queste ultime strutture percepite e visualizzate secondo un certo ordine corrispondente e sottoposto a varie circostanze, non saranno in grado di fornirti una materia tanto fertile per l’analisi, l’invenzione e la memorizzazione ?>>

(Explicatio Triginta Sigillorum - Giordano Bruno).


Se dobbiamo ricordare tutti i <b>segni zodiacali/costellazioni e le diverse caratterizzazioni di tutti i pianeti
all’interno dei diversi segni zodiacali, possiamo utilizzare nuovamente un simile approccio che logicamente non può sfruttare un sistema di organizzazione ordinario delle informazioni.

La struttura di primo livello, rappresentata dalle diverse costellazioni e segni zodiacali, può essere ad esempio costituita da una serie di negozi disposti a semi cerchio in un centro commerciale, che ricreano la forma della volta celeste.

I diversi pianeti , rappresentati da diversi e distinti personaggi itineranti, passeranno a turno nelle diverse case astrologiche - i negozi - ed andranno ad interagire con tutti gli elementi accessori che avremo preventivamente creato, per rappresentare tutte le possibili caratterizzazioni che ci possono servire.

Cosa succede quando Marte, Saturno , Giove ecc. entrano in Gemelli?
Quali sono gli effetti che dovrebbero portare, quali caratteristiche delle persone esaltare ? E via dicendo per tutti i pianeti e per tutte le loro combinazioni con le diverse costellazioni/segni zodiacali

Un ‘evoluzione e potenziamento di questo approccio è rappresentato dal Sigillo del Pellegrino, che estende su molteplici livelli il meccanismo combinatorio.

In un sistema di luoghi sono individuati degli spazi riempiti con oggetti vari.
Vengono fatte passare in successione figure agenti subordinate tra di loro per animarli con raffigurazioni atte a rappresentare i dati mnemonici da ricordare.

Viene quindi creata una struttura gerarchizzata di immagini mobili da applicare ad uno specifico luogo o a luoghi diversi, moltiplicandone quindi la profondità informativa.

Una prima schiera di personaggi passa per rappresentare informazioni di carattere generale di un libro.

Una seconda serie di personaggi (subordinati ai primi con un qualche criterio) entreranno in scena per i medesimi luoghi od altri successivi, rappresentando il secondo grado di raffigurazioni -i capitoli- del libro.

Una terza schiera di personaggi subordinati transiterà nel medesimo o in un nuovo percorso, andando a raffigurare un terzo livello di partizione , i paragrafi.

Continuando ad aggiungere personaggi, spazi ed oggetti, si potranno rappresentare i contenuti dei paragrafi e tutti di gradi di suddivisione e partizione del materiale mnemonico, fino a raggiungere il livello di definizione desiderato.


<< i giuristi potranno a loro volta collocare sotto i libri i titoli, sotto i titoli le leggi, sotto le leggi i paragrafi, sotto questi persino il contenuto delle singole righe. Sotto la serie dei libri, delle sezioni e delle articolazioni i medici potranno disporre i capitoli, le parti dei capitoli, gli aforismi con tutti i loro contenuti, in un ordine non meno rigoroso di quello che si trova nel libro stesso….Non diversamente, qualunque altro studioso, potrà adattare il nostro procedimento alle materie specifiche della sua professione>>
(Giordano Bruno, De Umbris Idearum).


Aristotele percorre il primo atrio
A. B.C.D.E.F.G.H.I.K.

A. stesso è condotto lungo il secondo atrio
a.b.c.d.e.f.g.h.i.k.

Poi a. si diffonde per il terzo atrio
I. II. III. IV. V. VI. VII. VIII. IX. X.

I. infine, passa per il quarto atrio
1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8.9.10.


Poichè ogni volta che ciascun personaggio, o nella medesima serie di luoghi o in atri successivi, compie un proprio percorso, creando figure e segni esclusivi, di fatto vengono a crearsi tante ruote quanti sono i personaggi livello.

L’arte di variare e trasformare le immagini combinando tra loro luoghi e segni della memoria per rendere ancora più versatile l’espressione dei contenuti, quindi l’arte di costruire segni a partire da altri segni


CITAZIONE
Mi rendo sempre più conto di aver sfruttato male, o comunque solo parzialmente, le possibilità messe a disposizione dalla "Memoria Artificiale". (Dario)

In campo mnemonico una tecnica efficace per una persona non necessariamente è performante per un'altra, c'è molta soggettività, legata a molti fattori tra cui il proprio vissuto e le proprie propensioni ed attitudini personali.

Dagli errori o dalla comprensione di errati automatismi o tecnicalità, si imparano davvero tante cose.

Questo meccanismo di “prova ed errore”, di sperimentazione e continua ricerca di nuove soluzioni ed approcci dovrebbe essere la nostra bussola, come direbbe Giordano Bruno, per guidare la nostra crescita in campo mnemonico.

Memorizzando carte e numeri mi è capitato, in corrispondenza di un determinato loco, di dimenticare spesso ciò che vi memorizzavo . Al ripetersi del “vuoto”, ho cercato le possibili cause.

Ho capito che tale loco alla fine ricreava un tipo di sequenza similare ad un altro percorso.
Non era il loco in se' simile ad un altro, era la sequenza spaziale in successione di due loci che generava interferenze.
La visuale inoltre non era ottimale in quanto eccessivamente angolata e troppo obliqua

.. lo sguardo diretto è massimamente e con massima evidenza superiore allo sguardo obliquo….è opportuno ricorrere alla visione che si compie come a partire da un oggetto che è direttamente e diametralmente contrapposto, cosicchè anche l'oggetto visibile sia colto dalla potenza conoscitiva in modo non obliquo, ma diretto”
(Francoforte – 1591 - Giordano Bruno; La composizione delle immagini, dei segni e delle idee. Per ogni genere di invenzione, disposizione, memoria)

Ho semplicemente cambiato loco.

Molte risposte tardano ad arrivare, va comunque mantenuto un approccio “scientifico” nell' analisi dei problemi e delle diverse situazioni.
Annotati perché quel tipo di associazione spesso non funziona, perché non ricordi mai quel numero o quella carta, perché quel ricordo non si fissa nella memoria e via del genere.

Potresti allora accorgerti di non aver visualizzato realmente l'immagine con l'occhio della mente (“for a split of second “ come direbbe Harry Lorayne ) oppure di non aver inserito movimento, esagerazione o la giusta interazione tra le immagini ed il loco stesso o altre cause ancora


“...non cadere in errore credendo di aver collocato l'immagine quando non l'hai collocata, e non credere di averla fissata ad un sostrato quando non l'hai fissata.

In molti casi ti può pertanto capitare – o per aver posto una connessione fragile o per aver poco inteso il concetto – di affidare alla memoria naturale quel contenuto che credi invece di aver affidato a un luogo mnemonico, vale a dire quando impedisci all'immagine di fissarsi su un sostrato, quasi disperdendo nell'aria l'immagine composta con il pensiero

Contro questo inganno adotta il rimedio che segue.
Abituati ad avere sempre presenti davanti agli occhi la vera forma del luogo e una forma affine all'immagine che vi devi collocare, di modo che tu possa scorgere in un vecchio i capelli bianchi, il busto curvo, le mani tremolanti e altre caratteristiche simili; e con tutti questi elementi definirai l'associazione dell'immagine al luogo e la disposizione del luogo rispetto all'immagine, quasi tu dica:
ecco dove può situarsi un simile uomo, ecco che cosa può essere accolto da un simile luogo>>

(Giordano Bruno, Canto Circeo)


In virtù della tua dichiarata preferenza per le case, per le stanze e per gli spazi interni, sperando di fare cosa gradita, ti allego un tour che per me è davvero mozzafiato.


https://



Viva

Edited by Muriel. - 1/11/2020, 14:19
 
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