Massimiliano-Masala |
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| Ogni volta che leggo o sento qualcuno che afferma di preferire leggere, o studiare da un libro di carta stampa piuttosto che da una fonte digitale, mi chiedo se ha un'idea chiara di quale siano realmente le differenze. Se si tratta di leggere un romanzo ci può anche stare leggere da un libro ma se si tratta di studiare, se un libro si trova sia in formato cartaceo che digitale, la scelta strategica è il formato digitale perchè permette di risparmiare tempo quando si tratterà di "bignamizzare" ciò che vogliamo apprendere.
Grazie alle tecnologie software disponibili oggi, da un libro in formato digitale è possibile fare tante di quelle cose per ottimizzare la memorizzazione e l'apprendimento che diventa quasi un lavoro, una professione apprendere in un certo modo. Chi preferisce nel 2020 ancora studiare dai testi di carta stampata con mentalità chiusa (tipo: "....eh, ma vuoi mettere leggere da un libro di carta che da un monitor"), ha un po la mentalità di fine medioevo di quando si diceva che i manoscritti erano meglio dei libri di carta stampata: freddi e senza calore perchè le lettere erano incise meccanicamente e non scritte a mano.
Oggi l'era Gutember è al tramonto da un bel pezzo ma se facciamo un parallelismo storico con oggi, siamo messi culturalmente peggio, se ci riferiamo all'evoluzione degli strumenti per diffondere ed acquisire la conoscenza scritta (che poi è una fredda manifestazione fisica della conoscenza orale).
Questa è una realtà che è possibile osservare oggi.
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