Metodo dei colori, memorizzazioni e schedario visivo

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Massimiliano-Masala
view post Posted on 25/8/2019, 19:08 by: Massimiliano-Masala     +1   -1
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Imparare a ricordare

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grazie, al solito, della super risposta.

Vabbe non esageriamo :P , sono risposte di routine considerando l'anzianità di questo forum.
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Parto dal fondo e dalle cose importanti... Mi chiamo Ugo e, per gioco, quando saluto gli amici, saluto con un 'Aug!', richiamando, effettivamente, il saluto indiano(non giurerei, però, sul fatto che gli indiani si salutino così davvero...). Poi, dovendo inventare l'ennesimo nickname per la registrazione sul forum, non essendo disponibile Ugo, ed essendo a corto d'inventiva, mi sono registrato come Aug(dimenticando, tra l'altro, il punto esclamativo). Ho modificato oggi, come meglio ho potuto, il nickname; così la cosa avrà un po' più senso(si fa per dire) e, soprattutto, potrò parlarti come Ugo.

Apprezzo molto questo tuo periodo!

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Letta la tua risposta, ho, però, capito che lo schedario al quale mi riferivo io non è quello del quale scrivi tu che, se ho ben inteso, è lo schedario visivo fonetico.
Lasciamo perder ciò che intendevo io per schedario... Tu fai riferimento allo schedario visivo fonetico?

Io faccio riferimento sempre alle stesse identiche cose, poi l'interpretazione quasi sempre è soggettiva, che mi riferisca allo schedario visivo fonetico, allo schedario dei colori, all'alfabeto visivo, alla tecnica dei loci, ecc.., alla fine si "parla" sempre della stessa cosa. Una mnemotecnica che ha dei punti di partenza; questi punti di partenza sono creati e personalizzati da chi vuol imparare ad utilizzare le mnemotecniche. Purtroppo sino a che il percorso non lo si inquadra in un certo modo, le mnemotecniche "sono viste" come uno strumento per ricordare ma non è proprio cosi, almeno questa è la visione che ho maturato in più di un decennio riflettendo continuamente su questi argomenti. Il libro segue un percorso che in quel periodo (2014) mi sembrava quello più graduale e personalmente credo che lo sia ancora ma alla fine dei conti, anche se tua apprendi molte mnemotecniche come: la tecnica dei loci, la tecnica dei loci temporali, la tecnica dei colori, lo schedario visivo fonetico, lo schedario dei colori, lo schedario visivo alfabetico, la tecnica del palazzo della memoria, sino a che non diventi consapevole di ciò che hanno in comune tutte queste mnemotecniche potresti vederle come se fossero una diversa dall'altra mentre invece hanno tutti lo stesso principio base.
Lo ripeto all'infinito da parecchio tempo ma come ha detto Iramian in un post recentissimo:

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....la percezione dei meccanismi del pensiero non è così semplice.

Comunque come ho già detto ad altri di questo forum io sono instancabile sul fatto di rispondere a chi sta cercando di capire come funziona la mnemonica e come sia possibile superare oltre il limite dell'inimmaginabile la propria capacità di memorizzazione.

CITAZIONE
Convincenti sono le ragioni che adduci per dimostrare i limiti del PAV e chiari gli esempi di trasformazione in immagini delle parole del mio percorso stradale.

Più che i limiti della tecnica PAV io cerco di "mostrare" i limiti che abbiamo noi (sottoscritto compreso) quando si tratta di articolare il pensiero visivo in un certo modo, la tecnica PAV è solo un modo di pensare per ricordare ma va giusto bene per memorizzare al massimo una ventina di informazioni di seguito, poi ci si stanca, o meglio, il nostro cervello si ferma da solo o rallenta mostruosamente rispetto all'inizio della memorizzazione. Questo è un qualcosa che tutti possono verificare da soli, non è una mia affermazione e come se ti dicessi che se ti metti a correre dopo un po è normale che ti fermerai, questo ovviamente sino a che non troverai il passo giusto per poter correre senza stancarti dopo pochissimo tempo. Non so se ho reso l idea.

CITAZIONE
Sulle mnemotecniche strutturate posso dire poco, dato il mio livello, se non ringraziarti di nuovo per le spiegazioni.

Le mnemotecniche strutturate sono solo tecniche di memoria che hanno punti di partenza disposti in modo sequenziale e ordinato. Una tecnica dei loci come quella descritta nel "libro" è una mnemotecnica strutturata, la tecnica dei colori è una mnemotecnica strutturata, lo schedario visivo: dei colori o fonetico sono mnemotecniche strutturate. Sembrano mnemotecniche diverse tra loro ma alla fine la struttura di base è identica. Nelle mnemotecniche più "complesse" come già scritto precedentemente, nei punti di partenza puoi trovare dei sotto punti. Ad esempio, se il primo punto di partenza della tua tecnica dei loci è l uscita dalla tua porta di casa, un sotto punto di partenza potrebbe essere il tuo zerbino, o qualsiasi altra cosa che si trova vicinissimo al tuo punto di partenza. Sia il punto di partenza che i sotto punti, sono ricordi a lungo termine (memorie che è impossibile dimenticare) che saranno utilizzati per associare informazioni precarie. In sintesi, il metodo consiste nell'usare ricordi a lungo termine che conosciamo molto bene e di cui conosciamo la loro precisa collocazione per poterli associare ad informazioni precarie che normalmente dimenticheremo se le memorizzassimo con il modo ordinario.
Il mio scopo più che insegnare le mnemotecniche è far comprendere come sia possibile sfruttare ciò che già ricordiamo bene per ricordare altre cose riducendo di moltissimo la possibilità di dimenticare.



CITAZIONE
'mi tornerà utile creare/ampliare uno schedario per proseguire nello 'studio della materia'?'.
Se la tua risposta sullo schedario sarà affermativa, passerò allo studio della conversione fonetica(per poterla poi unire ai colori).

Se hai imparato la tecnica dei colori, sarà molto più semplice apprendere la tecnica delle conversione fonetica ma inizialmente utilizza la tecnica dei colori come supporto mnemonico per memorizzare la conversione fonetica. Io la conversione fonetica l ho imparata molti anni prima di sviluppare la tecnica dei colori e mi ricordo molto bene le difficoltà che ho incontrato, la vedevo molto macchinosa da mettere in pratica.
Se riscontri difficoltà o hai bisogno di aiuto per l'apprendimento scrivi pure qui. Ti assicuro che quando l'avrai appresa e consolidata diventerai consapevole che le difficoltà risiedono solo nella poca praticità nel saper fare una determinata cosa.

Inoltre considera che io sono una persona normalissima con pregi, difetti e con la possibilità di non capire quello che leggo alla prima, a volte nemmeno alla seconda!
Quindi di quello che scrivi qualcosa potrebbe sfuggirmi o potrei capire altro, potrei dare cose per scontate nel risponderti quando invece non lo sono; se non ti sono chiare certe mie risposte o ho inteso male quello che hai scritto, scrivimelo senza farti problemi perché ci rimango male se non lo fai e poi me ne accorgo nella discussione.
Qui il rapporto tra noi, utilizzando una parola di "Phoenix!" è orizzontale, in questo forum non c'è nessun maestro ma solo compagni di una stessa scuola di classi diverse. Ci sono studenti più anziani, studenti meno anziani e studenti alla prime armi.
 
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