Metodo dei colori, memorizzazioni e schedario visivo

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Aug
view post Posted on 6/8/2019, 14:29     +1   -1




Ciao,

come ho detto nella presentazione, da poco mi sono riavvicinato alle mnemotechine, ripartendo dal metodo dei colori(libro e metodo).

Le mie domande saranno quindi banali, e saranno le domande di chi non è troppo sicuro di quel che fa... Sorry!

Ciò premesso.

Ho acquisito dimestichezza nella conversione numero-colore e ho creato il mio schedario colore-numero-immagine(per ora ho tre immagini per colore).
Non sono ancora al massimo delle mie capacità nella conversione e quindi ancora mi sto allenando: leggo la scheda con le caselle colorate un paio di volte al giorno e mi misuro; ripenso, sempre un paio di volte al giorno, al mio schedario visivo.

Allo stesso tempo, ho memorizzato un numero di dieci cifre inventando la mia bella assurda storiella(che vi risparmio) e ha funzionato.
Nel testo, prima d'andare oltre, viene suggerito di compiere una decina di memorizzazioni tra numeri e parole. Ligio, oggi volevo quindi memorizzare un gruppo di parole(ho fatto passare un po' più di 24 ore perché riutilizzerò la stessa tecnica).

Prima domanda. Devo/posso dimenticare il numero che ho imparato, o devo continuare a rinforzarne il ricordo mentre memorizzo le nuove parole/numeri. Più scemplicemente(spero), le dieci memorizzazioni che devo effettuare devono restare 'attive' in contemporanea?

Seconda domanda. Devo ampliare il mio schedario visivo?

Io vorrei arrivare a memorizzare diversi elenchi ordinati di vie, piazze, ecc.(percorsi stradali). Lo scrivo perché forse v'è d'aiuto per tarare il suggerimento.

Grazie.

Aug!
 
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view post Posted on 8/8/2019, 11:07     +1   -1
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CITAZIONE
come ho detto nella presentazione, da poco mi sono riavvicinato alle mnemotechine, ripartendo dal metodo dei colori(libro e metodo).

Per metodo dei colori intendi quello che che era promosso in questo forum? (ti risponderò appena leggerò la tua risposta a questa domanda)

CITAZIONE
Prima domanda. Devo/posso dimenticare il numero che ho imparato, o devo continuare a rinforzarne il ricordo mentre memorizzo le nuove parole/numeri. Più semplicemente(spero), le dieci memorizzazioni che devo effettuare devono restare 'attive' in contemporanea?

Scusa ma non ho capito cosa intendi che "devo/posso dimenticare il numero che ho imparato"


CITAZIONE
Seconda domanda. Devo ampliare il mio schedario visivo?

.
Uno schedario visivo, indipendentemente dal tipo di schedario, ad esempio: alfabetico, fonetico, dei colori è una mnemotecnica che ti consente di memorizzare informazioni, più è esteso, più informazioni puoi memorizzare.

CITAZIONE
Io vorrei arrivare a memorizzare diversi elenchi ordinati di vie, piazze, ecc.(percorsi stradali). Lo scrivo perché forse v'è d'aiuto per tarare il suggerimento.

Grazie alle mnemotecniche puoi realizzare questo tuo obbiettivo, è necessario però che tu crei la tua mnemotecnica con una struttura che sia adeguata al tuo tipo di memorizzazione e è necessario che tu comprenda, una volta che l'avrai costruita e consolidata, quale sia il suo potenziale e sopratutto quali sono i suoi limiti.
 
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view post Posted on 8/8/2019, 13:31     +1   -1




Ciao,

grazie della risposta. Sarò esplicito(pensavo scherzassi nella risposta alla mia presentazione): qualche anno fa ho acquistato il libro 'Il metodo dei colori'(impararearicordare.com).

Poi è andata come ho scritto nel mio saluto di presentazione.

Ho ricominciato con le mnemotecniche da poco, testo alla mano(si fa per dire perché è un pdf).

CITAZIONE
Scusa ma non ho capito cosa intendi che "devo/posso dimenticare il numero che ho imparato"

Mi spiego meglio con un esempio. Ieri, dopo aver scritto sul forum, ho memorizzato dieci parole. Oggi ho richiamato tutto: colori/numeri, schedario d'immagini legate ai colori/numeri, il numero da 10 cifre e il gruppo di 10 parole. Questo pomeriggio aggiungerò un altro numero, domani altre 10 parole, e così via sino a 10 memorizzazioni. Richiamo giornalmente colori/numeri, e schedario d'immagini legate ai colori/numeri, per farli diventare 'istintivi', ma i numeri e le parole 'test'? Devo ripeterli giornalmente? Tra 10 giorni dovrò essere in grado di ripetere le 10 storielle che mi sono inventato?

CITAZIONE
Uno schedario visivo, indipendentemente dal tipo di schedario, ad esempio: alfabetico, fonetico, dei colori è una mnemotecnica che ti consente di memorizzare informazioni, più è esteso, più informazioni puoi memorizzare.

Spiego meglio anche questo. Con schedario visivo intendo, forse impropriamente, una tabella, da me creata, con 10 righe(i colori/numeri) e, ad oggi, 3 colonne(con 3 'cose' rosse, 3 arancioni, ecc.). Resta valida la tua risposta? Perché non ho capito se, semplicemente, quando serve, devo solo pensare, per esempio, a qualcosa di rosso, qualcosa di non per forza prensente nel mio schedario, oppure il contrario(so che il vino è rosso, lo uso per la storiella anche se non è nel mio schedario).

CITAZIONE
Grazie alle mnemotecniche puoi realizzare questo tuo obbiettivo, è necessario però che tu crei la tua mnemotecnica con una struttura che sia adeguata al tuo tipo di memorizzazione e è necessario che tu comprenda, una volta che l'avrai costruita e consolidata, quale sia il suo potenziale e sopratutto quali sono i suoi limiti.

Credo debba prima prendere ancora confidenza con le cose più 'semplici' -ma tornerò alla carica :D perché voglio capire il discorso della struttura, dei pro e contro, e ho bisogno di lavorare in quella direzione il prima possibile.
Due domande 'semplici', ieri, mi sono sorte mentre studiavo le 10 parole. Una riguarda le parole astratte/nomi propri, ma prima di chiedere leggo un po' anche sul forum; l'altra, un aspetto relativo alla creazione del mio ricordo. Le 10 parole che ho memorizzato ieri le ho memorizzate nello stesso modo in cui avevo memorizzato il numero. Quasi nello stesso modo perché, nel caso del numero, gli avvenimenti della mia storiella erano consequenziali(il qualcosa/qualcuno legato al colore faceva qualcosa che influiva sul qualcosa/qualcuno legato al colore successivo: un canarino(3), su un prato(4), coglieva una viola(6), ecc.); nel caso delle 10 parole, no, e, a ben vedere, non si tratta più di una storiella(un Dio, prima parola, con un calice di vino rosso in mano; poi, a parte, senza alcun collegamento esplicito, una maglia arancio dell'Olanda, con un nome, seconda parola, sulle spalle). La cosa non è accaduta di proposito e mi ha fatto chiedere se devo sforzami di creare un legame consequenziale, oppure no. Riletti i passaggi d'interesse del libro, mi pare che la risposta sia no. Giusto?

Come anticipato, le mie domande sono quello che sono... Portate pazienza. Grazie.

Aug!
 
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view post Posted on 9/8/2019, 16:17     +1   -1
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grazie della risposta. Sarò esplicito(pensavo scherzassi nella risposta alla mia presentazione): qualche anno fa ho acquistato il libro 'Il metodo dei colori'(impararearicordare.com).

Prego! Scusami ma capita che qualcuno arrivi su questo forum con lo scopo di farci perdere tempo (sottoscritto compreso) e quando il post presenta delle stranezze (tipo parlare del metodo dei colori e poi scrivere se è possibile citare l'autore quando l'autore è quello che sta rispondendo), è facile cadere in equivoci se non si chiariscono bene le domande e sopratutto l'interesse che si ha. Purtroppo considerando che la comunicazione è ad un canale solo è anche facile fraintendere.
Chiarita la situazione ti ringrazio per aver contribuito all'acquisto dell ebook che permette di sostenere le ricerche di questa comunità, doveva uscire la nuova edizione tempo fa ma purtroppo per problemi che non ti sto a descrivere per non annoiarti, la nuova pubblicazione è stata rimandata nonostante sia terminata (manca una revisione e serve una persona che sappia ridisegnare in un certo stile alcune immagini presenti anche nella tua edizione).
Chi ha acquistato l'edizione precedente come la tua, avrà diritto gratuitamente alla nuova edizione che ha subito delle modifiche molto profonde dal punti di vista del percorso pratico del metodo dei colori, mentre la tecnica è lo schedario visivo dei colori sono rimasti uguale, a parte una modifica migliorativa alla tecnica per quanto riguarda il numero sei della tecnica associato al colore viola. Il numero sei diventa un colore Jolly considerando che il viola è un colore non molto comune tra gli oggetti e quindi è possibile utilizzare altri colori per rappresentare il sei, come ad esempio il rosa, o comunque un qualsiasi altro colore che non faccia parte degli altri nove.
Dovrai quindi ogni tanto passare da questo forum per vedere se è uscita la nuova edizione ma non posso dirti ancora quando, spero prima della fine dell'anno ma purtroppo non ne sono certo.

CITAZIONE
Mi spiego meglio con un esempio. Ieri, dopo aver scritto sul forum, ho memorizzato dieci parole. Oggi ho richiamato tutto: colori/numeri, schedario d'immagini legate ai colori/numeri, il numero da 10 cifre e il gruppo di 10 parole. Questo pomeriggio aggiungerò un altro numero, domani altre 10 parole, e così via sino a 10 memorizzazioni. Richiamo giornalmente colori/numeri, e schedario d'immagini legate ai colori/numeri, per farli diventare 'istintivi', ma i numeri e le parole 'test'? Devo ripeterli giornalmente? Tra 10 giorni dovrò essere in grado di ripetere le 10 storielle che mi sono inventato?

Scusami ma non riesco a capire qual'è il tuo scopo in questo tipo di memorizzazione. La tecnica dei colori diventa "istintiva" dopo un po che ti abitui a convertire numeri in colori e colori in numeri, questo è facile ottenerlo senza necessariamente memorizzare informazioni e osservando il mondo circostante e i numeri che ci passano davanti agli occhi durante la giornata. Lo scopo della tecnica dei colori più che memorizzare è familiarizzare con il meccanismo di conversione visivo-numerico, o numerico-visivo. Un qualcosa di nuovo, un'abilità mentale che si acquisisce come per la conversione fonetica ma utilizzando un metodo più elementare e molto meno macchinoso della conversione fonetica.
Per quanto riguarda: "Tra 10 giorni dovrò essere in grado di ripetere le 10 storielle che mi sono inventato?"
La risposta è determinata dalla tua esperienza pratica e dalla consapevolezza che sviluppi quando consolidi un ricordo. E' un po simile a quando devi ricordarti una poesia a memoria (è solo un esempio), come fai a sapere quando l'hai imparata bene al 100%?

CITAZIONE
Perché non ho capito se, semplicemente, quando serve, devo solo pensare, per esempio, a qualcosa di rosso, qualcosa di non per forza presente nel mio schedario, oppure il contrario(so che il vino è rosso, lo uso per la storiella anche se non è nel mio schedario).

Comprendere come funzionano certi meccanismi mentali quando li usiamo è lo scopo del metodo dei colori, il metodo dei colori sfrutta direttamente la memoria visiva, a differenza della conversione fonetica che deve convertire un numero in uno o più suoni e successivamente in una o più immagini.
Se pensi a qualcosa di rosso, i meccanismi associativi che si mettono in moto tendenzialmente ti porteranno alla coscienza ricordi legati a quella memoria che hai evocato: "rosso" appunto. Quello che "salta" fuori non segue un ragionamento logico ma associativo spontaneo, dove ti porta questo "ragionamento visivo" è un qualcosa che devi osservare, in questo modo avrai l'opportunità di comprendere che strada la tua memoria ha seguito.
Evocare ricordi visivi non è come ricordare una poesia, un pezzo di una frase, un discorso, o più semplicemente l'articolare un pensiero scritto per comunicare qualcosa. Purtroppo ci troviamo in un percorso mentale che è più facile comprenderlo attraverso la pratica che attraverso la grammatica.

CITAZIONE
Credo debba prima prendere ancora confidenza con le cose più 'semplici' -ma tornerò alla carica :D perché voglio capire il discorso della struttura, dei pro e contro, e ho bisogno di lavorare in quella direzione il prima possibile.

A differenza di tutti gli "altri" che trattano questi argomenti e perseguono unicamente lo scopo commerciale, in questo forum l'obbiettivo è quello della ricerca e dello sviluppo, quindi puoi tornare alla carica quando vuoi, è anche questo il tuo contributo per chi potrebbe giungere a questo forum dopo di te e magari potrebbe essere un qualcuno (o una qualcuna :D ) che ha avuto i tuoi stessi dubbi e si è posto/a le stesse domande.

CITAZIONE
Credo debba prima prendere ancora confidenza con le cose più 'semplici' -ma tornerò alla carica :D perché voglio capire il discorso della struttura, dei pro e contro, e ho bisogno di lavorare in quella direzione il prima possibile.

Tutto si riduce a questo: "Tranne che per la tecnica associativa a concatenazione, tutte le mnemotecniche strutturate come la tecnica dei loci, la tecnica del palazzo della memoria, gli schedario visivi di qualsiasi tipo, sono formati da punti di partenza e nel caso di tecniche di memoria di livello superiore da sotto-punti di partenza. Ogni punto di partenza e sotto punto di tipo visivo può essere utilizzato per associare altre informazioni visive. Nel caso si vogliano associare memorie di tipo linguistico, ad esempio parole o numeri, è necessario convertire queste parole e numeri in immagini.
I pro è che il potenziale della memoria visiva è praticamente illimitato, i contro invece si ha per quanto riguarda le difficoltà nell'utilizzo della memoria visiva in quanto la stragrande maggior parte delle persone ha perso l'abitudine ad utilizzarla in modo attivo (ossia volontariamente e in modo consapevole).
In questo forum si professa l'esperienza pratica quotidiana e casuale e la costruzione di un rapporto di conoscenza più profondo con la propria memoria a livello pratico (e non teorico!), più che l'allenamento pianificato di mezz'ora, un'ora, due ore al giorno. Allenarsi a memorizzare serve a chi deve fare gare, chi non fa gare di memoria devi imparare ad usare la memoria nella vita di tutti i giorni e anche in condizioni dove concentrarsi è un bel problema.

CITAZIONE
La cosa non è accaduta di proposito e mi ha fatto chiedere se devo sforzami di creare un legame consequenziale, oppure no. Riletti i passaggi d'interesse del libro, mi pare che la risposta sia no. Giusto?

Se ti sforzi rallenti la memorizzazione, se ti fai troppe domande o ti preoccupi di capire se stai associando in maniera giusta o sbagliata rallenti la memorizzazione. Nonostante sia oltre un decennio che mi interesso a come avere un controllo maggiore della mia memoria, ci sono ancora molte cose che devo capire bene e forse ho difficoltà a comprenderle proprio perchè cerco una spiegazione a parole. La memoria visiva è semi-analfabeta quindi è più probabile "vedere" la risposta con l'esperienza pratica o con l'intuizione, piuttosto che cercare di capire un "ragionamento visivo" nel modo "ordinario".

Spero di non averti messo ancora più in difficoltà. :D , ma ti assicuro che la via più facile è quella pratica, un po come quando fai scuola guida e prendi la patente, automaticamente non è che diventi un pilota di formula uno. :D
 
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Aug
view post Posted on 10/8/2019, 17:18     +1   -1




Ciao,

grazie. Ora ci siamo capiti!
Se e quando uscirà, leggerò molto volentieri il libro aggiornato(e darò anche volentieri il mio piccolo contributo per il mantenimento della comunità; considerati i fini mi pare giusto).

CITAZIONE
Scusami ma non riesco a capire qual'è il tuo scopo in questo tipo di memorizzazione. ...
Per quanto riguarda: "Tra 10 giorni dovrò essere in grado di ripetere le 10 storielle che mi sono inventato?"

Sono (ri)partito con le mnemotecniche con l'idea di seguire il percorso indicato sul libro, ed è ciò che sto facendo: apprendere il metodo dei colori, poi quello dei loci, poi quello dei loci temporali, eccetera. Ho già acquisito dimestichezza con la conversione colore/numero, ed ho creato il mio schedario d'immagini legate ai colori/numeri.
Le memorizzazioni di cui ho scritto sono quelle 10 d'esercizio che, nel libro, è suggerito di fare prima di passare al metodo dei loci. Riferendomi all''essere in grado di ripetere le 10 storielle', relative agli esercizi appena citati, non mi riferivo alle (mie)capacità mnemoniche, ma, molto più banalmente, chiedevo se era il risultato che avrei dovuto ottenere prima di passare ai loci. Se riuscire a tenerle a mente tutte e dieci le storielle(ovviamente, le informazioni sottese) era propedeutico, preparatorio, al metodo dei loci. Non era così che dovevo guardare la cosa, ora ho capito. :rolleyes:

CITAZIONE
Comprendere come funzionano certi meccanismi mentali quando li usiamo è lo scopo del metodo dei colori, il metodo dei colori sfrutta direttamente la memoria visiva, a differenza della conversione fonetica che deve convertire un numero in uno o più suoni e successivamente in una o più immagini. ...

Sei stato chiaro. Devo provare per capire. Ti chiedo comunque se, data la tua esperienza, ritieni sia utile io ampli il mio schedario colore(numero)/immagini(come l'ho descritto nel messaggio precedente) con altre immagini 'messe lì' consapevolmente? Mi tornerà utile uno schedario di genere?

CITAZIONE
A differenza di tutti gli "altri" che trattano questi argomenti e perseguono unicamente lo scopo commerciale, in questo forum l'obbiettivo è quello della ricerca e dello sviluppo, quindi puoi tornare alla carica quando vuoi, è anche questo il tuo contributo per chi potrebbe giungere a questo forum dopo di te e magari potrebbe essere un qualcuno (o una qualcuna :D ) che ha avuto i tuoi stessi dubbi e si è posto/a le stesse domande.

Grazie! Lo sto già facendo...

CITAZIONE
Tutto si riduce a questo: "Tranne che per la tecnica associativa a concatenazione, tutte le mnemotecniche strutturate come la tecnica dei loci, la tecnica del palazzo della memoria, gli schedario visivi di qualsiasi tipo, sono formati da punti di partenza e nel caso di tecniche di memoria di livello superiore da sotto-punti di partenza. Ogni punto di partenza e sotto punto di tipo visivo può essere utilizzato per associare altre informazioni visive. Nel caso si vogliano associare memorie di tipo linguistico, ad esempio parole o numeri, è necessario convertire queste parole e numeri in immagini. ...

Ad un punto di partenza visivo, naturalmente visivo, visivo 'di suo'(un colore, un loco, ...), si devono associare punti d'arrivo visivi; e i punti d'arrivo possono essere numeri o parole, ma questi, se numeri o parole, devono prima essere convertiti in immagini e poi associati ai punti di partenza visivi. Convertiamo, associamo, ricordiamo le (es.)due immagini, e ne decodifichiamo una... Se ho capito bene. Interessante.

CITAZIONE
Se ti sforzi rallenti la memorizzazione, se ti fai troppe domande o ti preoccupi di capire se stai associando in maniera giusta o sbagliata rallenti la memorizzazione. ...

Ho capito. Come sopra: provare per capire; senza farsi troppe menate :D

Oggi ho provato a memorizzare: Duomo, via Mengoni, l.go S.Margherita, via S.Margherita, P.za della Scala: 1) via Case Rotte, l.go Mattioli, via Catene, P.za Meda, c.so Matteotti, p.za S.Babila; 2) via Manzoni, via Bigli, via Verri, via Montenapoleone, c.so Matteotti, p.za S.Babila.
Sono due percorsi stradali(due di troppi e pure i più facili :sick:). Sapendo usare, per ora, solo il metodo dei colori e non avendo dimestichezza con la scomposizione delle parole, l'unico modo è stato ripetere(d'aiuto è stato il ricordo visivo reale che ho delle strade in questione, ovviamente...). Lasciando da parte il problema relativo alla conversione di certe parole(ci sto ancora lavorando/pensando), mi sono, però, reso conto che una storiella PAV, del tipo 'il Mengoni(che so chi è, è già nella mia memoria), con una margherita va a teatro, inciampa in delle case rotte, entra in banca(Mattioli era un banchiere), si incatena, eccetera', mi avrebbe aiutato. Nel tuo libro dici prendere la memorizzazione PAV con le pinze perché mostra i sui limiti all'aumentare delle informazioni concatenate. Ti chiedo, però: tante PAV relativamente corte(max 20/30 parole), possono coesistere? Dando per scontate le ripetizioni, ovviamente.
In caso di risposta positiva, pensavo, di pari passo con il percorso di studio proposto dal libro, di costruire le mie belle storielle PAV fatte dei percorsi che devo imparare. In caso di risposta negativa... Seguirò il percorso fino a quando avrò trovato e imparato la tecnica giusta.

Grazie.

Aug!
 
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view post Posted on 11/8/2019, 19:20     +1   -1
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Ciao

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Sei stato chiaro. Devo provare per capire. Ti chiedo comunque se, data la tua esperienza, ritieni sia utile io ampli il mio schedario colore(numero)/immagini(come l'ho descritto nel messaggio precedente) con altre immagini 'messe lì' consapevolmente? Mi tornerà utile uno schedario di genere?

Il problema di noi adulti è che ci facciamo troppe domande sull'utilità di un qualcosa che fa parte di un percorso di apprendimento.
Non capisco cosa intendi per "mi tornerà utile"?

Forse non ti piacerà l'esempio ma se un bambino non impara prima a gattonare come fa ad imparare a camminare? L'ampliamento dello schedario dei colori (modello 01-99 o 1-100), come per lo schedario visivo fonetico, è un percorso che ritengo necessario per raggiungere un buon livello di memorizzazione e soprattutto per raggiungere un certo livello di consapevolezza mnemonica. Uno schedario visivo di tutte queste caselle ti permette di incrementare notevolmente la capacità di memorizzazione di numeri, oltre che memorizzare un minimo di cento singole informazioni in modo sequenziale. E' normale che poi ci si può chiedere: "Ok, ora che sono in grado di memorizzare tutto l'intero tabellone delle estrazioni del lotto in cinque minuti, o 100 parole casuali, come lo uso nella vita pratica?" (è solo un esempio) ma questo tipo di domande sposta l'attenzione su ciò che si conosce poco; di come i nostri apprendimenti inconsci si muovono nella nostra vita ordinaria".
In sintesi se si continua ad abituarsi a ragionare in modi fuori dall'ordinario, per un certo periodo di tempo, applicheremo questi modi di "ragionare" anche per ottenere "soluzioni trasversali" senza nemmeno rendercene conto.
Purtroppo è molto difficile riuscire a spiegarlo a parole.

CITAZIONE
Ad un punto di partenza visivo, naturalmente visivo, visivo 'di suo'(un colore, un loco, ...), si devono associare punti d'arrivo visivi; e i punti d'arrivo possono essere numeri o parole, ma questi, se numeri o parole, devono prima essere convertiti in immagini e poi associati ai punti di partenza visivi. Convertiamo, associamo, ricordiamo le (es.)due immagini, e ne decodifichiamo una... Se ho capito bene. Interessante.

Esatto! Se comprendi BENE la regola di base di come funziona una "mnemotecnica strutturata", a parer mio sei già a metà strada, ma ho notato che sono l'unico sul pianeta Terra :D a mostrare la verità su come deve essere "visto" l'argomento. Tutto il resto dopo la regola: punti di partenza e sotto punti di partenza (sotto punti di partenza per le tecniche di livello superiore) è solo contorno, o meglio il tentativo di utilizzare la memoria del linguaggio per spiegare qualcosa che può essere compreso quasi nella totalità solo attraverso l'esperienza pratica soggettiva.

Il numero uno associato al ROSSO(1) che successivamente associ ad un oggetto rosso; il numero uno associato al suono t-d e poi all'immagine del TE(1); un loco, o un qualsiasi altro oggetto utilizzato come punto di partenza di una tecnica di memoria, hanno la stessa medesima funzione, ossia essere un punto di partenza visivo da dove partire e a cui associare un'immagine tendenzialmente precaria. Questo tipo di associazione tra il punto di partenza e l'immagine precaria viene definita memorizzazione. La stessa cosa la ottiene se prendi il primo oggetto che hai davanti agli occhi e se provi ad associarlo alla parola "Gatto". Domani sarai in grado di ricordare quest'associazione che hai appena fatto, o potresti vedere un gatto per la strada e automaticamente potrebbe venirti in mente l'oggetto che hai utilizzato per memorizzare la parola gatto adesso.
Forse potresti rimanere un po spiazzato sulle cose che scrivo ma se ci rifletti un po sopra potrai renderti conto da te che sono ovvie! Alla fine le mnemotecniche "funzionano" perchè utilizziamo ricordi che conosciamo bene, disposti in modo ordinato e sequenziale, per poterli poi utilizzare per associare informazioni che nel modo ordinario di ricordare dimenticheremo in brevissimo tempo.

CITAZIONE
Ho capito. Come sopra: provare per capire; senza farsi troppe menate :D

Come Morfeus in Matrix, io posso solo indicarti la strada, poi sei tu che devi scegliere di percorrerla :D.

A parte gli scherzi, devi capire da te perchè alcune associazioni funzionano bene e altre invece sono fragili. Ti potrà capitare di utilizzare associazioni che ritieni poco efficaci mentre invece è l'esatto contrario come ti potrà capitare di fare associazioni convinto che tengano mentre invece le dimentichi continuamente. Quando memorizzi, l'efficacia della memorizzazione dipende sempre dalla familiarità che hai con quell'informazioni, delle volte potresti anche ignorare il perchè hai quella familiarità con quel tipo di informazione, riferito al fatto che utilizzi associazioni che credevi poco efficaci.
Spero di non averti incasinato ancora di più ma è un qualcosa che si comprende con l'esperienza pratica (che non significa "allenamento").

CITAZIONE
Oggi ho provato a memorizzare: Duomo, via Mengoni, l.go S.Margherita, via S.Margherita, P.za della Scala: 1) via Case Rotte, l.go Mattioli, via Catene, P.za Meda, c.so Matteotti, p.za S.Babila; 2) via Manzoni, via Bigli, via Verri, via Montenapoleone, c.so Matteotti, p.za S.Babila.

Hai presente quando vedi una persona ti ricordi la faccia e un sacco di altre cose ma ti sfugge il nome e sopratutto il cognome?
Questo succede perchè manca un collegamento, un ponte che ci permette di recuperare velocemente l'informazione linguistica che ci serve; memoria visiva e memoria del linguaggio mal si combinano fra loro e naturale la cosa, non possiamo farci niente a meno che non abbiamo sviluppato dei meccanismi inconsci che fanno il lavoro per noi senza che ce ne rendiamo conto. Quindi o si trasforma tutto in immagini e le si associa ad altre immagini difficili da dimenticare, o ci sono buone probabilità che possiamo dimenticarci il "nome" assegnato a quella memoria visiva. L'immagine che usiamo in una strategia di memorizzazione per ricordare un nome (ad esempio), ha lo scopo di "suggerimento" nel caso dimenticassimo, ovviamente la certezza matematica è impossibile da ottenere ma le probalità di recuperare un ricordo grazie ad un suggerimento visivo si alzano di parecchio.

Ad esempio: largo S.Margherita potresti ricordartelo perchè hai associato quel nome ad un campo di margherite profumate, via Case Rotte anche qui non credo che ci siano difficoltà a trovare un immagine corrispondente ma per largo Mattioli invece potremmo dimenticare la strada-nome, se non troviamo l'associazione visiva giusta che ci permetta di recuperare il nome di quella via, quindi potremo trasformare "Mattioli" nell'immagine di gente matta che pianta dei pioli, magari proprio in un edificio di quella via che abbiamo identificato.

Spero di non averti messo ancora più in difficoltà ma come dico sempre è solo questione di abituarsi a ragionare in un modo alternativo da quello ordinario. Per me importante è comprendere come memorizzare in modo potente e efficacie, rispetto a memorizzare in tempi da guinnes dei primati, questo perchè la memoria e l'apprendimento seguono tempi molto differenti e se si corre troppo nella memorizzazione alla fine si rischia di avvicinarsi al livello dei "Savant" capaci di fare cosi incredibili con la memoria ma incapaci di comprendere quello che memorizzano.

max

CITAZIONE
Nel tuo libro dici prendere la memorizzazione PAV con le pinze perché mostra i sui limiti all'aumentare delle informazioni concatenate. Ti chiedo, però: tante PAV relativamente corte(max 20/30 parole), possono coesistere? Dando per scontate le ripetizioni, ovviamente.

La PAV è sopravalutata, può essere giusto utilizzata per memorizzazione 20-30 informazioni. Anche se ho conosciuto qualcuno che l'ha utilizzata per memorizzare oltre 1800 cifre del pi greco ma qui è un altro caso, si tratta di una memorizzazione eseguita per essere ricordata nel tempo.

L'utilizzo spropositavo di tale tecnica è un assurdità sopratutto per chi è all'inizio, chi continua a professarla come fosse chissà cosa sbaglia perchè ha una scarsa conoscenza di come funzionano certi modi di ragionare ordinari. Troppo facile dire: "Paradosso, associazione vivida". La nostra mente, o se preferisci, il nostro cervello ha dei meccanismi che ignoriamo e che ci impediscono di utilizzare la PAV all'infinito. E il motivo è molto semplice, il "ragionamento" PAV mal si combina con il nostro modo ordinario del pensare e quindi è normale che dopo un po che si utilizza questa "tecnica" alla fine diventa sempre più difficile e faticoso memorizzare dopo un tot di informazioni. Inoltre la PAV richiede un dispendio di energie mentali, per questo non la si può usare quanto si vuole. Usare la creatività ha un costo come energie, quindi è meglio utilizzare ricordi che già possediamo e che magari sono già inseriti nella nostra mnemotecnica (sotto punti di partenza). Un esempio molto elementare è quello di un loco con all'interno un immagine predefinita chiave, ad esempio nel loco uno c'è un personaggio uno che mangia una mela (la mela è la prima immagine chiave predefinita), se devi memorizzare le parole: TASTIERA E GIRAFFA, puoi visualizzare il personaggio uno che che usa la tastiera come mazza da golf per lanciare la mela nella bocca della giraffa. Ovviamente è un esempio elementare ma non abbiamo avuto bisogno di appellarci a chissà quale creatività o associazione vivida di livello pazzesco. Devi però immaginare questa cosa moltiplicato poi per decine o centinaia di loci.

max

PS: ma poi perchè aug! Non è il saluto degli indiani?

Edited by Massimiliano-Masala - 12/8/2019, 05:08
 
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Aug
view post Posted on 21/8/2019, 15:26     +1   -1




Ciao,

grazie, al solito, della super risposta.

Parto dal fondo e dalle cose importanti... Mi chiamo Ugo e, per gioco, quando saluto gli amici, saluto con un 'Aug!', richiamando, effettivamente, il saluto indiano(non giurerei, però, sul fatto che gli indiani si salutino così davvero...). Poi, dovendo inventare l'ennesimo nickname per la registrazione sul forum, non essendo disponibile Ugo, ed essendo a corto d'inventiva, mi sono registrato come Aug(dimenticando, tra l'altro, il punto esclamativo). Ho modificato oggi, come meglio ho potuto, il nickname; così la cosa avrà un po' più senso(si fa per dire) e, soprattutto, potrò parlarti come Ugo.

Mi sono fermato qualche giorno, esercitandomi poco, più che altro ripetendo e richiamando, mentre ero in giro, quanto avevo già appreso. Oggi ho ripreso.

CITAZIONE
Il problema di noi adulti è che ci facciamo troppe domande sull'utilità di un qualcosa che fa parte di un percorso di apprendimento.
Non capisco cosa intendi per "mi tornerà utile"?

Rispetto all'utilità, avrei dovuto scrivere: 'mi tornerà utile creare/ampliare uno schedario per proseguire nello 'studio della materia'?'. Non mi riferivo ad altra utilità e te lo chiedevo perché, seguendo il testo, sarei dovuto passare al metodo dei loci, e poi dei loci temporali(scrivo al passato, ma è la situazione ad oggi). Mi era parso, però, di capire che uno schedario fosse utile(nel senso che ti ho scritto) e, data la scarsità del mio, ho chiesto. Letta la tua risposta, ho, però, capito che lo schedario al quale mi riferivo io non è quello del quale scrivi tu che, se ho ben inteso, è lo schedario visivo fonetico.
Lasciamo perder ciò che intendevo io per schedario... Tu fai riferimento allo schedario visivo fonetico?

Sulle mnemotecniche strutturate posso dire poco, dato il mio livello, se non ringraziarti di nuovo per le spiegazioni.

Su quel che viene dopo, in ordine inverso.
CITAZIONE
... E il motivo è molto semplice, il "ragionamento" PAV mal si combina con il nostro modo ordinario del pensare...

CITAZIONE
... Ad esempio: largo S.Margherita potresti ricordartelo perchè hai associato quel nome ad un campo di margherite profumate...

Convincenti sono le ragioni che adduci per dimostrare i limiti del PAV e chiari gli esempi di trasformazione in immagini delle parole del mio percorso stradale.
Oggi non saprei dire come fare per ricordarle in sequenza, ma forse un giorno, più padrone di alcune tecniche, sarò in grado d'elaborare e utilizzare il (mio)miglior modo per farlo(memorizzarle e ricordarle in sequenza, intendo).

Se la tua risposta sullo schedario sarà affermativa, passerò allo studio della conversione fonetica(per poterla poi unire ai colori).

Aug! :D
 
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view post Posted on 25/8/2019, 19:08     +1   -1
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grazie, al solito, della super risposta.

Vabbe non esageriamo :P , sono risposte di routine considerando l'anzianità di questo forum.
CITAZIONE
Parto dal fondo e dalle cose importanti... Mi chiamo Ugo e, per gioco, quando saluto gli amici, saluto con un 'Aug!', richiamando, effettivamente, il saluto indiano(non giurerei, però, sul fatto che gli indiani si salutino così davvero...). Poi, dovendo inventare l'ennesimo nickname per la registrazione sul forum, non essendo disponibile Ugo, ed essendo a corto d'inventiva, mi sono registrato come Aug(dimenticando, tra l'altro, il punto esclamativo). Ho modificato oggi, come meglio ho potuto, il nickname; così la cosa avrà un po' più senso(si fa per dire) e, soprattutto, potrò parlarti come Ugo.

Apprezzo molto questo tuo periodo!

CITAZIONE
Letta la tua risposta, ho, però, capito che lo schedario al quale mi riferivo io non è quello del quale scrivi tu che, se ho ben inteso, è lo schedario visivo fonetico.
Lasciamo perder ciò che intendevo io per schedario... Tu fai riferimento allo schedario visivo fonetico?

Io faccio riferimento sempre alle stesse identiche cose, poi l'interpretazione quasi sempre è soggettiva, che mi riferisca allo schedario visivo fonetico, allo schedario dei colori, all'alfabeto visivo, alla tecnica dei loci, ecc.., alla fine si "parla" sempre della stessa cosa. Una mnemotecnica che ha dei punti di partenza; questi punti di partenza sono creati e personalizzati da chi vuol imparare ad utilizzare le mnemotecniche. Purtroppo sino a che il percorso non lo si inquadra in un certo modo, le mnemotecniche "sono viste" come uno strumento per ricordare ma non è proprio cosi, almeno questa è la visione che ho maturato in più di un decennio riflettendo continuamente su questi argomenti. Il libro segue un percorso che in quel periodo (2014) mi sembrava quello più graduale e personalmente credo che lo sia ancora ma alla fine dei conti, anche se tua apprendi molte mnemotecniche come: la tecnica dei loci, la tecnica dei loci temporali, la tecnica dei colori, lo schedario visivo fonetico, lo schedario dei colori, lo schedario visivo alfabetico, la tecnica del palazzo della memoria, sino a che non diventi consapevole di ciò che hanno in comune tutte queste mnemotecniche potresti vederle come se fossero una diversa dall'altra mentre invece hanno tutti lo stesso principio base.
Lo ripeto all'infinito da parecchio tempo ma come ha detto Iramian in un post recentissimo:

CITAZIONE
....la percezione dei meccanismi del pensiero non è così semplice.

Comunque come ho già detto ad altri di questo forum io sono instancabile sul fatto di rispondere a chi sta cercando di capire come funziona la mnemonica e come sia possibile superare oltre il limite dell'inimmaginabile la propria capacità di memorizzazione.

CITAZIONE
Convincenti sono le ragioni che adduci per dimostrare i limiti del PAV e chiari gli esempi di trasformazione in immagini delle parole del mio percorso stradale.

Più che i limiti della tecnica PAV io cerco di "mostrare" i limiti che abbiamo noi (sottoscritto compreso) quando si tratta di articolare il pensiero visivo in un certo modo, la tecnica PAV è solo un modo di pensare per ricordare ma va giusto bene per memorizzare al massimo una ventina di informazioni di seguito, poi ci si stanca, o meglio, il nostro cervello si ferma da solo o rallenta mostruosamente rispetto all'inizio della memorizzazione. Questo è un qualcosa che tutti possono verificare da soli, non è una mia affermazione e come se ti dicessi che se ti metti a correre dopo un po è normale che ti fermerai, questo ovviamente sino a che non troverai il passo giusto per poter correre senza stancarti dopo pochissimo tempo. Non so se ho reso l idea.

CITAZIONE
Sulle mnemotecniche strutturate posso dire poco, dato il mio livello, se non ringraziarti di nuovo per le spiegazioni.

Le mnemotecniche strutturate sono solo tecniche di memoria che hanno punti di partenza disposti in modo sequenziale e ordinato. Una tecnica dei loci come quella descritta nel "libro" è una mnemotecnica strutturata, la tecnica dei colori è una mnemotecnica strutturata, lo schedario visivo: dei colori o fonetico sono mnemotecniche strutturate. Sembrano mnemotecniche diverse tra loro ma alla fine la struttura di base è identica. Nelle mnemotecniche più "complesse" come già scritto precedentemente, nei punti di partenza puoi trovare dei sotto punti. Ad esempio, se il primo punto di partenza della tua tecnica dei loci è l uscita dalla tua porta di casa, un sotto punto di partenza potrebbe essere il tuo zerbino, o qualsiasi altra cosa che si trova vicinissimo al tuo punto di partenza. Sia il punto di partenza che i sotto punti, sono ricordi a lungo termine (memorie che è impossibile dimenticare) che saranno utilizzati per associare informazioni precarie. In sintesi, il metodo consiste nell'usare ricordi a lungo termine che conosciamo molto bene e di cui conosciamo la loro precisa collocazione per poterli associare ad informazioni precarie che normalmente dimenticheremo se le memorizzassimo con il modo ordinario.
Il mio scopo più che insegnare le mnemotecniche è far comprendere come sia possibile sfruttare ciò che già ricordiamo bene per ricordare altre cose riducendo di moltissimo la possibilità di dimenticare.



CITAZIONE
'mi tornerà utile creare/ampliare uno schedario per proseguire nello 'studio della materia'?'.
Se la tua risposta sullo schedario sarà affermativa, passerò allo studio della conversione fonetica(per poterla poi unire ai colori).

Se hai imparato la tecnica dei colori, sarà molto più semplice apprendere la tecnica delle conversione fonetica ma inizialmente utilizza la tecnica dei colori come supporto mnemonico per memorizzare la conversione fonetica. Io la conversione fonetica l ho imparata molti anni prima di sviluppare la tecnica dei colori e mi ricordo molto bene le difficoltà che ho incontrato, la vedevo molto macchinosa da mettere in pratica.
Se riscontri difficoltà o hai bisogno di aiuto per l'apprendimento scrivi pure qui. Ti assicuro che quando l'avrai appresa e consolidata diventerai consapevole che le difficoltà risiedono solo nella poca praticità nel saper fare una determinata cosa.

Inoltre considera che io sono una persona normalissima con pregi, difetti e con la possibilità di non capire quello che leggo alla prima, a volte nemmeno alla seconda!
Quindi di quello che scrivi qualcosa potrebbe sfuggirmi o potrei capire altro, potrei dare cose per scontate nel risponderti quando invece non lo sono; se non ti sono chiare certe mie risposte o ho inteso male quello che hai scritto, scrivimelo senza farti problemi perché ci rimango male se non lo fai e poi me ne accorgo nella discussione.
Qui il rapporto tra noi, utilizzando una parola di "Phoenix!" è orizzontale, in questo forum non c'è nessun maestro ma solo compagni di una stessa scuola di classi diverse. Ci sono studenti più anziani, studenti meno anziani e studenti alla prime armi.
 
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Aug
view post Posted on 9/9/2019, 12:30     +1   -1




Ciao Massimiliano,

grazie.
Venerdì ho sostenuto un test(per studio/lavoro) al quale ho dedicato tutte le mie attenzioni, tralasciando, nella settimana che l'ha preceduto, di dedicarmi a qualsiasi cosa d'altro.
Da oggi posso riorganizzarmi e ripartire da dove avevo lasciato.

Molto chiaro ciò che mi hai scritto sulle mnemotecniche strutturate. Io ero già passato alla conversione fonetica(perché aggiungeva qualcosina di diverso), senza dedicarmi troppo né alla tecnica dei loci né a quella dei loci temporali(in futuro si vedrà), e le tue parole mi confermano che ci può anche stare.
Il mio prossimo obiettivo è di raggiungere un certa velocità nella lettura della tabella scheda colore/suono fonetico e poi, o forse nelle stesso tempo, dedicarmi all'apprendimento dello schedario visivo fonetico.

Come hai ben capito, però, a riguardo(dello schedario visivo fonetico), ho più di qualche dubbio e domanda. Te li sottopongo.

Ho compreso come convertire un numero in parola e come convertire un lungo numero in una serie di parole.

Mi chiedo, però, considerato che lo stesso numero può essere 'tradotto' con più di una parola, memorizzare lo schedario visivo fonetico(100 immagini-parola per 100 numeri) serve per non generare confusione? Intendo, reinventarsi ogni volta 10(es.), anziché lasciarlo sempre associato alla parola taxi, può ingenerare confusione(ed è per questo che l''incollo' alla parola-immagine taxi)? Ma quindi, in teoria, bisognerebbe crearsi uno schedario il più grande possibile? Grande nel senso che bisognerebbe associare un'immagine-parola anche a 101(e seguenti) e non, nel caso di 101, memorizzarlo come 10 e 1(supposto si conosca uno schedario composto da 100 immagini-parola).

Inoltre, se per ricordare un lungo numero(es. 3,14159265358979323846264338327950) devo ricordare un 'trota alpina' che vola in 'cielo' e che prima di partire s'è messa a fare la 'maglia' ecc. non sto utilizzando (anche) la PAV e quindi rischiando d'incappare nei problemi di cui abbiamo -hai- già detto a riguardo?

Un'ultima domanda. Dalla parola, quale che essa sia, al numero ci si arriva in maniera univoca(trota o dardo danno sempre 141, se non ho sbagliato); ma al contrario non è così'(141 è trota o dardo?). Allora mi chiedo: la conversione fonetica e lo schedario visivo fonetico servono per memorizzare esclusivamente numeri? C'è modo di farli funzionare al contrario?

CITAZIONE
Inoltre considera che io sono una persona normalissima con pregi, difetti e con la possibilità di non capire quello che leggo alla prima, a volte nemmeno alla seconda!
Quindi di quello che scrivi qualcosa potrebbe sfuggirmi o potrei capire altro, potrei dare cose per scontate nel risponderti quando invece non lo sono; se non ti sono chiare certe mie risposte o ho inteso male quello che hai scritto, scrivimelo senza farti problemi perché ci rimango male se non lo fai e poi me ne accorgo nella discussione.
Qui il rapporto tra noi, utilizzando una parola di "Phoenix!" è orizzontale, in questo forum non c'è nessun maestro ma solo compagni di una stessa scuola di classi diverse. Ci sono studenti più anziani, studenti meno anziani e studenti alla prime armi.

A maggior ragione per me, considerato che io ne so oggettivamente molto meno, quasi un tubo, ieri, oggi e domani valevano, valgono e varranno queste tue considerazioni.

Grazie.

Ugo
 
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view post Posted on 15/9/2019, 02:48     +1   -1
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Mi chiedo, però, considerato che lo stesso numero può essere 'tradotto' con più di una parola, memorizzare lo schedario visivo fonetico(100 immagini-parola per 100 numeri) serve per non generare confusione?
......

Possedere uno schedario visivo di 99 caselle (dico 1-100 perchè fa più figo! :D ) è più pratico per memorizzare dei numeri rispetto che usare solamente la tabella della conversione fonetica.

Lo schedario fonetico 1-100 (che poi dovrebbe essere 00-99: 01, 02, 03,...09 per la memorizzazione a coppie, ma potresti anche usare le prime dieci caselle che rapprentano 1, 2, 3, 4... come 01, 02, ecc..., è soggettiva la cosa), ti da l'opportunità di aumentare notevolmente la velocità di memorizzazione di numeri. Ad esempio se devi memorizzare il numero 1415926535, invece di metterti li a cercare di spezzettare il numero e trovare delle parole, puoi scomporlo in 5 parti a coppie in questo modo: 14-15-92-65-35 e memorizzarlo con le immagini TORRE(14)-TELA(15)-PANE(92)-CELLA(65)-MOLLE(35). Considera che con lo schedario fonetico 01-99, ho memorizzato oltre 3000 cifre del Pi greco, utilizzando come base la tecnica loco-personaggio. Potevo andare ben oltre (non c'è un limite di memorizzazione) ma io personalmente mi annoio a memorizzare cosi tanti numeri e tenerli a mente per giorni, mesi. Uno sforzo mentale molto diverso che memorizzarli in una giornata per poi dimenticarli velocemente in un paio di giorni. Ci sono differenze sostanziali tra diversi tipi di memorizzazioni: velocissime, veloci (al volo) e distribuite nell'arco di tempo medio-lunghi; purtroppo pochissimi riescono a comprendere pienamente le differenze anche chi crede di essere del "mestiere".

CITAZIONE
Ma quindi, in teoria, bisognerebbe crearsi uno schedario il più grande possibile?

Io ero arrivato a 1000 caselle visive anni fa e ti assicuro che i tempi di memorizzazione di numeri si riducono ancora di più, e di parecchio, ma "mantenere" uno schedario di 1000 caselle visive ha un costo di tempo, se non sei uno che deve fare delle competizioni di livello agonistico di un certo tipo è inutile estendere il proprio schedario sino a 1000, poi ovviamente chi è super appassionato (io lo sono stato a livello ossessivo compulsivo!) lo fa ma non è una passeggiata creare uno schedario visivo fonetico di 1000 caselle. Ci vuole molto tempo, la sua ripetizione per il consolidamento è molto più lunga e di parecchio. Poi è ovvie che dopo indefinite volte che lo ripeti diventi un fulmine a memorizzare numeri ma quando smetti di ripassarlo, nel giro di pochi mesi lo schedario di 1000 caselle tende a frammentarsi a perdere i pezzi. Con uno schedario visivo fonetico da mille caselle un numero di 10 cifre lo memorizzi in 10 secondi se non sei un agonista, con schedario visivo fonetico da 100 caselle puoi memorizzare lo stesso numero dai 15 ai 30 secondi, senza nessun tipo di allenamento. Ovviamente devi essere in grado di padroneggiare la tecnica ma non devi essere un campione di memoria.

CITAZIONE
Inoltre, se per ricordare un lungo numero(es. 3,14159265358979323846264338327950) devo ricordare un 'trota alpina' che vola in 'cielo' e che prima di partire s'è messa a fare la 'maglia' ecc. non sto utilizzando (anche) la PAV e quindi rischiando d'incappare nei problemi di cui abbiamo -hai- già detto a riguardo?

Queste sono le basi iniziali per capire la strategia di memorizzazione applicata, quando consolidi uno schedario visivo 01-99 per memorizzare numeri a coppie, la domanda che mi hai posto diventa irrilevante, nemmeno ci pensi più è passato. E' solo un esempio banale ma se ti chiedo quando fa 4x8 non è che ti metti a pensare: 4+4+4+....=32. Potresti comunque non rispondere immediatamente e decidere anche di fare 8x4 che riduce il tempo di calcolo se non conoscessi le tabelline a memoria. :D
Questo è un esempio pratico elementare per farti capire quello che probabilmente conosci già, è solo questione di pratica e sopratutto nel sviluppare l'intuito ad applicare delle strategie mentali sempre più veloci, ignorando poi quelle che usavi precedentemente.

CITAZIONE
Allora mi chiedo: la conversione fonetica e lo schedario visivo fonetico servono per memorizzare esclusivamente numeri? C'è modo di farli funzionare al contrario?

La conversione fonetica è una tecnica di memoria di circa 500 anni, è stata concepita esclusivamente per memorizzare i numeri del Pi greco, lo schedario fonetico è l'evoluzione della conversione fonetica sviluppato nel secolo scorso, presumo negli anni 80. Lo schedario visivo fonetico, come lo schedario dei colori, o altri tipi di schedario visivi personalizzati numerati da 1 a 100, o 01-99, hanno una doppia funzione: puoi memorizzare numeri o puoi utilizzarli per memorizzare altre informazioni come ad esempio parole, o altre informazioni da tenere a mente che non siano numeriche, ad esempio carte da gioco.

Come ti ho già scritto più volte devi considerare in una qualsiasi mnemotecnica strutturata i punti di partenza: 1(rosso), 2(arancione), 3(giallo)....., oppure: 1(tè), 2(Noè),....10(taxi) sono comunque immagini predefinite a cui puoi associare altre informazioni visive. Ad esempio, se dovessi memorizzare una lista di venti parole come: forchetta(prima parola), avvocato, molletta,...., mouse(dodicesima parola), ......, cane (ventesima parola).
Puoi memorizzarle utilizzando le prime venti caselle visive sia dello schedario dei colori, sia dello schedario visivo fonetico. Inoltre potrei chiederti una volta che hai memorizzato la lista: alla posizione 12 della lista che parola c'è? Oppure ti potrei chiedere in che posizione sta la parola MOUSE, e tu rispondermi molto velocemente che sta nella dodicesima posizione.

Spero di non averti incasinato ancora di più :woot: :D, ma ti assicuro che è molto più facile mettere in pratica queste cose e intuire come funzionano che spiegarlo a parole.
 
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view post Posted on 15/9/2019, 20:20     +1   -1

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Salve raga,sono nuovo in questo forum.Mi presento,mi chiamo Andrea e ho 16 anni.Sono un appassionato di mnemonica e quest estate in neanche una settimana ho memorizzato le prime 330 cifre del Pi greco.Sono molto onorato di stare in un forum in cui ce Massimiliano Masala,ti stimo per la tua bravura nel memorizzare le cifre del Pi greco,ed essere stato campione 2016.Volevo chiederti qualche consiglio per memorizzare fino a 500 cifre entro la fine di quest anno?Grazie in anticipo
 
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view post Posted on 16/9/2019, 01:49     +1   -1
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Salve raga,sono nuovo in questo forum.Mi presento,mi chiamo Andrea e ho 16 anni.

Benvenuto Andrea in questo forum. Per cortesia leggi il REGOLAMENTO e presentati nella sezione PRESENTAZIONI che si trovano esattamente nella stessa pagina (clicca pure sulle parole!)
Ti sei inserito in una discussione di conseguenza dovrò eliminare il tuo post in quanto sei off-topic. Prima di eliminarlo aspetto che ti presenti e che successivamente ti suggerisco di aprire una nuova discussione inserendo il titolo dell'argomento di cui vuoi "parlare".

CITAZIONE
Sono un appassionato di mnemonica e quest estate in neanche una settimana ho memorizzato le prime 330 cifre del Pi greco.

Magari nella tua presentazione potresti giusto spiegare ai lettori di questo forum come hai fatto a memorizzare 330 cifre del Pi greco in una settimana.

CITAZIONE
Sono molto onorato di stare in un forum in cui ce Massimiliano Masala,ti stimo per la tua bravura nel memorizzare le cifre del Pi greco,ed essere stato campione 2016

.
Vabbe ora non esageriamo, ho fatto molto di più l'hanno successivo come punteggio arrivando secondo ma la mia performance non è tanto l'aver memorizzato qualche migliaio di numeri del Pi greco (c è Muriel che è stato molto più bravo di me) ma l'aver dimostrato con "precisione chirurgica" che potevo identificare la posizione precisa di una decina o viceversa in un range di 3000 cifre. Ad esempio se ti chiedessi: "Dimmi la sequenza della decina 19" del pi greco saresti in grado di ripetermela? E in quanto tempo dalla domanda?


CITAZIONE
Volevo chiederti qualche consiglio per memorizzare fino a 500 cifre entro la fine di quest anno?Grazie in anticipo

Prima dobbiamo conoscere quale tecnica di memoria hai utilizzato per memorizzare le 330 cifre e se sei arrivato sino alla cifra 330, puoi benissimo arrivare anche oltre alla cifra 3300; non c'è un limite a parte quello dell estendere la propria tecnica per poter appunto memorizzare cifre senza un vero limite.
 
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Aug
view post Posted on 29/9/2019, 16:06     +1   -1




Ciao,

con i miei tempi, sto costruendo e memorizzando il mio schedario fonetico.
CITAZIONE
Lo schedario fonetico 1-100 (che poi dovrebbe essere 00-99: 01, 02, 03,...09 per la memorizzazione a coppie

Così l'ho costruito e, a riguardo, chiedo il vostro aiuto.

'06' = 'S, SC, X, Z' + 'C' o 'G'(dolci)
L'unica parola che ho trovato è 'Scaccia'(una prelibatezza sicula). Intendiamoci, può funzionare, ma mi chiedevo -chiedo a voi- se ce ne fosse un'altra.

Più importante, per me, è '24'. '24' = 'GN' o 'N' + 'R'.
Vi viene in mente qualcosa che non sia 'nero'? Il nero, per me, è 9! Non è che può diventarmi 24 come se niente fosse! Chi ha familiarità con 'i colori' capirà e sorriderà.

CITAZIONE
se ti chiedo quando fa 4x8 non è che ti metti a pensare: 4+4+4+....=32. Potresti comunque non rispondere immediatamente e decidere anche di fare 8x4 che riduce il tempo di calcolo se non conoscessi le tabelline a memoria. :D
Questo è un esempio pratico elementare per farti capire quello che probabilmente conosci già, è solo questione di pratica e sopratutto nel sviluppare l'intuito ad applicare delle strategie mentali sempre più veloci, ignorando poi quelle che usavi precedentemente.

Per ora ho capito, in teoria; pian piano capirò, in pratica.
Grazie.

Come ho scritto, credo nella presentazione, mi trovo a dover memorizzare, non so bene per quando, credo per non prima di novembre e non più tardi di gennaio, un gran numero di percorsi stradali.
Ironia della sorte, ad oggi, non ho trovato miglior metodo di quello della ripetizione a pappagallo.

Se ho ben capito, il 'segreto' di molte delle tecniche di memoria, è quello di far ricorso alle immagini, alla memoria visiva. Nel mio caso, i 'percorsi stradali', devo dire che, raggiunto un discreto, sebbene ancora minimo, poco più d'un quarto, numero di memorizzazioni, la cartina aiuta. Sapere che la piazza X si trova a est piuttosto che a ovest, e saperla visualizzare nello spazio(della cartina che è diventata, in parte, mentale) aiuta. Aiuta, ma non quanto vorrei e, sopratutto, non sto utilizzando per nulla quanto ho imparato con 'i colori' e con lo schedario fonetico! Ogni suggerimento è(molto più che) gradito.
Inoltre, una gran rottura è il tempo necessario per dover ripetere quanto già memorizzato. A questo non ho saputo ancora porre rimedio: se non ripeto perdo il ricordo, se ripeto 'perdo' tempo...

Va be', questa seconda parte è stata più uno sfogo che altro. Magari torna utile a qualcun altro che si trova, o troverà, nella mia situazione e quindi la lascio.

Buona domenica sera.
 
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view post Posted on 30/9/2019, 15:25     +1   -1
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Ciao,
con i miei tempi, sto costruendo e memorizzando il mio schedario fonetico.

La "costruzione" di uno schedario visivo è facile, quello che richiede tempo è il suo consolidamento nel tempo. Potresti memorizzare cento caselle visive tutte in un giorno o in una settimana ma non ti basterà un mese per consolidarlo bene e per bene intendo una velocità di esecuzione simile a quando scrivere la parola "acqua" su un foglio di carta. :D
Lo schedario visivo è uno strumento di memorizzazione. Quando l ho imparato tutto a memoria l ho fatto in una decina di giorni (non ricordo precisamente ma più o meno questo è il tempo), ricordo che per ripetere le cento caselle impiegavo circa dieci minuti poi con il tempo sono sceso a un secondo a parola. Alla fine lo ripetevo in un minuto e mezzo senza nemmeno "correre" più di tanto. Questa è la parte più semplice perchè il passo successivo è quello di utilizzarlo per memorizzare sequenze di numeri, parole casuale e anche carte da gioco.

CITAZIONE
'06' = 'S, SC, X, Z' + 'C' o 'G'(dolci)
L'unica parola che ho trovato è 'Scaccia'(una prelibatezza sicula). Intendiamoci, può funzionare, ma mi chiedevo -chiedo a voi- se ce ne fosse un'altra.

Quando, in questo caso, si ha difficoltà nel trovare una corrispondenza visiva si può utilizzare un eccezione, ad esempio, potresti usare temporaneamente un oggetto di colore bianco e viola (anche inventato) nel frattempo. Oppure decidere di utilizzare ad esempio un personaggio che rappresenta il "06" con la maglia bianca e i pantaloni viola.
tecniche-di-memoria-casella-visiva-06
Sii flessibile quando serve perchè poi le cose vengono in mente con il tempo e quando meno te lo aspetti. Stai tranquillo che siamo in grado di ricordare che abbiamo fatto delle singolari variazioni senza confonderci. Anzi è probabile che sarà tra i ricordi più "luminosi" che ricorderai se hanno una caratteristica diversa dalle altre immagini.
Per 06 puoi utilizzare "Saggio" che puoi associare all'immagine di un vecchio saggio, o ad un libro con la copertina con scritto "saggio di...."

CITAZIONE
Più importante, per me, è '24'. '24' = 'GN' o 'N' + 'R'.
Vi viene in mente qualcosa che non sia 'nero'? Il nero, per me, è 9! Non è che può diventarmi 24 come se niente fosse! Chi ha familiarità con 'i colori' capirà e sorriderà.

Io per il 24 utilizzo un uomo di colore, ma potresti utilizzare l'uomo nero che spaventa i bambini piccoli, o Catwoman
tecniche-di-memoria-casella-visiva-24.

Inoltre la costruzione dello schedario può subire modifiche nel tempo e potresti addirittura utilizzare un immagine che non ha nessuna relazione con il numero.
Potresti anche decidere di utilizzare più immagini per rappresentare una casella visiva. Ad esempio per il numero 38 MUFFA, potresti decidere di utilizzare anche MIWA, la ragazza che guida il veicolo che lancia i componenti a Jeeg Robot d'acciaio.
tecniche-di-memoria-casella-visiva-38

Questi sono strategie che puoi applicare in caso di difficoltà con alcune caselle visive. Alcune sono facili da trovare, altre meno facili e altri più impegnative. E' necessario essere un po flessibili sulle "regole" quando serve. Alla fine ciò che crei è frutto della tua memoria ed è sempre diverso da come è nella realtà.

CITAZIONE
Come ho scritto, credo nella presentazione, mi trovo a dover memorizzare, non so bene per quando, credo per non prima di novembre e non più tardi di gennaio, un gran numero di percorsi stradali.

Immagina di essere un tassista e di percorrerle veramente quelle strade. Però non mi è chiaro perchè dovresti memorizzare "un gran numero di percorsi stradali".
Per me è la tra le cose più semplici nella mnemonica, sopratutto oggi che abbiamo "Google Maps Street View".

CITAZIONE
Inoltre, una gran rottura è il tempo necessario per dover ripetere quanto già memorizzato. A questo non ho saputo ancora porre rimedio: se non ripeto perdo il ricordo, se ripeto 'perdo' tempo...

Puoi farmi un esempio?
Ad esempio come le hai memorizzate con la classica ripetizione verbale. Le hai scritte su un foglio e le hai ripetute come si impara a memoria una poesia?

Credo che tu stia guardando le mnemotecniche e come utilizzare la memoria visiva, un po come qualcuno che ha grandi difficoltà ad utilizzare la mano opposta a quella che usa sempre per fare le cose ordinarie come: scrivere, tenere una posata, un rasoio da barba per radersi, ecc..
 
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view post Posted on 30/9/2019, 18:44     +1   -1
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Max, si può mixare la conversione fonetica con la tecnica dei colori? Per esempio, Numero 24: Un uomo nero che picchia un monaco Shaolin (arancione) che viene scaraventato su un coccodrillo (verde).
è troppa incasinata?
 
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