Aumentare la velocità nella memorizzazione

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view post Posted on 19/1/2019, 22:50     +1   -1

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Buonasera a tutti, sto utilizzando la tecnica dei loci per memorizzare un libro per un'esame all'università. Solo che la mia velocità di memorizzazione fa ridere, impiego moltissimo tempo a rendere le immagini vivide e a ricordarle bene. Avete qualche consiglio per aumentare la velocità?
 
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view post Posted on 20/1/2019, 02:53     +1   -1
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CITAZIONE
sto utilizzando la tecnica dei loci per memorizzare un libro per un'esame all'università

Ciao!
Toglimi una curiosità chi ti ha detto che puoi memorizzare un libro con la tecnica dei loci per poter sostenere un esame all'università?
Non puoi memorizzare un libro con la tecnica dei loci e se qualcuno te l ha fatto credere ti ha mentito!

CITAZIONE
Solo che la mia velocità di memorizzazione fa ridere, impiego moltissimo tempo a rendere le immagini vivide e a ricordarle bene

Prima di tutto dovresti almeno indicare il libro che vorresti "memorizzare", non sarebbe male indicare la materia, il titolo e l'autore, poi dovresti spiegare un pochino il metodo che utilizzi per memorizzare questo libro. Hai scritto che stai utilizzando la tecnica dei loci ma come hai esposto il "quesito" sembra proprio una presa in giro. Quindi o ti sforzi un pochino e seriamente per poter ricevere risposte serie, o puoi rivolgerti a quei finti memo-formatori che stanno prendendo in giro migliaia di studenti raccontando sciocchezze che sia possibile memorizzare libri con le mnemotecniche.

Questo è un forum frequentato da persone serie per farti un idea di come prendiamo sul serio memorizzare e apprendere, dovresti leggerti alcune discussioni (anche le ultimissime vanno bene) per farti un idea di come "lavoriamo" qui e gratis a differenza di altri truffatori e pseudo formatori del nulla che ti chiedono soldi in cambio di miracoli!

Spero che non ti offenderai ma quest'anno scremiamo parecchio quei post che si vedono lontano un chilometro che sono scritti solo per farci perdere tempo e il tuo sembra proprio uno di questi ma potrei comunque sbagliarmi. Ti risponderò comunque perchè la tua domanda

CITAZIONE
Avete qualche consiglio per aumentare la velocità?

è comunque un chiodo fisso che hanno la stragrande maggioranza degli studenti, un ossessione, o l'aggrapparsi ad una speranza che possa esistere metodo che acceleri la velocità di memorizzazione.

Per aumentare la velocità di memorizzazione devi riuscire a "comprimere" le informazioni da memorizzare in ogni loco ciò significa creare dei sotto loci che è molto più pratico e veloce che aumentare il numero dei loci di una mnemotecnica che già possiedi. In modo molto semplice, se possiedi una mnemotecnica di 10 loci, puoi triplicare il suo potenziale inserendo all'interno di ogni loco tre sotto loci, o tre immagini chiavi disposte in una sequenza ordinata o temporale e che dovranno "sposarsi" con il loco stesso. Il passo successivo è il consolidamento di quest'arricchimento del loco che ha bisogno ovviamente di qualche giorno. Questo metodo "teoricamente" ti permette di velocizzare la memorizzazione ovviamente se la tua abilità di creare, modificare e manipolare informazioni visive sia ad un livello che non ha bisogno di quattro o cinque ripetizioni per non perdere ciò che hai memorizzato.
 
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view post Posted on 20/1/2019, 03:58     +1   -1

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Hai ragione ho dato molte cose per scontate!
Innanzitutto il nome del libro è :"barber beal and shaw the english language"
Tratta di linguistica inglese,cambi fonetici,i vari periodi linguistici ecc.
Ho fatto degli schemi a cascata per tutto il libro,ci tengo a precisare che non sono veri e propri riassunti ma rielaborazioni di domande e risposte,dai quali poi:
Leggo un paio di volte e entro pochi minuti ripeto il tutto (a pappagallo),così facendo mi creo la mia "infarinatura di memoria"
creo una mappa mnemonica e applico la tecnica dei loci;Ps:ogni mappa rappresenta una stanza e ogni rammo è "sottolocus"
Solamente che applicando la tecnica dei loci,i risultati si sono garantiti,ma impiego davvero troppo tempo a memorizzare una mappa...
Vorrei arrivare a 10/15 minuti a mappa quando invece ne impiego il doppio per rendere bella vivida l'immagine,non so se è un mio limite di concentrazione o altro...Vorrei consigli su come migliorare questa velocità.
 
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view post Posted on 20/1/2019, 15:55     +1   -1
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Hai ragione ho dato molte cose per scontate!

ok! Mi spiace essere stato così duro ma è necessario capire se chi pone la questione è "qui" per far perdere tempo, o è qui perché è seriamente interessato a trovare un modo per migliorarsi. In questo forum siamo tutti "compagni" di scuola, nessuno è professore e tutti (compreso ovviamente il sottoscritto) possono imparare dagli altri. Ognuno di noi ha qualcosa da insegnare agli altri.

Quando si ha a che fare con un testo di lingua straniera credo che ci sia da considerare la confidenza che si ha con quel "modo di parlare" e di esprimersi. Poi c'è da considerare anche l'argomento che si sta trattando.
Ad esempio, il fatto di conoscere perfettamente la propria lingua madre non significa di essere in grado di comprendere tutto ciò che leggiamo nella nostra lingua, o che ascoltiamo. Credo che sia ovvio, se sei uno studente di giurisprudenza hai molte più probabilità di comprendere un testo giuridico rispetto ad uno studente di medicina e viceversa. Per uno studente di medicina può essere incomprensibile un testo di diritto mentre per uno studente di diritto può essere incomprensibile un testo di medicina. Ma se si tratta di memorizzare però il problema è differente, si tratta solo di memorizzare. La variabile è il tempo che ti serve per riuscire a tenere un certo numero di informazioni da poter poi ripetere come un pappagallo a qualcuno, o nel riportarle in forma scritta.

Tu devi memorizzare senza necessariamente comprendere? O la comprensione deve essere "disponibile" giusto per superare l'esame e successivamente disperdersi nel tempo?

CITAZIONE
Solamente che applicando la tecnica dei loci,i risultati si sono garantiti,ma impiego davvero troppo tempo a memorizzare una mappa...

Se tu fossi una persona che è intenzionato a migliorare nelle arti marziali sia nella velocità che nella potenza cosa faresti?

CITAZIONE
Vorrei arrivare a 10/15 minuti a mappa quando invece ne impiego il doppio per rendere bella vivida l'immagine, non so se è un mio limite di concentrazione o altro...Vorrei consigli su come migliorare questa velocità.

E' già un fattore positivo a parer mio che hai individuato un tuo limite di tempo. La maggior parte delle persone ignora completamente i propri limiti, come se non esistessero.
Se ti "allenassi" nelle memorizzazioni quotidianamente, probabilmente potresti ottenere dei tempi inferiori ma in questo modo appena smetti di "allenarti" ritorneresti nella tuo livello di "default" di memorizzazione.
Quindi la soluzione migliore (a parer mio) è quella di puntare, o meglio cercare delle strategie per "comprimere" più informazioni in un loco ma è solo un inganno a livello cosciente perchè i tempi di memorizzazione sono un qualcosa di relativo e la percezione che si ha non è mai allineata con il tempo reale, ossia, quello indicato dagli orologi e dai calendari.

Vuoi migliorare la velocità di memorizzazione? Dovresti puntare maggiormente sui tempi delle ripetizioni che ti occorrono per consolidare una memorizzazione in archi di tempo medio-lunghi e non in tempi brevi perchè tanto anche se riduci i tempi di memorizzazione di una mappa, potresti aver bisogno di ripetere quella mappa più volte e perderci più tempo, ad esempio, solo per la tua insicurezza di non ricordarla quando invece poi la ricordi benissimo.
 
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view post Posted on 20/1/2019, 18:02     +1   -1

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"..Vorrei consigli su come migliorare questa velocità" (Antonio)

Ciao Antonio.
Nella sessione Le vostre esperienze di studio ho risposto in modo molto articolato, oltre un anno fa (26.10.2017) e proprio in questo forum, al post di Vincenzo 84 intitolato "Come si può utilizzare la tecnica dei loci per lo studio universitario", facendo un esempio pratico, ricco di associazioni , che penso possa darti qualche spunto interessante.

La memoria artificiale, costituita da immagini e luoghi, è sempre un qualcosa al servizio della memoria naturale, per rafforzarla, non per sostituirla.
E dal giusto connubio dei due tipi di memoria che nasce un processo memorizzativo veramente efficace

Viva
 
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view post Posted on 20/1/2019, 19:46     +1   -1
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La memoria artificiale, costituita da immagini e luoghi, è sempre un qualcosa al servizio della memoria naturale, per rafforzarla, non per sostituirla.

Ciao Muriel ;)

Non mi è tanto chiaro questo tuo modo di vedere la "memoria artificiale" da quella naturale. Per artificiale intendi le mnemotecniche con tutto il processo di costruzione e le successive combinazioni delle informazioni fine memorizzazione? Per naturale intendi, ad esempio, la memoria del vissuto di tutti i giorni, dell'esperienze che facciamo, ecc. ?
 
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view post Posted on 21/1/2019, 00:03     +1   -1

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Massimiliano:
Quindi secondo te dovrei impiegare più tempo nella memorizzazione così poi da spendere meno tempo nella ripetizione...
Comunque sia la comprensione è importante,ma è già stata fatta,ho compreso e rielaborato tutto il libro con gli schemi a cascata.Tuttavia vi sono argomenti che devono essere studiati a memoria dove la comprensione è quasi inutile.
Esempio:
Comunque mi sto allenando davvero molto anche perchè l'esame e' veramente a breve e devo finire di memorizzare tutto e bene.
Muriel:
grazie per gli spunti del post di qualche anno fa!
Comunque credo di star raggiungendo il connubio dei due tipi di memoria,perchè sto utilizzando la tecnica dei loci come "aiuto", come se fosse un gobbo e io stessi recitando...Tuttavia non mi è molto chiaro cosa intendi per memoria naturale :unsure:
 
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view post Posted on 21/1/2019, 02:14     +1   +1   -1
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Quindi secondo te dovrei impiegare più tempo nella memorizzazione così poi da spendere meno tempo nella ripetizione...

Spero che tu non ti offenda ma mi chiedo come uno studente nel 2019 possa utilizzare ancora un metodo così obsoleto come gli schemi a cascata per dare un esame, personalmente preferisco quello dei riassunti se dovessi scegliere tra i due. Inoltre combinare il metodo a cascata con una mnemotecnica come la tecnica dei loci o il palazzo della memoria, è veramente un qualcosa che ho difficoltà a comprendere; non ha proprio senso per me.

Per me bisogna investire sulla qualità della memorizzazione e non sulla riduzione dei tempi di memorizzazione. Inoltre tutti abbiamo un limite di memorizzazione sia quotidiano, sia settimanale, sia mensile. Il fatto di desiderare di ridurre i tempi per memorizzare schemi a cascata o mappe mentali, non elimina poi il problema di come "trasportare" nel tempo, le informazioni memorizzate durante il giorno (altra cosa ignorata completamente da la stragrande maggioranza degli studenti). Da come scrivi ho l'impressione che sei stato a contatto con certi personaggi di dubbia serietà che ho visto nel web e che professano proprio un metodo molto simile a quello che tu stai utilizzando per "studiare".

CITAZIONE
Comunque mi sto allenando davvero molto anche perchè l'esame e' veramente a breve e devo finire di memorizzare tutto e bene.

Bravo! Perchè stimolare la memoria è sicuramente l'allenamento migliore che puoi fare ma come ti ho già scritto devi puntare alla qualità della memorizzazione. Inoltre devi riuscire a comprendere quali sono le parti che non devi più ripassare e quali invece sono quelle parti che tendi spesso a dimenticare. Teoricamente una volta che una memorizzazione è arrivata al 100% ed è già nella tua testa da qualche giorno, la puoi mettere da parte perchè non è necessario ripassarla di nuovo. Se riesci ad acquisire questa consapevolezza non avrai bisogno di ridurre i tempi di memorizzazione e studiare sarà meno impegnativo.

@Muriel
Tempo fa hai "mostrato" dispiacere tra le righe di un post, nel notare che un'ottimo strumento come Anki in Italia è praticamente sconosciuto, il problema è proprio un problema tutto italiano. Sino a che ci saranno dei pseudo formatori di mnemotecniche e di apprendimento che non sanno nemmeno da che parte hanno la testa girata e che puntano solo a vendere invece che fare "proselitismo mnemonico", rimarremmo sempre ai metodi professati negli anni novanta.
 
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view post Posted on 21/1/2019, 19:57     +1   -1
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elaborazioni di domande e risposte,

CITAZIONE
o fatto degli schemi a cascata per tutto il libr

CITAZIONE
creo una mappa mnemonica

CITAZIONE
applico la tecnica dei loci

Questo metodo, mi sembra di conoscerlo...

Tre indizi, fanno una prova! :ph34r:
 
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view post Posted on 23/1/2019, 18:57     +1   -1
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Tre indizi, fanno una prova! :ph34r:

Chi l'ha detto?????
Sherlock-e-il-museo-di-Londra

Lo scopo di questo forum è salvare più studenti possibili dai truffatori e dai pseudo formatori del momento che credono di sapere ma sono lontani anni da noi.
Questo forum è l'elite!!!
 
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view post Posted on 23/1/2019, 22:24     +2   +1   -1

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Non mi è tanto chiaro questo tuo modo di vedere la “memoria artificiale" da quella naturale (Massimiliano)

CITAZIONE
Tuttavia non mi è molto chiaro cosa intendi per memoria naturale (Antonio)

Vi sono due tipi di memoria: la memoria cosiddetta naturale, insita in ogni individuo, e la memoria artificiale, che si rafforza con l’insegnamento, il metodo e con un certo tipo di stimolazione ed educazione .

La memoria, naturale o artificiale, serve a ricordare idee, concetti, cose - cosiddetta MEMORIA RERUM - o parole – MEMORIA VERBORUM.

La memoria artificiale si basa su immagini, luoghi, e sull’adozione di una serie di accorgimenti “artificiali “ diversi a seconda che si voglia ricordare o raffigurare idee, concetti, cose (memoria rerum) o parole (memoria verborum)
La “bibbia” della memoria artificiale è rappresentata dall’AD HERENNIUM – opera risalente al 90 A.C. ed attribuita a Cornificio.
Nell’opera vengono descritte nel dettaglio le regole per la costruzione dei luoghi e delle immagini; quelle stesse regole sono state riprese e tramandate nel corso dei secoli e sono giunte sino a noi, sostanzialmente immutate nella loro essenza, nel loro contenuto e nella loro efficacia.

L’ars memoria è una tecnica volta al miglioramento della memoria naturale: entrambe devono essere viste in connubio :“l’arte viene in aiuto della natura, poiché l’una separata dall’altra avrebbero meno efficacia” (<<ad Herennium>>)
L’arte è inefficace senza un intenso e assiduo esercizio; nella mnemonica vale ben poco la dottrina se non è avvalorata dalla operosità, dallo studio, dal lavoro, dalla diligenza.

La Yates, nella sua famosissima opera “L’arte della memoria”, sottolinea bene tale concetto … << questo metodo per fissare il verso nella memoria non funzionerà da solo. Dobbiamo leggere il verso tre o quattro volte, cioè impararlo a memoria al modo usuale, e quindi rappresentare le parole con immagini.
In questo modo il sapere verrà in aiuto alla natura>>.


Le implicazioni pratiche di questa impostazione sono molto importanti, dai più completamente ignorate.
Prima di memorizzare un paragrafo di un testo con le mnemotecniche, lo stesso paragrafo andrebbe studiato normalmente con il metodo usuale. In un secondo momento, l’applicazione delle mnemotecniche consente di rafforzare la memorizzazione in un perfetto connubio con la memoria naturale .

La memorizzazione è comunque la fase terminale di un processo articolato che richiede ex ante :
una preventiva analisi del materiale da studiare, che in un momento successivo sarà organizzato in spazi mnemonici strutturati, che andranno a replicare la struttura ed il contenuto di ciò che deve essere ricordato;
una preventiva pianificazione delle tempistiche di studio , una sorta di “crono programma” che tenga conto di inevitabili ritardi ed imprevisti;
la “compattazione del materiale “, eliminando i fronzoli e le ripetizioni , adottando ad esempio il metodo della scala di compressione del testo, che richiede perfetta padronanza nella tecnica di sottolineatura.
Una volta sottolineato - il righello è assolutamente vietato altrimenti si sottolinea tutto - non leggerò più il libro di testo, ma solo ciò che ho “scremato” con la sottolineatura.

E’ possibile poi “trasferire” quelle stesse informazioni sottolineate e contenute ad esempio in 10 pagine di testo in un unico foglio
La memorizzazione di un testo di 300 pagine, “sgrezzato e sottolineato”, con la scala di compressione del testo si tramuta in 30 pagine da studiare , che contengono però lo stesso contenuto informativo , distribuito in modo sparso e non omogeneo in ben 300 pagine del libro.

La trasposizione/compressione si tramuta quindi in fogli scritti , che assumono visivamente sembianze sempre diverse e particolari, che consentiranno di maneggiare l’impalcatura del libro”, con la perfetta comprensione della gerarchia delle informazioni e della ripartizione dei diversi argomenti, generali e specifici.
Il tutto sarà poi cementato da una strutturazione organizzata degli spazi mnemonici , che non può basarsi meramente sulla sequenzialità.

L’aver preventivamente sfruttato la memoria naturale, nella fase di utilizzo delle mnemotecniche, richiederà un minor utilizzo di parole chiave ed anche un minor sforzo associativo.
Le parole chiave individuate, applicando il link - metodo della storia, link di tipo “fisico” , link con il metodo di sostituzione, - il peg, la tecnica dei loci non strutturati, i loci strutturati (alla Dean Vaughn, alla Gregor von Veinagle ecc), la creazione di indici visivi , la combinazione di più tecniche, richiameranno all’occhio della mente intere porzioni di testo, collocate prima e dopo ogni parola chiave, tramutata in una sorta di “torcia mnemonica” e gancio d’appiglio del contenuto da ricordare.

Mnemotecniche quindi per rafforzare e stimolare il ricordo fissato in prima istanza con la memoria naturale, con migliore comprensione delle interrelazioni e sfumature informative.

Memorizzare ad esempio un articolo del codice civile partendo subito dalla mnemotecniche non consente, a mio avviso , di sfruttare appieno le potenzialità della memoria: quella innate -memoria naturale - e quelle costruite con le diverse tecniche mnemoniche.
Tutti possono provare il seguente esperimento: memorizzare tre pagine di un qualunque testo utilizzando in primis le mnemotecniche ; memorizzare altre tre pagine di un testo similare, sfruttando prima la memoria naturale ed in seconda battuta le tecniche di memoria.
C’è , a mio avviso, la stessa differenza che sussiste tra una tartaruga ed Usain Bolt.

Per materie come il diritto la memoria uditiva è un qualcosa di molto rilevante . Questa particolarità mi era stata evidenziata alle superiori da una formidabile insegnante.
Rileggere velocemente e ripetutamente un articolo ad alta voce, ad esempio, consente l’acquisizione della “musicalità” del testo e la padronanza lessicale specifica della disciplina.
L’utilizzo successivo della arte mnemonica rende il processo di apprendimento estremamente efficace e, al tempo stesso, divertente.
La strutturazione degli spazi mnemonici , replicanti la struttura del testo nelle sue diverse partizioni – capitoli – paragrafi- sotto paragrafi, argomenti specifici, l’individuazione ed il richiamo di ganci mnemonici specifici condurranno ad un efficace processo memorizzativo – connubio perfetto tra memoria naturale e memoria artificiale, completato e cementato successivamente con ripassi scadenziati , che andranno a sfruttare i “ritmi naturali” della memoria

All’università, nell’ affrontare “mattoni “ come il diritto privato o il diritto commerciale, ho sfruttato appieno questa impostazione.
Leggevo gli articoli del codice velocemente , poi diventavano come il testo di una canzone che “fluisce spontaneamente” senza averla mai studiata a memoria.
Alla memoria uditiva associavo l’usuale studio del testo giuridico sfruttando in primis la memoria naturale.
Dopo lo studio approfondito di una molteplicità di pagine ( per il diritto non applicavo in modo sistematico il metodo della scala di compressione del testo) individuavo due o tre parole chiave per pagina.
Avendo già sfruttato appieno la memoria naturale, i ganci mnemonici rappresentati dalle parole chiave mi consentivano veramente di scorrere visivamente con l’occhio della mente il materiale studiato e memorizzato.
Applicavo in quel tempo il link ed i loci in modo del tutto inconsapevole

Costruivo più storie , ognuna rappresentativa di argomenti omogenei; ogni storia , simboleggiata da un’immagine chiave, veniva collocata in una stanza, come indice visivo di quell’argomento, assieme ad altre immagini rappresentative di altre storie appartenenti al medesimo capitolo/argomento , con una chiara visione di insieme ed analitica delle informazioni.

Prima di dormire ripercorrevo le stanze con le storie presenti, venendo proiettato su intere porzioni di testo, che scorreva sotto gli occhi della mente, fissando ulteriormente il ricordo. I ripassi mirati cementavano tutto il processo.

Applicavo senza saperlo l’abbinata loci – link, una delle cose più potenti ed efficaci in campo mnemonico
Risultati: codice civile imparato davvero a memoria, non a pappagallo, ma con padronanza della struttura, dei collegamenti, delle sfumature di ogni argomento, grazie al contributo fondamentale e formidabile della memoria artificiale, in perfetta simbiosi e sinergia con la memoria naturale.

Studiare schemi a cascata sinceramente mi lascia perplesso. Se il materiale da studiare è stato strutturato ed organizzato in modo efficace, avrò sempre una visuale delle informazioni su molteplici livelli : di insieme, specifica , con possibilità di estrapolare correlazioni informative altrimenti difficilmente rilevabili

Sono perfettamente d’accordo con Massimiliano sulla necessità di privilegiare la qualità nel processo memorizzativo , che si manifesta in più direzioni:
in primis si parte dalla qualità delle immagini e associazioni create. Le prime associazioni che vengono in mente sono in genere le più efficaci. Possono bastare anche semplici accorgimenti per rafforzare associazioni normalmente deboli: aumentare o esagerare le dimensioni, creare maggior movimento, applicare la tecnica di sostituzione.
Spesso le associazioni vengono dimenticate perché semplicemente “appoggiate” in un loco, senza la giusta interazione reciproca e con gli oggetti presenti nel loco stesso .
Una associazione va poi cementata con una corretta e scadenziata attività di revisione, finalizzata ad estrapolare e migliorare ciò che non si ricorda bene .
Perché quei termini vengono dimenticati ? Perché in quel loco dimentico sempre le immagini?
Il tutto deve essere organicamente inserito in una impalcatura mnemonica efficace , con una corretta e chiara gerarchia delle informazioni , che una mera sequenzialità dei loci , senza una loro strutturazione su diversi livelli, difficilmente è in grado di garantire

Anki a mio avviso è un esempio perfetto di fusione o connubio tra memoria naturale e memoria artificiale.
La memorizzazione delle flash card avviene inizialmente semplicemente sfruttando la memoria naturale.
Poi entra in campo la memoria artificiale: immagini – in questo caso rappresentate da file di qualunque tipo (foto, video, audio) - , ripetizioni scadenziate e personalizzate dal programma sulla base delle risposte date, con particolari algoritmi che sfruttano i principi ed i meccanismi della curva dell’oblio/ritenzione di Ebbinghaus.

L’apprendimento su più sessioni distanziate nel tempo favorisce la memorizzazione rispetto al tentativo di voler apprendere massivamente tutto in una volta sola .
La stimolazione è sempre attiva: non si legge mai passivamente qualcosa, si devono sempre dare delle risposte precise a delle domande mirate.
Deve quindi esserci costantemente una focalizzazione ed una attenzione in quello che si sta facendo.

Si evita inoltre un altro errore comune: continuare a ripeter quello che già si conosce perfettamente, non intervenendo invece sui reali punti di debolezza.

Viva
 
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view post Posted on 24/1/2019, 12:21     +1   -1
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[QUOTE]Chi l'ha detto?????/QUOTE]

Agatha...


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Meno male che c'è Max. :P

Ogni giorno ne saltano fuori di nuovi.
 
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view post Posted on 24/1/2019, 20:29     +1   -1
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@Muriel.
Grazie per la spiegazione anche se ho bisogno di rileggerla o di riascoltarla (tramite software) almeno tre volte e ci devo riflettere sopra almeno un paio di giorni. Io sono praticamente sprovvisto di queste tue conoscenze.
Ti spiace se utilizzo le tue accuratissime spiegazioni nel sito web di questo forum? Stiamo riorganizzato un po tutto. Non mi prendo ovviamente i meriti e linko la fonte a questo forum con il tuo nik name. Che ne sappiamo, magari saltano fuori altri Muriel, anche se ho molti dubbi che esistano persone con la tua super preparazione storica sulla mnemonica.

CITAZIONE
Anki a mio avviso è un esempio perfetto di fusione o connubio tra memoria naturale e memoria artificiale.

Ho avuto tempo per dargli un occhiata e personalmente credo che sia un ottimo strumento di studio, purtroppo mancano guide pratiche fatte bene in Italia e avevo pensato anche di dedicare una sezione proprio a questo tipo di software, ho anche visto che c'è chi condivide dei lavori e gira anche su smartphone. Ora sono un po preso con il mio lavoro ordinario ma appena ho finito volevo approfondire meglio le potenzialità di questo software didattico.

CITAZIONE
Meno male che c'è Max. :P

Meno male che ci sei anche te come ovviamente tutti quelli che partecipano alla vita di questo forum. E' questa la vera ricchezza di questa comunità della memoria e dell'apprendimento ;)

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Ogni giorno ne saltano fuori di nuovi.

La quasi totalità sono meteore, ne vedremo ancora.
 
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view post Posted on 25/1/2019, 13:20     +1   -1

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Ciao benventuto, provo a dare il mio contributo, ho letto le altre risposte e provo a dire la mia.

Mi riferisco per prima cosa alla tua necessità di aumentare la velocità.... secondo me non è una necessità di aumentare la velocità.... ma quello che devi fare secondo me è di toglierti un pò di zavorra da dosso.

Con questo voglio intendere che nessuno valuta il fatto che bisogna stare rilassati, voglio intendere lo studio non si può fare in qualunque momento della giornata, almeno per quello che ho capito io, da qui discende che ci sono fasi in cui vai più lento e fasi in cui (per esempio ambiente favorevole) vai più veloce. La veloicità secondo me la inizierai ad ottenere quando riesci a capire con te stesso che stai prendendo il controllo di quella cosa.

Come quando devi controllare un cavallo sbizarrito, se non capisci come farlo stare calmo, non partirai mai. Il modo che io e dico io per mia esperienza personale, ho trovato per raggiungere diciamo quella sensazione di controllo, come se niente mi sfugga di mano, è quella di fare l'accoppiata registratore, tecnica dei loci temporali. Purtroppo uno dei limiti che ha lo strumento di internet, è che possiamo solo comunicare tramite testo, quindi sembra che quando uno spiega le memotecniche, ti stia dicendo crea una serie di immagini e mettile una dietro l'altra.

Sembrerebbe abbastanza facile, in realtà è così, ma ti assicuro che le memotecniche sono molto versatili, le puoi fare in molti contesti, se hai una fonte uno stimolo, visivo uditivo o delle gestualità. Cioè quello che sto dicendo che siamo noi stessi ad innescare l'immagine mentale, oppure anche un video mentale.

Sai anche io all'inizio avevo difficoltà, a creare le immagini mentali, sembrava proprio come una lampadina che faceva luce per qualche secondo e poi si spegneva tutto. Ero portato a pensare che forse il mio cervello non preferiva questo genere di cose. Facendomi continuamente domande su come dovrei apprendere o comunque come fare che le immagini non vadano via e le possa richiamare con facilità, senza che ci siano dimenticanze. E ho scavato dentro di me e trovato diversi strumenti:

1) il registratore: nel sentire quello che dico, lascio un attimo andare la mente, mentre sto creando immagini, cioè sto dicendo, ci sono fasi in cui parlo molto velocemente o il periodo è molto breve e passo subito ad un altro argomento, in quella fase riconosco che ancora c'è un affollamento di immagini, tutt'altro che ordinato come siamo portati a pensare, che le immagini le dobbiamo mettere in fila. Quello che sto dicendo è che per esempio per andare poi ad ordinare, riporto indietro il registratore.
Ma. c'è un ma grande come una casa,...... e cioè è vero che le immagini si sono affollate, ma è anche vero che la mente quell'immagine l'ha creata non ha nessuna difficoltà a richiamarla quando ha lo stimolo (uditivo in questo caso). Quindi ritornare indietro e andare a riascoltare con più attenzione, o comunque fare in modo che le parole si susseguano. Sono sicuro che qualcosa esce fuori. A sprazzi ma esce fuori.

2) memotecnica: è vero che non è facile usare molto le memotecniche in questa fase, perchè siamo portati a pensare che le immagini debbano essere fatte parola per parola.... cosa che taglia via totalmente la nostra intelligenza, e il nostro spirito elaborativo.... quindi in questo caso per fartela semplice mi appoggio sulla parola di più facile comprensione, o che l'immagine da creare sia più immediata.... quando non ci sono parole molto tecniche...... In questo caso c'è un altro ma..... cioè che comunque io quell'immagine l'ho contestualizzata.... quindi so che se la stessa parola l'ho già memorizzata in precedenza..... ma la stessa parola trovandola in un altro contesto..... so che si riferisce ad un altro argomento..... quindi non rischio poi di mettermi a parlare di un altro argomento.

ci vuole più a dirlo che a farlo

3) tecnica dei colori: è la base per me quando sono in crisi, che non vengono fuori i loci.... per esempio ora se devo pensare ad un gufetto che ho visto sopra un mobile da un mio amico.... penso prima al colore..... e poi dopo il colore mi viene fuori la forma la grandezza e altri dettagli riguardo altri colori.
 
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view post Posted on 28/6/2019, 11:45     +1   -1

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tecnica dei colori: è la base per me quando sono in crisi, che non vengono fuori i loci.... per esempio ora se devo pensare ad un gufetto che ho visto sopra un mobile da un mio amico.... penso prima al colore..... e poi dopo il colore mi viene fuori la forma la grandezza e altri dettagli riguardo altri colori..

@Angelo: la tecnica dei colori la utilizzi in combinazione con qualche parametro nello specifico? Ad esempio il gufo si trova nel loco 7? (7 perchè penso al marrone, ma magari per te ha un altro senso)


CITAZIONE
venendo proiettato su intere porzioni di testo, che scorreva sotto gli occhi della mente

Sulla base di quanto, pazientemente, mi ha portato a constatare Massimiliano sul ricordo dei caratteri come possiamo leggere questo passaggio??

Io ammetto di aver fatto una prova mesi fa.
Sono stato tipo 20’ su un App per migliorare riflessi, concentrazione e da come l’avevo interpretata al tempo “memoria visiva” (fotografica per capirci) poi ho aperto due pagine di un libro che avevo finito di studiare da un giorno o poco più.

Ho provato a fare quanto mai mi era riuscito, ovvero ripetere come un pappagallo. Forse aiutandomi con delle parole a cui ho associato un immagine (ma precariamente, giusto il tempo di ripeterla a voce). Risultando sorprendente. Ripetuto a voce una due volte.
Tralasciando il fatto non secondario che dopo più di una settimana era evaporato tutto, però nei giorni appena successivi ricordavo la struttura di quanto avevo memorizzato: ovvero che iniziava da metà della pagina di sinistra e prendeva tutta la pagina di destra. E riuscivo ad orientarmi su quelle che erano le parti della pagina. (Senza neppure aver sottolineato, o evidenziato con colori)

Con il formato digitale come si potrebbe ovviare a ciò?
Io attualmente sto arragiandomi con l’App Note ma è parecchio limitata.
La cosa ottimale sarebbe trovare un qualcosa che ricalcasse un quaderno, dovrò dare un’occhiata.
 
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14 replies since 19/1/2019, 22:50   2031 views
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