CITAZIONE (Massimiliano-Masala @ 2/11/2018, 18:01)
Mah, che strano sono d'accordo con te
Devo aspettarmi eventi catastrofici?
CITAZIONE
l'importante che tutto ciò che si scopre o si ipotizza, non sia preso sempre come se fosse un dogma di fede, visto che mi è capitato di leggere e di ascoltare di certi personaggi che hanno questo modo di pensare,
Se è un'ipotesi, per definizione, non potrebbe essere presa per un dogma.
Comunque la scienza è ricerca, si pongono basi, che si crede corrette e poi arriva qualcuno che le smonta.
Ma a qualcosa, per fare i compiti, dobbiamo pur credere; a maggior ragione se è sperimentato.
CITAZIONE
Anche se a distanza di circa trent'anni per capire quello che ha capito lei, io ho impiegato molti meno anni e senza nemmeno appuntarmi niente in modo continuo.
Se l'hai fatto così, neanche la tua è una ricerca scientifica .
CITAZIONE
Comprendere come funziona la memoria e l'apprendimento a "livelli inferiori" di consapevolezza, o di coscienza. Un po come scendere di qualche piano e iniziare ad usare abilità che solitamente sono gestito a livello inconscio. Un po come quando prendiamo il controllo della respirazione
Mica ho capito...
CITAZIONE
Credo sia più corretto scrivere che è una delle tante cose che un cervello è in grado di apprendere.
No, normalmente funziona proprio così, solo che non ce ne rendiamo conto.
CITAZIONE
Io mi rifaccio alla definizione ufficiale, ossia, il tentativo di fusione di due ricordi di sensi differenti. Per le parole ovviamente è sempre il senso dell'udito in questione anche se non apriamo bocca per dargli fiato.
Io mi rifaccio a quella medica, coniata da Lurjia.
CITAZIONE
Ne ho conosciute di persone con questo "difetto cognitivo" e in effetti sembra portare più svantaggi che vantaggi. Alla fine però è un'abilità che tende ad andare fuori controllo,
Della sinestesia vera non si ha controllo.
Non puoi farci niente.
CITAZIONE
La penso diversamente (o meno male sono di nuovo io
).
Dalla propria memoria c'è sempre da imparare.
Si, ma per esempio, nei soggetti che hanno memorie eccezionali (memoria episodica ed autobiografica), nelle interviste dichiarano chiaramente che ricordarsi tutto non gli serve a neinte nell'imparare e nello studiare.
Evidentemente i meccanismi non sono gli stessi.
CITAZIONE
Spara!
Per fare quello che ti eri proposto, in passato , avevi accennato che avresti voluto bypassare l'ippocampo ed accedere direttamente alla memoria a lungo termine.
Ti scrissi che ,al momento , per quello che sappiamo, non era possibile farla; benchè il cervello abbia capacità di ricablarsi, quelli che perdevano l'uso dell'ippocampo non riuscivano
più a tessere ricordi a lungo tempo.
Un'altra cosa, che ben saprai, è il processo di consolidamento, nel quale un engram passa dalla MDL alla memoria a lungo termine; mentre la prima decade.
Ebbene, sembra che non sia così!
Da una ricerca recente, si è visto che le due tracce - quella a breve e quella a lungo termine - si formano in contemporanea.
In pratica, quando si forma il ricordo, quello a breve termine e quello a lungo termine si formano nello stesso istante.
Succede però che, uno rimane attivo (quello a breve) e l'altro rimane silenzioso, in attesa di essere attivato.
Quando l'engram a breve termine comincia a svanire (circa 2 settimane) quello a lungo termine diviene attivo e rintracciabile.
Sono sicuro che adesso ti si è accisa la fantasia.