Memorizzare un intero mazzo di carte con 3 associazioni

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view post Posted on 30/9/2018, 22:51     +1   -1

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A primo acchito può sembrare una cosa impossibile, è invece questo un espediente realizzabile da tutti, con i giusti strumenti e le corrette metodologie, che di seguito illustrerò.

A mio avviso , oltre ad essere molto divertente e sorprendente per chi lo vede, questo è un esercizio molto utile per la mente di chi lo pone in essere; vengono infatti ad essere stimolate ed affinate diverse abilità e capacità mnemoniche: l’abilità di creare valide ed immediate associazioni visive, la perfetta padronanza dei loci, l’interconnessione delle informazioni , la compressione e decompressione dei dati da memorizzare, la capacità della mente di essere perfettamente focalizzata su quello che sta facendo.

L’obiettivo nel nostro caso è memorizzare tutta la corretta sequenza di carte rosse e nere di un mazzo da poker da 52.
Se non viene applicata una giusta metodologia, inevitabilmente ci si scontrerà con una ridondanza di informazioni tutte uguali, nello specifico carte rosse e carte nere che si ripetono di continuo e che renderebbero molto difficile il ricordo di tutta la corretta sequenza.
Con la metodologia che spiegherò , con tre semplici associazioni, posizionate in tre loci distinti (ognuno ne scelga tre ai fini della comprensione pratica del meccanismo), si è in grado di ricordare perfettamente la corretta sequenza di carte rosse e nere di un intero mazzo da poker.

In altri termini, se "impilo" 5 mazzi di carte da poker uno sull’altro, che a livello visivo crea un certo effetto, sarò in grado di ricordare tutta la corretta sequenza di carte rosso e nero (260) che si susseguono, in modo veloce, efficace, divertente, con 15 semplici associazioni posizionate in 15 loci di un mio percorso preventivamente scelto.

Per spiegare come memorizzare la sequenza rosso e nero di un intero mazzo di 52 carte da poker, partirò dalla fine , per ricostruire passo dopo passo in maniera pratica tutto il processo.

La sequenza di carte si traduce sempre in coppie di immagini, che vengono fatte interagire tra di loro a due nei loci prescelti.

Prendo un mazzo di carte, lo mescolo ed inizio a scorrere le carte
Le prime 18 carte del mazzo si traducono nelle due seguenti immagini:
Statua (Libertà) /cigar (sigaro cubano);

Devo associare i due termini con la prima cosa che mi viene in mente, sfruttando la tecnica di sostituzione, il collegamento alla Dean Vaughn,(vedasi in proposito i miei post precedenti di dettaglio su tali metodologie), il link tradizionale o cio' che funziona meglio per ognuno di noi.
Ogni associazione sarà completamente autonoma rispetto alle successive, posizionate in loci differenziati.

Nel primo loco decido di applicare la tecnica di sostituzione: la statua della libertà, invece della torcia, ha in mano un enorme sigaro cubano.
Tempo di creazione dell’associazione: una frazione di secondo.

Le successive 18 carte si traducono nelle due seguenti immagini mnemoniche:
orologio/dente.
Nel secondo loco con l’occhio della mente vedo l’orologio della mia cucina che al posto delle lancette ha enormi denti bianchi e luccicanti (tecnica di sostituzione).

Le carte successive , sino ad esaurimento del mazzo, vengono convertite nelle due seguenti immagini:
ananas/lamette
Nel terzo loco immagino un ananas infilzata da enormi lamette affilate (collegamento alla Dean Vaughn) e luccicanti.

STOP.
Con queste tre associazioni ho memorizzato l’intera sequenza rosso e nero del mazzo di carte da poker
Tale sequenza di carte viene perfettamente memorizzata ricordando le tre scene create in precedenza e posizionate nei tre diversi loci:
1) la Statua della liberà con un enorme sigaro in mano al posto della torcia;
2) l’orologio con enormi denti bianchi al posto delle lancette
3) l’ananas con enormi lamette infilzate


Penso che tutti riescano senza sforzi particolari a visualizzare questi tre quadri mnemonici: tutti quindi saranno in grado di ricordare la corretta sequenza delle carte estratte, imparata la metodologia sottostante.

Vediamo ora come riuscire a comprimere tutte le diverse sequenze di carte rosso e nero in tre semplici quadri associativi, entrando quindi nel fulcro della tecnica proposta.
Ai fini esplicativi, illustrerò la modalità di compressione dell’informazione utilizzando il mio 3 digit system block system recentemente sviluppato, estendendo poi il ragionamento a metodologie più semplici ed immediatamente applicabili da chiunque.

La parola chiave di tutto questo ragionamento è : LOGICA BINARIA.
La logica binaria aiuterà a convertire l'intera sequenza di carte nei tre quadri mnemonici in precedenza illustrati.

Devo quindi avere un codice binario. Tale codice sarà una "tecnicalità" che mi consentirà di memorizzare, oltre a qualunque serie di carte rosso e nero, qualunque numero binario di qualunque lunghezza

Il codice binario da me utilizzato è il seguente:

000 = 0
001 = 1
011 = 2
111 = 3
110 = 4
100 = 5
010 = 6
101 = 7

Prima di procedere, devo aver ben acquisito tale codice, memorizzabile utilizzando diverse tecniche.
Per chi non lo conosce, suggerisco Anki, un programma gratuito che permette la memorizzazione di vastissime tipologie di informazioni e materiale, utilizzando le molteplici possibilità offerte dalla moderna tecnologia. Molto diffuso negli Stati Uniti, poco conosciuto ed utilizzato in Italia.

Facciamo un passo indietro. Vediamo come funziona la logica binaria applicata ai numeri binari prima di utilizzarla per le carte.

Esempio: La sequenza 001 011 001 è una sequenza di 9 numeri binari che sono convertiti , in base al codice sopra riportato nei seguenti numeri
001=( 1 ); 011=(2); 001 = (1).

Tali numeri binari vengono convertii quindi nel numero (1)(2)(1) =121 che nel mio 3 digit block system corrisponde alla parola denti (d, n, t con il codice della conversione fonetica)

Il passaggio chiave è il seguente: arbitrariamente, devo far corrispondere allo zero binario un colore ed al numero 1 binario l’altro colore
La mia scelta è: carta rossa = zero binario, carta nera =1 binario

Questo è il passaggio fondamentale: la sequenza dei colori di fatto si trasforma in una sequenza di numeri binari, a loro volta convertibili in numeri ordinari, trasformabili in immagini da collocare nei diversi loci
Esempio.

Esce la sequenza Rosso Rosso Nero /Rosso Rosso Rosso / Rosso Rosso Rosso, equivale a dire, per le considerazioni sopra esposte a :
001 000 000. Avendo ben chiaro il codice binario, si avrà 001= (1); 000 =(0); 000 =(0).
La sequenza di nove carte pertanto è tramutabile nel numero 100, che nel mio 3 digit sistem corrisponde alla parola discesa (d,s,s con il codice della conversione fonetica).

Altro esempio
Nero Rosso Nero =101 / Rosso Rosso Rosso =000 ; /Rosso Rosso Rosso =000
I nove numeri binari vengono converti , in base al codice , nel numero 700, che corrisponde alla parola Gazzosa (g, z,s con la conversione fonetica).

Adesso sarà più semplice comprendere come è stato memorizzato l’intero mazzo di carte con 3 semplici associazioni
Vediamo nel dettaglio tutte le carte estratte dal mazzo

R= rosso
N= nero

Carte da 1 a 9

RRR = 000 = (0)
RRN = 001 = (1)
RRN = 001 = (1)
Le prime 9 carte vengono convertite nell’immagine "Statua" ( della libertà), corrispondente al numero 011 (s, t, t) nel mio 3 digit system

Carte da 10 a 18

RNR = 010 = (6)
NRN = 101 = (7)
NNR = 110 = (4)
Le successive 9 carte vengono convertite nel numero 674 (c, g,r), corrispondente all’immagine "cigar" ( sigaro cubano)

Nel primo loco, con la tecnica di sostituzione, faccio interagire le due immagini: la statua (della libertà) ha in mano un sigaroo ( cubano) in luogo della fiaccola.
Statua e sigaroo esprimono la precisa sequenza delle prime 18 carte uscite dal mazzo

Carte da 19 a 27

NNR = 110 = (4)
NRR = 100 = (5)
RNR = 010 = (6)
Le nove carte sono convertite quindi nel numero 456 (r,l g,) corrispondente all’immagine "orologio"

Carte da 28 a 36

RRN =001 = (1)
RNN =011 = (2)
RRN =001 = (1)
Le 9 carte sono convertite nel numero 121 (d,n,t,) corrispondente nel mio 3 digit system a "denti"
Nel secondo loco, con la tecnica di sostituzione, faccio interagire le due immagini: l’orologio ha degli enormi denti bianchi al posto delle lancette -
Orologio e denti esprimono la precisa sequenza delle carte dalla 19^ alla 36 ^

Ultime 16 carte

RNN=011 =(2)
RNN=011 =(2)
RRR=000 =(0)
Queste nove carte corrispondono al numero 220 (n, n, s) ossia ad "ananas"

Mancano 7 carte.
Per le ultime 7 carte utilizzo questa regola: la settima carta corrisponderà sempre o al numero 1 (nero) o al numero 0 (rosso)
Ossia R sarà = 000, N = 001

Nel dettaglio le ultime sette carte del mazzo
NRR =100 =(5)
NNN =111 =(3)
N = 001=(1)
Le ultime 7 carte corrispondono al numero 531 (l,m,t) ossia a "lamette"

Nel terzo loco faccio interagire le due immagini: l’ananas è infilzata da lamette affilate e luccicantii
Ananas e lamette esprimono quindi la precisa sequenza delle carte dalla 37^ alla 52 ^

Tutto il processo sin qui illustrato ha portato a convertire la sequenza di carte in 36 numeri binari nei primi due loci e 16 numeri binari nel terzo loco;
a loro volta i binari vengono “compressi” nei numeri 011/674 (1° loco), 456/121 (2° loco) , 220/531 (3°loco).
Le terzine di numeri , corrispondenti a delle immagini , vengono fatte interagire a due a due tra di loro , creando tre singoli quadri associativi in tre loci distinti.
Ecco quindi la chiave del meccanismo di compressione e decompressione dell’informazione che consente con tre associazioni di memorizzare una intera sequenza di un mazzo di carte:
Ogni sequenza di rosso e nero è convertita in un numero binario.
• Ogni numero binario è trasformato in un numero, sulla base di un codice pre costituito
• Ogni numero, con la conversione fonetica o con il dominic System, viene convertito in una parola e quindi in un’immagine.
• Ogni immagine viene fatta interagire con un'altra immagine in un loco, creando un preciso quadro associativo.


Trattasi di meccanismi che, col tempo, vengono attivati in frazioni di secondo , con una naturalezza e fluidità via via crescenti .
E’ altrettanto stupefacente osservare come la mente riesca velocemente a gestire in contemporanea tutti questi elementi compositi

Cosa succede se a disposizione non si ha un "3 digit system" (ossia uno schedario di 1000 elementi 000-999)?

E’ sufficiente avere uno schedario di 100 elementi per poter memorizzare con facilità la sequenza di rosso e nero di un mazzo da poker.
Utilizzerò la medesima metodologia illustrata, la differenza sta nel numero delle associazioni, che devono aumentare da 3 a 5, trattandosi in questo caso di un "2 digit system" e non di un" 3 digit system"

Nell’ esempio, ogni sequenza rosso e nero è stata convertita in numeri a tre cifre fatti interagire a coppie nei tre loci.
Avendo in questo caso a disposizione unicamente lo schedario fonetico 00-99, devo trasformare le sequenze binarie in numeri a due cifre, fatti interagire a coppie nei loci.
In ogni loco avrò quindi 12 numeri binari (invece di 18 numeri come prima) , trasformati in due numeri a due cifre, fatti interagire tra di loro

Per memorizzare il mazzo avrò la necessità quindi di 5 associazioni posizionate in 5 loci diversi.
Un mazzo memorizzato in 5 loci semplicemente con l’utilizzo di uno schedario 00-99 è a mio avviso un risultato strepitoso, comunque alla portata di tutti.

A livello pratico uso esattamente gli stratagemmi illustrati, con leggere differenze
Devo lavorare a coppie di numeri, quindi ogni 6 numeri binari avranno una conversione in un numero a due cifre, codificato in un immagine dello schedario della conversione fonetica
Riprendo l’esempio di prima utilizzando la stessa sequenza di carte rosse e nero, prendendo le prime 12 carte

Rosso Rosso Rosso /Rosso Rosso Nero/ Rosso Rosso Nero/Rosso Nero Rosso/

Queste carte corrispondono a:
Rosso Rosso Rosso = 000 = (0)
Rosso Rosso Nero = 001 = (1)
A questo punto le 6 carte estratte corrisponderanno al numero 01, che ad esempio in uno schedario 00-99 (ognuno ha il suo personale) potrebbe corrispondere al termine sedia (s,d).

Vediamo le altre 6 carte
Rosso Rosso Nero/Rosso Nero Rosso
Le 6 carte corrispondono:
Rosso Rosso Nero = 001 =(1)
Rosso Nero Rosso = 010= (6)
Quindi le 6 carte sono rappresentabili dal numero 16, che in uno schedario della conversione fonetica potrebbe corrispondere al termine doccia (d,c,)

Ecco quindi che nel primo loco immagino una sedia che sta facendo una doccia
Questa quadro associativo paradossale, creato all’istante, mi consente la perfetta ricostruzione delle 12 carte estratte, avendo unicamente a disposizione un "2 digit system"

Rosso Rosso Rosso = 000 = (0); Rosso Rosso Nero = 001 = (1); Rosso Rosso Nero = 001 =(1) Rosso Nero Rosso = 010= (6).

Procedo quindi con le successive 12 carte a cui corrisponderanno le coppie di numeri numeri 74/45..

Nel terzo loco sarà posizionata l’interazione tra i numeri 61/21;

Nel quarto loco ci sarà la coppia di numeri 22/05

Arrivo quindi al 5 ° loco: ho estratto 48 carte, ne mancano 4.

Le prime tre saranno un qualunque numero binario che sfrutta il codice prefissato

L’ultima carta sarà sempre o lo zero o il numero 1
R=000; N= 001

Le ultime quattro carte quindi si convertiranno in un semplice numero a due cifre, presente da solo nell’ultimo loco senza la presenza di altro numero a 2 cifre

In questo caso il numero 31, che in uno schedario 00-99 potrebbe corrispondere a MOTO (m, t), ossia alla sequenza
(3)=111= Nero Nero Nero
(1)=001 =Nero.

Le ultime 4 carte del mazzo sono quattro carte nere. Allo stesso risultato ero pervenuto utilizzando il più complesso 3 digit system dell’esempio iniziale, logicamente con un diverso quadro associativo.

Se si utilizza un Person Action System (PA), le modalità operative sono esattamente le stesse di quelle utilizzate da chi possiede unicamente uno schedario 00-99 (12 numeri binari ossia 12 carte posizionate in ogni loco)

Chi invece utilizza un Pao System, con 3 associazioni (ognuna delle quali incorpora l'interazione tra tre coppie di numeri a 2 cifre - espressivi di :Person - Action - Object ) disposte in 3 loci riuscirà a ricostruire l’intera sequenza rosso e nero del mazzo di carte, come con il 3 digit system (che richiede però in ogni loco l'interazione tra soli due elementi e non tre come nel pao)

La tecnica che ho proposto è a mio avviso utilizzabile da chiunque, adattabile a sistemi evoluti e meno complessi , sempre però con incredibili risultati (senza troppi sforzi è possibile scendere sotto i 30 secondi, che è davvero un tempo “ufo”).

E’ anche una dimostrazione pratica dell’arte combinatoria nell’utilizzo degli strumenti mnemonici : in questo caso la logica binaria applicata alla memorizzazione delle carte. Quella stessa arte combinatoria sviluppata e sempre caldeggiata da Giordano Bruno.

Spero che questo post possa riuscire ad accendere la "lampadina dell’intuizione e del divertimento", elementi imprescindibili, a mio avviso, in questa arte meravigliosa.

Viva
 
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view post Posted on 2/10/2018, 01:02     +1   -1

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Bel post, e splendido risultato.

Ammetto che non avrei mai pensato di 'cablare' e ricablare una sequenza per ottenere una compressione dei dati, davvero ingegnoso, complimenti.

Molto spesso, infatti, si dimentica di cercare di tendere al minor numero possibile di dati da memorizzare; sia per agevolare la memoria e sia per non sovraccaricarla.
Inoltre, la suddivisione in pacchetti di informazione (la raccolta in 3 bit, per esempio) si basa su di uno dei meccanismi base della memoria.

Tempo addietro, quando lessi delle gare con i bit, mi ero chiesto se per memorizzarli si usasse riconvertirli in decimale ed usare i metodi della conversione o del Pao;
ora hai chiarito questo dubbio, grazie.

Ci sono due cose però che mi hanno lasciato perplesso:

Il chiamare tecnica, qualcosa che potrebbe essere semplicemente un principio.
Tipo tecnica della sostituzione.
Ma questo credo sia più che altro un problema mio.

La seconda è la motivazione per cui usi quel codice binario, nel senso che non è il codice binario corretto.
E' più fluido posto in quel modo?

Comuqnue, benchè non sia un appassionato di memorizzazioni di informazioni 'ludiche', è comunque un ottimo tool da tenere nella cassetta degli attrezzi da sfoderare ogni tanto.

Bello, grazie. :)
 
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view post Posted on 2/10/2018, 22:45     +1   -1

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Bel post e splendido risultato

Grazie

CITAZIONE
Ci sono due cose però che mi hanno lasciato perplesso: il chiamare tecnica qualcosa che potrebbe essere semplicemente un principio.

Ciao Iramian.
Ho usato il termine tecnica di sostituzione semplicemente perché uno dei significati letterali della parola tecnica è “ modo di produrre o realizzare qualcosa”.
In questo caso , è un modo di realizzare una associazione istantanea, spontanea ma “mnemonicamente efficace” utilizzando un fattore al posto di un altro , come spiegato in dettaglio nel mio post specifico sull’argomento. Una particolare modalità quindi con cui creare associazioni e collegamenti tra termini diversi.

In ogni caso, al di là di quelle che possono essere disquisizioni prettamente teoriche, lo scopo di tale metodologia è essenzialmente pratico, creare con immediatezza immagini mnemoniche efficaci e quindi facilmente richiamabili

CITAZIONE
<< La seconda è la motivazione per cui usi quel codice binario, nel senso che non è il codice binario corretto. E’ più fluido posto in quel modo?>>

Il codice utilizzato è un codice arbitrario, hai perfettamente ragione.
E' tuttavia un codice che va a codificare tutte le possibili combinazioni di terzine di numeri binari.

La scelta di quel codice particolare è legato alla facilità con cui lo si può memorizzare e poi ricordare .
Per memorizzarlo ho usato uno stratagemma , del tutto personale, legato alla forma fisica delle diverse combinazioni di terzine .
Ognuno è libero di scegliere il codice da utilizzare, quello che conta è avere una codifica istantanea di tutte le possibili combinazioni di terzine.

Personalmente per me è molto fluido. Applicato ad un Pao System mi ha consentito di raggiungere la memorizzazione di 390 numeri binari in 5 minuti.

Con il 3 digit block system che sto testando, penso di superare ulteriormente tale soglia.

Viva
 
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view post Posted on 3/10/2018, 00:11     +1   -1
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Imparare a ricordare

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Personalmente per me è molto fluido. Applicato ad un Pao System mi ha consentito di raggiungere la memorizzazione di 390 numeri binari in 5 minuti.

So quanto sei bravo e appassionato in queste cose "ludiche" (utilizzo la definizione di quel rompiscatole di Iramian!!! :D :D :D ), io ho perso la passione nelle memorizzazioni di questo tipo "al volo" già da un bel po di anni, ho preferito puntare sulla memorizzazione finalizzata all'apprendimento. Però credo che tu potresti prendere in considerazione la possibilità di partecipare all'Italian Memory Champion, sennò questi risultati rimangono sempre risultati di livello domestico e a parer mio è un vero peccato.

Ho una curiosità da chiederti:

CITAZIONE
Applicato ad un Pao System mi ha consentito di raggiungere la memorizzazione di 390 numeri binari in 5 minuti.

Una volta verificato il risultato di una memorizzazione cosi "top", hai mai provato a vedere cosa ti ricordi di questa sequenza di numeri (o una altro tipo di memorizzazione "al volo"), a distanza di due notti di sonno senza più rivedere la memorizzazione?



Per Iramian:
Recentemente ho letto un libro: "La vita nascosta del cervello", di Alberto Oliverio e in questo testo racconta di una ricercatrice che sembra essersi annotato qualcosa di ogni singolo giorno della sua vita(per sei anni), con lo scopo di rivedere i suoi "appunti quotidiani" a distanza di anni e secondo quello riportato, questa ricercatrice sembra aver scoperto che questi stimoli, o meglio appunti scritti, sono riusciti ad aprire quelle "porte della memoria" che gli hanno permesso di ricordare dei giorni della sua vita con una discreta precisione (anche se personalmente ho parecchi dubbi su quest'esperimento fatto in questo modo).
Secondo te a che cavolo può servire una ricerca simile, perchè ci sono ricercatori che si perdono in cose simili dove il risultato non produce proprio un bel niente, a parte cose che si sanno già?

Edited by Massimiliano-Masala - 3/10/2018, 02:34
 
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view post Posted on 9/10/2018, 22:22     +1   -1

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Io ho perso la passione nelle memorizzazioni di questo tipo “al volo”--- ho preferito puntare sulla memorizzazione finalizzata all’apprendimento (Massimiliano Masala)

Ciao Max, è sempre un piacere riuscire a parlare di queste cose.
Personalmente ho un’altra concezione che tenterò di spiegare, prettamente personale e quindi certamente opinabile.

A mio avviso la distinzione tra memorizzazioni “al volo” e memorizzazioni finalizzate all’apprendimento
non inquadra correttamente la questione.
Il termine al “volo “ mi dà l’idea di un qualcosa di precario , poco importante o utile . Preferisco il termine “memorizzazioni in velocità”.

La memorizzazione è fondata su un processo associativo di immagini, rappresentative del più svariato contenuto informativo; il processo associativo deve essere il più fluido e spontaneo possibile, a prescindere dallo scopo per cui si effettua una memorizzazione.
Sia che debba memorizzare in velocità o per esigenze di apprendimento, il processo che conduce a valide associazioni è tendenzialmente il medesimo.

Se tali associazioni vengono create in tempi veloci e ricordate, significa anche che adottando le medesime strategie di memorizzazione per esigenze a m/l, combinandole con gli accorgimenti necessari per la memoria a m/l, gli effetti ed i risultati non potranno che essere positivi.

er studiare un determinato argomento l’associazione delle parole chiave non deve essere razionalizzata o concepita con modalità e tecnicalità diverse . Anzi, sono le prime associazioni che vengono in mente che generalmente diventano le più efficaci e durature.

E’ la chiarezza e nitidezza dell’immagine mentale che costruisco che fa la differenza, non il tempo od attenzione spesi a creare tale associazione . Concetto questo splendidamente riassunto da Harry Lorrayne con la sua ormai famosa frase “It’s the clarity of the picture that’s important, not how long you see it. So see it clearly, for just a second”, da me più volte citata in questo forum.

Va da sé che l’abilità di creare associazioni in modo fluido e rapido è un elemento positivo e dai benefici effetti anche per le memorizzazioni finalizzate all’apprendimento.
In questo ambito però entrano in gioco anche altri fattori, non oggettivamente misurabili in termini di efficacia delle prestazioni , che possono indurre ad errate considerazioni in termini di efficacia ed efficienza del processo memorizzativo.

In altre parole , quando memorizzo in velocità, di fatto uso solo quella che dai Greci è stata coniata come “memoria artificiale”.
Tecniche associative abbinate a luoghi o punti di partenza per ricordare in sequenza le cose: che siano carte, numeri, numeri binari, parole astratte, date storiche o quel che si voglia, poco importa.

Sono prestazioni oggettivamente misurabili e quantificabili in termine di efficienza memorizzativa, che delimitano in modo oggettivo i progressi conseguiti nelle diverse discipline. Se una persona riesce ad aumentare la propria capacità associativa, sia in termini di velocità associativa che di qualità delle immagini mentali create e ricordate, vuol dire anche che a livello cerebrale certe dinamiche fluiscono in modo più’ efficiente ed efficace.

Non solo, in tali tipi di memorizzazione, viene utilizzata in via quasi esclusiva la memoria visiva , senza alcun ausilio della cosiddetta “memoria naturale”. Trattasi di memorizzazioni a breve, fatta eccezione per le discipline “maratona “ : 1 hour number ed 1 hour cards.
In questi ultimi ambiti vengono però utilizzati anche degli accorgimenti propri delle memorizzazioni a m/l.
Nelle discipline “maratona”, non applicare strategie di rivisitazione del materiale memorizzato, tipico delle memorizzazioni finalizzate all’apprendimento, conduce ad un totale fallimento.

Le memorizzazioni finalizzate all’apprendimento rappresentano un aspetto diverso ma complementare, partendo dai medesimi presupposti
L’elemento di grande differenza tra memorizzazioni in velocità e memorizzazioni per l’apprendimento è rappresentato , a mio modo di vedere, dalla diversa conformazione delle strutture mnemoniche che devo creare, oltre al fatto che nell’apprendimento l’approccio è finalizzato ad una ritenzione del ricordo nel m/l periodo.

Nelle memorizzazioni finalizzate all’apprendimento si rende necessaria una appropriata strutturazione dei luoghi mnemonici atta a replicare la struttura stessa del materiale da memorizzare.
Aspetto questo introdotto , in modo del tutto rivoluzionario sempre da Giordano Bruno, in netta antitesi con quelli che erano i precetti della mnemonica “classica” basata esclusivamente sulla sequenzialità dei loci e spazi mnemonici.

Se il punto di partenza è il medesimo , ossia l’utilizzo di strumenti mnemonici quali immagini e loci per ricordare le cose, cambiano gli agenti valutativi di tali prestazioni.
Nell’apprendimento, non bisogna dimenticarlo, la memoria artificiale è sempre un ausilio, un puntello, atto a favorire e potenziare la memoria naturale. Precetto questo molto importante e sempre rimarcato dagli studiosi classici dell’arte della memoria.
Non solo, nelle memorizzazioni finalizzate all’apprendimento entrano in campo altri importanti fattori , non sempre attivati o non sempre attivati in modo consapevole , che rendono difficile oggettivizzare la valutazione del complesso processo memorizzativo.
La modalità di apprendimento , attiva o passiva, l’utilizzo congiunto di altri tipi di memoria , in primis quella uditiva, lo status della persona nell’atto di apprendere e quindi il coinvolgimento più o meno consapevole di altre aree cerebrali nel complessivo processo di memorizzazione, la conoscenza dei ritmi del ricordo e dell’oblio, l’utilizzo di revisioni scadenziate nel tempo ecc., sono tutti elementi che andranno a determinare il risultato dell’apprendimento, sintesi appunto di molteplici fattori .

Nelle memorizzazioni in velocità ci si gioca la partita sempre “ in the first place”, nelle memorizzazioni finalizzate all’apprendimento questo aspetto può essere smorzato dal processo di revisione periodica del materiale, che può celare meccanismi associativi non molto efficienti ed una non efficace focalizzazione in “the first place”.

Questo aspetto è stato ben inquadrato da Giordano Bruno, che aveva indicato come non è l’indugio che fissa il ricordo bensì’ la capacità attiva dell’immagine mnemonica, anche se a volte sembra che la causa sia l’indugio. Immagine mnemonica di qualità dunque, che in genere è quella costruita con meccanismi associativi rapidi e spontanei.

<< ..Non cadere in errore credendo di aver collocato l’immagine quando non l’hai collocata e non crederla di averla fissata ad un sostrato quando non l’hai fissata…In molti casi ti può accadere di aver posto una connessione fragile o di aver poco inteso il concetto e di affidare alla memoria naturale quel contenuto che credi invece di aver affidato a un luogo mnemonico, vale a dire quando impedisci all’immagine di fissarsi al loco...Contro questo inganno abituati ad avere sempre davanti agli occhi la vera forma del luogo e una forma affine all’immagine che vi devi collocare.. e con tutti questi elementi definirai l’associazione dell’immagine al luogo e la disposizione del luogo rispetto all’immagine (Canto Circeo, Giordano Bruno)

E’ dalle memorizzazioni in velocità che si coglie con immediatezza quello che non funziona, individuando automatismi che possono essere distorti e quindi migliorati.

La valutazione di una performance legata all’apprendimento è, a mio avviso, meno oggettiva , in termini di efficienza , rispetto a quella legata alla memorizzazione in velocità, sempre oggettivamente determinabile, anche perché dovrei poter rispondere alla seguente domanda: quali sono i parametri per valutare l’efficienza di una memorizzazione a m/l in modo oggettivo?

Ricordo bene quel libro perché ho utilizzato in modo efficiente le tecniche di memoria, perché l’ho studiato coinvolgendo altre aree cerebrali nel processo di memorizzazione, la maggior parte delle volte inconsapevolmente, o perché semplicemente ho rivisto e rivisto quelle cose più volte, o perchè la mia memoria spontanea e naturale è stata stimolata e rafforzata nel modo giusto da un appropriato uso delle mnemotecniche ?(fatto questo sicuramente positivo).

Il fulcro della questione è scoprire perché quel meccanismo associativo non funziona, perché quel problema si verifica frequentemente o sempre in concomitanza con l’uso di quel termine/immagine o loco. I giapponesi hanno coniato il famoso termine “Kaizen”, per descrivere un atteggiamento finalizzato al miglioramento continuo-

Personalmente uso un quaderno dove annoto tutti i problemi associativi , quello che non “gira” perfettamente o non gira proprio , per capirne le ragioni e trarne spunti operativi pratici
Ecco quindi che mi risulta facile rispondere alla domanda:
CITAZIONE
Una volta verificato il risultato di una memorizzazione così top, hai mai provato a vedere cosa ti ricordi di questa sequenza di numeri (o un altro tipo di memorizzazione al volo), a distanza di due notti di sonno senza più rivedere la memorizzazione?

In realtà, la durata del ricordo, a parità di qualità associativa, è sicuramente influenzata dal numero di ripetizioni della sequenza numerica. Personalmente, quando nell’ambito della disciplina 5 minuti numbers riesco a riveder la sequenza numerica per sole due volte, il giorno successivo il ricordo è in genere frammentato.
Quando invece riesco ad effettuare tre revisioni, il giorno successivo la sequenza si presenta in genere ben nitida
Con le discipline maratona, aumentando il numero di rivisitazioni, si dilata enormemente la durata del ricordo, a parità di qualità associativa, ben oltre i due giorni.
Il sistema che ho iniziato a metabolizzare, il 3 Digit Block System, di cui parlerò in seguito, ha semplificato di molto le memorizzazioni: meno associazioni ma di maggior qualità, meno loci ma con maggiore set informativo incorporato = > efficienza
La durata del ricordo, a parità di condizioni, è notevolmente superiore con il nuovo sistema rispetto ai sistemi da me applicati in precedenza .

A mio avviso il corretto approccio è necessariamente di tipo “osmotico” .
Focalizzarsi solo su un lato della medaglia, ossia solo sulle memorizzazioni in velocità o solo sulle memorizzazioni finalizzate all’apprendimento può non far cogliere certi processi e certe dinamiche. E’ la sinergia dei due diversi approcci che, a mio avviso, può determinare un salto di qualità in termini di miglioramento

La comprensione dei meccanismi legati alle revisioni scadenziate, ad esempio, non può che riflettersi sulle corrette e necessarie strategie da adottare nelle discipline 1 hour cards e 1 hour numbers per non andare incontro ad un sicuro fallimento in termini di risultati, oggettivamente misurabile e monitorabili.

Approccio questo codificato da Dominic O’Brien con la famosa espressione “The Rule of five”

E’ difficile fare una buona maratona quando non si ha il perfetto controllo di ogni singolo passo e cadenza e quando non si comprende come migliorare ogni singola falcata .
Riuscire a migliorare continuamente nella tecnica del singolo passo – vedi memorizzazioni in velocità - aiuterà sicuramente a fare una maratona migliore – ossia memorizzazioni finalizzate all’apprendimento.

Questo orientamento al miglioramento continuo mi ha spinto ad estendere costantemente la mia visuale ed il mio punto di vista, portandomi a leggere una vasta letteratura internazionale in materia.
Personalmente, l’acquisizione di una chiave interpretativa particolare od innovativa, la particolare modalità di utilizzo di una tecnica può valere il prezzo di un libro.
Sono stato letteralmente "folgorato" da:

Harry Lorrayne con la sua tecnica di sostituzione ed il suo “Memory Graph”;

Dominic O’Brien con il suo sistema per memorizzare lunghe serie di numeri senza la conversione fonetica;

Tony Buzan con il suo SEM al cubo;

Kevin Vost con i suoi magistrali esempi per la costruzione ed utilizzo di loci artificiali;

Ed Cooke con il suo particolare utilizzo dei loci (locy story), unico nel suo genere;

David M. Roth con la sua estesa trattazione sulla costruzione di immagini mnemoniche efficaci e di qualità;

Dean Vaughn con la sua particolare modalità di strutturare i loci e di creare valide associazioni;

M. Gregor Von Veinagle con la sua sofisticata modalità di strutturazione dei loci;

Kevin Horsley con il suo utilizzo di loci non convenzionali;

O.W. Bill Hayes con il suo “Auto magic system”;

Kennet l. Higbee, con la sua magistrale trattazione da un punto di vista scientifico di tutta l’arte mnemonica.

Antony Metivier con il suo particolare ordinamento dei loci e con la sua tecnica per un utilizzo ripetuto degli stessi loci;

Giordano Bruno: dal suo genio e dalla sua grande visione.

In ambito di strategia aziendale, quando si parla di “creazione del valore”, si identificano elementi quali l’ innovazione, l’efficienza, la capacità di risposta al cliente, la qualità, il time to market, il design, i servizi post vendita ecc. e si individuano gli accorgimenti finalizzati al mantenimento di queste aree di eccellenza portatrici appunto di valore aziendale.

Oltre alla costante attenzione da parte delle imprese su questi singoli elementi quali appunto innovazione, efficienza, capacità di risposta al cliente, qualità, time to market, design, servizi post vendita, un ruolo rilevante assume la capacità dell’impresa di vincere l’inerzia al cambiamento e la capacità dell’impresa di confrontarsi con i modelli di business più efficaci ed efficienti, il c.d. “benchmarching”.

Sottolineo questo concetto: confrontarsi con le “best practices”, da assumere come modelli di riferimento.

Tale atteggiamento, esteso alla mnemonica, mi ha sempre portato ad analizzare in modo critico tutte le tecniche e metodologie, senza pregiudizi.

Nelle memorizzazioni in velocità oggi il più forte in assoluto è l’americano Alex Mullen, che oltre ad avere straordinarie performance in tale ambito -è il campione mondiale- ha brillanti risultati a livello universitario nella facoltà di medicina. Un esempio concreto dell’utilizzo osmotico dei due approcci mnemonici di cui ho parlato: memorizzazioni in velocità e memorizzazioni finalizzate all’apprendimento.

Ho analizzato a lungo i sistemi anglosassoni ad elevate perfomance come il “Ben System” e soprattutto lo “Shadow System” utilizzati oggi al mondo solo da un elite di mnemonisti, guarda caso tutti ai primi posti del ranking mondiale.

Sono riuscito, e di questo ne sono veramente fiero, ad adattare lo Shadow System alla lingua italiana, con alcuni piccoli accorgimenti, con uno sforzo di costruzione del sistema superiore a quello speso per la costruzione del sistema delle 5 ruote di Giordano Bruno.

Ho nominato il mio nuovo sistema 3 Digit Block Sistem: il nome deriva dal fatto che utilizza per i numeri una decodifica ternaria (3 digit sistem ) dei numeri 000-999, ed un particolare sistema di “blocchi” ( block system) nella memorizzazione delle carte che utilizza un sistema di “loci variabili” in termini di numero.

Il nuovo sistema da poco costruito rappresenta per me un nuovo paradigma mnemonico dopo l’ottimo e e collaudato Pao System.
Il sistema , in estrema sintesi:
• Per la memorizzazione dei numeri e dei numeri binari , prevede 1000 immagini precostituite rappresentative di tutti i numeri da 000 a 999; mix di personaggi, oggetti, animali, costruiti con la conversione fonetica

• Per la memorizzazione delle carte, il sistema prevede 1352 immagini precostituite rappresentative di tutte le possibili combinazioni di un mazzo.
Per le prime 992 immagini, il sistema utilizza le stesse immagini adottate per la conversione dei numeri , utilizzando un meccanismo di decodifica della combinazione dei semi delle carte con il valore numerico delle stesse. Una coppia di carte, come ad esempio 4 di Cuori e l’otto di Picche, corrisponde all’immagine della parola trave. Con una parola quindi ho sempre rappresentato il valore di due carte . Per quanto concerne le carte, il sistema è dunque un 2 digit system (3 digit system per i numeri , ossia un immagine singola incorpora il valore di 3 numeri).

Le prime 992 immagini coprono tutte le possibili combinazioni delle carte non figurate, ossia dall’ Asso al numero 10.
Vengono poi create ulteriori 360 immagini per completare tutte le possibili combinazioni di carte figurate.

In sintesi: un unico sistema composto da 1352 immagini da utilizzare per tutte le discipline: carte (speed e maratona) , numeri (speed e maratona), spoken number, date storiche.

1352 immagini sono tuttavia anche ottimi punti di partenza da sfruttare per la memoria legata all'apprendimento.

Chi maneggia un po’ con la statistica, noterà che le combinazioni possibili per un mazzo sono 2704 (52X52) e non 1352 .
Questo è incontrovertibile ma con una tecnicalità particolare di sfruttamento dei loci, ideata dal campione tedesco Johannes Mallow , tali immagini sono ricondotte a 1352 , un numero importante da memorizzare e metabolizzare ma affrontabile.

Il sistema si presenta estremamente efficiente (ho iniziato da poco a testarlo ma i primi responsi sono di un certo rilievo): con una sola associazione ambientata in un loco vengono memorizzati 6 numeri, 18 numeri binari e 4 carte. Con una sola associazione.

Nella memorizzazione delle carte il sistema presenta elementi di grande novità e potenzialità: con questo stesso sistema Alex Mullen è sceso sotto i 16 secondi nella memorizzazione di un mazzo e ha superato i 31 mazzi in un’ora.

A giugno 2014 Alex Mullen ha “switchato” dal Pao a questo tipo di sistema diventando a dicembre dell’anno successivo campione del mondo .

Nei numeri, per chi non conosce le sue prestazioni: 4.125 binari in mezz’ora, 520 numeri in 5 minuti e 1.100 in 15 minuti, 3029 numeri in un’ora.

Due carte vengono sempre "compresse" nell'immagine di una parola con il pao ad esempio invece ho un ‘immagine per ogni carta, con un maggior sforzo memorizzativo richiesto (è un 1 digit system).
Le immagini vengono sempre accoppiate in coppia. Quindi un'unica associazione incorpora sempre i valori di 4 carte.

Riprendo le immagini dell’esempio del post sulle sequenze rosso e nero :
ananas/lamette ), ossia (n,n,s)=220/ (l,m,t) =532.
La sequenza di carte, con una particolare decodifica, viene ricondotta a tali immagini.

L’associazione ananas con infilzate delle lamette luccicanti corrisponde alla presenza, in quel loco, delle seguenti 4 carte:
2 di Quadri/ 10 di cuori (= ananas); 3 di Fiori, Asso di Cuori(= lametta).

4 carte quindi con un’unica associazione , con una facilità associativa superiore ad altri sistemi.

Il numero delle immagini presenti in un loco è legato al blocco , ossia al colore, della prima carta di ogni parola.
In altri termini quando una coppia di carte inizia con il nero (blocco nero), questo è il segnale che in quel luogo quella coppia di carte, a cui corrisponde l'immagine di una parola, sarà l’ultima del loco , fornendo la precisa indicazione che devo passare al loco successivo .
I loci in questo modo sono variabili in termini di numero nella memorizzazione di un mazzo.

Questo particolare meccanismo dei blocchi consente inoltre di utilizzare solo 1352 combinazioni in luogo delle 2704 possibili.

Altro elemento rilevante, vanno affinate determinate modalità associative che coinvolgano gli spazi a tutto tondo, riprendendo in pieno i precetti di Giordano Bruno introdotti oltre 500 anni fa.

Un altro aspetto che mi "folgorato", è stata l’efficacia ed efficienza del processo memorizzativo delle immagini dei primi 1000 numeri, resa possibile grazie all’applicativo Anki, di cui ho accennato nel precedente post.
E’ uno Space Repetition Software, che si presenta su diverse piattaforme , IOs e Android compreso, utile per studiare ogni tipo di argomento.
Vengono generate delle flashcard a cui sono associabili file, immagini, video ecc.

A seconda di quanto uno conosca la risposta di un argomento , il programma regola automaticamente l’apparizione di quella determinata flashcard a distanza di tempo.

Anki può davvero migliorare in modo esponenziale l'efficacia dell' apprendimento, riducendone i tempi ma con un importante incremento della ritenzione delle informazioni.

E’ uno strumento molto diffuso in America e tra i mnemonisti internazionali- In Italia è praticamente sconosciuto
Con soli 15 minuti al giorno, nell’arco di ca 3 mesi mi sono impadronito dello schedario 000-999 con una velocità e confidenza che non credevo fossero possibili.

Il 3 Digit Block System, per fare qualche esempio pratico, è composto da un mix di personaggi, oggetti, animali , cartoon.
Alcuni Personaggi : 013 =Saddam; 026 = Sancio (Pancia); 107=De Sica; 200= Onassis; 375= Michael (Jordan , il famoso cestista); 439= Rambo; 545= Lorella (Cuccarini); 604= Cesare (l’imperatore); 622= Giannini, 710=Gattuso; 824=Venier, 928= Banfi
Alcuni oggetti: 019=stop; 104=tesoro; 252=nylon; 353 = melma; 417= radicchio; 504= laser; 641=cerotto; 741 = carota; 817 = vodka; 939 =pompa
Alcuni Animali: 094=zebra; 159= talpa; 205=nasello;331=mammut; 470=Reks; 547=l’orca; 675= cicala; 735=cammello; 818 =vedova (nera); 952= balena;
Alcuni personaggi cartoon:139=Dumbo; 226= Ninja ;322=Minion; 523= lo gnomo; 551= Lolita (cane di Barbapà), 850= Flick.

Due numeri hanno una codifica arbitraria non legata alla conversione fonetica: 007= James Bond; 883 = Max Pezzali

Qualche esempio di carte: rossetto = Q di cuori e A di cuori; forno =J di quadri Q di cuori
Con l’associazione immediata di un enorme rossetto in forno, vengono istantaneamente memorizzate 4 carte in un loco;

Hill (Terence)= K di cuori e K di fiori.
Hyppo (l’ippopotamo)= K di quadri e K di fiori
Terence Hill sull’ippopotamo e le 4 carte sono memorizzate.

Vodka= J cuori e 7 di picche; bagigi= 6 quadri e 6 di fiori;
Una medusa coi mocassini= A di quadri, 10 di picche, 7 di picche e 10 di quadri

Lorella Cuccarini con la barba: =4 cuori , 5 fiori; 4 di fiori , 9 di quadri.

CITAZIONE
Credo che tu potresti prendere in considerazione la possibilità di partecipare all’Italian Memory Championship (Massimiliano Masala)

E’ una possibilità , non immediata.
L’aver cambiato il mio paradigma mnemonico passando da un Pao System al 3 Digit Block System, inconsciamente va proprio in quella direzione

Viva
 
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view post Posted on 11/10/2018, 22:26     +1   -1
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Imparare a ricordare

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CITAZIONE
Ciao Max, è sempre un piacere riuscire a parlare di queste cose.

La memoria e l'apprendimento a mio parere, sono argomenti molto affascinanti e sopratutto vasti che non significa complessi. E' un esplorazione continua, aperta a innumerevoli percorsi.

CITAZIONE
La memorizzazione è fondata su un processo associativo di immagini, rappresentative del più svariato contenuto informativo; il processo associativo deve essere il più fluido e spontaneo possibile, a prescindere dallo scopo per cui si effettua una memorizzazione.
Sia che debba memorizzare in velocità o per esigenze di apprendimento, il processo che conduce a valide associazioni è tendenzialmente il medesimo.

se ad esempio devo memorizzare in ordine tutti i menu e i sotto menu di un software, o riaggiornare le conoscenze sulla collocazione dei nuovi menu nella versione di office, io personalmente, in questo caso, eseguo delle memorizzazioni flessibili, molto diverso dal voler memorizzare un intero tabellone delle estrazioni del lotto, oppure una lunghissima lista della spesa, o più mazzi di carte.
Per memorizzazioni flessibili intendo che quando ho dei dati da memorizzare perchè devo imparare a fare qualcosa (in questo caso sono coinvolte anche le memorie motorie), devo organizzarmi ogni volta con strategie di memorizzazione diverse e capire come strutturare una nuova mnemotecnica creata "ad hoc" per passare al secondo livello di memorizzazione. Se devo memorizzare un mazzo di carte, rimango nel primo livello di memorizzazione, non vado oltre alla semplice memorizzazione a tempo.

Se devo memorizzare le parti di un discorso, o di un paragrafo di un libro, una volta estratte le parole chiavi che ritengo potenti per la mia memoria (che significa: familiari o molto familiari), in questo caso allora la memorizzazione che faccio è molto simile a quando memorizzo un mazzo di carte o altre informazioni in modo sequenziale.
Vorrei però capire se stiamo discutendo sulla stessa cosa, o si da per scontato qualcosa che non lo è.

CITAZIONE
E’ la chiarezza e nitidezza dell’immagine mentale che costruisco che fa la differenza, non il tempo od attenzione spesi a creare tale associazione . Concetto questo splendidamente riassunto da Harry Lorrayne con la sua ormai famosa frase “It’s the clarity of the picture that’s important, not how long you see it. So see it clearly, for just a second”, da me più volte citata in questo forum.

Non ho idea a che tipo di nitidezza si riferisse ma io personalmente le immagini le percepisco più come dei flash, il resto credo che lo faccia l'intuizione. Un intuizione che poi è un abitudine a ottenere dei ricordi visivi in un certo modo.

CITAZIONE
Le memorizzazioni finalizzate all’apprendimento rappresentano un aspetto diverso ma complementare, partendo dai medesimi presupposti
L’elemento di grande differenza tra memorizzazioni in velocità e memorizzazioni per l’apprendimento è rappresentato , a mio modo di vedere, dalla diversa conformazione delle strutture mnemoniche che devo creare, oltre al fatto che nell’apprendimento l’approccio è finalizzato ad una ritenzione del ricordo nel m/l periodo.

Le memorizzazioni in velocità per me sono come una memorizzazione a breve termine ma con una capacità di ritenzione per numero di informazioni notevolmente superiore.
L'apprendimento è un'abilità innata che non controlliamo e che si "manifesta" o si attiva dopo un certo periodo di tempo, inconsapevolmente. E non di certo in un giorno e nemmeno in una settimana. Le informazioni destinate a diventare MLT per scelta, oltre che a seguire il percorso che gli assegnano, sono influenzate dalla nostra vita ordinaria e di conseguenza, il loro consolidamento o il loro indebolimento dipendono anche dagli stimoli esterni.

CITAZIONE
Harry Lorrayne con la sua tecnica di sostituzione ed il suo “Memory Graph”;

Dominic O’Brien con il suo sistema per memorizzare lunghe serie di numeri senza la conversione fonetica;

Tony Buzan con il suo SEM al cubo;

Kevin Vost con i suoi magistrali esempi per la costruzione ed utilizzo di loci artificiali;

Ed Cooke con il suo particolare utilizzo dei loci (locy story), unico nel suo genere;

David M. Roth con la sua estesa trattazione sulla costruzione di immagini mnemoniche efficaci e di qualità;

Dean Vaughn con la sua particolare modalità di strutturare i loci e di creare valide associazioni;

M. Gregor Von Veinagle con la sua sofisticata modalità di strutturazione dei loci;

Kevin Horsley con il suo utilizzo di loci non convenzionali;

O.W. Bill Hayes con il suo “Auto magic system”;

Kennet l. Higbee, con la sua magistrale trattazione da un punto di vista scientifico di tutta l’arte mnemonica.

Antony Metivier con il suo particolare ordinamento dei loci e con la sua tecnica per un utilizzo ripetuto degli stessi loci;

Giordano Bruno: dal suo genio e dalla sua grande visione.

Mah, in effetti è il momento che inizi a conoscere meglio queste persone più da vicino, intendo cercando di capire le loro opere più che leggerle.

CITAZIONE
Chi maneggia un po’ con la statistica, noterà che le combinazioni possibili per un mazzo sono 2704 (52X52) e non 1352 .

Non maneggio con la statistica nemmeno un po ma mi è venuto un dubbio vedendo la cosa a livello pratico.
Se io ho l'asso di cuori in mano, le combinazioni che posso tenere sono 51, ossa le carte rimanenti. Quindi se le carte sono 52 non dovrei fare 52x51? ossia, ogni singola carta del mazzo per ogni carta a cui posso associare ( le 51 rimanenti). Poi potrei sbagliarmi ma non mi torna il conto.

CITAZIONE
Nella memorizzazione delle carte il sistema presenta elementi di grande novità e potenzialità: con questo stesso sistema Alex Mullen è sceso sotto i 16 secondi nella memorizzazione di un mazzo e ha superato i 31 mazzi in un’ora.

E che sistema sarebbe. Alex Mullen non lo si può considerare un campione, lui è fuori proprio dallo standard del campione. Il Maradona della memoria :D
Anche se ho molti dubbi su sulle sue reali capacità, non ho ancora bene capito se la sua è un abilità innata, o se veramente è riuscito ad ottenere questi risultati solo con le mnemotecniche. A meno che non sia un matrimonio di entrambe le cose. Spero di avere prima o poi, un po di tempo per approfondire meglio la sua storia da quando ha iniziato sino ad oggi.

CITAZIONE
E’ uno strumento molto diffuso in America e tra i mnemonisti internazionali- In Italia è praticamente sconosciuto
Con soli 15 minuti al giorno, nell’arco di ca 3 mesi mi sono impadronito dello schedario 000-999 con una velocità e confidenza che non credevo fossero possibili.

Non ho capito, facevi scorrere in sequenza tutte le immagini e le osservavi da uno schermo?

CITAZIONE
E’ uno Space Repetition Software, che si presenta su diverse piattaforme , IOs e Android compreso, utile per studiare ogni tipo di argomento.
Vengono generate delle flashcard a cui sono associabili file, immagini, video ecc.

A me sembra solo uno dei tanti modi per cercare di tenere in mente gli argomenti attraverso strategie di memoria, poi bisogna vedere se questo modo di associare le informazioni va bene per tutti, anzi sono sicuro che andrà bene per pochi. Anki è già stato pubblicizzato da altre persone in questo forum, vorrei capire bene come funziona esattamente e quali sono i suoi limiti di applicazione.

CITAZIONE
Il 3 Digit Block System, per fare qualche esempio pratico, è composto da un mix di personaggi, oggetti, animali , cartoon.
Alcuni Personaggi : 013 =Saddam; 026 = Sancio (Pancia); 107=De Sica; 200= Onassis; 375= Michael (Jordan , il famoso cestista); 439= Rambo; 545= Lorella (Cuccarini); 604= Cesare (l’imperatore); 622= Giannini, 710=Gattuso; 824=Venier, 928= Banfi
Alcuni oggetti: 019=stop; 104=tesoro; 252=nylon; 353 = melma; 417= radicchio; 504= laser; 641=cerotto; 741 = carota; 817 = vodka; 939 =pompa
Alcuni Animali: 094=zebra; 159= talpa; 205=nasello;331=mammut; 470=Reks; 547=l’orca; 675= cicala; 735=cammello; 818 =vedova (nera); 952= balena;
Alcuni personaggi cartoon:139=Dumbo; 226= Ninja ;322=Minion; 523= lo gnomo; 551= Lolita (cane di Barbapà), 850= Flick.

Mantenere in "vita" uno schedario di queste dimensioni richiede necessariamente dei controlli periodici più che ripassi, perchè se da oggi smetti di pensare a queste migliaia di immagini in modo sequenziale e il primo di gennaio 2019 provi a rivedere quello che ricordi, credo che potresti avere molte difficoltà nel ripeterlo perfettamente.
CITAZIONE
E’ una possibilità , non immediata.
L’aver cambiato il mio paradigma mnemonico passando da un Pao System al 3 Digit Block System, inconsciamente va proprio in quella direzione

Questo forum tiferà per te e ovviamente anche il sottoscritto! ;)
 
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view post Posted on 15/10/2018, 21:50     +1   -1

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CITAZIONE
Anki è già stato pubblicizzato da altre persone in questo forum, vorrei capire bene come funziona esattamente e quali sono i suoi limiti di applicazione (Massimiliano Masala)

I due principali concetti alla base di Anki sono:
• A)Testi di richiami attivo
• B) Ripetizione distanziata

A) Significa avere una domanda a cui cercare di dare una risposta. Questo è in contrasto con lo studio passivo dove si legge, guarda e ascolta qualcosa senza fermarsi per verificare la conoscenza della risposta. La ricerca ha dimostrato che il test di richiamo attivo è molto più efficace nella costruzione dei ricordi a m/l che non lo studio passivo. Fondamentalmente per due motivi:
1) L’atto di richiamare qualcosa rafforza la memoria aumentando la probabilità che saremo in grado di ricordare di nuovo.
2) Se non riusciamo a rispondere ad una domanda, questo ci segnala che dobbiamo ritornare sul materiale per ripassare o imparare di nuovo.

B) Si tende a ricordare le cose in modo più efficace se le ripetizioni si distribuiscono nel tempo, invece di studiare più volte in una sola sessione.
Anki è un software open source, con una libreria già fiorente di componenti aggiuntivi forniti dagli utenti finali. E’ una multi piattaforma, gira su Windows, Mac OSX, Linux/FreeBSDM e su alcuni dispositivi mobili.

Il programma è gratuito, scaricabile dalla rete con relativa manualistica e tutorial.
Accetta qualsiasi contenuto e supporta immagini, video e formattazione scientifica (tramite Latex), le possibilità sono molteplici. Semplice da usare.

Ma cos’è una “flashcard”?
Una coppia di: domanda e risposta.

Sul fronte c’è la domanda, la risposta sul retro.
Nella risposta, oltre ad un testo scritto può essere inserita un’ immagine, un video, un audio ecc., andando quindi ad utilizzare in abbinata diversi tipi di memoria per potenziare il ricordo.

Quando si digita “mostra la risposta”, si verifica se la stessa è sbagliata o giusta- .
Se giusta, si specifica se il ricordo è stato difficile, normale o facile.
Anki , sulla base di quella indicazione legata a quello specifico atto memorizzativo, rideterminerà con un algoritmo i ritmi successivi di ripetizione di quella specifica "flashcard".

Se la risposta è sbagliata, nel giro di qualche minuto la domanda viene riformulata e la ripetizione scadenziata di quell’informazione verrà ripianificata, con una cadenza diversa rispetto al caso di risposta corretta.

Le carte sono raggruppate in MAZZI. I mazzi sono gli argomenti creati per studiare del materiale
Per memorizzare i numeri 000-999, ho creato ad esempio 10 mazzi da 100 numeri ognuno.

Il programma determina il numero di carte giornaliere da studiare, adattabile e personalizzabile alle specifiche esigenze
Anki consente l’importazioni di file di testo, di media -audio e immagini- nonché l’esportazione dei propri mazzi.

Le statistiche riepilogano subito la performance giornaliera; è possibile utilizzare molteplici filtri, andando a recuperare ad esempio tutte le carte sbagliate nella giornata o nell’intervallo di tempo che inserisco: ad esempio posso stabilire di estrarre tutti i numeri nel sottoinsieme 000-200 che ho sbagliato negli ultimi 20 giorni, ed il programma mi ripropone in sequenza tali carte da ripassare.
Posso poi creare dei piani personalizzati di rivisitazione delle carte.

Le carte devono essere comunque sintetiche, per delineare facilmente gli elementi essenziali da memorizzare.

Il materiale è sincronizzato su più dispositivi: pc, tablet, telefono. Col telefono, ovunque mi trovi, posso sempre fare una “smazzata mnemonica“.

Bisogna solo “provare” con casistiche concrete di memorizzazione.

Per uno bravo come te , Massimiliano, penso sia un gioco da ragazzi “impadronirsi “dello strumento.
Per trovarne dei limiti, sei a mio avviso la persona più indicata, come pure per scoprirne nuove eventuali funzionalità.

Ho riportato la mia esperienza personale di Anki per un particolare tipo di memorizzazione, legato ai numeri, che però mi ha letteralmente folgorato. Meno studio e maggior ricordo, con una precisione quasi chirurgica.
Sarebbe interessante conoscere altre esperienze concrete , riferite ad altri contesti di memorizzazione.

CITAZIONE
Se io ho l’asso di cuori in mano, le combinazioni che posso tenere sono 51, ossia le carti rimanenti (Massimiliano Masala)

Il 3 Digit Block System prevede, nelle combinazioni che si generano, anche la presenza di carte doppie , circostanza che non accade comunque nelle competizioni ufficiali. E' quindi un sistema davvero completo.

Es. Homer Simpson corrisponde alla coppia K di cuori , K di Cuori; oppure alla coppia Kdi Picche K di Picche
Es.Hugo (Lost)= K di Fiori K di Fiori oppure K di Quadri K di Cuadri.

<
CITAZIONE
E che sistema sarebbe? Alex Mullen non lo si può considerare un campione, lui è proprio fuori dallo standard del campione. Il Maradona della Memoria (Massimiliano Masala)

A luglio del 2013 l’americano Lance Tschirhart ha divulgato lo SHADOW SYSTEM.
Il sistema, basato sulla conversione fonetica, utilizza 2704 immagini precostituite per ricordare tutte le possibili combinazioni di carte. Le prime 1000 immagini vengono inoltre utilizzate per la memorizzazione dei numeri e dei numeri binari con la logica che ho descritto nel mio post precedente

E’ un “2 digit card system”, vuol dire che una parola racchiude sempre l’immagine di due carte.
Applicato ai numeri, è un “3 digit system” in quanto una parola racchiude sempre il valore numerico di 3 cifre.
Nel sistema , le immagini vengono associate sempre a coppie .

Per quanto concerne le carte , una associazione di due parole incorpora quindi il valore di 4 carte.
Risultato: per memorizzare un mazzo di carte, lo Shadow System utilizza 13 loci (52/4).

Il sistema converte ogni combinazione dei semi di una coppia di carte in una consonante, con determinate codifiche
Il valore numerico delle coppie di carte viene convertita in ulteriori consonanti, portando alla creazione di una parola e quindi un’immagine , precostituita in precedenza.

Le modalità per “estrapolare” le consonanti dalla sequenza di due carte differiscono a seconda che nella sequenza di due carte compaia:
Carta non figurata/carta non figurata;
• Carta figurata/carta non figurata;
• Carta Figurata/Carta figurata;
• Carta non figurata /Carta figurata
;

Shadow in inglese significa “ombra”. Perché questo nome? Proverò a spiegarmi con un esempio, riferito alla sequenza di due carte non figurate

La combinazione Cuori /Cuori e Picche/Picche è codificata con le consonanti “s, z”

Due carte di cuori o due carte consecutive di picche corrispondono alla consonante s,z a cui andranno agganciate le consonanti relative ai numeri delle carte stesse, sempre secondo la conversione fonetica

Es. 4 di cuori e 2 di cuori =; 4 di Picche e 2 di Picche
La combinazione Cuori Cuori fornisce la lettera s,z (cuori cuori), r è ricavato dal n° 4 (valore della prima carta con la conversione fonetica) e n dal n° 2 (valore numerico della seconda carta).

La combinazione Picche Picche fornisce la consonante s,z (picche picche), r è ricavato dal n° 4 (valore della prima carta) e n dal n° 2 (valore numerico della seconda carta);
s,r,n equivale alla parola sirena (ed anche al numero 042), che incorpora il valore di 2 possibili combinazioni: 4 di Cuori 2 di Cuori oppure 4 di Picche e 2 di Picche.

S (combinazioni di semi) ,+ (r , n = combinazione derivante dal valore numerico delle carte) = sirena= immagine chiave pre costituita
S, come riportato nell’esempio, può corrispondere sia alle combinazioni Cuori Cuori / Picche Picche.

Sirena è l’immagine codificata delle combinazioni 4 Cuori , 2 di Cuori ma anche della combinazione
4 di Picche e 2 di Picche.

In questo modo ho 1352 immagini rappresentative di tutte le possibili combinazioni di carte.
Un’immagine mi rappresenta due possibili combinazioni, come nell’esempio sopra riportato

Quale è il sistema per decodificare con certezza che in quel loco, l’immagine di sirena mi rappresenta il 4 di Cuori ed il 2 di Cuori in luogo del 4 di Picche e del 2 di Picche?

Lo Shadow System, arrivati a questo punto, “sdoppia le immagini”, ossia dalla parola sirena , ricava un’altra parola immagine per codificare con certezza la seconda sequenza , la” sequenza ombra” .
Così avrò sirena per 4 di Cuori e 2 di Cuori ed una altra parola ricavata per l’altra combinazione 4 di Picche e 2 di Picche

Esempio :se J Cuori e Q Picche = Fred (Flinston); la sua immagine ombra sarebbe J Picche Q Cuori : ad esempio Wilma (la moglie) . Fred J Cuori e Q Picche, Wilma per J Picche e Q Cuori.

Questo significa che lo Shadow arriva ad un primo step di creazione di 1352 immagini, poi raddoppiate per arrivare in un secondo step ad un totale di 2704 univoche immagini.

Alex Mullen, arrivato al primo step dello Shadow - costruzione di 1352 immagini - si è fermato.
Per decodificare la “combinazione ombra” non ha ampliato il numero delle immagini base ma ha utilizzato il sistema dei blocchi inventato dal tedesco Johannes Mallow, che provo a spiegare con un esempio pratico.

Con tale espediente sono sufficienti le 1352 immagini pre costituite. La decodifica della “combinazione ombra” piuttosto che della combinazione base avverrà in base al colore della prima carta di ogni coppia di carte.

Quando una coppia di carte inizia con il nero – blocco nero – è il segnale che in quel loco quella coppia di carte, a cui corrisponde una parola, sarà l’ultima del loco, fornendo anche l’indicazione che devo passare al loco successivo.

Con tale sistema si avrà sempre un numero variabili di immagini in ogni loco e quindi ogni mazzo di carte avrà sempre un numero di variabile di loci .

Vediamo il funzionamento dei blocchi con un esempio pratico, ambientato in 4 loci : camera da letto, corridoio, cucina, salotto.

Estraggo 20 carte :7 Cuori , 9 Quadri; K Cuori , K Picche ; 5 Quadri, K di Quadri , J Fiori , Q Fiori/ 2 Cuori ,7 Picche, 5 Picche, 3 di Picche /4 Picche, A Cuori/ 2 Quadri, 2 Picche; J Cuori, 9 Cuori/Q fiori, A Quadri

Le prime due carte (Cecchi Paone) appartengono al blocco rosso (red first- 7 di cuori , rosso), quindi so che devo andare avanti nello stesso loco; 3^ e 4^ carta (sombrero) sono red first (K Cuori), devo proseguire; 5^ e 6 ^ (Higlander) , red first, devo continuare; 7^ e 8^ (forca): sono black first (la coppia inizia con il nero, J di fiori): sarà l’ultima immagine di quel loco ed il segnale di proseguire nel loco successivo (corridoio).

Tutto questo si traduce nel loco 1 -camera - in : sul letto vedo Cecchi Paone con il sombrero, sul comodino Higlander con una forca in mano
La 9^ e 10 carta (tank) sono red first (2 di Cuori, rosso), che mi indicano di proseguire nel medesimo loco; la 11^ e 12 (salame) sono black first: questa sarà l’ultima immagine , formata da quelle due carte, in quel loco , ed il segnale di proseguire in cucina, loco successivo.
Nel corridoio -2° loco- un tank ha un salame al posto del cannone.

Nel 3° loco – cucina – la 13^ e 14^ carta (torta) sono black first (4 di Picche, nero , è infatti la prima carta della sequenza): non vi saranno altre immagini .
Una torta gigantesca è l’immagine della 13^ e 14^ carta, ambientata in cucina

15^ e 16^ carta (minion ) sono red first, so che devo proseguire; 17 e 18 (vespa) sono ancora red first ( la 17^ infatti è rossa, J di cuori).
Le ultime due carte (Robot) iniziano con una carta nera: sarà l’ultima immagine in quel loco.

Nel soggiorno, 4° loco, al centro della stanza i Minions guidano una vespa, alla presenza sul lampadario del robot di guerre stellari.

In 4 loci sono state memorizzate 20 carte:
8 carte in camera;
4 carte in corridoio;
2 carte in cucina;
6 carte in soggiorno.

Immagini e loci varibili .

Con lo Shadow System i loci utilizzati sarebbero stati 5 (20/4), con 4 carte in ogni loco e la necessità di padroneggiare 2704 immagini , invece di 1352.

Alex Mullen , dedicando 30 minuti al gg, in 4 mesi ha raggiunto i precedenti livelli di memorizzazione conseguiti con il pao, per diventare nei successivi 12 mesi campione mondiale.

Alex Mullen con il pao aveva buoni tempi : un mazzo in circa un minuto e 200 numeri in 5 minuti - ma lontani anni luce dalle straordinarie performance conseguite con il nuovo sistema.

Il mio cambio di paradigma ha privilegiato l’impostazione di Alex Mullen a 1352 immagini.

Nel mio 3 Digit Block System l’impianto metodologico è il medesimo, con l'introduzione di alcune varianti più rispondenti alla lingua italiana.

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Giorgio Torresi
view post Posted on 16/10/2018, 14:17     +1   -1




Ciao, io sto utilizzando, anzi diciamo la verita’ sto cercando di costruire un tabellario per la memorizzazione del mazzo, perche la costruzione e ’ abbastanza lunga ,sto facendo le 2704 immagini, ho scelto un sistema meno ortodosso, probabilmente piu complicato ed artificioso ma in questo momento mi permette di studiare anche una lingua contemporaneamente (o almeno cosi' mi piace credere.
Allora ho pensato ad un argomento per ogni carta intesa come posizione, quindi saranno 52 argomenti, per esempio verbi-cechi, calciatori, attori, film canzoni, eroi marvel e via dicendo insomma 52 argomenti di ogni argomento creo 52 figure o personaggi che saranno le 52 carte , quindi divisi in semi in ordine molto classico cuori-quadri-fiori-picche, quindi, per fare un esempio
giro la prima carta del mazzo mischiato ed e' per esempio un 7 di cuori.
e' la prima carta estratta quindi sara' il mio primo argomento che per me sempre e' calciatori , ora la lista dei calciatori e¨
1c:ZOFF 2c:GENTILE 3C:MALDINI ecc ecc cosi via per le 52 carte , il 7C e' nella mia lista Cristiano ROnaldo
quindi la lista degli argomenti e' sempre fissa , ogni volta che io girero' il mazzo la prima carta che giro sara' un calciatore.

seconda carta Qpicche

la seconda carta il secondo argomento , che per me e' film , ed la QP corrisponde al film IO ROBOT, e cosi vai per tutte le 52 carte,


quindi io giro la carta e ogni carta ha gia un argomento assegnato, da quale carta appare io gli assegno una figura o significato, non ci sono azioni o scene da creare , cé´solo una figura da memorizzare, ma e' logicamente facilissimo ricordarla, una volta che hai pensato a Ronaldo, lo ricordi, perche avevi la tabella vuota prima, e sono argomenti molto distinti e sopratutto molto mnemonici,

ora la parte difficile e' la creazione e memorizzazione del database, anche se i 52 argomenti piu o meno li ho trovati, ne scrivo qua qualcuno perche non vorrei annoiare,

CALCIATORI
VERBI CECHI
CANTANTI-GRUPPI
LIBRI FANTASCIENZA
FILM
BEVANDE=CIBO
TENNISTI
ecc ecc.

se qualcuno ha qualcosa di simile ne possiamo discutere, non credo che sia un sistema molto efficace per una gara, perche probabilmente in una mano secca puoi essere preciso e veloce , probabilmente infallibile, ma dopo il terzo o quarto mazzo che memorizzi non hai piu efficacia, perche devi ripulire tutto e non essendoci associazioni non so quanto la memorizzazione possa essere precisa.

ora se non e' cosi efficace perche' lo faccio ?
come dicevo all inizio sto cercando di imparare una lingua nuova , molto difficile , il ceco, e non riesco a trovare ritmo, metodo e sopratutto voglia per studiare, ho provato tante cose cose diverse ma niente, la repulsione non passa, quindi con questo sistema ho inserito una trentina di argomenti , logicamente in lingua ceca, e sono costretto a costruire le parole in ceco, ed in questa maniera a studiare diversamente, e sembra che un po funziona.
 
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view post Posted on 23/10/2018, 05:38     +1   -1

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CITAZIONE
Ho usato il termine tecnica di sostituzione semplicemente perché uno dei significati letterali della parola tecnica è “ modo di produrre o realizzare qualcosa”.
In questo caso , è un modo di realizzare una associazione istantanea, spontanea ma “mnemonicamente efficace” utilizzando un fattore al posto di un altro , come spiegato in dettaglio nel mio post specifico sull’argomento. Una particolare modalità quindi con cui creare associazioni e collegamenti tra termini diversi.

Beh, in realtà è proprio questo che mi mette in dubbio.
Definirei tecnica come 'l'insieme delle norme su cui si fonda un'arte o una pratica', per cui: l'arte in questione sarebbe la memorizzazione, una norma di questi è il sostituire qualcosa con qualcos'altro.
Ne viene, norma della sostituzione.

Comunque, come hai giustamente detto, sono cavillismi di cui ci interessa poco.

CITAZIONE
La scelta di quel codice particolare è legato alla facilità con cui lo si può memorizzare e poi ricordare .
Per memorizzarlo ho usato uno stratagemma , del tutto personale, legato alla forma fisica delle diverse combinazioni di terzine .

Si, avevo immaginato una cosa del genere, probabilmente avrai usato qualcosa che riguarda la forma, ad esempio l'111 collegato al 3 ne ricorda il numero di 'estremità' (non mi viene un termine migliore).

Lo dicevo solo perché conosco il codice binario abbastanza bene e leggerlo così ti dà quell'attimo di spaesamento; tutto qui.
La cosa importante è che sia efficace per te.

CITAZIONE
Applicato ad un Pao System mi ha consentito di raggiungere la memorizzazione di 390 numeri binari in 5 minuti.

Complimenti.

CITAZIONE
Con il 3 digit block system che sto testando, penso di superare ulteriormente tale soglia.

Ti seguo con attenzione ed ammirazione. ;)

CITAZIONE
Max:
Secondo te a che cavolo può servire una ricerca simile, perchè ci sono ricercatori che si perdono in cose simili dove il risultato non produce proprio un bel niente, a parte cose che si sanno già?

Mi piacerebbe sapere chi è la 'ricercatrice'.

Innanzitutto, una ricerca del genere non si può definire scientifica, perché , non ha niente di scientifico.
I criteri per fare vera ricerca sono ben altri e, purtroppo, in psicologia quasi mai vengono seguiti.
Infatti, se ci fai caso, la psicologia non è una scienza.

In un certo senso, però, sono utili perchè aprono uno spiraglio di possibilità, di campi di indagine, di ipotesi e soprattutto pongono dubbi su quello che crediamo; che è il requisito fondamentale della scienza.

La scienza infatti, e l'atteggiamento sceintifico in generale, vive nel dubbio anche di fronte alla vicinanza alla certezza perchè una nuova ricerca può sempre contraddire quello che si è affermato finora.

Pensa questo, fino al 1930/40 si era convinti, ma convinti di brutto, che il cervello lavorasse nella sua interezza per ogni azione.
Ci sono voluti quasi 40 anni perchè ci si convincesse dell'esistenza delle aree cerebrali funzionali benchè ci fossero ricerche in quel campo già dal 1850.
Perché hanno aspettato fino al xx secolo? Erano certi di avere ragione.

Per parafrasare un premio nobel :' Nella scienza possiamo solo essere sicuri di una cosa, che abbiamo torto'. :)

CITAZIONE
Il termine al “volo “ mi dà l’idea di un qualcosa di precario , poco importante o utile . Preferisco il termine “memorizzazioni in velocità”.

Sia che debba memorizzare in velocità o per esigenze di apprendimento, il processo che conduce a valide associazioni è tendenzialmente il medesimo.

Se tali associazioni vengono create in tempi veloci e ricordate, significa anche che adottando le medesime strategie di memorizzazione per esigenze a m/l, combinandole con gli accorgimenti necessari per la memoria a m/l, gli effetti ed i risultati non potranno che essere positivi.

Diciamo che, in linea di massima , sono d'accordo con te.

Le mnemotecniche si basano su alcune funzioni del cervello che entrano in gioco anche quando si apprende.
Per cui il tuo ragionamento mi trova in accordo su molti punti.

Fare esercizio in questo senso è senza dubbio positivo anche se, per come la vedo io, apprendere sia qualcosa di più 'completo' e appagante di una performance puramente ludica.
Questa è ovviamente una questione soggettiva.
Rimane comunque un ottimo esercizio la memorizzazione e praticarla non può che far bene.

CITAZIONE
E’ la chiarezza e nitidezza dell’immagine mentale che costruisco che fa la differenza, non il tempo od attenzione spesi a creare tale associazione . Concetto questo splendidamente riassunto da Harry Lorrayne con la sua ormai famosa frase “It’s the clarity of the picture that’s important, not how long you see it. So see it clearly, for just a second”, da me più volte citata in questo forum.

Non solo, in tali tipi di memorizzazione, viene utilizzata in via quasi esclusiva la memoria visiva , senza alcun ausilio della cosiddetta “memoria naturale”.

Ho parecchi dubbi su questo. Non sulla nitidezza ma sul fatto che sia l'immagine, la memoria visiva, ad essere l'artefice del 'super' ricordo. :P

CITAZIONE
Nelle memorizzazioni finalizzate all’apprendimento si rende necessaria una appropriata strutturazione dei luoghi mnemonici atta a replicare la struttura stessa del materiale da memorizzare.
Aspetto questo introdotto , in modo del tutto rivoluzionario sempre da Giordano Bruno, in netta antitesi con quelli che erano i precetti della mnemonica “classica” basata esclusivamente sulla sequenzialità dei loci e spazi mnemonici.

Quello che tentava di fare era di ricordare la sequenzialità degli elementi esposti, cercando di mantenerne la struttura gerarchica.
Idea non male.

CITAZIONE
E’ dalle memorizzazioni in velocità che si coglie con immediatezza quello che non funziona, individuando automatismi che possono essere distorti e quindi migliorati.

Sottolineo questa frase solo per un appunto per me stesso. (si lo so, sono strano)
è possibile che in velocità si attivino solo i ricordi più stabili?
Interessante.

CITAZIONE
La valutazione di una performance legata all’apprendimento è, a mio avviso, meno oggettiva , in termini di efficienza , rispetto a quella legata alla memorizzazione in velocità, sempre oggettivamente determinabile, anche perché dovrei poter rispondere alla seguente domanda: quali sono i parametri per valutare l’efficienza di una memorizzazione a m/l in modo oggettivo?

Personalmente uso un quaderno dove annoto tutti i problemi associativi , quello che non “gira” perfettamente o non gira proprio , per capirne le ragioni e trarne spunti operativi pratici

Perfettamente d'accordo. Quello di cui parli è un atteggiamento scientifico in piena regola. Elimini le cause accessorie che potrebbero dare falsi riscontri. Bravo davvero.

CITAZIONE
Sono stato letteralmente "folgorato" da:

Harry Lorrayne con la sua tecnica di sostituzione ed il suo “Memory Graph”;

Dominic O’Brien con il suo sistema per memorizzare lunghe serie di numeri senza la conversione fonetica;

Tony Buzan con il suo SEM al cubo;

Kevin Vost con i suoi magistrali esempi per la costruzione ed utilizzo di loci artificiali;

Ed Cooke con il suo particolare utilizzo dei loci (locy story), unico nel suo genere;

David M. Roth con la sua estesa trattazione sulla costruzione di immagini mnemoniche efficaci e di qualità;

Dean Vaughn con la sua particolare modalità di strutturare i loci e di creare valide associazioni;

M. Gregor Von Veinagle con la sua sofisticata modalità di strutturazione dei loci;

Kevin Horsley con il suo utilizzo di loci non convenzionali;

O.W. Bill Hayes con il suo “Auto magic system”;

Kennet l. Higbee, con la sua magistrale trattazione da un punto di vista scientifico di tutta l’arte mnemonica.

Antony Metivier con il suo particolare ordinamento dei loci e con la sua tecnica per un utilizzo ripetuto degli stessi loci;

Giordano Bruno: dal suo genio e dalla sua grande visione.

Alcuni li ho letti, molti altri no.
Ma davvero ti è piaciuto il sem al cubo di Buzan?

CITAZIONE
In ambito di strategia aziendale, quando si parla di “creazione del valore”, si identificano elementi quali l’ innovazione, l’efficienza, la capacità di risposta al cliente, la qualità, il time to market, il design, i servizi post vendita ecc. e si individuano gli accorgimenti finalizzati al mantenimento di queste aree di eccellenza portatrici appunto di valore aziendale.

Qualche consiglio su libri in questo ambito?
Che parta dall'abc...

CITAZIONE
Oltre alla costante attenzione da parte delle imprese su questi singoli elementi quali appunto innovazione, efficienza, capacità di risposta al cliente, qualità, time to market, design, servizi post vendita, un ruolo rilevante assume la capacità dell’impresa di vincere l’inerzia al cambiamento e la capacità dell’impresa di confrontarsi con i modelli di business più efficaci ed efficienti, il c.d. “benchmarching”.

Dato che sei ferrato sull'argomento, vorrei chiederti un consiglio in privato, se posso...

CITAZIONE
Ho analizzato a lungo i sistemi anglosassoni ad elevate perfomance come il “Ben System” e soprattutto lo “Shadow System” utilizzati oggi al mondo solo da un elite di mnemonisti, guarda caso tutti ai primi posti del ranking mondiale.

Alla fine, sia il ben system che lo shadow usano una pacchettizzazione più spinta dell'informazione.
Il che si traduce in una maggiore efficienza della memoria.

CITAZIONE
Sono riuscito, e di questo ne sono veramente fiero, ad adattare lo Shadow System alla lingua italiana, con alcuni piccoli accorgimenti, con uno sforzo di costruzione del sistema superiore a quello speso per la costruzione del sistema delle 5 ruote di Giordano Bruno.

Immagino. 000-999 non è uno scherzo.


Curiosità: cosa hai messo per il numero 028?
Non mi viene proprio niente in mente.
 
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view post Posted on 23/10/2018, 15:53     +1   -1
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Imparare a ricordare

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Secondo te a che cavolo può servire una ricerca simile, perchè ci sono ricercatori che si perdono in cose simili dove il risultato non produce proprio un bel niente, a parte cose che si sanno già?

CITAZIONE
Iramian: Mi piacerebbe sapere chi è la 'ricercatrice'.

Non fa il nome Alberto Oliverio ma ricordo che ha scritto di lei in almeno due opere e ne ha parlato anche in una lezione accademica
HTML
https://www.youtube.com/watch?v=4WL1ld8IiLA


CITAZIONE
Pensa questo, fino al 1930/40 si era convinti, ma convinti di brutto, che il cervello lavorasse nella sua interezza per ogni azione.
Ci sono voluti quasi 40 anni perchè ci si convincesse dell'esistenza delle aree cerebrali funzionali benchè ci fossero ricerche in quel campo già dal 1850.
Perché hanno aspettato fino al xx secolo? Erano certi di avere ragione.

Ho un vecchio librone degli anni ottanta dal titolo: "Enciclopedia medica" dov'è è scritto che le cellule neuronali non si riproducono, come se fossero un numero finito che può solo diminuire, un qualcosa smentito poi negli anni novanta, quindi la scienza è sempre da mettere in discussione. Mi è capitato di recente di leggere di un ricercatore statunitense che cerca di smontare la teoria dei "neuroni specchio" di Rizzolati, una teoria che era già stata messa in discussione all'inizio quando Rizzolati voleva utilizzare un gatto per i suoi esperimenti.

CITAZIONE
Per parafrasare un premio nobel :' Nella scienza possiamo solo essere sicuri di una cosa, che abbiamo torto'.

Infatti, tutto può essere messo in discussione.

CITAZIONE
Le mnemotecniche si basano su alcune funzioni del cervello che entrano in gioco anche quando si apprende.

Le mnemotecniche sono un "atto mentale" che più si avvicina alla sinestesia sensoriale, sino a che il processo di fusione tra due tipi di ricordi di aree del cervello diverse (la memoria del linguaggio e la memoria visiva), non diventa un processo automatizzato e slegato un po dalla coscienza, utilizzare le mnemotecniche è come andare su una bicicletta con le rotelle.
L'apprendimento è un qualcosa che si attiva da se per motivi che nella maggior parte ignoriamo, ci sono apprendimenti che prendono "forma" in mesi di vita, alcuni in anni.
Personalmente credo che sul pianeta Terra non esista un essere umano in grado di spiegare l'apprendimento in tutte le sue manifestazioni. I modelli accademici possono essere paragonati a quando si guarda qualcosa in un vetrino con un semplice microscopio. Nemmeno l'utilizzo della PET può essere considerato un qualcosa di attendibile.
 
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view post Posted on 29/10/2018, 00:49     +1   -1

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CITAZIONE
Ma davvero ti è piaciuto il sem al cubo di Buzan? (Iramian)

Ciao Iramian.
Ho utilizzato il Sem al cubo di Tony Buzan per alcuni tipi di memorizzazioni, tra cui :
tutte le capitali del mondo;
i principali scrittori e compositori di ogni epoca;
i principali studiosi e personaggi dell’Ars Memoria.

Personalmente per le memorizzazioni preferisco i loci.
Provando a memorizzare una medesima lista con il peg o con i loci, ho visto che per me funzionano meglio i secondi, ma questo è soggettivo.
In ogni caso il sistema funziona.
L’aspetto molto interessante è la precisa catalogazione di tutto il set informativo in modo strutturato.
L’importanza per me del Sem al cubo è che mi ha fatto riflettere , per la prima volta , su alcune tematiche che ho poi approfondito e sviluppato nel tempo quali:

• la riutilizzazione dei medesimi loci, con determinati accorgimenti ; oltre all’elemento di sfondo - ad esempio immaginare
la stessa stanza nel fuoco piuttosto che nel ghiaccio - anche l‘inversione della sequenza di percorrenza dei medesimi loci
di fatto crea un nuovo quadro associativo. Gli stessi loci di una stanza percorsi quindi in senso antiorario rispetto
all’usuale senso orario creano di fatto una diversa struttura mnemonica – aspetto questo ben evidenziato da Kevin Vost
nelle sue opere -.

• la moltiplicazione dei loci : vedasi i concetti di “loci loci”, “loci peg” e “loci link” da me
sviluppati in altri post

• la loro strutturazione organica: loci che replicano la struttura del materiale da memorizzare;
loci interconnessi tra di loro – il più volte citato espediente dell’impaginatore , per dilatare all’infinito gli spazi
mnemonici in modo strutturato;
ordinamento dei loci secondo una scansione alfabetica, per strutturare a loro volta il “portafoglio loci”.

• la creazione di indici sintetici visivi per comprimere e poi espandere le informazioni da ricordare.

CITAZIONE
Qualche consiglio su libri in questo ambito? (Iramian 23/10/18)

Il libro che ti consiglio in assoluto è STRATEGIA , opera della collana MANAGEMENT del Sole 24 Ore –Università Bocconi e Repubblica.
643 pagine in cui si affronta tutto, in modo lineare, partendo da zero:

Il concetto di strategia; la mission e gli obiettivi di lungo termine; analisi del macroambiente; analisi dell’ambiente competitivo; analisi dei concorrenti e della domanda: segmentazione e posizionamento;
I vantaggi competitivi: le fonti; come sostenere i vantaggi competitivi in un ambiente dinamico;
le strategie corporate; l’ integrazione verticale e orizzontale; come entrare in nuovi settori;
le strategie competitive generiche; il ciclo di vita del settore; i leader tra attacco e difesa;
le strategie di turnaround, le strategie nei mercati mondiali.

Mi sono imbattuto sulle tematiche della creazione del valore per la prima volta durante gli studi alla facoltà di Scienze Economiche e Bancarie.
Il guru in materia è Michael Porter, autore dei famosi modelli manageriali delle 5 forze e della catena del valore.
Pietra miliare in ambito strategico è il suo libro “Il vantaggio competitivo”

Una sintesi di aspetti teorico -pratici è senza dubbio " BALANCE SCORECARD" di S. KAPLAN E DAVID P.NORTON - << Tradurre la strategia in azione>>.
Applicabile concretamente in ogni ambito lavorativo, un vero e proprio management system, capace di dare un assetto equilibrato alle quattro prospettive a cui devono guardare le imprese: quella economico finanziaria, la prospettiva del cliente, dei processi interni e infine la prospettiva dell’innovazione e della formazione

CITAZIONE
Vorrei chiederti un consiglio in privato, se posso

Certo che puoi Iramian, ci mancherebbe.

CITAZIONE
Immagino 000-999 non è uno scherzo

000-999 in realtà è stata la cosa più semplice del sistema.
La memorizzazione è stata resa molto agevole ed efficace grazie ad Anki, come ho già avuto modo di evidenziare.
L'aspetto più complesso ed allo stesso tempo intrigante è stato in realtà capire l’essenza del funzionamento del sistema e soprattutto la costruzione delle 352 immagini complementari, che si aggiungono a quelle dei primi mille numeri 000 -999, atte a coprire tutte le combinazioni possibili di carte figurate.
In taluni casi , soprattutto per le combinazioni riguardanti i K, ho utilizzato anche qualche termine in inglese ed in tedesco, non essendoci una trasposizione di quelle determinate sequenze di consonanti in una parola italiana.

Es. K quadri e Q quadri = h (K) , r (Q) , k (combinazione di semi) = h,r,k = HARK = RASTRELLO

Es.: K quadri e Q cuori = h (K), r (Q), n (combinazione di semi)= h,r,n = HORN = CORNO

Es. : Kquadri e J Cuori= h (K), f (J), n (combinazioni di semi) = h,f,n = HAUFEN che in tedesco significa MUCCHIO DI TERRA


CITAZIONE
Curiosità: cosa hai messo per il numero 028? (Iramian)

L’evoluto Ben System mi ha dato in molti casi lo spunto per risolvere questioni similari .

Per memorizzare l’immagine di una parola, non è necessario memorizzarla nella sua interezza.

Il Ben System estremizza al massimo questo postulato : sillabe apparentemente astruse forniscono il gancio mnemonico per ricordare parole nella loro interezza
Ho utilizzato solo in alcuni casi questa tecnicalità

Es. 223 = n, n, m = Ni Na Mo (ric), memorizzando Nina Mo = 223 il richiamo all’immagine di Nina Moric è immediato;

Es. 777= k, k, k, = Co. Ca. Co (la) ; memorizzando Co Ca Co automaticamente il cervello va sull’immagine della coca cola, anche se manca la sillaba finale “la”

Es. 328= m, n, v, = ma no va (le);

Es. 768= k, c, v = ca ccia vi (te) . Quando memorizzo cacciavi automaticamente il cervello mi riconduce all’immagine di cacciavite.

Per 028 la creazione dell’immagine è stata davvero immediata
028= s, n, f . Pronunciando tali consonanti s n f immediatamente mi è venuta alla mente la pubblicità dello speck Senf(ter), con il particolare accento di Gustav Thoeni

028= senft = speck, associazione ormai per me indissolubile.

Ho applicato tale meccanismo anche a qualche particolare combinazione di carte

Es. : per le consonanti H, L, P, mi è venuto in mente He L P (er) , l’aiutante di Archimede, corrispondente alla sequenza di carte K cuori 9fiori

aiutante

Viva
 
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view post Posted on 30/10/2018, 17:06     +1   -1

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CITAZIONE (Muriel. @ 29/10/2018, 00:49) 
Personalmente per le memorizzazioni preferisco i loci.
Provando a memorizzare una medesima lista con il peg o con i loci, ho visto che per me funzionano meglio i secondi, ma questo è soggettivo.
In ogni caso il sistema funziona.

Che funzioni, almeno in parte, non mi sorprende; in fin dei conti non è che abbia inventato niente.
è interessante invece per l'aspetto che menzioni dopo: la struttura.

CITAZIONE
L’aspetto molto interessante è la precisa catalogazione di tutto il set informativo in modo strutturato.

Ed è questo il meccanismo.

CITAZIONE
• la riutilizzazione dei medesimi loci, con determinati accorgimenti ; oltre all’elemento di sfondo - ad esempio immaginare
la stessa stanza nel fuoco piuttosto che nel ghiaccio - anche l‘inversione della sequenza di percorrenza dei medesimi loci
di fatto crea un nuovo quadro associativo. Gli stessi loci di una stanza percorsi quindi in senso antiorario rispetto
all’usuale senso orario creano di fatto una diversa struttura mnemonica – aspetto questo ben evidenziato da Kevin Vost
nelle sue opere -.

Aspetto interessante, ci deve essere qualche ragione fisiologica per questo.
A mio avviso dovrebbe essere indaagato di più questo aspetto.

Per fare un esempio, non so se è capita anche ad altri, c'è un senso di disorientamento se si percorre al contrario una strada che abitualmente
si fa in un altro senso.


CITAZIONE
Il libro che ti consiglio in assoluto è STRATEGIA , opera della collana MANAGEMENT del Sole 24 Ore –Università Bocconi e Repubblica.
643 pagine in cui si affronta tutto, in modo lineare, partendo da zero:

Il concetto di strategia; la mission e gli obiettivi di lungo termine; analisi del macroambiente; analisi dell’ambiente competitivo; analisi dei concorrenti e della domanda: segmentazione e posizionamento;
I vantaggi competitivi: le fonti; come sostenere i vantaggi competitivi in un ambiente dinamico;
le strategie corporate; l’ integrazione verticale e orizzontale; come entrare in nuovi settori;
le strategie competitive generiche; il ciclo di vita del settore; i leader tra attacco e difesa;
le strategie di turnaround, le strategie nei mercati mondiali.

Mi sono imbattuto sulle tematiche della creazione del valore per la prima volta durante gli studi alla facoltà di Scienze Economiche e Bancarie.
Il guru in materia è Michael Porter, autore dei famosi modelli manageriali delle 5 forze e della catena del valore.
Pietra miliare in ambito strategico è il suo libro “Il vantaggio competitivo”

Una sintesi di aspetti teorico -pratici è senza dubbio " BALANCE SCORECARD" di S. KAPLAN E DAVID P.NORTON - << Tradurre la strategia in azione>>.
Applicabile concretamente in ogni ambito lavorativo, un vero e proprio management system, capace di dare un assetto equilibrato alle quattro prospettive a cui devono guardare le imprese: quella economico finanziaria, la prospettiva del cliente, dei processi interni e infine la prospettiva dell’innovazione e della formazione

Grazie, mi interessa molto. Specialmente il lato pratico.

CITAZIONE
Certo che puoi Iramian, ci mancherebbe.

Grazie mille, approfitterò.
:)

CITAZIONE
000-999 in realtà è stata la cosa più semplice del sistema.

L'aspetto più complesso ed allo stesso tempo intrigante è stato in realtà capire l’essenza del funzionamento del sistema e soprattutto la costruzione delle 352 immagini complementari, che si aggiungono a quelle dei primi mille numeri 000 -999, atte a coprire tutte le combinazioni possibili di carte figurate.

In taluni casi , soprattutto per le combinazioni riguardanti i K, ho utilizzato anche qualche termine in inglese ed in tedesco, non essendoci una trasposizione di quelle determinate sequenze di consonanti in una parola italiana.

Per memorizzare l’immagine di una parola, non è necessario memorizzarla nella sua interezza.

Es. 223 = n, n, m = Ni Na Mo (ric), memorizzando Nina Mo = 223 il richiamo all’immagine di Nina Moric è immediato;

Es. 768= k, c, v = ca ccia vi (te) . Quando memorizzo cacciavi automaticamente il cervello mi riconduce all’immagine di cacciavite.

Avevo pensato anch'io ad una cosa del genere, infatti alcune trasposizioni mi portavano a pensare ad una parola ma non era completa.
Poichè temevo che questo potesse creare confusione ho scartato l'idea, finendo bloccato per una enormità di numeri.

Un'altra idea che mi era venuta per poter creare le carte era di un programmino che potesse, date le lettere, aggiungere tutte le possibili combinazioni di
vocali, in modo da poter scegliere la più memorabile. Progetto mai partito, per la verità.

CITAZIONE
028= s, n, f . Pronunciando tali consonanti s n f immediatamente mi è venuta alla mente la pubblicità dello speck Senf(ter), con il particolare accento di Gustav Thoeni

Mai visto. :unsure:

CITAZIONE
Es. : per le consonanti H, L, P, mi è venuto in mente He L P (er) , l’aiutante di Archimede, corrispondente alla sequenza di carte K cuori 9fiori

aiutante

Non vale in Italia si chiama Edi. :P

CITAZIONE
CITAZIONE
Max:
Secondo te a che cavolo può servire una ricerca simile, perchè ci sono ricercatori che si perdono in cose simili dove il risultato non produce proprio un bel niente, a parte cose che si sanno già?

Mi piacerebbe sapere chi è la 'ricercatrice'.

Alla fine sono riuscito a trovare chi sia ricercatrice.

Si tratta di Marigold Linton e , nell'1986 pubblicò un lavoro in cui descriveva questo studio. (1975)

In realtà lo studio era per valutare il potenziale di rievocazione.

In pratica: più una memoria è lontana nel tempo, più ha bisogno che lo stimolo che la rievoca combaci con l'esperienza originaria.

Se a 20 anni ho fatto un incidente con l'auto, per rievocare questo ricordo, mi basterà una situazione somigliante di poco se ho 22 anni, ma una situazione che combaci moltissimo se ho 42 anni.

Non è così scontata come cosa, perchè, se non valuti obiettivamente dei casi non puoi capirlo.

Oggi lo sappiamo perchè lo studio è del 1975, e di tempo ne è passato.

La cosa che invece mi lascia davvero perplesso è che questo è uno degli studi più curati in materia... Non voglio pensare come siano gli altri. :blink:

CITAZIONE
ttps://www.youtube.com/embed/4WL1ld8IiLA?ecver=2

Grazie, appena ho più tempo la vedrò con piacere.

CITAZIONE
Le mnemotecniche sono un "atto mentale" che più si avvicina alla sinestesia sensoriale, sino a che il processo di fusione tra due tipi di ricordi di aree del cervello diverse (la memoria del linguaggio e la memoria visiva)

Non sono d'accordo. :lol:

CITAZIONE
utilizzare le mnemotecniche è come andare su una bicicletta con le rotelle.

In un certo senso si.
Sono piani di richiamo, ganci che ti consentono di ricordare qualcosa con degli indizi.
 
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view post Posted on 31/10/2018, 02:57     +1   -1
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CITAZIONE
La cosa che invece mi lascia davvero perplesso è che questo è uno degli studi più curati in materia... Non voglio pensare come siano gli altri. :blink:

Beh, non è detto che ci siano bisogno di approfondimenti se qualcuno scopre qualcosa che poi diventa scontato.

CITAZIONE
Grazie, appena ho più tempo la vedrò con piacere.

Mah, ho seguito per moltissimi anni Alberto Oliverio e molti dei suoi libri, in questo video non è che ho trovato qualcosa di particolarmente interessante, a parte quando deride un po il mondo della formazione delle tecniche di memoria e della lettura veloce. Te l ho postato perchè mi ricordavo dov'era citata la ricerca.

CITAZIONE
Si tratta di Marigold Linton e , nell'1986 pubblicò un lavoro in cui descriveva questo studio. (1975)

Non ricordo assolutamente di aver mai letto o ascoltato il periodo in cui è stato fatto quest'esperimento. Comunque non è che mi abbia sorpreso la cosa, non ho trovato nulla di interessanti in questa ricerca durata cosi tanti anni. Grazie per avermi informato sui dettagli.

CITAZIONE
Le mnemotecniche sono un "atto mentale" che più si avvicina alla sinestesia sensoriale, sino a che il processo di fusione tra due tipi di ricordi di aree del cervello diverse (la memoria del linguaggio e la memoria visiva)

CITAZIONE
Non sono d'accordo. :lol:

Puoi anche essere non d'accordo ma come vuoi chiamare la fusione cosciente di due o più ricordi, o informazioni se preferisci, che appartengono a sensi diversi?
Ne non si è d'accordo esiste il contraddittorio.

CITAZIONE
Sono piani di richiamo, ganci che ti consentono di ricordare qualcosa con degli indizi.

In modo molto semplice ed elementare le mnemotecniche si basano su punti e sotto punti di partenza visivi, disposti in modo ordinato e consolidati in modo molto potente.
Io quando memorizzo qualcosa la ricordo più che altro perchè ho cambiato il ricordo originale, ho aggiunto qualcosa e di conseguenza e come se ristrutturarsi quel ricordo, è una nuova esperienza, è un processo spontaneo stimolato da un atto volontario. Sto cambiando la struttura del ricordo "originale" (si fa per dire!), per questo è più facile ricordarlo, perchè è cambiato qualcosa. Se poi la ripetizione di una memorizzazione viene effettuata dopo due notti di seguito, probabilmente quella "modifica" è in gran parte nel dimenticatoio della memoria.

Non so cosa sia per te ma per me la mnemotecnica è solamente una porzione di memoria che usiamo per stimolare delle funzioni mentali che solitamente lavorano a livello inconscio. Comunque a me interessa la mnemonica applicata alla vita di tutti i giorni magari inventare una mnemotecnica che funzioni da backup quotidiano e che lavori parallelamente a tutto ciò che facciamo durante la giornata.
Nessuno è così creativo come me in queste cose! :D :D :D
 
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view post Posted on 2/11/2018, 05:01     +1   -1

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CITAZIONE (Massimiliano-Masala @ 31/10/2018, 02:57) 
Beh, non è detto che ci siano bisogno di approfondimenti se qualcuno scopre qualcosa che poi diventa scontato.

In realtà si, perchè non approfondisce il grado e la 'misurabilità'.
Ma il discorso che faccio io è che le ricerche in campo psicologico sono sempre 'tarlate' e poco approfondite.

Prendi Freud o Jung, ok che siete i padri della psicanalisi, idee innovative ecc.
Ma le avete mai provate con ricerche serie, magari provate a confutare o rimangono ipotesi?

Fortunatamente si sta prendendo una piega diversa negli ultimi anni.

CITAZIONE
Mah, ho seguito per moltissimi anni Alberto Oliverio e molti dei suoi libri, in questo video non è che ho trovato qualcosa di particolarmente interessante, a parte quando deride un po il mondo della formazione delle tecniche di memoria e della lettura veloce. Te l ho postato perchè mi ricordavo dov'era citata la ricerca.

Non l'ho visto ancora per intero, c'è sempre qualcosa di interessante.

CITAZIONE
non ho trovato nulla di interessanti in questa ricerca durata cosi tanti anni. Grazie per avermi informato sui dettagli.

In realtà ha parecchie implicazioni.
Almeno concedile le attenuanti per la pazienza e la costanza. :P

CITAZIONE
Puoi anche essere non d'accordo ma come vuoi chiamare la fusione cosciente di due o più ricordi, o informazioni se preferisci, che appartengono a sensi diversi?
Ne non si è d'accordo esiste il contraddittorio.

è perchè non volevo fae il contraddittorio.
Come lo chiamo?
Funzionamento normale della mente.

Quello che fai, con una mnemotecnica, è avere dei ganci dove puoi ritrovarli, quindi schematizzi in un certo senso le informazioni e nei casi più fortunati le impacchetti; con buona pace della memoria.

La sinestesia è un'altra cosa; ed è principalmente un difetto cognitivo.

CITAZIONE
In modo molto semplice ed elementare le mnemotecniche si basano su punti e sotto punti di partenza visivi,

Veramente esistono anche le mnemotecniche verbali.

CITAZIONE
disposti in modo ordinato e consolidati in modo molto potente.

Crei uno schema, quello che ho detto prima.

CITAZIONE
Non so cosa sia per te ma per me la mnemotecnica è solamente una porzione di memoria che usiamo per stimolare delle funzioni mentali che solitamente lavorano a livello inconscio.

Un metodo alternativo di organizzazione delle idee. Ma il principio che sta alla base è sempre il medesimo.

CITAZIONE
Comunque a me interessa la mnemonica applicata alla vita di tutti i giorni magari inventare una mnemotecnica che funzioni da backup quotidiano e che lavori parallelamente a tutto ciò che facciamo durante la giornata.
Nessuno è così creativo come me in queste cose! :D :D :D

Che intendi per backup quotidiano?

Suppongo tu parli della memoria episodica, registrare gli eventi come un 'film'.

Se è questo, credo tu sappia che non ti sarebbe di nessuna utilità per imparare cose nuove, o informazioni?

Comunque, se ho inteso bene, ti posso dare una notizia interessante. :)
 
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view post Posted on 2/11/2018, 18:01     +1   -1
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CITAZIONE
Ma il discorso che faccio io è che le ricerche in campo psicologico sono sempre 'tarlate' e poco approfondite.

Mah, che strano sono d'accordo con te :D

CITAZIONE
Fortunatamente si sta prendendo una piega diversa negli ultimi anni.

Beh, forse ci stiamo evolvendo anche culturalmente in queste cose, l'importante che tutto ciò che si scopre o si ipotizza, non sia preso sempre come se fosse un dogma di fede, visto che mi è capitato di leggere e di ascoltare di certi personaggi che hanno questo modo di pensare, come se la scienza fosse la verità certa e tutto il resto metafisica o discorsi del mondo "profano".
CITAZIONE
Almeno concedile le attenuanti per la pazienza e la costanza. :P

Assolutamente, anzi se la conoscessi la ringrazierei per quello che ha fatto. Anche se a distanza di circa trent'anni per capire quello che ha capito lei, io ho impiegato molti meno anni e senza nemmeno appuntarmi niente in modo continuo. Comunque anche io ho fatto degli esperimenti sulla memoria, e ne continuo a fare ancora, non ho ancora pubblicato nulla, queste erano le domande che mi ero posto ma non ho pensato ovviamente che fosse possibile ciò che ipotizzavo, infatti alcune ricerche l ho abbandonate ma alla fine comunque portano tutte nella stessa direzione. Comprendere come funziona la memoria e l'apprendimento a "livelli inferiori" di consapevolezza, o di coscienza. Un po come scendere di qualche piano e iniziare ad usare abilità che solitamente sono gestito a livello inconscio. Un po come quando prendiamo il controllo della respirazione

CITAZIONE
è perchè non volevo fae il contraddittorio.
Come lo chiamo?
Funzionamento normale della mente.

Credo sia più corretto scrivere che è una delle tante cose che un cervello è in grado di apprendere.

HTML
sinestesia
/si·ne·ste·&#7779;ì·a/
sostantivo femminile
1.
Nella critica letteraria, l'associazione espressiva tra due parole pertinenti a due diverse sfere sensoriali (per es. parole calde, silenzio verde ).


HTML
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
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La sinestesia è una figura retorica che prevede l'accostamento di due parole appartenenti a due piani sensoriali diversi (es.: colore squillante).[1]

Ha largo uso in poesia ed in genere nella versificazione:

L'odorino amaro
(Giovanni Pascoli, Novembre)


HTML
Treccani: sinestesia

1. Definizione

La sinestesia (dal gr. sýn «con, assieme» e aisthánomai «percepisco, comprendo»; quindi «percepisco assieme») è un procedimento retorico (&#10132; retorica), per lo più con effetto metaforico (&#10132; metafora), che consiste nell’associare in un’unica immagine due parole o due segmenti discorsivi riferiti a sfere sensoriali diverse.


Io mi rifaccio alla definizione ufficiale, ossia, il tentativo di fusione di due ricordi di sensi differenti. Per le parole ovviamente è sempre il senso dell'udito in questione anche se non apriamo bocca per dargli fiato.

CITAZIONE
La sinestesia è un'altra cosa; ed è principalmente un difetto cognitivo.

Io mi riferisco alla semplice definizione, n
Ne ho conosciute di persone con questo "difetto cognitivo" e in effetti sembra portare più svantaggi che vantaggi. Alla fine però è un'abilità che tende ad andare fuori controllo, chi possiede abilità cognitive definite "difetti cognitivi" si deve dare un gran da fare per non diventarne una "vittima" di un qualcosa che possiede di innato.


CITAZIONE
Che intendi per backup quotidiano?

Suppongo tu parli della memoria episodica, registrare gli eventi come un 'film'.

Ho scritto backup quotidiano perchè è la parola che si avvicinava di più a quello che mi interessa fare. Ma il backup non è di tutto quello che facciamo della giornata ma solo di ciò che non può essere "etichettato" routine, o abitudine quotidiana. Non abbiamo bisogno di ricordare le cose che facciamo di solito, come non abbiamo bisogno di rileggere ciò che ricordiamo a memoria, purtroppo quest'ultima cosa è quasi sempre ignorata dalla maggior parte degli studenti.

CITAZIONE
Se è questo, credo tu sappia che non ti sarebbe di nessuna utilità per imparare cose nuove, o informazioni?

La penso diversamente (o meno male sono di nuovo io :D :D :D ).
Dalla propria memoria c'è sempre da imparare.


CITAZIONE
Comunque, se ho inteso bene, ti posso dare una notizia interessante. :)

Spara! -_-
 
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