ALLE SCUOLE MEDIE COME SI POSSONO PRENDERE APPUNTI AL VOLO DI UNA LEZIONE DI STORIA?, A 12 ANNI un ragazzo può riuscire a prendere appunti al volo (direttamente) con le mnemotecniche a scuola?

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iramian
view post Posted on 11/7/2018, 02:30 by: iramian     +1   -1

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CITAZIONE (Antonio V. @ 28/6/2018, 07:21)
Queste domande le sto facendo perché vorrei riuscire con mia figlia (che andrà in seconda media) a farle applicare la memorizzazione con le tecniche di memoria artificiale già a partire dalla lezione in classe. Vorrei partire dal prossimo settembre. Ora stiamo lavorando in questi mesi estivi sui loci e valutiamo le peg, lo schedario alfabetico per immagini, lo schedario numerico per immagini. Il metodo dei colori. Le possibili combinazioni dei vari schedari con i loci.

:blink: Scusa la franchezza ma, magari andere un po' al mare, montagna, svagarsi con gli amici, no?

CITAZIONE
Io suppongo che se la professoressa spiega e lo studente individua un concetto/parola chiave, allora ha compreso, o può non essere così?.

La domanda ,suppongo sia : perché dici questo delle mie amate parole chiave?

Ti dirò di più, salvo rari casi, per lo studio, anche le mnemotecniche non servono a niente. :P

Ritornando alle parole chiave, io non credo che ,trovare queste parole implichi necessariamente che abbia capito il testo.
Vorrei provare un test, se ti va.

Ho messo un brano nello spoiler e dovresti ( può farlo chiunque voglia) trovare le parole chiave.
Le Riscrivi/riscrivete in un post sotto.
Potremmo in seguito confrontarle per vedere se seguono il testo.

Questo libro è nato dalla sensazione che stiamo entrando in una
nuova fase di una storia che è di straordinaria importanza: la storia del co-
noscere, che dovrebbe descrivere il modo in cui sicreano e si elaborano
le nostre conoscenze, le nostre idee e le nostre informazioni. Non mi pare
che, tra le tante storie che si scrivono, ce ne sia una dedicata a un tema
così importante, ed è un peccato, specialmente perché siamo nel mezzo
di cambiamenti di cui non abbiamo forse un’immagine del tutto chiara.
Infatti, sono convinto per molti motivi che ci troviamo in una ‘Terza
Fase’ (spiegherò più avanti quali sono la Prima e la Seconda) della storia
del modo in cui si formano le conoscenze della specie umana e si alimen-
ta il patrimonio del suo sapere. Per sapere non intendo naturalmente solo
quello degli studiosi e degli scienziati; intendo, più in generale,
tutte le forme di conoscenza di cui disponiamo, e che adoperiamo anche nella vita
quotidiana irriflessa. Per questo, una modificazione profonda nel modo di
formarsi delle conoscenze non è un tema accademico,
ma una questione che tocca la vita di tutti
(per esempio perché influenza le opinioni e le de-
cisioni che ognuno di noi prende).
Non è la prima volta che nella storia dell’uomo si realizza un cam-
biamento importante nel modo di formarsi delle conoscenze. Prima di og-
gi, in questo campo si sono susseguite almeno due Grandi Fasi. La Prima
Fase coincise con l’invenzione della scrittura, che
permise di fissare con
segni scritti le informazioni su un supporto stabile, liberando la memoria
individuale e collettiva dal peso di un’enorme quantità di dati che, prima di
allora, dovevano essere registrati nella mente. La
consapevolezza dell’importanza di quel cambiamento dovette essere
drammatica, se l’inizio di quella fase stimolò addirittura le analisi di Platone,
che nel Fedro dedicò dettagliate considerazioni ai vantaggi e agli svantaggi della scrittu-
ra. (Ne vedremo alcuni aspetti nel cap. 5.)
La Seconda Fase si aprì venti secoli dopo con l’invenzione della
stampa, la ‘rivoluzione inavvertita’ (come l’ha chiamata Elizabeth Eisen-
stein in un suo famoso lavoro: Eisenstein [1979] 1986), che di colpo fece
del libro, fino allora costosissimo e non riproducibile, un bene a basso
prezzo e quasi popolare, che permetteva a un pubblico vastissimo di ac-
costarsi a testi che fin allora poteva soltanto sentir raccontare a voce.
Questa scoperta modificò in profondità diversi aspetti della vita culturale e
sociale, come Eisenstein ha dettagliatamente dimostrato. Data
l’importanza rivoluzionaria che assunse, il libro è stato per più secoli ed è
ancora una sorta di simbolo del sapere e della cultura.


CITAZIONE
Lo scopo ultimo di quello che chiedo in questo post é di recuperare tempo a casa durante i processi di fare i compiti e studiare. In altre parole vorrei (iniziando il processo di memorizzazione a scuola) poter riuscire a spendere meno tempo a casa per studiare e imparare.

In un libro una volta lessi che: 'il talento è l'incredibile capacità di darsi pena.'
Penso che sintetizzi bene il concetto, non esistono grandi risultati senza grandi sforzi.
Credi che i grandi scienziati, filosofi, geni siano così solo per natura o perchè non avevano paura di spendere il tempo facendo quello che per loro era importante e, suppongo, piacevole?

CITAZIONE
Perché se fosse possibile fare tutto al volo, a mente, ed in modo definitivo, perfetto, finito, allora lo studente potrebbe dedicarsi solo a capire ed a fare le associazioni con loci peg, ... altrimenti, prendendo appunti, si aggiunge una operazione in più che suppongo appesantirebbe e rallenterebbe il processo mentale di capire cosa sta dicendo il professore. O no?

Nello studio, nel memorizzare, nell'imparare le parole :'definitivo, perfetto, finito', non esistono.

Non siamo registratori, la nostra memoria non registra le cose, non lo può fare in alcun modo (a meno che non migliorino le BCI ma questa è un'altra storia); inoltre, quando 'capisci', organizzi delle informazioni,
e questa organizzazione non è formata da peg o loci.

Ultimo : gli studi scientifici dimostrano che prendere appunti, non solo aumenta il ricordo(mi raccomando sul quaderno con la penna!), ma aumenta la capacità di comprendere.

CITAZIONE
Si, infatti, e se è possibile già partire col processo di collegare concetti a loci o peg a scuola, dal mio punto di vista sarebbe un enorme successo, un risparmio di tempo a casa. Ore di studio risparmiate. Risultato notevolissimo. Ma é possibile sperare di riuscirci?

Ti dirò, quando passai la mia fase di 'innamoramento' delle mnemotecniche, facevo una cosa del genere.
Memorizzavo discorsi al volo.
Non son omai riuscito a prendere questa abitudine del tutto.
E poi si dimostrò realmente una perdita di tempo perchè il più delle volte sbagliavo i concetti, mi toccava rielabolarli e, alla lunga, confondevo i ricordi.

CITAZIONE
Ho il dubbio che forse però non sia superfluo avere comunque appunti sui fogli (già preparati con stampati loci o peg),

A questo punto non ti servono nemmeno, se devi sbirciarli.

[QUOTE=Massimiliano-Masala,28/6/2018, 13:04]
CITAZIONE
Alcuni mnemonisti memorizzano le parole chiave di un discorso mediante i loci o il peg system;
suppongo si possa fare anche al volo senza troppe difficoltà.

In quale film l'hai visto? :D

Un po' tutti i mnemonisti usano i loci o altro per memorizzare i discorsi, Joshua Foer per esempio lo ha fatto per una conferenza.
Lorraine lo suggerisce in un suo libro.

Io per un po' l'ho fatto al volo, per poi rompermi le bolas molto presto.

CITAZIONE
La comprensione è un qualcosa che si attiva in modo spontaneo e dipende da diversi fattori e dalla nostra familiarità con certi argomenti. Poi c'è la fase dell'apprendimento che non è detto che si attivi (o può avvenire in modo superficiale e diventare in seguito evanescente), soprattutto quando lo "studio" è finalizzato a un qualcosa "prendi il voto e brucia i libri dopo!!!"

Dovresti definire cosa intendi per comprensione e apprendimento.

CITAZIONE
Che antichi!!!! :D

LOL.
Max, in un post, se non ricordo male, esponi la tecnica dell'ascolto.
Volevo chiederti, ma dopo che hai ascoltato più volte, cominci a tagliare il file audio fino ad averne un condensato?

CITAZIONE
La fisica teoria ha più probabilità di "successo" della "fisica mnemonica".

Questa mi ha fatto cadere dalla sedia. asd

CITAZIONE
Non ho idea se in altre città sia diverso ma nella scuola media di mio figlio che va in prima media, sono sei ore al giorno di lezione per cinque giorni. Dalle 8 alle 14, chissà che noia questi poveri ragazzi in una scuola antiquata come quella italiana.

Suppongo sia il solo a pensare che sia un tempo più che ragionevole e che lo studio a casa sia necessario?

CITAZIONE
Massacrante. Per questo ho chiesto se si può (e come?) immaginare di poter studiare e fissare i ricordi (o abbozzare il processo) con le mnemotecniche già dalla lezione a scuola.

Esagerato. Sembrano gli spot di certi corsi di memoria.

CITAZIONE (Antonio V. @ 29/6/2018, 10:32) 
Massimiliano, spiegami come ti prefiggi di agire con tuo figlio che, se non ho capito male, deve andare in prima media. Hai scritto che conosce il metodo dei colori ed ha saputo esporre in classe alle elementari le prime 60 cifre del pi greco. Come potrà, in virtù dei tuoi insegnamenti, riuscire a studiare in modo efficiente per esempio la storia, la geografia, le scienze?

Max, ma veramente hai fatt ofare a tuo figlio una cosa del genere?
E perchè? :blink:

Comunque, trovo che sia un po' troppo fissato con la storia dello 'studio efficiente'. Impariamo sbagliando e soprattutto, impariamo quando ci piace quello che facciamo; indipendentemente da quanto ci mettiamo per farlo.
 
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