Il sistema combinatorio delle 5 ruote di Giordano Bruno

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Muriel.
view post Posted on 11/5/2018, 18:27 by: Muriel.     +1   -1

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CITAZIONE
<<questo espediente sarebbe il PAO?>> (AndrewAre)

Ciao AndrewAre, la tua domanda mi dà lo spunto per fare alcune considerazioni.
Il numeratore è l’espediente utilizzato da Giordano Bruno per memorizzare i numeri. Il nolano fornisce alcune soluzioni, nella cui versione più avanzata convergono verso il Pao System.

La prima variante, contenuta in “Explicatio Triginta Sigillorum”, prevede di associare a ciascun numero figure differenti che per la forma delle stesse richiamano il numero
Una colonna ad esempio per indicare l’unità, un portico per il numero due, uno sgabello per il numero 3, una cassapanca per il numero 4, una sedia per il numero 5, una tavola per il 6, un altare per il 7, un letto per l’otto, un patibolo per il 9, un albero per il 10.

Alle stesse figure , a seconda delle diverse decine, sono associate diverse caratterizzazioni consistenti in materiali differenti: alla prima il lino, alla seconda la lana, alla terza il cuoio, alla quarta decina il legno, alla quinta la pietra, alla sesta il cristallo, alla settima il ferro, all’ottava il bronzo, alla nona l’argento, alla decima l’oro.

Avrò quindi ad esempio :
sgabello =3.
3= di lino; 13= di lana; 23= di cuoio, 33= di legno; 43= di pietra; 53= di cristallo; 63= di ferro; 73= di bronzo; 83= d’argento; 93= d’oro

La forma del numero nella concezione di Giordano Bruno non ricomprende solo quell’oggetto con tre gambe ma tutto ciò che per conformazione, connessione ecc. è in grado di essere nominato come caratterizzante del numero tre.
Ad esempio il tre non è solo lo sgabello, ma anche un tricorno , un tripode o tutto ciò che porta nella sua configurazione esteriore un qualcosa di ternario.
Lo stesso ragionamento viene applicato ai materiali: può essere concepito di lino non solo ciò che è tale ma tutto ciò che vi può essere aggiunto, applicato o associato . Pertanto, anche attraverso un chiodo conficcato in una colonna, realmente o per fantasia, possiamo intendere una colonna come fatta di ferro (ossia il numero 61); anche uno sgabello arrugginito quindi può essere inteso come fatto di ferro ( nr 63).
Una tavola (nr 6) luccicante può essere concepita come di cristallo , quindi corrispondente al numero 56.

Ho quindi diverse immagini delle unità combinate con altrettante caratterizzazioni che andranno a rappresentare le diverse decine.
Questo modo di specificare le forme ed i materiali determina la necessaria varietà per comporre con immagini specifiche tutti i primi 100 numeri , come fossero locks o schedari della conversione fonetica.

Le molteplici figure sono raggruppate per valore tematico, in modo omogeneo, all’ombra dei “vessilli” rappresentativi delle diverse categorie.

Alla modalità appena descritta , contenuta nell’opera Explicatio Triginta Sigillorum, Giordano Bruno aggiunge una variante nel libro Canto Circeo; le decine, invece che per il tramite di materiali, vengono espresse per mezzo di strumenti legati alle categorie dei mestieri ; avremo quindi strumenti dell’agricoltura per la prima decina, della lavorazione del ferro per la seconda, strumenti dell’arte militare per la terza, della sartoria per la quarta, della lavorazione della lana per la quinta decina, dell’orticoltura per la sesta, della cucina per la settima, della medicina per l’ottava, dell’arte tonsoria per la nona, dei riti funebri per la decima .

Per ampliare ulteriormente la portata del sistema, è sufficiente inserire ulteriori elementi caratterizzanti , espressione delle centinaia - combinati con le immagini delle unità e delle decine.

In De Imaginum Compositione l’espediente del numeratore trova la sua manifestazione più elevata: alcuni personaggi agenti – per le unità – sono messi in relazione con degli oggetti – le decine – e con delle caratterizzazioni sotto forma di azioni – per le centinaia - con delle figure assistenti per le migliaia.

Questi gruppi di elementi vengono mescolati fra di loro per raffigurare, in una scena unitaria, il numero da memorizzare.

E’ come comporre una parola con le tecniche per la memoria verborum illustrate nella descrizione delle Praxis di Giordano Bruno: l’agente unità compie un’azione – espressione delle centinaia - assieme all’oggetto delle decine, in relazione alla figura assistente scelta per le migliaia.
E’ l’arte combinatoria, applicata in questo caso alla memorizzazione dei numeri.

Una tecnica avanzata che sgretola letteralmente i più rudimentali sistemi introdotti da Pietro da Ravenna, Romberch e Rosselli, che non avevano quella varietà e mutevolezza di immagini proprie del sistema combinatorio del nolano e che soffrivano quindi del problema della ridondanza delle medesime immagini.

La logica di raggruppamento in categorie omogenee utilizzata da Giordano Bruno ha trovato pratiche applicazioni in tempi moderni.
Mi riferisco in primis alla tecnica utilizzata da Tony Buzan, il suo famoso SEM al cubo

Tale sistema sfrutta il principio del cosiddetto “fattore ghiaccio”, in modo definito e strutturato , per conservare e recuperare una notevole quantità di informazioni .
Le immagini schedario che ognuno si è personalmente costruito con la conversione fonetica, vengono utilizzate in 100 modi diversi, raggruppate per omogenee categorie, cercando di coinvolgere tutti e 5 i sensi , utilizzando i principi della conversione fonetica.

L’ambientazione dello stesso personaggio in scenari e contesti diversi creerà sempre quadri associativi differenziati ;immaginare Belen ad esempio, espressone del nr 12 (t, d) in un blocco di ghiaccio è ben diverso che immaginare la stessa Belen nella lava incandescente od in uno stagno melmoso o con in sottofondo il suono di un tamburo assordante

Il risultato è la possibilità di avere qualcosa come 10.000 punti di partenza, definiti , strutturati , sempre richiamabili nel loro perfetto ordine, a cui attribuire diverse aree del sapere

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L’applicazione del principio delle categorie omogenee introdotto da Giordano Bruno è stato concretamente utilizzato anche dal campione americano di memoria Nelson Dellis, per estendere il suo originario Pao a mille personaggi e mille oggetti, il cosiddetto Millenium Pao: 1000 Personaggi che fanno 100 azioni con 1000 oggetti.

In pratica è passato da un Pao cosiddetto 2-2-2- , ossia con un personaggio portatore del valore di due numeri , con una azione rappresentativa di 2 numeri ed un oggetto a cui sono abbinati altre 2 cifre , ad un sistema più evoluto : un Pao 3-2-3.
Questo significa abbinare 3 numeri a personaggio, due numeri ad azione e tre numeri ad oggetto.

In un loco quindi, l’immagine unitaria di un personaggio che compie un’azione con un oggetto, ingloba 8 numeri invece di 6 (3+2+3). In una stanza strutturata secondo la metodologia di Dean Vaughn, posso memorizzare 80 numeri invece di 60 . Un incremento dell’efficienza del sistema di oltre il 33%.
In caso di lunghe memorizzazioni vengono quindi ulteriormente compresse le informazioni numeriche con risparmio di immagini e di loci da utilizzare . A parità di immagini mnemoniche utilizzate, aumentano in maniere considerevole quindi i numeri memorizzati
Cerco di rendere concreti questi concetti.

Nelson Dellis dopo aver per anni utilizzato un Pao tradizionale, ha esteso progressivamente il suo set di personaggi da 100 a 1000; dopo aver metabolizzato tutti i 1000 personaggi, ha aumentato il set di oggetti da 100 a 1000 . Le azioni tipiche vengono invece sempre mantenute (è praticamente infatti impossibile differenziare efficacemente 1000 azioni).

Esempio pratico tratto dal mio millenium Pao in corso di costruzione
Nel mio sistema Pao originale, costruito senza la conversione fonetica (ma in caso di conversione fonetica il principio rimane comunque il medesimo), il numero 04 corrisponde ai Minions del film-cartoon.
Estendendo il Pao tradizionale verso un millenium Pao, a tutte le centinaia che finiscono per 04 saranno associati personaggi dei cartoons (categoria per il numero 04)
Quindi: 104, 204, 304, 404, 504, 604, 704, 804, 904 corrisponderanno a personaggi di cartoni animati; 004 rappresenta sempre l’originaria figura 04 dei minions, vessillo di questa categoria omogenea di personaggi attori

Per sfruttare ulteriori marcatori mnemonici, posso utilizzare la scansione alfabetica del dominic system o della conversione fonetica.
Col primo sistema 1 sta per A, quindi 104 = A= Apemaia (cartone che inizia appunto per a); 2 nel dominic system = B, quindi 204 = Bia (cartone dei miei tempi che inizia per B); 3= C; 304 = Cattivissimo Me (cartone che inizia per C) 4=D; 404 = Doraemon (cartone che inizia per D); 5= E; 504 = Eta beta (personaggio dei cartoni che inizia per E); 6= S; 604 = Scooby (cartone che inizia per S); 7 con il Dominic System = G= 704 = Goldrake (cartone che inizia per G); per l’8 utilizzo i codici della conversione fonetica, dove al numero 8 corrispondono le lettera f o v; quindi 808 sarà F = Flinstones (cartone animato che inizia per F);
9, ritornando al Dominic System = N; 909 = Ninja (cartoon moderno).

Questo è anche un esempio concreto di uso combinato di due diverse tecniche, la conversione fonetica ed il Dominic System, sempre perfettamente sovrapponibili fra di loro.

Ogni personaggio del Pao tradizionale diventa rappresentativo di una categoria , che consentirà in modo omogeneo la dilatazione del set dei personaggi : es. 05 nel mio sistema è un calciatore, quindi tutti i numeri che finiscono per 05 saranno calciatori: 105, 205, 305, 405, 505, 605, 705, 805, 905. Ad esempio 105 corrisponderà ad Altobelli in quanto A=1;= 105; 805 (per gli 8 utilizzo sempre la conversione fonetica) sarà V = il calciatore Virdis = 805.

Attualmente sono arrivato alla costruzione di 800 personaggi. Una volta raggiunti i mille, proverò a testare le performance del nuovo sistema mantenendo il resto dell’impianto originario, ossia i 1000 personaggi faranno le loro 100 azioni tipiche con gli originari 100 oggetti. In caso di responsi positivi, dovrò dilatare gli oggetti da 100 a mille.

Non necessariamente un sistema più evoluto funziona meglio. Prendiamo due esempi opposti; l’ex campione del mondo di memoria Wang Feng ha vinto i campionati memorizzando migliaia di numeri utilizzando sistemi quasi elementari , costituiti da un mix del sistema della forma del numero e del sistema della rima. L’americano Alex Mullen invece è diventato campione del mondo con sofisticatissimi sistemi per la memorizzazione dei numeri e delle carte

Viva
 
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