Memorizzare vocabolario di una lingua straniera

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Massimiliano-Masala
view post Posted on 11/3/2018, 20:42 by: Massimiliano-Masala     +1   +1   -1
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Imparare a ricordare

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Nelle lingue , a mio avviso, un ruolo molto importante è giocato dall’ apprendimento passivo, i cui meccanismi non sono stati ancora codificati.
L’ascolto, sia attivo che passivo, innesca determinati meccanismi a mio avviso fondamentali per imparare una lingua.

Ed è proprio su questi aspetti importanti che ho basato un metodo che sto sviluppando per imparare le lingue. A che serve imparare vocaboli che poi non usiamo, o che comunque difficilmente rientrerebbero in una conversazione, sia scritta che orale.

CITAZIONE
Perché per imparare una lingua un adulto deve necessariamente andare all’estero?
La risposta è che forse in questo modo uno è costretto a seguire tutte le fasi che compongono l’apprendimento: l’ascolto , sia attivo che passivo, la necessità continua di organizzare e rielaborare tutte quelle informazioni, da richiamare poi con l’espressione del linguaggio. E’ questo “contenuto esperenziale” , fatto di ascolto, attivo e passivo e di lingua vissuta, con la propria esperienza sul campo, che fa veramente la differenza

Io non ho intenzione di spostarmi dall'Italia per il momento e quindi ho pensato con mio figlio che ha quasi undici anni di iniziare a "parlocchiare" in inglese in casa. Cosi uno corregge l'altro (anche se è più probabile che sia mio figlio a correggermi ). Ha iniziato a familiarizzare con l'inglese a due anni al PC, utilizzava quei programmi online per bambini fatti a caselle per l'alfabeto e quando ci cliccavi partiva il suono di quella lettera e poi iniziavano le parole, più altri programmi didattici per imparare a leggere e a scrivere in inglese (in Italiano di questi programmi nemmeno l ombra!!!). Ci ha giocato per almeno tre anni, sino a che non è andato a scuola.
Ma la sua padronanza nella lingua attuale credo che sia dovuta anche alle moltissime ore di ascolto di video di youtube in lingua inglese su giochi che gli piacevano, o gli piacciono tutt ora e di cui in italiano trovava poco o nulla. La sua esigenza esplorativa per quanto riguarda i videogame l ha obbligato a familiarizzare sempre di più con la lingua straniera, sino a riuscire a comunicare con altri bambini o ragazzi meno che adolescenti.

Credo che un adulto se non ha un esigenza lavorativa, o per motivi di relazioni sentimentali con una persona di una lingua diversa dalla propria, difficilmente riuscirà a conservare ciò che ha imparato ad un corso di lingue e anche il fatto che uno trascorra un anno all'estero per imparare la lingua straniera, se poi smette di parlarla o scriverla quando torna al suo paese, l'anno per imparare gli sarà servito a poco.

Ho degli amici italiani che hanno vissuto in Spagna per più di cinque anni e quando sono tornati parlavano un italiano misto spagnolo, se non gli veniva in mente la parola in Italiano ci inserivano automaticamente quella spagnola senza rendersene conto. Oggi dopo più di dieci anni uno di quegli amici mi ha detto che si ricorda la lingua ma non avendola più parlata da dieci anni ha un po di difficoltà ad articolare un discorso, nel senso che mentre prima gli veniva naturale parlare spagnolo, ora ci deve pensare un po per formulare una frase.
Imparare una lingua straniera a parer mio è un qualcosa di molto serio che richiede tempo più che fatica, credo che la maggior parte delle persone non riescano a percepire la complessità di questo tipo di apprendimento inconscio che necessariamente deve strutturarsi da solo, sennò si è solamente come uno studente che ha superato l'esame di lingue.
Comunque come ho già accennato è mia intenzione imparare lo spagnolo di cui non so praticamente nulla, tranne il significato delle parole che si leggono e si scrivono come in Italiano. :huh: :D

CITAZIONE
Detto questo, volevo farti un grosso in bocca al lupo per mercoledì; come già anticipato nei mesi scorsi, io non ci sarò.

Ti ringrazio molto ma non ci sarà nemmeno io. Non ho più interesse per questo tipo di competizione, tre podi su tre di cui uno come campione per me e più che sufficienti. E comunque dovrei preparmi per almeno 4500 cifre che significa estendere la mia tecnica a 450 loci-personaggi, o provare a sovrapporre le memorizzazioni sui loci già esistenti ma è una gran rottura per me e non mi piace fare le cose che mi va poco di fare. Le tre gare del Pi greco per me sono state un peso.
Se abitavo vicino come te, Nicola o il signore anziano di Udine che ha partecipato per anni, forse potevo anche pensarci. Otto ore di viaggio, quattro cambi, dormire in albergo una notte (io ho difficoltà ha prendere sonno in ambienti a me non familiari), stress da competizione e tutte le rotture che puoi incontrare prima della gara, è un qualcosa che ancora oggi potrebbe ancora incrementare il mio fattore di insicurezza, in una competizione di memoria come quella di cifre del Pi greco, dove un errore dopo le 500 cifre decreterebbe il tuo risultato finale. E' stressante se ci penso.

Forse è il momento di mostrare pubblicamente dell'altro, ad esempio recitare a memoria tutte le parti visibili che compongono il corpo umano anche se ancora non sono riuscito a definire i limiti. Oppure recitare tutta la Costituzione Italiana a memoria, o recitare solo gli articoli presi in modo casuale. Devo puntare su qualcosa che sia visto a livello pratico, sennò a che serve mostrare dei titoli se poi non fai vedere quello che sai fare sul momento e non in gara? Anche se credo che una competizione come quella della gara di cifre di Pi greco, sia un qualcosa che assomiglia di più ad un esame scolastico.

Se ti venisse in mente qualcosa da proporre di nuovo, considerando che hai la creatività a briglie sciolte, passa di qui. ;)

ciao
max
 
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18 replies since 27/2/2018, 23:35   2919 views
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