Memorizzare vocabolario di una lingua straniera

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Muriel.
view post Posted on 5/3/2018, 23:59 by: Muriel.     +1   +1   -1

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Ciao Massimiliano.
La tecnica che utilizza Antony Metivier è , nella sua essenza, simile a quella usata da oltre cinquant’anni da tutti i più famosi memorizzatori, Harry Lorayne in primis, con una variante di cui parlerò in seguito.

La memorizzazione di un vocabolo di una lingua straniera avviene in genere con queste modalità:
con il meccanismo associativo, lego tra di loro l’immagine del suono della parola straniera con l’immagine del significato della parola in italiano.

Esempi:
a)Devo memorizzare la parola inglese per Toro.
Immagine della parola italiana: un toro inferocito con delle enorme corna bianche
Parola in inglese: bull .
Pronuncia: <<bull>>
Immagino il toro inferocito con infilzate nelle corna degli enormi BULLoni.
Toro – Bull ; bull – toro

b) devo memorizzare il verbo correre.
Termine Inglese: run
Pronucia <<ran>>
Immagino uno che corre con una enorme RANa sulla schiena
Correre – ran; ran – correre

c)cavallo;
Termine inglese: horse
Pronuncia: <<hors>>
Un bellissimo cavallo nero sta correndo nella prateria con in groppa un feroce ORSo bianco
Cavallo – ors; ors – cavallo

d)carne;
Termine inglese: meat
Prunucia: <<miit>>
Mi servono della carne con infilazato unMITra gigantesco
Carne – miit- miit - carne

e) lingua
Termine inglese: tongue
Pronucia <<tang>>
Immagino la mia lingua totalmente ricoperta da un TANGa leopardato

f) conto
Termine inglese: bill
Pronucia <<bill>>
Dallo scontrino spunta la testa gigantesca di BILL Clinton
Conto – bill; bill – conto

g) erba
Termine inglese: grass
Pronuncia <grass>>
Immagino un enorme filo d’erba molto GRASSo
Erba- grass; grass - erba

h) avverbio :abbastanza
Termine inglese: enough
Pronucia: <<inaiff>>
Immagino il complesso degli Abba che suonano in una stanza con degli INAFFiatoi al posto delle chitarre.

Importante è, come sempre, visualizzare le singole immagini con l’occhio della mente, almeno per una frazione di secondo.
Metivier introduce un ulteriore passaggio.
Inserisce queste scene in un sistema di loci.
Il sistema di loci è ordinato alfabeticamente.
Costruisce quindi 26 palazzi della memoria, ognuno con le iniziale delle lettere dell’alfabeto.
Esempio, per la lettera V potrebbe costruire un sistema di loci ambientato in un Villaggio turistico a lui ben conosciuto
All’interno dello stesso, poi, avviene una strutturazione dei loci sempre sulla base di una scansione alfabetica.
Ad esempio, nella hall, si possono inserire le parole che iniziano per Va; all’interno della hall viene creato un sistema di sotto loci in cui far interagire tali immagini .
Per le parole che iniziano con la Ve individuo altri spazi all’interno del villaggio turistico.
Per certe iniziali le parole da memorizzare potrebbero essere molteplici, con la necessità quindi di aumentare o “moltiplicare “ i loci a disposizione
Ad esempio Metivier attribuisce determinate e diverse connotazioni fisiche alle stanze, aumentando di fatto la possibilità di ricezione di immagini diverse (es la stessa stanza con i sub loci viene immaginata completamente rivestita di ghiaccio oppure completamente in fiamme; i quadri associativi che vengono a crearsi non mi faranno mai confondere pur essendo nella stessa stanza).

Nulla vieta poi ,se vogliamo aumentare a nostro piacimento il numero dei loci, di utilizzare l’espediente di cui ho parlato in tantissimi miei post precedenti: l’IMPAGINATORE.

Un approccio strutturato nella memorizzazione dei vocaboli stranieri , molto particolare, è stato introdotto anche da Dominic O’Brien.
Alla domanda: come memorizzare vocaboli di una lingua straniera , come ad esempio il tedesco, che puo’ presentare tre casi: il maschile, il femminile, il neutro, egli ha ideato questo sistema:
divido ad esempio una citta in tre zone: alla destra del fiume memorizzerò i vocaboli di genere maschile; alla sinistra quelli di genere femminile, lungo la fascia centrale della città i vocaboli di genere neutro.
All’interno delle singole zone posso poi introdurre ulteriori caratterizzazioni: ad esempio nelle palestre e campi sportivi colloco i verbi d’azione, nei ristoranti, bar, gli aggettivi e così via
Nulla vieta poi di utilizzare più città se le esigenze di memorizzazione lo richiedono.
Preventivamente è necessaria una attività di “pianificazione urbana”, atta a determinare gli scenari in cui ambientare le immagini richiamanti le parole da memorizzare.
In entrambi i sistemi è di fondamentale importanza che le immagini interagiscano con i loci stessi, per ancorare e rafforzare ulteriormente il quadro mnemonico.
Ma questo è un principio generale , estensibile a qualunque tipo di memorizzazione :carte, numeri, numeri binari, poesie, date storiche, formule matematiche ecc.

Ipotizzando che il mio memory palace per la lettera T sia una grande Trattoria (T), ad esempio nella stanza per le parole inizianti con To, c’è ad esempio nel primo loco – un tavolo- un toro con enormi bulloni nelle corna (toro – BULL) che infilza il tavolo stesso rimanendo incastrato .
Con questi stratagemmi la memorizzazione dei vocaboli stranieri diventa molto più semplice e veloce, ma questo non vuol dire imparare una lingua.
L’ascolto, la pronuncia, il vivere la lingua straniera aiuta a trasformare le cose memorizzate in conoscenza.

La cosa interessante di questi stratagemmi è che possono essere utilizzati anche per memorizzare i significati di parole in lingua italiana che non sin conoscono
Ad esempio se devo memorizzare il termine <ipercinesi>, immagino all’ipermercato migliaia di cinesi che sono in continuo movimento, senza fermarsi mai (ipercinesi significa movimento)

Esumazione.
Per me tutte le parole che terminano in ione mi identificano qualcosa di grande.
Immagino quindi la bella attrice Marina Suma, altra tre metri, che disotterra un cadavere (esumazione significa appunto dissotterrare un morto).

L’aspetto divertente è che, a sua volta, anche la conoscenza di una lingua straniera può agevolare la conoscenza della madre lingua.
Devo ad esempio imparare il significato del termine DOGMA:
quasi tutti sanno che in inglese dog significa cane.
Immagino quindi un cagnone feroce legato ad una sedia e sottoposto alla macchina della verità

Dogma infatti significa “verità”.

Viva
 
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18 replies since 27/2/2018, 23:35   2921 views
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