Prima di tutto vorrei ringraziarti perchè stai rendendo più ricco questo forum e metti in luce cose molto interessanti che richiedono approfondimenti. Ovviamente io non possiedo tutte le risposte ma possiamo comunque elaborare insieme qualche teoria da mettere in pratica.
CITAZIONE
certo, prima non l'ho pubblicata perchè pesava troppo. dopo due ritocchi dovrebbe essere pronta
L ho un po alleggerita. E' una mappa mentale abbatanza semplice da ricordare. Fosse stata come quella successiva, avrei scritto che sei un fenomeno, se l hai memorizzata in due volte.
E su questo tipo di mappe mentali che ho sempre molti dubbi.
CITAZIONE
anche la tecnica dei loci temporali?
Il nome di questa tecnica l ho inventato io, la sua "logica mnemonica" anche.
I personaggi utilizzati in una mnemotecnica, li ho "visti" per la prima volta nel libro di Domenic O'Brien ma erano disposti seguendo altre regole, prendendo spunto da associazioni di lettere dove dovevi trovare il nome appropriato con alcune iniziali che si ricavavano dal suo metodo ma non ricordo molto nel dettaglio bene perchè non ho mai applicato il metodo di questo mnemonista e il suo libro (tra l'altro solo in inglese) l ho letto molti anni fa. E' l'unico a cui ho dedicato un po più di attenzione.
CITAZIONE
questo discorso è il solito che ti dicevo io quando ti parlavo di come imparare le formule matematiche e fisiche.
ebbene come posso apprendere la logica di queste tecniche cosi da poterne sviluppare una per la mia portata e per i miei obbiettivi? (propio come hai fatto te, con l'unica differenza della finalità)
Continui test nel tempo, pratica, identificazione degli "errori", analisi di soluzioni per quelle memorizzazioni che non funzionano alla prima (anche se personalmente io ho cercato di sviluppare la memoria per ricordare nel tempo, mesi, anni, e non per ricordare "al volo" informazioni che tendono a svanire nel nulla se non le consolidi).
C'è sempre una soluzione al: "perchè questa memorizzazione non ha funzionato", come c'è sempre un motivo perchè una memorizzazione ha funzionato alla prima.
Se il tuo obbiettivo è memorizzare in tempi brevi, significa che stai puntando alla velocità di memorizzazione e non alla qualità che sono due cose molto differenti e richiedono training mentali diversi. Poi bisogna vedere quali sono le tue esigenze, io vedo le informazioni come "peso" e in base al peso posso intuire il tempo che mi serve.
Non è possibile ottenere entrambe. Hai presente un atleta che corre i cento metri, e uno che gareggia nei 1500?
Quali sono i "valori" di tempo e di "quantità" che vorresti raggiungere, per quanto riguarda il memorizzare?
Quanto credi di riuscire ad arrivare per quanto riguarda "tot informazioni memorizzate in un giorno"?
Come pensi di "trasportare" le memorizzazioni quotidiane nel tempo, una volta che hai imparato a memorizzare in un modo "non ordinario"?
Chi si trova agli inizi di questo percorso incontrerà le stesse difficoltà di chi impara a cavalcare (metaforicamente parlando), "cadere" fa parte dell'apprendimento. Non so se sono riuscito a farmi capire. Ciò significa che è matematico che si incontrerà l'insicurezza su quello che si sta facendo, le frustrazione sopratttutto, preconcetti e i pregiudizi sono gli ostacoli con cui si avrà a che fare. In più ci sono le routine del pensare in un certo modo che agiscono come anticorpi quando si tratta di apprendere qualcosa che appare difficile. Il vecchio viene sempre preferito al nuovo, è biologico in tutti gli esseri viventi. Imparare la tecnica è molto semplice, memorizzare anche una volta che hai capito il meccanismo. Un conto però è memorizzare qualche decina di informazioni, un altro centinaia e ovviamente quando parliamo di memorizzare migliaia di informazioni a livello cosciente, andiamo su un altra dimensione mentale.
CITAZIONE
Albert Einstein [se giudichi un pesce dalla sua abilità di arrampicarsi sugli alberi passerà tutta la vita a credersi stupido]
non possiamo parlare della debolezza all'esterno del suo abitat. il cervello è creato per stare nella scatola cranica, all'esterno di essa è ovviamente vulnerabile.
E' un personaggio molto interessante, il suo genio non era innato ma acquisito negli anni. Se avesse continuato a fare l'assicuratore, invece che l'impiegato part-time all'ufficio brevetti in Germania (mi sembra Monaco), forse non avrebbe avuto la possiblità di dimostrare quello che ha dimostrato, nonostante gli scettici puntassero contro di lui. Ma lui è anche quello che credeva che l'universo era statico e da quanto ho letto per un periodo ha sconfessato la fisica quantistica. Ma credo che tu sia più informato di me su queste cose.
Quindi prendo sempre con le "pinze" la "filosofia" e i detti dei "geni" della storia.
CITAZIONE
Comunque chi studia per portare a casa il 30 è un idiota che merita poco dal mondo, io vado per imparare e non scordare niente.
Sei un po' cattivo con i secchioni ma è anche più che vero che chi è primo a scuola, quasi mai è primo nella vita. Conosco moltissimi studenti che si sono laureati con il massimo dei voti solo con il metodo: sottolineature, riassunto e ripetere, ripetere, ripetere e ripetere. Ho letto ma anche conosciuto di persona persone che dedicavano allo studio anche più di dieci ore al giorno. A questi livelli mi sembra un qualcosa che assomiglia a bulimia intellettuale.
Mi spiace ma non credo che sia possibile "non scordare niente", a meno che tu non abbia qualche forma di autismo, o qualcosa di simile.
CITAZIONE
sarebbe bello imparare involontariamente ma forse questo si applica alle memotecniche non di certo a un trattato di elettromagnetismo, teoria delle stringhe, relatività, meccanica quantistica. In questi casi devi sforzarti sempre per raggiungere la maggior comprensione e assimilare il contenuto con tanta fatica e molte ore passate forse solo su 4 pagine.
Quando raggiungi un certo livello intuitivo, puoi arrivare ad apprendere cose prima ancora di leggerle, o ascoltarle, credo che questa cosa valga per tutte le conoscenze ma è solo un mio punto di vista.
CITAZIONE
Dopo la comprensione si passa agli esercizi e infine se necessita (cosa mai servita nella mia esperienza) si memorizza. Però memorizzare senza apprendere è come correre senza saper camminare cioè rasenta l'inutilità.
La memorizzazione è l'apprendimento sono due cose che viaggiano in tempi e dimensioni mentali differenti, puoi memorizzare un quantitativo esagerato di informazioni in un giorno ma prima di "digerirle" potrebbero servire settimane.
CITAZIONE
......Allora capisci che il tempo non può essere proporzionale ma inversamente proporzionale ed ecco fatto che x= s/t. ovviamente si poteva ricorrere a vettori e calcoli più semplici ma dovevo disporre di un grafico.....
Le mnemotecniche ti consentono di tenere in testa moltissime informazioni e la differenza che c'è tra il leggere da un libro (ad esempio) e "leggerle" dalla propria memoria è tutta un'altra cosa.
CITAZIONE
non abbiamo solo la risonanza a positroni ma anche L' FMRI risonanza magnetica e se sai come funzionano tutto ti sarà chiaro.
quando utilizzi una parte del tuo cervello determinate zone si "attivano" perciò puoi stabilire quanto cervello viene applicato durante una qualunque mansione. La risonanza a positroni funziona allo stesso metodo solo che una prende gli zuccheri (PET) che si attivano e l'altro l'ossigeno (FMRI).
La ricerca mostra che il cervello subirebbe danni se inutilizzato e quindi ne scaturisce che debba essere usato ma il cervello viene ultizzato sempre e solo a piccole sezioni ( se risolvi un problema matematico l'emisfero sinistro si attiverà ma lascerà poco spazio al destro ecc.. ecc..) quando parlo di 20% mi riferisco al fatto di poter attivare più zone in un unico momento (nel sonno il cervello pare che aumenti queste potenzialità. ( in definitiva esistono due pensieri uno a tuo sostegno e l'altro a mio sostegno perciò è una discussione che sfiora il teologico, non portiamola avanti).
Il mio obbiettivo è quello di poter far "innamorare" i due emisferi, con le mnemotecniche ci si avvicina molto, si crea una specie di sinestesia artificiale ma è un qualcosa su cui dovrò dedicare ancora moltissimo tempo.
Ho letto di un bug nel software per la risonanza a emissione di positroni, scoperto da poco, quindi sembrerebbe che i dati ottenuti sino ad ora forse dovranno essere rimessi in discussione ma è un qualcosa che ho letto e non conosco nessuno che possa confermarlo. Non mi sono interessato in modo approfondito.