CITAZIONE
Quindi la tua tecnica applica una sorta di compressione dell'informazione?
Non ho capito quello che intendi.
La mia tecnica (che poi fa parte di un metodo) consiste semplicemente di associare un immagine scelta ad una carta del mazzo, seguendo poi un criterio per rendere più veloce e potente la tecnica. 52 carte sono formate da 13 gruppi di carte che hanno lo stesso valore con seme diverso. Si parte dall'asso di cuori e si inizia a pensare a quale personaggio o oggetto possiamo associare questa carta. Ad esempio supponiamo che ci venga in mente l'attrice Nicole Kidman per l'asso di cuori. Chi scegliamo per l'asso di quadri, potremmo seguire un associazione spontanea scegliendo l'ex marito Tom Cruise per l'asso di denari, oppure una qualsiasi altra persona che possa avere un legame con le altre carte del gruppo o anche al valore della carta stessa. E utilizzi lo stesso metodo per tutti gli altri gruppi di carte. Una volta creato questa specie di schedario visivo (che può essere utilizzato anche per altri scopi: tipo memorizzare tranquillamente una lista di 52 parole casuali), il passo successivo è quello di rendere immediato il richiamo carta-immagine e immagine-carta. Per immediato significa più veloce di quando ti chiedono come ti chiami.
Arrivato a questo livello poi puoi scegliere che tipo di memorizzazione utilizzare.
CITAZIONE
Un'altra cosa molto interessante è che dopo aver abbinato i personaggi ad ogni carta basta associare un azione e un oggetto a ciascun personaggio per ottenere una compressione dell'informazione. In questo modo ogni 3 carte si può formare una sola immagine e ridurre quindi i loci utilizzati.
Con la tecnica che possiedo (loco-personaggio x300) posso memorizzare tre carte per loco utilizzando come associazioni quello che c'è già all'interno del loco (5 immagini chiave), con quattro ho più difficoltà mi trovo meglio memorizzare a gruppi di tre quando si tratta di prove "al volo".
CITAZIONE
Nonostante la compressione di 3 carte in una sia utile in termini di quantità di informazioni immagazzinabili ritengo che sia meno performante della normale associazione 1a1, questo perché l'ostacolo potrebbe verificarsi nel richiamare di più informazioni da una stessa carta.
Mamma mia quanto la fai complessa.
Immagina un luogo, il primo che ti viene in mente, poi prova ad associare due carte qualsiasi, le prime che ti vengono in mente.
Successivamente osserva dove ti trovi e prova a creare un associazione per memorizzarle utilizzando uno o più oggetti a caso di dove ti trovi. Più un luogo è ricco di informazioni a cui puoi attingere, senza necessariamente usare la creatività, più è probabile che la memorizzazione sia efficacie. Vanno bene entrambe i modi per memorizzare, il primo è più veloce ma più precario, il secondo invece sarà più lento ma più potente. Immagina le associazioni come dei fili, più questi vengono intrecciati più l'associazione sarà salda.
E' un qualcosa che puoi imparare solo sperimentando e osservando le memorizzazioni che "saltano" subito e quelle memorizzazioni che hanno funzionato "miracolosamente" al primo colpo.
CITAZIONE
Hai notato qualche miglioramento in altre attività della vita di tutti i giorni allenandoti a memorizzare mazzi di carte?
Io non mi sono mai allenato a memorizzare carte, quando lo faccio mi limito ad usare sempre la mia tecnica. Che siano carte, che siano numeri, parole casuali, numeri binari (anche tutti mischiati) per me non fa nessuna differenza. Sono solo informazioni che posso ricordare in modo ordinato con una bassa probabilità di dimenticarmi qualcosa.
Il miglior tempo che ho fatto è di circa quattro minuti, adesso sinceramente non lo so quanto mi ci voglia. Comunque senza nessun tipo di allenamento ho notato che negli anni la mia velocità di memorizzazione è rimasta più o meno uguale.
Per quanto riguarda un qualche miglioramento della vita di tutti i giorni, una cosa l ho notata con il passare del tempo. Prima ero abituato a perdere, a dimenticare sempre qualcosa dove l'avevo messo: chiavi, telefono, scarpe, mouse, indumenti, portafoglio, lasciare qualcosa in casa di un'amico e dover tornare poi indietro a prenderlo, date, ricorrenze, dimenticare quello che qualcuno ti ha appena detto dopo che butti giù il telefono. Ora invece, quando mi capita di perdere o dimenticare qualcosa (molto meno rispetto al passato, visto che ho cercato il modo di anticipare la mia sbadatezza
), il modo in cui cerco va praticamente in automatico come quando provo a ricordarvi una coppia del pi greco che mi sta sfuggendo.
Comunque quando impari ad articolare il pensiero visivo come fa naturalmente un bambino di pochi anni e la fai diventare un abitudine, le mnemotecniche ti servono solo per mettere i ricordi in un preciso ordine. Non hai più un vero limite di memorizzazione.