Alla ricerca di un parere critico e obiettivo...

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Liss!!!!
view post Posted on 17/2/2015, 09:18     +1   -1




Ciao a tutti!! Sono Lisa, ho 21 anni e sono al secondo anno di medicina.. Da quando ho cominciato l'università le mie sicurezze per quanto riguarda lo studio e la buona riuscita negli esami sono svanite, cosa che mi dà molto fastidio e insicurezza perché so di non essere una ragazza stupida, anzi (non prendete questa affermazione come autocelebrativa, è solo una considerazione oggettiva dopo anni di scuola, nulla di più).
Alle superiori ho fatto il liceo classico e mi è sempre riuscito tutto in modo molto facile (come alle medie e alle elementari, dove mi annoiavo a tal punto che non seguivo il professore ma andavo avanti coi programmi per i fatti miei). Non ho mai studiato molto, massimo 3-4 ore il pomeriggio, compreso il tempo per fare traduzione di greco e latino, e ho sempre avuto buoni risultati (media complessiva dell'8,5). In quarta superiore passavo il pomeriggio davanti alla tv e mi mettevo a studiare due ore dalle 17 alle 19 e i risultati rimanevano quelli. Ho sempre fatto molto sport (4 allenamenti a settimana) e non ha mai inciso sullo studio. Per quanto riguarda il metodo, anche se non so quanto sia corretto definirlo tale, normalmente prendevo gli appunti già in bella in classe, molto ordinati, e abbastanza schematici, e poi a casa rileggevo 3-4 volte quelli, integravo col libro e al massimo facevo un foglio di schema generale con le informazioni più importanti (ad esempio per storia scrivevo data e evento associato). Nel caso la spiegazione del professore fosse caotica, utilizzavo direttamente il libro di testo e facevo riassunti da lì. Ho sempre trovato molto utile e ho sempre amato tantissimo fare riassunti, quaderni ordinati secondo il mio ordine mentale, dove fosse racchiuso tutto lo scibile che serviva per quella materia. Come si può dedurre da tale abitudine, potete capire anche che sono una ragazza estremamente organizzata, pianificatrice a lungo termine e molto amante della logicità nel fare le cose. Inoltre, se può essere utile per valutare il mio modo di approcciarmi allo studio, ho sempre trovato facilissimo ricordarmi la traduzione di brani di greco e latino (leggevo due volte traduzione italiana e testo in lingua, ragionando su grammatica, lessico e sintassi, e poi li ricordavo perfettamente), mentre ho sempre avuto una grande difficoltà a ricordare particolari molto specifici e slegati dal senso logico dell'argomento (date di nascita e morte di autori di letteratura ad esempio). Sono uscita dalla maturità con 98 e sono entrata al primo tentativo a medicina. E qui sono iniziati i problemi: tanto studio e risultati scarsi, mai più di 25 come voto a un esame. Inizialmente ho usato il mio metodo delle superiori, ma perdevo una quantità spaventosa di tempo a riscrivere le informazioni sul quaderno. Allora ho provato a passare alle mappe concettuali, ma oltre che trovarle inutili, anche lì ci perdevo troppo tempo che avrei potuto sfruttare meglio rivedendo direttamente sul libro quegli argomenti. Ultimamente ho provato a parlare a voce alta mentre studio e in effetti qualcosa in più rimane, ma oltre che essere abbastanza stancante, è anche molto dispersivo e noioso (anche perche dopo un po' che ripeti le stesse cose il tuo corpo inizia a rifiutarsi di riguardare ancora gli stessi argomenti, mi viene proprio la nausea). Quindi, a questo punto, chiedo a voi un'opinione in merito, perchè non so davvero più dove sbattere la testa!
Quello che credo io è questo: credo di avere una mente estremamente logica, che apprende ragionando, e non concetti totalmente nozionistici (motivo per cui apprendo molto piu in fretta facendo quiz e ragionando sui quiz e motivo per cui biochimica, costituita da una serie di concetti collegati logicamente tra loro, è l'esame che mi è andato meglio). Credo inoltre che il fattore emotivo in me conti molto: se non ottengo i risultati a cui sono sempre stata abituata mi abbatto facilmente, pur non gettando la spugna e rimanendo combattiva in ogni caso. E infine credo che prima o poi riuscirò a arrivare a un 27/28, perchè so che la testa ce l'ho (anche se non sono un genio), ma semplicemente vorrei che succedesse quanto prima in modo da non sprecare forze ed energie in modo inutile.
Scusate la lunghezza del post, ma volevo spiegarmi bene, in modo che aveste tutti gli elementi per giudicare! A questo punto spero che riusciate a darmi un punto di vista oggettivo a riguardo, di critica costruttiva, perchè ne ho davvero bisogno. Grazie a tutti quelli che leggeranno questo post e a tutti quelli che mi daranno la loro opinione!
 
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view post Posted on 17/2/2015, 11:44     +1   -1
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E qui sono iniziati i problemi: tanto studio e risultati scarsi, mai più di 25 come voto a un esame. Inizialmente ho usato il mio metodo delle superiori, ma perdevo una quantità spaventosa di tempo a riscrivere le informazioni sul quaderno. Allora ho provato a passare alle mappe concettuali, ma oltre che trovarle inutili, anche lì ci perdevo troppo tempo che avrei potuto sfruttare meglio rivedendo direttamente sul libro quegli argomenti. Ultimamente ho provato a parlare a voce alta mentre studio e in effetti qualcosa in più rimane, ma oltre che essere abbastanza stancante, è anche molto dispersivo e noioso (anche perche dopo un po' che ripeti le stesse cose il tuo corpo inizia a rifiutarsi di riguardare ancora gli stessi argomenti, mi viene proprio la nausea).

Piò o meno è sempre così in tutti i post, nel passaggio all''università c'è un salto tale che i metodi di studio appresi alle superiori non funzionano più. In teoria uno degli scopi del liceo dovrebbe essere quello di peparare lo studente e fornirgli un metodo di studio che possa valere anche dopo, ma nella realtà non è mai così.

Direi che il tuo problema è il lato mnemonico dello studio, ed è su questo che devi lavorare (che poi penso sia pure la tua opinione). La cosa che mi colpisce di più è che hai addirittura trovato un rimedio nel ripetere a voce alta, mentre questa è notoriamente la tecnica base per imparare a memoria. Max la chiama la tecnica del pappagallo, non è che non funzioni (tantissimi la usano) ma richiede tantissimo tempo, non hai la sicurezza della memorizzazione etc. Ecco, in genere chi arriva sul forum adotta da tempo la tecnica del pappagallo però ci si trova male, ma se per te la tecnica del pappagallo è stata una scoperta recente vuol dire che prima non avevi assolutamente nessun metodo (a parte riscrivere tutto, ma questo è inconcepibile con una tale mole di dati).
Però c'è anche un lato positivo della faccenda, ossia che hai un ampio margine di miglioramento e che quindi potresti trarre grande vantaggio anche da metodi non troppo impegnativi.

Se devo esprimermi sinceramente, quasi tutti i tuoi colleghi che si sono iscritti a questo forum per apprendere le tecniche di memoria dopo poco tempo l'hanno lasciato. Questo non vuol dire che non funzionino, e lo confermano anche i riscontri positivi presso alcuni di loro. Per esempio l'ultimo topic era di uno studente che utilizzava già un po' le mnemotecniche ma aveva difficoltà nell'utilizzarle per alcuni esami.

Ora ripeterò qualcosa che ho già scritto in precedenza e che forse conosci già. Sostanzialmente possiamo dire che le tecniche di studio sono basate sull'associazione e sulla ripetizione. Per esempio quando preparavi i riassunti scritti la ripetizione era scritta (la ripetizione scritta per me è più forte di quella orale, ma prende ovviamente più tempo) e l'associazione era data dall'aspetto grafico che davi al riassunto. Non posso essere sicuro nel tuo caso, ma molto spesso succede che quando si pensa all'argomento che si è studiato, subito viene in mente la pagina del quaderno su cui lo si è scritto, con i suoi colori, evidenziature (l'evidenziatura è anche una forma di ripetizione) etc.
Secondo me è bene essere coscienti di questo fatto per organizzare bene il proprio metodo di studio.
Nel metodo del pappagallo la ripetizione è orale: per molte persone il ricordo orale è potente, e per questo magari si trovano bene nel seguire la lezione di un professore che non fa altro che ripetere i contenuti del libro. Tutto ciò è sempre soggettivo, per esempio con me questo metodo non funziona, ma molti ci si trovano bene e creedo che sia il metodo più gettonato.

Ora quello che fanno le tecniche di memoria è di chiedere di concentrarsi sull'associazione in modo che questa sia potente e non richieda troppe ripetizioni. Inoltre l'associazione è mentale, quindi l'attività di ripasso non richiede nè di scrivere nè di parlare ed è perciò molto più rapida. Per contro c'è un prezzo da pagare, ossia si tratta di una tecnica che richiede del tempo per essere appresa e padroneggiata e sopratutto è molto faticosa. Cercare ogni volta le associazioni e creare le immagini è stancante, non puoi pensare di farlo per sei ore al giorno (parlo sempre del mio caso) per cui spesso si ricade nel molto più riposante metodo del pappagallo.

Tocca a te decidere che percorso vuoi seguire. Ricorda che puoi sempre ibridare tutti questi sistemi, per esempio io ho spesso utilizzato un metodo (ma questo era prima di conoscere le tecniche di memoria) in cui facevo un riassunto molto ma molto sintetico dell'argomento (due o tre righe per pagine per capirci) e nel rileggere il riassunto cercavo di far scorrere nella memoria il contenuto della pagina; quindi ripetevo mentalmente basandomi sulle associazione date dal riassunto.
 
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view post Posted on 17/2/2015, 21:33     +1   -1
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A me sembra che tu non abbia particolari problemi nel ricordare e da come scrivi sembri anche tenace.
Credo che se tu dovessi intraprendere il percorso per imparare le mnemotecniche ti troveresti più in difficoltà di chi ha un rendimento di studio inferiore (anche di molto) al tuo.
Qual'è la materia che ti è costata più fatica, è qual'è la materia che pensi ti costerà parecchio tempo.
 
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Liss!!!!
view post Posted on 17/2/2015, 21:56     +1   -1




Pensavo anche io di provare a ibridare qualche tecnica. Lascerei volentieri stare la ripetizione orale, perchè, per quanto mi faccia ricordare un po' di più, non è comunque abbastanza per il tempo che ci perdo. In piú, dopo qualsiasi lezione che ascolto, non ricordo assolutamente niente, quindi direi che la mia memoria uditiva sia quasi pari a zero. La mia idea è di provare a fare sessioni di studio di 25 min e 5 min di pausa, in modo da non dare il tempo al mio cervello di annoiarsi ma essere più fresco, e di provare a creare associazioni mentali più forti (leggevo in altri post, ad esempio, della tecnica dei loci, se ricordo bene, organizzando ad esempio i vari tipi di batteri con le loro caratteristiche in vari negozi di un centro commerciale o simili). E poi sto cercando di capire se sia meglio studiare costantemente, giorno per giorno, o se sia più produttivo studiare a ridosso dell'esame (il che non vuol dire arrivare a studiare tutto la settimana prima dell'esame, ma dividere il programma in una ventina di pagine al giorno, o quanto si pensa di riuscire a studiare, e organizzarsi una tabella di marcia arrivando a finire il programma una settimana prima dell'esame). Tu che dici? Poi bo, se hai altre idee, accetto qualsiasi consiglio. ^_^

La materia che mi è costata più fatica è stata istologia: un'infinità di concetti, slegati tra loro, e senza un risvolto pratico con cui poter fare collegamenti. Pura teoria.
In che senso pensi che troverei più difficoltà di altri con rendimento minore? E in che senso pensi che non abbia problemi a ricordare le cose?
Comunque direi molto tenace: so che posso fare bene e so che questa è la mia strada. ^_^ non mollo!!
 
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view post Posted on 17/2/2015, 23:10     +1   -1
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La mia idea è di provare a fare sessioni di studio di 25 min e 5 min di pausa, in modo da non dare il tempo al mio cervello di annoiarsi ma essere più fresco, e di provare a creare associazioni mentali più forti (leggevo in altri post, ad esempio, della tecnica dei loci, se ricordo bene, organizzando ad esempio i vari tipi di batteri con le loro caratteristiche in vari negozi di un centro commerciale o simili).

Non ti resta che provare ma ho qualche dubbio sull'affermazione: ..."in modo da non dare il tempo al mio cervello di annoiarsi ma essere più fresco".

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E poi sto cercando di capire se sia meglio studiare costantemente, giorno per giorno, o se sia più produttivo studiare a ridosso dell'esame (il che non vuol dire arrivare a studiare tutto la settimana prima dell'esame, ma dividere il programma in una ventina di pagine al giorno, o quanto si pensa di riuscire a studiare, e organizzarsi una tabella di marcia arrivando a finire il programma una settimana prima dell'esame). Tu che dici?

Dovresti chiederlo al tuo cervello. :D Ci sono persone che si trovano meglio "spalmando" lo studio per tutto il tempo che hanno disponibile e altri che concentrano lo studio in tempi da guinnes dei primati.
Credo che sia un qualcosa di soggettivo è verificabile solamente con la prova pratica distribuita in un arco di tempo sufficiente per capire se è meglio il metodo "tutto in un fiato", o il metodo modello joggin didattico.

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In che senso pensi che troverei più difficoltà di altri con rendimento minore?

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Comunque direi molto tenace: so che posso fare bene e so che questa è la mia strada. ^_^ non mollo!!

beh, chi è accompagnato dalla tenacia automaticamente attinge ad un potenziale che nemmeno si immagina.
Se sei attratta dall'obbiettivo ci arriverai anche senza mnemotecniche.

Poi se vuoi comunque migliorare le tue performance mnemoniche e ridurre i tempi di studio, devi iniziare a lavorare con la memoria visiva a livello attivo, che signifa evocare ricordi visivi a comando, come il semplice ricordare quello che hai fatto qualche ora prima di leggere questo post. Un conto è ricordare le parole di un libro, un conto è ricordare qualcosa di visivo quando non si è abituati ad utilizzare la memoria visiva attivamente e quotidianamente (intesa sempre come l'atto cosciente e volontario del ricordare). Non importa poi se è il volto di una persona che abbiamo visto in giornata, o qualcosa che abbiamo memorizzato come una lista della spesa utilizzando una mnemotecnica. L'importante è richiamare immagini e abituarsi a pensare per immagini, oltre che al solito modo. Imparare a usare le tecniche di memoria o provare a cambiare il metodo di studio, o anche solo modificarlo, è una grande sfida contro le proprie "routine procedurali intellettive" che hanno un anima propria è combatteranno per sopravvivere e quasi sempre riescono a persuadere, in qualche modo, la coscienza. Il pensiero più comune è: "il vecchio è sempre meglio del nuovo" soprattutto quando le vecchie routine di studio bene o male hanno sempre funzionato.

Questa è una realtà comune a tutti quanti quando si tratta di modificare abitudini consolidate da immemorabile tempo e di cui non si ha la più pallida percezione da quanto.

Se poi hai avuto anche il pensiero di limare il tempo di studio per ridurre così i tempi mantenendo nel contempo gli stessi risultati, allora devi "setacciare", osservare al "microscopio" il tuo metodo di studio dal quando inizi a sino a dopo il primo minuto dell'esame superato. Per capire, per scoprire eventuali cattive abitudini di studio che magari ignori, o che peggio fanno parte delle tua routine quotidiana.

Ovviamente i miei sono solo dei suggerimenti orientati al cercare di capire dove migliorarci e soprattutto dove zoppichiamo magari senza rendercene conto.
 
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4 replies since 17/2/2015, 09:18   619 views
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