La potenza delle immagini ed il loro potere di condizionamento

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view post Posted on 28/10/2012, 12:01     +1   -1
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Imparare a ricordare

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La potenza delle immagini visive


La visualizzazione è uno dei pilastri fondamentali delle tecniche di memora, quando è praticata in modo attivo, ossia, ogni volta che cerchiamo di creare o ricordare qualcosa che coinvolge la memoria visiva, attingiamo a un potenziale di cui la maggior parte delle persone ignora.
La memoria visiva oltre ad essere una potente risorsa del nostro cervello, può essere anche un qualcosa in grado di condizionare il comportamento umano e in alcuni casi controllare in modo inconsapevole la nostra volontà.
La pubblicità è un esempio di come la visualizzazione (in questo caso passiva) riesca a stimolare la nostra memoria e potenziare in modo inconsapevole alcune informazioni.
Un esempio di una “estrema tecnica" di memoria, utilizzando la pubblicità è, ad esempio, quella promossa dalla casa automobilistica Renault che, volontariamente, utilizzava spudoratamente la tecnica PAV (paradosso azione vivida.)

Basta vedere questo video di trenta secondi per comprendere l'effetto dirompente che può avere sulla memoria, dopo aver visto il video, provate a visualizzare a memoria quello che avete visto per comprendere quanto questa tecnica pubblicitaria ha fatto effetto su di voi:


Questo modo di utilizzare le immagini per condizionare le menti è un qualcosa già conosciuto da circa 500 anni da un prete gesuita che aveva ben compreso come utilizzare le tecniche di memoria sulle persone.




Ignazio Loyola fondatore della congregazione dei gesuiti, scrisse il libro "Libro degli esercizi spirituali" (1548) per i suoi fedeli, con il fine di non farli incorrere nel peccato. Oltre ad essere una guida per la memorizzazione di abitudini religiose giornaliere, il libro guidava i fedeli attraverso un viaggio immaginario ed emotivo con il fine di far vivere condizioni simili a quelle infernali. I fedeli dovevano visualizzare uno scenario nel quale avrebbero provato gli atroci dolori e sofferenze per i peccati commessi, cercando di percepire nello stesso tempo l'odore dello zolfo, dell’aria rovente e irrespirabile dell'inferno. Il fine di S. Ignazio era di manipolare la mente, se pur a fin di bene, creando nei fedeli immagini visive ed emotive, affinché ricordassero loro il castigo per i peccati che potevano commettere in vita.
La strategia delle immagini visive per controllare la memoria era già ben nota più di 400 anni fa, S. Ignazio lo aveva capito prima dei pubblicitari e di tutti quelli che fanno uso improprio di questa strategia. Per chi non lo sapesse l'area del cervello che produce la realtà visiva e la stessa che produce le immagini mentali.
Sono poi i meccanismi di filtro del nostro cervello che ci permettono di distinguere le immagini reali da quelle non reali.

Per comprendere come le immagini possono influenzare inconsciamente la nostra memoria e forse anche il nostro comportamento è sufficiente a fine di giornata, pensare a tutte le pubblicità che ci vengono in mente.
Quello che l’inconscio ci serve sul vassoio della coscienza segue un ordine preciso sta a ognuno di noi capire perché quell’immagine e arrivata prima di un'altra.

















 
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