the Roman Room Method

« Older   Newer »
  Share  
Cynical314
view post Posted on 16/7/2012, 09:35     +1   -1




Il metodo della stanza romana ragazzi in buona sostanza è la tecnica dei loci, solo che sfrutta meglio gli spazi : scegliete una stanza che conoscete bene e individuate un percorso al suo interno (soprammobile 1, soprammobile 2, angolino, cuscino del divano) e utilizzateli come se fossero delle stanze! Io immagino di cambiare la prospettiva vedendo tutto in scala, sto in piedi su di un cuscino come se fosse il pavimento cuscinato di una grande stanza, oltre che allenare la visualizazzione questa tecnica sfrutta, come ho già detto, molto bene gli spazi. Combinatela coi loci ed otterrete terabyte su terabyte di spazio xD
Io giornalmente memorizzo 40 carte da gioco solamente nel mio salotto in circa 3 minuti.
 
Top
Garren
view post Posted on 16/7/2012, 17:47     +1   -1




Con le carte da gioco secondo me è meglio utilizzare lo schedario fonetico perché è più facile risalire alla posizione di queste.

Comunque Giordano Bruno aveva innovato la tecnica dei loci che tu descrivi rendendola più efficace...perché disporre 10 immagini per parete, ovvero 40 per stanza, e fare la stessa cosa sfruttando i mobili alla fine non cambia niente se la stanza la conosci già come le tue tasche.

Se hai voglia leggi il De Umbris Idearum che è molto illuminante in tutti i suoi aspetti, se sai il latino anche meglio perché le traduzioni non sono molto affidabili, io in biblioteca ne ho lette due diverse e non avevo capito niente di tutto il libro, poi leggendolo in latino con l'uso anche del dizionario (anche se ci ho messo un po' ma per fortuna ero guidato dalla passione :D) l'ho capito tutto e sono rimasto stupito dal genio.
La mnemotecnica che spiega è una struttura complessa che alla fine non ne vale la pena applicarla però tutte le teorie che elabora su immagini e loci ti aprono la mente e possono essere sfruttate alla grande. Anche perché lui prende spunto dalla mnemonica romana però ne crea una sua versione migliore.

:)
 
Top
Cynical314
view post Posted on 16/7/2012, 18:18     +1   -1




Ho letto il de umbris idearum e non sono affatto d'accordo su quanto dici sulla sua mnemotecnica! E' praticamente uguale a quella usata dall'8 volte campione mondiale Dominic O'Brien! Direi che l'adottava Bruno e a modo suo O'Brien possiamo appiccicargli un marchio di qualità garantita! Io uso quella per memorizzare le carte e vado forte devo dire. La tecnica personaggio-azione in generale secondo me è una delle + efficaci e plastiche in quanto è facile inventare anche migliaia di azioni da far fare ai personaggi! Viene naturale. La cosa che è veramente inutilmente complessa è proprio la sua scelta di azioni, personaggi e accessori, quella parte del libro sembra un trattato di misticismo! E in effetti lo era in un certo senso, lo fa intuire quando dice che la mnemotecnica apre le porte ad "altri poteri" che si può intendere sia come altre normali abilità mentali sia come qualcosa di mistico, d'altro canto Bruno, come sicuramente saprai bene, è stato volontariamente poco chiaro alcune volte, ma questa è un'altra storia :)
Fa piacere trovare qualcuno con cui condividere il mio interesse per Bruno :)

P.S. : consiglio la lettura del De Umris Idearum a tutti, è molto + di un trattato di mnemotecnica!
 
Top
sebaldar
view post Posted on 16/7/2012, 18:41     +1   -1




grazie, lo devo leggere assolutamente!

Io sto provando ad aggiungere a personaggio-azione (tra parentesi non sono riuscito ancora a trovare tutti e 100 i personaggi sigh sigh, se puoi dammi una mano se li hai tutti) anche un oggetto, per semplificare ho utilizzato l'oggetto dello schedario fonetico che lo ho già bello che pronto.
Per esempio :
07 - è 007 che prende il martini, l'oggetto è un AGO
15 - è Albert Eistein che scrive sulla lavagna, l'oggetto è una TELA
13 - è Antonio Casanova che smazza mazzo di carte, l'oggetto una DAMA

la sequenza è quindi
PERSONAGGIO-AZIONE-OGGETTO-PERSONAGGIO-AZIONE-OGGETTO

il numero 151207 diventa Albert Eistein che fa un gioco di prestigio con le carte attaccate tra loro con un ago.

buona serata

sergio
 
Top
Garren
view post Posted on 16/7/2012, 18:49     +1   -1




Su "teorie di immagini e luoghi" non mi riferivo solo alla tecnica PAO (persona-azione-oggetto) ma fornisce molte altre nozioni importanti e innovative, tra cui una variante alla tecnica che hai descritto riguardo gli oggetti presenti nella stanza.

La scelta dei personaggi, azioni e accessori è inutile al giorno d' oggi ma non è complessa, perché ha utilizzato i personaggi leggendari di Ovidio, il cui libro all'epoca era famosissimo quindi il lettore era facilitato a creare immagini di questi, e in questo modo egli trovò un modello che si potesse adattare a tutte le persone, altrimenti ognuno avrebbe dovuto crearsi delle ruote sue, con un alfabeto visivo personale, in base alla propria cultura.

Oggi uno potrebbe più semplicemente annettere alla lettera D il proprio Dentista personale, associandone azione e oggetto, però lui di proposito utilizza personaggi mitici perché una loro azione si riconosce subito, è inconfondibile appunto perché è leggendaria... anche se questo valeva solo all' epoca :)

Si per quanto riguarda gli "altri poteri" cui l'ars memoriae apre le porte è un argomento annesso ma a parte.

A quei tempi l'universo, la cabala e la magia erano all' ordine del giorno...ma francamente non mi interessa tanto...a me basta usare questa materia per andare bene a scuola, mettermi alla prova con qualche esercizio per superare di volta in volta i miei limiti (soprattutto di tempo xd), e divertire qualche amico in pochi minuti di ozio con 10 carte da gioco memorizzate al momento dopo una sola occhiata. :)
 
Top
Cynical314
view post Posted on 16/7/2012, 19:44     +1   -1




QUOTE (Garren @ 16/7/2012, 19:49) 
Si per quanto riguarda gli "altri poteri" cui l'ars memoriae apre le porte è un argomento annesso ma a parte.

A quei tempi l'universo, la cabala e la magia erano all' ordine del giorno...ma francamente non mi interessa tanto...a me basta usare questa materia per andare bene a scuola, mettermi alla prova con qualche esercizio per superare di volta in volta i miei limiti (soprattutto di tempo xd), e divertire qualche amico in pochi minuti di ozio con 10 carte da gioco memorizzate al momento dopo una sola occhiata. :)

Per me la mnemotecnica è meta-conoscenza, quella che mi permette di apprendere tantissimo di ciò che mi incuriosisce, che apre le porte alla creatività.

[QUOTE=sebaldar]
(tra parentesi non sono riuscito ancora a trovare tutti e 100 i personaggi sigh sigh, se puoi dammi una mano se li hai tutti)
[/QUOTE]
sebaldar, personalmente ho avuto lo stesso problema tuo così ho deciso di cambiare la tecnica, è una inutile imposizione quella di trovare i personaggi aventi le iniziali con quelle lettere! E' difficilissimo! Io mi sono alleggerito il lavoro, ho deciso 10 telefilm, ne ho memorizzato l'ordine, da ognuno dei loro scenari ho preso un luogo, ho posizionato li dentro 10 personaggi del telefilm mentre svolgono le loro azioni e così ho costruito il mio schedario, molto + facile ;) e poi anche se volessi un metodo + classico non chiedere mai agli altri le immagini da usare, devono venire da te altrimenti le associazioni non saranno mai molto forti ;) mancherebbero del dovuto coinvolgimento emotivo. E' solo un parere magari farnetico :)
 
Top
Garren
view post Posted on 16/7/2012, 19:57     +1   -1




@Cynical314

Concordo pienamente con quello che hai scritto-

Comunque sto per inviarti un messaggio privato al tuo nickname di questo forum per chiederti delle cose sulla logica e sulla matematica di cui ho un deficit a livello scolastico e vorrei risolvere :)
 
Top
Cynical314
view post Posted on 16/7/2012, 20:10     +1   -1




@Garren
prego fai pure
 
Top
view post Posted on 16/7/2012, 20:47     +1   -1
Avatar

Imparare a ricordare

Group:
Administrator
Posts:
4,944
Reputation:
+192

Status:


Ragazzi cominciamo a parlare di memorizzazioni più serie e più consistenti.
Sennò rimaniamo ai livelli di ===omissis===. :D che usa il mazzo di carte da 40 perchè da 52 è troppo impegnativo.
Direi che è ora di incominciare a parlare di memorizzare due mazzi di carte, o un centinaio di numeri, ad esempio.

Credo che di conoscenze ne abbiamo a sufficienza, c'è da capire come ridurre i tempi di memorizzazione, più che perdere tempo su libri scritti secoli fa.

Edited by Massimiliano-Masala - 27/11/2015, 04:10
 
Top
Cynical314
view post Posted on 16/7/2012, 20:56     +1   -1




ho detto che ne memorizzo 40 in una stanza, non in totale :P uso il mazzo da 52.
Memorizzo un solo mazzo per ora, voglio diventare veloce a memorizzarne uno prima di passare a due.
Mi dispiace che lo reputi tempo perso, Giordano Bruno nelle sue opere sulla mnemotecnica ha parlato di cose MOLTO MOLTO utili e credimi, MOLTO MOLTO attuali.
 
Top
view post Posted on 16/7/2012, 22:29     +1   -1
Avatar

Imparare a ricordare

Group:
Administrator
Posts:
4,944
Reputation:
+192

Status:


CITAZIONE
Mi dispiace che lo reputi tempo perso

Solo nel caso che si cerchi qualche segreto delle tecniche di memoria in un libro di circa 500 anni fa. Di altro non so nulla.
 
Top
sebaldar
view post Posted on 17/7/2012, 09:37     +1   -1




CITAZIONE (max_memory @ 16/7/2012, 23:29) 
CITAZIONE
Mi dispiace che lo reputi tempo perso

Solo nel caso che si cerchi qualche segreto delle tecniche di memoria in un libro di circa 500 anni fa. Di altro non so nulla.

Quando un uomo si fa bruciare vivo per difendere le sue idee, bene ai posteri rimane un debito nei suoi confronti che rimarrá per sempre ed è giusto che queste sue idee siano ancora lette e meditate.
Poi è chiaro, oggi si sa di più di come funziona il cervello ma anch'io penso che alcune sue considerazioni siano tutt'ora valide




 
Top
view post Posted on 17/7/2012, 21:08     +1   -1
Avatar

Imparare a ricordare

Group:
Administrator
Posts:
4,944
Reputation:
+192

Status:


« Or ecco, vi porgo la mia contemplazione circa l'infinito, universo e mondi innumerabili. »

(Giordano Bruno, De l'Infinito Universo et Mondi)
Il monumento in bronzo a Giordano Bruno nella piazza romana di Campo de' Fiori, opera dello scultore Ettore Ferrari (1889). Il filosofo è mostrato rivolgere il volto in direzione della Città del Vaticano, in segno di ammonimento alla Chiesa.

Giordano Bruno, nato Filippo Bruno (Nola, 1548 – Roma, 17 febbraio 1600), è stato un filosofo, scrittore e frate domenicano italiano.

Tra i punti chiave della sua concezione filosofica - che fondeva materialismo antico, averroismo, lullismo, neoplatonismo, arti mnemoniche, influssi ebraici e cabalistici - la pluralità dei mondi, l'unità della sostanza, l'infinità dell'universo ed il rifiuto della transustanziazione. Con notevoli prestiti da Nicola Cusano, Giordano Bruno elabora una nuova teologia dove Dio è intelletto e ordinatore di tutto ciò che è in natura, ma egli è nello stesso tempo Natura stessa divinizzata, in un'inscindibile unità panteistica di pensiero e materia. Per queste convinzioni, giudicate eretiche, fu condannato al rogo dall'Inquisizione della Chiesa romana:
« Verrà un giorno che l'uomo si sveglierà dall'oblio e finalmente comprenderà chi è veramente e a chi ha ceduto le redini della sua esistenza, a una mente fallace, menzognera, che lo rende e lo tiene schiavo... l'uomo non ha limiti e quando un giorno se ne renderà conto, sarà libero anche qui in questo mondo »

(Giordano Bruno) -

Il De umbris idearum

Nell'opera, la prima parte, la Triginta intentiones idearum, individua i modi con i quali si percepiscono le ombre, le immagini della realtà; la seconda, la Triginta conceptus umbrarum, individua l'ordine dell'universo, retto platonicamente dalle idee, e la terza parte è costituita da un trattato di mnemotecnica.

In quest'opera sono già espressi i principi essenziali della sua filosofia: «Uno solo è il corpo dell'Ente universale, uno solo è l'ordine, uno solo il governo, uno solo è il principio e una sola la fine, uno solo è il primo e uno solo è l'ultimo» e dunque ogni cosa ha eguale dignità rispetto a ciascun'altra e «una sola cosa è quella che definisce tutte le cose, uno solo è lo splendore della bellezza in tutte le cose, un solo fulgore luccica dalla moltitudine delle specie».

L'universo è dunque un corpo unico, organicamente formato, con un preciso ordine che struttura ogni singola cosa e la connette con tutte le altre. Fondamento di quest'ordine sono le idee, principi eterni ed immutabili, ogni singolo ente essendo imitazione, immagine, ombra della realtà ideale che la regge. Rispecchiando in se stessa la struttura dell'universo, la mente umana, che ha in sé non le idee, ma le ombre delle idee, può raggiungere la vera conoscenza, ossia le idee e il nesso che connette ogni cosa con tutte le altre, al di là della molteplicità degli elementi particolari e del loro mutare nel tempo. Si tratta allora di cercare di ottenere un metodo conoscitivo che colga la complessità del reale, fino alla struttura ideale che sostiene il tutto.

Tale mezzo è l'arte della memoria, il cui compito è di evitare la confusione generata dalla molteplicità delle immagini e di connettere le immagini delle cose con i concetti, rappresentando simbolicamente tutto il reale. «La natura» – scrive Bruno - «non permette il passaggio immediato da un estremo all'altro, ma con l'aiuto di ombre e poco alla volta, con ombre velate» così che «l'ombra prepara la vista alla luce. L'ombra tempra la luce», concetto tratto evidentemente dal platonico mito della caverna.

........................

Il processo e la condanna


Naturalmente Bruno sa che la sua vita è in gioco e si difende abilmente dalle accuse dell'Inquisizione veneziana: nega quanto può, tace, e mente anche, su alcuni punti delicati della sua dottrina, confidando che gli inquisitori non possano essere a conoscenza di tutto quanto egli abbia fatto e scritto, e giustifica le differenze fra le concezioni da lui espresse e i dogmi cattolici con il fatto che un filosofo, ragionando secondo «il lume naturale», può giungere a conclusioni discordanti con le materie di fede, senza dover per questo essere considerato un eretico. A ogni buon conto, dopo aver chiesto perdono per gli «errori» commessi, si dichiara disposto a ritrattare quanto si trovi in contrasto con la dottrina della Chiesa.

L'Inquisizione romana chiede però la sua estradizione, che viene concessa, dopo qualche esitazione, dal Senato veneziano. Il 27 febbraio 1593 Bruno è rinchiuso nelle carceri romane del Palazzo del Sant'Uffizio. Nuovi testi, per quanto poco affidabili, essendo tutti imputati di vari reati dalla stessa Inquisizione, confermano le accuse e ne aggiungono di nuove.

Giordano Bruno fu probabilmente torturato alla fine di marzo 1597, secondo la decisione della Congregazione presa il 24 marzo, anche se per alcuni studi recenti non fu mai torturato.Giordano Bruno non rinnegò i fondamenti della sua filosofia: ribadì l'infinità dell'universo, la molteplicità dei mondi, la non generazione delle sostanze - «queste non possono essere altro che quel che sono state, né saranno altro che quel che sono, né alla loro grandezza o sostanza s'aggionge mai, o mancarà ponto alcuno, e solamente accade separatione, e congiuntione, o compositione, o divisione, o translatione da questo luogo a quell'altro» - e il moto della Terra. A questo proposito spiega che «il modo e la causa del moto della terra e della immobilità del firmamento sono da me prodotte con le sue raggioni et autorità e non pregiudicano all'autorità della divina scrittura». All'obiezione dell'inquisitore, che gli contesta che nella Bibbia è scritto che la «Terra stat in aeternum» e il sole nasce e tramonta, risponde che vediamo il sole «nascere e tramontare perché la terra se gira circa il proprio centro»; alla contestazione che la sua posizione contrasta con «l'autorità dei Santi Padri», risponde che quelli «sono meno de' filosofi prattichi e meno attenti alle cose della natura».

Sostiene che la terra è dotata di un'anima, che le stelle hanno natura angelica, che l'anima non è forma del corpo; come unica concessione, è disposto ad ammettere l'immortalità dell'anima umana.
Roma, La piazza di Campo de' Fiori

Il 12 gennaio 1599 è invitato ad abiurare otto proposizioni eretiche, nelle quali si comprendevano la sua negazione della creazione divina, dell'immortalità dell'anima, la sua concezione dell'infinità dell'universo e del movimento della Terra, dotata anche di anima, e di concepire gli astri come angeli. La sua disponibilità ad abiurare, a condizione che le proposizioni siano riconosciute eretiche non da sempre, ma solo ex nunc, è respinta dalla Congregazione dei cardinali inquisitori, tra i quali il Bellarmino. Una successiva applicazione della tortura, proposta dai consultori della Congregazione il 9 settembre 1599, fu invece respinta da papa Clemente VIII. Nell'interrogatorio del 10 settembre Bruno si dice ancora pronto all'abiura, ma il 16 cambia idea e infine, dopo che il Tribunale ha ricevuto una denuncia anonima che accusa Bruno di aver avuto fama di ateo in Inghilterra e di aver scritto il suo Spaccio della bestia trionfante direttamente contro il papa, il 21 dicembre rifiuta recisamente ogni abiura, non avendo, dichiara, nulla di cui doversi pentire.

L'8 febbraio 1600, dinnanzi ai cardinali inquisitori e dei consultori Benedetto Mandina, Francesco Pietrasanta e Pietro Millini, è costretto ad ascoltare inginocchiato la sentenza di condanna a morte per rogo; si alza e ai giudici indirizza la storica frase: «Maiori forsan cum timore sententiam in me fertis quam ego accipiam» («Forse tremate più voi nel pronunciare questa sentenza che io nell'ascoltarla»).

Dopo aver rifiutato i conforti religiosi e il crocefisso, il 17 febbraio, con la lingua in giova - serrata da una morsa perché non possa parlare - viene condotto in piazza Campo de' Fiori, denudato, legato a un palo e arso vivo. Le sue ceneri saranno gettate nel Tevere.

A distanza di 400 anni, il 18 febbraio 2000 il papa Giovanni Paolo II, tramite una lettera del suo segretario di Stato Sodano inviata ad un convegno che si svolse a Napoli, espresse profondo rammarico per la morte atroce di Giordano Bruno, non riabilitandone la dottrina: la morte di Giordano Bruno "costituisce oggi per la Chiesa un motivo di profondo rammarico". Tuttavia, "questo triste episodio della storia cristiana moderna" non consente la riabilitazione dell'opera del filosofo nolano arso vivo come eretico, perché "il cammino del suo pensiero lo condusse a scelte intellettuali che progressivamente si rivelarono, su alcuni punti decisivi, incompatibili con la dottrina cristiana"

fonte wikipedia
_________________________________________________

E' stato un uomo degno di ammirazione, è morto per i suoi ideali come altri sono morti per lo stesso motivo, l'ignoranza della cultura cristiana di quel tempo.
Galileo Galilei ad esempio non ha fatto la stessa cosa, ha rinnegato ciò in cui credeva, in più ha dovuto fare mesi di penitenza per espiare le sue "eresie".
Ma molti dei loro pensieri sono sopravvisuti nel tempo e hanno senz'altro dato un contributo all'evoluzione scientifica e culturale della società.



CITAZIONE
« Verrà un giorno che l'uomo si sveglierà dall'oblio e finalmente comprenderà chi è veramente e a chi ha ceduto le redini della sua esistenza, a una mente fallace, menzognera, che lo rende e lo tiene schiavo... l'uomo non ha limiti e quando un giorno se ne renderà conto, sarà libero anche qui in questo mondo » (G.Bruno)

CITAZIONE
Poi è chiaro, oggi si sa di più di come funziona il cervello ma anch'io penso che alcune sue considerazioni siano tutt'ora valide

Certamente ma credo ciò che lui si riferisse all'animo umano, o forse alla parte del cervello che ancora non si è evoluta, visto che siamo ancora dominati da un emotività fuori controllo.

Chi legge o ha letto, la parte riguardante le tecniche di memoria potrebbe descrivere quale tecnica usava per ricordare, o quali metodi.


 
Top
13 replies since 16/7/2012, 09:35   1979 views
  Share