Storia della PNL, Gli "inventori" e i "non-riconoscimenti"

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view post Posted on 15/10/2011, 17:02     +1   -1
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Storia

Anni Settanta: fondazione e primo sviluppo della PNL

La PNL fu fondata e sviluppata da Richard Bandler e John Grinder, sotto la supervisione dell'antropologo Gregory Bateson, all’Università della California, a Santa Cruz, tra gli anni ’60 e ’70. In quegli anni i seminari sul potenziale umano in California si svilupparono come un settore autonomo, creando un filone di interesse che includeva sia reali movimenti scientifici che teorie pseudoscientifiche e new age.
Gregory Bateson, ed in particolare le sue idee sul modellamento umano e sul concetto di mappa e territorio (la mappa non è il territorio) fu influenzato da Alfred Korzybski. Queste idee furono adottate da Bandler e Grinder.
Dal 1972 i fondatori della PNL si interessarono alle eccezionali capacità comunicative del terapeuta di scuola Gestalt, Fritz Perls, della terapeuta della famiglia, Virginia Satir e dal presidente fondatore della Società Americana della Ipnosi clinica, Milton H. Erickson.
Usando questi terapeuti come modelli, furono pubblicati La struttura della Magia (1975) e I Modelli di Milton H. Erickson (1976, 1977). Alla fine degli anni ’70 Leslie Cameron-Bandler, Judith DeLozier, Robert Dilts e David Gordon lavorarono sia con i co-fondatori che separatamente per contribuire allo sviluppo della PNL.
Anni Ottanta: nuovi sviluppi e valutazione scientifica [modifica]


Robert Dilts
Negli anni ’80 poco dopo la pubblicazione di La Programmazione NeuroLinguistica Volume I con Robert Dilts e Judith DeLozier, Grinder e Bandler si ritirarono.
Sorsero diversi conflitti e cause legali per la proprietà intellettuale delle teorie, e la PNL cominciò ad essere sviluppata da diverse persone.
Negli anni ’80 John Grinder e Judith DeLozier collaborarono a sviluppare una forma di PNL chiamata il Nuovo Codice della PNL che tentava di ripristinare un approccio PNL sistemico alla totalità mente-corpo. Anche Richard Bandler pubblicò nuovi processi con sottomodalità ed ipnosi ericksoniana in Using your brain: For a Change (1984).
Contemporaneamente Anthony Robbins, che insegnava la PNL già alla fine degli anni ’70, cominciò una massiccia operazione per incorporare la PNL (ridefinita come Condizionamento Neuro Associativo) al settore del marketing.
Altri studenti e professionisti di PNL elaborarono, definirono e svilupparono le loro integrazioni alla PNL. Michael Hall propose una PNL focalizzata sui cosiddetti “meta-stati” (una condizione in cui si cambiava posizione percettiva e si osservava il sé da una prospettiva più ampia tramite la coscienza auto-riflessiva).
Tad James sviluppò una tecnica terapeutica basata sulla linea del tempo (timeline) dove i clienti erano incoraggiati a visualizzare, e possibilmente a creare fisicamente la linea del tempo della loro vita o tratti di essa, e poi ad alterarla e migliorarla. Ulteriori contributi alla PNL vennero da Judith DeLozier e Connirae e Steve Andreas. Data la numerosità dei contributi e delle persone coinvolte, non esisteva un modello definito ed univoco di PNL.

Alla fine degli anni ’80, le ricerche nel campo della psicologia del counseling sperimentale di Sharpley (1984, 1987) ed il Consiglio della Ricerca Nazionale degli USA diedero un giudizio complessivamente negativo della PNL.
Di seguito, la ricerca sulla PNL subì un brusco rallentamento, ulteriormente acuito dall'emergere degli abusi di cocaina e alcol di Bandler e dal suo coinvolgimento nel caso di omicidio di Corine Christensen; tutti fatti che intaccarono fortemente la credibilità dell'autore e della sue affermazioni.


Anni Novanta: controversie, divisioni, e marketing

Nel luglio 1996, dopo molti anni di battaglie legali, Bandler fece causa a John Grinder e altri, reclamando la proprietà esclusiva della PNL sin dalla sua fondazione, ed il diritto esclusivo di usare il termine come marchio registrato.
Contemporaneamente, nel Regno Unito Tony Clarkson, un praticante inglese, chiese con successo alla High Court di revocare la registrazione inglese fatta da Bandler del marchio PNL, al fine di chiarire legalmente che PNL era un termine generico e non una proprietà intellettuale.
A causa della frammentazione delle varie correnti, e soprattutto della mancanza di una struttura normativa che ne regolamentasse e disciplinasse la pratica, negli anni novanta la PNL cominciò ad essere proposta e pubblicizzata come il rimedio per eccellenza, la panacea o la soluzione miracolosa a una vasta serie di problemi.
Cominciarono ad abbondare i modelli di dubbia qualità, sviluppati da praticanti più interessati a sfruttare la moda e il fascino new age, piuttosto che all'approfondimento scientifico.

Nel 1994 Michael Hall, psicologo della scuola del comportamentismo cognitivista, studiò e sviluppò con Bandler una nuova tecnica, la neuro-semantica, un sistema che avrebbe dovuto affrontare e risolvere alcune delle debolezze percepite della PNL.


Anni 2000: risoluzione dei conflitti legali e regolamentazione governativa

Nel 2001 le controversie legali furono chiuse con la conciliazione tra Bandler e Grinder che si accordarono nell’essere identificati come co-fondatori della PNL.
Sin dal 1978, la formazione dei praticanti era affidata ad un solo programma di certificazione della durata di 20 giorni. Un rinnovato interesse verso la disciplina spinse a implementare nuove modalità di formazione nella struttura dei corsi e la progettazione cambiò, differenziandosi da istituto a istituto.
Negli anni ’90, in seguito a tentativi di mettere in Inghilterra la PNL su un cammino più regolamentato formalmente, altri governi cominciarono a certificare i corsi di PNL ed i relativi fornitori, come per esempio in Australia, dove un diploma in PNL è accreditato nell'ambito del "Qualifications framework" australiano (AFQ).
Fatti salvi questi casi peculiari, la maggior parte degli stati non assegna alcun riconoscimento ufficiale a questa pratica, e sarebbe difficile stabilire delle linee guida comuni a causa della miriade di differenti autori, formatori e praticanti che hanno sviluppato i loro propri metodi, concetti e definizioni, spesso tutte chiamate in modo indifferenziato "PNL".

In Europa, l’associazione di terapia di PNL sta promuovendo formazione in linea con gli standard europei. La molteplicità delle proposte e la mancanza di controlli hanno reso difficile distinguere su base comparativa i livelli di competenza, abilità e atteggiamento nei vari corsi di formazione PNL. Secondo Pete Schutz la durata del training in Europa varia da 2-3 giorni, per chi lo affronta per hobby, a 35-40 giorni, fino a 9 mesi per raggiungere un livello di competenza professionale.

 
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