Photoreading

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Benjo77
view post Posted on 14/2/2013, 13:27 by: Benjo77     +1   -1




Grazie a Te della risposta e a voi per darmi l'opportunità di condividere la mia esperienza.

Personalmente ero attratto dal photoreading non tanto e non solo per l'allucinante velocità di apprendimento che prometteva, ma anche e soprattutto perché prometteva di sfruttare la parte "inconscia" della mente. Forse un punto di partenza che mi ha avvantaggiato è stato quello che ho sempre ritenuto possibile ed anzi "normale" che l'apprendimento avvenga anche a livello non conscio. Ricordo in particolare che anche anni prima di conoscere il photoreading, sotto esame, nei dormiveglia mattutini, mi capitava di "vedere" davanti a me la pagina stampata perfettamente identica all'originale studiato nei giorni precedenti al punto da "leggerla" nel sonno ad alta voce (non è un teste attendibile, ma mia madre può confermare le mie "lezioni nel sonno"). Vabbeh, comunque parliamo di episodi rari.

Quando ho letto il libro (ed ovviamente l'ho provato), sono incappato nelle difficoltà (enormi) in cui incappano tutti. Essenzialmente:
1. scopo della lettura assente o non formulato correttamente o insufficientemente definito (il photoreading è completamente INCARDINATO sullo scopo della lettura).
2. attaccamento al modello di lettura tradizionale (con estremo bisogno di ritenzione cosciente ed immediata di nozioni) che rallenta l'intero processo;
3. credenze limitanti;
4. mancata conoscenza diretta di come "funziona" (non avendo mai fatto il corso non ho potuto rimediare a questo problema finché non ho seguito il forum dedicato e visto un DVD che segue da vicino i partecipanti ad un seminario di Paul Scheele).
5. sensazione di delusione e frustrazione dovute al fatto che ci si aspetta che al termine della fase di fotolettura si abbia una conoscenza "fotografica" e totale del materiale fotoletto. In realtà dopo la fase di fotolettura la conoscenza conscia ed immediata del testo è pressoché NULLA.

Grazie soprattutto al forum di riferimento ed alla visione dei DVD ho rimediato a molti problemi anche se tutto è ancora perfettibile e sono lungi dal definirmi un fotolettore "esperto". Tutt'altro.
Se non altro però ho imparato a:
sub 1: a definire uno scopo efficace per la fotolettura;
sub 2: a "lasciare andare" il modello di lettura tradizionale, concependo il photoreading non come un sistema di lettura, ma come un sistema di apprendimento.
sub 3: grazie a diversi altri corsi (che nulla c'entravano col photoreading) ho appreso come cambiare alcune credenze limitanti (e ne ho ancora diverse altre, purtroppo).
sub 4. ho visto "direttamente" come funziona e qual è l'effetto che dovrebbe avere, in particolare osservando qual è il modo in cui le persone attivano e rispondono alle domande sul materiale fotoletto;
sub 5. so cosa attendermi dalla fase di fotolettura.


Non è tutto oro quel che luccica.
La fotolettura presenta alcuni difetti che, ad onore del vero, vanno elencati:
a) è vero che tutti potrebbero impararla, ma realisticamente solo poche persone secondo me la impareranno. Richiede elasticità mentale, creatività e una dose massiccia di "irragionevolezza" che pochi sono disposti ad investire. I 1000 euro del corso (che non ho fatto, ma che prima o poi mi sono ripromesso di frequentare) non garantiranno a nessuno di apprendere il photoreading. Forse, anche in riferimento ai "sogni" di cui ho parlato all'inizio...alcuni ci sono più portati di altri, davvero, non so.
b) è vero che è molto difficile da apprendere perché, prima del "clic" che ti fa dire "aaaaah! ho capito come funziona!" devono aprirsi diversi altri lucchetti mentali che impediscono la piena consapevolezza di come funziona il sistema;
c) non sono d'accordo né con il fatto di chiamarlo photoreading, né con il claim delle "25.000 parole al minuto" che sono probabilmente un espediente di marketing. "Apprendere quello che c'è da apprendere da un libro in 30 minuti" sarebbe stato più trasparente forse, pur mantenendo un alto appeal. Il Photoreading non è una tecnica di lettura ultrarapida, ma un sistema di apprendimento stratificato.
d) il prezzo di mercato è una condizione opinabile. In sé e per sé può essere alto, considerato che il sistema -come dimostra il mio caso- è altrimenti apprendibile da un libro, un forum, un dvd. Però è anche vero che il corso deve necessariamente modificare delle premesse interiori ed è un lavoro lungo e non facile. Forse il prezzo è giustificato.
e) non credo si tratti di effetto placebo. Non nel mio caso almeno. E nemmeno nel caso della mia praticante che ha anch'ella appreso il photoreading e che me ne ha mostrato direttamente l'efficacia (eslcudendo quindi una mia autoillusione sul sistema): ha fotoletto (seguendo le 5 fasi del sistema) un libro davanti a me in 30 minuti, al termine dei quali era in grado di rispondere a domande sul testo, fornire esempi,spiegare nozioni e grafici. Certo, non parola per parola, ma quello non avrebbe potuto farlo nemmeno con la lettura tradizionale. ;) Ma chi la ascoltava poteva facilmente verificare che aveva effettivamente letto il testo e appreso con cognizione di causa un sufficiente numero di concetti in esso espressi.

Relativamente a quest'ultimo esempio specifico che ho avuto la netta impressione che, parlandone, aumentasse la quantità di informazioni che la stessa era in grado di richiamare alla memoria. Alla fine del colloquio ricordava spontaneamente diversi concetti di cui non avevamo parlato. Credo che abbia una spiccata intelligenza sociale e che il suo personale stile di apprendimento passi da un canale conversativo che le ha reso più facile "attivare" il materiale fotoletto in precedenza.

Mi accorgo ora che ho inserito il punto e) tra i "contro", mentre il realtà era -più che altro- una risposta alla Tua affermazione che si trattasse di effetto placebo. Sorry.
 
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