L'apprendimento attraverso il mondo tecnologico e i cambiamenti culturali, La memoria e il cambiamento dell’apprendimento del terzo millennio

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Massimiliano-Masala
view post Posted on 25/6/2019, 16:19 by: Massimiliano-Masala     +1   -1
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Imparare a ricordare

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Rispolvero questa discussione, datata ma interessante.

Questo post risale a circa otto anni fa e anche se è passato molto tempo lo riscriverei nello stesso modo perchè le cose sono rimaste identiche, gli studenti studiano e ragionano sempre nello stesso modo, nonostante il salto tecnologico che abbiamo avuto con i dispositivi mobili: dal 2015 in poi.

CITAZIONE
Sono cosciente dell’esigenza della domanda, ma tu durante la lettura di un testo hai sviluppato la capacità di visualizzare l’immagine “nella parola”?
In caso contrario, secondo te è possibile?

Rispetto al passato sono estremamente più veloce nel convertire parole (anche difficili) in una o più immagini.
Come ti ho già scritto sia a te che a molti altri prima di te, è necessario mettersi bene in testa che la memoria del linguaggio e la memoria visiva hanno velocità e si trovano in "dimensioni mentali" differenti. Le parole oggettive semplici riusciamo a visualizzarle in un istante, potremmo anche ignorare addirittura la visualizzazione mentre scorriamo le righe con gli occhi, ossia, potremmo visualizzare ma potrebbe mancarci la percezione visiva. Se leggi "Biancaneve morsicò la mela e cadde in un sonno profondo", impiegherai pochissimo a trasformare questa frase in una sequenza di immagini, ma chiediti perchè ci riesci in una maniera cosi veloce. Mentre se devi convertire in immagini questa frase: " il decreto legislativo di adeguamento della normativa italiana al GDPR, con riguardo unicamente alle materie in cui lo stesso GDPR prevede la competenza delle normative nazionali." che immagini ti vengono in mente? Probabilmente ci dovrai pensare un po su prima si riuscire a "comporre" una sequenza visiva di immagini utile per visualizzare quest'ultima frase.


CITAZIONE
Ad esempio ho letto del ragazzo che percepisce i numeri come colori e sensazioni.

Si chiama sinestesia sensoriale e la persona a cui ti riferisci credo che sia Daniel Tammet. E' un persona affetta da autismo ma ha delle capacità di apprendimento fuori dal normale, è riuscito a imparare l'Islandese in una settimana lasciando sbalordito il presentatore dello spettacolo a cui Daniel partecipava. Ma ho anche letto che ha delle difficoltà su certo cose, come ad esempio non è in grado di distinguere la destra dalla sinistra (cosi lessi).Quindi in questo caso ci sono vantaggi e grossi svantaggi.

CITAZIONE
Ho percepito come forse sbaglio qualcosa nell’utilizzo della conversione da colori a numeri della realtà circostante. Ho la percezione ma non ne riesco a dare una definizione. E’ come se eseguissi ancora un passaggio di troppo...

La tecnica dei colori è una forma di emulazione della sinestesia sensoriale, io la chiamo sinestesia artificiale perchè è creata dal nulla e sviluppata con l'apprendimento, Daniel Tammet la possiede come abilità innata, come "talento" se così si può chiamare.
La tecnica dei colori ha come scopo principale quello di "fondere" due ricordi di memorie diverse in un nuovo ricordo. E' l'ABC per capire cosa significa assemblare permanentemente ricordi visivi (i colori sono i ricordi più antichi che possediamo) con ricordi del linguaggio, in questo caso numeri.

CITAZIONE
L’ottimale sarebbe guardare un oggetto e immediatamente pensare al numero

L'ottimale sarebbe creare il proprio schedario visivo dei colori, utilizzando come immagini le cose con cui siamo più a contatto quotidianamente, in questo modo avviene una specie di ripasso passivo. Il problema è che bisogna crearlo questo "ponte" e consolidarlo per bene, o se preferisci questi percorsi che collegano dieci colori a dieci numeri (0-9).
E' un attimo il convertire quest immagine nel numero dieci.



CITAZIONE
Consigli in merito? E qualcosa di ancor più pratico per mantenere attivi quei meccanismi che coinvolgono la visualizzazione?
Ad esempio ieri durante una passeggiata ho convertito diversi elementi dell’ambiente circostante e a distanza di un giorno li ricordo.

Come ho già scritto la tecnica dei colori è talmente banale da imparare e metterla in pratica (quando ti trovi davanti oggetti con al massimo due colori) che ti passa la voglia di metterla pure in pratica, ma il consolidamento di un nuovo ricordo a lungo termine che non fa parte del nostro "bagaglio culturale ordinario" richiede tempo. Il cervello si deve abituare a ragionare in un modo differente dal solito. E' l osservazione di questo modo nuovo di "ragionare" permette di comprendere attraverso l'esperienza pratica e diretta con la memoria. Purtroppo raramente si riesce a sviluppare una certa consapevolezza di quello che si ottiene, sennò tutto potrebbe apparire molto più divertente e curiosamente insolito.

CITAZIONE
Come mi consiglieresti di pormi ad un livello di difficoltà ancora superiore cosi da poter tratte ancor più spunti dall’esperienza?

Che significa "livello di difficoltà ancora superiore"? Cosa intendi. Boh, :D .
Prendi sempre come esempio il bambino che impara a camminare, lui non segue un video tutorial su Youtube :D ma raggiunge quel livello superiore con l'esperienza pratica e a "senso unico".
Qualcuno potrebbe, giustamente, avere da ridire che le memorie procedurali (quelle che ti permettono di camminare, di tenere una posata in mano, di allacciarti le scarpe, di scrivere, ecc..), sono diverse dalla memoria visiva, dalla memoria del linguaggio, ecc... ma l'apprendimento, sotto tutte le forme, è un qualcosa che si attiva solo con la continuità attraverso l'esperienza pratica, a livello neurologica è stato dimostrato che la perseveranza nel tempo agisce addirittura sul sistema limbico.

Quando le cose le "facciamo male", o ci sembrano troppo difficili da mettere in pratica, probabilmente la causa è legata la maggior parte dei casi al poco tempo che gli abbiamo dedicato e questo tempo è soggettivo, variabile in base anche alla predisposizione che abbiamo verso certi tipi di apprendimenti. Credo che queste siano però cose scontate se ci si riflette un po sopra, quindi tutte le domande che mi poni a parer mio potresti risponderti anche da solo attraverso l'esperienza pratica.
 
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5 replies since 18/7/2011, 16:40   1168 views
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