L'apprendimento attraverso il mondo tecnologico e i cambiamenti culturali, La memoria e il cambiamento dell’apprendimento del terzo millennio

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icon13  view post Posted on 18/7/2011, 16:40     +1   -1
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Imparare a ricordare

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L'apprendimento attraverso il mondo tecnologico e i cambiamenti culturali

I punti deboli delle mnemotecniche - La potenza delle immagini nel mondo tecnologico


Le tecniche di memoria sono uno strumento che permetto di memorizzare, senza eccessivi sforzi, un numero elevato di informazioni utilizzando in modo abbondante la memoria visiva(ma anche gli altri sensi).
Quando si acquisisce l’abilità, la padronanza, e soprattutto una certa consapevolezza nel loro utilizzo, gli unici limiti nella memorizzazione risiedono nella quantità di ricordi a lungo termine che abbiamo strutturato per contenere un certo quantitativo di informazioni.
Quindi più ricordi a lungo termine riusciamo a classificare a livello cosciente, più si allargherà il nostro "serbatoio" personale per memorizzare informazioni.
Questo è valido, soprattutto, nelle tecniche di memoria che adottano un sistema di memorizzazione di tipo visivo-spaziale come la tecnica dei loci oppure gli schedari.

Anche se riusciamo a memorizzare un centinaio di informazioni in poco tempo (o anche un migliaio), alla fine ci ritroviamo in testa un elenco identico a quello che potremmo scrivere in un normale foglio di carta, o in un file di testo. Un limite delle mnemotecniche, se così si può chiamare, è la mancanza di comprensione di quello che stiamo memorizzando.

Esiste quindi una tecnica di memoria in grado di apprendere in modo automatico, ad esempio, mentre leggiamo?

Purtroppo per il momento ancora nessuno è riuscito a risolvere questo problema in quanto, memorizzare e capire sembrano che si trovino su distanze molto lontane.
L'apprendimento istantaneo è roba da fantascienza. E per istantaneo può essere anche considerato un qualcosa come "impara l'inglese in meno di un mese".
Se la memorizzazione e l’apprendimento diventassero simultanei, molto probabilmente saremmo dei geni o dei “mostri”.

Crediamo che una parte di questi limiti(più che naturali) siano stati imposti dalla società, dalla collettività in generale. Gli schemi di apprendimento insegnati dalle scuole sono ormai palesemente obsoleti in una società tecnologica come la nostra, ricca di immagini prodotte da milioni di schermi.
Chiunque può affermare che nelle scuole insegnare a memorizzare ed ad apprendere è un “arte” del fai-da-te.
Tutti noi ci siamo dovuti adeguare al sistema utilizzando nella stragrande maggioranza il metodo del pappagallo, limitando la nostra memoria e la nostra intelligenza. Migliaia e migliaia di ore spesi nel scrivere riassunti, fare schemi, ripetere, ripetere, ripetere.... argomenti che nel tempo verranno molto probabilmente dimenticati o sono già stati dimenticati da un bel pezzo.
Saper destreggiare con e nei propri ricordi, e saper memorizzare con metodo in modo efficacie, è un arte che non può essere imparata in un paio di giorni di corso dal vivo oppure online.

Il mondo dall'inizio del terzo millenniosta ha avuto un cambiamento culturale, in modo spropositato, la cultura scritta sta diminuendo lasciando posto alla cultura visiva. La nuova dimensione dell’apprendimento, quella più potente, arriva dalla rete, milioni e milioni di video e di immagini che accresceranno il nostro livello di cultura e di intelligenza in tempi inferiori ai classici metodi insegnati nelle scuole, soprattutto di questo paese che utilizza moduli di apprendimento del 1800.

Edited by max_memory - 19/7/2011, 14:33
 
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J. Plissken
view post Posted on 19/7/2011, 09:06     +1   -1




CITAZIONE
Le tecniche di memoria sono uno strumento che permetto di memorizzare, senza eccessivi sforzi, un numero elevato di informazioni utilizzando in modo abbondante la memoria visiva(ma anche gli altri sensi).
Quando si acquisisce l’abilità, la padronanza, e soprattutto una certa consapevolezza nel loro utilizzo, gli unici limiti nella memorizzazione risiedono nella quantità di ricordi a lungo termine che abbiamo strutturato per contenere un certo quantitativo di informazioni.
Quindi più ricordi a lungo termine riusciamo a classificare a livello cosciente, più si allargherà il nostro "serbatoio" personale per memorizzare informazioni.
Questo è valido, soprattutto, nelle tecniche di memoria che adottano un sistema di memorizzazione di tipo visivo-spaziale come la tecnica dei loci oppure gli schedari.

Anche se riusciamo a memorizzare un centinaio di informazioni in poco tempo (o anche un migliaio), alla fine ci ritroviamo in testa un elenco identico a quello che potremmo scrivere in un normale foglio di carta, o in un file di testo. Un limite delle mnemotecniche, se così si può chiamare, è la mancanza di comprensione di quello che stiamo memorizzando.

quindi dopo aver memorizzato tutte queste informazioni, come posso arrivare alla comprensione attraverso un ragionamento cosciente, per poter interiorizzare i concetti del libro?

io sono una persona molto razionale, perciò per comprendere e fare collegamenti tra un concetto e l'altro, utilizzo molto la logica, ma non credo che in questo caso si possa utilizzare.
 
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view post Posted on 19/7/2011, 13:31     +1   -1
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quindi dopo aver memorizzato tutte queste informazioni, come posso arrivare alla comprensione attraverso un ragionamento cosciente, per poter interiorizzare i concetti del libro?

Be', è quello che sto cercando di scoprire analizzando le esperienze di studio di alcuni studenti ma anche le mie.
Memorizzare, una volta acquisita la tecnica, diventa molto semplice ma la mente razionale, la ragione, deve reinterpretare la memorizzazione, quindi occorre sviluppare un altro meccanismo che interpreti all'istante ciò cha abbiamo memorizzato, dopo di che tutto quello che abbiamo in testa deve entrare nella visione di insieme per essere compreso ad un livello superiore di coscienza.

Noi siamo abituati a diversi schemi mentali di apprendimento e per ottenere quello che dici tu occorre ripartire da capo e ristrutturare tutti questi schemi per quanto riguarda l'apprendimento culturale.
Sono convinto che le istituzioni sono responsabili dei nostri limiti e questo perchè a nessuno importa che le persone siano più preparate ad apprendere e soprattutto a ricordare, anzi sarebbe deleterio per le lobby mondiali, ma questo è un discorso che esce un po fuori dall'argomento mnemotecniche.

Forse occorre sviluppare qualche forma di intuizione particolare. Ci rifletto molto spesso ma per il momento posso solamente fare economia sui tempi di studio, ad esempio, riducendo i movimenti del corpo rendendolo immobile. Meno movimenti, più risorse mentali disponibili.

Immagina di memorizzare 100-200-300 parole chiave in un giorno, poi metterti comodo, e ricostruire tutto l'argomento utilizzando il tuo personale ingegno e creatività. Più ci pensi è più la tua struttura mnemonica si potenzia.
Quando, ad esempio, riprendi il libro e rileggi, tutto sarà molto più chiaro e avrai da confrontare due modi di vedere: il tuo personale e quello del libro, poi attraverso il meccanismo delle domande si dovrebbe riuscire ad ottenere una maggiore comprensione.
Purtroppo è facile a dire ma un po’ meno a mettere in pratica, è il tempo investito, speso, che alla fine fa la differenza e dimostra l’efficacia del metodo.

CITAZIONE
io sono una persona molto razionale, perciò per comprendere e fare collegamenti tra un concetto e l'altro, utilizzo molto la logica, ma non credo che in questo caso si possa utilizzare.

Da svegli siamo quasi tutti così, chi più chi meno.
Finche avremo questa visione analitica dei contenuti il nostro apprendimento sarà come una macchina che marcia con il freno a mano tirato.

L’ho ripeto molto spesso, alla fine diventa come imparare a scrivere con la mano opposta a quella che scriviamo di solito, ci vuole tempo ma i risultati che si possono ottenere nel tempo, se si ha pazienza, supereranno ogni nostra aspettativa.





 
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view post Posted on 24/6/2019, 14:36     +1   -1

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Rispolvero questa discussione, datata ma interessante.

Hai avuto modo di sviluppare pensieri in merito a ciò?

Sono cosciente dell’esigenza della domanda, ma tu durante la lettura di un testo hai sviluppato la capacità di visualizzare l’immagine “nella parola”?
In caso contrario, secondo te è possibile?

Recupero parti lette anche in altre discussioni.
Ad esempio ho letto del ragazzo che percepisce i numeri come colori e sensazioni. Ho percepito come forse sbaglio qualcosa nell’utilizzo della conversione da colori a numeri della realtà circostante. Ho la percezione ma non ne riesco a dare una definizione. E’ come se eseguissi ancora un passaggio di troppo...
L’ottimale sarebbe guardare un oggetto e immediatamente pensare al numero. Sicuramente è necessaria la pratica, ma andrebbero forse stimolate ulteriori componenti oltre a quella visiva per rendere ancor più coinvolgente la cosa.

Consigli in merito? E qualcosa di ancor più pratico per mantenere attivi quei meccanismi che coinvolgono la visualizzazione?
Ad esempio ieri durante una passeggiata ho convertito diversi elementi dell’ambiente circostante e a distanza di un giorno li ricordo. Come mi consiglieresti di pormi ad un livello di difficoltà ancora superiore cosi da poter tratte ancor più spunti dall’esperienza?
 
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view post Posted on 25/6/2019, 16:19     +1   -1
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CITAZIONE
Rispolvero questa discussione, datata ma interessante.

Questo post risale a circa otto anni fa e anche se è passato molto tempo lo riscriverei nello stesso modo perchè le cose sono rimaste identiche, gli studenti studiano e ragionano sempre nello stesso modo, nonostante il salto tecnologico che abbiamo avuto con i dispositivi mobili: dal 2015 in poi.

CITAZIONE
Sono cosciente dell’esigenza della domanda, ma tu durante la lettura di un testo hai sviluppato la capacità di visualizzare l’immagine “nella parola”?
In caso contrario, secondo te è possibile?

Rispetto al passato sono estremamente più veloce nel convertire parole (anche difficili) in una o più immagini.
Come ti ho già scritto sia a te che a molti altri prima di te, è necessario mettersi bene in testa che la memoria del linguaggio e la memoria visiva hanno velocità e si trovano in "dimensioni mentali" differenti. Le parole oggettive semplici riusciamo a visualizzarle in un istante, potremmo anche ignorare addirittura la visualizzazione mentre scorriamo le righe con gli occhi, ossia, potremmo visualizzare ma potrebbe mancarci la percezione visiva. Se leggi "Biancaneve morsicò la mela e cadde in un sonno profondo", impiegherai pochissimo a trasformare questa frase in una sequenza di immagini, ma chiediti perchè ci riesci in una maniera cosi veloce. Mentre se devi convertire in immagini questa frase: " il decreto legislativo di adeguamento della normativa italiana al GDPR, con riguardo unicamente alle materie in cui lo stesso GDPR prevede la competenza delle normative nazionali." che immagini ti vengono in mente? Probabilmente ci dovrai pensare un po su prima si riuscire a "comporre" una sequenza visiva di immagini utile per visualizzare quest'ultima frase.


CITAZIONE
Ad esempio ho letto del ragazzo che percepisce i numeri come colori e sensazioni.

Si chiama sinestesia sensoriale e la persona a cui ti riferisci credo che sia Daniel Tammet. E' un persona affetta da autismo ma ha delle capacità di apprendimento fuori dal normale, è riuscito a imparare l'Islandese in una settimana lasciando sbalordito il presentatore dello spettacolo a cui Daniel partecipava. Ma ho anche letto che ha delle difficoltà su certo cose, come ad esempio non è in grado di distinguere la destra dalla sinistra (cosi lessi).Quindi in questo caso ci sono vantaggi e grossi svantaggi.

CITAZIONE
Ho percepito come forse sbaglio qualcosa nell’utilizzo della conversione da colori a numeri della realtà circostante. Ho la percezione ma non ne riesco a dare una definizione. E’ come se eseguissi ancora un passaggio di troppo...

La tecnica dei colori è una forma di emulazione della sinestesia sensoriale, io la chiamo sinestesia artificiale perchè è creata dal nulla e sviluppata con l'apprendimento, Daniel Tammet la possiede come abilità innata, come "talento" se così si può chiamare.
La tecnica dei colori ha come scopo principale quello di "fondere" due ricordi di memorie diverse in un nuovo ricordo. E' l'ABC per capire cosa significa assemblare permanentemente ricordi visivi (i colori sono i ricordi più antichi che possediamo) con ricordi del linguaggio, in questo caso numeri.

CITAZIONE
L’ottimale sarebbe guardare un oggetto e immediatamente pensare al numero

L'ottimale sarebbe creare il proprio schedario visivo dei colori, utilizzando come immagini le cose con cui siamo più a contatto quotidianamente, in questo modo avviene una specie di ripasso passivo. Il problema è che bisogna crearlo questo "ponte" e consolidarlo per bene, o se preferisci questi percorsi che collegano dieci colori a dieci numeri (0-9).
E' un attimo il convertire quest immagine nel numero dieci.



CITAZIONE
Consigli in merito? E qualcosa di ancor più pratico per mantenere attivi quei meccanismi che coinvolgono la visualizzazione?
Ad esempio ieri durante una passeggiata ho convertito diversi elementi dell’ambiente circostante e a distanza di un giorno li ricordo.

Come ho già scritto la tecnica dei colori è talmente banale da imparare e metterla in pratica (quando ti trovi davanti oggetti con al massimo due colori) che ti passa la voglia di metterla pure in pratica, ma il consolidamento di un nuovo ricordo a lungo termine che non fa parte del nostro "bagaglio culturale ordinario" richiede tempo. Il cervello si deve abituare a ragionare in un modo differente dal solito. E' l osservazione di questo modo nuovo di "ragionare" permette di comprendere attraverso l'esperienza pratica e diretta con la memoria. Purtroppo raramente si riesce a sviluppare una certa consapevolezza di quello che si ottiene, sennò tutto potrebbe apparire molto più divertente e curiosamente insolito.

CITAZIONE
Come mi consiglieresti di pormi ad un livello di difficoltà ancora superiore cosi da poter tratte ancor più spunti dall’esperienza?

Che significa "livello di difficoltà ancora superiore"? Cosa intendi. Boh, :D .
Prendi sempre come esempio il bambino che impara a camminare, lui non segue un video tutorial su Youtube :D ma raggiunge quel livello superiore con l'esperienza pratica e a "senso unico".
Qualcuno potrebbe, giustamente, avere da ridire che le memorie procedurali (quelle che ti permettono di camminare, di tenere una posata in mano, di allacciarti le scarpe, di scrivere, ecc..), sono diverse dalla memoria visiva, dalla memoria del linguaggio, ecc... ma l'apprendimento, sotto tutte le forme, è un qualcosa che si attiva solo con la continuità attraverso l'esperienza pratica, a livello neurologica è stato dimostrato che la perseveranza nel tempo agisce addirittura sul sistema limbico.

Quando le cose le "facciamo male", o ci sembrano troppo difficili da mettere in pratica, probabilmente la causa è legata la maggior parte dei casi al poco tempo che gli abbiamo dedicato e questo tempo è soggettivo, variabile in base anche alla predisposizione che abbiamo verso certi tipi di apprendimenti. Credo che queste siano però cose scontate se ci si riflette un po sopra, quindi tutte le domande che mi poni a parer mio potresti risponderti anche da solo attraverso l'esperienza pratica.
 
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view post Posted on 27/6/2019, 23:48     +1   -1

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Stamane parlavo con una collega. Mi ha detto, dopo averle fatto qualche domanda su come studiasse, che associava qualcosa di pratico ad alcuni anime che le piace leggere. La cosa “fantastica” è che quando le ho accennato a questo modo più solido di associare il concetto all’immagine la riposta è stata come a dire “ormai studio cosi”. Un grosso bhà...
Grosso bhà perchè forse inconsciamente ho fatto anch’io collegamenti, ma appunto non mi ero nemmeno mai posto la domanda al riguardo...

CITAZIONE
Rispetto al passato sono estremamente più veloce nel convertire parole (anche difficili) in una o più immagini.
Come ti ho già scritto sia a te che a molti altri prima di te, è necessario mettersi bene in testa che la memoria del linguaggio e la memoria visiva hanno velocità e si trovano in "dimensioni mentali" differenti. Le parole oggettive semplici riusciamo a visualizzarle in un istante, potremmo anche ignorare addirittura la visualizzazione mentre scorriamo le righe con gli occhi, ossia, potremmo visualizzare ma potrebbe mancarci la percezione visiva. Se leggi "Biancaneve morsicò la mela e cadde in un sonno profondo", impiegherai pochissimo a trasformare questa frase in una sequenza di immagini, ma chiediti perchè ci riesci in una maniera cosi veloce. Mentre se devi convertire in immagini questa frase: " il decreto legislativo di adeguamento della normativa italiana al GDPR, con riguardo unicamente alle materie in cui lo stesso GDPR prevede la competenza delle normative nazionali." che immagini ti vengono in mente? Probabilmente ci dovrai pensare un po su prima si riuscire a "comporre" una sequenza visiva di immagini utile per visualizzare quest'ultima frase.
.

Si questo mi è chiaro.

Le vie sono due. O la pratica e il “caso per caso”. O la costruzione di un sistema di conversione, un qualcosa di fisso per intenderci.

CITAZIONE
Schedario visivo dei colori

Avrebbe senso uno schedario 0-99?

Sull’alzare l’asticella.

Provare, proprio per sperimentare...
Di legare ad un colore/numero una sensazione.

Che so...gelo, vampata di colore, gessetto/unghie sulla lavagna, effetto di un tuono, odori vari...Anche qui per stimolare meccanismi secondo me da tenere allenati.
 
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