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| Mozart è stato considerato un genio musicale ma la sua genialità era supportata anche da una memoria straordinaria. Ecco un documento direttamente dagli archivi digitali del Vaticano che descrive di come sia riuscito ad impressionare il pontefice di quel tempo. Purtroppo di Mozart e di come abbia sviluppato le sue capacità si conosce molto poco, sembra però che quello che è diventato, ossia un genio della musica, lo sia diventato per essersi esercitato costantemente sotto la guida del padre per molti anni pur essendo già un talento nato. L'esercizio non è mai stato sottovalutato nemmeno dai nostri predecessori nonostante si trovassero davanti un essere umano dalle capacità straordinarie come lui. Come per Mozart anche Eistein ha dedicato un infinità di ore agli esercizi e allo svolgimento pratico della sua scienza. Spesso i geni vengono descritti in modo molto blando ma anche loro si sono sacrificati moltissimo per raggiungere determinati risultati. La loro bacchetta magica l hanno ottenuta anche attraverso l'esercizio e la devozione. ____________________________________________________________________________________ Nel dicembre del 1769 il tredicenne e già celebrato Wolfgang Amadeus Mozart intraprendeva il primo dei suoi viaggi italiani, in compagnia del padre Leopold. Visita Rovereto, Verona, Mantova, Cremona, Milano (ove arriva il 23 gennaio 1770), Lodi, Parma, Bologna, Firenze, Roma e Napoli, esibendo ovunque il suo genio musicale e ricevendo sempre entusiastiche accoglienze ed ovazioni.
Il 10 aprile 1770 giungeva a Roma, sempre in compagnia del padre, ed anche qui, ospite dei salotti di nobili ed ecclesiastici, il «fanciullo prodigio» diede prova della sua maestria. Recatosi, fra l’altro, ad una celebrazione liturgica alla Cappella Sistina, ebbe modo di ascoltare il Miserere per 2 cori a nove voci di Gregorio Allegri (1582‑1652); sapendo di non poter ottenere la partitura della musica poiché era tassativamente proibito, trascrisse il brano musicale a memoria, terminata la liturgia, quasi senza errori. Tale fu l’impressione destata fra i dotti curiali, che il pontefice Clemente XIV volle onorare l’arte del salisburghese ricevendolo in udienza privata (in compagnia di padre Giovanni Battista Martini, celebre musico anch’egli, conosciuto da Mozart a Bologna) concedendogli l’alta onorificenza della milizia aurata o «Speron d’Oro».
In uno dei registri di brevi del pontefice di cui si riproduce l'immagine, si conserva copia del breve diretto a Mozart, spedito unitamente alle insegne proprie dell’Ordine dello Speron d’Oro. Questo, di incerta origine, era uno degli Ordini equestri pontifici cui ricorrevano i papi per onorare personalità che si fossero particolarmente distinte a beneficio della cattolicità.............. Il testo e la pergamena di onoreficienza è disponibile al seguente link: http://asv.vatican.va/it/doc/1770.htmEdited by freememoryfoundation - 27/1/2011, 01:39
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