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view post Posted: 15/5/2023, 14:27 by: Massimiliano-Masala     +1Non è mai troppo tardi per imparare una nuova lingua: la mia esperienza dopo i 40 anni - Memoria e apprendimento dai quarantanni in su
Non è mai troppo tardi per imparare una nuova lingua: la mia esperienza dopo i 40 anni


Quanto è difficile imparare una lingua straniera?

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Ricordo che da giovane, e anche da meno giovane, ho sempre avuto preferenze per certi argomenti, mentre altri li schivavo. Lo stesso valeva per certe attività fisiche o sport. La filosofia, ad esempio, non mi piaceva; mi sembrava un parlare inutile, forse perché quel poco che avevo appreso era stato male spiegato, o forse perché non ero compatibile con quel tipo di cultura. Ho colmato successivamente questa lacuna un po troppo tardi, arrivando alla conclusione che la filosofia dovrebbe essere insegnata fin dalle elementari per insegnare ai giovani a pensare, un obiettivo che sembra secondario per l'istruzione pubblica.

È evidente che ciò che ci interessa è più semplice da apprendere e da ricordare. Ma limitarci solo a ciò che ci piace può ridurre la nostra apertura verso nuove esperienze e sfide. A una certa età, la nostra flessibilità mentale può irrigidirsi, ma sono convinto che non dovremmo mai smettere di imparare.

Dopo i 35 anni, studiare diventa un'esperienza diversa. Personalmente, credo che sia più una questione di tempo che di abitudine allo studio. Gli studenti giovani sono naturalmente predisposti allo studio, quindi hanno un vantaggio. Però credo anche fermamente che smettere di apprendere significhi far arrugginire il cervello.

Uno dei miei punti deboli più evidenti è la mia scarsa conoscenza delle lingue straniere. A fine gennaio 2023, ho deciso di affrontare questa mia carenza, e ho iniziato a studiare quotidianamente con l'app Duolingo. È stata la prima app di corsi di lingue che ho provato, e devo dire che mi ci sono trovato bene sin da subito. Oggi, dopo 97 giorni consecutivi di utilizzo, sto notando dei miglioramenti significativi, soprattutto nell'ascolto e nella costruzione delle frasi.

Duolingo ha un sistema di apprendimento unico, basato sulla ripetizione di frasi e combinazioni di parole. Non ci sono lezioni di teoria, ma quando commetti un errore, c'è sempre un link che ti porta a una discussione che ha già trattato quell'errore. È vero, a volte il software può essere un po' rigido, ma fa parte dell'apprendimento.

Ora, dopo più di tre mesi di utilizzo di Duolingo, mi sento molto soddisfatto dei progressi fatti. Ho scoperto che anche il francese e lo spagnolo non sono poi così difficili da imparare.

Quanto è difficile imparare una lingua straniera? Direi che la domanda dovrebbe essere: "Quanto desideri imparare una nuova lingua straniera e, soprattutto, perché?"

E' proprio in quel "perché" che risiede la chiave del successo o del fallimento in un percorso formativo di questo tipo. Se non riesci a intravedere un beneficio futuro, se hai dubbi sul fatto che ciò che stai imparando possa essere utile, allora le probabilità di abbandono e di non riuscita aumentano significativamente. L'apprendimento di una lingua straniera è una grande opportunità per stimolare il cervello ad affrontare una sfida di un certo livello di difficoltà. Perciò, il mio consiglio è: buttati, rimettiti in gioco, impara. Non è mai troppo tardi anzi, ignorare questo consiglio sarà un qualcosa di cui in futuro ci si potrebbe addirittura pentire.

Quest'artico porterà la mia esperienza personale di apprendimento con Duolingo ma il fine non è parlare dell'app (perchè una persona potrebbe preferirne un altra), il fine è discutere di come si formano quelle mappe cognitive che si creano nel tempo a distanza di mesi.
Perchè è troppo facile affermare che con l'impegno e la perseveranza puoi imparare qualsiasi cosa ma cosa sappiamo noi veramente di come apprendiamo e non mi riferisco alla scienza, mi riferisco esclusivamente a noi stessi.

Cosa ne sanno gli altri dell'esperienza diretta che viviamo con l'apprendimento di una lingua (ad esempio), se non sanno niente di noi e in che contesto ambientale viviamo per apprendere qualcosa che ci interessa.


Se per caso qualcuno mi chiedesse:

ma max ma quei corsi di lingua fatti da quei youtuber che conoscono 50 lingue e infiniti modi di apprendere e parlare già dopo pochi minuti partendo da zero?

La mia risposta è solo una. L'unico modo di imparare una lingua straniera e mettersi in testa l'idea che quella lingua deve far parte della tua vita come, fanno parte molte delle routine quotidiane che abbiamo. Più parliamo, più ascoltiamo, più il nostro cervello consoliderà quelle mappe cognitive nel nostro cervello che fanno in modo che la nostra comprensione della lingua diventi sempre più precisa e soprattutto familiare.

La mia motivazione a imparare più lingue (non solo l'inglese), oltre ad essere un incentivo a non rimanere troppo indietro con l'inglese rispetto a mio figlio che a 15 anni che è poco sotto il livello di un madre lingua, è anche il fatto che dopo una certa età (gia dopo i 40 anni), il processo di arruginimento cognitivo aumenterà nel tempo se ci si fossilizza nel fare e nel pensare le stesse cose. Anche se si è persone che si eseguono esercizi di memoria quotidiani, si fanno parole crociate, rebus, sudoku, anagrammi, ecc.., nonostante si dica che stimoli il cervello (che è anche vero) è comunque un qualcosa che si fa sempre e dove diventa quasi tutto intuitivo meccanico nel tempo. Quindi questo è stimolo ad affilare le stesse abilità e non uno stimolo a imparare qualcosa di nuovo che richiede uno sforzo mentale notevolmente maggiore.

Ho maturato quindi la convinzione (documentandomi anche su studi e ricerche, ma è l'esperienza che poi ho avuto con quest'apprendimento che mi ha convinto) che imparare una lingua sia l'apprendimento più lungo che ci sia tra tutti gli apprendimenti perchè coinvolge diverse aree cerebrali che la maggior parte ignora, inoltre sono coinvolte le memorie procedurali (qualcuno le chiama memorie muscolari) che sono loro l'origine del linguaggio, nel senso che prima nascono i movimenti e da questi movimenti si producono i suoni del linguaggio.


Concludendo, alla fine di questa storia, imparare una lingua straniera è tipo un qualcosa di veramente utile proprio a livello cerebrale per chi è over 40.
Ma non lasciatevi ingannare da quei trucchetti che promettono di trasformarvi in poliglotti in un battito di ciglia. La vera magia sta nel far diventare quella lingua una parte della vostra vita quotidiana, un po' come il vostro smartphone o le vostre serie preferite su Netflix. Quindi, spacchettatevi un po' di tempo ogni giorno per parlarla, ascoltarla e farla diventare un pezzo di voi. Non importa se farete qualche errore strafalcione, se dentro di voi avvertite una voce che vi scoraggia ignoratela perché la strada per diventare fluente è fatta di tentativi, cadute, umiliazioni, tentazioni di abbandono.
Un bambino che tenta di mettersi in piedi e camminare, nonostante le cadute e anche facciate per terra, non si arrende, non si scoraggia, continua fino a quando camminare non sarà più un problema e passerà subito dopo ad altri apprendimenti più impegnativi e che richiedono tempo. Il bambino non contempla il fallimento nell'apprendimento se non c'è qualcun altro che lo demotiva continuamente. Nemmeno noi "adulti" dovremmo contemplarlo quando si tratta di imparare qualcosa di nuovo riferendomi ad apprendimenti di questo tipo.


Quindi, ragazzi, mettetevi alla prova, sbizzarritevi e scoprirete che parlare una lingua straniera è la cosa più cool che potete fare. Keep rockin'!'"
view post Posted: 3/5/2023, 08:35 by: Massimiliano-Masala     +1TEST A SCELTA MULTIPLA - Memoria e apprendimento dai quarantanni in su
CITAZIONE
Domande serie?
Io credo che per una persona che si pone, e l'ho fatto senza dubbio basta leggere i messaggi, in modo umile e consapevole di fronte ad un forum (ma in generale a qls cosa) chiedendo aiuto, leggere di dover porre domande serie sia tutto fuorché carino.

Forse hai ragione, forse no. Rimane il fatto che per me sono domande poco serie ed ho spiegato abbondantemente il motivo.
Ti ho risposto nonostante le tue argomentazioni fossero scarne e nonostante ha continuato a limitarti al minimo indispensabile per le risposte. Le mie risposte sono state ampiamente argomentate e poi leggo questo:

CITAZIONE
Ok, so bene il percorso e so dove sono i loci, frigor, dispensa, lavandino, forno. finestra, tavolo, etc.. e ora?

Questa per me è la dimostrazione che non hai minimamente compreso quello che ti ho scritto e che stai chiedendo cose che sai già, lo evidenzia il fatto che io non ho minimamente parlato di identificare come loci quello che hai scritto tu ma mi sono riferito a spazi aperti.

Quindi smettila di fare l'umile che non lo sei per niente e tra l'altro scrivi cose a caso senza nemmeno prenderti il disturbo di seguire una coerenza in quello che scrivi, inciampando successivamente.

Comunque sia hai avuto le risposte che servivano, se sei uno che ha bisogno di un babysitter didattico ti suggerisco di trovarti un buon formatore di mnemotecniche che ti segua e dovrai ovviamente pagarlo (costa molto meno della tua università privata online), se invece pensi che la professione di autodidatta non ti spaventa e nemmeno il fatto che forse un'anno potrebbe non bastare per capire veramente la mnemonica (visto che non sei giovane e siamo più lenti a imparare ma solo perchè facciamo sempre le stesse cose nello stesso modo da anni e abbiamo atrofizzato l'apprendimento), devi predisporre il tuo atteggiamento verso quest'apprendimento come se stessi imparando una nuova lingua straniera, perchè è questo alla fine che si fa, ossia, imparare a comunicare con il nostro cervello utilizzando un'altra forma di linguaggio finalizzata alla memorizzazione ma qui forse andiamo molto più nel profondo dell'argomento.

max
view post Posted: 1/5/2023, 13:48 by: Massimiliano-Masala     +1TEST A SCELTA MULTIPLA - Memoria e apprendimento dai quarantanni in su
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ho chiesto infatti, se ci fosse la possibilità di aiutarmi in questo percorso, e ho specificato che partivo da ZERO.

Sono andato a cercare il corso di quelle tre volpi che professano le tecniche di memoria a pagamento. C'è un loro corso che vendono a 900 euro ma è la versione pro (quella di mezzo di tre prezzi). E' un corso che va bene anche per chi parte completamente da zero di queste cose, è il percorso comune dell'apprendista mnemonista:

CITAZIONE
Il Programma

Capitolo 1: Basi delle Tecniche di Memoria
Il primo capitolo ti insegnerà le basi della memorizzazione e le tecniche per memorizzare parole, numeri, elenchi, immagini, sequenze;

Capitolo 2: Palazzo della Memoria
Il secondo modulo ti svelerà i segreti del palazzo della memoria, la famosa tecnica dei loci;

Capitolo 3: Tecniche di Memoria nello Studio
Il terzo modulo ti insegnerà come applicare tutte le tecniche di memoria allo studio, con la memorizzazione di formule, diagrammi, grafici, date, articoli, definizioni, figure anatomiche;

Capitolo 4: Tecniche di Memoria nella Vita di Tutti i Giorni
Il quarto modulo ti mostrerà invece le applicazioni alla vita di tutti i giorni, dalle password alla lista della spesa, dal ricordarsi i nomi delle persone che si incontrano a dove si è parcheggiata la macchina;

Ci sarebbero altri moduli dove è possibile ricavare ugualmente le stesse informazioni nel web ma omettiamo per il momento.

CITAZIONE
Il capitolo 1:Basi delle tecniche di memoria
Le basi delle tecniche di memoria risiedono semplicemente nel comprendere come associare visivamente due o più informazioni (ad esempio la pav che usi tu).

max: Dopo aver compreso come si crea una storiella mentale per ricordare qualcosa (il pav), si inizia a costruire la o le proprie tecniche di memoria strutturate, che sono semplicemente dei costrutti mentali di informazioni bene organizzate e disposte in modo sequenziale.
Ad esempio, immaginiamo la costruzione della tecnica dei loci prendendo i primi dieci riferimenti visivi dall'uscita della porta di casa sua sino a un punto reale di un un percorso che fai spesso. Immagina dieci fermate di autobus anche se l'autobus esiste solo nella tua memoria.
Quando sarai in grado di ricordare tutte e dieci le fermate senza difficoltà e "muoverti" in questo spazio come se avessi il teletrasporto, allora puoi affermare di essere padrone della tecnica. Il suo potenziale cambia in basa alla sua estensione, o meglio al numero di punti di partenza e sotto punti di partenza. Quindi più punti di partenza contiene la tua tecnica di memoria, più informazioni potrai memorizzare al volo.
Questa è la base da dove partire, se non si passa di qui non si può procedere oltre, è un percorso obbligato come è un percorso obbligato per un bambino gattonare per poi mettersi in piedi.

CITAZIONE
Capitolo 2: Palazzo della Memoria
Il secondo modulo ti svelerà i segreti del palazzo della memoria, la famosa tecnica dei loci;

max: Il palazzo della memoria è una tecnica identica come impostazione alla tecnica dei loci, agli schedari visivi e a tutte quelle tecniche auto costruite che utilizzano il metodo: punti di partenza, o punti di partenza con sotto punti di partenza. Questi punti di partenza e sotto punti di partenza sono semplicemente ricordi a lungo termine prefabbricati e ben ordinati nella nostra memoria, su cui andremo ad associare informazioni precarie che vogliamo ricordare.
Abituarsi a pensare per immagini invece che per parole è l'esercizio principale che una persona deve fare nella sua quotidianità e farlo ogni volta che gli è possibile fare, come se stesse imparando una nuova lingua straniera.

CITAZIONE
i>Capitolo 3: Tecniche di Memoria nello Studio
Il terzo modulo ti insegnerà come applicare tutte le tecniche di memoria allo studio, con la memorizzazione di formule, diagrammi, grafici, date, articoli, definizioni, figure anatomiche;

max: Una volta compreso veramente come si converte un informazione in immagine qualunque essa sia (questo richiede lo sviluppo di un'abilità mentale che lavora inconsciamente) il capitolo 3 è il passo successivo, l'applicazione pratica; se hai notato la specializzazione mnemonica si riferisce a qualcosa che non si avvicina minimamente a:

La burocratizzazione come aspetto centrale della società di massa viene teorizzata tra gli altri da: Wright Mills, moltiplicato per cento.

Poi sarà ovvio che probabilmente troverebbero una soluzione valida per memorizzare con metodo le informazioni che ti servono ma non saranno in grado minimamente di dirti, quanto dovrai faticare prima di predisporre il tuo modo di pensare in un certo modo per ricordare e successivamente memorizzare. Forse questo corso costa quasi un migliaio di euro perchè devono starti parecchio dietro, forse si fanno pagare cosi tanto perchè c'è bisogno continuamente di feedback tra i "maestri" e gli allievi. Magari qualcuno un giorno porterà la sua testimonianza qui per quanto riguarda questo corso che ho scelto come "orientamento", in quanto conosco i formatori e sono sicuramente competenti in materia. Quindi il loro programma mi è sembrato un buon percorso formativo coerente anche se non al 100% trasparente.

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Capitolo 4: Tecniche di Memoria nella Vita di Tutti i Giorni
Il quarto modulo ti mostrerà invece le applicazioni alla vita di tutti i giorni, dalle password alla lista della spesa, dal ricordarsi i nomi delle persone che si incontrano a dove si è parcheggiata la macchina;

max: E' praticamente quello che nessuno farà mai dopo aver imparato tutti i trucchi del mestiere dei maghi della memoria.
E' un capitolo per chi ha veramente difficoltà a capire come funzionano le tecniche di memoria, sono come delle rotelle per un adulto che ancora non ha imparato ad andare in bicicletta. E' la prova che un aspirante mnemonista (perchè il percorso "ufficiale" è proprio questo) che ha ancora difficoltà nel capire la semplicità di una mnemotecnica e probabilmente si è perso perchè, a parer mio, il capitolo 4 è un tornare indietro più che avanzare.


Queste sono le conoscenze su cui ti devi basare, una parte è comune praticamente a tutti i formatori che puoi trovare in giro, la parte che ho aggiunto "max", è come bisogna procedere e come stanno le cose realmente.

Probabilmente darò molte cose per scontato o forse dipende anche dal tipo strumento per comunicare che stiamo utilizzando, quindi è possibile anche mal interpretare una discussione ma quello che ho scritto è l'unico percorso serio che puoi fare se vuoi imparare a memorizzare quella roba che mi hai scritto. E per raggiungere quel livello di competenze per poterlo fare ti servirebbe troppo tempo, nel senso che è un qualcosa che non si impara dalla conoscenza scritta ma dall'esperienza pratica.

CITAZIONE
Probabilmente con questa tecnica sto andando fuori strada per questo tipo di studio/memorizzazione, ma da solo (e ripeto è il motivo per cui son finito su questo forum) non riesco a capire cosa potrebbe funzionare meglio.
Il mio è un messaggio, una richiesta di aiuto.

Non sei fuori strada conosci la pav sei una persona che è appena sbarcata nel continente della Mnemonica.

Mi spiace se sei risentito per quello che ti ho scritto ma le cose stanno cosi. Io non ho modo di vedere chi sei e posso pensare che sei qui a farmi perdere tempo quando leggo scarne argomentazioni. Quindi mi scuso se sono stato troppo diretto ma sei hai altri dubbi posso solo risponderti a quello che è stato condiviso in questa discussione.

Se ti mancano le basi non puoi pensare di continuare una conversazione, dove chiedi un metodo per tenere a mente cento di quelle frasi di cui hai bisogno di ricordare. Prima impara le basi che puoi trovare in questo forum o in qualsiasi altre parte del web e poi potresti anche essere in grado di imparare a sostenere degli sforzi mentali "non ordinari" per ricordare informazioni per te importanti.



max
view post Posted: 4/4/2023, 11:00 by: Massimiliano-Masala     +1Perchè è uno spreco spendere soldi per un corso di memoria - Memoria e apprendimento dai quarantanni in su
Perchè è uno spreco spendere soldi per un corso di memoria


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In Italia i corsi di memoria spuntano fuori a fine anni novanta, da allora decine e decine di milioni di euro sono stati dati ad autoproclamati formatori della mnemonica fino ad oggi. Già oltre dieci anni fa in questo forum si metteva in guardia le persone interessate a questi argomenti di stare molto attente a certi formatori che chiedevano cifre esagerate per imparare a memorizzare un pugno di informazioni in più rispetto a quello che erano in grado di fare.

Ricordo certi personaggi (di cui alcuni ancora hanno il vizio di prendere in giro le persone) che promuovevano corsi di memoria in alcune città d'Italia, facendo esibizioni di memoria che poteva fare benissimo un bambino delle scuole elementari che aveva appreso la semplice tecnica dei loci. Tuttavia, l'ignoranza abissale degli italiani su questi argomenti faceva apparire una memorizzazione di una ventina di parole casuali o di una ventina di numeri, tutto in una volta, come qualcosa di incredibile. Poi, dopo queste prove mnemoniche da quattro soldi, si imbarcavano i malcapitati spettatori che sfortunatamente erano rimasti incuriositi, perché era vero che per loro memorizzare ad esempio quelle venti parole tutte in una volta risultava un'impresa impossibile. Ed ecco qui l'iscrizione e il costo del corso, che io personalmente non ho mai visto inferiore ai 500 euro (mi riferisco a quei corsi dove veniva allestito un teatrino di professionalità fasulla), sino ad arrivare a vedere corsi personalizzati a cifre superiori a 2500 euro.

Negli ultimi cinque anni, e con la comparsa del super campione di memoria internazionale Andrea Muzii negli ultimi tre anni, il mondo della formazione mnemonica a pagamento ha preso una rotta differente, dove una nuova generazione di formatori della memoria (anch'essi autoproclamati) ha dato una visione del mondo della mnemonica differente, sconfessando formatori che sono stati etichettati come "millantatori".

Personalmente, credo che questi nuovi formatori di tecniche di memoria siano diversi da molti di quelli vecchi, in quanto sono molto più trasparenti in quello che promuovono e che vendono, ma i prezzi dei loro corsi, a parer mio, sono qualcosa di veramente vergognoso. Sì, perché non si può pagare 500 o più euro per un video corso online e qualche ora di tutoraggio per imparare le tecniche di memoria.

Se qualcuno mi chiedesse se serve a qualcosa fare un corso di tecniche di memoria con il formatore XYZ o il campione di memoria pluridecorato di medaglie, risponderei probabilmente che i loro soldi sarebbero meglio spesi nell'acquisto di un computer, un tablet o uno smarphone. Non tanto per il fatto che stanno pagando esageratamente qualcosa che dovrebbe costare un quinto rispetto a quello che chiedono, ma per il fatto che su diecimila persone che frequentano quei corsi, forse solo una persona (mi sono tenuto largo), riuscirà veramente a memorizzare centinaia e centinaia di informazioni senza difficoltà con le conoscenze che ha appreso che sono l'uno per cento, rispetto al 99% del tempo che ha investito nella pratica per raggiungere un certo livello di memorizzazione.

In sintesi, i corsi di memoria a pagamento non servono proprio a niente, perché nella vita pratica non userete mai quelle tecniche che imparate da questi corsi, anche se quelle persone affermano che sia possibile farlo, non ci riuscirete. Il motivo è molto semplice: per imparare a memorizzare centinaia o migliaia di informazioni senza il pericolo di dimenticare, dovete praticare una specie di ascetismo mnemonico, un qualcosa che la quasi totalità delle persone non farà mai perché è troppo presa dagli affanni del vivere e diventerà velocemente consapevole che “quelle” tecniche di memoria imparate, nella vita pratica non servono proprio a niente.

Non mi credete? Provate a memorizzare con o senza una mnemotecnica dieci parole casuali nel vostro silenzio domestico o nel vostro studio, poi andate in pieno centro, in mezzo al caos, al rumore, al traffico, alle persone, e provate a memorizzare in quel contesto di "manicomio urbano" sempre dieci parole casuali (ovviamente non le stesse).
E' più o meno come correre su una pista di atletica e correre in città in mezzo alle persone che devi schivare sul marciapiede sino a che non dai i numeri e te ne torni a casa dalla disperazione.


Quindi se state pensando di acquistare un corso di memoria, riflettete sul fatto che per quanto riguarda questi argomenti potete trovare tutto quello che vi serve online in modo abbondante tra testo, audio e video, se poi siete persone che avete bisogno sempre di un babysitter didattico e il prezzo del corso per voi è una sciocchezza perché costa meno del vostro smartphone, beh, allora probabilmente siete il target giusto per questi formatori.

Edited by Massimiliano-Masala - 5/4/2023, 08:59
view post Posted: 1/12/2022, 20:04 by: Massimiliano-Masala     +1PRESENTAZIONE E SALUTI - Presentazioni 2022
Ciao e benvenuto,

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dove parcheggio la macchina e cose simili

Anticipi un articolo che ho scritto e devo pubblicare a breve. Dove tratto proprio "dimenticare dove si è parcheggiata l'automobile" che è un qualcosa che capita anche a me, ma c'è una spiegazione e non dipende dal fatto che si ha poca memoria. Idem per tutte le altre smemoratezze comuni che milioni di persone hanno ogni singolo giorno. Qualcosa si dimentica o si perde sempre se si è una persona con una vita normale e non si ha nessuno che ci faccia da segretario/a h24.
Si chiama normalità, però c'è chi la vede come un handicap o peggio ancora c'è chi propone corsi per risolvere queste "smemoratezze" che poi sono comuni amnesie passeggere, risolvibili senza fare nessun corso di memoria e senza applicare chissa quale strategie di memoria. Purtroppo c'è molta ignoranza sull'argomento e quindi c'è chi se ne approfitta ma in un paese come l Italia, c'è poco da meravigliarsi.

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In passato (ormai nel secolo scorso) ho frequentato dal vivo un corso di memoria.

In questo periodo erano in pochissimi a fare corsi di memoria, ricordo anche chi furono i primi a fare i corsi di memoria in Italia. Probabilmente avrai pagato profumatamente quel corso.

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Mi hanno insegnato a ricordare venti parole associate ai numeri e cose simili. Nulla di pratico, anche se devo riconoscere di non essermi impegnato abbastanza per rendere queste abilità utili nel quotidiano.

E' il giochino che hanno fatto per anni per imbarcarsi la gente, un qualcosa di una banalità veramente estrema ma che veniva vista come un qualcosa di straordinario e che riusciva a convincere potenziali clienti.

CITAZIONE
anche se devo riconoscere di non essermi impegnato abbastanza per rendere queste abilità utili nel quotidiano

Mah, questa cosa di non essersi mai impegnati abbastanza, è uno stereotipo di frase che sento da una vita e non solo per le tecniche di memoria. Io stesso potrei dire la tua stessa identica cosa ma riferito al mio lavoro, o ad altre cose che mi sarebbe piaciuto imparare. Ho perso il conto di quanti libri o corsi ho iniziato e mai finiti!!!! Però imparare a ricordare è tutta un'altra cosa, in quanto è un percorso di apprendimento che una volta consolidato e raggiunto un certo "equilibrio", la pratica continua sarà un qualcosa di superfluo.

CITAZIONE
Anche se pessimo studente, mi considero un buon lettore, ma ho difficoltà nel ricordare la quasi totalità di quello che leggo.

Sono pronto a scommetterci dei soldi. Se prendiamo cento persone e a tutte e cento gli facciamo leggere tre pagine di un libro, la maggior parte di loro (per me oltre il 90%) probabilmente ricorderà poco o niente di quello che a letto. Ovviamente c'è da considerare l'età e la possibilità che chi legge sia uno studente (ci sono studenti anche over 90 che si laureano), ma se chi legge è un over 40 che leggiucchia ogni tanto qualche libro, sono più che certo che dovrà come minimo leggere almeno tre volte per ricordare quello che c'è scritto in quei fogli di carta, o pdf (e sono ottimista)

CITAZIONE
Spero sia sufficiente come presentazione

Sinceramente non ho capito cosa ti interessa esattamente imparare e soprattutto quali sono le tue "ambizioni mnemoniche".
view post Posted: 20/5/2022, 16:44 by: Massimiliano-Masala     +1Presentazione Kinga - Presentazioni 2022
CITAZIONE
Cerco un contatto fidato, serio, per far iniziare a mia figlia un percorso.

Per ottenre cosa? Un miglioramento nella memoria, per imparare un metodo di studio più efficiacie, per migliorare l'apprendimento?

CITAZIONE
E quindi devo scegliere tra le offerte da me individuate e vedere come va, volevo evitare il videocorso, per avere un punto di riferimento "umano", ora mi studio bene il forum per vedere come avete iniziato.

Io ti posso indicare una strada da seguire, posso farti aprire gli occhi su cosa realmente potresti ottenere da quei corsi a pagamento che costano centinaia o più di un migliaio di euro, ma non faccio il tutor ne do lezioni ne gratuite, ne a pagamento. Tutto avviene all'interno di questo forum che è un raccoglitore di esperienze e di informazioni su diversi argomenti sulla memoria e sull'apprendimento orientato principalmente allo studio, più che al divertimento o all'agonismo.

Ti assicuro però che posso darti una visione molto ampia e molto scoraggiante di come stanno realmente le cose in questo settore, la verità purtroppo non piace ma è meglio mettersi il cuore in pace e tenersi i soldi in tasca che illudersi per poi ottenere praticamente qualcosa che potevi ottenere da te.

Qui si "professa" un altro tipo di scuola partendo dall'iniziare nel capire il propri limiti (il punto di partenza consapevole di dove ci si trova e di quello che realmente si è in grado di fare: in un giorno, in una settimana, in un mese). Se inserisci delle nuove routine per imparare tecniche di memoria o un qualsiasi nuovo metodo di apprendimento, sorgeranno sicuramente problemi che dureranno anche per uno o due mesi, per questo motivo molti si scoraggiano, interrompono ogni percorso formativo, spendono soldi per ottenere solamente un ritorno successivo al vecchio metodo di memorizzazione, o di studio. Ovviamente pochi raccontono che il corso non gli è servito a niente perchè a nessuno piace mettere in mostra i propri fallimenti e il fatto di aver buttato via dei soldi.
view post Posted: 1/2/2022, 10:22 by: Massimiliano-Masala     +1PRESENTAZIONE - Presentazioni 2022
CITAZIONE
.Siamo d’accordo che la nostra mente non sia più quella di un ventenne che si affaccia all'università.

Biologicamente solo sulle breve distanze un over 35 può essere svantaggiato, ma sono dell'idea (è ho le prove di over 80), che a qualsiasi età ci si può organizzare e pianificare un percorso di studio per ricordare e apprendere senza rimanere sotto pressione. Quando si ha fretta se si ignora che ci sono limiti biologici e psicologici con cui dobbiamo rapportarci la percentuale di fallimento è sicuramente in prima posizione sul podio. Ma se siamo consapevoli dei nostri limiti, sia nel breve che nel lungo termine, le difficoltà emergono quasi sempre quando il nostro percorso di studio o lavorativo è limitato, o limitatissimo come tempo disponibile. Quindi, metaforicamente parlando, se la tua autovettura può raggiungere al massimo i 100 km orari, è impossibile pretendere di percorrere 150 chilometri in un ora, e se aggiungessi dell'additivo per arricchire il carburante e far aumentare la velocità per raggiungere prima la meta, è sicuro al 100% che si pagheranno le conseguenze.

.
CITAZIONE
Detto ciò a tuo avviso l’atteggiamento mentale con il quale ci si approccia allo studio che tipo di impatto ha sul risultato finale? ( quanto pesa percentualmente)

Come faccio a risponderti? Io ho una visione delle cose a medio, lungo termine. Come posso sapere nell'arco di un mese (ad esempio) quanto il tuo (o nostro) "atteggiamento mentale" può impattare come percentuale sul risultato finale. Bisognerebbe avere una sfera di cristallo. Io, ad esempio, posso dirti quale è il minimo che posso tenere nell'arco di un giorno o di una settimana come sforzo mentale e fisico. Poi ci sarà il giorno che sarò scazzato e farò meno, ci sarà il giorno che sono così così, e il giorno super carico e motivato che recupero per quei giorni dove il mio rendimento è stato sotto la media.

Però se fosse un lavoro da un milione di dollari magari la motivazione la trovo e non dormo nemmeno pur di raggiungere l'obbiettivo il prima possibile. Quindi l'atteggiamento mentale varia anche dalla ricompensa che ottieni a "lavoro finito". Il tempo disponibile è quello che poi devi considerare e va rapportato a quanti sforzi mentali e fisici possiamo sostenere durante un giorno, nell'arco di una settimana e di un mese.


CITAZIONE
Ha senso dedicare una parte del proprio studio al miglioramento dell’aspetto psicologico/mentale?

Certo, sacrosanto!


CITAZIONE
C’e’ qualche ricerca e tecnica al riguardo?

Ricerche?
Le mie, oltre un decennio di osservazioni che posso argomentare e dove ho parecchi dubbi sul fatto che qualcuno mi possa contraddire perché, metaforicamente parlando, ho i piedi ben piantati per terra e professo solo la verità su come stanno le cose. Tutti possiamo migliorare in maniera incredibile, ma la maggior parte si ferma lungo un percorso perché i cambiamenti avvengono in modo talmente lento e impercettibile da pensare che non ce ne siano.
Per quanto riguarda le tecniche, io professo il metodo "ad hoc" da anni, i pacchetti preconfezionati sono paragonabili a quando ti compri un paio di scarpe o un vestito; è raro che ti calza subito alla perfezione e quando capita è solamente perché sei stato fortunato, non perché hanno cucito quell’abito o fatto quelle scarpe i gnomi che di notte sono venuti a casa tua, sapendo che poi ti saresti recato in “quel” negozio.
Credo che questo sia quello che fanno credere tutti, e dico tutti, i formatori che promuovono qualsiasi corso, di qualsiasi tipo: di memoria, di apprendimento, di trading online, di informatica, ecc....
L'ingenuità delle persone e il saper illudere di certi venditori riescono a fare breccia spesso anche nelle persone istruite e anche di "livello sociale elevato".
view post Posted: 28/1/2022, 11:51 by: Massimiliano-Masala     +1PRESENTAZIONE - Presentazioni 2022
Benvenuto in questa community

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molti anni fa frequentai un corso di Golfera che non ritenni però utile personalmente: tecniche buone per fare scena con gli amici imparando una serie di nomi o numeri a caso ma ben difficilmente applicabili ad imparare a fondo un manuale di 1000 pagine di diritto privato.

Si, lo conosciamo ma evitiamo di parlarne, come evitiamo di parlare anche di altri formatori molto discutibili. Qui siamo su un altro livello, cerchiamo di evitare di dare spazio a certi personaggi dove la loro storia è facile trovarla nel web.

CITAZIONE
mi piacerebbe mettere a punto delle strategie per incrementare il lato “emozionale” e la convinzione di riuscire a memorizzare un tot di pagine al giorno piuttosto che andare alla ricerca dell’ultima tecnica di memorizzazione.

Questo forum da quest'anno punta di più su un "pubblico" over 40, visto l'età del founder e di altri che non sono proprio giovanotti. Se rimarrai a discutere e soprattutto argomentare le "materie" che trattiamo in questo forum, potresti rimanere deluso come può rimanere deluso uno sportivo che comprende che non può correre 400 metri sotto i 40 secondi anche allenandosi con il miglior istruttore di atletica esistente sul pianeta. Però sembra che sia difficile accettare questa cosa in quanto c'è questa falsa credenza e soprattutto illusione che il cervello possa spingersi oltre ogni limite immaginabile, in quanto è sotto utilizzato o utilizzato al 10-20% (già questa "voce di popolo" me l'ha raccontava il mio defunto padre quando ero bambino negli anni settanta ma sopravvive ancora nel 2022).

Qui tentiamo di svegliare, più che altro, la consapevolezza dei propri limiti che una volta delimitati, compresi e accettati diventano il primo passo per superarli, un percorso per la maggior parte scoraggiante soprattutto per gli giovani studenti che hanno sempre fretta, o peggio ancora che vorrebbero superare gli esami senza studiare. (ci sono pure testi su come superare gli esami senza studiare), tu ti faresti mai difendere da un avvocato che si è laureato senza studiare ma che ha passato comunque tutti gli esami?

CITAZIONE
Durante l’università, in un periodo circoscritto in cui riuscii ad essere più disciplinato, ottenni ottimi risultati (3 esami passati con 30 , uno dopo l’altro) proprio aumentando il focus e la convinzione in quello che facevo piuttosto che focalizzarmi sull’applicazione di mnemotecniche.

Quando si è giovani l'approccio allo studio è molto diverso rispetto a quando si è smesso di studiare nel modo classico da molti anni. Chi dopo tempo decide di tornare a studiare per un a seconda laurea, per un concorso pubblico, una certificazione di un certo livello (ad esempio), dovrebbe studiare prima la materia: "Psicanalisi introspettiva delle proprie capacità di ricordare e di apprendere la conoscenza scritta e orale". Una materia che nessuno può insegnare meglio di chi si pone il problema di prendere nuovamente i libri in mano.

CITAZIONE
Spero di trovare sul forum qualcuno interessato ad approfondire questi argomenti e confrontarci su questo.

Se l'argomento sono le tecniche di memoria e la lettura veloce tutto può essere molto più semplice, in fondo memorizzare una volta imparato come fare è molto semplice e alla fine si è vincolato al tempo che occorre per tenere in testa le informazioni per il tempo necessario per essere "riversate" quando serve, idem per la lettura veloce, una volta che hai imparato come migliorare nella lettura utilizzando delle strategie ad hoc, e eliminando ogni tipo di errore nel modo di leggere, raddoppiarla sarà molto facile.

Purtroppo però se si discute sulla possibilità di fare il "salto quantico" (frase per me agghiacciante), o qualcosa del genere, per raggiungere prima dei risultati di studio o di apprendimento, l'uniche risposte che troverai è le stesse che possiamo dare a chi crede che la Terra sia piatta o che nei vaccini ci sono i microchip che si attivano con il 5G. Che poi potrebbe essere anche vero, boh!, però qui cerchiamo di rimanere ben piantati con i piedi per terra e disconosciamo i miracoli che una persona può ottenere frequentando un certo corso o prestando attenzione a una certa/e persona.

Spero di non averti deluso ma ti assicuro che tutti possiamo migliorare in maniera incredibile e a senso unico ma in un modo diverso da quello che professa certa gente, specializzata a livello super professionale nell'impunito e perseverante da millenni: dolus-bonus.
view post Posted: 6/1/2022, 02:49 by: Massimiliano-Masala     +12022 - Ultime discussioni, articoli più letti, richieste

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Buon 2022 a tutti!

Purtroppo per miei gravi problemi familiari e due lutti (di cui uno del tutto inaspettato), dal 2017 a oggi l'attività di questo forum è scesa di parecchio rispetto agli anni passati nonostante abbia tentato di fare qualcosa per portare un po' di novità purtroppo mi è mancato il tempo e a dir la verità ero anche poco motivato. In questo arco di tempo inoltre sono "saltati fuori" dei nuovi personaggi, o meglio formatori di tecniche di memoria e metodi di apprendimento di cui ci sarebbe molto da discutere ma "diciamo" che sarebbe più una perdita di tempo che qualcosa di utile per questo forum.

Ho creato questa community che avevo 38 anni (iniziato come progetto in un gruppo di Yahoo chiamato Memorforum a fine 2009), con il web che era molto diverso da oggi; ora ne ho 50 e credo che sia il momento di dedicare molto più tempo a quelle generazioni che partono dai 40 anni in su, sino ad oltre 99 anni. Lasciamo i problemi dei giovani studenti ai giovani e costosissimi formatori emergenti presenti su Youtube.


"Possiamo dire" che ripartiamo da capo per un altro "viaggio" nel mondo della memoria e dell'apprendimento per i più che adulti, un qualcosa che i "giovani" formatori del momento per quanto possono essere bravi, difficilmente potranno comprendere quali sono le reali esigenze per chi è molto più grande di loro. E' il fatto di essere dei super campioni di memoria, dei super formatori o degli Youtuber con oltre centomila iscritti, questo automaticamente non farà di loro degli esperti di memoria e di apprendimento per quelle generazioni più vecchie di loro e di cui ancora sanno poco e niente per quanto riguarda l'esperienza diretta.

In sintesi tutti i giovani formatori tra i venti e i trentacinque anni, possono essere anche dei super campione di memoria, leggere libri e impararli a memoria in poco tempo, dimostrare di essere un fenomeno da circo nei teatri, e di avere anche tre lauree ma ciò che gli mancherà sarà sempre è proprio l'età che gli serve per capire quali sono le reali esigenze di un adulto over 40, 50, 60.

Sinceramente nemmeno io al momento so da dove iniziare esattamente, più di dieci anni fa possedevo già un ricco bagaglio di conoscenze teoriche sulle tecniche di memoria, sulla lettura veloce e sull'apprendimento finalizzato soprattutto nello studio, diciamo che è stato molto più facile rispetto a oggi. Ma sono anche riuscito a dimostrare nel tempo e documentando tutto in questo forum, che era possibile anche dopo i 40 anni diventare un campione di memoria partendo da zero e conquistare altri podi agonistici in competizioni sportive della memoria.

Per il momento è tutto. Spero di trovare nuove idee interessanti per questo nuovo percorso e ovviamente spero di poter contare su chi è già parte di questo forum da anni e su chi ancora deve approdare su questo forum che può essere considerato una vera miniera di informazioni interessanti e soprattutto di esperienze dirette.


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Edited by Massimiliano-Masala - 6/1/2022, 03:43
view post Posted: 1/12/2021, 12:43 by: Massimiliano-Masala     +1Quando ci si rende conto che si è più smemorati rispetto al passato? - Memoria e apprendimento dai quarantanni in su
Quando ero molto giovane (ma anche per molto tempo dopo) la smemoratezza era una compagna quotidiana con cui convivevo. Ciò che dimenticavo spesso era il posto dove avevo messo le chiavi di casa o della macchina, portafoglio o altri oggetti che portavo sempre dietro con me. Capitava che appoggiavo uno di questi miei oggetti da qualche parte e poi quando mi servivano, vuoto mentale completo.

Da giovane studente invece, mi succedeva di arrivare bello convinto e preparato ad un interrogazione o ad un esame e poi avere dei inaspettati vuoti mentali da rimanere quasi in lacrime anche se bene o male da giovanissimi si ha una marcia in più a livello creativo e si è anche più presuntuosi e sfacciati, almeno cosi ero io da studente sbarbato ma anche per molti anni dopo che studente regolarmente iscritto all'università, non lo ero più.

Tralascio i problemi che ho avuto a scuola quando ero giovanissimo perchè la stessa identica mia esperienza, è descritta da altre persone che sono approdate in questo forum e hanno raccontato i loro affanni nello studio e i loro problemi di memoria sempre riferiti allo studio.
Nell'arco di un trentennio ho capito che i problemi che il sottoscritto aveva nello studio dagli inizi degli anni novanta e per anni dopo, sono gli stessi che ritroviamo oggi negli studenti di questi anni venti. Il percorso di questo forum nell'arco di oltre un decennio mostra chiaramente quanto uno giovane studente può rispecchiarsi in quelle esperienze di questo forum (appunto).

Dopo tantissimi anni dedicati a capire come migliorare la memoria (e soprattutto l'apprendimento), credo che questo "inciampare" con la memoria, a qualsiasi età, dipende nella maggior parte dei casi da quanto abbiamo il controllo della nostra concentrazione in un determinato momento e soprattutto, da quanto la nostra emotività sta ostacolando la ricerca nella nostra memoria. Utilizzando un esempio visivo l'emotività è come un cavallo che può ignorare le nostre richieste e decide di prendere altre direzioni o fermarsi completamente. E' un'esperienza che tutti hanno provato, chi invece non la mai provata probabilmente proviene da un altro pianeta, o dimensione spazio-tempo.

Che poi.....abbiamo un'idea quando cerchiamo qualcosa nella nostra memoria di come questo avvenga? Ossia, se ad esempio siamo in casa e dobbiamo uscire e in quel momento ci rendiamo conto di non trovare le chiavi, il portafoglio, o qualcos'altro che portiamo spesso con noi, esattamente, dove cerchiamo nella nostra memoria? Andiamo avanti e indietro per la casa o l'ufficio nella speranza di trovare quello che abbiamo perso?
Qual'è concretramente il percorso che facciamo per tentare di ricordare ciò che abbiamo smarrito nella realtà (l'oggetto perso in casa, ad esempio), o ciò che abbiamo smarrito nella nostra memoria, ad esempio, il nome e il cognome di una persona che conosciamo da anni. Qual'è la spiegazione più sensata?
Rimanendo nell'esempio precedente, perchè ricordiamo bene una faccia ma non ci viene in mente il nome? Sarà perchè per noi ha poca importanza e quindi inconsciamente abbiamo economizzato sul ricordo, eliminando la parte linguistica (il nome e cognome)?
Sarà perchè sappiamo bene che è normale se ci dimentichiamo il nome di una persona che consciamo, pur sapendo benissimo chi e quindi accettiamo la cosa e va bene così?
Cosa è meglio fare in una situazione dove una persona si rende conto che noi ci siamo dimenticati di quale sia il suo nome, o peggio ancora che sappiamo benissimo chi sia ma zero altre informazioni al momento?
Uno sguardo vagante nel nulla è quello che vede la persona davanti a noi quando siamo vittime inconsapevoli della nostra smemoratezza. Quindi credo che sia meglio subito confessare la nostra smemoratezza. :D :D :D


E' solo un banale esempio di amnesie comuni che capitano a giovani e meno giovani ma quando queste amnesie o smemoratezze sono più frequenti dopo una certa età, la quasi totalità delle volte si da proprio la colpa all'età mentre invece la ragione del perchè dimentichiamo ha sempre una risposta, solo che quasi a nessuno interessa cercarla. Con il tempo poi la maggior parte delle persone imparerà a convivere con le proprie amnesie e smemoratezze, sino a quando arriverà il giorno che dirà: "non ho più la memoria di quand'ero giovane!!!".

Quando ci si lamenta di avere poca memoria e di non avere memoria per qualche cosa, si afferma solamente che della propria memoria si conosce solo il significato generico della parola.

Ho iniziato a prendere sul serio il problema "memoria" e "smemoratezza" dopo i 35 anni di età perchè lavorando nel settore informatico mi sono reso conto che non riuscivo a stare più dietro a tutto quello che c era da sapere sui: computer, sull'hardware, sul software, sulle reti, sui sistemi operativi esistenti, il web, lo sviluppo, la sicurezza informatica, ecc., ecc., ecc.
Oggi all'età di quasi 51 anni tutti questi problemi che mi facevo in passato li ho superati, sono inesistenti in quanto ho compreso quali sono i miei limiti e sono ben consapevole che se, ad esempio, devo imparare qualcosa da zero o quasi, il tempo che impiegherò per apprendere dipendera da una serie di fattori e non da quanto sono abile a memorizzare o quante ore dedicherò nello studio, o quanto tempo mi servirà per imparare qualcosa a livello pratico.

Nella vita mai ho incontrato qualcuno che avesse la minima percezione di quante ore abbia dedicato nel conoscere o imparare qualcosa che poi ripeteva o sapeve fare molto bene. Sono dati veramente difficili da reperibili, più rare dei diamanti anche se non frega praticamente a nessuno della cosa. E' un pò come quando si impara ad andare in bicicletta, a nuotare, ad andare in macchina, sugli sci, sui pattini, ecc.., una volta che si è capito come mantenere un certo equilibrio nel movimento procediamo in automatico e i ricordi del percorso di apprendimento che abbiamo fatto, saranno dimenticati nel tempo, o rimarrà giusto qualche frammento nella memoria se c'è qualche ragione inconscia.

Di cosa parleremo in questo nuovo forum?


Inizialmente "parleremo" di memoria e di apprendimento riferito alla vita ordinaria di tutti i giorni perchè è in questo contesto che bisogna lavorare su se stessi se si vuole migliorare le proprie abilità mentali e raggiungere una consapevolezza superiore di quanto forse abbiamo sottovalutavo (e spesso anche sopravvalutato) le nostre capacità di apprendere.

laureato-a-96-anni-con-110-e-lode

Laureato a 96 anni con 110 e lode: la storia di Giuseppe Paternò
Una vita dedicata al lavoro, negli anni della pensione ha coltivato il suo desiderio. Si è laureato in Storia e Filosofia all'Università di Palermo






max

Edited by Massimiliano-Masala - 4/12/2022, 20:51
view post Posted: 29/10/2021, 10:56 by: Massimiliano-Masala     +1Federico - Presentazioni 2019-2020-2021
CITAZIONE
Buongiorno, mi chiamo Federico ho 45 anni ed una laurea in archeologia.

Benvenuto.
In oltre dieci anni non so quante persone laureate in archeologia sono approdate in questo forum, forse sei il primo.

CITAZIONE
Sono molti anni che lavoro a scuola e ho notato come gli studenti spesso siano privi di metodo e strumenti.

Siamo della stessa generazione, credi che quando eravamo studenti sbarbati la situazione fosse migliore di oggi?
Forse ai nostri "tempi" l'unica distrazione erano giusto i compagni di studio e gli sms quando avevi l'offerta che potevi mandarne cento in un giorno gratis. Oggi la situazione con gli smartphone è nettamente peggiorata (per quanto riguarda il fattore di distrazione: la testa l'hanno sempre li anche quando non lo utilizzano).

CITAZIONE
Vorrei poter dare loro degli spunti su cui ragionare, saranno poi loro a decidere per se stessi ma per farlo devo lavorare prima su me stesso e ho quindi iniziato il percorso del metodo dei colori.

Il metodo dei colori è solamente un percorso di apprendimento per iniziare a creare un rapporto di conoscenza più profondo con la propria memoria, più che finalizzato a memorizzare informazioni. C'è da capire cosa intendi per "ragionamento".
I colori fanno parte dell'archeologia dei nostri ricordi ma sempre visibili in superfice fuori e dentro, a cui abbiamo assegnato un nome successivamente. Il metodo dei colori è ancora un metodo sperimentale che potrebbe avere diverse applicazioni, ad esempio nella musica.

CITAZIONE
Sto facendo i primi passi e con un po’ di introspezione ho notato come i ricordi e il pensiero siano legati ad immagini ma li trovo ancora sfuggenti (meglio dire veloci) poco dettagliati.

E' necessario comprendere bene la differenza che c'è tra ciò che vediamo nel mondo oggettivo e ciò che visualizziamo volontariamente a livello mentale perchè a livello mentale si ha la percezione di vedere ma quello che crediamo di visualizzare nella maggior parte dei casi è come hai scritto tu: sfuggente.

CITAZIONE
Una maggiore accuratezza la ottengo se mi concentro sull’immagine mentale ma a quel punto inizia un chiacchericcio descrittivo… com’è fatto, che colore ha… suppongo sia fisiologico.

Si è "fisiologico", soprattutto quando ad entrare in gioco sono certi schemi mentali nel pensare. Come avresti enormi difficoltà a fare tutto quello che fai di solito con la mano opposta a quella dominante, la stessa identica cosa la si incontra quando proviamo a ragionare in un modo non ordinario. Se quello non è il tuo modo di pensare l cervello automaticamente lo rifiuterà, o comunque sarai ostacolato da forze mentali che nemmeno vedi ma che esistono (prova il test della mano opposta solo per un giorno intero e sarai accecato dall'evidenza)

CITAZIONE
Sarà un viaggio lungo e non privo di difficoltà ma la passione e l’interesse che ho trovato nelle vostre discussioni mi sarà sicuramente di aiuto.

Più che viaggio è una continua esplorazione, le difficoltà sono esclusivamente gli stereotipi del nostro pensare e del nostro fare le cose in un certo modo ma il nostro cervello è in grado sia di ricordare che di dimenticare, sia di apprendere che disapprendere. Forse siamo ancora poco pratici (io mi ci infilo per primo nel gruppo!) nel disapprendere più che nell'apprendere.
view post Posted: 3/9/2021, 20:39 by: Massimiliano-Masala     +1Un saluto - Presentazioni 2019-2020-2021
Immaginando di essere io stesso un postino al suo primo giorno di lavoro con un giro di consegne da fare e senza nessun tipo di affiancamento, la prima cosa che farei e memorizzarmi il percorso o comunque almeno quello che riesco. Sicuramente perderei più tempo ad andare a caso.
Se memorizzo la mappa, o una parte, si legherà automaticamente a tutto quello che riguarda il mio giro. Ovviamente bisogna investire un po' di tempo nel capire come memorizzare le informazioni che ci servono all'inizio. E' la creazione di una mnemotecnica ad hoc; sono dell'idea che che applicare altri sistemi di memorizzazione possa servire giusto come buffer di memoria per chi ovviamente ne è dotato.
La strada per me più semplice e di elevato impatto sulla memoria è quello di utilizzare google streetview, registrarsi il percorso o fare degli screenshot ordinati secondo il percorso che dobbiamo fare. Più chiaro ho in testa il percorso meglio memorizzerò le informazioni precedenti.
Quindi più volte lo rivedo, meglio si consoliderà il ricordo visivo di quei luoghi. E' una specie di memorizzazione passiva mentre nel metodo ordinario lo devi percorrerlo a piedi, o visualizzarlo mentalmente e non è proprio la stessa cosa.
La mnemotecnica che si costruisce è basata su ricordi reali e tangibili, percorribili con possibili interazioni con persone, animali o cose.

Quello che hai scritto a me personalmente sembra un complicare le cose in un tipo di memorizzazione che considero di livello elementare. L'unico limite che si incontra è il tempo che serve per consolidare la mnemotecnica nella nostra memoria a lungo termine, una volta consolidata perfettamente con tutte le informazioni che servono il giro sarà eseguito in modo automatico e senza pensarci.
L'incognita è: "Quanto tempo mi serve per ricordare tutte le informazioni che occorrono per completare il giro di consegne?"

Poi ci sarebbe da considerare numericamente tutte le informazioni linguistiche e numeriche da memorizzare Nomi e cognomi visibili all'esterno, nomi non visibili ma forse residenti in un luogo dove dobbiamo consegnare, aziende, negozi.
C'è da lavorarci un pochino ma una volta che si ha in testa tutto, poi tutto diventa estremamente più veloce sino a diventare immediato.

Quel modo che hai descritto tu non va bene per un postino che ignora anche la parola "mnemonica", per memorizzazioni elementari bisogna applicare metodi elementari e dare tempo alla mnemotecnica di consolidarsi nell'arco di un certo periodo di tempo. C'è anche da capire che tipo di postino sia, se di città o di paese. Quanti sono le persone e le aziende che toccano al postino in caso di una consegna? 100, 1000, o di più?

Credo che la parte più impegnativa sia costruire la mnemotecnica e arricchirla delle informazioni che ci servono. Una volta che abbiamo buona parte delle informazioni in testa, il resto si completerà da solo e molto più velocemente.
view post Posted: 27/5/2021, 23:03 by: Massimiliano-Masala     +1La lettura veloce - Da dove partire? - Lettura veloce e lettura super veloce
Hai visto la data di pubblicazione?
Sono cambiate un po di cose però l'argomento può tornare molto utile se preso da un punto di vista di risparmio di risorse mentali e fisiche. Leggere stanca e a tutti manca la percezione di cosa succede mentre si legge a livello fisico e non mi riferisco solo agli occhi. Per questo motivo io personalmente preferisco esageratamente di più ascoltare.

CITAZIONE
Inoltre come cambia la lettura veloce tra versione cartacea e versione elettronica di un testo?

Non ho idea come sia con gli altri ma io se leggo da PC sono molto più veloce rispetto a leggere dalla carta stampata. Raramente leggo dai libri di carta, "oggi" mi dispero se devo studiare da un libro "classico", però gli "italiani" preferiscono ancora leggere dal libro di carta 😱 (sembra oltre il 70%, risultato di un sondaggio che ho sentito da uno youtuber molto popolare). Ovviamente molti di loro non disdegnano i libri digitali ma preferiscono l'invenzione di Gutenberg.

CITAZIONE
Con la versione digitale come diamine fate/si fa?

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In altre parole con la versione cartacea posso accedere velocemente ad altre parti del testo ed ho la visione del testo anche materiale di dove si trovi le varie sezioni mentre con al versione elettronica mi sembra che tutto il resto del libro sia nascosto, mi dà come la sensazione di non avere la visione d'insieme.

Chi preferisce lavorare sul cartaceo per me ragiona come Zichichi, uno "scienziato" che ha detto in un intervista, che preferisce mandare una lettera a mano che scrivere una mail. Preferenza che rispetto anche se la considero poco pratica e soprattutto dispendiosa di tempo "oggi".

Con la parte digitale del testo puoi fare cose che con il cartaceo non puoi assolutamente fare. Da testo digitale puoi tagliare parti, fare copia e incolla, tutto velocemente. Puoi far leggere tutto o una parte del testo con un software test-to-speech. Fare un audio riassunto ad esempio.
Con la carta stampata che fai? Sottolinei, ti fai degli schemi su altra carta, crei delle slide, delle mappe mentali? E i ripassi dove li esegui, quando li fai, su cosa ripassi?

A me sembra più pratico condensare gli argomenti sfruttando il digitale e poi il libro non puoi portartelo sempre dietro con te, lo smartphone si. Se ho anche soli dieci minuti "morti" li sfrutto per ripassare. Poi va a preferenza, io preferisco risparmiare tempo e annoiarmi il meno possibile anche se la tendenza di studiare in un certo modo della "massa di studenti e non studenti" oggi, è praticamente uguale e identica agli anni 90.

CITAZIONE
Scusate la domanda banale ma qual è il link?

Mi spiace ma è una discussione datata anche se l ho letta con un po' di nostalgia. 😢
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