Quanto durano i nostri ricordi nella memoria?

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view post Posted on 7/12/2022, 12:45     +1   -1
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Imparare a ricordare

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Corso tecniche di memoria livello zero anno 2013



Quanto durano i nostri ricordi nella memoria?



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Moltissimi anni fa ero convinto che il mio dimenticare, essere sbadato, fare due volte lo stesso percorso per cercare qualcosa, dover rileggere più volte un argomento che non avevo capito da un libro, o da una rivista, dimenticare delle ricorrenze di pagamento, ecc, fosse dovuto a un qualche limite naturale che dipendeva dalla mia memoria.
Era la mia poca memoria il problema!

Con il passare degli anni e grazie anche al web, attraverso le mie ricerche e l'interazione con migliaia di persone attraverso il questa comunità virtuale, mi è stato possibile comprendere chiaramente che dimenticare è normale ed è quasi sempre ciclico.
Rientra nelle abitudini della routine quotidiana.
Per quanto quest'affermazione per qualcuno può apparire scontata, è un qualcosa che viene continuamente ignorata dalla maggior parte delle persone.

Dietro ogni nostra “temporanea amnesia”, c'è sempre un motivo, la maggior parte delle volte, il motivo del perché dimentichiamo, è sempre lo stesso, ossia associazioni troppo deboli che non riescono a legarsi “al volo” con i nostri ricordi a lungo termine.
Ogni stimolo sensoriale (vista-udito-gusto-olfatto-tatto) che percepiamo, ogni cosa che facciamo durante la giornata, viene blandamente memorizzata e lasciata disponibile per circa ventiquattro ore. Quel poco che rimane il giorno dopo tenderà a sparire completamente, a meno che non effettuiamo dei ripassi mentali, consapevoli o inconsapevoli.
Ovviamente se il ricordo è carico di una forte emotività (ad esempio un incidente stradale con feriti), questo può rimanere anche negli anni nella nostra memoria ma sarà sempre una piccola parte di ciò che realmente è capitato.

Porsi delle domande è sempre il modo migliore per comprendere il “perchè dimentichiamo”.

Cercare di mettere a confronto i ricordi di ieri e quelli di tre giorni fa (ad esempio), è una già una strada per diventare consapevoli che se non prestiamo una sufficiente attenzione a quello che VOLONTARIAMENTE vogliamo ricordare, il destino di ciò che hanno captato i nostri sensi (vista-udito-gusto-olfatto-tatto), è di finire nel dimenticatorio della memoria.
Ciò che ricordiamo della giornata di oggi, se non si è usciti dalla routine quotidiana, tra un mese sarà completamente sparito(affermazione super ottimistica), o inarrivabile. Potreste ricordarvi di aver letto questo contenuto, ma dimenticare il giorno in cui lo avete letto.
Tra sei mesi, uno, o più anni, potreste ricordarvi di questo post, per qualche casuale stimolo legato a quest'argomento, e non sapere nemmeno dove lo avete letto.
Oppure potreste credere che faccia parte di qualcosa che avete letto in una rivista e inventarvi, inconsapevolmente, di averlo sentito da qualche parte, convinti che quel ricordo sia autentico.

Tutto ciò è la normalità per la stragrande maggioranza di noi ma difficimente ne abbiamo coscienza, spesso il fatto di ignorare qualcosa, volutamente o meno, è un altro motivo per far credere all'inconscio che non ci interessa.
A qualcuno forse sarà capitato di aver sentito una storia a distanza di anni da una persona che conosceva o che conosce. Forse un parente, o un amico, e di riavere riascoltato la stessa cosa, raccontata dalla stessa persona, in modo diverso a distanza di tempo. Questo è un qualcosa di noto e capita, non perchè sono dei bugiardi, ma perchè la memoria e l'intelligenza hanno ristrutturato ciò che si era frammentato.
La nostra intelligenza, il nostro inconscio di cui sappiamo poco, sono in grado di fare questo all'insaputa della nostra coscienza.
Oltre a dimenticare quindi esiste anche la possibilità che le memorie si ristrutturino da pochi frammenti creando un ricordo “non autentico”, un po quello che si fa anche quando si studia. Ciò che rievochiamo diventa speculare a livello verbale solamente dopo un indefinito numero di ripetizioni.

Siamo soggetti a dei processi meccanici che agiscono a livello inconscio. Processi che si occupano nell'immediato di selezionare le informazioni che devono essere trattenute, o indirizzate verso il dimenticatoio della memoria.
Provate a ripetere tutto quello che avete letto sino ad ora.
Perchè non riuscite a ripeterlo perfettamente riga per riga? Riuscite a trovare una risposta ?

Un altro esempio di quanto la memoria sia fuori dal nostro controllo

provate a scrivere quello che avete fatto nell'arco di una giornata, cercate almeno di scrivere una decina di righe, aspettate qualche minuto e successivamente provate a ricordare quello che avete scritto, per filo e per segno.
E' speculare? Cosa c'è di diverso?
Eppure è farina del vostro sacco.

Questi sono solamente semplici esempi di quanto i nostri ricordi tendano a dissolversi velocemente nella loro interezza. Come i ricordi tendano, in modo naturale, nel frammentarsi.

Se si diventa consapevoli al cento per cento di questa cosa, allora è possibile proseguire con questo corso.
Ogni volta che dimentichiamo c'è sempre un motivo, scoprirlo e fare in modo di non dimenticarlo più (ovviamente chi ci riesce), è uno dei primi passi fondamentali per apprendere le tecniche di memoria.

Come già detto dimenticare è naturale e soprattutto ciclico, nello stesso modo può essere ciclico il modo sbagliato di memorizzare informazioni.
Sta quindi all'aspirante mnemonista comprendere dove la sua memoria è debole e dove la sua memoria è forte.
 
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