CITAZIONE
Dunque, ho assegnato in maniera indissolubile ad ogni personaggio una decina di azioni /oggetti presi dallo schedario utilizzando il seguente criterio:
Io sono arrivato a cinque oggetti per ogni personaggio, le azioni che compie il personaggio non sono classificate anche se la stessa azione può essere ripetuta un altro personaggio. Ad esempio il mio personaggio 1-Ken nel loco uno sale la 14-Torre (non aggiungo altri particolari perchè utilizzo anche la tecnica dei colori per potenziare il ricordo). Anche il personaggio 30-Madara sale la TORRE, e così anche nel loco 39 qualcuno sale la TORRE.
Questa è una tecnica di memoria che utilizza come base d'appoggio un ricordo che nella realtà esiste veramente, ossia il Pi greco, ogni loco-personaggio ha cinque oggetti disposti in una successione temporale. E come se fosse una specie di schedario che segue una sequenza temporale e non numerica.
Se dovessi memorizzare questa lista ad esempio:
- pino
- mouse
- vaso
- cane
- pallone
utilizzando la mia tecnica mi limiterei ad associare in questo modo:
personaggio1-Ken:
- 14-TORRE viene associato all'immagine di un PINO
- 15-TELA viene associato ad un MOUSE
- 92-PANE viene associato al VASO
- 65-CELLA viene associato al CANE
- 35-MOLLE viene associato all'immagine di un PALLONE
In questo modo nella prima ripetizione mi è sufficiente rivedere quello che fa Ken come sempre, solamente che troverò qualcosa di nuovo in ogni "immagine chiave". Questo perchè un ricordo tendenzialmente precario è stato associato ad un ricordo visivo a lungo termine preesistente come può essere quello che hai davanti agli occhi in questo momento. Questa strategia funziona senza dover mettere in campo assurdità visive (la PAV), limitandosi alla prima associazione che viene in mente.
Questa è la memorizzazione più elementare e che richiede pochissime risorse mentali, considerando che la tecnica ormai è consolidata più della stessa realtà che abbiamo davanti agli occhi.
E' possibile però utilizzare un altro metodo ossia, utilizzare un oggetto della tecnica proprio come associazione invece di trovare un azione per legare le informazioni che vogliamo memorizzare.
Ad esempio è possibile memorizzare PINO e MOUSE, utilizzando la TORRE come elemento associativo. In questo caso si "comprime" la memorizzazione e si riduce il numero di oggetti da utilizzare.
Ciò significa che rispetto a memorizzare un informazione precaria per ogni informazione a lungo termine che "risiede" in ogni loco (5 oggetti per ogni loco), possiamo memorizzare due informazioni per ogni oggetto del loco.
Quindi è possibile in questo modo aumentare la capacità di memorizzazione ed arrivare a 10 elementi memorizzabili utilizzando un solo loco-personaggio. La stessa identica cosa la puoi fare per la memorizzazione di un mazzo di carte. Con sei loci-personaggi (totale 30 oggetti) puoi memorizzare un mazzo di carte in uno spazio molto ristretto, inteso come memoria spazio-temporale. Ad esempio, se devo memorizzare l'asso di cuori (Nicole Kidman) e il Re di Cuori (Albert Eistein), utilizzerò la l'oggetto TORRE come associazione per legare prima la Kidmane e successivamente Eistein.
Io ho provato ad estendere la mia tecnica a 10 oggetti per loco-personaggio e nonostante abbia una tecnica sufficientemente consolidata, ho notato che richiedeva troppi sforzi mentali e forse esistono dei limiti che non possono essere superati perchè sennò ci si incasina automaticamente.
Io mi sono fermato a cinque elementi per loco perchè so che il limite della mia memoria a breve termine (memoria di lavoro). La scienza ufficiale parla di massimo sette ma ci vorrebbe Iramian per discutere su questo punto visto che abbastanza documentato sull'argomento memoria dal punto di vista scientifico.
In sintesi più aumenti il numero delle azioni/oggetto per loco-personaggio, più rischi di incasinarti nelle memorizzazioni. Diciamo che è meglio: "pochi oggetti per molti loci" che "tanti oggetti per pochi loci".
Di questa cosa abbiamo discusso in passato dove alcune persone dicevano di riuscire a posizionare visivamente decine e decine di ricordi sulle pareti di una stanza.
Poi ovviamente ognuno pensa e memorizza a modo suo e forse questo metodo che stai elaborando su te potrebbe funzionare, rimane da capire quanto ti "costerà" la sua "manutenzione ordinaria", perchè nessun ricordo rimane integro per sempre (tranne che per le memorie procedurali che sono le ultime ad andarsene).
CITAZIONE
Sono convinto che una volta memorizzate le storielle di ciascun loco, pur non avendo l'illusione che possano essere memorizzate subito nella memoria permanente, in ciascuna di esse ci sono tutta una serie di appigli appartenenti alla memoria a lungo termine, che mi permetteranno di richiamarle anche a distanza di tempo proprio facendo appello ad essi.
Tra le cose che ho imparato in più di un ventennio è che la "legge dell'oblio" è un qualcosa a cui nessuno può sottrarsi (tranne casi unici, o di autismo), queste leggi dell'oblio però possono essere anticipate imparando a capire i propri meccanismi di rimozione delle informazioni e sopratutto i tempi. Per mantenere viva la mia struttura del Pi greco investo sempre qualche decina di minuti ogni mese. Dovrei interrompere questa blanda ripetizione per almeno un anno per capire se i meccanismi di rimozione stanno facendo "pulizia".
Ho insegnato a mio figlio il metodo dei colori e gli ho fatto memorizzare ii primi 60 numeri del Pi greco (due numeri per loco-personaggio), di proposito ho smesso di farglieli ripetere per oltre sei mesi e dopo tutto questo tempo non si ricordava più nessun numero, nemmeno i primi ma la tecnica di memoria era sopravvissuta, sia la tecnica dei colori, sia i 30 personaggi che aveva disposti su un percorso reale.
Non voglio bocciare nessun metodo perchè ognuno ragiona e memorizza in modo diverso dall'altro ma ti suggerisco di analizzare di più i tuoi meccanismi di rimozione delle memorizzazioni, soprattutto per quanto riguarda i tempi, Una volta che li avrai identificati ti assicuro che il tuo modo di vedere le tecniche di memoria cambierà radicalmente.