Posts written by Massimiliano-Masala

view post Posted: 7/12/2022, 12:33     L'inconscio e i meccanismi automatici di rimozione delle informazioni - Corso tecniche di memoria livello zero anno 2013
Corso tecniche di memoria livello zero anno 2013


L'inconscio e i meccanismi automatici di rimozione delle informazioni


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Nei precedenti post abbiamo visto come strutturare un ricordo visivo associato ad un costrutto logico, ossia, una sequenza di numeri a cui è stata associata un immagine precisa.
Questa tecnica solitamente, è spiegata dopo aver appreso la tecnica della conversione fonetica, una tecnica molto macchinosa, inventata circa cinquecento anni fa da un matematico francese con il solo scopo di memorizzare numeri.
Imparare lo schedario visivo fonetico saltando l'apprendimento della conversione fonetica è un modo alternativo per facilitare l'apprendimento delle tecniche di base, la strada forse sarà leggermente più lunga ma sarà pianeggiante, rispetto all'apprendimento della tecnica della conversione fonetica che segue una strada in salita con altissime probabilità di non raggiungere il suo completo apprendimento, o nel peggiore dei casi il suo completo abbandono.

Quando si raggiunge il consolidamento delle prime 10 caselle dello schedario visivo fonetico, si è già in grado di superare il primo livello di memorizzazione, ossia, il livello della memoria a breve termine. Una memoria veloce sia nel memorizzare, sia nel dimenticare, questa memoria solitamente non supera i sei o sette elementi di memorizzazione, viene chiamata anche memoria di lavoro. Ciò significa che potete arrivare a memorizzare senza una tecnica di memoria al massimo un numero come 3421170679, o una lista di parole come, prosciutto, ruota, pennello, emozione, ritorno, astrale, canotto, in un paio di minuti.

Se siete convinti del contrario e pensate di avere una buona memoria provate a memorizzare, prendendovi anche cinque minuti, sia il numero di telefono precedente che la lista di parole precedente, insieme.
Una volta terminati i cinque minuti, provate a memorizzare questo numero 6446229489 e successivamente questa lista di parole: argano, venticinque, arcano, Lorenzo,Dionisio, candela, Molibdeno, sempre prendendovi al massimo cinque minuti.
Terminato cercate di ricordarvi le prime dieci cifre e la prima lista che avete memorizzato e successivamente, la seconda cifra e la seconda lista.
Il totale delle informazioni sono: 10 numeri, 7 parole, 10 numeri e 7 parole.

Cosa e quanto avete dimenticato?
Perché alcune informazioni sono scomparse ed altre sono rimaste?

E' alquanto improbabile riuscire a memorizzare le informazioni proposte precedentemente senza una mnemotecnica. Come è ancora più improbabile che riusciate a ricordarvi a memoria, per filo e per segno, le ultime cinque righe lette sino ad ora, partendo da questo preciso punto. Nonostante siano informazioni stimolo (domande).
Chi è riuscito ha usato inconsapevolmente una tecnica di memoria oppure ha una particolare memoria sviluppata per quanto riguarda il linguaggio dei segni(numeri e parole), il che significa che essere abili nel ricordare tante parole e tanti numeri, o imparare una poesia a memoria in poco tempo, non necessariamente significa ricordare anche bene altre cose.

E' necessario essere consapevoli al 100% che ci sono memorie e memorie. Quindi si può ricordare tutti i risultati sportivi di più campionati di calcio, si possono ricordare migliaia e migliaia di mosse di scacchi, si possono ricordare un elevata quantità di numeri ma ciò non significa “avere buona memoria”, significa avere “molta memoria” per quel tipo di informazioni solo perchè si ha una predisposizione consapevole o inconsapevole.

Dimenticare e un processo automatico della nostra mente, un processo biologico necessario al buon funzionamento del nostro cervello ed è gestito completamente dall'inconscio che filtra le informazioni che percepiamo attraverso i nostri sensi. Se l'informazione, o una serie di informazioni sono prive di significato per il nostro inconscio (prive o con una carica emotiva insufficiente alla loro sopravvivenza a livello cosciente), queste vengono automaticamente direzionate verso il dimenticatoio della memoria e successivamente finiranno nell'oblio.
Se non fosse così ci ricorderemo di ogni singolo giorno della nostra vita, di ogni cosa che abbiamo letto, ecc..
Dimenticare è normale, c'è chi dimentica di più e c'è chi dimentica di meno, ma questo generalmente non dipende dalla nostra memoria ma da altri meccanismi mentali e ovviamente per una particolare predisposizione a ricordare, o a dimenticare un certo tipo di informazioni.
E' possibile opporsi a questa specie di gravità della dimenticanza, ripetendo ciò che vogliamo ricordare un indefinito numero di volte, pappagallando continuamente, o utilizzando delle tecniche di memoria come, ad esempio, la tecnica dello schedario visivo fonetico.

Quando però si utilizza una tecnica di memoria strutturata come un qualsiasi schedario visivo, si va incontro ad un limite, ossia, lo schedario visivo non può essere utilizzato più volte nella stessa giornata, più precisamente ogni casella che viene “riempita” con una informazione precaria, rimarrà visibile alla coscienza più o meno, come i normali ricordi vissuti nella giornata.
Un ricordo visivo generato a livello cosciente attraverso la visualizzazione attiva (che non fa parte della routine visiva quotidiana), è molto più potente rispetto ad altre informazioni visive che per noi sono scontate.
Il fattore emotività di cui tanto si parla nelle mnemotecniche non è altro che lo scombussolamento visivo che proiettiamo nell'area dove vengono visualizzate le immagini, la stessa dove vediamo la realtà.
Ciò comporta che se avete memorizzato una lista dieci parole, associandole alle prime dieci caselle del vostro mini schedario fonetico, non potrete successivamente riutilizzare le stesse caselle per memorizzare altre informazioni, in quanto il rischio di confondersi con la memorizzazione precedente è molto alto.

Aumentare il numero delle caselle della vostra struttura mnemonica visiva, aumenterà anche il numero delle informazioni memorizzabili in un unica volta. Più punti di partenza nella nostra struttura visiva, classificata e organizzata in modo permanente a livello cosciente, più informazioni sarà possibile memorizzare, senza necessariamente preoccuparsi del limite del non poter dimenticare a comando.
Ci sono dei partecipanti del word memory champion che arrivano a disporre anche di più di 10000 caselle visive per memorizzare informazioni. Ma a meno che non si punti all'agonismo mnemonico, già arrivare a memorizzare un centinaio di informazioni come parole, numeri, carte, nomi, ecc, è già un qualcosa che fa spalancare gli occhi dallo stupore a chi vi osserva. Garantito!


Prossimo articolo:La tecnica dei loci temporali e la sua flessibilità

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Edited by Massimiliano-Masala - 8/12/2022, 19:27
view post Posted: 7/12/2022, 12:29     La tecnica associativa visiva - Corso tecniche di memoria livello zero anno 2013
Corso tecniche di memoria livello zero anno 2013



La tecnica associativa visiva

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La tecnica associativa, quella visiva è la tecnica di memoria primordiale, si può dire la mamma di tutte le mnemotecniche. E' il fondamento principale per poter memorizzare le informazioni in modo efficace e duraturo.
Consiste semplicemente nel visualizzare due o più immagini mentali con il fine di ottenere una nuova informazione visiva che impressiona in modo molto più potente la memoria.
Provate a visualizzare una mela ed un arancio per almeno cinque secondi ; successivamente visualizzate un contenitore davanti ai vostri occhi dove depositerete Ii due frutti. Cercate di visualizzare questa nuova immagine, con tutto quello che è stato descritto sino ad ora, per almeno una decina di secondi. Questa è la tecnica associativa visiva di base.
Costituisce la rappresentazione della tecnica di memoria più elementare, l'esempio descritto è utile per rendersi pienamente consapevoli di come sia possibile richiamare a comando ricordi visivi, manipolarli a nostro piacimento ed in modo semplice.
Anche il solo immaginare di visualizzare Ii due frutti che si scontrano tra loro frantumandosi, contiene un elemento associativo : questa volta è un' “azione”, invece di un oggetto concreto.
Le associazioni visive che si possono creare sono illimitate : se ci si blocca è perché il meccanismo creativo è ancora poco flessibile, o completamente arrugginito.

Ora proviamo a creare delle associazioni visive per queste tre parole:
“DOXACURIO”, “TARTANAS”, “PERCHE'”.
Come è facile notare in quest'esempio le difficoltà aumentano; ciò è dovuto al fatto che potrebbero essere parole a noi sconosciute, molto più difficili da visualizzare e, soprattutto, da ricordare.
Anche in questo caso è possibile utilizzare la tecnica associativa visiva ma scomponendo la parola, utilizzando più immagini:

DOXACURIO = DOXA (indagini doxa) e CURRY
TARTANAS = TARTA(ruga) – N.A.S. (corpo di polizia italiano)
PERCHE' = un bambino di pochi anni che tormenta la mamma chiedendole
infinite volte perché

Qualcuno potrebbe pensare: “...ma così devo ricordare più cose. Non rischio di confondermi?”.
La risposta è ….assolutamente si ! E' infatti altamente probabile confondersi quando si è agli inizi, come un bambino che impara a camminare e continua a cadere sino a che rimarrà in piedi, dimenticandosi successivamente di tutte le volte che è caduto.
Tutto dipende dalla continuità e dall'intuitività che svilupperete nel tempo, se continuerete ad utilizzare la memoria visiva e a far lavorare il vostro meccanismo associativo con la vostra creatività.

Parole astratte, o difficili richiedono un dispendio di energie mentali superiori per essere visualizzate e ricordate. Inoltre è possibile incontrare termini che (anche se nella nostra lingua madre) bloccano la creatività.
In questo caso la scomposizione in più immagini che devono ricordare una parola è un' ottima soluzione.

Più “muoverete” e assocerete informazioni visive nella vostra mente, quotidianamente, più comprenderete, o meglio intuirete, come si comporta la vostra memoria e come l' inconscio fornisca le informazioni che state chiedendo.
Quello che è certo è che non si può imparare ad andare in bicicletta senza rotelle se prima non si è capito intuitivamente come stare in equilibrio.
Nessuno può dirvi cosa preferisce la vostra memoria quando si tratta di ricordare, é qualcosa che potete scoprire solo voi.
Sono sufficienti pochi minuti al giorno (sfruttando anche i ritagli di tempo della giornata), o quando non dovete fare nulla di importante: visualizzate e associate, visualizzate e associate, senza seguire un criterio logico, perché la logica è solo un freno per la creatività.
Fatela diventare una piccola abitudine, come prepararsi un caffè,una tazza di thè, o una qualsiasi altra semplice azione che richiede solo qualche minuto della vostra giornata.
Solo dopo un po' di tempo e grazie a continuità quotidiana molto flessibile, nell'utilizzare la memoria visiva volontariamente, potrete rendervi conto da voi di come si affinano certa abilità mentali di cui ignoravate completamente il potenziale e forse anche l'esistenza.


Prossimo articolo: L'inconscio e i meccanismi automatici di rimozione delle informazioni

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Edited by Massimiliano-Masala - 8/12/2022, 19:26
view post Posted: 7/12/2022, 12:19     Le tecniche di memoria conosciute - Corso tecniche di memoria livello zero anno 2013
Corso tecniche di memoria livello zero anno 2013



Le tecniche di memoria conosciute
seconda parte

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Nei precedenti post sono state descritte a grandi linee, le seguenti tecniche di memoria:

-la tecnica dei loci
-la tecnica della conversione fonetica
-la tecnica degli acrostici
-la tecnica dello schedario visivo alfabetico
-la tecnica dello schedario visivo fonetico
-la tecnica dei loci temporali
-le tecnica “ad hoc” (tecnica di memoria su misura a seconda dell’esigenza)

Tutte queste tecniche di memoria hanno in comune che utilizzano in modo molto abbondante la memoria visiva.
Chi parte da zero deve necessariamente iniziare a strutturare una tecnica considerando che il “prodotto mnemonico finale”, è un ricordo a lungo termine che permetterà di raggiungere, a livello cosciente e in modo immediato, la memorizzazione di una quantità di informazioni che solitamente una persona dotata di abilità mnemoniche comuni, non riuscirebbe nemmeno ad immaginare.

Il fatto di aver ottenuto in passato eccellenti voti, o di ricordare pezzi interi di libri ovviamente non significa avere un ottima memoria, in quanto il linguaggio scritto è tra le prime cose che la nostra memoria tende a dimenticare.
Avere un ottima memoria significa oltre a saper memorizzare anche possedere l'abilità di non far svanire determinate informazioni che vogliamo sempre tenere a disposizione della nostra coscienza.

Se in questo momento provate ad immaginare il volto di un vostro parente, di un amico, di un persona che vedete spesso, del vostro partner, immediatamente potrete attingere ad una serie di informazioni che si concatenano tra di loro, in apparenza in modo casuale ma se ci si riflette un po dietro c’è sempre un motivo perché queste informazioni che emergono seguono un determinato percorso temporale e associativo.
Quando si pensa a qualcosa, quando si cerca di richiamare delle informazioni dalla memoria, solitamente seguiamo un percorso intuitivo, non seguiamo un “binario” su cui la nostra attenzione si sposta, ci limitiamo solamente ad aspettare e mettere insieme a livello cosciente le informazioni che provengono dal magazzino della memoria e dove l’inconscio è il nostro archivista disordinato.

Quando invece si utilizza una tecnica di memoria, ci affidiamo ad un percorso tracciato a livello cosciente, un percorso che abbiamo costruito in un determinato arco di tempo, con delle precise coordinate (numeri o loci di partenza), con il fine di immagazzinare molte informazioni che con le normali abilità mnemoniche richiederebbe un tempo di cui ignoriamo completamente la reale durata.

E’ necessario diventare consapevoli che il potenziale delle tecniche di memoria varia in base abilità di utilizzare la memoria visiva. Per comprendere quanto realmente utilizziamo la memoria visiva in modo attivo, ossia, l’atto del ricordare di un episodio visivo (reale, o inventato), è sufficiente rivedere la propria giornata da quando abbiamo aperto gli occhi e abbiamo alzato la schiena, sino a dove ci troviamo ora. Quali sono stati i momenti della giornata che abbiamo richiamato volontariamente delle immagini visive, come ad esempio, dove ho messo le chiavi? Il portafoglio? Il telefono? Oppure c’è stato qualcuno che ci ha chiesto qualcosa e abbiamo attinto in modo naturale dalla nostra memoria visiva? Ad esempio, dire a qualcuno che cosa abbiamo mangiato per pranzo.

La memoria visiva, purtroppo, è utilizzata nella maggior parte della nostra vita, in modo passivo, ossia, come osservatori più che come utilizzatori. Più si utilizza la memoria visiva, più si svilupperà la capacità di gestire più informazioni a livello mentale.
Il concetto è molto semplice, se si vuole potenziare la propria memoria ottenendo nel contempo sicurezza in se stessi per quello che si è in grado di fare, è necessario tenere la nostra memoria visiva stimolata quotidianamente, anche per pochi minuti al giorno. Se poi si sfrutta ogni tempo morto della giornata, per stimolare la nostra memoria visiva con la nostra volontà e creatività, si acquisisce anche una certa elasticità e la capacità di concentrazione aumenta perché ci si abitua a sforzarci mentalmente, in condizioni e in ambienti diversi.

Prossimo articolo: La tecnica associativa visiva


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Edited by Massimiliano-Masala - 8/12/2022, 19:21
view post Posted: 7/12/2022, 12:17     Le tecniche di memoria conosciute prima parte - Corso tecniche di memoria livello zero anno 2013
Corso tecniche di memoria livello zero anno 2013



Le tecniche di memoria conosciute prima parte


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Chi è a zero conoscenze di "tecniche di memoria", forse non sa che le mnemotecniche hanno origini molto antiche, sembrano risalire a qualche migliaio di anni prima della nascita di Gesù anche se nel vecchio testamento c'è un versetto che può benissimo far pensare ad una tecnica di memoria utilizzata per associare un patto tra Dio e Noè, utilizzando un arcobaleno (nelle versioni più recenti della bibbia è però stata sostituita la parola "arcobaleno" con la parola "arco"). A parte questo riferimento ad una semplicissima tecnica associativa, parole-immagini, la tecnica più antica e più utilizata da persone di un certo livello culturare, è senz'altro la tecnica dei loci, tecnica di memoria utilizzata da personaggi dell'antica Grecia e antica Roma. Infatti la parola “loci” in latino , significa luoghi.
In questo post non ci addentreremo nella storia delle tecniche di memoria, in quanto (visto l'interesse mostrato dagli utenti di questo forum), è un qualcosa di cui se ne può fare a meno.
C'è qualcuno, però, della "concorrenza" italiana, ma anche internazionale, che ne ha fatto quasi un cavallo di battaglia e con un certo orgoglio culturare. Personalmente credo che (visto l'era in cui viviamo), non possiamo assolutamente metterci sullo stesso piano di questi personaggi storici, in quanto loro a differenza di noi, non avevano il problema della violenza di stimoli visivi, sonori, ecc.. della società attuale, che quotidianamente tormenta il nostro cervello senza sosta. In sintesi, per loro era molto più facile rispetto a noi.
Di seguito troverete una sintesi di come sono concepite alcune tecniche di memoria, se volete avvere più info su una tecnica in particolare, è sufficiente cliccare su questo link, o su quello in fondo a fine post.


La tecnica dei loci (o luogo): ….in primo luogo, in secondo luogo,....;
E' un espressione linguistica che possiamo leggere o ascoltare, si può trovare facilmente in molti libri venduti di qualsiasi genere. Viene utilizzata, solitamente per elencare qualcosa su cui si vuole ottenere una certa attenzione, un rinforzo mnemonico. Quando vi capita di leggerlo o sentirlo, sappiate che si sta facendo riferimento ad un modo di parlare risalente a migliaia di anni fa (ovviamente i nostri avi lo dicevano in latino).

La tecnica dei loci
E' una tecnicha di memoria che si basa solitamente su ricordi reali già conosciuti come, ad esempio, le stanze della propria casa, o il percorso dalla propria casa ad un punto x.
Si identificano dei punti in modo progressivo, ad esempio: casa, fermata autobus, bar, tabacchino, banca, supermercato, …. e li si riutilizzano mentalmente, visualizzandoli nella nostro campo visivo mentale, per collocare informazioni che vogliamo tenere a mente. Nella tecnica dei loci evoluta, si possono aggiungere una numerazione sequenziale, o altri elementi che non fanno parte nella realtà del luogo che stiamo utilizzando per costruire la nostra tecnica.
Lo sforzo mentale richiesto è quello di visualizzare i luoghi che ben conosciamo, in una certa sequenza: loco 1 – loco 2 – loco 3 – loco x, cercando di trovare , nell'atto di memorizzare, una relazione tra il ricordo a lungo termine (il loco), e il ricordo che si trova nella memoria a breve termine e che stiamo tentando di ricordare. Ad esempio una lista della spesa, l'indice di un libro, un numero di telefono.

La tecnica della conversione fonetica
è una tecnica inventata da un matematico francese circa cinquecento anni fa, è stata concepita per memorizzare lunghe sequenza di numeri, utilizzando un meccanismo di conversione da suoni fonetici, a numeri corrispondenti a determinate consonanti.
Da questa conversione è possibile ottenere delle parole che verranno successivamente trasformate in immagini. In questo modo è possibile creare una storiella creativa che però contiene le informazioni per poter riottenere il numero che abbiamo precedentemente memorizzato.
Sono utilizzati 10 suoni fonetici, associati ai numeri da zero a nove, da cui si possono ottenere delle parole che hanno una relazione fonetica con i numeri da ricordare. E' una tecnica di memoria che appare molto macchinosa per chi è agli inizi. Una volta appresa, però, si può raggiungere facilmente i livelli che si sono visti in TV, o in quelle ridicole esibizioni di alcuni memo-formatori su youtube, e che vengono spacciati come chissa quale prodigio della natura.

La tecnica degli acrostici
è una tecnica di memoria che può essere applicata anche da chi non la conosce, gli acronimi come S.p.a. (società per azioni), è un semplicissimo esempio della tecnica degli acrostici. Questa tecnica può essere utilizzata anche a livello visivo, quando si utilizzano immagini che contengono solamente una parte dell'informazione da memorizzare, ad esempio, uno di quei termini medici difficile anche da pronunciare a voce.


Schedari visivi
Lo schedario visivo alfabetico
è una tecnica di memoria molto limitata, in quanto ha una “lunghezza fissa”, ossia, il numero delle lettere dell'alfabeto. A queste lettere possono essere associate immagini assomiglianti alla lettera dello schedario, oppure è possibile utilizzare categorie di oggetti, animali, persone o cose.
Lo schedario visivo fonetico, o schedario numerico
E' tra le tecniche di memoria più conosciute, è uno schedario di immagini ottenuto grazie alla logica della tecnica della conversione fonetica. Ogni scheda è come una scatola che contiene delle informazioni base e dove “depositeremo”, quello che vogliamo tenere a mente.


La tecnica dei loci temporali
E' una tecnica di memoria molto potente inventata e diffusa in questo forum, qualcuno l'ha paragonata ad altre tecniche di memoria che utilizzano una sequenza di personaggi in ordine progressivo per memorizzare informazioni. La regola di base però è completamente differente perchè la logica dei loci temporali, richiede un ricordo a lungo termine come un corto, o lungo metraggio, in modo da dare un preciso ordine ai personaggi scelti e che sono apparsi in una precisa successione temporale nel film, o serie televisiva (ad esempio). Oppure che rispettano una preciso ordine che deriva da qualcosa a noi noto e su cui non abbiamo nessuna difficoltà nel ricordare. Ad esempio, l'ordine alfabeto degli studenti di una classe, potrebbe essere una buona idea per crearsi una struttura di loci temporali. Quello che conta è l'ordine temporale in cui è, o che abbiamo deciso di riproporre mentalmente una determinata sequenza di persone, come se fossero i fila.
Fusione della tecnica dei loci, con la tecnica dei loci temporali (max system)
Nel precedente post è stato dato un assaggio di questa tecnica, è una tecnica molto potente, in quanto è strutturata con più di un ricordo a lungo termine: il loco e il personaggio ospitato nel luogo. Con questa tecnica, ogni volta che si prova a memorizzare una o più informazioni, si ha la possibilità di creare interazioni visive assurde e paradossali che riescono ad impressionare la memoria in modo molto potente.


Tecniche di memoria “ad hoc” - tecnica engineg
sono tecniche di memoria personalizzate ed utilizzate per specifici scopi, in quanto non sempre una mnemotecnica va bene per ogni tipo di memorizzazione. La tecnica Egineg e un esempio di tecnica di memoria creata per un esigenza specifica di lavoro. Ognuno può personalizzare le tecniche di memoria conosciute, assemblarle, o crearne di nuove in base alle proprie esigenze mnemoniche.


Abbiamo visto che esistono tecniche di memoria conosciute e tecniche di memoria che possono essere completamente rimodellate e adattate al proprio modo di pensare. Tutte le tecniche di memoria hanno però un punto fondamentale in comune, ossia, il “punto di partenza noto”, sul quale eseguiamo lo sforzo della memorizzazione. Un qualcosa come una coordinata geografica mentale di cui si conosce l'ubicazione precisa. Un qualcosa di molto simile alla posizione delle stanze di casa vostra, viste, seguendo un senso orario o anti orario. Anche se siete a migliaia di chilometri di distanza saprete sempre visualizzare mentalmente dove si trova posizionato il vostro bagno, o la vostra cucina.

Comprendere l'essenza dell'arte del ricordare è molto importante, il segreto delle tecniche di memoria risiede nel capire che non ci sono limiti nel ricordare tranne quello del tempo e quello della nostra capacità di riuscire a concentrarci in modo adeguato quando si tratta di ricordare "al volo" o "quasi al volo".


Prossimo articolo:
Le tecniche di memoria conosciute - parte seconda

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Edited by Massimiliano-Masala - 7/12/2022, 12:58
view post Posted: 7/12/2022, 12:13     Qual'è la migliore tecnica di memoria? - Corso tecniche di memoria livello zero anno 2013
Corso tecniche di memoria livello zero anno 2013


Qual'è la migliore tecnica di memoria?



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Se si ha la pazienza di andarsi a leggere alcune discussioni del forum di "imparare a ricordare", su quale sia la miglior tecnica di memoria, è facile dedurre che ogni tecnica può risultare facile, o difficile, da mettere in pratica in base al risultato che otteniamo durante una semplice memorizzazione.
La tecnica di memoria più elementare è la tecnica associativa.

La tecnica associativa, o PAV.

La tecnica associativa è una tecnica di memoria di base, si tratta semplicemente di visualizzare due o più oggetti e nel contempo utilizzare uno sforzo mentale cosciente utilizzando la creatività come una specie di collante naturale.
La parole: mela, coltello, piatto, possono facilmente stimolare la visualizzazione di una bella MELA rossa e succosa che ci apprestiamo a sbucciare con uno strano COLTELLO a punta, e successivamente la serviamo su un PIATTO al nostro partner, oppure a un estranea.

In questo elementare esempio di utilizzo di una tecnica visiva associativa, è stato possibile notare che per memorizzare tre semplici parole, ne abbiamo utilizzato circa una trentina, tra l'altro, in mezzo a queste parole, potrebbero saltare fuori parole come “tavolo” (nella prima ripetizione di verifica) perchè nel contesto visivo, inconsciamente, potremmo visualizzare un tavolo mentre sbucciamo la mela, quando nella memorizzazione manca completamente.
Visualizzare in questo modo, tra l'altro, può apparire come "ammassare di informazioni in modo caotico” senza successivamente riuscire a distinguere quello che volevamo realmente ricordare.
Nel momento che utilizziamo la memoria visiva, dobbiamo prepararci ad uno sforzo mentale di un qualcosa che raramente facciamo a livello cosciente. Le difficoltà e la confusione sono la normalità per chi è agli inizi.

In sintesi, se non siamo abituati a pensare per immagini e non comprendiamo come riconoscere le “parole chiave” che abbiamo memorizzato (nel contesto visivo che abbiamo creato), molto probabilmente i nostri risultati saranno alquanto scoraggianti e forse anche frustranti. Questo stato è però temporaneo, più si utilizza la visualizzazione, più si richiamano ricordi visivi a livello cosciente, più si diventa abili nel “giocare” con la nostra memoria.
La memoria visiva è una memoria che nella gran parte della giornata è gestita esclusivamente dall'inconscio.

Visualizzare, manipolare le immagini che visualizziamo, utilizzare la creatività per riuscire ad impressionare la memoria, è l'elemento base di una mnemotecnica. Le assurdità visive che generiamo mentalmente sono il fattore emotivo che imprime i ricordi in modo molto potente.

Non esiste una miglior tecnica di memoria, in quanto per qualcuno può trovarsi bene nell'utilizzare la tecnica dei loci, oppure un altra tecnica come lo schedario visivo, oppure riuscire a fare tutto solamente con la tecnica associativa base. Quello di cui si può essere certi è che se utilizziamo come base di partenza ricordi che conosciamo molto bene(ricordi a lungo termine consolidati), ricordi che sono praticamente impossibili da dimenticare, la memorizzazione sarà molto più potente.

Solitamente il movimento attira maggiormente l'attenzione di una persona, se in questo momento guardate il muro che avete davanti molto probabilmente non stimolerà un granchè in voi, ma se chiudete gli occhi e provate ad immaginare che il muro che avete davanti a voi si illumini sino ad accecarvi, nello stesso identico modo di quando guardate fisso il sole con gli occhi spalancati, ricorderete molto bene questa visualizzazione per molti giorni. Ora provate ad immaginare che questa luce accecante si rimpicciolisca e dal muro vedete spuntare la prima persona che vi viene in mente, o se vi disturba, visualizzate il primo personaggio televisivo che vi viene in mente.
Il vostro muro, la luce accecante, e il personaggio che avete deciso di visualizzare, sono il punto di partenza di questa tecnica di memoria che stiamo creando.
E' la roccia, la pietra miliare, su cui poggia questa tecnica e che difficilmente verrà dimenticata.

Il passo successivo è molto semplice, è quello di iniziare a visualizzare un secondo personaggio, un terzo, un quarto, …., sino almeno a dieci. L'ordine, la disposizione di queste persone nel costrutto di questa visualizzazione, è puramente soggettivo. Anche la distanza tra una persona e un altra.

Potete visualizzare il secondo personaggio, ad esempio, in un altra stanza, oppure all'uscita della porta di casa vostra, o del vostro ufficio. Potrete seguire un percorso visivo come una linea retta immaginaria, a zig-zag, oppure come vi pare. Se cambiate idea successivamente, non vi preoccupate perchè prima che si consolidi una tecnica di memoria, ci vuole come minimo un mese (al giorno sarà briciole di minuti di ripetizione), e comunque la maggior parte delle cose che non rivedete in un certo modo, vengono dimenticate proprio come la maggior parte delle parole che avete letto sino ad ora.

Non è importante quante volte ripetete qualcosa in un giorno ma è per quanto tempo in tot giorni.

Chi è il primo personaggio e dov'è posizionato?
Chi è il secondo personaggio e dove è posizionato?
Chi è il terzo personaggio e dove è posizionato?
Chi è il quarto personaggio e dov'è posizionato?
Chi è il quinto personaggio e dov'è posizionato?
Chi è il sesto personaggio e dov'è posizionato?
Chi è il settimo personaggio e dov'è posizionato?
Chi è il ottavo personaggio e dov'è posizionato?
Chi è il nono personaggio e dov'è posizionato?
Chi è il decimo personaggio e dov'è posizionato?

Se riuscite a visualizzare, o ripetere i nomi in meno di una quindicina di secondi (in avanti ma anche indietro), allora potete iniziare ad utilizzare la vostra prima tecnica di memoria, costruita utilizzando persone che conoscete (o personaggi televisivi) e i luoghi reali dove avete deciso di posizionati progressivamente.
Per rendere la memorizzazione più efficacie, consiglio, inizialmente, di visualizzare anche un numero che identifica la sequenza. Quindi al primo personaggio, assegneremo il numero uno, al secondo personaggio, il numero due, ecc.. Vi assicuro che vi tornerà molto utile per muovervi più velocemente tra le vostre memorizzazioni in futuro.

In questo secondo step, viene nuovamente proposto un semplice test di memorizzazione di 10 parole casuali, visualizzate una ogni 15 secondi. Memorizzatele utilizzando i personaggi della tecnica di memoria che abbiamo costruito. Se ad esempio dobbiamo memorizzare la parola: capra, astronave, mela, iniziamo con il visualizzare il primo personaggio della nostra tecnica, cercando di creare una scenetta assurda, comica, paradossale. Ad esempio, possiamo immaginarlo mentre da da mangiare alla CAPRA e dalla fame la capra gli morde la mano. Successivamente dobbiamo memorizzare la parola ASTRONAVE, allora immaginiamo il secondo personaggio della nostra tecnica che viene trasportato in un lampo con un raggio di luce direttamente in questa astronave che sta sopra la testa dove si trova il secondo personaggio. Successivamente immagineremo il terzo personaggio che mangia una MELA che sembrava in apparenza rossa e succosa ma che si è rivelata disgustosa, tanto da doverla sputare di prepotenza dalla sua bocca.
Una volta terminata la memorizzazione, si attende un minuto e si visualizza il nostro percorso mentale partendo dal primo personaggio sino all'ultimo che abbiamo utilizzato per la memorizzazione.

Se nella prima ripetizione vi rendete conto di non ricordarvi qualche parola, iniziate proprio da qui nel capire il perchè la vostra memorizzazione non è stata efficacie. Ci sarà sempre una risposta se riflettete. Ricordando che non è importante se memorizzate tutto alla prima.
Anche se per memorizzare 10 parole vi occorrono almeno tre ripetizioni, siete ugualmente a buon punto.

L'obbiettivo di questo corso non è diventare dei campioni del word memory champion, ma sviluppare l'abilità di imparare a ricordare e soprattutto imparare ad utilizzare la memoria visiva come supporto per" ricordare quello che vogliamo ricordare"

questo corso è costruito per quelle persone che non sanno nulla di tecniche di memoria, di conseguenza livello iniziale di memorizzazione è a livello elementare



Memorizza 10 parole - una ogni 15 secondi


(video non disponibile)


Memorizza 10 parole - una ogni 12 secondi


(video non disponibile)



Memorizza 10 parole - una ogni 10 secondi


(video non disponibile)



E' molto importante annotarsi ogni esercizio che si svolge, indipendentemente dal risultato.
Dimenticare una o più parole, non dipende dalla vostra memoria ma dall'efficacia di come avete "mosso" e "manipolato", le informazioni visive a cui avete attinto dalla vostra memoria.


Prossimo articolo:
Le tecniche di memoria conosciute - prima parte



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Edited by Massimiliano-Masala - 7/12/2022, 12:56
view post Posted: 7/12/2022, 11:58     Perché imparare le tecniche di memoria? - Corso tecniche di memoria livello zero anno 2013
Corso tecniche di memoria livello zero anno 2013


Perché imparare le tecniche di memoria?



Chi si presenta davanti alla porta del “mondo” delle tecniche di memoria, solitamente ciò che gli viene mostrato all'inizio, può apparire spesso difficile, dispersivo, o peggio ancora, inutile.

Troppo spesso l'arte del ricordare, più volgarmente chiamata “tecniche di memoria”, è vista come uno strumento per aiutare a studiare di chi deve affrontare un esame, o per memorizzare date, numeri, formule, termini difficili, nomi e visi, ecc...

Chi non vorrebbe possedere una memoria prodigiosa?

Purtroppo per avere una memoria straordinaria, o ci si nasce, oppure ci si deve mettere in testa che non abbiamo imparato a camminare in un mese. Per quanto sia scontata questa cosa, quasi nessuno la prende sul serio e molti credono che si possa imparare ad usare le mnemotecniche in poco tempo.
Credere che le tecniche di memoria siano utili solamente per studiare, ricordare date, numeri, nomi e faccie, ecc, e come credere che leggere serva solo per leggere prezzi ed etichette del supermercato.

In questa nuova edizione 2014 punteremo molto di più alla conoscenza e alla consapevolezza dei nostri limiti mnemonici, e soprattutto come accettarli per poterli poi superare. Mi spiace non poterlo dimostrare per il momento ma io, dedicando ritagli di tempo nel sviluppare l'abilità nel ricordare blocchi di informazioni e numeri, sono passato dal memorizzare 7 parole in venti minuti, a 30 parole in circa tre minuti. Un mazzo di carte in meno di cinque minuti, cento numeri e un centinaio di informazioni miste, in modo sequenziale, di numeri, parole, carte, in modo casuale.

Vi assicuro che non è niente di straordinario se vista come “memorizzazione al volo” ma il fatto di riuscire a trattenere per molto più tempo le cose che voglio ricordare (quando le voglio ricordare), mi è molto utile nei ripassi mentali quando devo studiare, o apprendere qualcosa per un interesse specifico che ho. Le tecniche di memoria tornano utili come può tornare utilie un blocco degli appunti ma in questo caso ben conservato nella nostra memoria.

L'arte del ricordare è un qualcosa che deve essere vista come un abilità mentale di routine, se non si è in quest'ottica si è destinati ad abbandonare questo percorso lasciando un enorme potenziale mnemonico visivo inutilizzato.

Questo nuova edizione presume conoscenze zero di tecniche di memoria ma è anche un ottimo ripasso per quelli che hanno già un po di confidenza con la memorizzazione.
Iniziamo subito nel capire quali sono i nostri limiti. Di seguito troverete diversi video che mettono alla prova la vostra memoria. Decidete voi quelli che vi sembrano più alla vostra portata.

Questo corso è costruito partendo da un livello di memorizzazione di di 5-7 informazioni memorizzate casualmente, ossia, la normale media di memorizzazione "al volo".

Lo scopo di questo “step” è maturare quindi la consapevolezza dei propri limiti per quanto riguarda la memorizzazione "al volo" di semplici parole.
Potreste rimanere scoraggiati dai risultati dei test che farete successivamente, io stesso ho provato più volte frustrazione ma è un qualcosa di temporaneo perchè “tecnicamente”, non c'è un limite alle informazioni che si possono memorizzare, una volta appreso come mettere in pratica una mnemotecnica.






10 parole casuali – 1 ogni 15 secondi


(video al momento non disponibile)



10 parole casuali – 1 ogni 12 secondi


(video al momento non disponibile)



10 parole casual – 1 ogni 10 secondi


(video al momento non disponibile)



Consiglio caldamente di annotarsi i risultati di ogni test di memoria che viene svolto, questo perchè è l'unico modo per diventare consapevoli se siamo migliorati, o siamo sempre allo stesso livello (oppure se siamo peggiorati nel tempo).

Nel prossimo articolo si eseguiranno dei semplici test di memorizzazione di numeri, per capire anche in questo caso il proprio limite di memorizzazione. Inoltre verrà descritta una semplice tecnica di memoria molto potente e alla portata di tutti per poter essere successivamente utilizzata durante l'apprendimento di questo corso di memoria edizione 2014

Prossimo articolo:
Qual'è la migliore tecnica di memoria?


Indice




Edited by Massimiliano-Masala - 7/12/2022, 12:53
view post Posted: 7/12/2022, 11:55     Corso tecniche di memoria livello zero edizione 2013 - Corso tecniche di memoria livello zero anno 2013
Corso tecniche di memoria livello zero edizione 2013



Indice del corso


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Nell'aprile 2011 usciva il primo corso gratuito di tecniche di memoria livello zero, pubblicato dopo più di sei mesi dalla creazione del forum di "imparare a ricordare"
Dopo quasi tre anni di attività online, di opinioni e feedback raccolti attraverso questa comunità virtuale (sulle tecniche di memoria e sul loro apprendimento), è stato possibile ottenere preziosissime informazioni per riproporre un altra versione del corso di tecniche di memoria livello zero.

Quali sono le difficoltà che le persone incontrano durante l'apprendimento di queste nuove abilità mentali?
E perché, nonostante centinaia di migliaia di visite, solo pochi hanno potuto sviluppare la piena consapevolezza, di quanto poco sfruttiamo la nostra memoria visiva?

L'edizione 2013 di questo corso, sarà riscritta completamente da capo e verrà arricchita con contenuti multimediali.
In questo corso vengono fornite le basi e gli strumenti essenziali necessari per raggiungere un discreto livello di memorizzazione, come i precedenti (edizione 2011-2012) ma con una "marcia in più".
Di seguito trovate l'indice degli argomenti che verranno trattati, l'ordine è stato ricavato seguendo una certa logica in base alle discussioni nate nel forum:



Indice del corso tecniche di memoria livello zero edizione 2013


Perché imparare le tecniche di memoria?



Qual'è la migliore tecnica di memoria?


Le tecniche di memoria conosciute: prima parte



Le tecniche di memoria conosciute: seconda parte


La tecnica associativa visiva


L'inconscio e i meccanismi automatici di rimozione delle informazioni


Quanto durano i nostri ricordi nella memoria?



Lo schedario visivo fonetico – prima parte


Lo schedario visivo fonetico – seconda parte



E' più facile ricordare o dimenticare?



La tecnica dei loci temporali e la sua flessibilità






Edited by Massimiliano-Masala - 8/12/2022, 19:34
view post Posted: 7/12/2022, 00:16     La fusione di due o più tecniche di memoria - Corso gratuito tecniche di memoria livello due 2011
Corso gratuito tecniche di memoria livello due 2011



La fusione di due o più tecniche di memoria


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La tecnica dei loci, la tecnica dei loci temporali, la conversione fonetica, lo schedario visivo fonetivo, o un qualsiasi altro schedario visivo personalizzato, sono tecniche di memoria che possono combinarsi perfettamente tra loro soddisfando le nostre esigenze di memorizzazione.
Fondere due o più tecniche di memoria permette di ottenere, come risultato, un tecnica di memoria di livello superiore, aumentando notevolmente le capacità mnemoniche.
Quello che si ottiene dalla fusione è una nuova struttura mnemonica che può essere utilizzata per memorizzare qualsiasi informazione con sforzi mentali ridotti.

Descriverò la mia personale esperienza di una fusione di due tecniche di memoria che utilizzo per memorizzare numeri, parole o altre informazioni che desidero memorizzare.

Le tecniche che ho fuso sono la tecnica dei loci e la tecnica dei loci temporali, in quanto disponevo di un percorso di 50 loci ordinati e di 50 personaggi classificati in ordine progressivo di apparizione, di una serie televisiva anime.
Ho preso il personaggio uno e lo messo nel loco uno, il personaggio due e lo messo nel loco due, il personaggio tre e lo messo nel loco tre, eccetera.

Alla fine ho ottenuto una sovrapposizione di due sequenze ordinate 1-50 di ricordi a lungo termine, elaborati in modo cosciente. Quindi in ogni luogo (loco), "abita" un determinato personaggio. E'come dire che in ogni stanza della vostra casa c'è sempre presente una persona che conoscete, continuamente, 24 ore su 24.

La cosa su cui bisogna riflettere è che queste strutture mnemoniche sono elaborazioni mentali che escono dagli schemi ordinari del pensare, questo modo di articolare il pensiero permette di fare una specie di copia e incolla, taglia e cuci dei nostri ricordi.
Forse a qualcuno potrebbe apparire semplice e ovvio, ma per esperienza posso dire che per consolidare una struttura mnemonica a regola d’arte, fondendo due o più tecniche di memoria, possono volerci anche diversi mesi. Questo perché la nuova struttura mnemonica che andiamo a creare ha bisogno di tempo per diventare un nuovo ricordo a lungo termine con un compito specifico. Un conto è saper leggere un libro e ripeterlo, un conto è fare il “taglia e cuci” dei nostri ricordi per poter essere messi in uno scenario diverso in modo permanente.

Quindi un personaggio per ogni loco del nostro percorso reale che abbiamo scelto, ad esempio dall’uscita di casa propria sino a destinazione x (lavoro, scuola, parenti, altrove)


Loco1-personaggio1
Loco2-personaggio2
Loco3-personaggio3
Loco4-personaggio4
Loco5-personaggio5

ecc.....



La creazione di una struttura mnemonica sovrapponendo due tecniche di memoria è molto semplice, meno facile è rivedere mentalmente il percorso partendo dal primo loco sino all’ultimo disponibile. La tecnica deve avere una visione d’insieme a 360° visto che assomiglia alla realtà che vediamo tutti i giorni.

Possiamo immaginare, ad esempio, di rivedere tutto il nostro percorso dall’alto come se volassimo, in modo lineare, o come se camminassimo a piedi. Sotto la pioggia, sotto il sole, sotto la neve, con il terremoto, ecc. Questo modo di vedere potenzia moltissimo la tecnica di memoria, in quanto viene coinvolta anche la memoria visivo spaziale, bisogna però sperimentarlo per capirlo.
Per ottenere una consapevolezza maggiore di come la nostra nuova struttura mnemonica si stia consolidando, è sufficiente registrare i nostri tempi di ripetizione del percorso con i personaggi che abbiamo inserito nei loci. Se oggi siamo in grado di percorrere mentalmente e di rivedere loci e personaggi in qualche minuto, “domani” 50 personaggi e 50 loci (ad esempio), saremo in grado di ripercorrerli e vederli in pochi secondi.


Chi è arrivato ad un certo livello di memorizzazione dovrebbe comprendere che ciò che facciamo per aumentare il nostro potenziale mnemonico deve essere visto come un qualcosa di definitivo.

Se dobbiamo ricordare qualcosa, non importa cosa, dobbiamo imparare a utilizzare le tecniche di memoria come strumento principale, anche per le cose banali. Questa è la parte più difficile nell'apprendere le tecniche di memoria, come può essere difficile imparare a scrivere con la mano opposta a quella che utilizziamo in modo abitudinario.

Nel prossimo articolo verrà mostrata in maniera visiva, come deve essere costruita e pensata una tecnica di memoria ottenuta dalla fusione di altre tecniche.

FINE

Indice




view post Posted: 7/12/2022, 00:13     Memoria visiva, memoria emotiva e memoria uditiva - Corso gratuito tecniche di memoria livello due 2011
Corso gratuito tecniche di memoria livello due 2011


terza parte: la memoria uditiva

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La memoria uditiva, dopo la memoria visiva, nella maggior parte delle persone, è il senso più utilizzato nella vita di tutti i giorni. Come la memoria visiva, la memoria uditiva lavora nella maggior parte della nostra vita in modo passivo.

Se vogliamo ricordare un brano, una poesia, un discorso di un parente, l'abbaiare di un cane, il suono di un vetro che si rompe, il rumore di un petardo che scoppia, basta pensarlo e in qualche modo dentro la nostra testa una memoria si attiva, producendo un "suono" nella nostra mente, o meglio, quello che abbiamo cercato e quello che la nostra memoria ci sta fornendo.

Tutto quello che riusciamo a ricordare di una canzone, intera o a pezzi, è possibile, in quanto abbiamo ascoltato una determinata sequenza di suoni (da un inizio ad una fine), per x volte.

Molto similmente uno studente riesce a ripetere un intero libro. Legge e ascolta la nella sua mente, ripetendo a voce quello che ha letto e che deve imparare. A differenza di un brano musicale, studiare, ricordare e ripetere, comporta uno sforzo volontario maggiore e continuativo.

Se osserviamo la tecnica per insegnare ad un pappagallo come pronunciare delle parole, possiamo benissimo notare che la stessa tecnica viene utilizzata nella società, da migliaia di anni per trasmettere la conoscenza. L'unica differenza che c'è tra un pappagallo è un essere umano, è che l'essere umano ha coscienza di se (si spera!), ed è in grado di auto apprendere.

Chi scrivere riassunti, schemi, chi legge e ripete, sfrutta i ricordi che appartengono alla memoria uditiva, un professore che ha il compito di esaminare uno studente (ad esempio), utilizza anch'esso la memoria uditiva per valutare l'esaminato. Questo metodo, utilizzato da immemorabile tempo è il motivo perché la maggior parte delle persone hanno difficoltà a comprendere le tecniche di memoria e soprattutto a metterle in pratica. Si dice che le abitudini sono dure a morire ma in questo caso più che un abitudine è una tradizione millenaria di una società che ha privileggiato e privileggia tutt'ora la memoria uditiva per comunicare e trasmettere la conoscenza in uno stato cosciente.

Chi utilizza le tecniche di memoria utiizzando in modo spropositato la memoria visiva converte i ricordi della memoria uditiva in immagini e successivamente, quando ha bisogno di ricordare una determinata informazione riconverte le immagini per essere trasmesse attraverso la memoria uditiva. Questo meccanismo solitamente è poco utilizzato tra le persone tranne nel caso debbano raccontare o descrivere qualcosa che hanno visto.

La difficoltà più grossa per apprendere le tecniche di memoria che utilizzano in maniera abbondante la memoria visiva, risiede nell'abitudine di utilizzare i ricordi che fanno parte del "contenitore mnemonico" che contiene tutte le informazioni sonore, tra cui il linguaggio, utilizzato per comunicare con i nostri simili e per apprendere la conoscenza. Anche quando comunichiamo con noi stessi.

Chi si avvicina alle tecniche di memoria, si trova ad affrontare questa abitudine millenaria senza nemmeno rendersene conto, per questo motivo la maggior parte delle persone (più del 99,9%, rimanendo ottimisti), abbandona le mnemotecniche. Vincere su questa abitudine è il primo obbiettivo per chi vuole aumentare il proprio potenziale mnemonico, diventare consapevoli di questo modo di comprendere comune aiuta a superare le prime difficoltà quando ci si avvicina alle tecniche di memoria.

Le persone che sono riuscite a raggiungere un certo livello di mnemotecniche, possono comprendere come i ricordi che appartengono alla memoria uditiva possono essere utili combinati alla memoria visiva, la tecnica dello schedario fonetico, è un esempio perfetto di come la fusione di due tipi di memoria possa far aumentare in modo notevole il proprio potenziale mnemonico.

In sintesi, la memoria uditiva, per un mnemonista, può essere il riassunto naturale della memoria visiva, il suo concentrato, la mappa ordinata, il binario, su cui la memoria visiva segue quando dobbiamo memorizzare o richiamare informazioni alla coscienza. Le parole chiave sono un ottimo esempio di come una vibrazione sonora (anche se pronunciata mentalmente), possa essere convertita da suono ad immagine e viceversa.

Chi ha raggiunto un certo livello nell'utilizzo delle mnemotecniche ha certamente maturato la consapevolezza che l'unico limite nella memorizzazione è la nostra pigrizia nel costruire una struttura mnemonica ed estenderla ai limiti dell'inimmaginabile, visualizzare, costruire immagini e consolidarle richiede molti sforzi mentali, richiede molto tempo. La ripetizione classica del pappagallo, utilizzando appunto la memoria uditiva, torna molto utile nel costruire strutture mnemoniche"ad hoc" a tempo perso.

Prendiamo questa semplice lista:

- Letto

- finestra

- camera

- bagno

- cucina

- entrata

- pianerottolo, o cancello

- automobile, moto o autobus

- strada

- bidoni spazzatura

Per leggerla ci vogliono pochi secondi per visualizzarla invece ce ne vogliono molti di più se dobbiamo impararla a memoria in modo sequenziale. Può essere memorizzata in due modi: ripetendola verbalmente o mentalmente, oppure visualizzando una sequenza visiva dove ogni informazione e legata all'altra.

Le strutture mnemoniche create per memorizzare informazioni devono essere ripassate periodicamente, la memoria uditiva è la via più veloce per eseguire questi ripassi. Per esperienza posso dire che le parole in uno schedario sono la chiave per aprire una porta di accesso alla memoria visiva corrispondente a quella parola.



Prossimo articolo: La fusione di due o più tecniche di memoria

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Edited by Massimiliano-Masala - 7/12/2022, 00:46
view post Posted: 7/12/2022, 00:09     Memoria visiva, memoria emotiva e memoria uditiva - Corso gratuito tecniche di memoria livello due 2011
Memoria visiva, memoria emotiva e memoria uditiva

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seconda parte: la memoria emotiva
In tutti i libri, in tutti i corsi, di tecniche di memoria, è praticamente impossibile trovare qualcosa, o qualcuno, che ometta l'emotività come argomento quando descrive o insegna l'utilizzo delle tecniche di memoria.

Tutti i "formatori" si trovano d'accordo (inconsapevolmente o meno), che l'emotività può giocare un ruolo fondamentale sulle memorizzazioni.
E' ovvio che più si sfrutta il potenziale emotivo, più carica avrà il nostro ricordo che vogliamo memorizzare volontariamente.

Ma cosa significa usare l'emotività nella memorizzazione?

Le persone sono veramente in grado di applicare una forza emotiva cosciente all'informazione da memorizzare?
Le persone sono in grado di "definire" chiaramente che cos'è l'emotività e come questa può essere usata in modo cosciente?

Facciamo un esempio riferito all'articolo precedente. Riprendiamola parola ARCHITETTURA.


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Da dove può scaturire l'emotività in questa conversione visiva secondo te?

Se si analizza il contesto possiamo dire che l'unica cosa che può generare qualche forma di emotività, è l'assurdità associativa che si va a creare dall'unione tutti questi elementi visivi:
ARCHI = tanti archi che puntano le loro frecce verso una tetto…..
TETTURA= ….dove seduta si trova il tenete Uhura (personaggio di Star Trek – prima serie).

Ovviamente la visualizzazione è soggettiva e produrrà effetti diversi su persone diverse ma il solo fatto di legare tra di loro le immagini, creando un storia ridicola, assurda, paradossale, produrrà un surrogato emotivo che aumenterà la memorizzazione a livello cosciente.

L'emotività è quindi necessaria (in questo sembrano essere d'accordo tutti), per rendere la memorizzazione efficacie ma per quanto possiamo spremere questo potenziale, per quanto possiamo attingere dalle nostre "riserve emotive"?

Chi è intenzionato seriamente a raggiungere dei buoni livelli di memorizzazione da stupire la maggior parte dei "comuni mortali" che sfruttano solamente la memoria a breve termine, deve maturare la consapevolezza che l'emotività richiamata in modo cosciente per la memorizzazione, è un qualcosa che ha una durata limitata.
Provate a memorizzare una cinquantina di parole utilizzando solamente la sola tecnica associativa PAV, associando una parola all'altra come in una catena e capirete quanto può essere mentalmente stancante e inefficacie, sulle medie e lunghe distanze, questo modo di memorizzare.

Più attingiamo all'emotività attraverso l'utilizzo della creatività (situazione assurde, ridicole, paradossali), più accorciamo i tempi di memorizzazione. Che significa?
Significa che gli sforzi mentali hanno una durata limitata proprio come quelli fisici e quindi occorre essere in grado di distribuirli in un determinato arco di tempo, in maniera ottimale.

Ma come è possibile fare economia di emotività e memorizzare anche per mezz'ora, o un ora (come i campioni del WMC) di seguito senza mai fermarci?

E' possibile ridurre gli sforzi creativi che attingono alle riserve emotive (fine memorizzazione), utilizzando strutture di memoria costruite con ricordi a lungo termine.
Un esempio pratico è utilizzare la fusione di due tecniche di memoria come la tecnica dei loci e la tecnica dei loci temporali.

Utilizzando queste due tecniche insieme, si sfruttano molto di più ricordi della memoria a lungo termine che hanno di per se già un potenziale mnemonico a livello cosciente.
Se in ogni "loco" convivono già due ricordi pronti come "pinza" per la memorizzazione di una parola (ad esempio), questo influirà sui tempi e sugli sforzi mentali che andremo a sostenere che saranno notevolmente inferiori rispetto all'utilizzo di una comune tecnica associativa, o di una singola tecnica di memoria come la tecnica dei loci.

Sottovalutare quest'aspetto è come voler raggiungere un luogo utilizzando solamente le nostre gambe, quando invece possiamo utilizzare un bicicletta per arrivare prima sprecando meno energie e tempo.
Il corso tecniche di memoria livello due ha, tra i suoi obbiettivi, quello di fare economia di risorse mentali per rendere la memorizzazione meno faticosa e più veloce.
Gli esercizi, la continuità, sono molto importanti per acquisire maggiori abilità ma è necessario adottare delle strategie di ottimizzazione per ridurre gli sforzi e aumentare il "profitto", in questo caso, la quantità di informazioni memorizzabili in un determinato periodo di tempo.



Prossimo articolo:
Memoria visiva, memoria emotiva e memoria uditiva 3


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Edited by Massimiliano-Masala - 7/12/2022, 00:47
view post Posted: 7/12/2022, 00:04     Memoria visiva, memoria emotiva e memoria uditiva - Corso gratuito tecniche di memoria livello due 2011
Corso gratuito tecniche di memoria livello due 2011


Memoria visiva, memoria emotiva e memoria uditiva


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prima parte: la memoria visiva e i livelli di memorizzazione

I livelli di memorizzazione nascono dal forum di "imparare a ricordare", con il fine di "standarizzare" il livello di memorizzazione. Come paragone possiamo immaginare le cinture di alcune arti marziali, dove la bianca è la più bassa è la cintura nera è la più alta come colore (considerando che dalla nera in poi esistono i gradi di di cintura nera).

Comprendere il nostro livello di memorizzazione, è un requisito necessario se vogliamo aumentare il nostro potenziale mnemonico e soprattutto, se vogliamo avere la consapevolezza di quali siano le nostre capacità di memorizzazione attuali.

Il forum di imparare a ricordare, privilegia come nel cervello umano, l'utilizzo della memoria visiva.
La memoria visiva, secondo le fonti scientifiche ufficiali (correggetemi se sbaglio), è la memoria che occupa più spazio nel cervello umano. Si può quindi dedurre che la memoria visiva e anche la memoria che utilizziamo di più in modo passivo.

Cosa significa?

Ogni giorno dai nostri occhi entrano migliaia e miglia di informazioni di carattere visivo, la maggior parte sono già nella nostra memoria a lungo termine, vediamo continuamente informazioni visive ignorandole, ci spostiamo nel loro interno inconsapevolmente, in quanto conosciute.
Se riflettiamo e facile intuire che dentro di noi abbiamo tutti, un serbatoio di informazioni a cui poco attingiamo in modo attivo.

Per "modo attivo" intendo il meccanismo che utilizziamo quando ricordiamo, ossia, ogni volta che eseguiamo lo sforzo mentale per portare alla coscienza un ricordo.

Che sia un ricordo episodico passato di una festa, che sia un ricordo di un evento emotivo importante, un ricordo della scadenza di una multa che abbiamo preso, il ricordo di che giorno è oggi, ogni volta che facciamo appello alla memoria, in modo cosciente, utilizziamo attivamente la memoria.

Il monitor che abbiamo davanti agli occhi è un insieme di informazioni visive che passano attraverso i nostri occhi, in un contesto visivo-reale più grande. Se in questo momento proviamo a a chiudere gli occhi è ad immaginare che il nostro monitor che abbiamo davanti sia in un altro luogo e noi con lui, otterremmo come risultato l'utilizzo della memoria in modo attivo.

Chi è già abile nel memorizzare intuirà certamente che quest'atto mentale è già memorizzare, anche se alla fine stiamo solamente muovendo dei ricordi a lungo termine per "imprigionare" un informazione forse "a breve termine".

Disponiamo di un innumerevole quantitativo di informazioni visive da poter elaborare ma che nella maggior parte della nostra vita, svolgono solamente una funzione passiva e inconscia.

La conversione visiva

Utilizzando la tecnica dei loci rievochiamo ricordi visivi della realtà. Ricordi chiamati "a lungo termine".
Se la prima informazione che devo memorizzare è "architettura", visualizzerò mentalmente il primo luogo (ad esempio, la prima fermata di autobus davanti a casa nostra), e creerò delle associazioni luogo-immagini-parole.

Essendo una parola poco pratica a livello visivo la trasformerò in più immagini, quindi:

ARCHI = tanti archi che puntano le loro frecce verso una tetto…..
TETTURA= ….dove seduta si trova il tenete Uhura (personaggio di Star Trek – prima serie)

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Trovate le immagini il passo successivo sarà quello di fare appello alla creatività e associare tutte le informazioni all'interno del loco per poter ricordare la parola, architettura.

Tutto questo lavoro, tutte queste elaborazioni mentali, richiedono una specifica abilità nel pensare e nel gestire ricordi preesistenti e creatività nello stesso tempo. In apparenza può sembrare semplice ma per chi conosce poco l'argomento e tutt'altro che facile.

La conversione fonetica è un altro esempio di come poche persone riescano ad apprenderla, nonostante si tratti di poche regole. Parole, numeri, suoni, immagini che ruotano intono ad un ragionamento fuori dagli schemi ordinari del pensiero e che ci mettono in crisi per la loro "macchinosità" apparente.
Difficoltà simili si incontrano, ad esempio, nell'imparare a guidare un automobile. Sino a che non si raggiunge una certa confidenza con la guida e con il mezzo di trasporto che stiamo utilizzando, saremo sempre molto lenti nel procedere per la nostra insicurezza di sbagliare qualcosa. La capacità di elaborare pensieri complessi, fine memorizzazione, è un abilità che si sviluppa nel tempo e con la pratica.

Per aumentare le proprie abilità mnemoniche oltre ai classici test di memorizzazione: liste, numeri, mazzi di carte, immagini, ecc., possiamo praticare l'esercizio più elementare che chiunquepuò fare( anche chi non conosce le tecniche di memoria).
L'esercizio consiste nel di ricordare, ad esempio, tutta la giornata che abbiamo vissuto prima di andare a dormire. Anche i riepiloghi mentali durante la giornata di quello che abbiamo fatto è un ottimo stimolante per la memoria usata attivamente. Più stimoliamo il meccanismo del richiamo delle informazioni, più aumenteremo le nostra performance mnemoniche.

In sintesi, più muoviamo le informazioni visive in modo attivo, più aumentiamo le performance del meccanismo mentale che richiama alla coscienza informazioni e ricordi.
Per comprendere pienamente l'essenza di quello che è scritto prova a chiederti quante volte oggi, hai richiamato delle informazioni visive in modo cosciente, o incosciente, e per quanto tempo.


Prossimo articolo:
Memoria visiva, memoria emotiva e memoria uditiva


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Edited by Massimiliano-Masala - 7/12/2022, 00:43
view post Posted: 6/12/2022, 23:59     Memorizzazione a corta distanza e memorizzazione a lunga distanza - Corso gratuito tecniche di memoria livello due 2011

Memorizzazione a corta distanza e memorizzazione a lunga distanza


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Ai campionati mondiali di memoria: WMC (word memory champion), i partecipanti si sfidano in un decatlon di prove che possono durare da una ventina di secondi per memorizzare un mazzo di carte intero, sino ad un ora di tempo per memorizzare molti mazzi di carte, o centinaia di numeri.
Ogni persona ha dei ritmi e dei tempi di memorizzazione variabili, a seconda di diversi fattori, tra cui quello ambientale ed emotivo che può influenzare pesantemente un risultato.

Quante informazioni siamo in grado di memorizzare e per quanto tempo siamo in grado di impegnare il nostro cervello nella memorizzazione senza mai fermarci?
Quando il nostro sforzo mentale comincia a diminuire sino ad esaurirsi completamente?

Questo è un dato molto importante per chi utilizza le tecniche di memoria fine lo studio, o per divertimento. Comprendere quanto possiamo «correre tutto in un fiato» è un altra consapevolezza che un mnemonista dovrebbe conoscere.
Come si determina questo valore?

E' molto semplice è sufficiente prendere un numero di x cifre, o una lista di parole e memorizzare sino a che non ci stanchiamo.
Per facilitare questo compito possiamo utilizzare questo link che ci permette di impostare un certo numero di parole casuali e di indicare un tempo di memorizzazione, per ogni parola visualizzata.
Non è importante in questa prova se dimentichiamo qualche parola, il fine di questo test è capire per quanto tempo siamo in grado di utilizzare la memoria e le associazioni attivamente.
Il risultato che si ottiene è un dato che mette «nero su bianco», un nostro limite in un determinato periodo di tempo e luogo. Un valore che può essere confrontato nel caso di miglioramenti, o peggioramenti.

Accedi al test a tempo Memory Jim



Un altro test semplice che andrebbe fatto mensilmente è la memorizzazione di un mazzo di carte. Questi dati possono tornare utili nel caso stiamo dei lunghi periodi senza utilizzare le tecniche di memoria.
Il mio miglior risultato è stato di 3 minuti e 48 secondi.
Il mio peggior risultato è stato memorizzare un mazzo di carte in 10 minuti.
Il mio tempo peggiore è più o meno lo stesso tempo che ha impiegato Gianni Golfera (l'uomo con più memoria al mondo), quando ha dovuto dare una dimostrazione ai sui corsisti, per dimostrare che era in grado di memorizzare un mazzo di carte, dopo che striscia la notizia aveva messo in discussione pubblicamente la sue capacità mnemoniche.

Credo che 10 minuti per memorizzare un mazzo di carte, ad un certo livello di capacità di memorizzazione, rifletta una mancanza di allenamento, un interruzione dell'utilizzo delle mnemotecniche per un lungo periodo.
Per questo motivo è necessario avere dei riferimenti per capire quali siano le nostre attuali capacità di memorizzazione.

Prossimo articolo: Memoria visiva, memoria emotiva e memoria uditiva


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Edited by Massimiliano-Masala - 7/12/2022, 00:41
view post Posted: 6/12/2022, 23:53     La consapevolezza della propria capacità di ricordare - Corso gratuito tecniche di memoria livello due 2011
Corso gratuito tecniche di memoria livello due 2011



La consapevolezza della propria capacità di ricordare


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Se riusciamo a memorizzare 30 parole o un numero di 30 cifre, rimanendo sotto i 5 minuti, abbiamo probabilmente capito come funziona una mnemotecnica. Se abbiamo raggiunto questo livello possiamo tranquillamente triplicare questa cifra, in un tempo accettabile e senza preoccuparci troppo di come trovare il tempo per imparare.

Se poi conosciamo perfettamente lo schedario fonetico e siamo in grado di ripeterlo senza difficoltà e convertire all'istante un numero di due cifre in un immagine, allora abbiamo sufficienti requisiti per comprendere il "corso tecniche di memoria livello due".

Anche il possedere 100 loci numerati, o 100 personaggi per le nostre memorizzazioni potremmo ritenere, anche in questo caso, di essere ad un discreto livello.

Per esperienza diretta posso confermare che le tecniche di memoria si imparano meglio a tempo perso che seguendo un programma di esercizi che annoiano e che non si porteranno mai a termine.

E' necessario prendere seriamente in considerazione, di trovare sempre un paio di minuti al giorno per memorizzare qualcosa. Anche una ventina di parole di qualcuno che sta parlando, o di qualcosa che ascoltiamo alla radio o alla TV, tre o quattro numeri di telefono, oggetti presi a caso intorno a noi, senza seguire un senso logico. Poco importante è il risultato negli in questi "micro allenamenti", l'importante e mantenere accesa, un pochino, la fiammella che muove il meccanismo della visualizzazione.
E' probabile che molti abbiano difficoltà nel trovare anche solo due minuti nell'arco della giornata ma se riusciamo a effettuare questo piccolo sforzo ogni giorno, ci si renderà conto da se come tutto diventerà sempre più facile, preciso e veloce.

In più di due anni di lavoro svolti nel capire come rendere le mnemotecniche più semplici da apprende e analizzando migliaia di esperienze (molte nel web e molte in questo forum), ho capito che le persone si disinteresseranno con il tempo alle mnemotecniche perché hanno difficoltà ad applicarle nella vita di tutti i giorni, questo perché la "cultura ufficiale" delle tecniche di memoria prevede un insegnamento di tipo scolastico, o seguendo modelli accademici o professionali.
Dopo un po' la noia, l' auto-demotivazione e lo schivare anche un paio di minuti al giorno per una banale memorizzazione, porta inevitabilmente il nostro interesse per le mnemotecniche, nel dimenticatoio delle nostre esperienze.

Uno degli scopi del corso di tecniche di memoria livello due è riuscire a raggiungere la consapevolezza di quale siano le nostre capacità reali attuali e la nostra media di memorizzazione in un determinato tempo, ad esempio quanto impieghiamo nel memorizzare 30 parole casuali?

Capire la la nostra capacità di memorizzazione a "corta distanza" è molto semplice, basta eseguire uno di questi quattro test, o tutti, e determinare il risultato della memorizzazione.

Passiamo subito alla pratica e scegliamo il livello di memorizzazione più consono alle nostro livello attuale:



Memorizza 30 parole in 90 secondi
(una parola ogni tre secondi)



Memorizza 30 parole in 150 secondi
(una parola ogni cinque secondi)
(video non disponibile)



Memorizza 30 parole in 210 secondi
(una parola ogni sette secondi)
(video non disponibile)




Memorizza 30 parole in 300 secondi
(una parola ogni sette secondi)
(video non disponibile)


Ogni video corrisponde ad un livello di memorizzazione sulla "corta distanza".

Se riusciamo a memorizzare il 90% delle informazioni, possiamo dire di essere sulla buona strada per migliorare ed ottenere il 100% del risultato. Un errore di memorizzazione è quando dimentichiamo una parola, quando la confondiamo con un altra, oppure quando sbagliamo la posizione dove abbiamo memorizzato l'informazione.

Il tempo di memorizzazione che spendiamo per associare le informazioni che sono visualizzate nel video, rappresenta la nostra abilità e la nostra sicurezza nel legare delle immagini tra di loro.
Se ci occorrono 7-10 secondi per memorizzare una parola, un immagine, o un numero, significa che spendiamo troppe energie mentali per ricordare in modo cosciente.
Esistono associazioni che funzionano e associazioni che non funzionano, scoprire il perchè, ci permetterà di ridurre i tempi di memorizzazione. Possiamo esercitarci all'infinito ma possiamo anche sbagliare per abitudine all'infinito.

Puntiamo l'attenzione sugli errori che facciamo durante le associazioni, scopriamo eventuali punti deboli dei nostri loci ed eventualmente rafforziamoli, quando necessario.


Prossimo articolo: Memorizzazione a corta distanza e memorizzazione a lunga distanza
Indice







Edited by Massimiliano-Masala - 7/12/2022, 00:36
view post Posted: 6/12/2022, 23:46     Introduzione e indice al corso di livello due - Corso gratuito tecniche di memoria livello due 2011
Corso gratuito tecniche di memoria livello due 2011


Introduzione e indice al corso di livello due



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Per comprendere gli argomenti del livello due occorre avere già una certa confidenza con le tecniche di memoria.

Il corso livello zero è stato creato per quelle persone che non sanno nulla di mnemotecniche, o che si sono avvicinate da poco all'argomento. Chi completa il corso mettendo in pratica le regole descritte, otterrà come strumento una struttura mnemonica a lungo termine organizzata a livello cosciente. Questa struttura di 100 immagini può essere considerata come tante lavagne numerate dove, puoi "scrivere" informazioni.

Chi riesce a ripetere lo schedario 0-100 verbalmente, mentalmente, o visivamente, in meno di novanta secondi, ha la certezza che la sua struttura mnemonica è discretamente consolidata.
Chi conosce lo schedario del corso livello zero automaticamente conoscerà anche la tecnica della conversione fonetica.

Nel corso livello uno, è indicato come gestire e potenziare la propria memoria attraverso delle strategie mentali, come valutare il proprio livello di memorizzazione.
Uno step è dedicato ad una nuova tecnica di memoria molto potente e molto semplice da capire.

Nel corso tecniche di memoria livello due acquisteremo l'abilità di gestire meglio i tempi di memorizzazione e risolveremo eventuali problemi associativi che rallentano le nostre performance mnemoniche.
Sarà pubblicata una super tecnica di memoria che permetterà di rendere la memorizzazione molto più semplice, risparmiando preziose energie e riducendo gli sforzi per associare le informazioni.

Gli articoli pubblicati in questo corso livello due, daranno per scontato che tu abbia letto e messo in pratica il corso livello zero e il corso livello uno.
In questo corso di livello avanzato, per fare delle domande, dovrai condividere la tua esperienza in modo dettagliato con la tecnica di memoria con cui hai delle difficoltà, o dubbi.

Il corso sarà operativo dalla settimana prossima e inizierà con un test di memoria, in modo da renderti consapevole, di quali siano i tuoi limiti attuali e di quale sia la tua media di memorizzazione a singolo elemento.

Essere consapevoli di quali siano i propri limiti attuali è tra le cose fondamentali da conoscere per capire come aumentare le performance mnemoniche.



Argomenti trattati nel corso tecniche di memoria livello due:



1. La consapevolezza del saper memorizzare



2. Memorizzazione a corta distanza e a lunga distanza



3. La memoria visiva e i livelli di memorizzazione



4. La memoria emotiva



5. La memoria uditiva



6. La fusione di due o più tecniche di memoria





Edited by Massimiliano-Masala - 7/12/2022, 00:23
view post Posted: 6/12/2022, 22:06     Qual'è il segreto delle tecniche di memoria? - Corso gratuito tecniche di memoria livello uno 2011
Corso gratuito tecniche di memoria livello uno 2011



Qual'è il segreto delle tecniche di memoria?
Quali sono i livelli di memorizzazione che posso raggiungere?

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Se hai seguito il corso livello zero e hai continuato sino a questo post, dovresti aver ottenuto la consapevolezza che memorizzare attivamente è uno sforzo mentale limitato solo dal tempo e dall'abilità di articolare il nostro pensiero.
Chi riesce a memorizzare una lista di 50 parole, un mazzo di carte, un numero di 50 cifre ha acquisito la consapevolezza di come certi meccanismi mentali possono permetterci di superare di parecchio, il livello comune di memorizzazione delle persone normali.
E improbabile trovare qualcuno tra di noi che riesca, ad esempio, memorizzare un mazzo di carte oppure anche un numero di 30 cifre.
Gli unici in grado di farlo sono solo due tipi di persone, quelli dotati di particolari abilità innate (molto rari), oppure chi ha imparato come articolare il pensiero per memorizzare in modo efficacie.

Questo tipo di prove per la maggior parte sono straordinarie, incredibili, per altri invece sono solo prove elementari di memorizzazione.
Memorizzare è uno sforzo mentale attivo e cosciente, un sforzo mentale che dovrebbe essere praticato giornalmente, anche per una manciata di minuti al giorno.
In Italia c'è una pessima cultura sulle tecniche di memoria, vengono viste come un qualcosa che serve esclusivamente per studiare, o ricordare liste di informazioni, o liste della spesa.
Le tecniche di memoria sono un opportunità per imparare a utilizzare e a sviluppare nuovo tipi di ragionamento, stimolando continuamente la memoria in modo attivo e coinvolgendo meccanismi che mettono insieme associazioni, immagini, emozioni, "montate" da noi, con uno sforzo cosciente e organizzato.

Il segreto delle mnemotecniche è: più organizzati sono i nostri ricordi nella memoria in modo cosciente, più informazioni riusciremo a memorizzare.
Gli unici limiti che un mnemonista incontra, è il tempo di memorizzazione di una o più informazioni e la capacità di "stoccarle" in modo ordinato in una determinata struttura mnemonica.

Una cosa molto importante di cui abbiamo parlato pochissimo è la differenza tra il memorizzare è il ripetere. Memorizzare e ripetere sono due funzioni distinte del cervello e hanno velocità di esecuzione diverse che possono variare in modo soggettivo.

Nel corso tecniche di memoria livello due tratteremo in modo approfondito queste due funzioni che marciano sempre insieme a braccetto ogni volta che effettuiamo una memorizzazione.

FINE

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Edited by Massimiliano-Masala - 6/12/2022, 22:35
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