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CITAZIONE Non posso fare a meno di pensare che se mi fossi applicata molto di più al liceo, gran parte del "lavoro" sarebbe stato svolto 15 anni fa, quando la mente era decisamente più elastica. Non credo proprio che questa sia la causa, il nostro cervello è plastico e nel tempo può "ricablare", aumentare le sue capacità, sviluppare nuove abilità cognitive. Forse quando si ha meno di vent'anni, la memoria è più performante sulle corte distanze ma se si tratta di studiare qualcosa di sostanzioso non credo proprio che l'età sia un fattore determinate sulla capacità di acquisire contenuti e apprenderli. Una mente giovane è molto più soggetta a distrazioni se non è particolarmente determinata a raggiungere un risultato. CITAZIONE Ecco, io non saprei proprio da dove partire, poiché il solo pensiero di dover riassumere un intero "paragrafo" in una parola chiave, mi darebbe l'impressione (che magari non sarà neanche vera!) di tralasciare tutto un corollario di concetti più o meno fondamentali per l'esposizione dell'argomento. Ed ecco, infatti, che parto con la stesura dei riassunti inutili, che in realtà corrispondono pressoché al libro. Non so se mi sono spiegata. Se rileggi meglio con attenzione quello che ho scritto sino ad ora, troverai le migliori soluzioni che puoi mettere in campo. Il fatto è che non ti piacciono, o non l’hai prese sul serio, o non la hai viste proprio. E' un qualcosa di assolutamente comune il tuo renderti conto che il metodo di studio che utilizzi non è proprio adeguato alle tue esigenze e soprattutto è dispersivo. Ci sono persone che con il solo fare riassunti e ripetere si sono laureate con il massimo dei voti. Le parole chiave sono dei punti di partenza da cui è possibile concatenare altre informazioni, apprendere le mnemotecniche è il primo passo per riuscire a mantenere in testa molte più informazioni rispetto alla comune capacità di memorizzazione. Una persona volendo può scriversi una lista di parole chiave e in seguito utilizzarle in sequenza per articolare il discorso o la lezione che deve ripetere invece di guardare sempre il riassunto costruito, o il libro. Volendo si potrebbero anche usare le mappe ma personalmente credo che la memorizzazione di parole chiave sia più efficiente. Per me studiare è un qualcosa che richiede flessibilità mentale, poi ovviamente quando si è vincolati al tempo tutto diventa estremamente più complicato ma personalmente credo che il problema principale siano le routine quotidiane e la mancanza di un metodo adeguato a rendere tutto più difficile. CITAZIONE Ho letto che ci sono persone capaci di ripetere un intero programma di una materia il giorno prima dell'esame (io, ad esempio, ho necessità di dividerlo in 2-3 giorni) e da quello che mi è sembrato di capire, la fa da padrone il creare degli schemi o delle successioni che permettano di creare una vera e propria scaletta mentale Prima di tutto bisogna capire di quante informazioni stiamo parlando: 100, 300, 1000, 3000 pagine. Qual è il livello di difficoltà degli argomenti? Ci sono termini tecnici o parole complesse da ricordare? Ci sono parti che pur essendo scritte in Italiano sembrano comunque scritte in cinese? Nonostante non sia più vincolato da qualche tempo per dare esami da più di un ventennio (ora ho 44 anni), continuo a studiare perché ho un "sacco" di cose ancora da imparare e ti assicuro che anche a me manca il tempo e sono insofferente del fatto che non sono cosi veloce ad apprendere come vorrei. Nemmeno io sono uno che ricorda tutto al primo colpo! Io non riuscirei mai a mettermi li, fare riassunti, mappe o altre cose che portano via un sacco di tempo. Ripetere però credo che sia una necessità perché si abitua il cervello ad articolare il pensiero in un certo modo per imparare a diventare dei piccoli "pappagallini oratori". Io utilizzo principalmente il metodo dell'ascolto da parecchi anni, incido tutti i miei libri che devo studiare e ne faccio un riassunto verbale. Ti assicuro che si perde molto meno tempo e il metodo è molto più efficiente e diretto. Ascoltare è più semplice e meno stancante di leggere. Quando un argomento mi sembra più difficile da assimilare utilizzo le "bozza mentali digitali" che sono semplicemente una serie di immagini create su un "foglio bianco" digitale. Utilizzando un banale software elementare di fotoritocco come paint e possibile creare una serie immagini rinominandole 01, 02, 03, .... come se usassi un normalissimo foglio di carta bianco con: matita, pennarelli, forbici, pezzi di immagini da ritagliare e incollare, schemi, ecc...ecc.. Che non è proprio la stessa cosa di una mappa mentale, poiché le "bozze mentali digitali" (una mia invenzione), possono essere in seguito montate come video per essere viste in sequenza ad un intervallo (quello che serve per riflettere), oppure possono essere semplicemente utilizzate in sequenza cosi come semplici immagini, utilizzando un comune player. La particolarità di questo metodo come quello dell'ascolto, è che lo studio diventa estremamente flessibile grazie alla possibilità delle tecnologie che disponiamo. Una bozza mentale digitale può essere visualizzata su uno smartphone, su una TV anche di qualche anno (anche di cinque anni), un riassunto audio, o una lezione può essere ascoltata su un lettore mp3 mentre si sta andando da qualche parte, oppure si può utilizzare lo smartphone che si possiede. Questi due metodi che ti ho citato sono estremamente flessibili e incrementano la capacità di adattattarsi a studiare in condizioni ambientali differenti. Il metodo dell'ascolto è però visto come un qualcosa da evitare in quanto per tutti è terribile, un orrore ascoltare la propria voce; non siamo noi, è qualcun altro!!! Il metodo delle bozze mentali digitali invece è visto come un qualcosa che fa perdere tempo, più che altro perché si trova la scusa di non essere capaci di utilizzare dei software che un bambino di terza elementare riuscirebbe a utilizzare dopo pochissimo tempo. Io mi reputo uno studente a vita e quindi per me è stata una necessità sviluppare nuove strategie di studio e soprattutto nuove abilità cognitive. In questo nuovo millennio non ci si può più permettere di sedersi in un mondo dove le informazioni crescono smisuratamente, quindi se si vuole stare al passo con i tempi la flessibilità mentale e la capacità di organizzare e gestire nuove informazioni, trovare strategie di apprendimento adeguate alle nostre esigenze, è una necessità. Perdona la mia prolissità ma essendo un tuo un problema molto comune, utilizzerò successivamente questo post come una specie di FAQ a uno dei problemi più comuni degli studenti. Se vuoi puoi cambiare e migliorare il tuo metodo di studio ma ci vuole pazienza con se stessi; le routine quotidiane sono i "bastoni tra le ruote" per quando vogliamo inserire nuovi modi di apprendere e di studiare. Non si può pretendere di cambiare i nostri "stereotipi" di studio dal giorno alla notte, e nemmeno in uno o due settimane. Chi afferma il contrario è solamente un bugiardo, oppure utilizza dei farmaci sperimentali notropi. Chiedi pure se alle altre domande. |