Votes taken by Massimiliano-Masala

view post Posted: 31/1/2016, 13:34     +1Mi presento - Presentazioni 2016
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Non posso fare a meno di pensare che se mi fossi applicata molto di più al liceo, gran parte del "lavoro" sarebbe stato svolto 15 anni fa, quando la mente era decisamente più elastica.

Non credo proprio che questa sia la causa, il nostro cervello è plastico e nel tempo può "ricablare", aumentare le sue capacità, sviluppare nuove abilità cognitive.
Forse quando si ha meno di vent'anni, la memoria è più performante sulle corte distanze ma se si tratta di studiare qualcosa di sostanzioso non credo proprio che l'età sia un fattore determinate sulla capacità di acquisire contenuti e apprenderli. Una mente giovane è molto più soggetta a distrazioni se non è particolarmente determinata a raggiungere un risultato.

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Ecco, io non saprei proprio da dove partire, poiché il solo pensiero di dover riassumere un intero "paragrafo" in una parola chiave, mi darebbe l'impressione (che magari non sarà neanche vera!) di tralasciare tutto un corollario di concetti più o meno fondamentali per l'esposizione dell'argomento. Ed ecco, infatti, che parto con la stesura dei riassunti inutili, che in realtà corrispondono pressoché al libro. Non so se mi sono spiegata.

Se rileggi meglio con attenzione quello che ho scritto sino ad ora, troverai le migliori soluzioni che puoi mettere in campo. Il fatto è che non ti piacciono, o non l’hai prese sul serio, o non la hai viste proprio. E' un qualcosa di assolutamente comune il tuo renderti conto che il metodo di studio che utilizzi non è proprio adeguato alle tue esigenze e soprattutto è dispersivo. Ci sono persone che con il solo fare riassunti e ripetere si sono laureate con il massimo dei voti.

Le parole chiave sono dei punti di partenza da cui è possibile concatenare altre informazioni, apprendere le mnemotecniche è il primo passo per riuscire a mantenere in testa molte più informazioni rispetto alla comune capacità di memorizzazione. Una persona volendo può scriversi una lista di parole chiave e in seguito utilizzarle in sequenza per articolare il discorso o la lezione che deve ripetere invece di guardare sempre il riassunto costruito, o il libro. Volendo si potrebbero anche usare le mappe ma personalmente credo che la memorizzazione di parole chiave sia più efficiente.
Per me studiare è un qualcosa che richiede flessibilità mentale, poi ovviamente quando si è vincolati al tempo tutto diventa estremamente più complicato ma personalmente credo che il problema principale siano le routine quotidiane e la mancanza di un metodo adeguato a rendere tutto più difficile.
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Ho letto che ci sono persone capaci di ripetere un intero programma di una materia il giorno prima dell'esame (io, ad esempio, ho necessità di dividerlo in 2-3 giorni) e da quello che mi è sembrato di capire, la fa da padrone il creare degli schemi o delle successioni che permettano di creare una vera e propria scaletta mentale

Prima di tutto bisogna capire di quante informazioni stiamo parlando: 100, 300, 1000, 3000 pagine.
Qual è il livello di difficoltà degli argomenti? Ci sono termini tecnici o parole complesse da ricordare? Ci sono parti che pur essendo scritte in Italiano sembrano comunque scritte in cinese? :D

Nonostante non sia più vincolato da qualche tempo per dare esami da più di un ventennio (ora ho 44 anni), continuo a studiare perché ho un "sacco" di cose ancora da imparare e ti assicuro che anche a me manca il tempo e sono insofferente del fatto che non sono cosi veloce ad apprendere come vorrei. Nemmeno io sono uno che ricorda tutto al primo colpo!

Io non riuscirei mai a mettermi li, fare riassunti, mappe o altre cose che portano via un sacco di tempo. Ripetere però credo che sia una necessità perché si abitua il cervello ad articolare il pensiero in un certo modo per imparare a diventare dei piccoli "pappagallini oratori".
Io utilizzo principalmente il metodo dell'ascolto da parecchi anni, incido tutti i miei libri che devo studiare e ne faccio un riassunto verbale. Ti assicuro che si perde molto meno tempo e il metodo è molto più efficiente e diretto. Ascoltare è più semplice e meno stancante di leggere.

Quando un argomento mi sembra più difficile da assimilare utilizzo le "bozza mentali digitali" che sono semplicemente una serie di immagini create su un "foglio bianco" digitale. Utilizzando un banale software elementare di fotoritocco come paint e possibile creare una serie immagini rinominandole 01, 02, 03, .... come se usassi un normalissimo foglio di carta bianco con: matita, pennarelli, forbici, pezzi di immagini da ritagliare e incollare, schemi, ecc...ecc.. Che non è proprio la stessa cosa di una mappa mentale, poiché le "bozze mentali digitali" (una mia invenzione), possono essere in seguito montate come video per essere viste in sequenza ad un intervallo (quello che serve per riflettere), oppure possono essere semplicemente utilizzate in sequenza cosi come semplici immagini, utilizzando un comune player.
La particolarità di questo metodo come quello dell'ascolto, è che lo studio diventa estremamente flessibile grazie alla possibilità delle tecnologie che disponiamo.
Una bozza mentale digitale può essere visualizzata su uno smartphone, su una TV anche di qualche anno (anche di cinque anni), un riassunto audio, o una lezione può essere ascoltata su un lettore mp3 mentre si sta andando da qualche parte, oppure si può utilizzare lo smartphone che si possiede.
Questi due metodi che ti ho citato sono estremamente flessibili e incrementano la capacità di adattattarsi a studiare in condizioni ambientali differenti. Il metodo dell'ascolto è però visto come un qualcosa da evitare in quanto per tutti è terribile, un orrore ascoltare la propria voce; non siamo noi, è qualcun altro!!! :D :D :D
Il metodo delle bozze mentali digitali invece è visto come un qualcosa che fa perdere tempo, più che altro perché si trova la scusa di non essere capaci di utilizzare dei software che un bambino di terza elementare riuscirebbe a utilizzare dopo pochissimo tempo.
Io mi reputo uno studente a vita e quindi per me è stata una necessità sviluppare nuove strategie di studio e soprattutto nuove abilità cognitive. In questo nuovo millennio non ci si può più permettere di sedersi in un mondo dove le informazioni crescono smisuratamente, quindi se si vuole stare al passo con i tempi la flessibilità mentale e la capacità di organizzare e gestire nuove informazioni, trovare strategie di apprendimento adeguate alle nostre esigenze, è una necessità.
Perdona la mia prolissità ma essendo un tuo un problema molto comune, utilizzerò successivamente questo post come una specie di FAQ a uno dei problemi più comuni degli studenti.

Se vuoi puoi cambiare e migliorare il tuo metodo di studio ma ci vuole pazienza con se stessi; le routine quotidiane sono i "bastoni tra le ruote" per quando vogliamo inserire nuovi modi di apprendere e di studiare. Non si può pretendere di cambiare i nostri "stereotipi" di studio dal giorno alla notte, e nemmeno in uno o due settimane. Chi afferma il contrario è solamente un bugiardo, oppure utilizza dei farmaci sperimentali notropi.

Chiedi pure se alle altre domande.
view post Posted: 31/1/2016, 03:02     +1Mi presento - Presentazioni 2016
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tuttavia non posso fare a meno di notare come io ci metta molto più tempo di loro per apprendere svariate pagine di una qualsiasi materia.

Hai provato a capire perchè? C'è sempre un motivo e la colpa di certo non è mai perchè gli altri sono più bravi, o più intelligenti. Ci può essere qualcuno che ha una predisposizione maggiore a ricordare di più quello che legge e che studia ma non credo che questa predisposizione funzioni per ogni argomento ed ogni materia, ne sono più che certo.
Ci sono esperienze in questo forum di persone che si lamentavano che per studiare una ventina di pagine impiegavano ore e ore. Alcune addirittura hanno condiviso le loro frustrazioni (ne ho conosciuti moltissimi/e anche al di fuori di questo forum), in quanto passavano ore e ore su un libro per poi ricordare poco o niente di quello che avevano studiato. Io la chiamo normalità, routine comune tra gli studenti.


Questo non mi torna:
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La mia prima Laurea (Professioni Sanitarie) è stato un disastro: vedevo colleghi prendere voti altissimi pur studiando poco, mentre io ho dovuto sempre accontentarmi di valutazioni mediocri, ma che mi permettessero comunque di andare avanti con il corso di studi e trovare al più presto un lavoro.

Che significa valutazioni mediocri, ovviamente per te?

Avresti dovuto chiederglielo a questi tuoi colleghi che prendevano voti altissimi pur studiando poco, qual'era il loro "segreto".
Ne ho conosciuto di "secchioni" ma a parte qualche presuntuoso di cui non è stato possibile verificare se mentiva o meno che dichiarava di studiare poco e ottenere tanto, il resto hanno preso voti alti perchè "sgobbavano sui libri". Per questo non credo nell'esistenza di quel tipo di persone che hai descritto. Hanno sicuramento un "segreto".

Per quanto riguarda il resto, imparare le mnemotecniche è abbastanza semplice come teoria, un po meno facile e metterlr in pratica. E' un apprendimento dove non è tanto importante quanto tempo dedichi al giorno per la pratica ma per quanto tempo in modo continuato. Imparare le mnemotecniche non è come studiare un libro. Inoltre se non si è abituati a usare la memoria visiva in un determinato modo, è facile trovarsi in una situazione molto simile a quando provi a fare qualcosa con la mano che solitamente non usi.
Prova a usare la sinistra per mangiare, per scrivere, per lavarti i denti (o destra se sei mancina), ti assicuro che chi intraprende il percorso per imparare ad articolare la memoria visiva in un certo modo si trova in una situazione molto simile.
Pochi minuti al giorno è in modo continuato è la ricetta più semplice e il percorso più pianeggiante per questi tipi di apprendimenti. Purtroppo lo svantaggio che ci vuole molto più tempo.

Mi spiace, forse potrei averti scoraggiato ma questo è quello che si incontra quando si imparano le tecniche di memoria, stessa cosa succede anche quando provi ad integrare un nuovo metodo di studio in quello che usi di solito.

Comunque io ti suggerisco di cercare, prima di tutti di capire perchè:
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tuttavia non posso fare a meno di notare come io ci metta molto più tempo di loro per apprendere svariate pagine di una qualsiasi materia.

.......
Poi c'è chi dice che studiare è un gioco da ragazzi, altri che scrivono che sia possibile memorizzare 200 pagine in 40 minuti, sino ad arrivare a quelli che affermano che sia possibile dare un esame universitario di una certa consistenza in una settimana.
Non ho idea di quale sia la loro "pozione magica" ma dopo più di cinque anni di ricerca e condivisione di esperienze, posso affermare con estrema certezza che la possibilità di incrementare le proprie abilità mnemoniche e cognitive è un qualcosa di possibile ma sono necessarie essenzialmente alcune delle cose che ti ho scritto nella mia prima risposta.
Sennò aumentare il numero di ore di studio, utilizzando sempre il medesimo metodo/i.


Spero di non averti deluso ma purtroppo questa è la realtà per la stragrande maggior parte degli studenti e non studenti, me compreso ovviamente.
view post Posted: 30/1/2016, 18:02     +1Mi presento - Presentazioni 2016
Ciao Giulia e benvenuta in questo forum!

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cerco sempre su internet esperienze di altre persone che hanno preparato la stessa materia e... mi sono imbattuta in voi. :)

Puoi dirmi come sei arrivata in questo forum, o quale parola o frase hai digitato nel motore di ricerca (google, bing, yahoo, ...)?

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Ho sempre provato ammirazione per tutte quelle persone che si siedono agli esami senza pensieri di autosabotaggio e che riescono a studiare una materia in poco tempo, riuscendo a prendere valutazioni particolarmente alte... anche con il minor sforzo possibile.

Sono molti hanni che analizzo l'esperienze di studenti di diverse facoltà (medicina soprattutto) e ti posso dire che studenti che studiano materie in pochissimo tempo è più un qualcosa di unico che raro. Molti dissimulano la fatica.

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vedevo colleghi prendere voti altissimi pur studiando poco, mentre io ho dovuto sempre accontentarmi di valutazioni mediocri, ma che mi permettessero comunque di andare avanti con il corso di studi e trovare al più presto un lavoro.

C'è una ricerca dell'Harvard Medical School degli anni novanta che ha dimostrato che chi ha il massimo dei voti non necessariamente è il massimo anche nella pratica. Da questa ricerca hanno notato che chi era alla fine, ricordava poco e niente dei primi due anni nonostante avessero preso voti eccellenti.
Da questa ricerca sono stati rivisti i test di ammissione a questa facoltà. Quindi potrai facilmente dedurre che il fatto di prendere tutti 30 e lode con tanto di commozione del docente, non significa automaticamente che sarai automaticamente un 30 e lode nella vita. Tutto dipenderà dall'impegno e dalla determinazione che verranno messi in campo "dopo"!

Nello studio la capacità di pianificare, organizzare, di accettare i propri limiti (non si può spingersi oltre perchè tanto è inutile e dispersivo), per quanto riguarda studiare è un qualcosa di cui tutti: studenti e non studenti, dovrebbero diventare consapevoli.

CITAZIONE
Dunque, vi chiedo un aiuto da assoluta neofita. Non aspiro ad imparare le cifre del pi greco a memoria

La capacità di memorizzare non è unidirezionale, quindi che sia numeri, parole, immagini, o altro, non ha importanza. Io ho partecipato a questa competizione sportiva della memoria per dimostrare solo che non ero solo "chiacchere e distintivo" :D.
Uno dei miei prossimi obbiettivi, se trovo qualcuno mi da una mano, è quello di riuscire a memorizzare tutte la parti che compongono un essere umano. Una specie di lista organizzata, suddivisa in macro categorie, categorie, ecc.. Numericamente quante saranno, non è una lista infinita.

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Ho visto che questo Forum è frequentato per la maggior parte da studenti di Medicina come me e spero che tutti voi possiate darmi una mano.

In questa comunità non esistono formule o pozioni magiche e considerando le centinaia di esperienze che puoi trovare studiare non è un gioco da ragazzi per nessuno.
Dal punto di vista della mia ricerca e della mia esperienza personale (il mio interesse è lo sviluppo di abilità cognitive finalizzate all'apprendimento e non diventare un pappagallo in grado di ripetere un libro a memoria per filo e per segno), posso solo "dirti" che puntando su nuove strategie di studio mirate e soprattutto diventando pienamente consapevoli dei propri limiti, è già possibile fare un bel passo in avanti.
Il "problema" che tu hai descritto è comune praticamente a tutti gli studenti, indipendentemente dalla facoltà. Poi è ovvio che ci sono studenti molto determinati che si applicano nello studio anche più di 10 ore al giorno ma alla fine quelle dieci è più ore di "lavoro", cosa hanno prodotto al NETTO?

Tutti abbiamo dei limiti nel ricordare e nell'apprendere (me compreso ovviamente), quando però si diventa consapevoli quali siano i propri limiti, il modo di vedere lo studio, l'apprendimento cambia.
Non è proprio il massimo degli esempi ma se sai che fisicamente a piedi puoi percorrere in un giorno 10, 20, 30, 50 Km, potrai riuscire a determinare quanto impiegherai per percorrere un lungo tragitto di 1000 Km. Poi c'è anche da considerare altri fattori, se piove, se viene la neve, se ti sloghi una caviglia durante il percorso, ecc....ecc...
Non so com'è per le altre persone ma io quando sto male, ad esempio per una banale influenza non riesco a concentrarmi. Oppure ad esempio, mi capita di dormire male la notte e quindi il giorno sono a meno della metà delle mie performance e quindi non posso pretendere di svolgere un lavoro con il massimo rendimento.

Se studiare è l'unica cosa che una persona deve fare, se non ha problemi economici e dispone di tutto il tempo che vuole, è ovviamente avvantaggiato ma per chi studia e deve lavorare le cose si complicano molto di più.

Spero di averti mostrato chiaramente (anche se molto concentrato) il mio punto di vista.
Per il resto se hai delle domande sugli argomenti del forum non esitare a chiedere. ;)
view post Posted: 7/11/2015, 02:28     +2Photoreading - Un esperto risponde
Sul pianeta Terra ci sono sicuramente delle persone straordinarie come quella che hai citato che ha il record del mondo di lettura veloce, oppure, una persona affetta da sindrome d'autismo come Daniel Tammet dotato di una sinestesia sensoriale che gli permette di imparare un lingua in una settimana come l'islandese e lasciare a bocca aperta un presentatore televisivo di quella nazione. Oppure possiamo ricordarci di Ken Peek che ricordava a memoria 12000 volumi per filo e per segno ma la lista potrebbe essere molto più lunga di persone dotate di abilità particolari. Ognuno di questi "prodigi" ha un segreto come molto probabilmente avrà un segreto Maria Teresa ....

Tutti quei corsi o quei libri che promettono cose incredibili, che promettono lo sviluppo di abilità mentali per fare prima nello studio, come se lo studio fosse un peso più che un qualcosa per arricchire la propria esperienza culturale e pratica, tutti quei santoni dell'apprendimento che sventolano di aver formato migliaia e migliaia di studenti da prima ancora che venisse scoperta la teoria della relatività :D , non sono altro che cialtroni e abili illusionisti capaci solamente di spillare quattrini al prossimo. Queste persone sono dei bravi bugiardi e hanno un enorme vantaggio su chi bugiardo di professione non lo è. Questi bugiardi sono talmente bravi che le persone non hanno modo di smascherarli e quando si rendono conto che ciò che promettono non è possibile, si nascondono ed evitano di mettere in luce quanto siano stati ingenui, o nei casi peggiori, quanto si rendano conto di essere limitati.

La maggior parte degli studenti che si laurea con voti molto alti è perchè si è fatto un mazzo tanto e non perchè ha frequentato un corso di questi "cazzoni", o perchè ha letto i loro libri dei miracoli!!

C'est la vie! :D
view post Posted: 6/11/2015, 03:04     +1Photoreading - Un esperto risponde
CITAZIONE
Il vostro forum mi piace molto e ho tanto da imparare quindi...

Questo forum è anche tuo nel momento che contribuisci condividendo la tua esperienza e la tua conoscenza, questa è una comunità.
Ci sono persone che contribuiscono come te regalando il proprio tempo, o meglio donando il proprio tempo, scrivendo post ricchi e interessanti come il tuo e c'è chi preferisce contribuire economicamente.
Sia in un caso che nel l'altro, ogni persona che ha contribuito, possiede un pezzo di questo forum.

C'è sempre da imparare anche da chi pensa che non abbia nulla da insegnare. ;)
view post Posted: 13/10/2015, 11:22     +1Memorizzare un mazzo di carte - Memorizzare un mazzo di carte
Il professor Zoidberg è uno dei miei personaggi preferiti di Futurama, dovremmo interpellare lui per la questione "memoria a breve termine". :D

Tempo fa mi è capitato di sentire qualcuno (una ragazza) che si lamentava di avere poca memoria a breve termine, più ovviamente tutto quello che ho sentito su questo tipo di memoria mixato tra creatività, fantascienza e nozioni scientifiche.

Io ho seguito un video corso universitario, circa una decina di anni fa di psicologia, di Uninettuno che trattata anche l'argomento "memoria a breve termine", ricordo il professore che utilizzava uno studente per testare la sua memoria e dimostrare agli ascoltatori che secondo la scienza ufficiale più di 5-7 parole la memoria a breve termine non riusciva a trattenere. Lo studente veramente si era già perso alla quarta parola dopo aver visto una lista su un monitor. Io credo, anzi ne sono più che sicuro che questa memoria di lavoro abbia un limite nella media di al massimo cinque elementi. Ad esempio se dobbiamo memorizzare un numero di telefono come 330-9708958, viene naturale suddividerlo magari in 330-97-08-958, oppure raggrupparlo a seconda del modo di organizzare di una persona.
Stessa cosa con una lista casuale di parole, dove solitamente anche qui si tende a fare dei piccoli gruppi.
E' una cosa che ho appurato nel tempo con me stesso ma è facile sperimentarlo con chiunque, utilizzando questi due banali esempio.

Nelle mnemotecniche la memoria a breve termine è quella che ti permette di memorizza un certo quantitativo di informazioni precarie, "tecnicamente" informazioni che non trovano ancora una collocazione precisa e ordinata nella memoria a lungo termine, ad esempio, quante righe effettivamente riesci a ricordarti, o quante parole hai ancora in memoria dopo questa lettura se non appunto le proprio le ultimissime parole? Il mio sogno era quello di bybassare la memoria a breve termine ma non so se sia effettivamente possibile ma non credo che ci sia però qualcuno che possa dimostrare che non sia possibile. Io vedo la memoria a breve termine come un imbuto.

CITAZIONE
Per quanto riguarda le tue ricerche "sperimentali" (sottintendo il pieno rispetto per il rapporto che hai con i tuoi figli), sono estremamente interessato. Da un po' mi chiedo quali potrebbero essere gli effetti a lungo termine, su bambini che in tenera età sono stati introdotti con successo alle mnemotecniche.

Ho un solo figlio e dei nipoti che vanno ancora alle scuole elementari, tranne una che è in seconda media.
Posso dirti che a mio figlio ho insegnato a tempo perso a memorizzare i primi sessanta numeri del Pigreco con una tecnica di memoria di mia invenzione all'eta di sei anni, e che puoi trovare nella sezione "metodi per bambini".
C'è tutto il percorso che abbiamo fatto a tempo perso. La maestra quando li ha ripetuti (a coppie), si era spaventata chiedendomi (conosceva quello che facevo), se non c'era pericolo che diventasse autistico (trattieniti dalle risate per favore!!).

Ho insegnato la tecnica dei colori a mio figlio a cinque anni (conosceva già i numeri e l'alfabeto), a sei gli ho insegnato il metodo dei colori per 30 punti di partenza e due cifre per loco con due immagini chiave: loco uno: Mario, mela, prato - dove la mela e il prato corrispondono al numero 14 e cosi via. A distanza di tantissimi mesi ovviamente ha dimenticato le cifre del Pi greco ma la tecnica era ancora li tutta intera. L'altro giorno aveva da imparare una poesia a memoria, ho estratto 18 parole chiave e le ho fatte memorizzare la lista, dopo di che abbiamo memorizzato l'intera poesia in meno di un quarto d'ora.
Ancora non ha la percezione di quanto una mnemotecnica gli possa tornare veramente utile, quindi cerco di ricordargli di vedere questa cosa come un foglietto nascosto nella sua testa di suggerimenti che la maestra e nessun altro può vedere a parte lui.
Mia moglie mi ha raccontato che aveva paura di dimenticarla la sera ma ha acquistato sicurezza la mattina successiva dicendo a sua madre che ero un genio :D (ha quasi otto anni). Alla fine ha preso dieci.

Lo stesso identico problema l'hanno gli adulti, ossia, la mancanza di fiducia in se stessi e nella propria memoria, solo che per un bambino è molto più facile superare questo pregiudizio quando si rende conto che la sua memoria non lo tradisce quando la utilizza in un certo modo. Io ne sono diventato pienamente consapevole dopo i 40 anni purtroppo.

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Scandire le tappe dell'apprendimento di tali tecniche in relazione agli studi sullo sviluppo (Piaget ecc)

Personalmente credo di poterle definire senza dover aspettare o fare dei test, ci sono percorsi di apprendimento per quanto riguarda il "come utilizzare e gestire la propria memoria" che non sono tanto diversi dall'imparare a leggere e a scrivere, o l'apprendere una qualsiasi lingua straniera. Il problema principale risiede quando un bambino entra nella pre-adolescenza e il suo emisfero sinistro si specializza sempre di più nel ragionamento e dove l'utilizzo della memoria visiva è lasciato praticamente ed esclusivamente all'inconscio.
Per questo motivo è più facile insegnare le mnemotecniche ad uno studente delle scuole elementari che ad uno studente di scuola superiore, o universitario. La percentuale di successo cala drasticamente 0,000001.....% :D

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Per quanto riguarda il problema della creatività, credo di capire cosa dici. I ricordi pregressi sono sicuramente utili per creare una base stabile, per mettere un ordine utile a far attecchire un metodo, qualunque esso sia. Ma per quanto riguarda le interconnessioni o si creano combinazioni fisse da utilizzare di volta in volta (ma spesso sono davvero tante) o il problema permane.

Spero di riuscire a spiegarmi perché spesso do cose per scontato quando in realtà non lo sono affatto.
Una volta organizzati i ricordi visivi a lungo termine a livello cosciente, fusi con memorie che fanno parte del linguaggio (numeri e parole), si ottiene una "super-memoria", ossia, una memoria molto potente in grado di trattenere quelle informazioni precarie che solitamente andrebbero perse. L'esempio più banale risiede nella tecnica dei loci e questa cosa l'avevano capita già migliaia di anni fa ma a differenza di migliaia di anni fa, ma anche di centinaia riferendoci a Giordano Bruno, o il gesuita Matteo Ricci, in quest'era noi abbiamo più possibilità e potenziale da utilizzare anche se come fattore negativo ci sono le distrazione continue che martellano chiunque viva in una società come la nostra.
Utilizzando una mnemotecnica strutturata e uno "schedario visivo", è possibile utilizzare gli oggetti, personaggi, azioni dello schedario per eseguire associazione senza necessariamente utilizzare la creatività, o meglio la tecnica PAV. Una memorizzazione potrebbe quindi diventare un qualcosa di comune che potrebbe succedere anche nella realtà. In questo modo è possibile non entrare in conflitto con i filtri dell'inconscio a cui nessuno pensa ma che esistono. Chi l'ha detto che che la tecnica PAV si combini perfettamente con il modo di memorizzare di ognuno di noi? Personalmente credo che l'utilizzo di creatività fuori dai limiti soggettivi sia uno dei problemi principali del perchè le persone non riescono a mettere in pratiche le mnemotecniche sulle lunghe distanze.
Sino a che si tratta di memorizzare 20 parole, o 20 cifre (più o meno il limite mostrato in quelle patetiche dimostrazione per vendere corsi) può andare anche bene ma quando si inizia ad andare oltre al doppio la cosa diventa molto più complicata.

Scusa la prolissità ma ne approfitto per mostrare a Google e agli altri bot dei motori di ricerca che ci sono nuove informazioni da indicizzare, c'è il mio competitor nel web che negli ultimi tempi si sta dando da fare per arricchire il suo blog con la rubrica: " -bla bla bla- risponde". Che leggo ovviamente e di cui sono iscritto ai suoi feed rss.

Edited by Massimiliano-Masala - 3/11/2015, 11:45
view post Posted: 22/4/2015, 16:33     +1memorizzare meccanismi e sintesi di molecole complesse i - Sviluppo di una tecnica di memoria per il gioco degli scacchi
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Davanti ad informazioni visive di questo tipo è necessario scomporre, "separare i pezzi" che compongono la formula.
Convertire in immagini e associarle tra loro in una sequenza di eventi temporali. In sintesi devi produrre un video mentale che impressioni sufficientemente la tua coscienza.

Se mi pagassero per memorizzare un centinaio di questo tipo di informazioni (con descrizione compresa) inizierei così:

1. HC3
2. O
3. Scoa
4. HMG
5. AoCS
6. OH

7. tre idrossi
8. tre metigluraril-Coezima A(HMG-CoA)

Memorizzo quindi prima la lista di tutti i gruppi di caratteri che vedo cercando di trovare un immagine che "PER ME" vada bene.

HC3 posso memorizzarlo immaginando di ruotare di novanta gradi a destra HC3 e aspettare la prima immagine che mi verrà in mente per associarla a questo gruppo di caratteri.

Per le singole lettere è possibile utilizzare le immaggini che hanno un immediata corrispondenza visiva quando il termine è facile, quando è più complesso nella sua visualizzazione si scompone l'informazione per riassemblarla visivamente in un altro modo.

Per le parole come metiglutaril anche qui si scompone la parola seguendo il proprio intuito. Io, per esempio, la dividerei in questo modo:
METI - GLUTAR- IL : Per METI mi viene in mente un'agenzia interinale della mia città per cui ho lavorato circa dieci anni fa, ricordo ancora bene l'insegna "Metis" e il luogo. Per GLUTAR mi viene in mente un iGLU con dentro i giudici del TAR che deliberano.
Una volta o nel mentre trovo le immagini le unisco in una associazione visiva quindi la storiella diventerebbe:
Nell'agenzia interinali METIs c'è un piccol iGLU con una pistola disegnata sulla porta (immagina IL rovesciata).
L'insieme di queste "immagini chiave" contiene gli indizi per risalire alla parola METIGLUTAR.
Ho fatto un esempio molto ristretto cercando di arrivare al succo perchè è inutile fare una descrizione approfondita di una memorizzazione di questo tipo, in quanto le immagini che vanno bene per me potrebbero essere inadatte per il modo di pensare di un altro.

Chi scrive e riscrive indefinite volte queste informazioni con la speranza di ricordarle dovrebbe valutare quanto tempo spende. Solitamente è un qualcosa di sconosciuto a quasi tutti. Un po come quando una persona conosce perfettamente una canzone a memoria perchè l'ha ascoltata X volte ma ignora completamente il tempo e il numero di volte che l'ha ascoltata.
view post Posted: 7/12/2014, 21:29     +1Ricerca scientifica sulla lettura rapida - Lettura veloce e lettura super veloce

La lettura veloce è possibile me nei limiti del possibile



lettura-veloce1



Alcune ricerche sulla lettura indicano che quando si va oltre le 400 parole al minuto, limite che solitamente non viene superato quando si fa una normale lettura per capire il testo, il livello di comprensione crolla al di sotto del 50%, quantità considerata inaccettabile. Questi risultati sono stati misurati usando test standard di lettura (Cunningham et al 1990).

Test empirici hanno dimostrato che, quando il lettore legge testi di argomenti su cui è competente, la velocità di lettura ottimale per la comprensione è sempre tra le 200 e le 350 parole al minuto (Homa 1983). Ricerche condotte sui corsi di lettura rapida hanno mostrato che in questi viene in realtà insegnata una tipologia limitata di lettura orientativa (Carver 1992). Le tecniche di lettura orientativa consistono nello scorrere il testo per trovarvi particolari informazioni, piuttosto che cercare di comprenderlo, e possono essere apprese facilmente senza bisogno di corsi costosi (Carver 1992). Non è invece appropriato utilizzare questo approccio come abituale per leggere articoli di giornali, libri di testo e romanzi, dato che fornisce un livello di comprensione insufficiente (Allyn & Bacon, 1987).

La ricerca sulla lettura sottovoce (o, meglio, "lettura endofasica", o "parlato interiore", durante il quale il lettore immagina il suono delle parole lette e lo mima lievemente con la bocca), mostra che si tratta di un processo naturale che favorisce la comprensione, e che può essere incoraggiato, specialmente per la lettura di prosa di alta qualità (Carver, 1990). Questa pratica rallenta la lettura solo quando è anche accompagnata da vistosi movimenti della bocca, della mascella o della gola.

Le ricerche condotte su "esperti di lettura rapida" che sostenevano di essere in grado di leggere oltre 1000 parole al minuto con piena comprensione del testo, hanno mostrato che tali dichiarazioni non rispondevano a verità (Homa, 1983). A velocità comprese tra le 1000 e le 2000 parole al minuto, si sono sempre verificati livelli di comprensione vicini al 50% o inferiori. Inoltre, in un particolare test veniva proposto un testo costruito componendo due paragrafi di argomenti in alcun modo correlati; tuttavia gli esperti di lettura rapida, non sapendo come era stato costruito il testo, hanno affermato di averlo compreso (Allyn & Bacon, 1987).
Un altro risultato della ricerca sulla lettura rapida ha mostrato che coloro i quali la utilizzano abitualmente, tendono a perdere la capacità di valutare adeguatamente il proprio livello di comprensione, anche rispetto a dei normali lettori, istruiti solamente su tecniche di lettura orientativa (Allyn & Bacon, 1987); questi ultimi hanno inoltre mostrato di essere più abili nell'estrarre dettagli da un testo rispetto ai "lettori veloci". Ciò si potrebbe spiegare riferendosi proprio al fatto che queste pratiche di lettura rapida indeboliscono la capacità di valutare la comprensione (Allyn & Bacon, 1987), e portano il lettore a fraintendimenti nei confronti della lettura (Harris and Sipay 1990).

Il consiglio generale che danno i ricercatori sulla velocità di lettura, è di iscriversi ai corsi di lettura rapida (Carver 1992; Perfetti 1995); indicano come preferibile l'insegnamento delle tecniche di lettura orientativa, in quanto richiedono poco tempo e sono accessibili in corsi post-liceali per poco prezzo o gratuitamente (Carver 1992). Ottimi risultati possono invece essere raggiunti attraverso la lettura a velocità adeguata ai contenuti, un ampio repertorio di strategie di apprendimento e un giudizio accurato della propria comprensione (Harris and Sipay 1990).
A fronte di un'abbondante letteratura anglosassone che spesso mitizza le risorse della mnemotecnica, oggi si tende invece a rivalutare la lettura come processo unitario e dinamico, senza sottovalutare peraltro l'importanza delle tecniche, purché impiegate in misura ragionevole.[
D'altronde, anche tra coloro che apprezzano i tecnicismi avanzati della lettura rapida, qualcuno come Owen Webster (1985) sconsiglia di rincorrere ad ogni costo al traguardo delle 1500 parole al minuto, perdendo così inevitabilmente di vista quello fondamentale della comprensione del testo.


fonte: wikipedia

Edited by max_memory - 20/6/2015, 12:44
view post Posted: 6/9/2014, 11:27     +1Memoria operativa - Un esperto risponde
Non va oltre ai sette elementi, nel senso che è una media ottenuta da una ricerca che poi è diventata ufficiale. E' un dato parecchio vecchio. Personalmente credo che sia sotto i 5 tra le persone.
Comunque è sufficiente che scrivi "memoria a breve termine", o "memoria di lavoro", vedrai che troverai il dato. Comunque quello che hai scritto personalmente credo che sia più o meno la stessa cosa.
Io l ho testato personalmente su più persone nel giro di parecchi anni.
view post Posted: 30/8/2014, 19:46     +1Memoria operativa - Un esperto risponde
CITAZIONE
Siccome questo forum, oltre a parlare di mnemotecniche, tratta l'argomento memoria in generale vi chiedo: è possibile migliorare la "memoria operativa"?

Non capisco a cosa ti riferisci precisamente come memoria operativa (forse la memoria a breve termine, o memoria di lavoro). Se fosse questa non è possibile migliorarla perchè ha un limite fisico uguale per tutti e non va oltre i sette elementi memorizzabili (anche raggruppati), come un numero di telefono.

CITAZIONE
Leggendo il libro "L'arte di ricordare tutto" di Joshua Foer mi ha colpito un paragrafo in cui diceva che nonostante fosse riuscito a vincere il campionato americano della memoria continuava a dimenticare dove avesse lasciato le chiavi di casa o delle commissioni da svolgere.

Non c'è nulla da stupirsi, questo fenomeno si chiama normalità quando sei distratto. Chi ha raggiunto certi livelli mnemonici con la tecnica non è esente da distrazioni anche se tecnicamente è possibile fare quello che tu hai scritto.

Se invece per memoria operativa intendi diventare un umano pre-programmato allora è possibililissimo ma ti costerebbe moltissime energie mentali. Se programmi il tuo cervello a fare determinate cose, o a ricordarti determinate informazioni e soluzioni servendoti della memoria, rischi di andare in un loop mentale. Forse potresti sviluppare qualche forma di dipendenza da qualche altra routine.

CITAZIONE
Aggiungo un appunto sul libro di Foer che ho visto che è stato descritto come uno di quei furbacchioni che ti dicono che in una settimana puoi diventare una super memoria vivente. Assolutamente non è vero!

E' ovviamente una persona che fa marketing, è un furbetto ma non è però ai livelli di quella nullità pseudo-mnemonista bugiardo italiano che ha sempre "fatto dire" ad altri di essere chissa chi mentre era solo uno dei tanti alberi da brutte figure di questo paese.
L'ho letto il libro non ho trovato nulla di particolarmente interessante, va bene per chi ha poche conoscenze su alcuni meccanismi mentali ed è un po ricamato. Sicuramente non è un manuale operativo della memoria come può essere il corso multimediale livello zero che ti accompagna proprio per mano sul come funzionano certi meccanismi della memoria.

Joshua Foer sfrutta (e fa bene a farlo), l'ignoranza delle persone su questi argomenti e ovviamente si può permettere di sventolare i suoi risultati. Questo mercato funziona così, i clienti sono tutti potenziali persone affascinate in qualche modo da queste cose.
view post Posted: 27/4/2014, 12:55     +1Consigli per una "vecchia" studentessa - Un esperto risponde
CITAZIONE
Davvero ti sei ricreduto su ...omissis...? A me sembra che sul suo sito continui a offrire il corso di "Memoria Prodigiosa" in 3 giorni a soli 850 euro.
Non mi sbilancio a dire la mia opinione in proposito visto che non voglio scatenare un vespaio o attirarmi accuse di diffamazione, però non mi sembra proprio che sia il caso di consigliarlo.

Nel senso di quello che è stato capace di fare a livello pratico. Ha dimostrato l'efficacia in prima persona delle mnemotecniche partecipando al word memory champion il 2012 è arrivato 26esimo, il 2013 46esimo.
Questo è un qualcosa in più rispetto agli altri formatori, è normale che si faccia pagare quei soldi. Inoltre la sua popolarità è aumentata grazie al suo allievo di 11 anni che ha vinto la prima edizione di Superbrain. In questi anni si è certamente dato da fare.
Se mi chiedessero se è giusto spendere 800 o mille e più euro per un corso di memoria, risponderei che è sicuramente più economicamente vantaggioso darne 500 a me. :D
...omissis... non è come ===omisiss===, sennò mi avrebbe fatto cancellare il mio post che parla poco bene di lui, non l'ha fatto a differenza di quell'altro che mi ha fatto rimuovere completamente un intera sezione con migliaia di visite ogni anno.

Ho ricevuto un offerta da un azienda per registrare due video sulle tecniche di memoria e sulla lettura veloce in uno studio televisivo a Milano. Questi video dovrebbero andare a far parte di un prodotto che contiene altri video di altri personaggi: c'è uno di pubblik speaking, un campione di Shaolin e altri che insegnato altre cose.
Inoltre, il rappresentante di quest'azienda mi ha scritto che hanno intenzione di mettere piede nelle aziende per promuovere corsi.
Cosa dovrei fare se mi offrissero 3000 euro al mese per formare una 50 di persone, impegnando due giorni alla settimana e pur sapendo che loro guadagnano al lordo più più di 30 mila euro?
Tu cosa faresti?


Per quanto riguarda Barbara Lisa Simpson, se vuoi acquistare un opera punta su quella offerta in questo forum perchè la qualità dei contenuti non è paragonabile agli altri libri venduti nelle librerie. Se poi preferisci leggere dalla carta stampata, se devi scegliere se questo o quel libro, fai testa o croce con una moneta.

Edited by Massimiliano-Masala - 26/11/2015, 13:32
view post Posted: 8/2/2014, 00:33     +1Primi 2300 numeri del pigreco - Gara all'ultima cifra del pigreco - anno 2014
Primi 2300 numeri del pigreco


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Impressionante vero! :D
135 replies since 1/8/2010