Votes taken by Massimiliano-Masala

view post Posted: 7/7/2012, 01:39     +1Imparare il dizionario Oxford avanzato con la mnemotecnica - Archivio forum
Di quel mediocre non me ne importa nulla e considero Boccelli e Columbro come delle persone del mondo dello spettacolo che possono piacere o meno.
L'unica cosa che mi incuriosisce è che cosa ha insegnato ===omissis===a Boccelli visto che le tecniche di memoria si basano sulla visualizzazione e ovviamente sfruttano la memoria visiva. Ho letto che ha perso la vista prima che fosse adolescente per un incidente e un problema congenito. Quindi sono curioso di capire che aiuto può avere dato ===omissis===a quest'uomo, visto che ha dovuto adattare la memoria al mondo circostante in un altro modo.

CITAZIONE
Il tempo non lo riesco a controllare perché ogni volta sono indeciso se memorizzare già mentre leggo, oppure aspettare la fine, rifletterci un po' di più, e solo poi memorizzare... e poi siccome so già di avere l'arma della mnemotecnica tendo a perdere la concentrazione, anche se in realtà questo problema l'ho sto superando senza grandi difficoltà dato che prima ho letto 50 pagine del libro di Ricci perdendomi nel suo mondo :D

Una curiosità. Quante persone conosci che utilizzano una tecnica di memoria tra i tuoi compagni di scuola, o fuori dall'ambito scolastico.
Conosci qualcuno che eccelle nella memorizzazione??

Edited by Massimiliano-Masala - 27/11/2015, 03:21
view post Posted: 1/7/2012, 10:04     +1Insegnare la Mnemonica ai bambini...si può! - Archivio forum
Gli americani sono diversi dagli italiani e hanno una mentalità più elastica, loro parlano, discutono e passano ai fatti.
Gli italiani, chiaccherano, fanno progetti, si lamentano e poi non passano quasi mai all'azione.

Prima che mio figlio nascesse, circa cinque anni fa, credevo che le tecniche di memoria potevano essere insegnate anche ai bambini, con il tempo ho capito (anche perchè sono uno zio) che la memoria dei bambini risponde in maniera diversa rispetto a quella di un adolescente. Forse per qualcuno che conosce lo sviluppo del cervello è ovvio, ma per qualcun altro invece no.

I bambini non sviluppano la consapevolezza delle proprie abilità mnemoniche tranne qualche caso di emancipazione e bambini prodigio.

Mi chiedo perchè ad alcuni memo formatori italiani, gli sia permesso di insegnare le tecniche di memoria ai bambini, anche se agiscono attraverso una laureata.
I bambini vedono le tecniche di memoria come un qualcosa di stupido e da pazzi, ma non esprimono questo parere davanti a degli adulti che gli dicono: "vai a fare un corso per imparare a ricordarti e a studiare meglio".

La mente di un bambino delle scuole elementari anche di quarta o di quinta, non riuscirà a mettere in pratica le tecniche di memoria perchè i suoi meccanismi mentali di apprendimento didattico, sono routine istituzionali.
Il ragionamento che c'è dietro alle tecniche di memoria è molto articolato e richiede molta concentrazione. Una capacità di concentrazione che richiede parecchie risorse mentali e la capacità di mettere in silenzio gli stimoli esterni e soprattutto quelli interni.
Tu stesso hai detto di dover memorizzare ad occhi chiusi perchè trovi difficoltà, immagina quindi un bambino che giornalmente è bombardato da migliaia di stimoli e dai desideri che inconsciamente e consciamente lavorano dentro di lui, o di lei.

La curva di apprendimento di un bambini o ragazzi delle scuole medie è molto differente rispetto alla curva di apprendimento di ragazzi che hanno superato i 15 anni.
Questa è una delle cose che mi piacerebbe dimostrare attraverso l'evidenza empirica di una ricerca fatta sul campo, in modo da far capire che spendere centinaia di euro per un corso di memoria per i bambini sono soldi buttati nella spazzatura.
E far capire ai loro genitori e ai loro insegnati con modelli di apprendimento di due secoli fa (se non tre) che ognuno ha un ritmo di apprendimento differente e i programmi ministeriali didattici italiani (ormai abbondantemente obsoleti), sono la causa del perchè siamo cosi ignoranti in questo paese.

Forse posso apparire polemico e pessimista ma lo sviluppo del cervello in un bambino deve avvenire in modo naturale, in Italia (non so negli altri stati europei), valutano i bambini a seconda di uno standard deciso da persone che vivono ancora all'età della pietra.

Il fatto che quella bambina riesca a citare tutti i presidenti degli stati uniti non significa proprio nulla e solo uno specchietto per le allodole.







Inoltre non possiamo sapere se ci







view post Posted: 25/6/2012, 10:25     +1Metodo di Studio per Medicina - Metodo di studio studenti di medicina
CITAZIONE
Garren
E come ho già detto in un altro post, ognuno si crea il proprio metodo, non arriverà mai la mano dal cielo a darti "il metodo di studio perfetto".

Esatto!! Il metodo "ad hoc" è quello che viene professato in questo forum, i metodi degli altri sono obsoleti, o meglio, arcaici. Non ho capito bene, Gabronsky, se hai speso dei gran bel soldoni per fare qualche corso e se l hai spesi sei stato fregato, ovviamente perchè sei una persona che aspira a migliorare e quegli "stronzi" (scusa il termine) sfruttano questa cosa.

Gabronsky, se vuoi migliorare il tuo metodo di studio puoi seguire due strade, quella della didattica di queste nullità viventi che hanno solo il fine della vendita, o quella dell'analisi del tuo metodo di studio per capire dove "limarlo" e integrarlo con strategie di studio adeguate e soprattutto che si adattino a te.
Sono pochi quelli che riescono in quest'impresa perchè c'è un fattore che quasi tutti gli studenti ignorano quando vogliono apprendere un metodo di studio più efficacie, ossia, la schiavitù inconscia del metodo di studio classico che possiedono.

Puoi iniziare a ridurre i tuoi tempi di studio iniziando a scovare gli sprechi di tempo quando studi: nella lettura, nei ripassi inutili, nella cattiva gestione dei tempi di studio con pause sballate (ad esempio). Inserendo graduatamente novità per migliorare il tuo metodo.
Prova a immaginare il tuo cervello come se fossero le gambe storte di un bambino che ha bisogno delle scarpe ortopediche. Quest'esempio riflette il motivo perchè le persone trovano difficoltà ad adottare nuove strategie di studio. Per correggere la caminata con quelle "scarpaccie" all'inizio proveremo un gran fastidio tanto da togliercele e camminare senza.
Se sei al secondo anno, ti consiglio di prendere seriamente questa cosa, perchè l'investimento di tempo che farai "oggi", ti permetterà di guadagnare tempo domani.

CITAZIONE
Gabronsky
Poniamo che in un giorno io schematizzi 25 pagine di anatomia, il giorno dopo schematizzo le successive 25 ma di quelle del giorno prima ricordo molto poco e così via fino alla fine delle schematizzazioni

Anatomia è una materia che mi sono promesso di imparare è una materia storica molto interessante, piena di immagini e tu non sei il primo che porta quest'argomento di studio in questo forum.

CITAZIONE
Ovviamente tutto quello che studi a riguardo accompagnalo con un minimo di pratica altrimenti è inutile. Io mi esercito sempre sul sito memoriad.com che però non ha la sezione delle parole, che tuttavia esiste in questo forum grazie a dei video-esercizi creati da Max :D

Ho dato un occhiata a questo spazie web, giudizio: fa schifo! 50 dollari per questo libro:

non gli darei nemmno 5 euro.
Solo per quello che vendono starei lontano da loro chilometri!!!!
Il sito è fatto anche male.
Sono mesi che sto diventando pazzo per creare un corso interattivo low-cost accessibile anche ad uno studente delle scuole medie e poi mi mostri questo????
Garren tira fuori tutto il tuo repertorio-conoscenze , del mercato delle mnemotecniche !!!!! :D
Sono certo che sei più informato di me.


CITAZIONE
La mnemonica non si impara da un giorno all' altro; pensa che io nonostante quest'anno abbia studiato in questo modo e abbia ottenuto una buona media non mi ritengo neanche a metà strada...e faccio ancora il liceo, figurati!

Sono certo che la parte più difficile che dovrai imparare è il capire quanto sei diventato bravo.
Spesso capita che chi sottovaluta alla fine ottienere molto di più senza nemmeno rendersene conto.

Quando circa due anni fa è stato aperto questo forum di tecniche di memoria, è stato pubblicato un metodo di studio:"il nostro metodo" ma era solo una parte e successivamente decisi di interrompere la pubblicazione perchè era un metodo troppo difficile da mettere in pratica.

Direi che Gabronsky mi ha dato l'input per iniziare un nuovo lavoro per questo forum, possiamo dire che a livello di tecniche di memoria il sito abbonda per farsi una cultura decente sull argomento.
Quello che riflette la difficoltà maggiore degli studenti di tutte le facoltà e degli istituti di scuola superiore è la mancanza di flessibilità per apprendere un nuovo metodo.
Siamo tutti vittime inconsapevoli delle nostre abitudini (me compreso)
Una sezione dedicata totalmente al cambiamento del proprio metodo di studio manca in questo forum ed è quello che serve realmente agli studenti e a chi deve studiare continuamente per professione.

Le tecniche di memoria vengono viste, nella maggior parte dei casi, come un serbatoio mentale di ricordi e non è questo l'essenza che bisogna apprendere.







view post Posted: 16/6/2012, 18:50     +1Ciao - Presentazioni 2012
Ciao e benvenuto

credo che basti un briciolo di intelligenza per capire che è un assurdità, se invece qualcuno affermasse il contrario l'importante che lo dimostri. Cosa al quanto improbabile.

memorizzare cinque pagine in un minuto? Non so tu ma io in un minuto, riesco a malapena a leggere una pagina senza capire niente.
view post Posted: 10/6/2012, 21:30     +1Puntata di Voyager sulla Memoria - Archivio forum
CITAZIONE
Grazie a te Max che con questo forum ho "aggiustato" un po' di cose riguardo delle tecniche che mi hanno fatto divenire più elastico mentalmente (ad esempio per quanto riguarda gli schedari numerici, di cui non sapevo nemmeno l'esistenza, e la stessa conversione fonetica che ho totalmente modificato) :)

Grazie, spero che non ci sia nessuno che ti chieda quanto ti ho pagato per scrivere che sei un pochino soddisfatto! :D di quello che ho condiviso.

CITAZIONE
Sono rimasto colpito del fatto che Federico S. non usa le mnemotecniche per studiare,

Forse perchè lo show è una cosa mentre la realtà è un altra. Comunque conosco Federico ed è un ragazzo che si da molto da fare e merita tutto il successo che ha, credo che sia anche un bravo studente oltre che ad essere una persona veramente onesta.
L'unica pecca che ha, è che un pochino con nasino all'insù ed mi appare sempre molto narcisista.
Ma credo che se lo possa permettere perchè è veramente un ragazzo in gamba.

CITAZIONE
preferisco un Nelson Dellis

Non so chi sia, l'unico libro che ho letto è, purtroppo, "più memoria" è "la memoria emotiva" (praticamente uguali) di ...omisiss…
, il libro di Domenic O'Brien How a perfect memory, di cui consiglio caldamente in quanto Domenic è una persona molto pratica e anche simpatica.
Poi un utente di questo forum mi ha " regalato" :D , l'audio corso soporifero di ...omissis..., mi sembra che tra l'altro lo venda a più di cento euro.
Direi che questo corso di M.S., va bene per anestetizzare il cervello. ...omissis... è veramente soporifero, mi chiedo come le persone riescano a stare svegli mentre parla ai corsi. E ti assicuro che non sto scherzando.

Mi farebbe molto piacere se aprissi un post su Nelson Dellis, se credi che sia veramente una persona che merita di essere conosciuta.

Edited by Massimiliano-Masala - 27/11/2015, 03:00
view post Posted: 1/10/2011, 22:12     +1Il mistero dei SAVANT - Archivio forum

Il mistero dei SAVANT


kim_peek

kimpeek


Kim Peek ha capacità “paranormali”. Legge un libro in circa un’ora e ne ricorda parola per parola: finora ha memorizzato circa 12.000 libri. Inoltre è in grado di svolgere calcoli complessi con sorprendente rapidità e di scomporre anche numeri altissimi in numeri primi. Ma Kim-puter, come lo chiamano gli amici, non ha mai imparato ad abbottonarsi la camicia o ad allacciarsi le scarpe e, all’età di 57 anni, è ancora accudito dal padre.
Kim Peek è probabilmente il più noto tra i cosiddetti “savant”, individui che, accanto ad alcune capacità sviluppatissime, hanno in genere abilità mentali inferiori alla norma (e infatti in passato venivano definiti “idiot savant”). E’ lui che ha ispirato il personaggio di Raymond Babbit, il protagonista di Rain Man (1988) che valse un Oscar al suo interprete, Dustin Hoffman. Come l’uomo della pioggia, Kim soffre di autismo, una malattia che compromette soprattutto le capacità sociali e che sembra andare a braccetto con il “savantismo”.

Calendari viventi
Autistici erano anche i gemelli newyorkesi Charles e George, soprannominati i “calendari umani”: erano in grado di dire in quale giorno della settimana cadesse qualsiasi data in un lasso di tempo di ottantamila anni; riuscivano inoltre a ricordare le condizioni meteorologiche di ogni singolo giorno della loro vita. Ma se si chiedeva loro “quanto fa due più due?” restavano zitti, e si guardavano intorno spaesati. E autistico era anche “Blind Tom” Wiggins (1849-1908), un afroamericano cieco e mentalmente ritardato, che suonava però il pianoforte ad altissimi livelli: gli bastava sentire il pezzo una sola volta per riprodurlo alla perfezione; inoltra sapeva improvvisare brani secondo lo “stile” di Beethoven, Bach o Chopin. Il caso ricorda un po’ quello di Leslie Lemke, oggi ultracinquantenne, anch’egli cieco e con gravi menomazioni mentali: all’età di 14 anni, senza aver mai preso una lezione di musica, si avvicinò a un pianoforte e riprodusse un concerto di Tchaikovsky ascoltato in tv la sera prima.


Numeri amabili e giorni blu

Daniel-Tammet
Anche il trentenne Daniel Tammet, tra i più noti “savant” viventi, era stato diagnosticato come autistico. Potrebbe essere allora uno dei rari esempi di ottima gestione della malattia, almeno a giudicare dalla disinvoltura con cui risponde alle interviste (una fra tutte, quella al David Letterman Show, rintracciabile su youtube). Certo è che le sue capacità straordinarie sono quelle tipiche dei “savant”: come i gemelli, sa attribuire i giorni della settimana alle date, ed è inoltre in grado di recitare oltre 22.000 decimali del pi greco senza fare errori. In più conosce 10 lingue: oltre alla madrelingua inglese, ha imparato in una settimana l’islandese, considerata una delle lingue più difficili del mondo, oltre che – sempre in tempi record – il finlandese, il francese, il tedesco, il lituano, l’esperanto, lo spagnolo, il rumeno e il gallese. Tammet, a differenza degli altri “savant”, che non sanno spiegare come riescono a ottenere certi risultati, ha provato a raccontare che cosa avviene nella sua testa. “I numeri sono immagini mentali dotati di forme e colori, che mi danno particolari sensazioni” racconta nel libro Born on blue day, Nato in un giorno blu. “Per esempio il 333 è amabile, il 289 è orrendo”. Le sue facoltà mnemoniche e matematiche sembrano quindi condizionate dalla capacità di associare colori ed emozioni a informazioni “fredde” come i numeri. “Come la Monna Lisa e una sinfonia di Mozart, anche il pi greco ha una sua ragione per essere amato” scrive ancora.
Le straordinarie capacità di Tammet sembrano quindi legate a un fenomeno di sinestesia, una rara condizione che comporta la contaminazione dei sensi. Ma nella maggior parte dei casi il savantismo resta inspiegabile. Tanto che, dal momento che nella maggior parte dei casi si associa a un grave ritardo mentale, in passato si pensava che fosse un “dono di Dio”, un potere soprannaturale conferito a persone nate sfortunate.

Il cervello compensa
Oggi le indagini di neuroimaging permettono di fare altre ipotesi. A Kim Peek manca il “corpo calloso”, la regione che pemette ai due emisferi cerebrali di comunicare tra loro: è grazie ai due emisferi indipendenti che riesce a leggere due pagine in contemporanea, un occhio per ciascuna. In generale, alcuni studiosi ritengono che il cervello, se nasce con una menomazione, tende a sviluppare altre capacità. In molti savant si è riscontrato un danno all’emisfero sinistro, la parte legata al ragionamento logico e al linguaggio: questa anomalia potrebbe essere compensata da un potenziamento dell’emisfero destro, più creativo, musicale e dotato dicapacità “spaziali”. Secondo un’altra teoria sarebbe un eccesso di testosterone in circolo durante la vita fetale a limitare lo sviluppo dell’emisfero sinistro, favorendo la migrazione di cellule in quello destro: il che spiegherebbe perché il savantismo (come l’autismo) è 6 volte più frequente nei maschi che nelle femmine. In generale i savant hanno aperto la strada agli studi sulla plasticità cerebrale: c’è chi teorizza che c’è un piccolo savant in ognuno di noi, pronto ad emergere se un’area cerebrale viene compromessa da un incidente o da un ictus.

Un altro modo di apprendere
Ma queste spiegazioni non appaiono soddisfacenti. Anche perché la domanda fondamentale resta una: come possono queste persone sapere cose che non hanno mai imparato? Oppure: come le hanno apprese? Un punto di partenza per tentare una spiegazione è che in almeno la metà dei casi i savant soffrono di autismo. Secondo le ultime ipotesi, alla base di questa condizione ci sarebbe una carenza di neuroni specchio, speciali cellule del cervello che permettono l’apprendimento per imitazione. Chi soffre di autismo non è in grado di “rispecchiarsi” negli altri, non possiede cioè la naturale predisposizione a imitare e a immedesimarsi negli altri. E’ quindi costretto, per stare al mondo, a sviluppare strategie di apprendimento alternative. Non è un caso che le “isole” di intelligenza superiore sembrano concentrarsi in alcuni settori, come la memoria (qualche esempio: c’è chi ricorda l’esatta configurazione dell’intera rete di bus di una città; i testi completi di migliaia di canzoni o intere pagine di elenchi telefonici; gli esatti itinerari percorsi nel corso dei diversi viaggi effettuati, comprese le svolte a destra e a sinistra), ma anche la musica, i calcoli o il “senso del tempo” (alcuni sono orologi viventi: sanno dire in qualsiasi momento l’ora esatta al minuto secondo), tutte capacità che possono essere apprese e potenziate senza dover intaragire con nessuno.

Sindrome da geni
Questo discorso varrebbe soprattutto per la sindrome di Asperger, la forma di autismo in cui vengono compromesse le relazioni sociali ma non le capacità percettive e cognitive. E’ quella di cui soffre Daniel Tammet, ma anche di cui avrebbero sofferto alcuni tra i più grandi geni di tutti i tempi, quali Albert Einstein o Isaac Newton. Gli “Asperger” sono attratti dal ragionamento astratto, come quello matematico, e da tutte le attività che mirano a “ordinare” le cose, come le classificazioni, che hanno su di loro un effetto rassicurante. Al contrario sono disorientati dall’interazione con gli altri esseri umani, i cui messaggi, basati spesso su doppi sensi, giri di parole, espressioni e gesti, risultano loro per lo più incomprensibili. Un esempio: chi soffre di Asperger può osservare un sorriso e non capirne il significato: magari arriva “cognitivamente” a sapere che una contrazione delle rime labiali verso l’alto può corrispondere a una stato d’animo positivo, ma non sarà mai in grado di distinguere un sorriso di gioia, di comprensione, di malizia o di scherno. E’ facile intuire che, con un mondo mentale così diverso, il cervello seguirà un percorso del tutto imprevedibile. Al punto da sviluppare capacità che a noi “normali” possono apparire “paranormali”.

Marta Erba


IL COLPO DI GENIO
Geni si nasce o si diventa? Wolfang Amedeus Mozart e Leonardo da Vinci sono nati “menti superiori” o lo sono diventati nel corso della loro esistenza? Immanuel Kant affermò che il genio è una qualità che non può essere insegnata o trasmessa ma è misteriosamente concessa dalla natura a certe persone e muore con loro. Questa teoria è oggi poco condivisa da chi studia i percorsi che permettono ad alcuni individui di acquisire capacità eccezionali. “A differenza di quanto comunemente creduto, il genio non è un dono speciale elargito magicamente a pochissimi fortunati” sostiene Michael Howe, psicologo della Exeter University, in Gran Bretagna. “I geni arrivano a realizzare le opere o a effettuare le scoperte per cui sono universalmente apprezzati in due fasi piuttosto lunghe, e che in parte si sovrappongano: la prima in cui acquisiscono capacità particolari che dovranno utilizzare, la seconda in cui esprimono la creatività che li porterà alla scoperta o al capolavoro”. L’analisi delle biografie delle persone eccellenti ha permesso a Howe di individuare una serie di caratteristiche comuni: un grande interesse per il proprio lavoro, un impegno costante, un forte senso di indipendenza, una concentrazione feroce, la tolleranza alle frustrazioni e la capacità di sopportare uno sforzo mentale prolungato. Nessuna magia, ma tanta perseveranza. La pratica assidua nell’uso del cervello sembra la chiave: l’organo si allena, tanto da dare l’impressione di un talento naturale e innato.
Anche il colpo di genio è ben diverso da come appare. Il momento intenso e spettacolare dell’ “Eureka!”, che rompe con il passato generando soluzioni nuove, segue sempre a una lunga fase di ricerca e approfondimento che può durare anni o decenni. L’evento scatenante può essere una casualità esterna che stimola l’intuito: la mela di Newton, il bagno in acqua di Archimede, la muffa di Penicillium sulle colture batteriche di Fleming. All’improvviso tutti i pezzi del puzzle si ricompongono rapidamente e la soluzione appare immediatamente di fronte agli occhi. E’ un fenomeno chiamato anche “serendipità”: un fatto imprevedibile che conduce a una scoperta o un’intuizione sensazionale. Ma che non capita a tutti. “Il caso favorisce le menti preparate” diceva Louis Pasteur. L’evento fortuito da solo, senza un impegno costante e una conoscenza approfondita della materia, non porta a nulla.

Tratto in parte da FOCUS EXTRA n. 36 – Il mondo del paranormale


http://martaerba.wordpress.com/2009/07/10/...ero-dei-savant/
view post Posted: 14/9/2011, 20:53     +1Photoreading - Un esperto risponde
Il photoreading è una tecnica che nessuno riesce a mettere in pratica, questo perchè la teoria su cui si basa è assurda e impraticabile a livello umano.
Eppure c'è qualcuno che ne ha fatto un business tipo questi signori dalla NLP con testa di serie ===omisiss=== diversi mesi fa.

www.strategiegeni.com/Photoreading_pag_pg2.aspx

E' la versione super evoluta della lettura veloce (si certo!), ho letto che con questa tecnica è possibile arrivare a 25000 parole al minuto. Mi chiedo come si possano scrivere certe idiozie, pubblicarle e riuscire anche a venderle.
La cigliegina sulla torta di cartapesta è l'aver organizzato anche dei corsi a mille euro a persona.
Chi ha fatto il corso è un pollo.

A mio parere è solo un raggiro per illudere le persone, soprattutto studenti o professionisti ingenui che credono in potenzialità umane che nessuno ha mai dimostrato pubblicamente.
Teorizzare che con pochi colpi d'occhio si possano leggere molte pagine perchè l'inconscio registra tutto della memoria, è una delle assurdità più grosse, in questo settore, che io abbia mai sentito.
CITAZIONE
Il problema nasce proprio nel passaggio "attivazione" : mi pongo le domande di cui vorrei avere la risposta ma quando faccio la lettura rapida non succede niente, cioè non mi salta nulla alla mente.

Cosa devo Fare?

Venditi il libro su ebay e comincia a leggere il corso gratuito di lettura veloce che abbiamo pubblicato recentemente.
Se arrivi a leggere 500 parole al minuto sei già sulla buona strada.
Poi fai come credi.

Edited by Massimiliano-Masala - 26/11/2015, 13:37
view post Posted: 12/9/2011, 11:57     +1Consiglio libro per memoria? - Un esperto risponde
Ciao e benvenuto in questo forum!


CITAZIONE
Avendo quindi per forza € 15 da spendere avevo intenzione di comprare un libro per la memoria:

Se per memoria intendi qualcosa relativo alle mnemotecniche ti consiglio di spendere il tuo buono sconto per qualche altra lettura che non ha nulla a che vedere con le mnemotecniche.
Se vuoi migliorare le tue abilità mnemoniche e sufficiente frequentare questo forum e condividere la tua esperienza con le tecniche dal punto di vista pratico.
Hai disponibili diverse persone che conoscono l argomento e potrebbero aiutarti con qualche "dritta".

view post Posted: 15/5/2011, 15:25     +2Espressioni facciali di base - Le micro espressioni facciali base
Espressioni facciali: le basi



In rete possiamo trovare una miriadi di informazioni utili per approfondire le nostre conoscenze, se si spende un pò di tempo nella ricerca è possibile trovare tutto ciò che occorre per aumentare le proprie conoscenze in diversi campi.
Le informazioni che però hanno più impatto sulla nostra memoria sono ovviamente le immagini e i video.

Per questo motivo in questa sezione, dove noi siamo alle prime armi, inseriremo moltissime immagini e video per poter utilizzare in modo più attivo la memoria visiva.
L'apprendimento sarà di conseguenza più veloce e avremo a disposizione il mondo esterno per fare pratica, ossia trovare nella pratica quello che abbiamo visto nella teoria. Un modo di apprendere che risulta completo e duraturo sotto molteplici aspetti.

Cercheremo quindi di applicare le tecniche di memoria per la memorizzazione delle immagini che ci interessano come ad esempio la seguente:


microespressionitecnich


E' una figura molto semplice da memorizzare ed occorre poco tempo; la pratica è immediata, dobbiamo solo notare le espressioni nelle persone che incontriamo o anche attraverso un programma tipo i talk show (ad esempio).
Per aumentare l'efficacia e le performance della memorizzazione di quest'immagine, utilizzando le mnemotecniche, è utile mettere l'espressioni facciali in un ordine sequenziale, come se fossero comuni parole e rievocare l'immagine nel momento che posiamo lo sguardo sulla parola in modo automatico.
Questo metodo è molto utile per acquisire maggior abilità nell'associazione spontanea di un immagine partendo da una parola o viceversa.

Sappiamo tutti quale sia l'espressione di rabbia (ad esempio), senza conoscere questa tabella ma il modo in cui è associato è differente dal modo che dobbiamo associare in questo "esercizio".
La parola deve evocare immediatamente l'immagine in modo inconscio e viceversa, una specie di timbro sull'immagine mentale che stiamo memorizzando.
Se vedrete in qualcuno una di queste espressioni facciali, e vi viene subito in mente proprio la parola (ma anche altre informazioni collegate a questa), allora la mnemotecnica ha perfettamente funzionato.
Se si è intenzionati ad aumentare le proprie capacità mnemoniche occorre allenare la memoria in modo flessibile, su tutti i fronti; in questo modo si acquisirà un elasticità migliore nel modo di memorizzare ma anche nel modo di pensare.


1. disinvolto

2. felice o divertito

3. risata

4. rabbia

5. odio

6. aggressività

7. triste

8. annoiato

9. mite




Micro espressioni facciali comunii: imparare attraverso i video



Questo video sulle micro espressioni facciale è molto esemplificativo e piacevole anche per quanto riguarda il montaggio.
Se vogliamo diventare abili nel capire gli altri attraverso il linguaggio non verbale, in questo caso il linguaggio inconscio del volto, dobbiamo necessariamente stimolare la nostra memoria a ricordare ed associare immagini-espressioni facciali-riferimento verbale.
Le informazioni che percepiamo attraverso un video sono più facilmente memorizzabili se poi riusciamo ad associare le espressioni a volti che conosciamo molto bene, a ricordarle, ad esempio, come la faccia arrabbiata di un nostro amico/a, l'apprendimento sarà più rapido.

Se vogliamo avere la vista molto più acuta in questo settore occorre impegnarsi sino a che non si acquisisce l'automaticità del riconoscimento.
Le micro espressioni facciali sono velocissime e normalmente sfuggono alla coscienza, se riusciamo ad individuarle prontamente potremmo essere in grado di controllare la comunicazione, o scoprire verità nascoste dietro un appararente viso dalla faccia "simpatica".



Edited by max_memory - 31/8/2011, 21:13
view post Posted: 13/3/2011, 19:42     +1I genitori raccontano - Archivio forum
Oggi vogliamo parlarvi di un argomento che riteniamo molto importante.
L'istruzione dei bambini.

Tralasciando ogni preambolo e arrivando subito al dunque abbiamo ricevuto del materiale scolastico svolto da un bambino di seconda elementare. Gli argomenti sono attuali, ossia di questi mesi del 2011.

In questo materiale sono presenti dei metodi di apprendimento di tipo associativo-visivo ma la loro applicabilità e soprattutto la loro piena comprensione da parte del bambino è molto discutibile.
Ci viene riferito che questo metodo crea difficoltà nei bambini in quanto non hanno la percezione visiva di alcune parole astratte e di difficile interpretazione.

imageL'argomento in questione è l'analisi logica.
Molto probabilmente la stragrande maggioranza di noi sa di cosa si sta parlando e può benissimo intuire che tipo di metodo la maestra sta utilizzando per insegnare a svolgere un tipo di esercizio didattico.

La maestra vuole associare un intera frase ad un triangolo colorato.
I bambini successivamente svolgeranno un altro esercizio assieme alla maestra.

image

Il metodo è valido ma applicato a dei bambini così piccoli crea moltissime difficoltà; sia ai bambini, sia ai genitori che tentano di aiutare i figli.
Provate a chiedere ad un bambino di 7 anni che cos'è un complemento di luogo, o di specificazione, oppure di definire che cos'è un attributo. .....

Il metodo che vi abbiamo esposto, e che viene insegnato in una classe elementare (seconda) del nord italia, è una tecnica di memoria forse un po troppo complessa per un bambino e molto probabilmente potrebbe anche esserla per un adulto.
Con questa mnemotecnica si tenta di associare, per esempio, una parola, o peggio ancora, una frase generica come: "complemento di specificazione", ad un triangolo arancione.

Il risultato di questo metodo è la totale incomprensione di quello che il bambino sta facendo, alla fine forse il bambino con la tecnica del pappagallo e con un infiammazione alla mano per la troppo copiatura, disegno e coloritura, memorizzerà tutti i triangoli nello stesso modo di chi impara una poesia a memoria.
Ripetere, ripetere, ripetere.

Questi sono i primi condizionamenti mentali che dovrebbero essere eliminati nelle persone che preferiscono ripetere come dei pappagalli e scrivere, o evidenziare, chilometri di righe, solo per fare un esempio.

Nel nostro forum abbiamo diverse visite da parte di genitori che hanno figli nelle scuole elementari e che cercano aiuto.
Purtroppo i sistemi di apprendimento scolastici italiani sono ancora troppo antiquati rispetto all'era in cui siamo e la maggior parte degli alunni si porterà dietro lacune in diverse materie nello scorrere degli anni, sino a trovare il proprio metodo di studio che ovviamente si baserà sui propri modi di fare del passato e molto probabilmente affrontando diverse crisi di studio.

Noi non ci vogliamo assolutamente sostituire agli insegnamenti pubblici ma vogliamo solo mettere in evidenza le difficoltà che si manifestano nei bambini, nei ragazzi e negli adulti, al giorno d'oggi, quando si tratta di memorizzare o imparare qualcosa.
view post Posted: 7/9/2010, 13:34     +1La tecnica dei loci - La tecnica dei loci, loci temporali e altre tecniche simili
In questo video viene descritta la tecnica dei loci(memotecnica).
E' una risorsa video trovata su youtube, quindi visibile pubblicamente. La durata del video e di circa tre minuti e mezzo.
Personalmente ho trovato il video molto piacevole e semplice nell'esposizione.






Info e approfondimenti:
https://impararearicordare.forumfree.it/?t=49851888

Edited by freememoryfoundation - 7/9/2010, 15:07
view post Posted: 29/8/2010, 01:57     +1TECNICHE DI STUDIO E APPRENDIMENTO - Materiale, ebook e link utili dal mondo del web e non.
Un corso completo realizzato dal Dr. Mario Rizzi sulle tecniche di studio e di apprendimento di cui è possibile anche eseguire il download di tutto il corso senza così essere on-line.
Nel sito inoltre si trova anche del materiale per migliorare la lingua inglese e anche la pronuncia.

'www.viveremeglio.org/0studio_facile/studio/0_studio.htm'

Un vero regalo di conoscenze e raccolta di informazioni anche da altre fonti pubbliche come la stampa.
Non sono però presenti le memotecniche, c'è comuque tutto quello che serve per capire come migliorare o aquisire delle metodologie di studio efficaci che puntano a ridurre i tempi di studio. Senza spendere un euro e molto più completo di certi libri che si vendono in giro.

Edited by max_memory - 13/5/2013, 20:48
view post Posted: 5/8/2010, 14:22     +1La tecnica degli acrostrici - La tecnica dei loci, loci temporali e altre tecniche simili
E' una tecnica molto semplice che consente di ricordarsi una serie di informazioni che possono avere, o non avere, una relazione tra di loro.
Consiste nel utilizzare le lettere iniziali (da uno a tre) dell'informazioni, con il fine di combinarle tra loro creando una frase che posso essere facilmente ricordata.
Ecco un alcuni esempi conosciuti:

Esempi:




Carte da gioco:

Cuori = C = come
Denari = D = quando
Fiori = F = fuori
Picche = P = piove




I libri del Pentateuco parola chiave: GELANDO

G = Genesi
E = Esodo
L = Levitico
N = Numeri
D = Deuteronomio
view post Posted: 2/8/2010, 23:46     +1_Doc - Presentazioni 2010
Ciao e benvenuto!
Qui troverai molte risorse interessanti sulla memoria e l'apprendimento e avrai la possibilità di capire quanto la tua memoria visiva e ciò che conosci può essere utile a memorizzare altre informazioni.
view post Posted: 1/8/2010, 16:27     +1Le solite frasi che si sentono a scuola o nei corsi di formazione, ecc... - Le vostre esperienze di studio
A quasi la totalità di noi a scuola è sempre stato detto dagli insegnanti o dai professori:
studiate da pagina x a pagina y, imparate questo, imparate quello, leggete questo, leggete quello. Tutto sempre entro un determinato limite di tempo.
Moltissimi di noi hanno dovuto sempre fare i conti con la noia, con il tempo e con la seccatura di un brutto voto dovuto al nostro disinteresse allo studio. Avete però mai fatto questa domanda al vostro insegnante:

Scusi prof. come si studia????

Per quanto possa essere banale la domanda o addirittura reputata stupida agli occhi di tutti (quando al contrario è una domanda intelligente) molto probabilmente non ci sarà nessuno in grado di fornirvi spiegazioni chiare sull'argomento.
Quasi la totalità degli studenti (professori compresi) hanno utilizzato per studiare la metodologia classica della ripetizione verbale, nel dettaglio: fare riassunti o schemi e successivamente ripetere come un pappagallo sino a che non si è assorbito il contenuto di quello che si è letto.
Fiumi di inchiostro e evidenziatori vengono usati sopra enormi quantita industriali di carta (disboscando intere foreste) per imparare qualcosa che verrà successivamente dimenticato nel tempo, o dopo l'interrogazione, o dopo l'esame scritto o orale.
Ho visto un infinità di volte studenti con appunti o libri vicino, ripetere a voce alta con lo sguardo fisso nel vuolto come se fossero dei lettori mp3, quando perdevano poi il filo del discorso o avevano vuoti di memoria, li vedevo curiosare tra i loro appunti o nel loro libro: aprire, guardare, chiudere e riprendere la ripetizione.


La colpa(se così si può chiamare) però non è, ne degli studenti ne tantomento dei professori che a loro volta si sono adeguati come noi e soprattutto hanno incontrate le nostre difficoltà.
C'è stato sempre detto di studiare ma non c'è mai stato detto come.
In questo forum dimostreremo cosa vuol dire imparare con metodo e diventare coscienti del tempo che ci occorre per raggiungere almeno la sufficienza in una materia o in un esame o in qualcosa che ci piacerebbe imparare.

Edited by max_memory - 28/9/2011, 19:51
135 replies since 1/8/2010