ALLE SCUOLE MEDIE COME SI POSSONO PRENDERE APPUNTI AL VOLO DI UNA LEZIONE DI STORIA?, A 12 ANNI un ragazzo può riuscire a prendere appunti al volo (direttamente) con le mnemotecniche a scuola?

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view post Posted on 11/7/2018, 19:31     +1   -1
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Imparare a ricordare

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Ultimo : gli studi scientifici dimostrano che prendere appunti, non solo aumenta il ricordo(mi raccomando sul quaderno con la penna!), ma aumenta la capacità di comprendere.

Gli studi scientifici sono da prendere sempre con le pinze, delle volte sono privi di concretezza e soprattutto di un vero contraddittorio tendente a smontare la stessa ricerca.
CITAZIONE
Un po' tutti i mnemonisti usano i loci o altro per memorizzare i discorsi, Joshua Foer per esempio lo ha fatto per una conferenza.
Lorraine lo suggerisce in un suo libro.

Io per un po' l'ho fatto al volo, per poi rompermi le bolas molto presto.

Tu non sei un mnemonista e non puoi sapere come funzionano certe cose. Le capacità di Joshua Foer sono preconfezionate per l'evento che deve presentare. Un qualcosa come se si dovesse preparare ad una competizione sportiva del WMC ma molto meno impegnativa.
Non so nulla di questa dimostrazione ma sono più che sicuro che non sia in grado di memorizzare frasi o periodo interi, intesi per filo e per segno. Certe memorizzazioni puoi farle solo in un determinato modo, a meno che non sei tendenzialmente autistico. Tutto ciò che hai visto è solo una semplice memorizzazione di livello superiore che non significa che lui ha compreso quello che ha memorizzato: non puoi memorizzare e comprendere nello stesso momento, quello è prerogativa dell'intuito dalla seconda ripetizione in poi. L'intuito non lo si comanda come la memoria.

CITAZIONE
Io per un po' l'ho fatto al volo, per poi rompermi le bolas molto presto.

Infatti e poi non ha molto senso questo metodo per studiare, soprattutto in questo presente. Forse poteva andare bene sino ad ancora una decina di anni fa, ora è obsoleto!

CITAZIONE
Dovresti definire cosa intendi per comprensione e apprendimento.

La comprensione è la fase che precede l'apprendimento, questa è determinata dalla familiarità che abbiamo con un argomento. Puoi comprendere velocemente se ciò che leggi e ascolti ti è già famigliare senza nemmeno che lo sai, o puoi avere una comprensione estremamente ridotta perché di un argomento letto o ascoltato sei parecchio a digiuno, o peggio, hai sempre avuto una naturale repulsione. (vale anche per gli apprendimenti di livello pratico, o motorio). Riferito alla conoscenza scritta e orale, l'apprendimento è quando l'argomento diventa conoscenza e si incastra con altre nostre conoscenze che già possediamo. Esistono dei livelli di memorizzazione di cui non percepiamo nemmeno l'esistenza, che seguono strade predefinite che ignoriamo completamente.

CITAZIONE
Max, in un post, se non ricordo male, esponi la tecnica dell'ascolto.
Volevo chiederti, ma dopo che hai ascoltato più volte, cominci a tagliare il file audio fino ad averne un condensato?

Sono già un bel po di anni che ci sono dietro a questa cosa, ho perso pure il conto di quanto tempo. Ho fatto diversi esperimenti e test, sia da fermo che in movimento ma alla fine ciò che ricordi segue le stesse regole della comprensione e dell'apprendimento che ho descritto prima.
Se voglio tenere in mente bene un libro che ho ascoltato, o anche un documentario, o un programma o una conferenza di qualche scienziato famoso che ho trasformato in audio, dopo che lo ascoltato almeno due volte, inizio a individuare ciò che è ridondante (c'è sempre!), quello a cui potrei arrivarci benissimo da solo senza leggere e tutte la parentesi inutili che seguono deviazioni mentali dell'autore con il solo fine di condividere suoi pensieri personali (ci sono sempre!) e che sono relativamente utili. Alla fine ottengo un file dove ho messo insieme le parti che ho tagliato ma non è un concentrato, sono le parti che ho considerato più importanti e che voglio tenere bene a mente.

CITAZIONE
Suppongo sia il solo a pensare che sia un tempo più che ragionevole e che lo studio a casa sia necessario?

Per me la scuola italiana è ancora troppo indietro, facciamo ridere anche a livello europeo, c'è poco da difendere, c'è più da mettersi a piangere!
Ormai mi sono arreso in ogni tipo di discussione che può saltare fuori. Va a finire sempre in "rissa" :D

CITAZIONE
CITAZIONE
CITAZIONE (Antonio V. @ 29/6/2018, 10:32)
Massimiliano, spiegami come ti prefiggi di agire con tuo figlio che, se non ho capito male, deve andare in prima media. Hai scritto che conosce il metodo dei colori ed ha saputo esporre in classe alle elementari le prime 60 cifre del pi greco. Come potrà, in virtù dei tuoi insegnamenti, riuscire a studiare in modo efficiente per esempio la storia, la geografia, le scienze?

CITAZIONE
Max, ma veramente hai fatto fare a tuo figlio una cosa del genere?
E perchè? :blink:

Arrivi come al solito in ritardo, questa volta anche di parecchi anni, quasi cinque. C'è tutto nel forum, non ti linko nemmeno la sezione perchè non lo meriti!!! :D
In sintesi a mio figlio ho insegnato una mnemotecnica lunga trenta loci e dove in ogni loco c erano due immagini che gli ricordavano per ogni loco due cifre e che convertiva con la tecnica dei colori. Totale 60 cifre del pigreco, la sua maestra è rimasta molto sorpresa, non tanto perchè le ripeteva in avanti ma all'indietro senza la minima difficoltà.
L'ho fatto perchè in questo modo mi sono tolto ogni dubbio sul fatto che le mnemotecniche sia difficili da imparare. Se c'è riuscito mio figlio a sei anni che è un bambino normale, bravo in certe materie e meno bravo in altre, è impossibile che non ci riesca un adulto. Imparare a memorizzare è solo una questione di educazione a pensare in un certo modo.



CITAZIONE
CITAZIONE
La ragazzina ed io continueremo a provarci a studiare alcune materie con le mnemotecniche, e lo dobbiamo fare questa estate, perché non sarebbe saggio imparare ad usare le mnemotecniche per studiare materie come storia o geografia ad anno scolastico già iniziato.

Sino a che vedrai le mnemotecniche come uno strumento solo per studiare, non ne ricaverai nessun vantaggio. Stessa identica cosa è uguale per quei genitori che mandano i propri figli a fare quei corsi costosissimi con la speranza che imparino qualcosa per diventare successivamente più bravi a scuola. Anche questa un illusione come tante altre, una speranza che quasi sempre sarà eguagliata da un fallimento, doppio tra l'altro, sia del genitore che del bambino o ragazzo (se si tratta di scuole medie).
 
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view post Posted on 11/7/2018, 21:43     +1   -1
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Sino a che vedrai le mnemotecniche come uno strumento solo per studiare, non ne ricaverai nessun vantaggio.

Cosa intendi?
Massimiliano, mi pare di intuire che intendi dire (per altre cose che hai scritto), che le mnemotecniche debbano aiutarti a capire come ragiona\funzionaa\elabora le informazioni in particolare la propria mente, nella sua originale unicità. Posso immaginare che quando lo si capisce allora la mente diventa naturalmente "apprendente" (neologismo), volta\portata all'apprendimento, e favorisce il processo di apprendimento. Invece se si apprendono dei contenuti usando solo ed esclusivamente una tecnica di memoria e non osservando la propria mente e le sue peculiarità, l'uso delle mnemotecniche diventa un corpo estraneo, poco naturale, poco amichevole, e poi alla fine si usa poco e male, perché non la si è adattata alla propria particolare mente con il suo particolare modo di elaborare e trattenere le informazioni.
Ho capito male?
 
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view post Posted on 12/7/2018, 02:14     +1   -1

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[QUOTE=Massimiliano-Masala,11/7/2018, 20:31]
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Gli studi scientifici sono da prendere sempre con le pinze, delle volte sono privi di concretezza e soprattutto di un vero contraddittorio tendente a smontare la stessa ricerca.

Questo è vero. In primis, bisogna vedere se ci sono fattori estranei che portano ad una determinata conclusione.
Poi andrebbe discussa, valutato le implicazioni.
Infine, e questo capita soprattutto quando si ha a che fare con la mente, ci sono ricerche che contraddicono altre, anche se in minoranza.

Tutto sommato è prassi di tutta la scienza, e del metodo scientifico, identificare prima qualcosa per poi confutarlo.
Nell'attesa che ci siano prove del contrario, diamo per provvisorio il risultato delle ricerche.

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Tu non sei un mnemonista e non puoi sapere come funzionano certe cose. Le capacità di Joshua Foer sono preconfezionate per l'evento che deve presentare.
Non so nulla di questa dimostrazione ma sono più che sicuro che non sia in grado di memorizzare frasi o periodo interi, intesi per filo e per segno.

Non sono un mnemonista professionista e non faccio gare questo è vero, ma non sono nemmeno ignorante del tutto.

Max, c'è stato un fraintendimento. Io non ho detto che abbiano dimostrato di saper fare memorizzazioni di discorsi al volo.
Quello che ho scritto è che per fare di un discorso, hanno suggerito di usare loci o peg per memorizzarne vari punti.
Da qui ho detto che potrebbe essere possibile fare il contrario al volo.

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Io per un po' l'ho fatto al volo, per poi rompermi le bolas molto presto.

Infatti e poi non ha molto senso questo metodo per studiare, soprattutto in questo presente. Forse poteva andare bene sino ad ancora una decina di anni fa, ora è obsoleto!

Aspetta, ciò che facevo era di memorizzare al volo i concetti principali di un discorso.
L'ho fatto per un po' , non è difficilissimo, ma dopo un po' i concetti cominciavano a mischiarsi; non potevo ripassarli perchè non sapevo quando; necessitava di molta attenzione che poi,
giustamente, esauriva le forze.
In ultimo era una rottura.
è possibile, ma , come dici pure tu, è inutile.

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La comprensione è la fase che precede l'apprendimento, questa è determinata dalla familiarità che abbiamo con un argomento. Puoi comprendere velocemente se ciò che leggi e ascolti ti è già famigliare senza nemmeno che lo sai, o puoi avere una comprensione estremamente ridotta perché di un argomento letto o ascoltato sei parecchio a digiuno, o peggio, hai sempre avuto una naturale repulsione. (vale anche per gli apprendimenti di livello pratico, o motorio). Riferito alla conoscenza scritta e orale, l'apprendimento è quando l'argomento diventa conoscenza e si incastra con altre nostre conoscenze che già possediamo. Esistono dei livelli di memorizzazione di cui non percepiamo nemmeno l'esistenza, che seguono strade predefinite che ignoriamo completamente.

Non sono molto d'accordo però, boh, magari ci ripenso.
Ora no nsaprei.

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Sono già un bel po di anni che ci sono dietro a questa cosa, ho perso pure il conto di quanto tempo. Ho fatto diversi esperimenti e test, sia da fermo che in movimento ma alla fine ciò che ricordi segue le stesse regole della comprensione e dell'apprendimento che ho descritto prima.
Se voglio tenere in mente bene un libro che ho ascoltato, o anche un documentario, o un programma o una conferenza di qualche scienziato famoso che ho trasformato in audio, dopo che lo ascoltato almeno due volte, inizio a individuare ciò che è ridondante (c'è sempre!), quello a cui potrei arrivarci benissimo da solo senza leggere e tutte la parentesi inutili che seguono deviazioni mentali dell'autore con il solo fine di condividere suoi pensieri personali (ci sono sempre!) e che sono relativamente utili. Alla fine ottengo un file dove ho messo insieme le parti che ho tagliato ma non è un concentrato, sono le parti che ho considerato più importanti e che voglio tenere bene a mente.

Te lo chiedo perchè trovo la tua idea davvero interessante e da approfondire.

CITAZIONE
Arrivi come al solito in ritardo, questa volta anche di parecchi anni, quasi cinque.

Ogni tanto ho da fare. Che ci vuoi fà. :P

CITAZIONE
C'è tutto nel forum, non ti linko nemmeno la sezione perchè non lo meriti!!! :D

:( :(
E pensare che ti ho dato le mie associazioni migliori. :lol:

CITAZIONE
L'ho fatto perchè in questo modo mi sono tolto ogni dubbio sul fatto che le mnemotecniche sia difficili da imparare.

BElla sta cosa, e divertente.
 
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view post Posted on 12/7/2018, 15:11     +1   -1
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Massimiliano, mi pare di intuire che intendi dire (per altre cose che hai scritto), che le mnemotecniche debbano aiutarti a capire come ragiona\funzionaa\elabora le informazioni in particolare la propria mente, nella sua originale unicità.

Ci sono solo due tipi di mnemotecniche (se qualcuno ne conosce altre lo scriva): la prima è quella a concatenazione, la tecnica base dove crei un associazione visiva tra le informazioni che devi memorizzare come le maglie di una catena. la seconda è strutturata con punti di partenza per le mnemotecniche semplici e punti e sottopunti di partenza per le mnemotecniche definite "elaborate", o "complesse".
Entrambe i modi di ragionare sono un qualcosa fuori dalle abitudini ordinario del pensare. Il problema principale del fallimento che si avvicina al 100% delle persone che iniziano questo percorso mentale, risiede esclusivamente nell'accettare proprio questo tipo di ragionamento per ricordare, soprattutto per un adulto. Un bambino ad esempio, rispetto ad un adulto lo trova buffo mentre l'adulto nella maggior parte dei casi lo trova stupido, sciocco o semplicemente assurdo. Di qui nascono i pregiudizi su un qualcosa che non si conosce assolutamente.
Ci sono ostacoli ben chiari ma che non vengono presi con la dovuta considerazione nell'apprendimento delle mnemotecniche, questi ostacoli sono una serie di freni mentali inconsci che rifiutano inizialmente proprio questo nuovo modo di pensare nella maggior parte dei casi. Il problema non è capire e imparare le mnemotecniche, il problema è riuscire a far avvinghiare da qualche parte nella memoria quel modo di pensare perchè nessuno sa quanto potrebbe durare il "rigetto" per quel modo di pensare per ricordare. La memoria, con tutti i suoi meccanismi a seguito che la fanno "muovere" ha bisogno di continui stimoli, più è stimolata più incrementa il suo potenziale. Non solo per quanto riguarda ricordare "a comando" ma anche nell'ottenere velocemente un informazione che ci serve in un determinato momento della giornata. Poi dipende anche da che cosa fai nella vita ma per esperienza diretta, incrementare le proprie conoscenze su come funziona la propria memoria da più opportunità di ricordare meglio le cose senza necessariamente fare uso abbondante di mnemotecniche. Inoltre più di un tot di informazioni memorizzate in un giorno non è possibile gestirle e a meno che non si è dei geni, tutti hanno bisogno di più giorni per comprendere bene, ad esempio, un argomento che hanno letto, o un qualcosa che hanno visto e ascoltato.
Imparare le mnemotecniche non serve a nulla se non si comprendono prima perché abbiamo certi limiti mentali in apparenza facilmente superabili.

CITAZIONE
perché non la si è adattata alla propria particolare mente con il suo particolare modo di elaborare e trattenere le informazioni.

La memoria visiva e capricciosa e controllata quasi completamente dall'inconscio abituato a "ragionare" e soprattutto a ricordare seguendo i suoi schemi. E' molto diversa dalla memoria che utilizziamo per comunicare a parole e che riusciamo a controllare molto bene.
Memorizzare è veramente un qualcosa di molto semplice rispetto all'abilità di trovare un'informazione temporaneamente dimenticata. Se ho memorizzato una lista di 100 parole chiave e non ricordo ad esempi la parola chiave numero 25 e 79, questo potrebbe essere insignificante considerando la disponibilità di altre informazioni che ho. Il problema è che tutto questo (memorizzare anche 100 parole chiave), è visto quasi come se si dovesse scalare l'Everest, perchè la memoria visiva e la memoria del linguaggio sono "pesate" solamente prendendo come riferimento solo il volume, ignorando completamente il loro peso specifico (metaforicamente parlando).
 
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view post Posted on 14/7/2018, 04:09     +1   -1
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E' intelligente ma dislessica. Ha lentezza nell'elaborare le informazioni per le difficoltà di lettura.

E se la lettura è accompagnata con l'ascolto, ossia leggere e ascoltare contemporaneamente?

Se non si è portati per fare un qualcosa e si obbliga questo qualcuno/a a farla (con amore o con fermezza), in modo che segua lo stereotipo educativo comune, il rischio che qualcosa vado storto a parer mio è molto alto. Quando si è fortunati al massimo si è solo perso un sacco di tempo ma nient'altro..
 
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view post Posted on 14/7/2018, 16:28     +1   -1
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Non sono un mnemonista professionista e non faccio gare questo è vero, ma non sono nemmeno ignorante del tutto.

Lo so benissimo! Sei presente in questo forum (anche se come un marinaio :D) da circa cinque anni e da cinque anni hai sempre mantenuto con successo il titolo di campione di "ottusangolo" del forum! :D
Ci sono conoscenze che non puoi apprendere da nessun libro, sino a che non si raggiunge un certo livello di memorizzazione alcune conoscenze della mnemonica si possono "vedere" solo sfocate.
E' un qualcosa che bisogna accettare. :D
300px-Acetta

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Max, c'è stato un fraintendimento. Io non ho detto che abbiano dimostrato di saper fare memorizzazioni di discorsi al volo.
Quello che ho scritto è che per fare di un discorso, hanno suggerito di usare loci o peg per memorizzarne vari punti.
Da qui ho detto che potrebbe essere possibile fare il contrario al volo.

Non c'è nessun fraintendimento, ho letto bene e ho risposto in base al mnemonista che hai tirato in ballo perchè ho seguito un po la sua storia e come si muove nel business delle tecniche di memoria.
Questa cosa qui di memorizzare vari punti di un discorso comporta un dispendio di energie mentali, concentrazione e attenzione. Un mnemonista anche di livelli superiori di questo qui avrebbe serie difficoltà nel mettere in pratica questo suggerimento. O memorizzi, o stai attento a ciò che ascolti o leggi. Non puoi fare entrambe le cose insieme mentre è fatto passare il messaggio come se fosse una cosa possibile simile ad una memorizzazione "al volo" di una competizione sportiva.



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L'ho fatto per un po' , non è difficilissimo, ma dopo un po' i concetti cominciavano a mischiarsi; non potevo ripassarli perchè non sapevo quando; necessitava di molta attenzione che poi,
giustamente, esauriva le forze.

Concetti?
Se si utilizza la memoria visiva per memorizzare, non sono i concetti che si tengono a mente ma le immagini, poi dalle immagini cerchi di risalire al concetto. Cosa significa: "ma dopo un po' i concetti cominciavano a mischiarsi"?.

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In ultimo era una rottura.
è possibile, ma , come dici pure tu, è inutile.

Se non si è abituati a "ragionare" in un certo modo è assolutamente normale che si è parecchio lenti e il risultato sia del tutto insoddisfacente, o nel peggiore dei casi frustrante.
Considerando però il presente in cui ci troviamo e la tecnologia disponibile questo tipo di "strategia di memoria" è come usare il pallottoliere per contare quando potresti utilizzare una calcolatrice.


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Non sono molto d'accordo però, boh, magari ci ripenso.
Ora non saprei.

La comprensione è propedeutica all'apprendimento, è come respirare aria e buttare fuori anidride carbonica. Non c'è bisogno di spiegazioni scientifiche quando noi stessi siamo maestri di apprendimento.

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Te lo chiedo perchè trovo la tua idea davvero interessante e da approfondire.

Ci lavoro sul metodo dell'ascolto da diversi anni e ho maturato nuove conoscenze, abbandonandone altre che credevo producessero risultati.
Dal mio punto di vista chi studia o vuole imparare qualcosa dalla conoscenza scritta o parlata, deve integrare nel suo modo di studiare il metodo dell'ascolto, non farlo significa perdere un opportunità che porta solo vantaggi e benefici, oltre che richiedere un dispendio di energie mentali notevolmente inferiori rispetto al "comune" leggere tentando di ricordare qualcosa.


CITAZIONE
E pensare che ti ho dato le mie associazioni migliori. :lol:

Non sono molto d'accordo però, boh, forse se ne ricordassi qualcuna.
Ora non saprei se quello che hai scritto ha basi confutabili!!! :D :D :D

Edited by Massimiliano-Masala - 14/7/2018, 19:05
 
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