Come memorizzare le parole: Tecniche e Strategie

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view post Posted on 16/4/2018, 10:45     +1   -1
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Imparare a ricordare

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Continuo a non essere convinto di queste affermazioni e ti spiego il perché.
Innanzitutto tutte le attività che ci rimangono impresse per sempre sono relative ad abilità motorie o sono informazioni legate a situazioni emozionali (il primo bacio,ecc..) o di ripetizioni dirette (come ad esempio molte informazioni che sono diventati i nostri mattoncini di cultura base assimilata durante il periodo scolastico) o indirette.

Credi che il tuo pensare non sia legato a processi mentali che seguono delle routine?
E' possibile creare nuove memorie procedurali per "confezionare" su misura nuovi modi di pensare, il cervello nel tempo può ri-cablare completamente se si sviluppano nuove abilità cognitive, il fattore età e relativamente influente.
Tu cosa sai fare in più rispetto a dieci anni fa, oggi?

CITAZIONE
Vorrei invece aver la prova concreta da parte di qualcuno di assimilazione delle informazioni a lungo periodo (per sempre) in assenza di emozione o azioni fisiche che ci rendono partecipativi in maniera diretta (livello massimo di apprendimento secondo la piramide di apprendimento).

Questa è fanta-mnemonica, il per sempre può essere un illusione perchè i ricordi si frammentano nel tempo e si ristrutturano a livelli inconsapevoli. Uno può credere che un ricordo sia autentico dopo 30 anni mentre invece non lo è per niente. Se parliamo però di "conoscenza scritta" forse qualcosa può effettivamente rimanere per sempre. Ho visto un'intervista di Eugenio Scalfari, più che novantenne dove raccontava di ricordare molto bene scritti di Ovidio e Platone(forse erano sui compagni di scuola :D ) mentre si lamentava di essere più smemorato per quanto riguarda i ricordi più recenti, di pochi giorni o mesi prima.
Poco tempo fa ho discusso con Muriel su un qualcosa che ricordavo ancora bene a memoria da moltissimi anni (ricordi di circa vent'anni fa), relativi ai principi fondamentali della Costituzione della Repubblica Italiana, senza averli ripassati periodicamente. Lui mi disse che era sorprendente, io invece credo che quando imparai a memoria quei dodici articoli, oltre ad averli ripetuti chissà quante volte nel modo classico, probabilmente queste ripetizione erano accompagnate da un mio grandissimo interesse per il diritto in quel periodo. Tra l'altro era il periodo in cui iniziai a fare attivismo politico.
La maggior parte delle cose che ricordiamo e il motivo del perchè sopravvivono nel tempo è quasi sempre a noi sconosciuta, o meglio ignorata.



CITAZIONE
Sfido a dimostrarmi il contrario.

Hai ragione ma solo in parte.

CITAZIONE
Ecco il limite di queste tecniche nella VITA DI LAVORATIVA/DI TUTTI I GIORNI.
A livello di studio o quando ci si pone a degli obbiettivi a breve/medio termine, sicuramente queste tecniche ci vengono in aiuto ma, a parer mio, non vanno oltre.
Ecco perchè obbietto il termine "a lungo" termine quando ci troviamo ad esercitare tecniche come quelle dei loci, il sistema Major, fonetico, PAO, millenium PAO e chi più ne ha più ne metta ... tutti sistemi dedicati al massimo per la memoria a medio termine.

Qui parliamo di tecniche perchè tutti le chiamano cosi, non ho capito tu cosa vuoi ottenere esattamente ma se vuoi migliorare a livello mentale, devi necessariamente sviluppare una o più abilità cognitive che si integrino nel tuo modo di pensare. Sennò vedrai sempre le mnemotecniche come un pallottoliere per la memoria.
CITAZIONE
tecniche nella VITA DI LAVORATIVA/DI TUTTI I GIORNI

E' raro che io utilizzi una mnemotecnica nella vita di tutti i giorni. E' il modo di pensare che ho integrato a livello inconscio e mi ci è voluto un po per diventarne consapevole perchè puoi cambiare interiormente e credere che tutto è rimasto uguale. Chi cerca di ottenere cambiamenti repentini sfruttando la memoria e l'apprendimento magico professato da qualcuno, solitamente si ritrova tra i primi che falliranno in questa missione.


CITAZIONE
Ecco perchè obbietto il termine "a lungo" termine quando ci troviamo ad esercitare tecniche come quelle dei loci, il sistema Major, fonetico, PAO, millenium PAO e chi più ne ha più ne metta ... tutti sistemi dedicati al massimo per la memoria a medio termine.

La memoria a medio termine non esiste per la scienza ufficiale e per me la memoria a medio termine, sono solo ricordi che non sono sopravissuti abbastanza per qualche motivo. C'è sempre un motivo perchè dimentichiamo ma quasi mai conosciamo la causa del perchè dimentichiamo, indipendentemente si tratti del perchè non ricordi per filo e per segno tutte le righe che hai letto sino ad ora, o del perchè non ricordi più ogni nome cognome e faccia di ogni compagno di scuola che hai avuto dalla prima elementare, sino al tuo ultimo anno scolastico da più che adolescente.

CITAZIONE
Hai un caso pratico di termini / formule / numeri che ti sono rimasti in memoria pur non adoperando ripassi mirati e/o utilizzando tale informazioni in situazioni concrete ?

Parecchi! Ma non perchè ho usato qualche strategia.
L'altro giorno mi è capitato di perdere un po di tempo su Youtube, quello che mio figlio chiama: "cazzeggio time" e ho riascoltato con molto piacere alcune sigle di cartoni animati di quando ero bambino, le ricordavo quasi tutte a memoria (beh, qualche parola la ceffavo ma per il resto ero più che sorpreso), ti potrei fare un elenco e considera che ho 46 anni. Ad esempio ricordavo quasi tutta a memoria la sigla della: "Principessa Zaffiro" (primi anni ottanta), un cartoni che ho visto solo da bambino, quella di Trider G7, Daltanius, addirittura Danguard che mi ero pure dimenticato di averlo visto da bambino.
E' un qualcosa che potresti verificare anche tu ad esempio rispolverando dei vecchi brani musicali del passato.

Non ho ancora capito bene che cosa esattamente stai cercando?
 
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view post Posted on 16/4/2018, 13:55     +1   -1

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Credi che il tuo pensare non sia legato a processi mentali che seguono delle routine?
E' possibile creare nuove memorie procedurali per "confezionare" su misura nuovi modi di pensare, il cervello nel tempo può ri-cablare completamente se si sviluppano nuove abilità cognitive, il fattore età e relativamente influente.
Tu cosa sai fare in più rispetto a dieci anni fa, oggi?

Non è questo il punto.
Non ho mai trovato nessuno disposto a dimostrarmi di riuscire a memorizzare informazioni a lungo termine senza praticare ripassi e/o senza farsi coinvolgere direttamente in maniera "sinestetica".

CITAZIONE
Questa è fanta-mnemonica, il per sempre può essere un illusione perchè i ricordi si frammentano nel tempo e si ristrutturano a livelli inconsapevoli. Uno può credere che un ricordo sia autentico dopo 30 anni mentre invece non lo è per niente. Se parliamo però di "conoscenza scritta" forse qualcosa può effettivamente rimanere per sempre. Ho visto un'intervista di Eugenio Scalfari, più che novantenne dove raccontava di ricordare molto bene scritti di Ovidio e Platone(forse erano sui compagni di scuola :D ) mentre si lamentava di essere più smemorato per quanto riguarda i ricordi più recenti, di pochi giorni o mesi prima.
Poco tempo fa ho discusso con Muriel su un qualcosa che ricordavo ancora bene a memoria da moltissimi anni (ricordi di circa vent'anni fa), relativi ai principi fondamentali della Costituzione della Repubblica Italiana, senza averli ripassati periodicamente. Lui mi disse che era sorprendente, io invece credo che quando imparai a memoria quei dodici articoli, oltre ad averli ripetuti chissà quante volte nel modo classico, probabilmente queste ripetizione erano accompagnate da un mio grandissimo interesse per il diritto in quel periodo. Tra l'altro era il periodo in cui iniziai a fare attivismo politico.
La maggior parte delle cose che ricordiamo e il motivo del perchè sopravvivono nel tempo è quasi sempre a noi sconosciuta, o meglio ignorata.

Quindi concordi con me che non è possibile concretamente "posizionare" informazioni a lungo termine se non entrano in gioco ripassi metodici e/o circostanze tali per cui, in quel momento in cui si decide di memorizzare (direttamente o indirettamente), si è coinvolti emozionalmente.
Questo rende la pratica di memorizzazione a lungo termine non facilmente governabile come invece lo è per quella brene/medio termine grazie alle tecniche PAV,ecc..ecc...


CITAZIONE
Qui parliamo di tecniche perchè tutti le chiamano cosi, non ho capito tu cosa vuoi ottenere esattamente ma se vuoi migliorare a livello mentale, devi necessariamente sviluppare una o più abilità cognitive che si integrino nel tuo modo di pensare. Sennò vedrai sempre le mnemotecniche come un pallottoliere per la memoria.

Quali sarebbero le abilità cognitive da allenare ? E soprattutto... come ??

CITAZIONE
E' raro che io utilizzi una mnemotecnica nella vita di tutti i giorni. E' il modo di pensare che ho integrato a livello inconscio e mi ci è voluto un po per diventarne consapevole perchè puoi cambiare interiormente e credere che tutto è rimasto uguale. Chi cerca di ottenere cambiamenti repentini sfruttando la memoria e l'apprendimento magico professato da qualcuno, solitamente si ritrova tra i primi che falliranno in questa missione.

Sembra che tu abbia escogitato una particolare tecnica ma non capisco come tu riesca ad utilizzarla nel quotidiano, per quali tipi di informazioni e come ti sei esercitato per raggiungere questo livello assoluto.. :unsure:
Hai trovato il Santo Graal ??? :ph34r:


CITAZIONE
La memoria a medio termine non esiste per la scienza ufficiale e per me la memoria a medio termine, sono solo ricordi che non sono sopravissuti abbastanza per qualche motivo. C'è sempre un motivo perchè dimentichiamo ma quasi mai conosciamo la causa del perchè dimentichiamo, indipendentemente si tratti del perchè non ricordi per filo e per segno tutte le righe che hai letto sino ad ora, o del perchè non ricordi più ogni nome cognome e faccia di ogni compagno di scuola che hai avuto dalla prima elementare, sino al tuo ultimo anno scolastico da più che adolescente.

In realtà la spiegazione c'è: la memoria a lungo termine è stimolata dalla ripetizione (cadenzata nel tempo) o da forti impatti emozionali (sinestetici) o da azioni che ci hanno coinvolto direttamente.
Certo, non tutte le informazioni a lungo termine sono in realtà ricordi molto nitidi.

CITAZIONE
Hai un caso pratico di termini / formule / numeri che ti sono rimasti in memoria pur non adoperando ripassi mirati e/o utilizzando tale informazioni in Parecchi! Ma non perchè ho usato qualche strategia.
L'altro giorno mi è capitato di perdere un po di tempo su Youtube, quello che mio figlio chiama: "cazzeggio time" e ho riascoltato con molto piacere alcune sigle di cartoni animati di quando ero bambino, le ricordavo quasi tutte a memoria (beh, qualche parola la ceffavo ma per il resto ero più che sorpreso), ti potrei fare un elenco e considera che ho 46 anni. Ad esempio ricordavo quasi tutta a memoria la sigla della: "Principessa Zaffiro" (primi anni ottanta), un cartoni che ho visto solo da bambino, quella di Trider G7, Daltanius, addirittura Danguard che mi ero pure dimenticato di averlo visto da bambino.
E' un qualcosa che potresti verificare anche tu ad esempio rispolverando dei vecchi brani musicali del passato.

Non mi sono spiegato.
Questo esempio riportato non è quello che cercavo perché rientra in un esperienza diretta quasi martellante (anch'io mi sono ammazzato di cartoni animati) che in qualche modo, molti anni fa, ci hanno anche emozionato (per la serie .. più di cosi "ni zi può").

Io intendo la volontà di attivare questa capacità di memorizzare a lungo termine informazioni che non necessariamente coinvolgono alcuni nostri sensi in contemporanea e che non ci regalano particolari emozioni se non la curiosità iniziale per quel dato stesso.

Es. ora voglio memorizzare tutti i titoli delle opere di Teomondo Scrofalo perchè decido che, soltanto ora, è di vitale importanza per la mia cultura :-)
Tu hai un metodo per iniziarlo a fare ora e che ti permetterà di ricordarle per sempre senza ripassi ?? Dubito.. perchè altrimenti significherebbe che riesci a padroneggiare a comando le tue emozioni e se fosse cosi ti ordino di svelarci la tua tecnica ! :P
 
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view post Posted on 16/4/2018, 16:57     +1   -1

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Sono disgustato dal business esasperato che questa persona

In ogni ambito c'è questo, anche a livello umano.

CITAZIONE
]
Quello che volevo chiedergli è che molto spesso si parla di memoria a lungo termine ma in realtà, quando si operano queste tecniche, stiamo ancora agendo sulla memoria a medio termine perchè operiamo una codifica mentale ed il dato non è stato realmente "digerito" dalla nostra memoria a lungo termine.

Non esiste una memoria a breve termine e, in senso stretto, nemmeno una memoria a lungo termine.
Parliamo di un insieme di meccanismi biologici, stupefacenti sotto molti punti di vista, che ci consentono di avere traccia delle nostre esperienze per un periodo non quantificabile.
Questo periodo lo chiamiamo 'lungo termine'.

CITAZIONE
Purtroppo sto constatando che, se non si operano ripassi programmati,
è difficile non mandare nell'oblio le immagini che ci siamo costruiti per memorizzare dati.

Molti no nvogliono ammettere che qualsiasi mnemotecnica usa le funzioni biologiche del cervello;
e naturalmente sono soggette a tutti i processi del cervello, oblio compreso.

Per usare una similitudine : se le mnemotecniche fossero una app e la batteria del telefono il substrato del cervello;
puoi usare tutti gli accorgimenti che vuoi nell'usare l'app, la durata è dettata sempre dalla batteria. :)

CITAZIONE
Questo è per me un grosso limite se vogliamo utilizzare la memoria a lungo termine anche per informazioni di vita quotidiana e/o lavorativa.

In realtà no; specie in questo momento della storia.
Questo 'limite' ci dovrebbe invogliare a selezionare le cose importanti, quello che dovremmo ricordare, delegando ai supporti quello che è 'aggiunto' o superfluo.
In fin dei conti, a che ti serve memorizzare i 20 fiumi più lunghi del mondo quando bastano 20 sec per trovarli su google?

CITAZIONE
Io personalmente abolirei il termine memoria a lungo termine quando si affrontano queste tecniche perché in realtà si può accedere a questa memoria o con ripetizioni del dato (che vanificano l'efficienza delle mnemotecniche)

Prendi il termine 'memoria a lungo termine' come una memoria che ha una durata maggiore, e ,comunque, le mnemotecniche (come anche l'imparare e fare esperienza in generale) accedono alla memoria a lungo termine.

Capisco però il punto di vista, pensi che 'ripetendo', si vanifichi lo sforzo di memorizzare;
su questo ci sarebbe da discutere parecchio perchè, anche quando impari qualcosa di nuovo compi un processo che è molto simile
(per certi versi)ad una mnemotecnica.

CITAZIONE
o tramite coinvolgimento emotivo (sinestesia) che non è praticabile per un utilizzo sistematico per ovvi motivi.

Confondi le cose; il coinvolgimento emotivo e la sinestesia sono due cose diverse.

L'emozione crea una sovrattivazione dell'ippocampo(quello che si occupa di ricordare) e, in alcuni studi, sembrerebbe che il ricordo si rafforzi per via di ripetizioni;
ma non stiamo qui ad addentrarci in questo.

La sinestesia è la propagazione di uno stimolo da un canale sensoriale ad un altro; si capisce con un esempio:

' è veramente armonioso questo gelato', lo stimolo sensoriale del gusto si propaga sul canale auditivo.

'come è giallo il vostro modo di parlare' (cit), lo stimolo auditivo è passato sul canale visivo.
[/QUOTE]

CITAZIONE
Non è questo il punto.
Non ho mai trovato nessuno disposto a dimostrarmi di riuscire a memorizzare informazioni a lungo termine senza praticare ripassi e/o senza farsi coinvolgere direttamente in maniera "sinestetica".

TRalasciando la definizione di 'lungo termine' (un anno, due, un mese?) e quello di sinestesia; ti dirò che non troverai mai nessuno che ti possa dimostrare una cosa del genere,
perchè non è possibile farla.
Cominci a dimenticare appena hai smesso di imparare.

CITAZIONE
Quali sarebbero le abilità cognitive da allenare ? E soprattutto... come ??

Credo che quello che intenda max sia il non soffermarti sulla memoria solamente; di usare le mnemotecniche o altro come un allenamento per migliorare se stessi, il proprio modo di pensare,
la metacognizione, per maturare di più come persona.

CITAZIONE
In realtà la spiegazione c'è: la memoria a lungo termine è stimolata dalla ripetizione (cadenzata nel tempo) o da forti impatti emozionali (sinestetici) o da azioni che ci hanno coinvolto direttamente.
Certo, non tutte le informazioni a lungo termine sono in realtà ricordi molto nitidi.

Mettiamola così, quando ripassi non stai ripetendo i dati, ma i modi per ricordarti di essi.

Tutte le informazioni che memorizziamo non sono ricordi nitidi; anzi, anche appena memorizzati ci sarebbe la probabilità che non siano nemmeno veri.

CITAZIONE
il cervello nel tempo può ri-cablare completamente se si sviluppano nuove abilità cognitive, il fattore età e relativamente influente.

Questo è vero, la plasticità del cervello è sorprendente.

CITAZIONE
Credi che se per dieci anni non ti capitasse più di tenere una penna in mano, potresti avere problemi anche nel mettere la tua firma dopo questo periodo di inattività?

Non succede perchè è un'abilità implicita che non fa parte della memoria dichiarativa.
Per capirci, non passa per l'autostrada dei ricordi ma per viottoli secondari; e non ha niente a che vedere con la memoria delle conoscenze.

CITAZIONE
Es. Leggo un libro, imparo un termine o una frase che per me è interessante e voglio "farlo mio" per sempre.
Bene, al netto di tutte le tecniche che posso mettere in campo per tramutare questa informazione in immagini più assimilabili per la mia memoria a breve/medio termine, succederebbe che, a lungo termine, se non operassi dei ripassi mirati o non utilizzassi questa nuova terminologia concretamente nella vita lavorativa o nella quotidianità, il dato andrebbe perso prima o poi !!
Sfido a dimostrarmi il contrario.

Non necessariamente devi tramutare in immagini e non esiste la memoria a medio termine, per il resto, è esattamente così; la base della memoria è la ripetizione; chiunque dica il contrario non sa quello che dice o mente.
 
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view post Posted on 16/4/2018, 22:02     +1   -1
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Hai trovato il Santo Graal ??? :ph34r:

Si, è lo troverai in vendità a 299 euro invece che 13,837 euro, nei migliori negozi di mnemotecniche vicino a casa tua. :D
Se esiste un Santo Graal dell'apprendimento, lo sto ancora cercando. Per quanto riguarda ricordare non è uno dei miei problemi principali.
 
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view post Posted on 17/4/2018, 00:54     +1   +1   -1

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Si, è lo troverai in vendità a 299 euro invece che 13,837 euro, nei migliori negozi di mnemotecniche vicino a casa tua. :D

:lol: Si, però, nell'acquistarlo voglio anche l'opzione dell'avventura con Indiana Jones.

bye1 Ciao Max.
 
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view post Posted on 17/4/2018, 01:00     +1   -1
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Non hai perso il tuo modo neuro-quadratico-scientifico di ragionare. :D
Ma è un piacere rileggerti. ;)

Se arrivato giusto nel momento che sto sviluppando un nuovo metodo geniale, mai concepito nella storia mnemonica dell umanita. :D :D :D
 
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view post Posted on 17/4/2018, 01:06     +1   -1

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Non hai perso il tuo modo neuro-quadratico-scientifico di ragionare. :D
Ma è un piacere rileggerti. ;)

Nooo, di più, sono riuscito persino a peggiorare.

gathering
Ogni tanto ripasso, un po' perchè mi fa sempre piacere leggere di te, un po' perchè mi manca il forum,
un po' perchè così ti stuzzico. :D

CITAZIONE
Se arrivato giusto nel momento che sto sviluppando un nuovo metodo geniale, mai concepito nella storia mnemonica dell umanita.

E un po' perchè mi trovo sempre presente alle rivoluzioni.
homesweet
 
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view post Posted on 17/4/2018, 08:42     +1   -1
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Si, è lo troverai in vendità a 299 euro invece

Cosi poco? C'è chi lo vende tra 1500/2000 euro.
Sicuramente la tua sarà fuffa.Io preferisco spendere 2000 euro . :P :D
 
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view post Posted on 17/4/2018, 08:58     +1   -1

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Non esiste una memoria a breve termine e, in senso stretto, nemmeno una memoria a lungo termine.
Parliamo di un insieme di meccanismi biologici, stupefacenti sotto molti punti di vista, che ci consentono di avere traccia delle nostre esperienze per un periodo non quantificabile.
Questo periodo lo chiamiamo 'lungo termine'.

Ovvio che sia un fattore biologico e certamente nel cervello non c'è il cassetto con scritto breve/medio/lungo termine :-)
La terminologia che ho usato è presente in letteratura e penso serva come riferimento per misurare la nostra capacità mentale di "riprendere" certi ricordi memorizzati in un determinato periodo nel tempo.

CITAZIONE
Molti no nvogliono ammettere che qualsiasi mnemotecnica usa le funzioni biologiche del cervello;
e naturalmente sono soggette a tutti i processi del cervello, oblio compreso.

Appunto. Siamo d'accordo e questo, secondo me, ne inficia notevolmente i vantaggi nell'uso quotidiano/lavorativo.

CITAZIONE
In realtà no; specie in questo momento della storia.
Questo 'limite' ci dovrebbe invogliare a selezionare le cose importanti, quello che dovremmo ricordare, delegando ai supporti quello che è 'aggiunto' o superfluo.
In fin dei conti, a che ti serve memorizzare i 20 fiumi più lunghi del mondo quando bastano 20 sec per trovarli su google?

Secondo me invece è proprio questo il "problema".
L'umanità sta affidando sempre di più la propria capacità di memorizzazione a dispositivi esterni e non so se questo è un male o un bene.
Oggi tu scrivi per sapere i 20 fiumi più lunghi, domani, tecnologie permettendo, chissà per quali altre informazioni, oggi ritenute, di cultura generale.
Personalmente mi piacerebbe poter governare sempre di più la mia capacità di memorizzazione a lungo termine, esattamente come le mnemotecniche ti vengono notevolmente incontro per semplificare il processo di memorizzazione nel breve periodo.


CITAZIONE
Capisco però il punto di vista, pensi che 'ripetendo', si vanifichi lo sforzo di memorizzare;
su questo ci sarebbe da discutere parecchio perchè, anche quando impari qualcosa di nuovo compi un processo che è molto simile
(per certi versi)ad una mnemotecnica.

Infatti..


CITAZIONE
Confondi le cose; il coinvolgimento emotivo e la sinestesia sono due cose diverse.

Si, ho volutamente "mescolato" le due terminologie perché il mio intento era indicare uno stato fisico particolare della persona ma capisco che posso aver generato il tuo/vostro disappunto.

CITAZIONE
Credo che quello che intenda max sia il non soffermarti sulla memoria solamente; di usare le mnemotecniche o altro come un allenamento per migliorare se stessi, il proprio modo di pensare,
la metacognizione, per maturare di più come persona.

Indagherò.. ma sono una persona pratica e non amo parlare del sesso degli angeli troppo a lungo :-)

CITAZIONE
Mettiamola così, quando ripassi non stai ripetendo i dati, ma i modi per ricordarti di essi.

Infatti perché le mnemotecniche altro non sono che la sostituzione di un determinato dato (un numero, una parola) in una codifica che ci è più congeniale memorizzare nell'immediato.
Il vero passaggio è quando non effettui più tale codifica ed il dato ti viene in mente direttamente ma, ancora meglio, quando questo ultimo passaggio lo riuscirai a fare per sempre.
Purtroppo, al momento non capisco come governare questo aspetto e neanche come si possa cercare di esercitarsi in tale senso :unsure:

CITAZIONE
è esattamente così; la base della memoria è la ripetizione; chiunque dica il contrario non sa quello che dice o mente.

Per me è la ripetizione ma anche il coinvolgimento della persona.
Per il primo caso, la ripetizione, è un sistema poco pratico e frustrante per il nostro cervello e che le mnemotecniche si prefiggono di abbatterlo considerevolmente.
Il secondo è il sistema più naturale per gli umani ma che non mi risulta essere governabile "a richiesta" :-/
 
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view post Posted on 18/4/2018, 00:48     +1   -1

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La terminologia che ho usato è presente in letteratura e penso serva come riferimento per misurare la nostra capacità mentale di "riprendere" certi ricordi memorizzati in un determinato periodo nel tempo.

è più che altro un errore nelle teorie della mente.
Si credeva che esistessero diversi tipi di memoria, poi, questa considerazione è andata in disuso(anche perchè non vera).

CITAZIONE
Appunto. Siamo d'accordo e questo, secondo me, ne inficia notevolmente i vantaggi nell'uso quotidiano/lavorativo.

Dipende.
Sotto certi punti di vista, si, farebbe comodo; ma se in un certo momento queste informazioni invece di farci comodo divenissero un peso?
L'oblio ha anche una funzione protettiva.
Inoltre questo potrebbe (siamo sul teorico), far venir meno un altro importante meccanismo della memoria che è quello della concettualizzazione.

CITAZIONE
Secondo me invece è proprio questo il "problema".
L'umanità sta affidando sempre di più la propria capacità di memorizzazione a dispositivi esterni e non so se questo è un male o un bene.
Oggi tu scrivi per sapere i 20 fiumi più lunghi, domani, tecnologie permettendo, chissà per quali altre informazioni, oggi ritenute, di cultura generale.
Personalmente mi piacerebbe poter governare sempre di più la mia capacità di memorizzazione a lungo termine, esattamente come le mnemotecniche ti vengono notevolmente incontro per semplificare il processo di memorizzazione nel breve periodo.

Come tutte le cose ha i suoi pro e i suoi contro; e come tutte le cose ,dipende da chi usa un determinato strumento.

è un po' come l'uso della calcolatrice alle elementari.
Questo strumento sta disintegrando la capacità di fare calcoli a mente; ma è anche vero che se non l'avessimo avuto, staremmo ancora a fare calcoli per progetti, che una macchina può fare molto più velocemente e senza errori di noi.

La tecnologia si sta anche muovendo verso il 'potenziamento' di capacità che non avremmo potuto avere senza.

Per farla breve, il problema non è lo strumento, ma come lo si usa.

CITAZIONE
Si, ho volutamente "mescolato" le due terminologie perché il mio intento era indicare uno stato fisico particolare della persona ma capisco che posso aver generato il tuo/vostro disappunto.

Non è disappunto, il problema è che indichi due cose diverse, questo porta confusione nel discorso.

Diciamo che il tuo intento era indicare uno stato di 'ricettività totale' che non è possibile raggiungere realmente.

CITAZIONE
Indagherò.. ma sono una persona pratica e non amo parlare del sesso degli angeli troppo a lungo :-)

Questo sta a te.

Personalmente trovo la materia interessante sotto molti aspetti, dalla mnemonica alle funzioni fisiologiche del cervello; al di là dell'aspetto del ritorno in abilità mnemoniche.

CITAZIONE
Infatti perché le mnemotecniche altro non sono che la sostituzione di un determinato dato (un numero, una parola) in una codifica che ci è più congeniale memorizzare nell'immediato.

In senso lato si, ma con una differenza sostanziale, sei consapevole di quello che fai; e non è un aspetto da sottovalutare.

CITAZIONE
Il vero passaggio è quando non effettui più tale codifica ed il dato ti viene in mente direttamente ma, ancora meglio, quando questo ultimo passaggio lo riuscirai a fare per sempre.
Purtroppo, al momento non capisco come governare questo aspetto e neanche come si possa cercare di esercitarsi in tale senso :unsure:

Forse intendi 'decodifica'.
Non credo di aver afferrato che intendi.

CITAZIONE
Per me è la ripetizione ma anche il coinvolgimento della persona.
Per il primo caso, la ripetizione, è un sistema poco pratico e frustrante per il nostro cervello e che le mnemotecniche si prefiggono di abbatterlo considerevolmente.
Il secondo è il sistema più naturale per gli umani ma che non mi risulta essere governabile "a richiesta" :-/

Se per coinvolgimento intendi la sensazione di benessere e motivazione(tipica delle cose piacevoli), allora si, in quel caso la memoria risponde meglio per tutta una serie di motivi.
RImane comunque un accessorio che non fa miracoli; non puoi avere la memorizzazione istantanea.

La letteratura psicologica sulla motivazione è sterminata e, nonostante questo, non riesce a spiegare in maniera soddisfacente i meccanismi; molti danno vari consigli che non sono validi per tutti e ,comunque, come hai detto anche tu, questi stati di grazia non sono propriamente governabili.

Che sia poco pratico e frustrante per il cervello è una considerazione tua, rispettabile sicuramente, ma , a livello biologico, il meccanismo base di funzionamento del cervello è la ripetizione.
Perchè è a livello dei neuroni che si sviluppa e non è frustrante per essi, solo per chi non la vuole fare. :)
 
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Comunque Paolo, se volessi tenere in mente un libro che ti interessa per tutta la vita, ad esempio con tante pagine come quelle presenti in una comune Bibbia, ti ci vorrà almeno un annetto (come minimo) nel pensarci in continuazione (che non significa studiare tutti i giorni x pagine e ripetere come un pappagallo), prima di iniziare a programmare dei ripassi che alla fine sono fatti senza nessuna logica e basati su dati presi da chissà dove.

Io ricordo ancora perfettamente le prime duemila cifre del Pi greco che stanno sopravvivendo nella mia memoria da più di quattro anni(le cifre dalla 2001 alla 3000 le ho volutamente smesse di ripassare per vedere dopo due anni cosa mi è rimasto). Questi ricordi visivi però sono cambiati nel tempo, si sono rinforzati autonomamente, ho notato negli anni il crearsi di legami associativi spontanei da farmi pensare: "come ho fatto a non notarlo!". Ad esempio, c'è l'ottava decina del pi greco 86-28-03-48-25 che quando la ripeto si apre subito una "finestra" su un'altra decina: la 126 che è formata dai numeri: 94-48-25-53-79. Ci sono quattro cifre uguali e che seguono lo stesso ordine ma posizionate diversamente nelle decine.
Me ne sono accorto dopo parecchio forse un anno, due, non ricordo ma parecchio. Ma ci sono altri casi simili che ho scoperto nel tempo, in modo del tutto spontaneo. Veramente nemmeno ho pensato mai di cercare queste situazioni di "parziale somiglianza" tra le decine ma è saltato fuori da solo con lo scopo di potenziare la memorizzazione. Un qualcosa come se la memoria visiva si creasse altre strade quando ha un numero minimo di elementi per iniziare a cercare.

Io credo che la stessa cosa succeda con le ripetizioni verbali nel tempo, il cervello tenderà a trovare dei legami per rendere il ricordo più stabile, per mostrarli attraverso l'intuito alla coscienza che ovviamente dovrà coglierli e dargli la dovuta importanza.

In sintesi, la ripetizione che stufa è l'unico modo per attivare i meccanismi di un apprendimento che non conosciamo e non controlliamo, un apprendimento finalizzato al rinforzare un ricordo nel tempo. E' un po come se dovessi strofinare la lampada di Aladino sino a consumare il metallo (qui esagero ovviamente :D ), ma può succedere che anche dopo qualche strofinata il genio della lampada esca. Abbiamo a che fare con un genio capriccioso che si vuol fare pregare, oppure sbagliamo il modo come evochiamo il genio?
 
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U_g_o
view post Posted on 20/2/2020, 15:19     +1   -1




Ciao,

ricollegandomi alla parte del post d'inizio discussione, dove vengono illustrati i vari metodi per memorizzare elenchi di parole.

Io ne ho memorizzati diversi(molti elenchi brevi, da 5/10 costituenti; alcuni più lunghi, da 30/50 costituenti) con il metodo della storia. Il metodo funziona(con me) bene, ma 'solo' se svolgo la storia nella direzione che gli ho dato.

Mi spiego meglio. Dato l'esempio:

CITAZIONE
Devo ricordare i termini: chitarra, raggio, capelli

Eric Clapton strimpella una bellissima chitarra rosso fuoco. All’improvviso dalla chitarra non esce più alcun suono, ma un potentissimo raggio di luce multicolore che incenerisce tutti i capelli dei presenti, che rimangono calvi

Tutte le mie storie sono di questo genere e per me funzionano, ma non se provo a richiamarle contrario(nell'esempio: capelli-raggio-chitarra). Credo sia perché viene a mancarmi la storia -credo.

Ho letto i post sul 'link - metodo di sostituzione' e il più recente sul 'Grid system', e mi pare di capire che il metodo di sostituzione potrebbe risolvere il problema.

Ciò detto, tra i metodi illustrati nel post, qual è, per la vostra esperienza(io ne ne ho poi molta), il metodo che meglio si adatta alla necessità di ricordare anche in senso contrario?

Grazie!
 
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view post Posted on 7/3/2020, 15:01     +2   +1   -1

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CITAZIONE
Ciò detto, tra i metodi illustrati nel post, qual è, per la vostra esperienza (io non ne ho poi molta), il metodo che meglio si adatta alla necessità di ricordare anche in senso contrario? (U_g_o)

Ciao U_g_o.
Cercherò di risponderti facendo anche alcune considerazioni di carattere generale.
Partiamo innanzitutto dalle differenze che esistono tra il cosiddetto metodo della storia ed il link.
Il "link " o "chain system", consiste nell'associare l'immagine di un termine da ricordare all' immagine del termine successivo; poi, sempre a coppie, si associa l'immagine del secondo termine a quella del terzo, senza più considerare il primo e così via. Il processo è il medesimo, sia che debba ricordare 5 termini o 50 parole.
AB BC CD DE ..
Ogni parola condurrà alla successiva, oppure, partendo dal fondo, dall' ultima saremo ricondotti alla prima , "backward".
Nella costruzione dei collegamenti si possono utilizzare diversi approcci:

A)**La tecnica di sostituzione: si usa un termine al posto dell' altro nell'atto di creare un'associazione, con tre possibili modalità , come descritto nel mio post in merito.
E' la metodologia che personalmente prediligo.
Non bisogna fare alcuno sforzo mentale;
Le associazioni automaticamente creano situazioni bizzarre, paradossali e per questo "mnemonicamente efficaci".

Esempio
Mappamondo/ orecchini
Indosso due enormi mappamondi colorati al posto degli orecchini

B)**L'associazione di tipo fisico, che nei miei post ho citato con il termine "link di tipo fisico alla Dean Vaughn”, in quanto tale autore la utilizza in modo sistematico.
Con tale metodologia si creano associazioni di immagini , sempre a coppie, sfruttando un collegamento di tipo fisico tra i termini che dobbiamo ricordare.
Le immagini si scontrano fra di loro, si incollano, si fondono, si trapassano, si avvolgono, si impilano , si infilano l'una nell' altra, creando dei quadri visivi paradossali e mnemonicamente efficaci.

Esempio
Quadro/piede
Dal quadro spunta un enorme piede che trapassa la tela

C)**Il metodo della storia ( a tutti noto), che sebbene per certi versi e' simile, presenta almeno quattro differenze fondamentali (Your Memory: How it works & How to improve it - Kenneth L. Highbee PH.D.)

1. Nel "link system" si associano i termini a coppia indipendentemente dalla associazione precedente; nel metodo della storia si collegano i termini in una continua e ordinata sequenza;

2. Il metodo della storia potrebbe richiedere un po' più di tempo nel creare le associazioni - in caso di lunghe sequenze - poiché deve essere pensato un collegamento che segua la narrativa della storia in luogo di un'associazione con la prima cosa che venga in mente , come appunto nel "link".

3. Piu' e' lunga una lista, maggiore e' lo sforzo per legare i diversi termini in una storia integrata.

In genere oltre i 20 termini ( questo comunque è soggettivo) il metodo della storia può diventare macchinoso. Lo sforzo di memorizzare 10 termini con il link oppure 20 e' invece quasi il medesimo.

4. Ed ecco la principale differenza, sconosciuta ai più: gli elementi memorizzati con il link possono essere richiamati facilmente all'inverso ( “backward”); i termini di una storia invece è molto difficile, macchinoso per non dire impraticabile richiamarli a ritroso, soprattutto all'aumentare del numero degli stessi.

L'abilità dei grandi campioni di memoria è quella di creare associazioni istantanee e ad effetto.

Giordano Bruno prima ed Harry Lorayne poi hanno ben evidenziato questo aspetto: è la qualità e chiarezza associativa che è importante, non la lunghezza dell'atto memorizzativo

Le associazioni di questi campioni sono spesso un mix tra il metodo della storia, il link di tipo fisico o il link con la tecnica si sostituzione.
Ognuno deve trovare il proprio metodo, non vi sono regole prefissate.

Se per memorizzare una lista non viene utilizzato il collegamento, come si possono ricordare i termini “backward”?

La cosa più efficace ed immediata è sfruttare la potente tecnica dei loci.

E' sufficiente quindi percorrere mentalmente la sequenza dei loci all' inverso: e' sempre l'ordine dei luoghi che preserva l'ordine delle cose.

In alternativa può essere utilizzata la "logica peg" ; e' sufficiente richiamare all' incontrario i "ganci" a cui sono associate le cose che devo ricordare.

Per il “Peg System” c'e' solo l'imbarazzo della scelta:
Sistema della forma con numero;
Sistema della rima con numero;
Sistema alfabetico;
Sistema simbolico;
Schedario , costruito con :
la conversione fonetica, con il Dominc System, con il metodo dei colori, in modo arbitrario.

Ma in un loco quante immagini vanno collocate?
Non c' e' una risposta definitiva, dipende molto anche dalla finalità della memorizzazione.
L'apprendimento a M/L può richiedere l' esigenza di strutturare il materiale (alla “Dean Vaughn”, alla “Gregor von Feinaigle” o con altri criteri) in molti loci e sotto loci con numerose associazioni . In ogni “loco atomo” in genere si collocano due, al massimo tre elementi informativi, ma questo è molto soggettivo e dipendente anche dal sistema mnemonico personalmente utilizzato.

Potremmo in uno stesso loco utilizzare anche la cosiddetta “logica loci link": al loco, in cui è sicuramente posizionato qualche oggetto già incorporato nella memoria a M/l (se non c'è lo inseriamo, creando un anima, animata o inanimata, di tali spazi), si associa il primo elemento di una sequenza, precedentemente memorizzata con la tecnica di sostituzione, con il link di tipo fisico o con il metodo della storia.
Potrei avere quindi più liste collocate in diversi loci con questa modalità.

Il richiamo backward potrebbe sfruttare una doppia componente: la potenza ordinatrice dei loci stessi e le dinamiche associative del link, con le logiche descritte in precedenza.

In ambito competitivo, i grandi campioni collocano in genere due immagini per loco , massimo tre, a seconda delle discipline e dei sistemi mnemonici applicati .

Con il Ben System vengono in genere collocate 3 immagini per loco, con lo Shadow System 2, con il Block System le immagini sono invece variabili; con il Pa e Person Object le immagini sono due, con il Pao sono 3.

Con i sistemi combinatori Person Action, Person Object, PAO, l'ordine delle immagini è rigidamente fissato , quindi con un richiamo “guidato” delle informazioni memorizzate.
Con l'utilizzo dei sofisticati ed evoluti “ Ben System”, “Shadow System”, “ Block System”, l'ordine delle sequenze non è rigido ; deve quindi essere individuata una qualche regola indispensabile per un corretto e preciso recupero delle informazioni.

Possiamo quindi immaginare che la sequenza delle scene si sviluppi sempre dall'alto verso il basso, da sinistra vs destra; che ciò che esce da qualcosa venga dopo, che il secondo termine di un' associazione sia di dimensioni maggiori del primo; che ciò che è contenuto in qualcosa venga sempre dopo; possiamo sfruttare la "direzionalità dell'azione" ed altri criteri ordinativi ancora.

Accorgimenti questi che in sede di ricostruzione del materiale informativo contribuiranno a garantire la massima precisione, conferendo pertanto piena efficacia a tutto il processo memorizzativo.

Facciamo degli esempi per dare concretezza al ragionamento.

907 nel mio 3 digit system è un bosco (b, s, c) di bambù.
Se questo numero è il primo elemento in una sequenza di immagini, la seconda immagine emergerà dal lato destro del boschetto ;
Se il boschetto è la seconda immagine della sequenza, la prima immagine si troverà nella parte superiore del boschetto di bambù.

Altro esempio
777 è un bicchiere di coca cola (k, k, k).
Se 777 è la prima immagine della sequenza, la seconda uscirà dal bicchiere (più o meno violentemente), oppure la seconda immagine verrà immersa sotto o dentro la coca cola
Se il bicchiere di coca cola è in seconda posizione, la prima immagine galleggerà
sopra la coca cola.

C'è poi un segreto che accomuna le performance straordinarie di tre grandi campioni: Ben Pridmore, Alex Mullen ed Andrea Muzii: il collegamento dei loci: l'ultima immagine del loco viene proiettata e collegata alla prima del loco successivo, con una qualche logica.

Tali campioni utilizzano sistemi differenti ma altamente performanti: Ben Pridmore il “Ben System”, Alex Mullen il “Block System”, Andrea Muzii il “Pao” per le carte ed il “3 Digit System “per i numeri.
In tali sistemi le associazioni sono fatte a velocità supersoniche, e sono un mix tra il metodo della storia ed il link , di tipo fisico o con la tecnica di sostituzione.

Per rafforzare e cementare ulteriormente tali quadri mnemonici costruiti in frazioni di secondo, questi campioni utilizzano anche il “collegamento dei loci”, in modo più o meno sistematico.

Alex Mullen applica tale espediente per lo “spoken numbers” (disciplina dove una voce al computer ripete sequenze di numeri alla velocità di una cifra al secondo; tali numeri devono poi essere essere ricostruiti perfettamente in sequenza: al primo errore uno è fuori gioco).
Ben Pridmore e Andrea Muzii utilizzano il collegamento dei loci nella disciplina speed cards e maratatona carte, in maniera più o meno sistematica

Il collegamento dei loci è un accorgimento semplice, ma che amplifica e potenzia l'efficacia di sistemi mnemonici complessi, costruiti con logiche diverse ma accomunati tutti da performance di rilievo.

E' l'ennesima dimostrazione di come in campo mnemonico vadano sempre cercate ed esplorate soluzioni innovative, dove l'approccio sinergico può dischiudere ed amplificare potenzialità che altrimenti rimarrebbero inespresse.


Viva

Edited by Muriel. - 7/3/2020, 17:36
 
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view post Posted on 7/3/2020, 23:01     +1   +1   -1
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Imparare a ricordare

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E' necessario considerarare anche gli sforzi mentali che si mettono in gioco quando si tratta di memorizzare delle parole, o comunque quando si utilizza la memoria visiva per ricordare qualcosa che va oltre il "livello normale" di memorizzazione. Inoltre per me i campioni di memoria che hai citato e le loro incredibili performance, andrebbero visti solamente come materiale di studio e di riferimento, nel caso una persona sia interessata al quel tipo di memorizzazione perchè nella vita di tutti i giorni quelle abilità possono essere giusto utilizzate in uno show.

CITAZIONE
E' l'ennesima dimostrazione di come in campo mnemonico vadano sempre cercate ed esplorate soluzioni innovative, dove l'approccio sinergico può dischiudere ed amplificare potenzialità che altrimenti rimarrebbero inespresse.

Personalmente credo che si dovrebbe fare una netta distinzione tra le memorizzazioni che si fanno in una gara di memoria in velocità, e il memorizzare informazioni nella vita di tutti i giorni e in contesti ambientali scomodi.
Se devo memorizzare 100 parole chiave di un argomento che sto studiando, o voglio apprendere, il fattore tempo è irrilevante visto che posso prendermi tutto il tempo che voglio durante la giornata (visto che posso memorizzare a piccole parti senza preoccuparmi di dimenticare). Se invece devo memorizzare 100 parole tutte in un fiato per vedere quanto tempo impiego allora è tutt'altra cosa. Quindi qual'è il fine della memorizzazione: soddisfazione personale, uno show, o l'apprendimento di qualcos'altro dove il nostro memorizzare è solo un supporto allo studio? Quale tipo di abilità mnemonica si vuole veramente sviluppare?

Edited by Massimiliano-Masala - 8/3/2020, 01:14
 
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U_g_o
view post Posted on 10/3/2020, 10:13     +1   -1




CITAZIONE
Ciao U_g_o.
Cercherò di risponderti facendo anche alcune considerazioni di carattere generale.

Ciao Muriel, e ciao Massimiliano,

intanto ringrazio.

Ugo
 
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32 replies since 8/4/2018, 20:00   5439 views
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