Un fattore negativo (perché sottrae energie mentali e fisiche), comune a tutti gli studenti, è ripassare quando non occorre e ignorare che ognuno di noi ha dei tempi di ritenzione biologici e psicologici.
Ricordiamo "bene" quello che abbiamo fatto oggi, un po meno quello che abbiamo fatto ieri e se andiamo ancora più indietro difficilmente riusciamo a ricordare quello che abbiamo fatto nove giorni fa: cosa abbiamo mangiato, chi abbiamo incontrato.
Perché non ricordiamo ogni singolo giorno vissuto, come ricordiamo facilmente ciò che abbiamo fatto oggi? Per ottenere la risposta è sufficiente rifletterci un pochino sopra.
Ripetere, soprattutto a voce, richiede sforzi fisici e mentali che influiscono sulla memorizzazione delle informazioni che si vogliono tenere a mente. Quando si ripete a voce vengono messi in moto dei muscoli facciali e nel contempo il cervello deve comandare le corde vocali per produrre quei suoni, attingendo dalla memoria del linguaggio. In più mentre si ripete si cerca, in qualche modo, di prestare attenzione a quello che si sta ripetendo.
Chi utilizza il metodo del pappagallo umano, ma anche chi utilizza metodo di studio differenti, deve riuscire a identificare dopo quante ore, o quanti giorni, ciò che ha studiato viene dimenticato.
Basta leggere qualche pagina di un libro preso a caso, fare due o tre riepiloghi mentali senza perderci troppo tempo e rimandare il ripasso dopo 24 ore, per vedere che cosa è rimasto in testa.
Dopo la seconda ripetizione si raddoppia il tempo, quindi il terzo ripasso si farà dopo 48 ore, poi dopo 96, ecc..
Se si vuole capire come lavorano i nostri meccanismi di rimozione, è necessario capire prima che orari di lavoro hanno.
Spesso chi utilizza il metodo del pappagallo, ripete anche quando non serve, solo per insicurezza. Una strategia di studio che permette di risparmiare energie fisiche e mentali, è identificare le parti che riteniamo di conoscere meglio e metterle sempre per ultime nei ripassi. Le informazioni che conosciamo bene non abbiamo bisogno di ripassarle. O comunque i ripassi possono essere programmati con distanze di tempo più lunghe, rispetto a certi argomenti che sono più impegnativi da "digerire".
AnatomoStomacato, se ti può consolare, sappi che ciò che hai scritto è comune a tutti gli studenti di ogni singola facoltà presente sul pianeta Terra.
Se il tempo è quello che vorresti ridurre (mantenendo un buon livello di studio), ti suggerisco di puntare l'attenzione sulle cattive abitudini di studio e soprattutto di tentare di scoprire dove perdi preziose di energie fisiche e mentali.