2. Il max-metod - Seconda parte

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 9/11/2014, 18:16     +1   -1
Avatar

Imparare a ricordare

Group:
Administrator
Posts:
4,946
Reputation:
+192

Status:




Il max-metod: la struttura di base poggia sulla tecnica dei loci


Il max-metod per chi non lo conosce è una "tecnica di memoria elaborata" che utilizza in nostri ricordi a lungo termine già ben consolidati nella nostra memoria. Moltissimi ricordi a lungo termine (città di ricordi) sono potenti punti di partenza per le nostre memorizzazioni.
Si può pensare al max-metod come l'evoluzione della tecnica dei loci nell'alba del nostro terzo millennio. Il potenziale è limitato solo dalla quantità di ricordi a lungo termine che possono essere utilizzati per creare la tecnica di memorizzazione. Ossia, se da quando siete nati, non siete mai usciti da casa, il limite della vostra tecnica saranno quelle quattro mura e quello che riuscite a vedere al di fuori delle mura.

La base del max-metod è parte dei ricordi visivi del mondo reale; il percorso che costruiamo da casa sino a una certa destinazione che conosciamo, è già il terreno per costruire una tecnica di memoria potentissima. Per chi è a un livello base di mnemotecniche consiglio sempre di utilizzare un percorso abitudinario per creare la sua tecnica di memoria, ad esempio, la strada che si percorre da casa propria a scuola, oppure da casa al lavoro. Il passo successivo è quello di decidere dei punti di partenza da questo percorso. Il sottoscritto, ad esempio, possiede una tecnica con 100 punti di partenza in un percorso di circa dieci chilometri ma la distanza e la scelta dei punti di partenza è un valore soggettivo.
E' possibile individuare dei punti di partenza nella creazione della vostra tecnica anche in molto meno spazio. Come ho detto è soggettivo e comunque ci si potrebbe accorgere che ammassare i punti di partenza forse alimenta la possibilità di confondersi.

Quando mentalmente si percorre un semplice ricordo visivo, come ad esempio l'immaginare di uscire da casa e andare dove andate più spesso, ciò che vediamo sono solamente frammenti della realtà registrata nella nostra memoria a lungo termine. In questo momento provate a immaginare l'uscita di casa vostra, immaginate di uscire e di chiudere la porta, riaprirla e rientrare in casa. Immaginate nuovamente di chiudere la porta di casa vostra rimanendo dentro casa, poi riaprirla per riuscire nuovamente. Continuate a immaginarlo per qualche secondo.
Se facessimo una cosa simile nella realtà per un tot di volte, in nostri vicini potrebbero essere tentati di chiedere nei nostri confronti un TSO (trattamento sanitario obbligatorio) in qualche clinica psichiatrica. :D
Entrare in casa, uscire, rientrare, uscire, rientrare, ….. Se nella realtà noi vedessimo una persona che fa quello che abbiamo appena immaginato, sicuramente rimarremmo un po’ confusi e razionalizzeremo la situazione affermando che quella persona è impazzita. Questo comportamento ha creato un nuovo stimolo, una novità della nostra routine quotidiana. Non ha importanza se l’abbiamo immaginato o l’abbiamo visto veramente. Quest’esperienza visiva ha condizionato la nostra memoria e altre parti del nostro cervello. Di conseguenza tutto quest’ambiente visivo brillerà per molto più tempo rispetto ad altre cose che abbiamo vissuto o vivremo, ad esempio, nello scorrere di un’intera settimana.

Nel momento che “mettiamo mani” nella nostra memoria visiva (o sensoriale) direttamente e iniziamo a giocare ai Lego con le nostre memorie con un atto di volontà, ci stiamo auto-condizionando.
Ci sono alcune tecniche di memoria che si basano su costrutti mentali con base di partenza non reale, come ad esempio gli schedari visivi. Questa tecnica di memoria è potente ma di livello inferiore a una tecnica di memoria basata su ricordi reali. Sovrapposta però alla tecnica dei loci, può moltiplicare il suo potenziale.


Il max-metod (versione completa), è composto dalla fusione di tre tecniche di memoria:

- La tecnica dei loci
- La tecnica dei loci temporali
- La tecnica dello schedario visivo (109 caselle)


Rappresentazione visiva della tecnica dei loci. fig.1



Rappresentazione visiva della tecnica dei loci temporali. fig.2




Rappresentazione visiva del max-metod primo livello. fig.3


Con la fusione della tecnica dei loci con la tecnica dei loci temporali, si ottiene una tecnica di memoria di livello superiore, una tecnica di memoria ottenuta dall'unione di due ricordi a lungo termine già ben consolidati.
Il luogo, il personaggio in ogni punto di partenza e ogni interazione visiva che si crea per memorizzare: una parola, un numero, una carta da gioco, un immagine, ecc., permettono una memorizzazione che richiede molta meno creatività e meno sforzi mentali rispetto ad una qualsiasi altra tecnica di memoria presa singolarmente.

La tecnica PAV, pubblicata in questo forum e insegnata ai neofiti delle mnemotecniche da altri formatori, è una tecnica di memoria base ma il Paradosso, Associazione Vivida non è detto che funzioni sempre. Questo perché la creatività non è un qualcosa che possiamo utilizzare infinitamente in quanto richiede degli sforzi mentali superiori che spesso tendono ad esaurirsi.
Come esistono dei limiti fisici, dei limiti di memorizzazione, esistono dei limiti anche nell'essere creativi.

Grazie al max-metodo, la necessità del Paradosso, Associazioni Vivide nella memorizzazione diventa relativa, in quanto il luogo di partenza e il personaggio "residente", vengono richiamati molto più facilmente e le interazioni create dai singoli personaggio per ogni luogo, possono essere simili a situazioni che potrebbero capitare nella realtà.
Se dobbiamo memorizzare la parola MELA, sarà sufficiente visualizzare il personaggio uno, nel luogo uno e creare una semplice azione bizzarra ma non necessariamente assurda o paradossale.






.

Edited by max_memory - 12/11/2014, 00:52
 
Top
0 replies since 9/11/2014, 18:16   372 views
  Share