3. Il max-metod - Terza parte

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Massimiliano-Masala
view post Posted on 12/11/2014, 00:57 by: Massimiliano-Masala     +1   -1
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Imparare a ricordare

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Tecnica dei loci + tecnica dei loci temporali + schedario visivo





Nel post precedente è stato spiegato come strutturare la prima parte della tecnica utilizzando due categorie di ricordi a lungo termine. Come base si utilizza quindi la tecnica dei loci: ricordi a lungo termine molto noti alla coscienza e la tecnica dei loci temporali: ricordi a lungo termine noti e facilmente raggiungibili a livello cosciente.
Il risultato dell'unione o della sovrapposizione della tecnica dei loci temporali alla tecnica dei loci è un nuovo ricordo a lungo termine molto più potente della stessa realtà poiché contiene coordinate spazio-temporali.

Esempio: immaginiamo di aver una struttura di memoria per le nostre memorizzazioni di cinquanta loci numerati con cinquanta personaggi, un personaggio in ogni loco numerato. Se ci chiedessimo: chi è il personaggio del loco venticinque? Se non abbiamo la risposta visiva immediata, dobbiamo cercare, quindi possiamo percorrere mentalmente tutto il percorso dal loco uno sino al loco venticinque oppure partire dal loco venti e proseguire perché sappiamo benissimo chi ci sta nel loco venti.
L'informazione sarà comunque trovata, in base alla strategia di ricerca delle informazioni applicata (e forse anche dalla fortuna) impiegheremmo un tempo differenze che può variare anche di parecchi secondi.

Ogni volta che abbiamo difficoltà nel ricordare un’informazione e la troviamo, è automaticamente potenziata. Se questa difficoltà si ripresenta più volte, se sembra essere diventato un vizio dimenticare proprio quell'informazione li, in questo caso è necessario potenziare le associazioni o creare direttamente un nuovo ricordo in modo che non sia più dimenticato.

La struttura di memoria che si crea per memorizzare deve essere ben consolidata perché se è ancora instabile, saranno instabili anche le memorizzazioni.
Considerando il livello dichiarato e notato in centinaia e centinaia di utenti passati in questo forum, credo che per consolidare una tecnica di memoria con un centinaio di punti -partenza occorrano come minimo un migliaio di ripetizioni mentali.
Per ripetere una struttura di memoria di 100 punti di partenza sono sufficienti meno di un paio di minuti, ripetendo mentalmente anche solo la lista dei personaggi distribuiti in tutti i loci. Inoltre percorrere il nostro percorso visivo più volte richiederà la volta successiva meno tempo e meno concentrazione.
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Ora che abbiamo consolidato la nostra prima parte della tecnica di memoria: loci+personaggi possiamo aggiungere altre informazioni che aumenteranno ancora il potenziale della tecnica e il numero delle associazioni visive possibili che si possono creare senza necessariamente fare troppo uso della propria creatività.

Il passo successivo è quello della memorizzazione di uno o più oggetti per ogni loco-personaggio. Nel loco uno dove c'è il personaggio uno, possiamo inserire o un altro personaggio o un oggetto a nostro piacimento, in questo modo stiamo arricchendo la nostra struttura di memoria a lungo termine. Stiamo tentando di far diventare un tutt'uno: loco-personaggio-oggetto.



Per capire la differenza che c’è tra una comune tecnica di memoria e quella descritta, è necessario conoscere le tecniche di memoria e averle applicate seriamente e non per gioco o per curiosità.
Anche chi si crede di possedere una memoria prodigiosa naturale, può trovare molte difficoltà a mettere in pratica questa tecnica in poco tempo, potrebbe avere più difficoltà di una persona che parte da zero. Solitamente per chi conosce poco del potenziale delle mnemotecniche, più vede aumentare il numero dei loci più si spaventa, o la cosa inizia a sembrargli un po’ troppo complicata. Sembra proprio un archetipo dell’inconscio collettivo di Jung scherzandoci sopra ma è un condizionamento diffuso anche chi è dotato di una "cultura superiore".
E’ raro incontrare qualcuno capace di memorizzare una lista di cinquanta parole, un intero mazzo di carte o un numero di cinquanta cifre e non è nemmeno nulla di eccezionale.

Chi vede la costruzione di una tecnica di memoria con 100 loci, cento personaggi e 100 oggetti (uno per loco) come un qualcosa di difficile da mettere in pratica è in errore! Sta solo valutando in modo troppo razionale un qualcosa di cui conosce poco o nulla. Memorizzare una struttura di memoria di questa “lunghezza” è una sciocchezza se paragonato a tutte le cose che abbiamo appreso nella vita che vanno ben oltre come difficoltà nel costruire una tecnica di memoria con 100 punti di partenza.
Mi spiace se le spiegazioni sono un po’ prolisse ma non è possibile stringere più di cosi, ci sono molte nozioni pratiche che devono essere un minimo approfondite e di cui spero di non aver tralasciato qualcosa.

LOCO-PERSONAGGIO-OGGETTO. In questo modo ogni volta che si prova a memorizzare un’informazione, ad esempio, un numero, una parola, una carta da gioco, o altre informazioni, il punto di partenza che utilizziamo disporrà base di ricordi che possono creare interazioni con altri ricordi che vogliamo tenere a mente per più tempo. Se devo memorizzare la parola PRATO, utilizzando i ricordi a lungo termine del loco1: il personaggio uno è l’oggetto una”la mela”, associato indissolubilmente al personaggio e allo stesso loco. Sarà sufficiente immaginare il personaggio uno che lancia la mela in un PRATO verde e che la vede rotolare. Per ricordarsi in seguito la parola memorizzata, sarà sufficiente partire dal loco uno, visualizzare il personaggio uno e osservare l’azione che compie. Azione che è stata appunto creata da noi.
Memorizzare significa creare nuovi ricordi. Consolidare i ricordi significa fare in modo che i ricordi memorizzati diventino memoria a lungo termine in modo “tecnicamente” definitivo. Un qualcosa come il ricordare il nome e cognome di qualcuno che conosciamo da moltissimo tempo.

In sintesi è possibile aggiungere ad ogni loco-personaggio, ogni punto di partenza di uno schedario visivo anch'esso costruito in modo sequenziale proprio come la tecnica dei loci e dei loci temporali. Otterremo quindi una tecnica di memoria che come base ha la tecnica dei loci, come ospiti dei loci, personaggi che conosciamo bene e a cui abbiamo concesso la residenza in un determinato punto della memoria e per ultima soprapposizione abbiamo aggiunto una casella dello schedario visivo (schedario fonetico, schedario alfabetico, schedario dei colori, ecc..)

Questa è la prima versione del tecnica del max-metod, già a questo livello è possibile ottenere delle memorizzazioni molto potenti e soprattutto stabili.

Nel prossimo post descriverò un ulteriore sviluppo di questa tecnica che mi ha permesso appunto di memorizzare perfettamente 1800 numeri del Pi greco.



 
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