Crisi del quarto anno

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Orpheo
icon6  view post Posted on 6/10/2014, 19:42 by: Orpheo     +1   -1




Si dice che a Medicina il passaggio dal primo al secondo triennio si faccia sentire parecchio. Per me è stato proprio così :lol: Il primo triennio è stata come una lunga corsa per raggiungere perennemente un traguardo, ogni tanto afferravo la vittoria, ogni tanto mi sfuggiva.
Durante il primo anno ricordo l'intesità della mia dedizione allo studio accompagnata ad altre passioni, il teatro tra tutte. E qui c'erano i primi sintomi della mancanza di un metodo di studio solido, se smettevo di studiare un giorno dimenticavo facilmente gli argomenti.
Durante il secondo anno ho iniziato a modellare e assodare il mio metodo: leggevo, sottolineavo, ripetevo. Ma le falle erano ancora molte e il tempo a disposizione poco, e c'era ancora la mia seconda grande passione: il teatro.
Durante il terzo anno ho iniziato ad utilizzare in maniera massiccia le mnemotecniche, soprattutto durante il secondo semestre, allora leggevo, sottolineavo, facevo gli schemi, utilizzavo le mnemotecniche per ricordare gli schemi e poi ripetevo. Ma i problemi erano due: usare le mnemotecniche mi portava via molto tempo e conoscere molte tecniche mi creava spesso confusione. :ph34r:
Le mnenotecniche che conosco sono: la conversione fonetica, lo schedario visivo fonetico, la tecnica dei loci temporali, quella dei colori e il sistema PAO. Ora dopo aver finito il terzo anno con 4 esami ancora da dare, mi ritrovo a dover spiazzare ogni mia convinzione, faccio un bagno di umiltà e spazzata via ogni certezza faccio tabula rasa, voglio imparare per bene, senza esitare, dato che il mio metodo si trova agli sgoccioli: senza un buon uso delle mnemotecniche mi ritrovo a ripetere a pappagallo, quasi come se non ci fossero.
Ringrazio a tutti della lettura, buona serata. :B):
 
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9 replies since 6/10/2014, 19:42   1834 views
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